Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità  (Letto 22965 volte)

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Offline Aldebaran88

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #15 il: 02 Maggio, 2012, 23:37:55 pm »
si è vero,ad esempio sapevate che Apollo era bisex?

Apollo e Giacinto  :D
In realtà tanti dei sembrerebbero bisex: Zeus ha una storia con Ganimede e altri eroi e semidei come Ercole, Teseo, Achille

Offline egill

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #16 il: 05 Maggio, 2012, 09:43:38 am »
nell'antica grecia non era una cosa sconvolgente la bisessualità, anzi era all'ordine del giorno

Offline saga-gemini

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #17 il: 05 Maggio, 2012, 13:26:42 pm »
Si infatti,un esempio di grandi eroi che erano bisex erano Alessandro magno e Efestione
Il potere di dominare spazio,tempo,e universo

Offline -Virgo-

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #18 il: 27 Maggio, 2013, 16:23:37 pm »
Su Apollo aggiungerei anche che:

1) Figlio di Zeus e Leto (Latona), fratello gemello di Artemide.

2) L'etimologia del nome è ancora oggi incerta e fonte di dibattito.

3) Il mito racconta che Era, furiosa per l'adulterio perpetrato da Zeus con Leto, inviò un serpente a inseguire quest'ultima durante la gravidanza così che non potesse trovare riposo in nessun luogo. Poseidone, impietosito, fece rifugiare la sventurata su un lembo di terra che si staccò dalla costa e vagò sul mare fino alla nascita del dio: in quel momento, l'isola si ancorò al fondale con due colonne e divenne l'isola di Delo (dal greco deloo, "mostrare", poiché con la nascita di Apollo l'isola fu circondata di luce e divenne a tutti visibile).

4) Data la sua identificazione con la personificazione del disco solare, Apollo assorbì la figura di Helios in Grecia. A Roma, invece, fu assimilato alla festività del Sol Invictus (di probabile derivazione mitraica).

5) Sull'architrave all'ingresso del santuario di Delfi - dove la Pizia costituiva l'oracolo - era impressa la celebre frase gnothi seauton, "conosci te stesso", utilizzata in seguito da Socrate nella sua filosofia.

6) Il filosofo Nietzsche parlò di "spirito apollineo", definendolo come atteggiamento razionale e morigerato in contrapposizione allo "spirito dionisiaco", di derivazione istintiva e passionale.

6) E' una delle divinità greche nota col maggior numero di epiteti, in particolare:
Phoibos: "splendente", "lucente", in riferimento sia alla sua bellezza che al legame con il culto solare;
Apotropaeos: "colui che sconfigge il male", per le sue abilità mediche nonché il controllo su malattie e pestilenze (si ricordi a tal proposito la pestilenza scatenata dalle sua frecce nel campo Acheo nell'Iliade). Stesso significato ha l'epiteto Averruncus latino;
Akesios (o Iatros): "guaritore", grazie alle sue abilità mediche ereditate poi dal figlio Asclepio. A Roma fu indicato col termine Medicus;
Aphetoros: "dio dell'arco", a volte si trova come Argurotoxos ("dio dall'arco d'argento"). Corrisponde al latino Articenes;
Archegetes: "colui che guida la fondazione", in quanto patrono di molte città e colonie greche;
Musegetes (o Musagetes): "colui che guida le Muse", essendo egli divinità patrona di tutte le arti;
Kitharoidos: "citaredo", ovvero colui che suona la cetra;
Loxias: "l'oscuro", in riferimento alle capacità premonitrici estese anche agli oracoli suoi seguaci. Fra questi si ricorda la Pizia presso il santuario di Delfi. Per tali ragioni veniva anche detto Coelispex ("colui che scruta il cielo") a Roma;
Lyceios (o Lykegenes): in riferimento al lupo, animale sacro al dio, e secondo alcuni alla Licia, regione in cui sarebbe nato Apollo secondo alcune autori.





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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #19 il: 29 Maggio, 2013, 01:59:00 am »
Visto che qualcuno ha chiesto di saperne di più, se vi può far piacere vorrei postare riguardo ad altre divinità norrene. Comincio con:

Loki

Louis Huard, Il castigo di Loki, incisione



Loki era il dio dell'astuzia e del caos. Nonostante venga spesso tratteggiato in modo negativo, non bisogna dimenticare la sua figura ambivalente: sono molti i miti che lo vedono compagno di Odino e Thor, vicende in cui i tre si mettono in salvo proprio grazie all'ingegno di Loki. Tale doppiezza sarebbe testimoniata dal suo stesso nome, che deriverebbe dal fuoco (logi, "fiamma") o dall'aria (loptr) a seconda degli autori, entrambi elementi benevoli ma che possono portare distruzione. Allo stesso modo va interpretata la sua parentela sia con la schiera dei Giganti sia con la stirpe degli Asi: egli è difatti figlio del gigante Farbauti (personificazione del fulmine) e della dea Laufey (detta anche Nal, era identificata con le foglie): proprio dal cadere del fulmine sul fogliame sarebbe nato il fuoco, Loki appunto.

Loki, accoppiatosi con la gigantessa Angrboða ("presagio di male"), ha generato tre terribili figli: Fenrir, gigantesco lupo destinato a sbranare Odino durante il Ragnarok (il Crepuscolo degli Dei); Jormungand o Miðgarðsormr, "serpente di Miðgarð", così chiamato perché - dopo esser stato scaraventato da Thor, suo nemico giurato, negli abissi acquorei - è cresciuto a tal punto da cingere come un anello l'intero mondo; Hel, regina degli Inferi, che con la sua nascita portò per la prima volta nel mondo degli uomini la malattia, il dolore e la disperazione.
In seguito, Loki si è unito alla dea degli Asi Sigyn ("fedele"), da cui ha avuto i benevoli Vali e Narfi.  

Fra i misfatti da lui compiuti si ricorda l'uccisione di Baldr, secondogenito di Odino, dio della luce e il più bello fra gli Dei. Secondo alcuni egli fu anche responsabile della mancata resurrezione di questi: la dea Hel, infatti, promise di far tornare alla vita Baldr solo se fosse stato pianto da ogni creatura o cosa del creato. L'unica che pianse « lacrime senz'acqua / per il prezzo del corpo di Baldr » fu la gigantessa Thökk, che per molti altri non era che Loki sotto mentite spoglie.
Del resto, Loki non era nuovo nell'arte del travestimento: spesso si era trasformato in vari animali (mosca, pulce, foca, falco, salmone), persino in una giumenta, e in questa veste fu posseduto dallo stallone Svaðilfœri generando il divino cavallo ad otto zampe Sleipnir, il destriero volante di Odino con le rune incise sui denti. Da questo episodio si è ipotizzato che Loki fosse perlomeno bisessuale, e a rendere più forte il sospetto fu un altro avvenimento incredibile: avendo trovato fra dei carboni ardenti il cuore di una donna (o di una gigantessa), egli lo mangiò e ne rimase ingravidato, partorendone in seguito le streghe.

Per aver ucciso Baldr, gli altri dei punirono Loki facendo impazzire suo figlio Vali mutandolo in un lupo e spingendolo a uccidere il fratello Narfi. Con le interiora di quest'ultimo sono state realizzate le corde di budello che legano il dio a tre rocce acuminate. Un serpente velenoso lascia gocciolare sul suo viso un acido: esso gli corroderebbe il volto, se la fedele moglie Sigyn non lo raccogliesse in un bacile. Ma quando ella si sposta per svuotarlo, le gocce colpiscono il volto di Loki, che sussultando genera forti terremoti. Loki riuscirà a liberarsi dal supplizio solo nel giorno del Ragnarok, in cui affronterà il dio Heimdallr, guardiano del ponte Bifrost che conduce ad Ásgarðr.
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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #20 il: 29 Maggio, 2013, 14:09:03 pm »
Forseti

Carl Emil Doepler, Forseti assiso in giudizio, disegno


Forseti era il dio della legge, della giustizia* e della riconciliazione, figlio di Baldr (secondogenito di Odino) e Nanna. Egli risiedeva nel palazzo di Glitnir, "luccicante", a causa dei soffitti in argento e delle colonne d'oro che riflettevano la luce rendendo la dimora visibile da molto lontano. La corte di Forseti è in pace perpetua, e chiunque vi si rechi ne esce sempre riconciliato. Veniva spesso rappresentato con un'ascia, simbolo del potere di dividere la verità dalla menzogna.

*Nonostante l'etimologia del suo nome (letteralmente, "colui che siede davanti": ha cioè lo stesso significato dell'italiano pre-sidente, così come accade in molte altre lingue europee) non vi sono prove nella cultura norrena che egli amministrasse effettivamente la giustizia divina; certo è che fosse dotato di grande saggezza. Egli dirimeva infatti le contese tramite mediazione, al contrario del compagno Tyr che risolveva le questioni con la forza bruta. Forseti era anche invocato come patrono dei giuramenti solenni.

Secondo la leggenda, il luogo di adorazione di Forseti era la terra di Heligoland, "terra sacra" (attuale arcipelago di Helgoland, oggi sotto la Germania). Il mito narra che 12 anziani vagarono in tempi antichi per tutta la Scandinavia, cercando di assimilare da ogni popolo le leggi migliori per poi unirle in un unico documento da estendere a tutte le tribù. Imbarcatisi in cerca di una terra dove discutere del progetto, s'imbatterono in una furiosa tempesta: temendo per la loro sorte, invocarono l'aiuto di Forseti. Sul ponte della nave comparve un tredicesimo uomo - secondo i più Forseti stesso - che condusse la nave sana e salva alla terra in questione. Qui l'uomo misterioso consacrò il luogo, divise la terra e creò una fonte (alla quale in seguito vennero attribuiti poteri curativi) per poi svanire nel nulla. Da quel momento, l'isola divenne il luogo sacro di Forseti, e ogni uomo del Nord rispettò sempre la sua integrità: l'isola infatti non fu mai oggetto di razzie, tanto che su di essa si tenevano le principali assemblee volte a risolvere le controversie fra tribù. Tuttavia, ciò avveniva solo d'estate, poiché l'inverno - essendo dominato dall'oscurità - era considerato la stagione meno propizia per la ricerca della verità.
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Heimdallr

Carl Emil Doepler, Heimdall sul ponte dell'arcobaleno (1905)


Heimdallr è nella mitologia norrena il dio posto a guardia del ponte Bifrost, l'arcobaleno, che unisce la terra degli uomini (Miðgarðr) alla dimora degli Dei (Ásgarðr). Se un pericolo minaccia Ásgarðr egli suona il Gjallarhorn, corno dal suono talmente potente da raggiungere tutti i mondi; tale corno annuncerà l'inizio del Ragnarok, chiamando tutti gli dei all'ultima battaglia. Durante lo scontro, egli è destinato a uccidere Loki. Incarnazione del guerriero devoto, fedele e instancabile.

Secondo il mito egli è figlio delle cosiddette Nove Madri (probabilmente delle divinità marine che rappresentano le onde). A tal proposito va ricordato che Heimdallr veniva identificato con l'ariete - le cui corna ornavano il suo elmo - e per questo era definito "il Dio Bianco": secondo la tradizione gallese, in mare la nona onda è detta appunto "ariete", che è bianca in quanto porta la spuma marina sulla cresta. Curioso notare che l'uso di chiamare le onde schiumose "pecore" o "montoni" si ritrova in area basca, in Bretagna e in Normandia.

Heimdallr ed è dotato di capacità straordinarie: i suoi sensi sono talmente sviluppati che egli riesce a vedere la fine del mondo nonché a udire l'erba crescere, benché abbia un solo orecchio. I suoi denti sono d'oro, così come d'oro è la criniera del suo cavallo Gultopp. Per renderlo forte, coraggioso e invulnerabile agli incantesimi da piccolo fu sottoposto a vari riti iniziatici, fra cui il "battesimo" con gocce gelate del mare del Nord, terra e sangue di porco consacrato. Sempre in accordo con la leggenda egli avrebbe originato le classi sociali degli uomini: schiavi (thrall), liberi (karl) e nobili (jarl), avuti dall'unione con tre donne mortali diverse per età, bellezza e lignaggio.
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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #21 il: 29 Maggio, 2013, 14:48:26 pm »
complimenti!
posso chiedere se queste cose le studi o se è solo un hobby? *plego
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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #22 il: 29 Maggio, 2013, 18:02:22 pm »
Ciao! Grazie :)

Diciamo che è principalmente nato come hobby da piccolo, ho sempre amato la mitologia e la relativa letteratura. Crescendo poi ho integrato con gli studi liceali e alcuni (ahimé, pochi) esami universitari; confesso comunque che non ricordo sempre tutto allo schioccar delle dita, a volte devo fugare dei dubbi googlando qualcosa qui e là  :D





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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #23 il: 29 Maggio, 2013, 18:43:23 pm »
e beato te che hai avuto la voglia di coltivare l'hobby :XD: io ho sempre amato la mitologia, ma poi causa la mia mancanza totale di capacità di esposizione ho abbandonato l'idea di proseguire verso quel "settore" delle mie passioni :sisi:
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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #24 il: 29 Maggio, 2013, 20:37:27 pm »
Come si dice, non è mai troppo tardi  :ok:





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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #25 il: 31 Maggio, 2013, 23:04:56 pm »
Oggi vi propongo:

Baldr


Baldr era il secondogenito di Odino e Frigg, nonché sposo di Nanna e padre di Forseti. Resta ignoto quale fosse la sua funzione, certo è che era considerato il più bello degli dei tanto da risplendere di luce propria (per questo la versione più accreditata è che egli fosse il dio della luce).

Il mito più famoso che lo riguarda - l'unico pervenutoci, comunqe - tratta del suo assassinio. Baldr ha dei sogni ricorrenti, in cui vede se stesso morto: angosciato, ne parla col padre Odino, che si reca nell'Aldilà per chiedere spiegazioni a Hel, sovrana di quel luogo. Qui scopre una triste verità: i sogni di Baldr sono probabilmente premonitori, dato che nel regno sotterraneo tutto è pronto per accogliere suo figlio. PEr scongiurare la morte del do, la madre Frigg convoca tutto ciò che fa parte del creato (bestie, piante, rocce, elementi) imponendo loro il giuramento di non nuocere a Badr in alcun modo.
Divenuto invulnerabile, Baldr diventa in breve tempo il gioco preferito di tutti gli dei, che gli tirano addosso di tutto per vederlo sempre restare illeso. Loki, nauseato dal divertimento dei suoi simili, decise di porre fine a quello spettacolo. Esperto nell'arte del mascheramento, si trasformò in una donna mortale e carpì a Frigg il punto debole di Baldr: l'unica creatura che non aveva giurato era il vischio, probabilmente perché la pianta era apparsa troppo giovane alla dea stessa (secondo altri era sfuggita a Frigg in quanto il vischio è una pianta parassita, e quindi non era stata notata fra le fronde degli alberi più grandi). Loki raccoglie dunque un ramoscello di vischio, torna fra gli altri dei e si reca da Höðr, fratello cieco di Baldr. Escluso dal gioco in quanto non in grado di mirare al fratello ormai invulnerabile, viene convinto da Loki a partecipare scoccando una freccia dal suo arco: sarà Loki a indirizzare il colpo, così che anche Höðr possa divertirsi. Höðr acconsente, ma Loki gli fa incoccare una freccia dalla punta coperta di vischio: Baldr ne viene trapassato e cade a terra, morto.

Segue dunque il funerale di Baldr, cui partecipa tutto il creato. In un ultimo disperato tentativo di salvare il suo secondogenito da quel triste destino, Odino ordina a suo figlio Hermoðr di recarsi nell'Aldilà per implorare la pietà di Hel. La dea degli inferi, impietosita, accetta di riportare in vita Baldr ma a una sola condizione: tutto il creato dovrà piangerne la morte, in modo da mostrare anche a lei - che era assente al funerale -quanto il dio fosse amato. Gli dei inviano messaggeri in ogni luogo della terra ottenendo che tutti piangano la morte del defunto. Tuttavia, quando gli araldi giungono nella caverna della gigantessa Thökk, ella rifiuta di piangere: "Thökk piangerà / lacrime senz'acqua / per il prezzo del corpo di Baldr; / Vivo o morto, / Non amo il figlio dello zotico; / Lasciate che Hel tenga quello che ha". Secondo molti, Thökk altri non era che Loki in uno dei suoi camuffamenti. Baldr dunque è costretto a restare negli inferi.

Per il suo crimine, Loki è stato imprigionato a subire un tremendo supplizio finché non giungerà il Ragnarok; in seguito a esso, Baldr tornerà in vita per creare un nuovo mondo col fratello Höðr e i due figli di Thor.

Secondo molti studosi, il mito di Baldr ha numerose punti di contatto con miti di altre culture (Adone, Orfeo, Osiride, ecc.) che simboleggiano la fertilità o lo scorrere del tempo; secondo altri vi sarebbero anche forti analogie con la morte/resurrezione di Gesù Cristo (che sarebbe confermata anche dalle iconografie tradizionali delle due figure, fra loro molto simili).  

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Tyr

Tyr era il dio della guerra, e secondo alcuni testi tardi sarebbe anch'egli figlio di Odino. Secondo alcuni studosi egli sarebbe la divinità derivata, in ambito norreno, dalla divinità maschile primordiale dei culti proto-indoeuropei (corrisponderebbe, cioè, a Zeus in area greca e a Iuppiter in area italica).

A differenza di Thor, Tyr è un dio guerriero maturo, saggio e più riflessivo; pare infatti che egli condividesse col dio Forseti l'amministrazione della giustizia, risolvendo con l'intervento della forza le controversie che non era possibile dirimere con la mediazione dello stesso Forseti.

Secondo il mito, si deve a Tyr la cattura di Fenrir, gigantesco lupo figlio di Loki. Fenrir, infatti, impauriva talmente tanto gli dei che questi provarono più volte a incatenarlo con la scusa di volerlo sottoporre a una prova di forza. Dopo aver spezzato le catene per la seconda volta di seguito, il lupo si insospettì nel vedersi di nuovo lanciare la sfida poco tempo dopo: egli acconsentì, ma solo a patto di avere a portata di fauci la mano di uno degli dei, come "garanzia" che non gli sarebbe stato fatto alcun male. Tyr si fece avanti e pose la sua mano fra i denti di Fenrir, il quale fu però ingannato: Odino, infatti, aveva fatto fabbricare un laccio in apparenza fragile dai Nani, che l'avevano invece reso indistruttibile. Il lupo fu dunque imprigionato, ma riuscì a vendicarsi sbranando il braccio di Tyr, che lo perse per metà con spirito di sacrificio per la causa degli dei.
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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #26 il: 26 Dicembre, 2014, 16:33:00 pm »
Mi complimento con l'autore della ricerca sulle varie divinità, è davvero ben fatta.

Per quanto riguarda la Mitologia Norrena, è vasta quasi quanto quella Greco/Romana, tenendo conto che tra divinità  (di due stirpi, Asi e Vani), esseri ed animali fantastici, si avrebbe molto da dire. Kurumada potrebbe benissimo prendere spunto dal capitolo anime di Asgard per creare uno spin-off che riguardi queste divinità...

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #27 il: 26 Dicembre, 2014, 16:41:27 pm »
Infatti non sarebbe male, sai quanti personaggi ne verrebbero fuori, anche se il Kurumada credo gli piace più prendere spunto dalla mitologia greca, anche perché la serie di Asgard non è la sua :)

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #28 il: 31 Dicembre, 2014, 05:30:51 am »
Putroppo la serie di Asgard e un po tirata via, con molte incoerenze
ma comuqneu anche kurumada ha sempre fatto cose un po random :D
poi se si fanno paragoni tra anime e manga vengono sempre fuori cose astruse, dal punto di vista della storia, dei personaggi , come della mitologia.....per esempio Ercole, nel manga il Saint di Ercole e' quel fesso di Argetti....e con l anime, ne abbiamo addirittura DUE, Argetti e anche Docrates....bah....e poi che dire....Thor e' un dio, per molti aspetti piu forte pure di Odino stesso (dal punto di vista fisico SICURAMENTE), perche MAI hanno dovuto nell anime ridurlo ad un semplice Cavaliere???? Se ci pensate e' una cavolata pazzesca! (e poi armato di ASCIA :D....)
HUNTERJ RIMARRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!!!



IIMO SBABBARI !!!!!

CHI E' LU RE???


Athena urina sulle Steel Cloth


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Offline arles83

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #29 il: 31 Dicembre, 2014, 07:17:30 am »
Putroppo la serie di Asgard e un po tirata via, con molte incoerenze
ma comuqneu anche kurumada ha sempre fatto cose un po random :D
poi se si fanno paragoni tra anime e manga vengono sempre fuori cose astruse, dal punto di vista della storia, dei personaggi , come della mitologia.....per esempio Ercole, nel manga il Saint di Ercole e' quel fesso di Argetti....e con l anime, ne abbiamo addirittura DUE, Argetti e anche Docrates....bah....e poi che dire....Thor e' un dio, per molti aspetti piu forte pure di Odino stesso (dal punto di vista fisico SICURAMENTE), perche MAI hanno dovuto nell anime ridurlo ad un semplice Cavaliere???? Se ci pensate e' una cavolata pazzesca! (e poi armato di ASCIA :D....)

Sono d'accordissimp :sisi: poi questa cosa di Thor come semplice Saint non mi è mai andata giù

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Re: Saint Seiya attraverso il mito: speciale divinità
« Risposta #29 il: 31 Dicembre, 2014, 07:17:30 am »