Addestramento di Aeglos dell'Erinni

[Anto di Gemini]

COME DA REGOLAMENTO QUESTA E' LA TUA SCHEDA DI ADDESTRAMENTO:

Spoiler

Nome: Aeglos
Statistiche

30 atk
30 def
60 csm
60 stm
Tecniche
Attacco ravvicinato- Carica
Stm 3 atk: +20
#Ci si lancia contro il nemico con tutta la propria forza con una carica devastante.#

Attacco ravvicinato- Pugno
Stm 2 atk: +18#Un potente pugno diretto al viso dell'avversario.#


Attacco ravvicinato- Calcio
Stm 1 atk: +15
#Un abile calcio diretto contro avversario.#

Difesa Personale- Parata
Stm 1 def: +10
#Ci si ripara con le proprie braccia difronte ad un attacco nemico.#

[close]

raccontaci di come il tuo personaggio è arrivato a chiedere la surplice dell'Erinni ( quello che scriverai qui corrisponderà poi al secondo post della tua scheda, il Background)

[Balindor]

Aeglos è un giovane di 18 anni  dai lineamenti delicati, e robusto quanto basta per poter affrontare la dura vita da mercenario . Se non gli si osservassero gli occhi sembrerebbe più giovane di quanto sia in realtà, ma un solo sguardo alla sua espressione rivelerebbe più storie di quelle che potrebbe normalmente raccontare un vecchio. Porta sempre i suoi biondi capelli lunghi   e  poco ordinati ma durante le sue missioni preferisce legarli per non crearli problemi durante il combattimento.
Nato da una coppia di contadini, Aeglos ha vissuto per 10 anni in un tranquillo borgo circondato da una campagna fertile; fin da piccolissimo aiutava i genitori, sia nei campi che in casa e solo quando non c'era più nulla che potesse fare andava a giocare con i figli dei vicini. La vita scorreva tranquilla e ad Aeglos non interessava altro che far felici la madre e il padre e veder sorridere tutti quelli che amava.
Come purtroppo spesso accade, la felicità non era destinata a perdurare. Poco dopo il decimo compleanno del ragazzo un'orda di banditi si riversò sulla regione, travolgendo tutti i villaggi che trovava sul suo cammino, compreso quello del ragazzo
Per dei guerrieri ci sarebbe voluto poco tempo a depredare e distruggere un borgo composto quasi esclusivamente da artigiani e contadini... i bandti ce ne misero molto meno. Arrivarono all'imbrunire, tra il clangore delle loro armi, non gli importava d'essere visti perché non temevano nessuno e gli piaceva la paura che scatenavano nelle persone.
La famiglia di Aeglos e gli amici più intimi tentarono di fuggire attraverso il bosco, ma l'orda dei banditi era troppo e decisamente abili ad inseguire le loro prede. I particolari di quel massacro sono annebbiati nella mente del giovane e probabilmente questo per lui è un bene... le oscenità e la violenza di cui può essere capace un'orda di banditi è qualcosa che sicuramente si preferisce dimenticare.
Incredibilmente Aeglos non venne toccato. Mentre tutti accanto a lui morivano, lui non veniva nemmeno sfiorato dai banditi che sembravano non vederlo. Se il corpo non venne provato, la mente invece sfiorò l'orlo della distruzione salvata da un sonno innaturale, ultraterreno, che finì solo al mattino, quando ormai i banditi  se ne erano andati.
Rimasto solo, Aeglos rimase per ore ad osservare il sole, dai primi deboli raggi del mattino fino ai rossori dell sole morente alla sera. Giunto il buio cominciò subito a sognare, un sogno pieno di sangue  del giorno appena trascorso ma una strana voce maschile  lo richiamava, ma non era tutto chiaro..
Al suo risveglio il mondo era già pervaso da una luce intensa, ma un'ombra si stagliava di fronte a lui, un uomo di circa 30 anni vestito di una splendente armatura e con un sincero sorriso sul volto. L'uomo lo prese con sè, insegnandogli ciò che in realtà già sapeva, ma che aveva bisogno di aiuto per venire a galla.
Rudegard, questo è il nome dell'uomo, che faceva parte di una setta di mercenari nella fredda terra tedesca.il ragazzo molto confuso decise di andare con lui per affinare la sua arte nel combattimento, e un giorno cercare di vendicare i suoi cari e tutte le vittime innocenti del suo villaggio.  Rimasero assieme per 8 anni, cioè fino al diciottesimo compleanno di Aeglos. In quel periodo il ragazzo apprese a combattere, a incanalare il potere che gli infondeva il suo mentore. Durante una missione con Rudegard e altri compagni  presso le montagne della gelida Finlandia, la compagnia venne fermata da una numerosa banda di 100 banditi, tra tanti di loro Aegolos riconobbe il loro capo, era la stessa orda che anni fa rase al suolo tutta la sua terra, con voce spavalda il ragazzo urlò verso la banda di banditi.

--Levatevi dal nostro cammino.. essersi inferiori, se declinerete la mia offerta saremmo costretti a tirare fuori le nostre  lame .. vivere o morire?? scegliete pure.  

L'orda di zoticoni, era divertita dalla parole del ragazzo, ma non sembrava approvare il suo modo di fare, ecco perché prese la parola la loro guida.

-AHAHAHHAHA!.. IO il grande Oliver dovrei prendere ordini da un povero verme come te ?? mi fai ridere.. uomini preparate le armi ora ci divertiamo un po'

*Nemmeno il tempo di scendere dal cavallo che Aeglos e la sua compagnia di mercenari era già dentro l'orda di banditi a combattere, lo scontro era piacevole ogni testa che il ragazzo taglia provava un piacere immenso, adorava fare quello che faceva perché non aspettava altro che vendicare i suoi cari. Ma con il passare del tempo pure i suoi compagni cadevano sotto la superiorità numerica dei banditi. Mentre Aeglos era impaginato nel privare la vita a quella feccia,  vide una scena al quanto triste, il suo amato mentore veniva trafitto dal capo dei banditi, poi gettato giù dalla Montagna. 

-NO! MENTORE!!

*Nella foga cercando di raggiungere il suo maestro il ragazzo scivolò, cadendo giù anche lui dalla montagna, l'urto al sullo fu violentissimo e Aeglos perse i senti per molto tempo.
Intanto quella voce maschile che aveva sentito molti anni fa continuava ancora nel pararli.. risvegliandosi il ragazzo sì ritrovò dentro una grotta legato con una figura robusta  che indossava una strana armatura opaca tendente al nero..  

-Dove sono.. ? chi sei te.. perché mi trovo qui..

[Gorgarr]

La caverna era oscura, umida e sgradevole ai sensi...l'atmosfera era opprimente. Il figuro in eburnea armatura era in penombra, ed era oltremodo difficile discernerne i tratti somatici...peraltro, il giovane costretto al suolo era ancora confuso dal colpo al capo che aveva ricevuto nella sua caduta...il che non aiutava. Un solo particolare colpì la sua osservazione...gli occhi. Era quasi buio, eppure gli occhi di quell'uomo sembravano bruciare di inquietanti fiamme che conferivano loro luce propria...o forse era solo un riflesso, un'illusione causata da uno strano gioco di rifrazione  causato da uno scherzo dei raggi solari che si infiltravano sulle rocce levigate e lucide? Impossibile dirlo...quegli occhi, tuttavia, sembravano perforare la figura del giovane Aeglos, che istintivamente lottava per liberarsi dei suoi legami...ben presto, tuttavia, l'imberbe mercenario si rese conto del fatto che non v'era alcuna corda a costringerlo al suolo...i suoi arti erano liberi. Tuttavia, muoversi gli era impossibile. Era trattenuto al suolo da una misteriosa forza invisibile che non riusciva ad individuare...e questo gli instillava una certa inquietudine...quell'uomo, poi...quell'uomo non faceva nulla per mitigarla. Scrutare nel suo sguardo sembrava quasi fissare gli occhi di una belva pronta a ghermire la preda...il silenzio durò diversi istanti, ma per il giovane essi sembrarono interminabili. Alla fine, il figuro parlò...e lo fece con un accento stranamente familiare...

Dove ti trovi non ha importanza. Oggi dovevi morire, ragazzo. Quindi, ovunque tu sia, non è dove dovevi essere. E ti trovi qui fin quando IO deciderò di ritardare il tuo trapasso. Quanto a chi io sia...per ora, non sei degno di saperlo. Vuoi sapere perchè sei qui? Non lo so, ragazzo, dimmelo TU...io vedo un ragazzino incosciente che crede di sapere cosa sia la guerra, cosa sia la vendetta...e getta via la propria vita con noncuranza, infangando la memoria di coloro che desidera vendicare. La morte ti ha risparmiato una volta dieci anni fa, ed oggi lo ha fatto di nuovo. QUESTO è lo strano evento di cui dovresti chiederti il motivo. Io non lo conosco, invero. Quindi, te ne prego...dimmi TU per quale motivo dovrei allontanare la nera mietitrice dalla tua miserabile ombra. Quello che ho visto non è degno nemmeno del tallone del mio schiniero.

A quel dire, il figuro tacque. Le sue parole furono gelide e terrificanti, e da esse non trapelava nemmeno una stilla di pietà. Aeglos ebbe la netta sensazione che il suo destino si stesse compiendo proprio in quel frangente, e che dalla sua risposta potesse dipendere il resto della sua vita...o anche il destino della sua anima immortale.

[Balindor]

Aeglos era ancora stordito dall'urto, la grotta dove sì trovava era completamente priva di luce, l'unica cosa che il ragazzo riusciva nel vedere era la scintillante armatura della figura d'avanti a lui. Senza farsi troppi problemi il giovane domandò alla figura perché era qui e chi fosse lui, ma la risposta della figura era estremamente fredda e senza tanti ringraziamenti.
-Dove ti trovi non ha importanza. Oggi dovevi morire, ragazzo. Quindi, ovunque tu sia, non è dove dovevi essere. E ti trovi qui fin quando IO deciderò di ritardare il tuo trapasso. Quanto a chi io sia...per ora, non sei degno di saperlo. Vuoi sapere perché sei qui? Non lo so, ragazzo, dimmelo TU...io vedo un ragazzino incosciente che crede di sapere cosa sia la guerra, cosa sia la vendetta...e getta via la propria vita con noncuranza, infangando la memoria di coloro che desidera vendicare. La morte ti ha risparmiato una volta dieci anni fa, ed oggi lo ha fatto di nuovo. QUESTO è lo strano evento di cui dovresti chiederti il motivo. Io non lo conosco, invero. Quindi, te ne prego...dimmi TU per quale motivo dovrei allontanare la nera mietitrice dalla tua miserabile ombra. Quello che ho visto non è degno nemmeno del tallone del mio schiniero.
Ma ovviamente il ragazzo per farsi rispettare, rispose alla figura abbastanza irritato come per farli capire che stava partendo con il piede sbagliato. 
Come siamo arroganti uomo dalla lingua spinata, se potessi liberarmi da questo tuo incantesimo ti farei vedere io se valgo veramente meno del  tallone del tuo schiniero, posso sembrare giovane, ma ho visto più sangue io nella mia vita che Achille.

[Gorgarr]

L'oscurità della caverna si riempì del suono di una gelida risata...ma nel riso di quell'uomo non vi era nulla di allegro, spensierato o semplicemente leggero, oh no...quella risata avrebbe fatto arrestare lo scorrere del sangue nel cuore di un ciclope. Per il giovane Aeglos, fu come se qualcuno stesse camminando sulla sua stessa tomba...subito dopo, la voce del figuro tornò a rimbombare in quella umida oscurità...

Sangue? Pensi di aver visto del SANGUE, moccioso? Era proprio come pensavo...hai vissuto una tragedia nella tua vita, ed in funzione di questo pensi di conoscere la sofferenza, il sacrificio...la vendetta. Non è forse così? Tuttavia, hai preso la tua vita, la tua opportunità di vendetta...e le hai gettate alle ortiche, come se non ti importasse nulla di loro. Quindi, il tuo destino era morire...non una, bensì DUE volte. E di fatto, è come se fossi già morto...perchè mai io dovrei scongiurare per te questo destino, se è proprio quello che desideri? Parli come se fossi un guerriero...riempi la tua bocca di frasi più grandi di te. Ma io vedo solo un ragazzino arrabbiato che scalcia in ogni direzione, senza alcuna cognizione di quale sia il suo posto...e di cosa sia realmente in gioco.

A quel dire, si udì un rombo improvviso, proveniente dalle spalle di Aeglos...volgendosi, egli scorse le profondità della caverna, ora illuminate a giorno...le pareti rocciose erano avvolte da fiamme dall'aspetto minaccioso e soprannaturale...non vi fu tempo per riflettere sulla loro comparsa, tuttavia...giacchè il nero figuro riprese a parlare...

Osserva, ragazzino...quelle che vedi sono le porte dell'Ade. Esse ti attendono, giacchè tu vi appartieni...la morte doveva ghermirti, e non lo ha fatto per MIA volontà. Tuttavia, la Mietitrice è perseverante, e non rinuncia facilmente a ciò che è suo...ella ti reclama, ed io mi chiedo a che vale continuare a sfidarla...DIMMI, ragazzo, perchè varrebbe la pena sfidare la morte per te? Parla ora...o sprofonda nella gola dell'inframundo. La scelta è tua, a me non interessa.

Aeglos non aveva ancora idea di chi fosse l'uomo che aveva dinanzi...se uomo era davvero. Ma l'aura che promanava dalla di lui figura si era ormai fatta palpabile...la sua presenza era schiacciante, e permeava quell'intero luogo, minacciando quasi di farne implodere i confini...

[Balindor]

*Il ragazzo guarda incuriosito la figura che continuava nella sua infinita ramanzina, ma l'unico pensiero di Aeglos era perché lui, perché l'ade voleva la sua giovane Anima, ma nello stesso tempo era affascinato di essere morto, molte volte da giovane pensava cosa ci fosse stato dopo la morta, poi ecco la risposta. Un posto privo di speranza di felicità di vita, ma l'unica certezza era la morte la solitudine eterna l'oscurità perenne la malinconia di essere sempre solo senza una meta da raggiungere. Troppi pensieri giravano nella mente del ragazzo, una di questa era non aver vendicato la sua amata famiglia, al pensiero li veniva da piangere infatti dall'occhio destro del giovane le lacrime iniziarono a scendere come cascate.  
Poi con voce tremolante quasi impaurita Aeglos  sì rivolse nuovamente alla figura.
-ti prego rivoglio la mia vita, devo vendicare la mia famiglia, desidero con tutto il mio cuore vedere la banda di bastardi morti, so benissimo che non sono degno di tale occasione, come persona non merito la vita, perché o privato di essa a tantissime persone, ma.. ma.. ma ero COSTRETTO per vivere.. dopo quel maledetto giorno ero diventato  un morto vivente che camminava , l'unico scopo  che mi faceva continuare era vendicare la mia amata famiglia.. non volevo altro dalla mia vita  cercavo solo vendetta ,accidenti PERCHé ACCIDENTI.. ora cosa sarà di me PARLA.. sono stufo dei tuoi giochi di parole.. io desidero solo riavere la mia vita basta sono pronto a fare di tutto!!
*Le urla del ragazzo facevano tremare la grotta, desidera con il cuore tornare in vita perché il suo compito non era ancora finito.

[Gorgarr]

L'accorata richiesta del giovane venne accolta da un momento di silenzio. Per un frangente, tutto ciò che fu possibile udire nella caverna era il rombo sordo delle fiamme. Tuttavia, lo sguardo del figuro in eburnea armatura non abbandonò la figura di Aeglos nemmeno per un momento. Esso indagava, frugava, scavava...alla ricerca di una verità che forse andava anche al di là delle parole che egli aveva pronunciato. Tuttavia, esse non caddero nel vuoto. Quel fatale istante di attesa trascorse, e dopo quella che forse solo apparentemente era apparsa riflessione o esitazione, il figuro tornò a parlare...

Ah, ecco dunque...invero, forse non mi ero sbagliato. C'è speranza per te, moccioso. Vedo che un barlume di comprensione ha sfiorato la tua mente...ma ci sono ancora alcune cose che devi comprendere prima di prendere la tua decisione. Dici di essere stato un morto che cammina...e di desiderare in sommo grado di riavere la tua vita e di ottenere vendetta per i tuoi cari. E' vero. Tu sei morto. Non fisicamente, forse...non ancora. Ma la tua anima si è spenta in quel giorno di dieci anni fa...quando dentro di te hai desiderato di essere morto anche tu insieme a tutti coloro che avessi mai amato. Da uomo morto, hai ricercato la vendetta...ma un uomo morto non può vendicarsi, a meno che non divenga qualcosa di più...qualcosa di diverso. Orbene, ascoltami...la tua vita...quella che conoscevi...non potrà essere più tua. Mai più. Tuttavia, potresti avere la tua vendetta, e con essa un'altra vita...oppure, potresti ricongiungerti ai tuoi cari nell'oltretomba, qui ed ora. La mia offerta ha un prezzo, ovviamente...e non la ripeterò una seconda volta. Ma prima di esportela, devo sapere...cosa sei disposto a sacrificare per ottenere la tua vendetta?

A quel dire, gli occhi dello sconosciuto lampeggiarono di una luminosità rosso sangue...forse poteva trattarsi di un riflesso delle fiamme, ma...no. Solo uno stolto avrebbe potuto pensarlo. Al di là di ogni ragionevole dubbio, ora Aeglos sapeva che il suo interlocutore non era un essere umano...non del tutto. E che se questa rivelazione non lo aveva ancora paralizzato dal terrore, forse questa era solo un'altra espressione della sua volontà...

[Balindor]

La figura sembra essere spiazzata da tale richiesta, qualche attimo di silenzio poi essa  ricomincio il suo discorso. Intanto le fiamme sembravano avvicinarsi, ogni volta che Aeglos si dimenava per liberarsi dall'incantesimo della figura misteriosa.
Ah, ecco dunque...invero, forse non mi ero sbagliato. C'è speranza per te, moccioso. Vedo che un barlume di comprensione ha sfiorato la tua mente...ma ci sono ancora alcune cose che devi comprendere prima di prendere la tua decisione. Dici di essere stato un morto che cammina...e di desiderare in sommo grado di riavere la tua vita e di ottenere vendetta per i tuoi cari. E' vero. Tu sei morto. Non fisicamente, forse...non ancora. Ma la tua anima si è spenta in quel giorno di dieci anni fa...quando dentro di te hai desiderato di essere morto anche tu insieme a tutti coloro che avessi mai amato. Da uomo morto, hai ricercato la vendetta...ma un uomo morto non può vendicarsi, a meno che non divenga qualcosa di più...qualcosa di diverso. Orbene, ascoltami...la tua vita...quella che conoscevi...non potrà essere più tua. Mai più. Tuttavia, potresti avere la tua vendetta, e con essa un'altra vita...oppure, potresti ricongiungerti ai tuoi cari nell'oltretomba, qui ed ora. La mia offerta ha un prezzo, ovviamente...e non la ripeterò una seconda volta. Ma prima di esportela, devo sapere...cosa sei disposto a sacrificare per ottenere la tua vendetta?
La risposta del ragazzo fu immediata, ma con toni molti più bassi, perché stava capendo che la figura era tutto tranne che uomo.
tutto sacrificherei tutto, ormai della mia vita rimane solo un ricordo sbiadito con il sangue di tutte le persone uccise..  

[Gorgarr]

Il figuro apparve soddisfatto di quanto aveva udito. Silentemente, egli annuì...et deinde mosse un passo avanti, verso l'immagine affranta di Aeglos, ormai conscio della meschinità della vita che aveva deciso di vivere. Il silenzio fu ancora una volta rotto dalle sue parole, che questa volta tuttavia avevano un tono impercettibilmente meno sprezzante di pochi istanti prima...

Molto bene, ragazzo. Hai compreso. Quindi, hai meritato il dono che sto per concederti. Quale che sia la tua decisione, sappi che questo dono è stato concesso solo a pochi nel corso della storia...e che esso potrà essere il tuo più grande tesoro, oppure la tua dannazione, Sarai tu a decidere cosa farne...ma questa non è una novità. L'intero tuo destino è sempre stato nelle tue stesse mani...

A quel dire, l'eburneo individuo mosse un passo in avanti, ed un suo braccio lentamente si protese verso il corpo di Aeglos...alla fine, con la punta delle dita, egli toccò la di lui fronte, producendo una scintilla azzurrastra. Quel gesto, all'apparenza così semplice, fu foriero di una visione stupefacente...all'improvviso, nella mente del giovane tedesco, la storia del mondo prese forma non per come essa era nota alla maggior parte dell'umanità, ma nel suo reale aspetto...quello in cui l'eterna partita a scacchi del potere veniva ancora oggi giocata dagli dei del mito, che giammai avevano allentato la loro presa sulle sorti dell'uomo...Atena, Ade, l'eterna guerra sacra che si rinfocolava ogni due secoli...tutto fu d'improvviso chiaro come il sole a quell'imberbe mente, che quasi cedette al peso della rivelazione. Il nero figuro sembrava consapevole di quel tumulto, e tacque per qualche istante, in attesa della reazione che presto sarebbe venuta...

[Balindor]

La figura sembrava aiutare il giovane  nella sua ardua impressa, ma il prezzo da pagare andava oltre i sogni di Aeglos. Il giovane stava capendo che la figura era una specie di bestia infernale dentro il corpo di un'essere umano, alcuni attimi di silenzio poi la figura ricominciò.
-Molto bene, ragazzo. Hai compreso. Quindi, hai meritato il dono che sto per concederti. Quale che sia la tua decisione, sappi che questo dono è stato concesso solo a pochi nel corso della storia...e che esso potrà essere il tuo più grande tesoro, oppure la tua dannazione, Sarai tu a decidere cosa farne...ma questa non è una novità. L'intero tuo destino è sempre stato nelle tue stesse mani...
Il ragazzo era perplesso, di quale potere stava parlando la figura, poi perché in pochi potevano averle ?? Aegols era sempre più sperduto in questo mondo a lui sconosciuto.
-Quale potere ?? spiegati meglio.. voglio sapere molto di più.. perché se accetto la mia vita cambierà radicalmente!!
*Senza nemmeno rispondere la figura si avvicino al ragazzo, poi con tanta delicatezza mise la mano sulla fronte di Aeglos, poi stringendo piano una infinità di visioni entrarono nella mente del ragazzo, facendolo urlare di dolore.
-Atena la dea della guerra, Hades il dio dell'oltre tomba,cosa erano quelle visioni?? io ho sentito narrare di queste storie solo in alcuni libri letti da mio padre, ma non immaginavo per niente che miti così potessero essere ancora in vita. Queste tue visioni mi hanno estremamente confuso ancora di più, sono senza parole.. ma comunque.. perché mi mostri codeste cose..

[Gorgarr]

Il figuro annuì, con fare soddisfatto...il ragazzo iniziava a comprendere, e la cosa lo compiaceva. Innumerevoli domande si affollavano nella sua giovane mente, ma questo era comprensibile. Ed egli desiderava dririmere almeno in parte i suoi dubbi...o magari insinuarne degli altri, chi poteva dirlo? Le sue parole furono comunque gravi...

Orbene, mio imberbe amico...sappi questo: ciò che hai contemplato nella tua visione ti riguarda molto da vicino. E' giunto per te il momento di sapere chi io sia davvero...sei al cospetto di Gorgarr della Chimera, Stella della Terra Vigorosa, signore delle Bestie ed Avatar dell'Ira...per concessione di Sua Grazia lord Ade, spettro dell'inframundo. E come ti dicevo, sono qui per recarti un'offerta...lord Ade, nella  sua saggezza e benevolenza, ha osservato le vicende della tua vita, ed ha deciso di sorriderti. Ha colto nella tua persona la presenza di tracce di un cosmo nascente, e ti offre la possibilità di svilupparlo...di estendere il tuo potere e le tue capacità al di là dei limiti mortali. Ti offre di divenire uno spettro dell'Ade, come me...e di perseguire la tua vendetta nonchè quella di tutti coloro che si frapporranno nel tuo cammino. In cambio, egli chiede solamente la tua sempiterna fedeltà...una richiesta ragionevole, non trovi?

Ne seguì una breve pausa, et deinde colui che si era rivelato come Gorgarr della Chimera proseguì...

Naturalmente, questa offerta che io ti porgo non implica di per sè alcun obbligo di sorta...puoi rifiutarla, se questo desideri. Tuttavia, sappi...che se lo farai, non avrai una seconda occasione. Le porte dell'Ade per te saranno chiuse per sempre, sino al giorno della tua morte...che per quanto ne sappiamo, potrebbe essere oggi stesso. Tuttavia, vi entreresti come anima trapassata, e non come dominatore. Se rifiuterai, potrai trascorrere il resto della tua esistenza in cerca del favore di Sua Grazia...egli non si manifesterà a te mai più. Ordunque, o giovane, qual'è la tua risposta? Parla ora, ma soppesa con attenzione le tue parole...

Deinde, l'avatar dell'ira tacque. Ed in attesa della risposta di Aeglos, il silenzio sembrava ancor più grave di ogni discorso tenuto sino a quel momento...

[Balindor]

*La misteriosa figura aveva una identità, si chiamava Gorgarr della Chimera, spettro di Ade dio della morte,la notizia lascio Aeglos assai perplesso non si sarebbe mai immaginato una seconda vita dopo la morte, poi sotto il commando di un dio. Pochi attimi poi il ragazzo rispose alla proposta dello spettro.   
Naturalmente, questa offerta che io ti porgo non implica di per sè alcun obbligo di sorta...puoi rifiutarla, se questo desideri. Tuttavia, sappi...che se lo farai, non avrai una seconda occasione. Le porte dell'Ade per te saranno chiuse per sempre, sino al giorno della tua morte...che per quanto ne sappiamo, potrebbe essere oggi stesso. Tuttavia, vi entreresti come anima trapassata, e non come dominatore. Se rifiuterai, potrai trascorrere il resto della tua esistenza in cerca del favore di Sua Grazia...egli non si manifesterà a te mai più. Ordunque, o giovane, qual'è la tua risposta? Parla ora, ma soppesa con attenzione le tue parole...
-Potevi anche risparmiare la tua offerta, ti dirò solo tre parole ''Sì Lo Voglio.

[Gorgarr]

Gorgarr sorrise tetramente, ad udire quel fiero proposito...poi, diede nuovamente voce all'animo suo...

Quanta irruenza...quanta convinzione. Bene, mi compiaccio...tuttavia, ancor non so se codesto slancio si deve a consapevolezza o ad incoscienza. Lo scopriremo presto. Come ti dicevo, ragazzo...c'è un prezzo da pagare. Dovrai dimostrarti degno dei doni che Sua Grazia ti offre. Seguimi...sono davvero curioso di scoprire di che pasta sei fatto...

D'improvviso, qual che fosse l'incanto che tratteneva Aeglos a terra, esso venne sollevato, ed il giovane fu nuovamente in grado di muoversi. Gorgarr volse le spalle, e si diresse verso l'uscita della caverna, senza nemmeno prendersi la briga di controllare se egli lo stesse realmente seguendo...in realtà, ne era certo anche senza volgersi a guardare. Una volta fuori dalla caverna, i due imboccarono un sentiero stretto e scosceso che risaliva la fiancata della montagna...non appena furono a metà altezza, uno spettacolo raccapricciante si propose ai loro occhi: si trattava di Rudegard, il suo vecchio mentore...o di quel che ne rimaneva dopo l'orrida caduta susseguente alla sua disfatta. Il suo corpo ristava riverso al suolo, in una pozza di sangue, mantenendo una posa scomposta ed innaturale, del tutto sgradevole alla vista. Probabilmente egli non si era nemmeno avveduto della caduta, giacchè la ferita inflitta dal capo dei banditi si era rivelata letale ben prima...per un attimo, nessuno prese la parola. Poi, Gorgarr suggiunse laconicamente...

Povera anima. E' morto valorosamente...lo scontro nel quale si era imbarcato era impari. Sua Grazia gli concederà senza meno un sicuro passaggio verso l'Elisio. Tuttavia, il suo assassino è ancora in vita sulla cima di codesto costolone di roccia...dimmi, o giovane...come ti fa sentire tutto questo?

Nessuna emozione trapelava dal volto della Chimera. Apparentemente, egli era impassibile. Ma i pugni stretti che egli serrava lungo i suoi fianchi tradivano una verità ben diversa...

[Balindor]

Gorgarr sembra essere felice del ''Sì'' del suo ormai giovane allievo, dopo uno scambio di battute tra i due lo spettro della chimera liberò il ragazzo dalla prigione che lo imprigionava, poi senza nemmeno ringraziarlo il ragazzo seguì Gorgarr verso l'uscita della oscura caverna. Appena fuori il duo imboccò  un sentiero estremamente stretto che portava verso la cima della montagna, dove pochi istanti fa Aeglos combatteva per la vita o la morte.
Giunti a metà della loro scalata, Aeglos e la chimera notarono un cadavere spiaccicato al suolo con una pozza di sangue intorno al suo intero corpo, fissandolo un po' meglio il ragazzo notò una certa somiglianza con Rudegard, poi dal nulla la voce della verità interruppe il silenzio di un intero viaggio.    
Povera anima. E' morto valorosamente...lo scontro nel quale si era imbarcato era impari. Sua Grazia gli concederà senza meno un sicuro passaggio verso l'Elisio. Tuttavia, il suo assassino è ancora in vita sulla cima di codesto costolone di roccia...dimmi, o giovane...come ti fa sentire tutto questo?
Senza trapelare nessun sentimento Aeglos rispose al suo nuove mentore.
Non riconosco nessuno, andiamo avanti ti prego, se ci tieni così tanto portami da lui.

[Gorgarr]

Gorgarr non poteva fare a meno di chiedersi come mai il ragazzo non avesse ammesso di riconoscere le fattezze del suo stesso mentore...si trattava forse di un tentativo di tagliare i ponti con il proprio passato? O era forse un ben più umano tentativo di seppellire il proprio dolore nella profondità del suo animo? V'era molto da scoprire sul reale carattere di colui che ormai era il suo più recente allievo...ma era certo che con il tempo molte delle sue caratteristiche meno evidenti sarebbero venute a galla.

Senza aggiungere altro, i due proseguirono sul sentiero montano, e dopo non molto tempo esso terminò sull'altopiano dove si era tenuta la recente battaglia. La maggior parte della masnada che i due guerrieri si erano trovati a fronteggiare si trovava a una lega circa di distanza...era possibile vederli intenti a crapulare ed a scambiarsi battute volgari che suscitavano sguaiati scoppi di ilarità incontrollata...uno di loro, tuttavia, ristava in disparte, comodamente seduto all'ombra di un albero, con lo sguardo perso nel vuoto...la sua spada era al suolo, al suo fianco. Aeglos riconobbe immediatamente le sue sembianze...si trattava del capo dei banditi, proprio colui che aveva preso la vita del suo mentore poco prima. Egli apparentemente pensava di essersi sbarazzato del giovane, e lasciava che la propria banda facesse bisboccia in attesa della prossima ignara preda...

Scheda di Aldobrand, capo dei banditi

40 atk
20 def
50 csm
70 stm

Speciale: Fendente di spada
Stm 5 Csm 5 Atk +25
#La spada di questo individuo è pesante e sgraziata...dopo il primo colpo, è piuttosto difficile recuperare l'equilibrio per sferrarne un secondo. Tuttavia, di solito non serve affatto...#

Attacco ravvicinato- Spallata
Stm 3 atk: +20
#Il mercenario sfrutta il proprio appoggio per assestare un poderoso colpo di spalla che sbilancia l'avversario.#

Attacco ravvicinato- Maglio a due mani
Stm 2 atk: +18#Un colpo privo di grazia, ma efficace.#


Attacco ravvicinato- Calcio
Stm 1 atk: +15
#Un abile calcio diretto contro avversario.#

Difesa Personale- Parata
Stm 1 def: +10
#Ci si ripara con le proprie braccia difronte ad un attacco nemico.#

[close]

A quel punto, il silenzio venne nuovamente rotto dalle parole di Gorgarr...

Lo riconosci, non è vero? Già...è stato lui ad uccidere il tuo vecchio mentore...ed a buon bisogno, egli è tutt'ora certo di aver ucciso anche te. Ecco la tua prova, ragazzo...la tua prima occasione di vendetta. Affronta il tuo avversario...uccidilo, come si conviene con la feccia par sua. Fallo, e la tua prova sarà superata. La scena è tua, che si apra il sipario...

A quel dire, l'avatar dell'ira si fece da parte...quanto stava per accadere avrebbe deciso il fato di quel giovane mercenario. Anima dannata o spettro dell'Ade? Gli dei stessi assistevano, incerti sul risultato...