Autore Topic: Saint Seya attraverso il mito: gli spectre (Letto 26962 volte)

hunterj · « **il:** 18 Giugno, 2009, 18:12:37 pm »

signore e signori lo staff mitologico vi presenta i miti e leggende degli spectre

radhamantis di Wivern

la viverna e una specie di drago, alato ma piu piccolo del drago e differisce da esso perche non sputa fiamme, ha solo le due zampe e le ali invece che 4 zampe e le ali,ed ha una coda che finisce con un aculeo velenoso
Radamente era invece un ottimo legislatore di Creta, tanto che alla sua morte gli venne attribuito il titolo di giudice degli inferi. Il suo ruolo sull'isola di Creta, alla quale diete una legislazione così giusta che fu copiata dagli spartani, si esaurì quando suo fratello Minosse, geloso di lui, lo fece esiliare dall'isola e prese il potere.
Secondo Omero, Radamante vive nei campi elisi, mentre la leggenda raccontata da Platone vuole fare di lui il giudice degli inferi insieme a Minosse ed Eaco.

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Eaco di Garuda

figlio di Zeus e della ninfa Egina, Zeus che per l'occasione si trasformò in aquila e porto la ninfa sull'isola Enopia che da allora prese il nome di Egina, anni dopo Eaco fu il re dell'isola.
Quando Era scoprì l'ennesimo tradimento di Zeus per vendicarsi fece si che sull'isola soffiassero solo caldi venti meridionali, questo fenomeno distrusse i raccolti e fece precipitare l'isola Egina in una carestia, come se non bastasse avvelenò i corsi d'acqua cosi facendo sterminò la popolazione. Eaco chiese aiuto a Zeus, il quale fece piovere, la pioggia ricambiò le acque avvelenate e placò i venti meridionali, infine Zeus trasformò le formiche in abitanti ed Eaco divise con loro i suoi beni e l'isola ritrovò la serenità, si sposò ed ebbe dei figli, tra cui Peleo che fu il padre di Achille.
Eaco fu considerato un uomo giusto, infatti era spesso chiamato a risolvere le contese, alla sua morte Zeus lo nominò Giudice degli inferi assieme ai fratellastri Radamante e Minosse
la sua surplice raffigura un Garuda, divinità minore Hindu, rappresentata come un uccello con piume dorate, ali rosse ma spesso con un corpo in parte umano; Garuda è di enormi dimensioni. Lo si trova anche nella mitologia buddhista dove i garuda sono una razza di uomini uccello in guerra con una popolazione di uomini serpente, si narra che a portare la pace tra le 2 razze fu proprio il Buddha

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MINOSSE di grifone

Secondo il mito Minosse fi re di Creta. Esercitò il suo ruolo in maniera così imparziale da entrare a far parte dei tre giudici degli inferi. Per dimostrare la sua successione al trono, egli fece costruire un altare a Poseidone chiedendo poi al dio del mare di inviargli un toro per sacrificarlo. Il dio lo esaudì, ma l'animale era così bello che Minosse decise di lasciarlo in vita. Adirato, Poseidone fece innamorare la figlia di Minosse, Pasifae, del toro e dalla loro unione nacque il minotauro.
Minosse ebbe molte guerre con i popoli limitrofi, tra cui Niso, di cui ere re Megara. La figlia di Megara, Scilla, si innamorò subito di Minosse, il quale ne approfittò per entrare di soppiatto nella casa reale e tagliare il punto debole di Megara: un capello d'oro, che lo portò alla morte. Vinta la guerra, Minosse rifiutò di sposare Scilla la quale si gettò in mare per la disperazione.
Sottomise anche Atene, la quale doveva inviare in sacrificio 7 fanciulli e 7 fanciulle ogni anno che dovevano nutrire il minotauro. Tale sacrificio cessò in seguito all'impresa di Teseo. Morì, secondo il mito, in Sicilia mentre era ospite del regnante!
grifon = il grifone e un essere meta leone e meta aquila, grosso e feorce, simile ma non del tutto all IPPOGRIFO (essere parte cavallo, parte leone , parte aquila, famoso per comparire nell ORLANDO FURIOSO)

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Caronte

nella religione greca è il traghettatore degli inferi, trasporta i morti da un riva all'altra del fiume Acheronte in cambio di un Obolo (piccola moneta usata nell'antica grecia) come pagamento, chi non poteva pagare era destinato a vagare senza pace per 100 anni, infatti era tradizione mettere sopra gli occhi dei defunti 1 o 2 monete. Secondo altre fonti veniva trasportato solo chi aveva ricevuto delle onoranze funebri.
Quasi nessuno è stato trasportato da vivo, fanno eccezione oltre alla Dea Persefone (sposa di ade) Enea, Teseo, Ercole, Orpheo e Psyche

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Cube di Durahan

( uno di quelli a cui vengono rubate le vestigia da saga e company) che poi compare meglio in lost canvas!! il Durahan è uno sbaglio giappo ,in reltà è il Dullahan ( L=R in giappo) , un esserte mitologico celtico, il famoso CAVALIERE SENZA TESTA , quello per intenderci di sleepy hollow! Cavaliere senza testa con cavallo nero dagli occhi rossi, porta la sua testa putrefatta sotto un braccio e combatte con una frusta di ossa fatta di ossa umane!!

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Miles di Elf

( uno di quelli a cui vengono rubate le vestigia da saga e company) be elf sta per ELFO,, gli elfi sono esseri leggendari che vengono dalle leggende noordiche, dal bell aspetto, esseri longevi,saggi e fatati, ma essi possono essere anche altezzosi e snob. Tali esseri a volte vengono identificati come folletti con le ali..ma NON sono così! non hanno ali,ma orecchei a punta capelli lunghi di solito biondi, pelle chiara, vedono al buio come se fosse giorno. Vengono reintrodotti nella fantasy moderna da autori del calibro di Tolkien (Signore Degli Anelli) ecc.... Sono collegati alla natura ed agli alberi (infatti i colpi di tale Spectre, anche se non li usa mai, sono "terremoto" e "terrore della natura", legati alla natura infatti ) Gli elfi hanno anche la vriante malvagia, gli elfi oscuri, che vivono sottoterra invec3e che nelle foreste come gli elfi classici. Inoltre esistono i SIDHE, che sono gli elfi supremi che sono quelli della CORTE DI OBERON E TITANIA per intenderci...quelli citati da shakespeare nel sogno di una notte di mezza estate.

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Ox di Gorgon

( ultimo dei tre a cui vengono rubate le vesti da saga e company) = le gorgoni sono esseri mitologici Le Gorgoni sono figure della mitologia greca, erano figlie di Forco e di Ceto.
Erano tre sorelle, Steno, Euriale e Medusa. Di aspetto mostruoso, avevano ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli e la loro bruttezza era tale da pietrificare chiunque le guardasse. La gorgone per antonomasia era Medusa, la più famosa delle tre e loro regina, che, per volere di Persefone, era la custode degli Inferi.
A differenza delle sorelle era mortale. Il mito narra che Perseo uccise Medusa. Ma le altre erano immortali. In alcuni romanzi e mitologie i mostri GORGONE sono però raffigurati come rossi tori dalla pelle metallica che sbuffano un fumo nero e denso e chi lo aspira divent di pietra. I colpi (mai usati ) di tale spectre sono "Eye of charge" e "rock the bay" colpi che nominano gli occhi e la roccia...infatti le gorgoni classiche tramutavano in roccia gli avversari che fissavano i loro occhi

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Marchino di Skeleton

ok , gli scheletri animati,come gli zombie , ricorrono in varie mitologie e culture, esseri morti e rianimati da poteri NECROMANTICI. Li possiamo vedere nelle antiche mitologie babilonesi, egiziani (mummie),greche,nordiche, come anche in alcune pseudoreligioni attuali come il Vodoo ecc..

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Lune di Barlon

Barlon è una traslitterazione errata di BALROG , demone alato infernale del fuoco ,conosciuto ai piu grazie a TOLKIEN ed il signore delgi anelli, è infatti il demone che combatte contro Gandalf nelle miniere di Moria. Tale nome fu prbabilmente adattato dal nome della divinità Baal, aggiundendoci il suffisso -Rog , diventando Balrog. Tale demone combatte alitando fiamme e con una spada di fuoco in una mano ed una frusta di fuoco nell altra (infatti Lune combatte con una frusta).

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Ivan di Troll

I troll sono esseri delle mitologi nordiche. Per gli scandinavi erano esseri piccoli e tozzi,maligni e furbi, dotati di una forza fuori dal comune, una capacita di rigenerare le prorpie ferite incredibile e se rimanevano esposti ai raggi del sole diventavano pietra. per i germanici invece erano esserei grandi e grossi, motlo forti ma stupidi, con sempr euna capacita di rigenerazioen ecezzionale e sempre il problema che al sole divenatavano roccia!! anche tolkien li adatta nel signore delgi anlli ed anche le saghe fantasy moderne. Ora i Troll vengono divisi in 3 grandi categorie, I Trollkin (piccoli ed infidi, forza media , si rigenerano, ma si tramutano in pietra se esposti al sole, praticamente sono i troll scandinavi), i Troll di Caverna(grandi ,grossi,forti ,stupidi,con alta capacita di rigeneerazione, si trasformano in pietra se esposti al sole) ed i Troll Oscuri (gorssi,forti,intelligenti,si rigenerano,e NON diventano pietra sotto al sole!! i piu forti quindi).

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Rock di Golem

i Golem sono miti originari dell ebraismo, esseri fatti di roccia e pietra (in origine ARGILLA) di forma umanoide,animati da magie arcane, con una PAROLA chiave scritta sulla fronte che da loro vita, che se viene cancellata cause la loro "morte" (se di morte i puo parlare). Tale parola era EMET (verita in ebraico) e venivano distrutti cancellando la prima lettera, diventando cosi MET ( MORTE in ebraico!!)
Tali esseri erano instancabili,fortissimi e totalmente devoti ai loro creatori, una sorta di "Robot Magici". In romanzi di chiave moderna si possono trovare anche Golem fatti dei piu svariati materiali, come Metallo,Diamante,Carne,ecc...

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Valentine di Harpy

Le Arpie sono mostri di miti greci, esseri simili ad uccelli con teste di donne. anche le sirene all inizio erano rappresentate nello stesso modo, poi di diversificarono diventando donne mezze pesce. Le arpie erano personificazioni del vento, a quello impetuoso e terribile, infatti venivano collegati anche a cataclismi ed a carestie e guerre. Le tre Arpie piu famose furono tre sorelle, Aello,Ocipene e Celeno

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Queen di Alraune Alraune

era un essere mostruoso generato con una radice di Mandragora (una fantomatica radice di forma umanoide dotata di incredibili poteri), unita a terribili procedimenti alchemici (tipo il seme eiaculato da un uomo nel momento in cui gli veniva mozzata la testa o altre nefandezze simili...)

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Shilfield di Basilisk

Il basilisco e un rettile mostruoso che puo uccidere con lo sguardo ed ha il sangue velenoso. Esiste anche il cosiddetto "Basilisco Minore" o Cockatrice, un mostruoso incrocio tra un gallo ed un serpente che pietrifica con il becco ed ha il sangue velenoso. Alcuni pero fondono, sbagliandosi, Basilisco e Cockatrice in un unico mostro, un Uccello mostruoso che pietrifica con il becco dal sangue velenoso. E tale spectre direi che riprende questa "fusione" errata chiamandosi Basilisk,ma avendo le sembianze di un volatile mostruoso.

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Laimi di worm

Secondo la leggenda, il giovane John Lambton invece di andare alla messa della domenica era andato a pescare nel fiume Wear. Arrabbiato perché non prese nulla, aveva proferito alcune sonore imprecazioni con grande scandalo della gente che passava da quelle parti per andare in chiesa. Alla sua lenza era infine abboccato un animale sconosciuto, di forma allungata e di aspetto disgustoso. John decise di disfarsene subito e lo gettò in un pozzo.In seguito John si pentì della su condotta e andò in Terra Santa a combattere gli infedeli. La bestia continuò a crescere e il pozzo divenne troppo piccolo per contenerla. Arrivò a poter circondare tre volte (in alcune versioni della leggenda nove volte) con il suo corpo un colle che si dice essere stato il Worm Hill, presso Fatfield (in alcune versioni era invece Penshaw Hill). Era diventata un flagello per gli abitanti del luogo: divorava gli agnelli, succhiava il latte alle mucche, abbatteva gli alberi. Per evitare le sue ire, bisognava fargli trovare ogni giorno una grande quantità di latte, alimento di cui era ghiotto.Molti valorosi cavalieri tentarono di uccidere il "verme". Alcuni riuscirono anche a tagliare in due parti il suo lungo corpo, ma l’animale riusciva a ricomporsi, mentre i suoi sfidanti raramente uscivano vivi e illesi dallo scontro.Dopo sette anni John Lambton tornò a casa e vide i danni causati della creatura. Decise di combatterla e il suo proposito si rafforzò quando seppe che era proprio quello strano animale che aveva pescato anni prima. Per affrontarlo ricoprì la sua armatura di punte acuminate e si pose su una roccia che sporgeva dal fiume. Quando la bestia cercò di stritolarlo, le punte penetrarono nel suo corpo e più stringeva più la danneggiavano. John con la spada tagliò in due l'animale e una parte fu portata via dalla corrente del fiume, così che la bestia stavolta non poté riunire le due parti e alla fine dovette soccombere.Ottenuta la vittoria, John avrebbe dovuto uccidere la prima creatura vivente che avesse incontrato. Per questo si era accordato con il padre perché, sentito l’avviso che la bestia era stata sconfitta, liberasse il cane. In caso contrario, una maledizione avrebbe colpito la stirpe dei Lambton: per nove generazioni i Lambton sarebbero morti di morte violenta. Il padre, però, pieno di felicità, dimenticò di lasciar libero prima il cane e corse incontro al figlio. John, ovviamente, non poteva uccidere suo padre e così a maledizione colpì nove generazioni di Lambton.Lo spectre Laimi si rifa a quesot mito, notate infatti il nome simile Laimi-Lambton, e poi il suo attacco e' quello di aggrovigliarsi all avversario, e poi di potersi rigenerare sottoterra.

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Pharaon di sfinx

La sfinge fa parte sia della mitologia egizia sia di quella greca. Per gli egizi essa era un monumento funerario che raffigurava la potenza regale del Faraone. Per i greci, invece, questa era un essere mitologico dal corpo di un leone alato con petto e testa di donna. Era figlia di Echidna e Orto, fu allevata dalle muse che le insegnarono un indovinello, famoso anche oggi, che ella, seduta sul monde Ficio presso Tebe, poneva a tutti i viandanti.
Coloro i quali non avessero saputo dare una isposta all'indovinello sarebbero stati mangiati. I tebani si rivolsero ad un oracolo, il quale rivelò loro che si sarebbero liberati della sfinge qualora qualcuno avesse saputo la risposta.
Costui alla fine fu Edipo che, ascoltato l'enigma, diede la sua risposa che risultò corretta. Così la sfinge, ormai sconfitta, si buttò dalla rupe uccidendosi.

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Gigant di Cyclops

figura della mitologia greca, discendente di un antica razza di giganti, oltre alle dimensioni hanno la caratteristica di avere solo un occhio. Sono i figli di Urano e Gea ed erano abili lavoratori del ferro, in oltre fabbricavano i fulmini per Zeus. Nell'odissea troviamo il più famoso ciclope della letteratura: Polifemo, anche se in questo caso Polifemo e gli altri ciclopi non erano più gli abili fabbri di Zeus ma si dedicavano alla pastorizia

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Myu di papillon

versione1 farfalla ossidiana

detta anche farfalla con gli artigli o Itzpapalotl, era secondo la mitologia azteca la divinità protettrice delle donne morte durante il parto, era raffigurata con ali da farfalla e zampe da giaguaro, ed era associata farfalla notturna Rothschildia Orizaba della famiglia delle saturnidae

versione 2 Fairy o Pixies o Sprites, i folletti ,spiritelli fatati!=
sono un tipo di essere mitologico o di creatura leggendaria, una forma di spirito, descritta spesso come metafisica, soprannaturale legata alla natura come lo oo gli elfi. Tali esseri sono di solito rappresentati come aggraziati uomino o donne minuscole con le orecchei appuntite e le ali da farfalla o libellula o altro insetto. Sono essere di solito benevoli (quelli con ali da farfalla o libellula ) ma possono essere anche malevoli ( quelli con sembianze di vespa), ma sia a quelli benevoli che a quelli malevoli piacciono fare scherzi (quelli benevoli fanno scherzi innocui, mentre quelli malevoli fanno scherzi crudeli e pericolosi).
Anche Campanellino di Peter Pan era una Faerie (benevola).
Sono piccolissimi con orecchie a punta aggraziati e con ali che permettono loro di volare velocissimi, sono anche in grado di diventare invisibili!Inoltre hanno moltissime doti magiche,ipnotiche ed illusionistiche!
Sono legati alla natura in tutte le sue forme, vita,morte (ecco il caso di Myu di Papillion),rinascita,fertilità, ecc..vivono nascosti dagli altri esseri a parte i contatti che hanno con gli elfi. Sono creature della mitologia celtica,nordica e germanica.

versione 3
Le farfalle in molte culture, ad esempio quella egizia, rappresentano l'anima dopo la morte e l'immortalità. Per la mitologia cretese, greca e anche per la credenza cristiana le farfalle sono invece simbolo di resurrezione. Altrettanto importanti sono le farfalle per la cultura azteca e per le popolazioni delle americhe in generale come gli indiani. Essi infatti non solo rappresentavano alcune delle loro divinità come farfalle ma realizzavano in loro onore oggetti e vari piccoli monumenti.
Da notare come queste rappresentazioni delle farfalle per le varie culture rispecchiano molto quella dell'anime.

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Stand di Deadly Beetle

Scarafaggio
Anche lo scarafaggio è un'animale molto conosciuto nella mitologia. Secondo la mitologia greca infatti Terambo, figlio di Poseidone, poichè osò insultare delle ninfe questi venne tramutato da loro in scarafaggio dal momento che ebbe l'impudenza e la meschinità di insultare delle fanciulle. E' interessante notare che anche al giorno d'oggi il termine scarafaggio lo si usa per indicare una persona meschina e subdola.

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Zelos di Frog

Rospo
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Il rospo è un animale molto comune in molte mitologie: per alcune ad esempio in quella egizia esisteva la dea-rospo heke, una delle divinità che presiedeva al parto dei figli del faraone; per altre come quella azteca il rospo era visto come l'animale che aveva in se l'origine dell'universo, mentre altre ancora identificano il rospo come la Madre Terra.
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Un ulteriore riferimento al rospo lo troviamo nella cultura europea: infatti sia nella letteratura tradizionale sia nella cultura popolare rintroviamo la figura del rospo. Infatti in molte favole fra le quali una delle più famose è "il principe ranocchio" il rospo è espressione di una bellezza celata. Tuttavia il rospo nella cultura popolare è anche un qualcosa di maligno e orrido, tant'è che lo si usa in alcuni modi di dire quali "sputare il rospo" o "ingoiare il rospo", la prima serve ad indicare un pensiero angosciante che bisognerebbe sfogare o addirittura indica la verità che andrebbe detta,la seconda la si usa per indicare un qualcosa di non gradito che bisogna comunque accettare.

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Gordon di Minotaurus

Minosse re di Creta chiese a Poseidone un toro come simbolo di apprezzamento degli dei per lui, Poseidone acconsentì inviò a Minosse un bellissimo toro, chiedendogli di sacrificarlo in seguito a Poseidone stesso; ma data la bellezza dell'animale Minosse decise di non sacrificarlo. Poseidone per vendetta fece innamorare Pasifae moglie di Minosse del toro, dalla loro unione nacque appunto il minotauro, essere bipede ma con zoccoli, pelliccia, coda e testa di toro; era un essere selvaggio è molto aggressivo, Minosse lo fece rinchiudere in un labirinto sfamandolo con dei giovani Ateniesi in quanto Atene era sottomessa a Creta. Un giorno Teseo figlio del re d'Atene si recò a Creta per sconfiggere il Minotauro, entrò nel labirinto dove era rinchiuso il mostro legato ad un filo (il famoso filo di Arianna) per evitare di restarne prigioniero, attese che il Minotauro si addormentasse e mentre dormiva lo pugnalò e lo uccise.

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Flegias di Licaone

Flegias di Licaone
Collegato al mito del re blasfemo Licaone il quale era padre di cinquanta figli tutti superbi e blasfemi come il padre. Una volta, si narra, tentarono di dare in pasto a Zeus carni umane uccidendo un bambino della cittadella e mescolando le sue carni insieme a quelle del sacrificio; Zeus capendo l'inganno fulminò tutti i figli del re meno uno, metre Licaone venne tramutato in un lupo.

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Niobe di Deep

Niobe di Deep
Niobe sposa del re di Tebe ebbe da questi sette figli e sette figlie. Poichè si vantava della bellezza e delle virtù dei suoi figli arrivò a prendersi gioco della dea Latona e dei suoi due figli Apollo e Artemide. Latona allora offesa chiese ai suoi figli di vendicare l'insulto e questi, facendo così il volere della madre, uccisero tutti i figli e le figlie di Niobe che in lacrime, secondo la leggenda, si tramutò in un blocco di marmo e divenne una fonte.

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Spectre di Lost Canvas manga (presenza di spoiler) by Aphodite
Lo staff ringrazia Aphrodite per il suo preciso e bel lavoro e per la sua collaborazione

Kagaho di Bennu

Kagaho di Bennu: Il Bennu è una figura della mitologia egizia rappresentante il Ba (l'anima divina immortale, totalmente spirituale) del dio solare Ra, identificato in una fenice. L'associazione fra Ra e il Bennu era così stretta che durante il Tardo Periodo il geroglifico usato per indicare il dio rappresentava proprio il Bennu.
Nel mito della creazione il Bennu rappresentava la prima forma di vita ed emergere dalle acque del caos primordiale. E' tuttavia nel mito della città sacra di Ra, Heliopolis, che il Bennu assume un ruolo preponderante: si narra infatti che il Bennu nacque dalle ceneri di un albero sacro e il suo canto fosse così dolce da indurre lo stesso dio Ra a fermare la sua barca per ascoltarlo.
L'apparizione del Bennu nei cieli di Heliopolis veniva inoltre associata all'avvento di un'era di grande prosperità per il Paese.

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Fedor di Mandrake

Fedor di Mandrake: La surplice fa riferimento alla Mandragora e ha perciò lo stesso simbolo di Queen di Alraune (Alraune significa appunto Mandragora in tedesco), quindi riferirsi a Queen di Alraune per maggiori dettagli.
Questa surplice rispetto all'altra pone l'accento sul procedimento alchemico che usava il seme dei condannati a morte. Il colpo segreto di Fedor è infatti legato alle onde sonore emesse da una maschera posta sulla sua surplice, rimando alle urla strazianti dei condannati a morte.

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Edward della Silfide

Edward della Silfide: Le silfidi vengono citate per la prima volta nel folklore cabalistico e sono spiriti femminili dell'elemento aria. Appaiono come fanciulle alte e snelle, con ali enormi (grandi almeno il doppio del loro corpo) e una voce melodiosa che può essere udita nel vento. Proteggono i luoghi montuosi disabitati e sono spesso solitarie, possono inoltre vivere centinaia, a volte migliaia di anni senza mai invecchiare. A meno che non siano attaccate non sono pericolose per l'uomo.

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Cheshire di Cait Sith

Cheshire di Cait Sith: Rappresenta, come fa capire il nome stesso dello specter, il gatto del Cheshire o stregatto, celeberrimo personaggio inserito da Lewis Carrol in “Alice nel paese delle meraviglie”. Il gatto, un po' saggio e un po' pazzo, aveva la caratteristica di sparire lasciando dietro di sé solo il suo sogghigno.
Carrol ha probabilmente tratto ispirazione da diverse leggende inglesi e gallesi riguardanti felini invisibili particolarmente maligni, nonché da un famoso brigante che girava per la sua terra natale, il Cheshire appunto, e veniva soprannominato “il Gatto” per la sua furbizia e agilità.

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Violet di Behemoth

Violet di Behemoth: Il Behemoth è una famosa creatura leggendaria biblica, secondo il libro di Giobbe la più straordinaria in assoluto assieme al Leviatano. Al Behemoth è destinato il predominio sulle terre e al Leviatano quello sui mari, in quanto entrambi sono imbattibili per chiunque eccezion fatta per il loro creatore. Behemoth e Leviatano sono inoltre destinati a combattersi durante l'era messianica e ad uccidersi vicendevolmente.
L'aspetto del Behemoth è simile ad un ippopotamo, ragion per cui si crede che l'essere mitologico sia ispirato proprio a questo animale.

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Wimber di Bat

Wimber di Bat: I pipistrelli in quanto animali notturni sono sempre stati visti con una connotazione tenebrosa. Nella mitologia greca erano associati ad Ecate, dea degli spettri e delle notti senza luna.
Sebbene la surplice di Wimber rappresenti chiaramente un pipistrello come semplice mammifero (e anche i suoi colpi sembrino legati all'aspetto biologico di questi animali piuttosto che ad interpretazioni mitologiche), l'aspetto umano e il comportamento di Wimber sono tipici di un vampiro.

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Veronica di Druj Nasu

Veronica di Druj Nasu: Divinità persiana rappresentata da un cadavere o da una mosca, tradizione quest'ultima seguita dalla surplice di Veronica il cui totem rappresenta appunto un'enorme mosca. Era considerata portatrice di malattie e ritenuta responsabile della decomposizione. Veniva allontanata da un rito che era chiamato "abbaiare dei cani": si credeva infatti che il latrato di questo animale potesse scacciarla via.

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Gregor di Genbu

Gregor di Genbu:
Genbu è il dio cinese delle Tattiche Militari, raffigurato da una tartaruga nera con la testa di serpente (puntualmente ripresa dal totem della surplice di Gregor). L'epiteto più frequente per il dio è “Guerriero Nero” e nel cielo cinese v'è una costellazione che lo rappresenta.
Tale costellazione, che comprende stelle di Sagittario, Capricorno e Acquario, fa parte dei “quattro animali” cinesi cui vengono abbinati un punto cardinale, una stagione e un elemento. Quelli relativi a Genbu sono Nord, inverno e acqua.

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Byak del Negromante

Byak del Negromante: I Negromanti erano, nel significato originario, praticanti della divinazione come invocazione di spiriti operativi. Nel corso del Medioevo il termine fu più strettamente collegato con la magia nera e i negromanti vennero identificati come coloro che cercavano di risvegliare lo spirito di un morto dentro un corpo umano.

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Tokusa di Hnauman

Tokusa di Hanuman: Hanuman è una divinità indù dall'aspetto di scimmia, talvolta considerata l'undicesimo avatar di Shiva. Nel poema epico Ramayana, Hanuman aiuta Rama nella liberazione della consorte Sita dalle grinfie del re demone Ravana. Proprio per questo suo ruolo all'interno del grande poema epico, Hanuman viene considerato personificazione di saggezza, onestà, forza ma soprattutto incrollabile devozione e solerzia nell'eseguire gli ordini superiori.
Oltre che per questo, Hanuman è conosciuto come una divinità estremamente benevola in quanto è in grado di concedere ogni sorta di benedizione, anche se a differenza di Rama Hanuman non agisce per spirito di giustizia ma per compassione.

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Yoma di Mefistofele

Yoma di Mefistofele: Mefistofele è una delle rappresentazioni del demonio nell'immaginario cristiano: a differenza di Satana che appare con attributi caprini, Mefistofele presenta fattezze del tutto umane ed è caratterizzato da un abito nero e un libro rosso.
La sua immagine è legata soprattutto alla leggenda di Faust come ci è stata tramandata da molti autori, da Marlowe a Goethe: in tali opere Mefistofele appare come rappresentante del demonio invocato da Faust stesso, che gli offre la propria anima in cambio della conoscenza assoluta. Solo in seguito, per estensione, il nome Mefistofele ha finito per indicare il demonio stesso.

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