Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya  (Letto 17472 volte)

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Offline tisifone75

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Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« il: 10 Dicembre, 2009, 20:55:12 pm »
Nell'intero anime e volendo anche nei film vediamo un processo di evoluzione nel carattere e nella psicologia dei personaggi, sarebbe bello discuterne insieme :)
Voi sotto questo punto di vista chi preferite? Di quale personaggio avevate un'opinione che poi è cambiata nel corso dell'anime? Io ho rivalutato per es molto Andromeda e Cancer.
Mentre sono rimasta rapita dal carattere e dalla psicologia di Ikki-sama, Tisifone, Kanon, Saga, Shaka, Mu, Aioria, Aioros, Camus, Seiya e Shyriu
« Ultima modifica: 10 Dicembre, 2009, 21:08:30 pm da tisifone75 »
Il fiore sboccia e appassisce, la stella brilla nella notte per poi sbiadire: ogni cosa ha una fine...la vita umana è soltanto un fugace battito di ciglia
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Offline Maverick

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #1 il: 10 Dicembre, 2009, 21:00:31 pm »
Se consideriamo il manga, il carattere di Hyoga cambia in modo radicale in pochissimo tempo

Se parliamo anche di anime, mi piacciono molto i cambiamento di Kanon, quello di Sorrento (più visibile nell'anime che nel manga), quello dello stesso Seiya (più visibile nel manga che nell'anime), e quello di Bud, oltre alla maturazione di Shun.

Infine, se parliamo solo di carattere "standard" e non di cambiamento, Milo e Camus sono senza dubbio i miei preferiti
   

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Offline tisifone75

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #2 il: 10 Dicembre, 2009, 21:06:39 pm »
Gomen mi ero dimenticata Camus....mi perdoni Maverick Sensei :mh: corrego il mio primo post.
Milo anche ha un carattere che mi piace ma non a tal punto da metterlo tra i miei preferiti, mentre sono molto curiosa, vista la sua firma, di conoscere Kardia LOL
Beh poi ovvio...l'evoluzione e il cambiamento di Tisifone per me sono sublimi a dir poco :cuore:
Parlando poi dell'anime LC direi sicuramente Albafika :cuore:
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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #3 il: 10 Dicembre, 2009, 21:12:04 pm »
Beh poi ovvio...l'evoluzione e il cambiamento di Tisifone per me sono sublimi a dir poco :cuore:

Ti dirò, personalmente in Shaina non trovo questo grande cambiamento. Lei è sempre stata cosciente di quello che aveva intenzione di fare aveva le idee molto chiare fin da subito: o accoppa il ronzino o lo ama. Più che di evoluzione, ha deciso di scegliere l'altra opzione. Personalmente lo vedo più come una presa di coscienza di sentimenti già esistenti che un vero e proprio cambiamento; nel senso, non è che ciò che provava si è evoluto nel manga, è "solo" (per modo dire, perchè non è una cosa affatto facile) passata da una possibilità all'altra scegliendo di non nascondersi più.

Ciò ovviamente non toglie che Shaina sia uno dei personaggi più interessati dal punto di vista psicologico ed emotivo dell'intero Saint Seiya :ok:
« Ultima modifica: 10 Dicembre, 2009, 21:15:25 pm da Maverick »
   

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Offline Stilicho

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #4 il: 10 Dicembre, 2009, 21:25:50 pm »
Seiya è più o meno sempre lo stesso. Grande cuore = 7
Ikki non mi piace molto come personaggio = 5
Shun è troppo idealista = 6
Hyoga non è male, anche se sopravvaluta le proprie capacità = 6
Sirio è forse quello descritto meglio... quello che si avvicina di più al prototipo di eroe puro, brillante, senza macchia, attento e pronto a qualsiasi sacrificio = 8,5

Mur è noiosamente lo stesso. Riflessivo e pacato = 6-
Toro è un bacchettone = 6
Saga... beh.. Saga è uno dei migliori e in quanto tale pretendeva di dominare il mondo... è un uomo di potere... e il suo pentimento è profondo e sincero: non piange sul latte versato, ma guarda avanti con onore. = 9
Kanon è fantastico... coniuga in maniera perfetta forza, cinismo e lucidità = 9
Non si capisce bene ciò che succede a DM.... ma la sua filosofia di vita non è da gettare al vento: compiere il Male non è un peccato, a suo avviso, se tutto è finalizzato alla realizzazione di un Bene maggiore (e il Bene per lui coincide con l'Ordine imposto dal più forte; la Giustizia non è di questo mondo) = 8,5
Aioria assomiglia molto a Seiya, ma fa ben poco rispetto a quest'ultimo = 6,5
Virgo vive in un mondo che non è il nostro = sv
Dokho enuclea perle di saggezza di tanto in tanto, ma... non lo si vede quasi mai in azione. Preferisce evitare gli scontri (forse da giovane, in LC, ne avrà subite di tante che preferisce la diplomazia) = 7
Milo ha un grande cuore = 7,5
Aiolos...? Boh. Coraggioso = 6+
Camus, per quanto visto nelle anime, è un essere che non si capisce cosa vuole... un tipo orgoglioso e volubile: si riscatta nella serie di Hades = 4
Afrodite: difende con la vita la propria casa credendo di essere nel giusto. Peccato che non possiede la stessa forza e lo stesso fascino che avvolge Saga = 8

Sorrento: 8+ Pensa di agire per la causa giusta e assiste il suo dio con zelo e sollecitudine.
Kyra: 8 si sacrifica per salvare la colonna degli abissi. Lodevole.

Megrez: 7 Opportunista... mi piace la sua furbizia.
Orion: 8 Molto simile a Sirio.
Alcor: 8 Meraviglioso il cavaliere ombra.


 
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Offline Gemini Saga

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #5 il: 10 Dicembre, 2009, 21:51:38 pm »
Analizzando i bronzini direi che bene o male tutti nel corso dell'opera subiscono un maturamento caratteriale. Lo stesso Seiya anche se non cambia molto, almeno apparentemente, prende sempre più coscienza del motivo per cui combatte cioè per un obbiettivo più alto, la giustizia, piuttosto che egoistico, ritrovare solo sua sorella, e questo fattore è fondamentale nella maturazione del personaggio. Hyoga subisce un cambiamento più netto, ma neanche tanto, ovvero la sua eccessiva sensibilità verso l'attaccamento ai suoi cari se prima costituiva per lui motivo di debolezza nel corso delle battaglie, sopratutto quelle contro il maestro Camus, diviene motivo di forza. Ikki passa dal male al bene più cambiamento di così :D? Anche se di fatto rimane sempre un tipo solitario e fuori dal gruppo, combatte per la giustizia non meno degli altri. Shun onestamente non so se matura completamente nel corso delle varie lotte, lui subisce una maturazione comprendendo che la guerra a volte è necessaria, però più volte il suo essere non bellicoso, ripudiando la battaglia come soluzione riemerge sempre, non a caso accade pure in Hades cioè verso la fine del manga, dove si becca la sonora e giustissima strigliata di Kanon: " Che mai più nel mezzo della lotta ti senta piagnucolare perché sei stanco di combattere! Rifletti, esitare ad opporti davanti al nemico che hai di fronte, quante altre vite innocenti oltre alla tua stessa potrebbe costare Andromeda? Non ci hai mai pensato?"
Shiryu invece è quello che cambia di meno, fortunatamente :D è saggio dall'inizio alla fine :sisi: forse solo alla guerra galattica appare un po sbruffone ma poi diviene il saggio cavaliere che tutti conosciamo.
« Ultima modifica: 10 Dicembre, 2009, 21:53:58 pm da Gemini Saga »
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

Offline Todek

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #6 il: 10 Dicembre, 2009, 21:56:18 pm »
kanon mi è piaciuto un sacco come è cambiato...

e camus ha una mentalità perfetta secondo il mio parere LOL

poi direi che il cambiamento di Orion anche se filler è uno dei migliori di tutta la serie

Offline Stilicho

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #7 il: 10 Dicembre, 2009, 22:16:53 pm »
kanon mi è piaciuto un sacco come è cambiato...

e camus ha una mentalità perfetta secondo il mio parere LOL

poi direi che il cambiamento di Orion anche se filler è uno dei migliori di tutta la serie

A me Camus non convince... quello che ha combinato durante la scalata alle 12 case mi convince ben poco. Non capisco quali ideali l'hanno indotto a comportarsi in quel modo.
Volontà di migliorare l'allievo? Volontà di dimostrare di essere il migliore?
E non gli sfiora neanche l'idea che la povera lady Isabel che stava crepando?
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Offline Todek

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #8 il: 10 Dicembre, 2009, 22:19:39 pm »
ma camus nell'anime è stato reso molto male... nel manga mi piace molto

Offline Maverick

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #9 il: 10 Dicembre, 2009, 22:21:56 pm »
kanon mi è piaciuto un sacco come è cambiato...

e camus ha una mentalità perfetta secondo il mio parere LOL

poi direi che il cambiamento di Orion anche se filler è uno dei migliori di tutta la serie

A me Camus non convince... quello che ha combinato durante la scalata alle 12 case mi convince ben poco. Non capisco quali ideali l'hanno indotto a comportarsi in quel modo.
Volontà di migliorare l'allievo? Volontà di dimostrare di essere il migliore?
E non gli sfiora neanche l'idea che la povera lady Isabel che stava crepando?


A me piace molto il carattere di Camus. Io l'ho interpretato come la volontà di portare Hyoga ai suoi limiti massimi. Una sorta di esame finale: se non fosse riuscito a battere Camus, non avrebbe potuto salvare Saori quando ne sarebbe stato il momento. Se Non raggiungeva il suo limite nella battaglia dell'undicesima casa, sapeva che Aphrodite o Arles lo avrebbero piallato. E anche se così non fosse, c'era comunque Hades alle porte. Fronteggiare Hyoga è il suo modo per completarne la maturazione e renderlo in grado di proteggere Saori in futuro :sisi:
   

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #10 il: 10 Dicembre, 2009, 22:27:48 pm »
kanon mi è piaciuto un sacco come è cambiato...

e camus ha una mentalità perfetta secondo il mio parere LOL

poi direi che il cambiamento di Orion anche se filler è uno dei migliori di tutta la serie

A me Camus non convince... quello che ha combinato durante la scalata alle 12 case mi convince ben poco. Non capisco quali ideali l'hanno indotto a comportarsi in quel modo.
Volontà di migliorare l'allievo? Volontà di dimostrare di essere il migliore?
E non gli sfiora neanche l'idea che la povera lady Isabel che stava crepando?


A me piace molto il carattere di Camus. Io l'ho interpretato come la volontà di portare Hyoga ai suoi limiti massimi. Una sorta di esame finale: se non fosse riuscito a battere Camus, non avrebbe potuto salvare Saori quando ne sarebbe stato il momento. Se Non raggiungeva il suo limite nella battaglia dell'undicesima casa, sapeva che Aphrodite o Arles lo avrebbero piallato. E anche se così non fosse, c'era comunque Hades alle porte. Fronteggiare Hyoga è il suo modo per completarne la maturazione e renderlo in grado di proteggere Saori in futuro :sisi:

La spiegazione che hai dato regge ed è plausibile, però mi chiedo...

Porca miseria, sei cavaliere d'oro, perché non dai tu la vita per salvare Saori? Perché non collabori con Hyoga, invece di ammazzarlo (cosa che lui ha fatto, perché pur essendo il giovanotto riuscito a raggiungere il settimo senso, non poteva fare nulla per uscire indenne contro Camus)?
Che servi a fare, caro Camus? Può mai essere l'obiettivo di un cavaliere d'oro il sacrificio mirato alla crescita psicologica e "cosmica" di un Bronze saint???? inconcepibile.
Non riesco a provare simpatia per questo individuo
LOL

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #11 il: 10 Dicembre, 2009, 22:33:19 pm »

La spiegazione che hai dato regge ed è plausibile, però mi chiedo...

Porca miseria, sei cavaliere d'oro, perché non dai tu la vita per salvare Saori? Perché non collabori con Hyoga, invece di ammazzarlo (cosa che lui ha fatto, perché pur essendo il giovanotto riuscito a raggiungere il settimo senso, non poteva fare nulla per uscire indenne contro Camus)?
Che servi a fare, caro Camus? Può mai essere l'obiettivo di un cavaliere d'oro il sacrificio mirato alla crescita psicologica e "cosmica" di un Bronze saint???? inconcepibile.
Non riesco a provare simpatia per questo individuo
LOL


Bè, premettiamo che l'anime accentua sempre in negativo il carattere dei personaggi ambigui, rendendoli peggioi di quello che sono.

A mio avviso, il problema è il carattere di Hyoga. Conoscendolo, Camus si è reso conto che se lo avesse aiutato poi Hyoga avrebbe sempre contato su di lui. Quindi il metodo migliore era affrontarlo a muso duro; e farlo crescere era fondamentale, visto che di Gold e Silver ne erano morti a raffica, quindi serviva gente di livello paragonabile :sisi:
   

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #12 il: 10 Dicembre, 2009, 22:35:46 pm »
come ogni buon maestro deve fare in modo che l'allievo si arrangi e raggiunga alti livelli...

Offline Stilicho

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #13 il: 10 Dicembre, 2009, 22:37:56 pm »

La spiegazione che hai dato regge ed è plausibile, però mi chiedo...

Porca miseria, sei cavaliere d'oro, perché non dai tu la vita per salvare Saori? Perché non collabori con Hyoga, invece di ammazzarlo (cosa che lui ha fatto, perché pur essendo il giovanotto riuscito a raggiungere il settimo senso, non poteva fare nulla per uscire indenne contro Camus)?
Che servi a fare, caro Camus? Può mai essere l'obiettivo di un cavaliere d'oro il sacrificio mirato alla crescita psicologica e "cosmica" di un Bronze saint???? inconcepibile.
Non riesco a provare simpatia per questo individuo
LOL


Bè, premettiamo che l'anime accentua sempre in negativo il carattere dei personaggi ambigui, rendendoli peggioi di quello che sono.

A mio avviso, il problema è il carattere di Hyoga. Conoscendolo, Camus si è reso conto che se lo avesse aiutato poi Hyoga avrebbe sempre contato su di lui. Quindi il metodo migliore era affrontarlo a muso duro; e farlo crescere era fondamentale, visto che di Gold e Silver ne erano morti a raffica, quindi serviva gente di livello paragonabile :sisi:

Ok.. d'accordo. Ma perdere la vita per dare la possibilità ad un Bronze di diventare forte come un cavaliere d'oro è una follia. Non capisco la logica.
In fin dei conti, lui lo fa fuori: è matematico che se lanci l'aurora execution alla massima potenza fai fuori il povero Hyoga senza armatura. Che gli passava per la testa in quel momento?
Il suo scopo non l'ha raggiunto, a mio avviso. Se Saori non avesse risuscitato il Cigno, il proposito di Camus sarebbe andato a farsi friggere...
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Offline tisifone75

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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #14 il: 10 Dicembre, 2009, 22:47:17 pm »
Ti dirò, personalmente in Shaina non trovo questo grande cambiamento. Lei è sempre stata cosciente di quello che aveva intenzione di fare aveva le idee molto chiare fin da subito: o accoppa il ronzino o lo ama. Più che di evoluzione, ha deciso di scegliere l'altra opzione. Personalmente lo vedo più come una presa di coscienza di sentimenti già esistenti che un vero e proprio cambiamento; nel senso, non è che ciò che provava si è evoluto nel manga, è "solo" (per modo dire, perchè non è una cosa affatto facile) passata da una possibilità all'altra scegliendo di non nascondersi più. Ciò ovviamente non toglie che Shaina sia uno dei personaggi più interessati dal punto di vista psicologico ed emotivo dell'intero Saint Seiya :ok:
Quoto Maverick Sensei :metal:
Per cambiamento non intendevo il palesare il suoi sentimenti, faccio un esempio: la Tisifone pre-confessione a Pegasus era anche preda dell'oscurità, lo dice nell'episodio in cui per la prima volta si sacrifica per Pegasus attaccato da Ioria, mentre proprio grazie al suo amore per Pegasus combatte al fine per la Giustizia: anche se è un filler in Asgard salva Andromeda, in Poseidon affronta Siren per far proseguire Kiki con l'armatura di Libra e affronta per prima il dio dicendo espressamente che forse una donna potrebbe fare qualcosa. Quindi la vedo trasmformarsi in donna guerriero grazie all'amore per Pegasus, come vedo che da donna mascolina riesce a fondere poi femminilità e ardore guerriero, se poi dobbiamo parlare del dramma che la poveretta è costretta a subire non solo per decidere di ammettere i suoi sentimenti ma anche dell'ambiguità che il nostro eroe le riserva sempre beh...non finiremmo più :cuore:
Ikki-sama è meraviglioso: sin da piccolo ha un carattere fiero e dolce ed è fortissimo, all'isola nera conosce l'amore e subito lo perde, il suo indurirsi e diventare poi malvagio io lo attribuisco anche ad una sorta di chiusura del suo cuore dopo l'atrocità di aver visto la sua Esmeralda uccisa sotto i propri occhi, segno quindi di una fortissima sensibilità, stupende le puntate sul suo cambiamento e il discorso sugli uomini che possono cambiare il loro destino. Rimane pur sempre solitario, saggio e lungimirante, fiero e coraggioso ha una marcia in più caratterialmente rispetto ai suoi compagni, solo Sirio come maturità gli si avvicina secondo me. Bellissimo poi il suo essere fratello maggiore che riconosce in Andromeda colui che gli ha insegnato la nobiltà d'animo e che salva sempre il fratello nei momenti più disperati. Mi piace anche il suo voler sempre cavarsela da solo e il suo essere indipendente anche da Atena nel senso che è si un suo cavaliere ma non le sta sempre vicino come fanno invece gli altri. Altruista ma anche spietato quando è necessario...mi fermo se non davvero non finisco più per ora mi fermo....
Seya e Shiryu: quoto quanto ha scritto Gemini poco più sopra
Analizzando i bronzini direi che bene o male tutti nel corso dell'opera subiscono un maturamento caratteriale. Lo stesso Seiya anche se non cambia molto, almeno apparentemente, prende sempre più coscienza del motivo per cui combatte cioè per un obbiettivo più alto, la giustizia, piuttosto che egoistico, ritrovare solo sua sorella, e questo fattore è fondamentale nella maturazione del personaggio.
Shiryu invece è quello che cambia di meno, fortunatamente :D è saggio dall'inizio alla fine :sisi: forse solo alla guerra galattica appare un po sbruffone ma poi diviene il saggio cavaliere che tutti conosciamo.
Kanon: dalla personificazione dal male passa poi dalla parte di Atena, già in Poseidon mi era piaciuto per la spietatezza con la quale racconta la sua storia e la sua determinazione ferrea seppure nella direzione sbagliata, in Sanctuary poi vediamo la sua redenzione che è davvero magnifica e poi finalmente in Meikai lo vediamo in azione come Saint di Atena e lo vediamo anche molto severo, ma giustamente, nei confronti dei bronze che vuole spronare data la gravità della situazione, non è un caso che invece tratti da pari Ikki-sama che lo aveva sconfitto e di cui riconosce il valore. Meraviglioso il suo atteggimento psicologico durante il suo ultimo scontro con Radamante e toccantissima la scena in cui la sua anima si ricongiunge a quella di Gemini al muro del pianto. Le rassomiglianze con Saga si notano e come secondo me e sono molto belle.
Saga: che dire se non l'apoteosi del genio diabolico.
Camus: ci rivela grazie al manga la sua grandezza di uomo e di maestro, mi piace molto come carattere forse perchè lo vedo in sintonia con la mia idea di maestro, lui solo può infatti portare Crystal al raggiungimento del settimo senso, Camus per carattere ha messo il suo essere maestro prima di tutto e questo mi ha letteralmente conquistata, per il resto ri-quoto Maverick Sensei
A me piace molto il carattere di Camus. Io l'ho interpretato come la volontà di portare Hyoga ai suoi limiti massimi. Una sorta di esame finale: se non fosse riuscito a battere Camus, non avrebbe potuto salvare Saori quando ne sarebbe stato il momento. Se Non raggiungeva il suo limite nella battaglia dell'undicesima casa, sapeva che Aphrodite o Arles lo avrebbero piallato. E anche se così non fosse, c'era comunque Hades alle porte. Fronteggiare Hyoga è il suo modo per completarne la maturazione e renderlo in grado di proteggere Saori in futuro :sisi:

A mio avviso, il problema è il carattere di Hyoga. Conoscendolo, Camus si è reso conto che se lo avesse aiutato poi Hyoga avrebbe sempre contato su di lui. Quindi il metodo migliore era affrontarlo a muso duro; e farlo crescere era fondamentale, visto che di Gold e Silver ne erano morti a raffica, quindi serviva gente di livello paragonabile :sisi:
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Re: Evoluzione psicologica dei personaggi in Saint Seiya
« Risposta #14 il: 10 Dicembre, 2009, 22:47:17 pm »