Missione Spectre 36 Livello D2 "Il Cacciatore"

[ShinAnslasax]

*L'idea studiata sul momento del norvegese si rivelò essere provvidenziale per riuscire ad ingannare le guardie cittadine. Il sacco fece il suo compito e Nefas poté dunque tirare un grande sospiro di sollievo interiore. Stava entrando a Timisoara in incognito come programmato. Lo specter rimase all'interno del carro fino a quando non fu del tutto sicuro di ritrovarsi da solo. A quanto pareva, i proprietari avevano fretta di sistemare i carri e chiudersi dentro casa, quindi non avrebbero prestato troppa attenzione al carico, se prima dovevano sganciare i buoi dal resto del convoglio. L'albino avrebbe atteso quel fatidico momento per sgusciare via in silenzio, cercando subito le confortanti tenebre della notte come alleate. Una volta riuscito in questo, avrebbe cercato una locanda dove ottenere qualche informazione e un posto dove dormire.*

[LU RE]

*L' albino attese il momento opportuno ed usci' dal suo nascondiglio sul carro. Veloce ed agile come un serpente si fuse nell oscurita'. Misurando ogni passo, si mosse celermente cercando di non farsi vedere. Giro' qualche minuto per alcune strade, sino a quando intravide quello che doveva essere l'insegna di una locanda, un grifone rampante. Lentamente si avvicino' ed in effetti vide di essere vicino alla Taverna del Grifone Rampante, vide che di fornte all entrata non vi era anima viva, ma le luci all'interno erano accese, quindi svicolo' vicino ad una finestra, ed in effetti , osservando dentro, vide che c'era qualche avventore, ma sicuramente molti meno di quelli che si sarebbe aspettato in una Taverna di una cittadina come Timisoara a quell' ora. Doveva desidere se entrare quindi lo stesso, nonostante questa stranezza o pensare a qualcosa di diverso*

[ShinAnslasax]

*Nefas era agile, veloce e silenzioso come pochi altri guerrieri infernali. Riuscì a dileguarsi nell'oscurità della sera e a trovare infine ciò che andava tanto cercando. Avvicinandosi ad una delle finestre della taverna soprannominata il Grifone Rampante, il ragazzo dalla carnagione diafana scorse ben pochi avventori presenti al suo interno. Questo rispecchiava la magra situazione già vista alle porte della città. Era chiaro che ci fosse un'atmosfera tesa e sgradevole nell'aria, ma a cosa era dovuto nello specifico? Bisogna investigare su questo punto, ci poteva essere un collegamento diretto con l'assassino dei soldati skelton.
Stare li a tergiversare inutilmente, non lo avrebbe portato da nessuna parte, quindi il norvegese decise di tentare la sorte ed entrare all'interno della bettola. Avendo già superato i controlli della Porta Principale, l'oste e i suoi clienti non avrebbero dovuto avere nulla di cui preoccuparsi per l'improvviso arrivo dello straniero. Lo avrebbero pensato un "viandante autorizzato". Nefas si diresse al bancone con naturalezza, ordinando qualcosa da bere. Con studiata maestria, una volta ottenuto la bevanda alcolica, lui avrebbe preso a lamentarsi dei controlli troppi stretti a cui era stato sottoposto dalle guardie cittadine di Timisoara.
Infine, avrebbe chiesto con una certa disinvoltura qualche spiegazione all'oste sul perché di quei trattamenti e sulla ragione della scarsità di persone viste per la strade del paese. L'albino sarebbe riuscito nel proprio intento?*

[LU RE]

*Nefas entro' nella Taverna, agendo come un normale viandante , ma tenendo ben chiuso il mantello sul corpo per non rivelare la sua Surplice, si avvicino' al bancone e chiese un boccale di birra. Attorno a se vide che solo tre tavoli dei motli disponibili erano occupati, mentre si guardava in giro l'oste gli allungo' la sua birra*

-Ecco la sua birra straniero! Cosa la spinge in questa citta' di questi tempi signorino?-

*L'oste capi' dalla carnagione e dai capelli che Nefas non era di quelle parti, e gli diede la sua birra cercando di intavolare una conversazione, quando anche un altro avventore, un uomo attempato visibilmente ubriaco disse qualcosa dal suo tavolo*

-eeeehhh,....shhhii..... queesshhtiii tempi shono tempi, tempi
Si shooono prorpio tempi tempi, si tempi bui! Infatti questi teeempi...tempi? Si hhsono tempi buiiii.... e' notte fuori! Si e' buio e shoooono tempi bui! Bishognerererebbbbe ssshhhtare in cashhhha di queshhhti tempi bui perche' notte e' meglio shhtare in ca....sa!!!-

-Ma tieni chiusa la bocca balordo di un Pavlev, tu dovresti in effetti startene a casa tua invece che disturbare i clienti !-

*Lo redargui' l'oste, e dando un'occhiata verso Nefas, prese uno straccio da sotto il bancone e si accinse a pulire quattro boccali posti accanto a lui*

-Scusa giovanotto, ma il vecchio Pavlev e' parla spesso a vanvera, lui parla di piu' con l'alcool che gli scorre nelle vene che con il cervello! AHAHAHAHHAHA!!!-

*Cosi' dicendo l'oste, apparentemente dimenticandosi della domanda che aveva appena posto allo Specter, si concentro' sulla pulitura e asciugatura dei boccali*

[ShinAnslasax]

*Il norvegese fece quanto gli era possibile per non attirare più di tanto l'attenzione, ma la sua carnagione estremamente pallida, suscitò gioco-forza l'interesse dell'oste. Quest'ultimo volle infatti sapere quali affari lo portassero da quelle parti. Lo specter del Quetzal si era preparato in anticipo ad un'occorrenza di questo genere, quindi sapeva già come controbattergli, ma per sua fortuna... non ce ne fu il bisogno. Un tizio seduto ad un tavolo vicino, troppo sbronzo per rendersi conto dei propri deliri, stava continuando a ripetere che i tempi erano troppo bui per andarsene in giro a tarda notte.

Era al corrente di qualcosa o gli effetti collaterali dell'alcool lo avevano reso del tutto inaffidabile?*

Nessun problema. Tuttavia, quel tipo è abbastanza insistente per essere solo un ubriacone, sa mica a cosa si sta riferendo continuando a ripetere che i tempi sono bui? C'è qualche minaccia che grava su questa città?

*Lo scandinavo usò l'involontario assist di Pavlev per pressare l'oste con un paio di quesiti di vitale importanza per la sua missione. Forse costoro sapevano molto più di quanto davano ad intendere. Si fossero trattate anche di semplici "voci di corridoio" pronunciate da un folle ubriacone, vi poteva essere comunque sia un fondo di verità in quei racconti. Nefas non aveva altro di meglio da fare sul momento, quindi tanto valeva la pena di fare un tentativo prima di dirigersi al prossimo locale. Nel frattempo, sorseggiò la sua bevanda con la studiata calma di sempre.*

[LU RE]

*L'albino fece una domanda all'oste sfruttando le parole di Pavel l'ubriaco, alla domanda l'oste si schari' la gola leggermente imbarazzato e poi rispose*

-Hehmm...No No nulla sai, giovanotto, e' solamente ubriaco, forse vul dire che di notte' a volte si possono fare brutti incontri. Forze per un giovane coem te sarebbe meglio andare a dormire presto. E TU VECCHIO UBRIACONE TORNATE SUBITO A CASA CHE ORMAI E' NOTTE!.....anche voi, su, e' meglio che vi ritiriate, su , che io devo pulire il locale-

*L'oste rispose sbrigativamente a Nefas e poi apostrofo' duramente il vecchio ubriacone, e ricordo' anche algi altri commensali che era ormai ora per tutti di andare a casa. Cosa in effetti un po insolita dato la non cosi' tarda ora
Lo Specter lancio' un occhiata a tutti i clienti che stavano brontolando sommessamente e poi guardo' anche l'oste*

-SSSHIIIII!!! e' veereoeooo, e' jia' tardi, e buuuuioo.....molto buuuio...mejiooooandaretuttttiii a cashhaaaa, meeejiooo shii shii, shi possshono fareee bruttissshimii incontri shi shi...vero...-

*Il vecchio Pavlev cerco' di alzarsi, ma si risedette di bott a causa dell'ubriacatura, gli altri commensali tra brontolii vari si stavano in effetti alzando*

[ShinAnslasax]

*Bugiardo. Questa fu la prima parola a venire in mente a Nefas notando il nervosismo e l'imbarazzo dell'oste nel rispondere al suo quesito. Era chiaro che gli stesse nascondendo qualcosa, ma l'uomo non era intenzionato a parlarne; forse per il timore di perdere quei pochi avventori che ancora avevano deciso di frequentare la sua taverna, nonostante il grande clima di tensione presente in città. Il norvegese pensò dunque di estorcere delle informazioni direttamente dalla bocca dell'ubriacone, usando la scusa del volerlo altruisticamente riaccompagnare fino alla propria casa.*

Si, ha proprio ragione. Tornerò subito al mio alloggio e mi farò una bella dormita. Accompagnerò per un tratto di strada quel povero uomo, quantomeno gli impedirò di collassare per strada.

*Questa mossa ben studiata da parte del guerriero infernale, avrebbe dovuto subito riportare la quiete all'interno della locanda. L'albino pagò quanto dovuto all'oste e procedette ad avvicinare l'ubriacone con lo scopo di aiutarlo ad alzarsi in piedi. In seguito, se tutto fosse andato come programmato, Nefas lo avrebbe trasportato al di fuori del Grifone Rampante, nei pressi di un vicolo isolato dove avrebbe potuto interrogarlo su tutta quella strana vicenda. La cosa buona era che lo specter di Quetzal non avrebbe dovuto torturare nessuno per ottenere quanto desiderato, sarebbe bastata la sonora sbronza rimediata da Pavlev medesimo.*

[LU RE]

*Nefas pago' l'oste e si avvicino' al vecchio ubriacone per aiutarlo ad alzarsi e portarlo fuori, con poi l'intento di interrogarlo sulle vicende della citta'. Quando si avvicino' a lui l'oste dal bancone esclamo'*

-Ma lo lasci perdere giovanotto! Pavlev sa benissimo tornare a casa con le sue gambe, si riduce spesso cosi' non ti disturbare e cerca un posto per dormire per te stesso!-

*Nonostante quelle parole lo Specter tese la mano al vecchio, che barcollando allungo' la prorpia e si spinse in piedi con l'aiuto di Nefs. E su gambe malferme cerco' di avviarsi verso la porta*

-mmmaaa ma grassshieee, shei moolto gentile giovanotto, ma lo shai che sheeei pa...pa palliduccccccioo? shi shi...grssshie...ma doooove andiaaaamoo? E' buuio fuori ormaaai, dove andiaaaamo?-

*Cosi' dicendo il vecchio e Nefas si accinsero ad uscire da locanda, mentre dietro  l'oste scrollava le spalle e bofonchiava qualcosa
Uscendo per strada in effetti non vi era ormai anima viva, ed il vecchio continuava ad alta voce nei suoi vaneggiamenti da ubriaco*

-ssshi shiii sheeei moolto geentiiiileee, ma dove andiaaaammooo? heeei e' buiooo shoono prorpio tempi bui quesshhhti non dovremmo esshere fuoori, tornamo a farci un goo..go goccssheetto! Ohhh Ohhhhhh....OHHH!!!-

*Il vecchio incomincio' a lamentarsi a voce alta e si fermo' di scatto, si piego' su se stesso e vomito' di getto, subito fuori dalla locanda, quasi sui piedi di Nefas*

-BLLLEEAAARRRCHHHHHHHH--OHHHHHH GGGHHH BLEEEARCHCHHHHHH-

*Nonostante l'ora non tarda, il buio della sera era in quel luogo ormai silenzioso come se non ci fosse nessuno, ma tale silenzio veniva lacerato dall sonora voce del vecchio Pavlev e dai suoni emessi dai suoi rigurgiti-*

[ShinAnslasax]

*Purtroppo il vecchio ubriacone sembrava troppo preso dai suoi deliri e dal suo improvviso malessere per riuscire ad articolare dei verbi utili alla causa di Nefas. Quasi rigettò tutto quello che aveva bevuto nella taverna addosso all'albino e, quest'ultimo, fece non poca fatica a trattenere un moto di stizza e di estremo disgusto. Per fortuna, non vi era praticamente anima viva in giro per le strade di Timisoara. Nessuno li avrebbe ostacolati o derisi. L'esasperazione dello scandinavo si stava però accentuando sempre più, quasi si pentì di aver aiutato Pavlev. Quel vecchio poteva davvero indicargli una pista da seguire?*

Fatti forza vecchio, cos'è che ti spaventa fino al punto di bere come una spugna e ridurti in questo tragico stato... dimmelo, aiutami a capire chi è il responsabile di questo clima di tensione.

*Il giovane dalla pelle diafana cercò di premere sulla questione che gli interessava. La resistenza fisica e mentale del vecchio doveva aver raggiunto i propri limiti, quindi avrebbe ceduto da un momento all'altro... l'importante era quello di riuscire a scucirgli di bocca parole abbastanza chiare da poter comprese da un orecchio umano. Nefas non gli avrebbe permesso di perdere conoscenza prima di allora, anche a costo di forzare un po' la mano. Dopotutto, lui non lavorava per una corporazione che faceva opera di volontariato, ma per un esercito oscuro desideroso di risultati concreti.*

[LU RE]

*nefas incomincio, mentre camminava accompagnando il vecchio, a fargli varie domande, ma putroppo per lui, per quanto si sforzasse, sia gentilmente che in modo rude, il vecchio era ormai troppo ubriaco, le parole che uscivano a vanvera dalla sua bocca erano spesso incomprensibili o piu' simili a vaneggiamenti.
Una delle poche cose chiare , era che gli chiedeva di portarlo a casa, perche' erano momenti bui.
Lo Specter quindi lo stava accompagnndo, un po' in modo casuale, percorrendo una direzione piu' dettata dall'alcool che dall'orientamento
Lo Specter stava anche perdendo un po' la pazienza, ma il vecchio era prorpio troppo fisicamente devastato per essre d'aiuto.
Mentre vagavano apparentemente senza meta , con i vaneggiamenti di Pavlev come unico suono nelle strade, lo Specter senti' una flebile voce di donna che chiamava da una delle case appena passate*

-pssss...Paaavleeel.....vieni dentro sciocco e non urlare..

*Una voce di donna stava parlando a voce molto bassa da una porta mezza socchiusa dietro di loro, ma il vecchio Pavlev sembrava non essersi accorto di nulla*

[ShinAnslasax]

*Uno spreco di tempo, ecco cosa era stato il tentativo di far parlare quel dannato vecchio ubriacone. Il norvegese aveva sopportato a lungo, ma a tutto c'era un limite. Era intenzionato ad abbandonare Pavlev li in mezzo alla strada e proseguire verso la prossima taverna, sperando di avere maggiore fortuna. Fu solo a causa del flebile richiamo di una donna, che Nefas fu costretto a desistere dai suoi propositi. Era chiaro che l'altra conosceva l'uomo in quanto lo aveva chiamato per nome. Era sua moglie, sua figlia o chi altro?
Era difficile stabilirlo fintanto che lei si trincerava dietro la porta di casa per la paura. Inoltre tale fatto aveva poi una reale importanza per i piani del guerriero degli inferi? Forse la donna avrebbe potuto informarlo su ciò che il vecchio non era stato in grado di dirgli per via della sua forte sbronza. Ormai era giunto fin qui, tanto valeva provarci. Il giovane dalla pelle diafana si avvicinò all'uscio della signora in modo da poter comunicare con lei a bassa voce.*

Lei conosce forse questo uomo? L'ho trovato in una taverna a bere come una spugna e stavo cercando di riaccompagnarlo a casa, ma non so dove si trovi la sua casa. Lui non è stato in grado di dirmi nulla, farneticava soltanto di una grave minaccia presente in questa città... ma non ho ben compreso a cosa si stesse riferendo. Siamo forse in pericolo a restare qui fuori nel cuore della notte?

*Nefas non era un grande oratore, ma il suo viso pulito e privo di imperfezioni era in qualche maniera accattivante per qualcuno del sesso opposto. Magari sarebbe riuscito nell'intento di scucire dalla bocca della donna quanto voleva sapere dall'ubriacone. Forse c'era ancora una possibilità per cambiare le sorti finora avverse di questo viaggio nella città di Timisoara.*

[LU RE]

*Il richiamo della donna aveva attirato l'attenzione dell' albino che si dirsse verso la porta e le rispose*

-Lei conosce forse questo uomo? L'ho trovato in una taverna a bere come una spugna e stavo cercando di riaccompagnarlo a casa, ma non so dove si trovi la sua casa. Lui non è stato in grado di dirmi nulla, farneticava soltanto di una grave minaccia presente in questa città... ma non ho ben compreso a cosa si stesse riferendo. Siamo forse in pericolo a restare qui fuori nel cuore della notte?-

*Nefas senti' alcuni rumori da dietro la porta e poi la donna riprese sporgendosi un poco di piu, era una signora anziana, dagli occhi gentili, con espressione notevolmente proccupata*

-Ohh, il mio Pavel, presto giovanotto, venga dentro, si non e' salubre stare fuori dopo il calar del sole. La prego entri, e' stato cosi' gentile. Si purtroppo Pavlev ha sempre avuto il cattivo vizio di bere, ed ora beve veramente troppo-

*Cosi' dicendo la signora fece entrare lo Specter ed il vecchio , che ormai dormiva appoggiato alla spalla di Nefas.
Appena entrati la donna fece accomodare nella piccola cucina il giovane e adagio' su una sedia il marito*

-La prego bel giovine, mi aiuti a distendere questo vecchio sconsiderato nel letto
Oh si  ,grazie, per me e' cosi' pesante, sa sono anziana ormai.
Grazie , e' tanto gentile quanto carino, ma lo sa, che e' un po' troppo pallido? Dovrebbe mangiare un po' di piu! Posso offrirle un po di pane, formaggio e verdure con un po' d'acqua? Putroppo non ho molto da offrirle non siamo benestanti-

*Lo Specter pur un poco riluttante aiuto' l'anziana e dopo si acocmodo' a sedere e prese a mangiare qualche boccone, avendo accontentato la signora riformulo' nuovamente la domanda di prima e l'anziana un poco turbata e titubante, rispose comunque data la gentilezza e il bel viso dello straniero*

-Si , sa di questi tempi, negli ultimi mesi , sono scomparse varie persone...-

*La signora abbasso' la voce come se non volesse farsi sentire da orecchie invisibili*

-Si , scomparse, e le guardie brancolano nel buoi, sono stati trovati anche alcuni corpi , dicono, ma non di tutti coloro che sono scomparsi, e dicono che i corpi sono morti, trafitti al cuore...
Ma lo sa, alcune storie raccontatemi da mia nonna, quando ero bambina, narravano di simili morti in questa zona, ma tantissimi anni fa, qualcosa di strano e terribile sta accadendo, mi dia retta, guardi ora le posso offrire solo il divano per dormire, ma le consiglio di dormire e non uscire piu' per stanotte, anche io devo dormire, sono troppo stanca, ero in ansia per quello sciagurato...la prego si fermi qui a dormire-

*Sbadigliando, la donna, smise di parlare e guardo' con un sorriso il giovane davanti a lei*

[ShinAnslasax]

*Lo specter di Quetzal cercò di assecondare l'anziana signora in modo da poterle estorcere tutte le informazioni di cui era al corrente a proposito dei misteriosi omicidi seriali avvenuti a Timisoara. Pavlev venne subito messo a riposare. Una volta trasferiti nel soggiorno della casa, Nefas non ebbe alcuna ragione di rifiutare il cibo e le bevande che gli vennero generosamente offerte, poiché avrebbe risparmiato i fondi destinati alla missione. Dopotutto, l'albino non aveva idea di quanta sarebbe stata lunga la sua permanenza in città.*

Non se ne preoccupi, questo è il mio colore naturale di carnagione.

*Il norvegese scrollò le spalle con nonchalance, mentre ascoltava con attenzione i successivi sussurri della donna. Era chiaro che temesse quella situazione. Eppure, il norvegese non ricevette molte più informazioni di quante non ne avesse già a propria disposizione. Forse aveva sopravvalutato le capacità della popolazione locale o forse era il serial killer ad essere troppo abile nel proprio sporco lavoro. L'unico punto strano ed interessante nella storia dell'anziana signora, consisteva nel fatto che anche diversi anni prima si era presentato il medesimo tipo di problema e con le stesse identiche dinamiche oltretutto.

Si trattava dunque dello stesso assassino di allora o era semplicemente un suo imitatore?

Di fronte alla richiesta della donna di soggiornare li per la notte, in quanto ritenuto più sicuro per la propria incolumità, Nefas rispose affermativamente. Quantomeno si concesse il lusso di prendersi un paio di ore di riposo prima di lasciare di soppiatto la casa di Pavlev senza dire loro una singola parola. Aveva fretta di trovare degli indizi molto più concreti e quello era il momento migliore della nottata per ottenerne. Se un assassino seriale era in zona, allora lo scandinavo avrebbe usato le guardie del turno di notte della città di Timisoara come delle inconsapevoli esche per farlo uscire allo scoperto.

Avrebbe veramente funzionato questo tipo di stratagemma?*

[LU RE]

*Nefas accetto' il cibo e l'invito della donna a dormire nel divano dell'austera  casa. Aveva in mente di svicolare dopo qualche ora dopo aver riposato. Non era male aver ricevuto tale invito, un pasto caldo ed un posto confortevole dove riposare gli avrebbero fatto risparmiare alcune risorse
Il cibo mangiato era non ricco ma buono e caldo, come lo era nche ildivano, confortevole come pochi giacigli su cui lo Specter avesse dormito  ormai da tanto tempo. Come anche la gentilezza della donna era una cosa a cui l'albino ormai non era piu' avvezzo.
Lo Specter si addormento' infatti tranquillo in un sonno ristoratore, cosi' sereno che non riusci' a svegliarsi dopo poco come si era ripromesso.
Ma fu comunque svegliato dalla donna, in modo agitato, con la coda dell'occhio vide che era ancora buio, ma ormai il momento in cui il cielo si sarebbe rischiarito per l'alba era vicino.
La donna era in lacrime e cosi' parlo' allo Specter*

-Giovanotto, mi scusi, la prego, scusi se la sveglio, ma..ma...il mip Pavlev, la prego, mi aiuti, lo aiuti, venga con me...la prego...-

*Tra lacrime e singulti, l'anziana donna sveglio' Nefas e gli chiese di aiutarla*

[ShinAnslasax]

*Tutti gli intenti del norvegese finirono in una "bolla di sapone". Durante il breve periodo di riposo che si stava concedendo prima di tornare a calcare le buie strade della città di Timisoara, Nefas venne improvvisamente svegliato dalla vecchia signora. Nel suo stato di estrema ansia e preoccupazione, era difficile stabilire quale urgenza si stesse verificando, ma doveva avere qualcosa a che fare con Pavlev, l'ubriacone incontrato poco tempo prima nella locanda. Che avesse avuto un malore?*

Signora, si calmi e mi dica cosa sta succedendo con esattezza a Pavlev. Altrimenti non sarò nelle condizioni di poterla aiutare con la dovuta efficienza.

*Il ragazzo dalla carnagione diafana non aveva a cuore il fatto di dover soccorrerre quella coppia di anziani, ma per lui sarebbe stata una notevole fonte di problemi se le guardie cittadine si fossero riversate in massa all'interno di quella casa, scoprendo la presenza di un servitore di Hades. Si, poiché era indubbio che avrebbe cercato di chiarire l'identità dello straniero, prima di procedere con il resto dei loro doveri. Il norvegese stava agendo solo per mantenere intatta la propria copertura di semplice viandante.*