Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: MA SAINT SEIYA E' UNA STORIA SUL WRETLING? Intevista a Kurumada  (Letto 1524 volte)

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Offline seby85

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MA SAINT SEIYA E' UNA STORIA SUL WRETLING? Intevista a Kurumada
« il: 09 Settembre, 2016, 12:19:28 pm »
Tra le ultime pagine dell'enciclopedia taizen, volume illustrato sul manga classico che trovate in italiano editato da me (topic unico a questo link, presto pdf stampabile) c'è un'interessante intervista tra Kurumada e 5 famosi lottatori di wretling giapponese. Questa intervista, che è compresa anche nell'edizione brasiliana, non è da sottovalutare: diventa più chiaro cosa sono i "Kurumada Manga" e il fatto che la fonte d'ispirazione primaria di Kurumada sia stato il mondo della lotta libera giapponese (non a caso la storia parte con un torneo galattico) e si sia evoluta sempre nella direzione di una lunga serie di lotte individuali tra uomini spavaldi con costumi sgargianti e colpi "mortali".

A voi il giudizio!

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Quattro ragazzi che da bambini crebbero coi Cavalieri dello Zodiaco e adorano il maestro Kurumada vogliono conoscere il padre dei Cavalieri! Il loro nome è Shinya Makabe, Wataru Inoue, Hiroshi Tanahashi e Katsuyori Shibata, giovani leoni che sono la speranza della lotta libera della prossima generazione in Giappone. Il maestro Kurumada è un fan sfegatato di lotta libera e frequenta i rings per assistere alle lotte. Un incontro da sogno, una lotta senza limiti di tempo, e comincia il primo roud!

Kurumada: A che età avete cominciato a seguire Saint Seiya?

Shibata: Io ero alla scuola primaria. Conobbi per primo l’anime e poi il manga. Tutti i sabati alle 16 vedevo prima i combatitmenti dal vivo di lotta libera e poi cambiavo sui Cavalieri dello Zodiaco. Ero un vero appassionato dei personaggi forti.

Makabe: Nel mio caso, ero già al ginnasio. Non perdevo un numero della rivista “Shonen Jump” e adoravo i manga che trattavano l’antichità. I cavalieri erano pieni di tradizioni, lotte, armature e avevano anche un lato mistico. Per me era incredibile.

Tanahashi: Per me accadde alla fine della scuola primaria. Leggevo il manga ma ho molti ricordi dell’anime.

Inoue: Io grazie a Shonen Jumpo durante tutto il periodo scolastico, fin dal primo capitolo. Quando arrivò alla saga delle dodici case, era proprio avvincente.

Kurumada: Qualcuno di voi ha comprato le action figures?

Shibata: Io ne ho qualcuna dei Gold Saint

Makabe: Fino a poco tempo fa non sapevo esistessero. Poi ho visto la pubblicità su una vecchia rivista e non ci credevo. Ho chiesto a un mio compagno di ring, Lygerperchè lui è un esperto e lui mi ha risposto che non erano più in listino. Intervenne Shibata, che era li vicino, si girò e disse “Ah, io le ho!” (ridono).

Shibata: Io ho avuto un'infanzia felice!

Kurumada: Qual è il vostro cavaliere preferito?

Shibata: A me piacciono Hyoga del Cigno e Shaina ovviamente (ride). COme anche Seiya.

Makabe: Io sono un fan di Seiya. A parte lui, siccome sono della Bilancia, speravo che un giorno il vecchio maestro vestisse la sua armatura e lottasse.. Per questo ero eccitato nel vederla indossare da Shiryu. Non speravo che dopo il vecchio maestro risorgesse (ride).

Tanahashi: A me piaceva lo scudo del Dragone. Quello che finiva sempre fracassato, e pensare che sarebbe il più resistente dle mondo (ride). Shiryu sembrava essere ancora più forte senza armatura.

Inoue: A me piaceva Seiya, ma quello che mi impressionò di più fu Argor di Perseo. Mi ricordo che da bambino ero terrorizzato all'idea di essere trasformato in pietra e morire.

Kurumada: C'è qualche scena che ricordate in particolare?

Shibata: Quando Seiya tagliò l'orecchio di Cassios. Nell'anime l'orecchio cade per terra e si agita. Si fissò nella mia memoria. Mi sono anche commosso quando Cassios si sacrifica nella saga delle dodici case per salvare Seiya.

Tanahashi: Io adoravo quando i personaggi principali morivano.. e resuscitavano! (ride). Lo sapevo che non erano morti veramente, ma ero felice quando resuscitavano.

Makabe: Sapete durante le lotte, quando cominciavano un monologo ed elevavano il Cosmo? Adoro quelle scene. Io faccio qualcosa di simile quando combatto sul ring, per aumentare la tensione.

Kurumada: Ho sentito dire che i pugili sono terrorizzati all'idea di salire sul ring prima della lotta. A voi non cpaita mai?

Shibata: Quando iniziai a lottare professionalmente, vomitavo sempre prima della lotta e questo mi accadde per almeno un anno. Io non sentivo di essere nervoso, eppure accadeva. Non percepivo nemmeno quando sarebbe successo.

Makabe: All'inizio sicuramente. Quando lottavo con atleti più esperti, diventavo un sacco da boxe e nel mezzo della lotta. Non controllavo più le gambe dell'avversario e smettevo di reagire.. ma sempre sorgeva una forza da non so da dove, un impeto col quale non potevo perdere. L'unico modo era quello di scagliarsi contro l'avversario. Dopo due grandi tornei sono riuscito a controllare il fremito alle gambe, In quei momenti le schiaffeggio e mi dico "Sono un codardo".

Kurumada: io sono sempre depresso quando non ho buone idee. Nella mia testa passano pensieri del tipo “perchè gli altri le hanno e io no?” oppure “Sarà ora di ritirarsi?”

Shibata: l’ho letto in uno dei suoi commenti sul manga.

Kurumada: L’hai davvero letto (ridono).

Tanahashi: Credo che quando posso ancora sentire il nervosismo, non sono nei fatti tanto nervoso. La fiducia durante la lotta tento di svilupparla allenandomi molto. Il resto viene con l’entusiasmo che sento quando odo la mia musica d’entrata per salire sul ring!

Shibata: Io corro sempre sulla passerella prima di salire sul ring. Eleva il mio spirito.

Makabe: anche io. Quando la mia musica di entrata risuaona, sono pronto. Da un’altro lato, quando lotto con un veterano la sua musica d’entrata non mi entusiasma perchè.. in genere è troppo lenta (ridono).

Kurumada: parlando di musica, sapete che la colonna sonora dei Cavaliei dello Zodiaco in versione eurobeat è cool? Credo sia l’ideale come musica d’entrata, qualcuno potrebbe usarla? Dopo un’introduzione, il cantante grida “come on!” è come un fuoco d’artificio. Molto dinamico. Che ne dite se compongo la musica d’entrata per voi quattro, comprese le armature?

Makabe: Davvero? Mi piace l’idea.

Kurumada: Il costume di Liger (Keiichi Yamada è un wrestler giapponese, meglio conosciuto con il ring name Jushin Thunder Liger ndr) è simile all’armatura di Shaka della Vergine, non trovate? Certo è interessante che abbia colpito la fantasia di un cattivo. A proposito, dei cinque Bronze Saint, con chi vi identificate?

Makabe: Inoue dovrebbe essere Shun di Andromeda (ride). Anche per i capelli si assomigliano.

Inoue: Sono un uomo sensibile (ridono).

Kurumada: Ikki della Fenice.. mi ricorda un pò Makabe.

Makabe: Io mi ricordo invece Aiolia del Leone (ride), non è vero? Sono un guerriero dal cuore buono che lotta per gli innocenti. Non immagino invece Tanahashi.

Tanahashi: Forse Jabu dell’Unicorno (ridono). E’ che non sono un tipo che dimostra emozioni.. potrei essere Hyoga, ma credo che lui somigli di più a Shibata.

Shibata: In verità io mi sento più come Ikki. Non mi piace giocare in squadra. Quando tutti cambiarono colore dei pantaloncini per il ring, ho pensato di mantenere i miei solo per essere contrario.

Makabe: davvero, Shibata ha un animo individualista. E il maestro?

Kurumada: Io mi immagino come Seiya. Nel processo di creazione, tutti i miei lati buoni e cattivi li riverso nei personaggi. le mie buone qualità vanno agli eroi e quelle cattive ai malvagi. Molti mi hanno chiesto quale personaggio sia il mio preferito, ma è difficile a dirsi. Tutti hanno un pezzo di me, sono affezionato a tutti loro. Immagino che voi vi identificate molto coi Bronze Saint nel senso che vi allenate molto per raggiungere un obiettivo. Il processo con il quale si diventa profesisonisti nella lotta e l’allenamento che i cavalieri devono affrontare per conseguire un Cloth - sono situazioni molto simili, non trovate? So che anche nella lotta libera alcune fasi si conseguono all’estero.

Makabe: Credo di si. Per noi la battaglia comincia dal momento che decidiamo di entrare nel mondo della lotta libera. In primo luogo dobbiamo tutti sottoporci a duri allenamenti; in seguito ci lanciamo come atleta professionisti; importante è quindi ottenere buoni risultati. Questo dipende dall’impegno personale di ognuno. Chi si sforza realizza, in caso contrario perde.

Kurumada: E non tutti raggiungono la fama. E’ un mondo molto crudele. Nessuno vi può aiutare quando siete sul ring e il successo dipende dalla propria forza. Dentro un mondo così rigoroso, in quale momento avete capito che ne valeva la pena?

Makabe: Io sono stato felice quando i miei genitori hanno riconosciuto la mia professionalità. Adoro quando li sento dire che loro figlio è un lottatore.

Inoue: Anche io sono contento di vedere la felicità dei miei genitori.

Kurumada: Ci sono anche brutti momenti?

Makabe: Certamente, sul lato picologico. Ci alleniamo per raggiungere un limite che ci faccia passare a un livello superiore.

Prendere pugni e calci è normale in questo mondo, e se non hai una buona preparazione psicologica, si finisce per caricarsi troppo. Da un altro lato, quando sei ben preparato, sai far esplodere il Cosmo quando è il momento (ride).

Shibata: Io avevo paura di perdere coscienza durante la lotta. Ricevetti un colpo che mi fece perdere conoscenza. Dopo  la lotta pensai “ma cosa faccio qui?” Ho continuato a lottare incosciente, fino a risvegliarmi in infermeria.

Makabe: Non ci sono problemi se sei deciso, e pensi di non mollare. Il terrore viene quando desisti e sei ancora assalito dall’avversario.

Kurumada: Non vorrei fare allusioni alle lotte tra cavalieri di Bronzo e d’Oro, ma voi sentite qualche differenza di livello tra voi e i professionisti veterani?

Makabe: I nostri Cavalieri d’Oro (ridono) non smettono mai di attaccare. Quando sei inesperto, ti capita di metterti a pensare al prossimo colpo, una cosa che ai veterani riesce d’istinto. Il ritmo della lotta è molto differente.

Kurumada: Come fate a sincronizzarvi coi movimenti dell’avversario?

Makabe: Con l’esperienza. Quando riesci a prevedere i movimenti dell’avversario, sei capace di portarlo dove vuoi. Ho lottato a volte con
Honaga, che ora fa l’arbitro, quando era ancora in attività e sembravo una marionetta nelle sua mani.

Kurumada: Davvero sembra che alcuni lottatori abbiano raggiunto il livello dei Gold Saint. C’è qualche idolo che serve da meta per voi?

Inoue: Attualmente no. Sono orgoglioso di avere uno stile unico, conosciuto come “Wataru Inoue”. Più che avere rivali, preferisco attingere dentro me stesso i risultati che voglio raggiungere.

Makabe: Le tre leghe sono adeguatamente abbinate oggi (NJPW - New Japan Pro Wrestling, AJPW - All Japan Pro Wrestling e NOAH - Pro Wrestling Noah, ndr). Se sei incauto, esci fuori. Credo che sia importante per un lottatore incontrare un buon rivale con cui lottare, una situazione in cui potrebbe mettersi in luce.

Kurumada: Questo ricorda molto i Cavalieri dello Zodiaco: un rivale..

Makabe: Ci sono alcuni veterani che ci seguono e che un giorno vorremmo superare.

Kurumada: Hanno mai detto qualcosa che vi ha fatto felici?

Tanahashi: Sono felice quando riconoscono i miei sforzi, sia in campionato che in allenamento. Parole semplici, come “ Vedo che ti stai sforzando” o “ Stai bene oggi”.

Inoue: Prendo più rimproveri che elogi, sto tentando di migliorare perchè non succeda più. Sto cercando di imitare i colpi dei veterani ma sono ancora lontano dal risultato.

Kurumada: Diventate nervosi quando lottate contro i veterani con i quali vi allenate?

Makabe: Io mi disincanto e riesco a colpire duro. Sono il tipo che se pensa troppo finisce per bloccarsi e se questo accade, sono messo all’angolo. Per questo devo essere determinato a raggiungere un obiettivo per mostrare il mio potenziale. Non puoi cominciare a lottare se non hai una forte volontà di vincere.

Tanahashi: Anche io non sono nervoso. Anche quando perdi una lotta, sai che avrai una nuova chance  l’anno prossimo. Anche la sconfitta è accettabile se impari da lei.

Kurumada: Ho letto in un’intervista quando Makabe sconfisse AKIRA (Akira Nogami, ndr), in cui egli disse: “Nel momento che credevo di perdere la lotta , vidi quanto ero debole.

Fu d’incoraggiamento l’esempio dei giovani leoni, che continuano a lottare con le unghie e con i denti, vincendo o morendo”.

Makabe: E’ che nel tempo, le persone cominciano ad aspettarsi risultati. Ho passato del tempo lavorando come compagno del lottatore Choshu e, poco dopo, ho avuto l’opportunità di lottare contro di lui. Quel giorno ho deciso di mostrare cosa so fare.

Kurumada: E’ proprio come quando un Bronze
Saint impegna un Gold Saint.

Makabe: Vedo che molti personaggi che cominciano come nemici nei suoi manga poi fanno amicizia dopo la lotta, come avviene per i Gold Saint. Questo rappresenta bene l’amicizia tra gli uomini, che è una cosa importante tra lottatori. Chi decide di diventare un lottatore, certamente ne rimane un pò influenzato, questi manga esercitano una grande influenza sul nostro mondo. Certamente molti si sono sentiti incoraggiati o influenzati leggendo un manga. Questo mondo maschile dei “Kurumada manga” ebbe, senza dubbio, un’influenza per me.

Kurumada: Il fatto che esistono giovani come voi nei nostri tempi.. Significa che il Giappone non è ancora totalmente perduto. C’è una scena nei Cavalieri dello Zodiaco in cui Miho chiede a Seiya: “I giovani della tua età pensano al divertimento, approfittano della vita, perchè tu pensi alla lotta rimanendo pieno di cicatrici?” La vostra situazione è un pò simile a questa. I giovani della vostra età si godono la vita, si incontrano, escono. I manga della rivista Jump parlano sempre di “amicizia”, “sforzo”, “vittoria”. In questi soggetti la “vittoria” si ottiene sempre con “sforzo”. Da un altro lato, voi lottate ogni giorno, sforzandovi. Senza dubbio il futuro da qui a cinque o dieci anni sarà diverso per voi.

SONO MIE SIA LA TRADUZIONE CHE LE NOTE. CHIUNQUE E' AUTORIZZATO A RIPORTARE QUESTA INTERVISTA, PURCHE' LO FACCIA RINGRAZIANDO L'AUTORE.

Offline seby85

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Re: MA SAINT SEIYA E' UNA STORIA SUL WRETLING? Intevista a Kurumada
« Risposta #1 il: 10 Settembre, 2016, 16:23:39 pm »
no comment?  :uhm:

Offline celestemare

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Re: MA SAINT SEIYA E' UNA STORIA SUL WRETLING? Intevista a Kurumada
« Risposta #2 il: 11 Settembre, 2016, 11:14:15 am »
Ho dato un'occhiata ma appena ho un attimo di tempo la leggo per intero, intanto  :+1: per l'enorme lavoro svolto!  :ok:
30/5. Chevaleresse. ~
 "Sono come il vento che soffia,
sospeso tra cielo e mare..."


Un cavaliere giura di essere valoroso. Il suo cuore conosce solo la virtù.
Le sue parole dicono solo la verità. La sua forza sostiene i deboli.
La sua spada difende gli inermi. La sua ira abbatte i malvagi. (l'Antico Codice - DragonHeart)

 

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Re: MA SAINT SEIYA E' UNA STORIA SUL WRETLING? Intevista a Kurumada
« Risposta #2 il: 11 Settembre, 2016, 11:14:15 am »