Egitto nei pressi di Abydoss

[Anto di Gemini]

Egitto la terra dei faraoni e delle divinità Egizie, in quelle terre vi è la città di Abydos  una delle più antiche città dell'Alto Egitto. Ma ora una potente Barriera impediva l'accesso alla città

[LU RE]

*Quattro Saint di Atena, un Gold, un Silver e due Bronze, fanno il loro ingresso al Porto di Atene, e' un evento piuttosto raro ,che un gruppo cosi' particolare di Saint si muova insieme. In ogni caso i quattro si dirigono verso la nave che li sta gia' attendendo, pronta a salpare verso l'Egitto, precisamente ad Alessandria*

-Un altro viaggio in mare! Perfetto! Io adoro il mare! Quanto durera? Di piu' che ad andare a Venezia , o di meno? Sulla nave possiamo allenarci come sempre! Vero Set? Hehehe!!! A bordo presto!-

*La giovane Sacerdotessa della Fenice e' la prima a balzare sul ponte della nave, si volta un'attimo indietro per guardare i suoi tre compagni salire, e poi si gira verso il mare, che da sempre l'ha affascinata. Il sorriso le si rabbuia per un istante, pensando che il suo primo viaggio in nave lo fece proprio con il suo Maestro , Deryck del Delfino, quando la porto' dal Vietnam ad Atene. Pensando a lui il bel viso della ragazzina si rabbuia, al pensiero che ora lui sembra scomparso*

-Chissa' quando Deryck tornera'...-

*Sospira tra se la giovane mentre la nave salpa. Il viaggio verso Alessandria ed i pericoli che seguiranno e' iniziato*

[maurocirx123x]

*I Cavalieri dello Zodiaco giunsero
al Porto di Atene, dove una nave, pronta
per salpare, li attendeva. La giovane Van
fu la prima a balzare a bordo, e poi, come
ogni volta che saliva su una nave, si mise
ad osservare l'orizzonte del mare.
Certo di sapere cosa stesse pensando
Orso Rosso le scompiglio' i capelli
con fare fraterno e le rivolse parola
per consolarla*

-Giovane Van,
Non ti crucciare troppo.
Sicuramente il tuo Maestro
tornera', ricordati, egli
e' insieme al mio Maestro,
raffaele del Cigno! Ed insieme
formano un'accoppiata
invincibile! nessuno risucira'
a fare loro del male, ricordati
prima o poi torneranno!-

*Detto questo Set-Luta si
rivolse al cavaliere d'Argento,
Jagang di Orione*

-Quindi il tuo nome e' Jagang!
E sei stato il mio predecessore!
Quindi questa Armatura ti deve essere
cara! Non ti preoccupare ne saro'
degno! Che ne dici di allenarci un poco
insieme qui sulla nave? Quando abbiamo
tempo ovviamente, prima pensiamo sul
da farsi e poi alleniamoci! -

*Con un gran sorriso il colossale
Apache strinse la mano a Jagang*

[pakintos]

*Jagang durante il viaggio si avvicinò ad Atticus. Aveva tanto da parlare e così poco tempo*

-Amico mio.. che bello rivederti- *Facendo un balzo in avanti il cavaliere di Orione abbraccio il suo amico ritrovato*

-sono tante le cose che dobbiamo raccontarci e tanto il tempo che avremo per farlo.  Ho lasciato il grande tempio per ritrovare la luce che avevo perso. Non riuscivo piu a vestire la cloth di Orione. Forse non mi accettava. Non so bene il motivo.. Probabilmente per un mio scontro personale con il mio io interiore.
Così decisi che avrei ritrovato me stesso ed ho iniziato a girovagare per l'europa. Sono arrivato fino ai confini piu estremi, o sottoposto il mio corpo ad allenamenti estenuanti e continui. Finchè un giorno..il villaggio nel quale ho trovato dimora venne attaccato da uomini dotati di un potere simile al cosmo per noi. Bruciarono ogni cosa, io riuscii a fermarli prima che ci fossero ingenti danni per i cittadini. Riusci a salvare tutto tranne un capanno. All'interno vi era una famiglia che dormiva vicino ad un cavallo che aveva appena partorito. Mi fiondai nel capanno, tutto era ricoperto di fiamme. All'interno il corpo di un uomo, sanguinante e sul ciglio di morte, proteggeva quello di una donna e di una bambina.. mi avvinai, vidi l'uomo dolorante ma il suo sguardo era esaustivo. mi diceva salvale. Presi le donne, che ormai avevano perso i sensi, e le portai fuori. Il capanno crollò su se stesso non appena uscii. Mi sentivo in colpa non ero riuscito a fermare in tempo i banditi ed a salvare l'uomo. Però poi successe una cosa.. la bambina si risveglio. era li vicina a me, aveva capito tutto.. vedeva le mie lacrime.. mi si avvicinò mi accarezzò la guancia e mi disse.. grazie.. non so ma quel grazie mi diede la forza che mille allenamenti non avrebbero mai potuto darmi. presi la bambina e la strinsi forte.. ti ringrazio io le dissi..ora andrà tutto bene vedrai, continuai..
Quindi tornai nella mia stanza tolsi la coperta sul box contententa la cloth e quindi feci la prova.. la indossai.. Orione si era risvegliata per me.. Ero tornato ad essere un cavaliere di Atena..
Non appena finii di sistemare il villaggio, un aiuto nella ricostruzione delle varie zone, tornai al grande tempio. Ero pronto a tutto sia a combattere che ad essere processato.
Ed eccomi qua ora Atticus.. felice di vederti e sorpreso per la tua eccezionale forza e promozione ahahhaa..
Ora Vado a riposarmi un po ho bisogno di.. riflettere-


*Si allontanò di poco da Atticus, IL cavaliere di Orione era appoggiato su un barile posto sulla prua della nave.
Gli si avvicinò il cavaliere dell'Orsa ed iniziò a parlargli*

-Set si ho sostenuto grandi battaglie insieme a questa cloth. Mi ricordo che io insieme ad Atticus e Jan formavamo il trio bronze del grande tempio.. Atticus al tempo indossava le vestigia di pegaso mentre Jan quelle del delfino. ahha che ricordi....

Sono sicuro che le indosserai con onore.. forse piu tardi un allenamento non te lo negerò ahahha-

[Anto di Gemini]

Atticus durante il viaggio sulla nave ascolto il racconto di Jajang, e dalle sua parole comprese che aveva avuto un conflitto interiore che non gli permetteva di essere, il saint che era sempre stato. E si rammarico un po per non essere riuscito ad aiutare l'amico, ma l'importare ora e che Jajang era tornato quello di un tempo.

-Jajang amico mio... mi rammarico per quello che ti è successo, ma sono lieto che sei tornato tra di noi, anche io ne ho passate tante... dopo la scomparsa di Jan e la tua ero rimasto io l'unico della vecchia guardia... ho cercato come silver di allenare la nuova generazione, ma alcuni sono purtroppo caduti in battaglia...ma alla fine ora come ora sono rimasti solo Set e Van Ahn... e tu poi il sacerdote mi ha nominato gold... per rinforzare il potere del grande tempio, ora mai il mio cosmo era diventato troppo potente per le vestigia argentee.. che non reggevano a tale potenza...poi incontrai Selene una volta al grande tempio devo fartela conoscere...-

Poi Jajang disse che era stanco e si allontano per andarsi a riposare, mentre Atticus scrutava il mare e teneva con se la bisaccio con al suo interno il fuoco di Estia.

Una volta Attraccati ad Alessandria i saint Viaggiarono attraverso il deserto sino a giungere nei pressi della città di Abydos

[Anto di Gemini]

I saint erano arrivati ad Abydos... ma una potente barriera gli impediva di proseguire

Poi poco distante da loro i saint videro che lo spazio iniziava a distorcersi, e improvvisamente un forte potere oscuro apri un portale dimensionale... chi sarebbe uscito da quel portale??? Amico o Nemico???

[genesis]

Il portale gli avrebbe condotti verso nella destinazione che avrebbe accolto le battaglie che sarebbero seguite per ristabilire l'ordine negli inferi.

Il sole filtrava dall'altro lato del portale e con esso un energia positiva che difficilmente si accordava con qualcuno che volesse invadere il regno di Ade per prenderne possesso... soldati di Atena, che anche loro siano stati attaccati? oppure erano in combutta con gli dei Egizi.

Per scoprirlo non rimaneva che varcare la soglia del tutto e vedere come si sarebbero comportati.

Il passo fu rapido e il sole per un attimo accecò la ragazza. I capelli rossi risplendettero come fiamme nel sole caldo dell'egitto, ma qualcosa di ancor più luminoso l'accecò... un bagliore dorato catturò la sua attenzione ed un cosmo possente come quello del Giudice Canaan. Un suo pari grado e quindi un massimo esponente di quella casta di guerrieri dediti alla giustizia... parola vuota...

Uno sguardo anche agli altri guerrieri per capire chi potevano essere ed i loro caratteri... una ragazzina il cui cosmo era troppo caldo per lei, un possente uomo delle americhe, erano quelli che attiravano l'attenzione più di tutti, ma gli altri due non erano da meno... i loro cosmi erano potenti e saldi... non avrebbe mai voluto scontrarsi con loro... almeno per il momento, non aveva ancora il pieno controllo della sua nuova surplice.

Gli animi si sarebbero presto scaldati... conoscendo qualcuna delle teste calde che componeva il suo gruppo... sarebbe stato interessante vedere adesso come si sarebbero comportati

[Sirio79]

* La priva a varcare il portale fu Jane, l'artefice del risveglio della Stella del Giudizio Terrestre, maestra delle arti illusorie a cui Dimitar anelava raggiungere. Devoto a lei, e al Sommo Hades, la seguì a ruota. Incapace di mantenere gli occhi aperti per il troppo bagliore che entrava dal portale, lo varcò alla cieca. Arrivato dall'altra parte, non guardando dove stava mettendo i piedi, sbattè addosso alla sua guida. Aprì gli occhi e la vide intenta ad osservare quattro figure poco distanti. Si chinò verso di lei ed esclamò: * - Mi perdoni, Maestro, la luce era troppo forte per i miei occhi poco abituati a tale luminosità e, tenendoli chiusi, non guardavo dove stavo andando. -

* Poi volse lo sguardo verso le quattro sagome umane che la rossa stava scrutando. Erano tre uomini e una donna, anch'essi vestiti con armature, ma le loro erano lucenti, una più dell'altra. In particolare una. Risplendeva d'oro e il potere cosmico che emanava era probabilmente pari a quello di Canaan e Rhal. Gli altri tre, avevano cosmi non minimamente comparabili a quello d'oro, ma comunque molto forti, più dello Spectre stesso. Il sangue gli ribollì in corpo, e diversi brividi lo percorrevano lungo la schiena. *

§ Che siano i famosi Cavalieri d'Athena? Finalmente li conosco. Ma cosa ci faranno qui anche loro? Che siano veramente implicati nella comparsa dell'isola dello Stige? § si chiese tra se e se. Qualcosa di grosso stava per accadergli. Lo sentiva. *

[Anyol]

E alla fine, con la bottiglia di vino semivuota in mano, mi decisi a spostarmi verso il portale, perché tanto non sarebbe cambiato nulla restare lì nell'Ade a cincischiare. Il mio dio voleva quello da me, mi aveva donato i poteri per assecondare i suoi voleri, chi ero io per dirgli di no?

Gettai il bicchiere in terra e attraversai il portale con la bottiglia in bocca, bevendo a canna, tanto nessuno ne voleva un goccio e certo in quel momento non gliene avrei dato neppure una spilla.

"Allora, dove sono 'sti mezzi brocchi? Facciamola veloce questa cosa, che così me ne vado in riva al Mar Rosso o sulle sponde del Nilo e mi abbronzo. Non sono mai stato in questi luoghi e li ho visti solo su vecchi libri nelle Americhe."

Il mio spirito avventuroso e fancazzista si era risvegliato: volevo menare le mani e lo avrei fatto, fermo restando che chi ci comandava avrebbe dato l'assenso per farlo.

[genesis]

I due suoi allievi la seguirono subito appresso... uno più cauto l'altro più ribelle

Mi perdoni, Maestro, la luce era troppo forte per i miei occhi poco abituati a tale luminosità e, tenendoli chiusi, non guardavo dove stavo andando. -

Dimitar era stato accecato dal sole come lei stessa ed era andato a sbattere contro la sua maestra scusandosi subito dopo

Non ti preoccupare anch'io sono stata abbagliata dal sole... quanto a te...

Disse rivolgendosi allo spectre dell'Anfisbena

Siamo in missione... frena un po' il tuo caratterino... che altrimenti ti spedisco a ripulire i bagni degli skelethon invece che a prendere il sole

Lo sguardo era truce... segno che lo avrebbe fatto... avrebbe mandato come punizione il suo allievo nelle camerate e nei bagni dei soldati semplici a pulire privandolo temporaneamente del suo rango... così che imparasse un po' di sana disciplina, per troppo tempo aveva avuto da fare e non aveva insegnato a costui il rispetto per i superiori... e la bottiglia di vino che si era scolato probabilmente aveva sciolto la sua lingua. Prima di attacr briga con l'esercito di Athena era il caso vedere per quale motivo erano lì... se invece che nemici si fossero dimostrati alleati?

[ShinAnslasax]

*Lady Pandora e Lord Rhal si stavano esprimendo sugli ultimi dubbi e sulle perplessità avanzate dai cavalieri in viola, mettendo ben in evidenza il fatto che il problema delle fiamme era al momento di secondaria importanza. Gli specter dovevano prima focalizzarsi sull'annientamento di una eventuale forza di difesa della struttura egizia e, soltanto in seguito, ricercare un valido metodo per lo spegnimento di quel muro di fuoco. Fin qui nulla da obiettare da parte del norvegese, che alzò un singolo sopra ciglio in perplessità quando fu dichiarata la totale estraneità del dio Anubis in tutta questa vicenda.

Le effigi presenti in ogni angolo di quella costruzione sembravano parlare in maniera chiaro, eppure la Celebrante Oscura lo riteneva ugualmente innocente. Su che basi affermava ciò? Se non si trattava di Anubis, allora chi altri stava abusando dei suoi simboli e a che scopo? Non di certo i cavalieri devoti ad Athena, non era nel loro stile millantare qualcosa che non gli apparteneva di diritto. L'intera faccenda si stava dipingendo di tinte ancora più oscure e misteriose ad ogni secondo che passava. Il giudice del Grifone venne nominato leader del gruppo di specter, Nefas era pronto a seguire i compagni di missione al di la del portale dimensionale.

...

Tutti gli specter si ritrovarono istantaneamente catapultati nel mondo della superficie. C'era una netta differenza fra l'oscurità tipica dell'averno e le terre baciate dal sole che si trovavano dall'altra parte del portale dimensionale. Per un attimo, non vi era cavaliere in surplice che non ne restò semi accecato e stordito, ma bene presto vi si adattarono. Ciò a cui invece non potevano proprio sperare di abituarsi, era la sgradevole presenza dei guerrieri devoti ad Athena li schierati davanti a loro. Tra di essi spiccava perfino la figura di un potente gold saint. Non poteva trattarsi di un semplice caso. Si trattava dunque di un'imboscata o che altro?

Lo specter di Basilisk si rabbuiò in volto a quella vista. Il suo empio cosmo violaceo stava bruciando con una certa intensità, apprestandosi ad ingaggiare battaglia con l'odiato nemico di sempre al minimo segnale di pericolo o al primo ordine ricevuto da Canaan. La tensione era molto alta in quel preciso frangente.*

[Lyfia Tachibana]

Ed eccola qui la nostra favolosa e ribelle Behemoth dal fascino irresistibile ma letale, varcare insieme ai suoi compagni il Portale, giungendo dunque a destinazione.
Voltandosi e rimanendo abbagliata da tutta quella calda luce solare, vide dapprima l'amica Jane, che salutò, insieme a lei la mora sexy, vide anche gli specter del Pipistello, Anfisbena e il suo innamorato e maestro, Nefas.

Salute a voi amici, bella giornata vero, per metter fine a sto casino e trovar una giusta soluzione al dilemma.

Oltre ai suoi amici specter, Lyfia vide anche quattro cavalieri, presuppose che fossero i famigerati Saints di Atena, la divina nipote del Sommo Hades.
Lei li osservò incuriosita come era nella sua natura, ma non in modo sfacciato.
Una volta fatto ciò si mise di fianco a Nefas e con dolcezza gli disse.

Mio amato signore, volevo complimentarmi con voi per la vostra nuova posizione, me ne compiaccio.

[Gorgarr]

Gorgarr emerse dal portale, schermando il proprio sguardo con la mancina dal sole che ne attentava la luce interiore...le terre d'Egitto, come cultura voleva, rifulgevano afose sotto un sole ardente et spietato. Pandora aveva parlato...Anubis era ritenuto estraneo allo sconfinamento. Tuttavia, le sue insegne sembravano far bella mostra di sè sui costrutti architettonici comparsi nello Stige...il mistero s'infittiva, e la sua oscurità contrastava in modo vivido con il fulgore del giorno...

Non a guari, una cittadina si crogiolava al sole, apparentemente protetta da una cupola di pura energia...tuttavia, per quanto mirabile fosse cotale visione, non fu quest'ultima a polarizzare l'attenzione dei più. Una poderosa presenza cosmica assediava l'aria...le armate dell'inframundo non erano giunte in loco da sole. Alcuni guerrieri in sgargianti armature ristavano pochi passi in là...alle labbra del giovane sfuggirono poche parole, appena mormorate ed udibili soltanto a coloro che più dappresso lo seguivano...

...pulcini di Atena...invero, anch'essi qui. Non può essere una coincidenza. Dubito che abbiano qualcosa a che vedere con l'isolotto dell'Acheronte, ma probabilmente qualcosa ha attirato qui anche loro...sarà...interessante, suppongo...

Il contegno del giovane non venne influenzato da quella visione, ma l'animo suo ardeva. Dentro di sè, sospettava che un giorno un nemico comune potesse portare le proprie schiere a far fronte con gli stessi cavalieri...oppure, che un fato beffardo potesse nuovamente portare al confronto con loro sul campo di battaglia. Quale sarebbe stata codesta delle due possibilità? Difficile dirlo...tuttavia, al giovane non sfuggirono gli aurei riflessi che barbagliavano dalle vestigia indossate da uno di quei guerrieri...adunque, un cosmo d'oro si era risvegliato, proprio come era accaduto a quello di uno dei giganti degli inferi...tempi interessanti, senza meno. Ed in tempi interessanti, i grandi colgono opportunità nascoste come frutti maturi fra le fronde...

[LU RE]

*La nave giunge ad Alessandria, e da li i quattro Saint si uniscono ad una carovana che li guida nel deserto, sino ad arrivare all'antichissima citta' di Abydos. La citta' e' pero' totalmente rinchiusa in un' invisibile barriera di energia, che non permette in ogni modo a nessuno di entrare. La cosa stupisce assai i Saint di Atena, che si incominciano a pensare sul da farsi, ma in quel momento, lo spazio subito dietro a loro incomincia a distorcersi, ed una breccia dimensionale si apre all'istante, essa emana un fortissimo potere Oscuro. I quattro Saint si pongono in posizione pronti ad un eventuale battaglia, ed ecco che la sorpresa si fa ancora piu' grande! Dal portale incominciano infatti ad uscire alcuni figuri, tutti vestiti con nere corazze e avvolti in Oscuri Cosmi. I quattro Saint riconoscono in tali vestigia le odiate Surplice degli Specter del Signore dell'Oltretomba, , acerrimo nemico di Atena, HADES!  Gli ecerrimi nemici dei Saint che sbucano dall altare sono, nell ordine, una giovane ragazza , estremamente bella, dai rossi capelli, padrona di un Cosmo oscuro estremamente elevato, seguita da un bel ragazzo che le sbatte un po' goffamente contro, piu' o meno suo coetano con indosso una Surplice dotata di ali da pipistrello, quindi ecco giungere un uomo piu' o meno sulla trentina, affascinate, dai modi altezzosi , vestito con una Surplice dotata di due teste di rettile sulle spalle. Van Anh ha come un fremito nel vedere quello Specter, la giovane sente infatti in lui un energia che li accomuna, un fuoco vivo infatti arde nello spirito di quell' uomo. Ma la ragazzina non ha tempo per pensare, perche' ecco  che un altro Specter passa il varco dimensionale. Egli e' un giovane alto, dalla pelle molto chiara e dai capelli di un bianco splendido, il Cosmo di quest' ultimo Specter e' anche esso di dimensioni spropositate, come quello della donna che e' entrata per prima. La giovae Fenice sente che la loro empia potenza e' simile a quella di un Silver Saint! Subito dopo l'albino ,una bellissima donna dai capelli neri come la notte e dalle avvenenti forme e con un corpo scolpito e muscoloso, varca il portale, portandosi al fianco dell' albino.  Cinque cono quindi gli Specter giunti di fronte ai Saint, quand'ecco arrivare un altro uomo, dal portamento fiero, regale, un uomo anche lui piu' o meno sulla trentina, ma con un Cosmo potente come non mai. L'animo di Van Anh ha un sussulto, costui ha dentro di se un animo ardente , fiamme , lembi di fiamme, questa e' la visone che la ragazzina ha Osservando questo specter dal regale portamento. In un attimo, la giovane esplode, le fiamme che sempre covano nel suo animo vengono rilasciate, probabilmente stimolate dall'arrivo di questo Specter legato pure lui alle Fiamme.
Gli occhi di Van Anh cambiano colore, passando dal loro blu scuro ad un rosso acceso, un rosso cremisi come le fiamme che in un attimo la circondano! Fiamme ardenti, calde come non mai sotto il cocente sole del deserto Egiziano turbina attorno alla ragazzina. Piccole fiamme incominciano ad uscire persino dalla sua bocca, che subito emana come un un ruggito*

-SPEEEECTEEEERRRR!!!!!!-

*La giovane, memore dello sconro con degli Specter durante il ritorno da Venezia, ora grida la sua rabbia e le sue fiamme sono involontariamente , selvagge e libere, stringe i pugni mentre il fuoco divampa vorticando attorno a lei *

[Blood Poisoning]

Blood non temeva ciò che lo avrebbe aspettato oltre il portale. Che fossero creature mostruoso, demoni, divinità.... nulla avrebbe sferzato il suo animo eccitato per una nuova avventura.
La familiare sensazione di passare attraverso un liquido quando attraversò il portale, lo avvolse.
Poi dal nulla la forte luce solare lo avvolse e questi tenne chiusi gli occhi per qualche istante crogiolandosi nella bellezza del creato. Blood non era mai stato un tipo tenebroso, amava la vita, gli esseri viventi in genere ma soprattutto la natura.
Un lieve vento caldo trasportava piccolissimi granelli di sabbia. Aprendo gli occhi capì subito di trovarsi in Egitto. Le singolari costruzioni in pietra e le effigi spazzavano via ogni dubbio, solo l' antica civiltà egizia costruiva a quel modo.
Così quella era Abydoss?
Ma al luogotenente pareva che per mirare la città dovesse attraversare qualcosa, difatti una sorta di membrana lattiginosa pareva ricoprirne il perimetro. Una barriera, senza ombra di dubbio.

Gorgarr era accanto a lui , poco più in là Lyfia , Jane, Dimitar, Anyol e Nefas. Evil e Canaan dovevano ancora varcare la soglia.
Ascoltando le parole di Flegias rivolte a nessuno e a tutti, Blood rimase sgomento nel vedere fra le file di Atena un suo avversario passato.

-Non posso crederci.... nell' ultimo torneo in ade dal quale sono uscito vincitore mi sono scontrato con luidisse indicando Atticus -una bruciante sconfitta invero..... quale potenza quel cosmo... ma . Non me lo aspettavo.... in così poco tempo.... non posso crederci ora è un Gold saint!
Blood ora si sentiva quasi innervosito. La sconfitta a quanto pareva gli bruciava ancora nell' intimo e senza volerlo cominciò a stringere con forza il remo e a rilasciare dalle mani il suo cosmo liquido azzurro-smeraldino che presto cominciò a provocare un grande senso di umidità tutt' intorno in netto contrasto col vento secco proveniente dal deserto.

Poi dal nulla un urlo squarciò il silenzio fra le due fazioni. Un' avvenente ragazza rivestita di ali fiammanti, capelli viola svolazzanti all' intorno: la fenice. Un nuovo saint, una nuova piaga. Una piaga tutta d' un fuoco, pareva avessero acceso un falò per segnalare il punto d' arrivo. Blood non riuscì a trattenere la sua risata tonante.

AHAHHAHA gorgarr sembra che quella ragazza ce l' abbia con te.   vai non fare il timido mostrale le tue..... doti L' acheron guardò l' amico scambiandogli un occhiolino che voleva dire tutto. nelle sue parole vi era celato un secondo significato. L' animo malizioso riacceso da tutte quelle ragazze lì intorno
- E c' era chi diceva che la guerra è una cosa da uomini...