Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


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Le votazioni sono chiuse: 02 Settembre, 2016, 12:15:08 pm

Autore Topic: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!  (Letto 4375 volte)

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Offline WhiteSary

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Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« il: 17 Luglio, 2016, 16:53:53 pm »
Scusandomi per il ritardo apro il topic per le votazioni.

I racconti in gara verranno inseriti nei successivi due post, avrete 15 giorni di tempo per leggerli ed esprimere una preferenza tramite l'apposito sondaggio.

Il racconto vincitore con relativo autore verrà rivelato solo alla chiusura delle votazione per creare più suspance :D


Ora votate!

Offline WhiteSary

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #1 il: 17 Luglio, 2016, 16:54:27 pm »
Racconto N°1

Scorre l’acqua, scorre lenta..

Oggi, ore 11:00
Liceo Ichikawa, Tsuno, Prefettura di Kochi, Giappone meridionale.

Una limpida giornata di primavera. Al liceo, la vita di tutti i giorni scorreva tranquilla già da molti mesi, e il ricordo del misterioso svenimento di massa di inizio anno era ormai svanito dagli studenti. Solo un’innocente noia sembrava aver preso i professori e i ragazzi, che avrebbero dovuto pensare ai voti di fine anno, ma invece, non troppo segretamente, già pianificavano le vacane estive. Era una bella costruzione il liceo, in stile decisamente europeo, dalle forme solide e squadrate, bianca e sormontata dall’orologio che avvertiva i ritardatari e faceva sospirare in attesa dell’ora di pranzo. Eppure, se fosti stati li quel giorno, non avreste potuto non provare una strana sensazione, come un profumo che si aggirava nell’aria. Un’eccitazione sommessa, o nascosta. Certo, tutto si svolgeva come sempre, ma non avreste dubitato che qualcosa bolliva in pentola; e osservando meglio, avreste infatti notato borbottii, frasi sussurrate all’orecchio, sguardi elusivi. Cosa poteva essere successo? E a dire il vero, da quel misterioso evento, solo una cosa era cambiata nel liceo, e precisamente l’odore. Un odore di fiori, soprattutto rose, si era impossessato dell’aria, rendendola frizzante, maliziosa, delicata. Questo perchè un nuovo corso era stato aggiunto al quarto anno, e cioè quello di botanica, e per questo nel giardino erano stati ricavati gli spazi per una serra ed era stata trapiantata una collezione di rose multicolori, provenienti da ogni parte del mondo, dai giardini di Kyoto fino alla Grecia. Ma questo non bastava ancora per giustificare quell’aria, quel profumo. Certo, sembra proprio strano a raccontarsi, e forse non ci crederete. Ma quel profumo persistente che potevate annusare in ogni angolo del tozzo edificio, non sembrava provenire nè dalla serra, nè dal roseto, ma piuttosto da un uomo: il prof Arne Saknussem. Molto giovane in verità, ma alla sua età, già esperto di botanica, il professore veniva dalla Svezia ed era un “acquisto” importante per il personale della scuola. Snello, dagli occhi verdi come il mare tra le scogliere, di carnagione bianca e dai lunghi capelli lisci, il professor Arne non aveva un filo di barba e indossava sempre vestiti leggeri alla moda.
Kyaaaaah! Eccolo!
Stai attenta Rumi! magari ci vede hihi
Uuh..ma che importa.. quant’è bello ragazze! Altro che quel pelatone di matematica!
questo si che è un prof.. con cui vale la pena seguire la lezione hihi
Bah! Ma guardatele..
Koshi! C..che vorresti dire?
Ma si, anzi, guardatelo, quant’è effeminato..se lo incontri per strada di schiena, penseresti che è una donna!
Bah! voi maschi! dite così solo perchè è una persona delicata!
Mpfh ..delicata? Ora li chiamano così quelli come lui?
Sarai bello tu Buja! basso e pieno di muscoli! O tu Koshi, magro come un chiodo e peloso come un orso!
(Koshi e Buja): Nn… non è vero!!
(tutti): ahahah!
Guardate!.. non è Koshino che corre via?
Piange! che sarà successo, Rumi?
Mh……..

Ore 18:00.

Non erano passate che poche ore dalle lezioni del mattino e Arne, con quella solita aria da chi non cammina ma, anzi, galleggia almeno un palmo da terra, si diresse al parcheggio della scuola. Trovata la sua Alfa bianca, costoso modello europeo che era l’invidia di molti altri docenti, e contando sulle ore di sole pomeridiano che la primavera concede, Arne si avviò lungo la statale che passa al largo del monte Bandagamori per raggiungere la città. Susaki è una cittadina pacifica, dignitosa, ma dalla periferia un pò degradata, in cui non vi consiglierei di andare. Potreste trovare facilmente una prostituta, o, dopo un pò di cammino, un ragazzino isolato in uno spiazzo apparentemente senza pensieri, che potrebbe fornirvi hashish a buon mercato. Non si tratta di un luogo di vacanze. Che un uomo elegante come Arne potesse trovarsi li, anzi, peggio, recarsi appositamente li, sembrava non avere alcun senso. Non pensate però che nessun signore distinto, proveniente da Tsuno o dal centro città, non comparisse mai da quelle parti per concedersi un pò di svago dal lavoro continuo; e così, se aveste visto come me il prof. Arne entrare in un localaccio dove si servono alcolici, magari avreste anche fatto un leggero sorriso. Arne entrò in quel locale, credo, alle 18:47. Inutile dire che i suoi lunghi capelli e il suo abbigliamento attirarono subito l’attenzione: si trattava di una camicia rosa, a maniche lunghe, di seta leggera, e di un paio di pantaloni lunghi di raso color bianco avorio. Le scarpe erano semplici mocassini, ma di pelle chiara e di marca. Non portava gioielli ne orologi. Le mani bianche e sottili erano strane per una persona che coltiva delle piante e indicavano un uso di guanti e una certa cura personale. Non un filo di barba oscurava il suo volto, di grande dolcezza, ma comunque turbato. L’ambiente infatti non era dei più sereni. In un angolo una televisione piuttosto vecchia e dall’audio scassato gracchiava i numeri dell’estrazione del lotto. Il locale era nella penombra e pieno di fumo proveniente da sigarette di diversi generi di tabacco, così che l’aria era davvero pesante. Il pavimento appiccicaticcio sembrava ostacolare il passo e un barman dallo sguardo perennemente assente e annoiato lustrava i bicchieri con uno straccio lercio. No, non era il posto per lui! Eppure la sicurezza con la quale si incamminò verso un angolo appartato del locale, tradiva il fatto che lo conoscesse bene! Possibile? Un tavolo infatti si trovava addossato ad un angolo buio, che fino a poco tempo prima era occupato da un’infernale e rumorosissima slot machine. Il posto era perfetto per quel genere di cose, perchè anche in un locale pubblico, una slot si può porre solo in un angolo dove il giocatore non si sente osservato, come se un’insana mania lo portasse a giocare e a perdere e una sana parte di lui si vergognasse costantemente. Ma la macchinetta, sventrata da un giocatore un pò troppo sfortunato e alcolizzato a colpi d’ascia mesi fa, giaceva in pezzi sul retro. Al suo posto, proprio quel tavolo. E proprio a quel tavolo, un uomo. Un ragazzo anche lui suvvia, di carnagione scura, della stessa età di Arne, ma diverso, davvero! Jeans sporchi di fango e Dio-solo-sa-cosa, canottiera blu scura, pelo sul petto, barba incolta, capelli in disordine e collane d’oro. Due occhi profondi, di un blu scuro, quasi neri, come il mare di notte, fissavano un bicchiere colmo di tequila. Vedere Arne sedersi li, ed essere anzi aspettato, non poteva che farvi saltare i nervi. Forse che il prof.. cercasse quel genere di.. appuntamenti?!
Mpfh.. eccolo per la predica della settimana..
..non potresti almeno sederti più composto?
Aaa…. mannaggia, ma non siamo mica nelle tue classi sai? E io non sono un mocciosetto..
..a guardarti non si direbbe..
Ma non hai altro da fare di venerdì pomeriggio?
Lascia perdere.. come vanno gli affari?
Bah. non si batte chiodo. Questa città non ha lavoro adatto al mio genio..haha.. ahhaha! (beve un altro sorso)
Non è neanche sera.. da quando bevi così?
Volevano farmi lavorare agli imballaggi..a me.. li spedirei all’inferno se..
Zitto!
Ma cosa vuoi che ne sappiano qui!! Ehi tu, al banco!
Smettila!!
(barman) Dimmi italiano. Altra tequila..o finalmente salderai il conto, Dante della bottiglia?
Bestia immonda! Sai che sono un.. un ragazzo d’oro.. no?
(barman) Mpff..ubriacone d’un europeo…
(Arne) (sospiro di sollievo) Mi fai preoccupare..
Mah.. sconfitto da un moccioso.. mah.. io che regnavo sull’Ade.. mah..
disse Carlo abbassando la testa sul tavolo fino a spegnersi come una radio dalla batteria scarica.
Oddio, era ubriaco. Troppo e troppo presto. Un pò disgustato dall’idea, Arne lo caricò in macchina, sperando non si sentisse male durante il viaggio, e lo riportò a casa ancora addormentato. La casa di Carlo era un appartamento in un piccolo condominio scrauso per single e uomini divorziati, al limite delle possibilità economiche. Per terra, immondizia mai pulita dal comune: cartoni della pizza, sacchetti di condimenti e cibo precotto andati a male, pile di documenti di società fallite o inesistenti. Sconsolato, Arne aprì la porta.  Meglio, ci provò perchè dietro di essa a impedirne la completa apertura era uno scatolone. La casa era orribilmente vuota e polverosa, e quello scatolone stava propri li! Entrando, ad Arne sembrò pieno di riviste. Una fila di bottiglie di birra vuote era sull’attenti in cucina, o meglio nell’angolo con i fornelli. Il letto era dalla parte opposta della stanza. La casa era impregnata dall’odore del ramen istantaneo da far schifo.
Oddio Carlo.. ma come si fa a dormire qui?
E’ semplice.. basta ubriacarsi un pò..
Terribile! Sei incredibile.. oddio.. dov’è il bagno? Accidenti! ma cos’hai addosso! Guarda, solo per averti preso sottobraccio ho sporcato la camicia! Ma cosa..
..qui oltre l’ingresso e questa camera c’è solo il bagno, caro architetto..
BAH!! e cos’è questa roba?
Arne guardò allora meglio dentro lo scatolone, che ovviamente, faceva da inciampo anche per il bagno. Si accorse che erano colmo di immagini di nudo femminile, vecchie e usate. Certamente, non era un appartamento dove portare una donna. Gli venne lo schifo a pensare cosa avrebbe trovato in bagno, ma vinto dal pensiero della sua camicia di seta, piuttosto costosa, entrò comunque. Carlo, ubriaco, bolliva di rabbia.
Mmmpf.. ora guarda dentro le mie “scatole”.. bah.. è a casa sua il fighetto sisi. Gli ho chiesto io di aiutarmi? Ce la facevo a tornare anche da solo! mm.. e questa?
Arne era entrato portando con se una borsetta, che aveva posato sul comò. Immediatamente l’italiano ne fu attratto: se non l’aveva lasciata in auto doveva contenere...
Proprio in quel momento lo svedese uscì dal bagno, rasserenato, con una vistosa area bagnata della camicia, ormai salva. Ma qualcosa lo turbò nuovamente:
Fermo! Carlo, cosa fai?
Hahaha cosa faccio.. e tu? Cosa fai tu?
Ridammi tutto!
Ma sentilo! il signorino, il principino. Fruga nelle mie cose.. ficcanaso! cosa si prova quando qualcuno fruga le tue cose, eh?
Arne era immobilizzato dall’imbarazzo.
Guardatelo come arrossisce! ahaha.. ahahahaha!! Bene bene. “Il professore”, “i principi morali”. Guardate qui!
Sul letto erano disposte numerose lettere indirizzate ad Arne. Lettere d’amore.
Quanto sentimento! “Al mio amato”... “Timoroso, ti invio una poesia per…” ..e ancora..”lo faremo tutta la notte, vero?”.. “ti amo dal più ..” firmato..”Rumi”..”Neryma”..”professoressa Valery”?.. Hahaha...hahhahaha!!! Ma guardatelo..e se le porta sempre con sè.. e ti credo! Fai la predica a me.. e poi.. qua c’è da andare in galera amico, in galera!! Non solo professoresse.. Ragazzine! e ancora.. guardate!... “..Koshi”.. anche con i ragazzini e? Ma di che sesso sei?
Ridammi tutto!
Un urlo davvero mostruoso era uscito da Arne, così duro che persino Carlo ne fu sorpreso.
Stai tranquillo.. siamo amici lo sai.. ecco..
Lo svedese riprese le lettere con avidità.
..sembra che non riusciamo ad adattarci ad una vita normale, eh?
...già..
Da quando Saori ci ha resuscitato dopo la battaglia al Santuario.. lo vedi, che era una menzogna questa vita? bah. Lo dicevo io, lo sapevo! Mi fa impazzire. Sconfitti da cinque mocciosi, e poi.. resuscitati da una ragazzina in gonnella! Puah! E mi facevo chiamare “Maschera della morte”. Mi chiedo perchè ha avuto pietà di noi.. Ormai siamo inutili, Arne..
Anche i nostri cloth lo sono.. hai più provato a indossarlo?
...si.. non mi riesce. E tu?
Capisco.. Io l’ho nascosto. Ma tu.. avresti potuto almeno accettare un lavoro dalla Fondazione, come ho fatto io, e non solo dei soldi.. quelli ti finiranno!
ah...ahahahah! So badare a me stesso vedrai!
Carlo rideva di gusto, ma evitava di guardare l’interlocutore negli occhi, preferendo rivolgersi verso la cassa che faceva da comò.
Io ho una dignità, signor Dongiovanni!
Trovi dignitoso questo posto?
Lascia perdere Arne. Più dignitoso che avere a che fare con quella ragazzina intrigante, quella stramaledetta viziata di Saori! Ascoltami, Arne. Vivo nella sporcizia, è vero, ma tu vivi nella menzogna! Inganni tutti con la tua bellezza, ma non dai a nessuno il tuo cuore, preferendo l’adulazione cieca!
Taci..!
Nella vita devi sporcarti le mani. Non devi vergognarti di ogni macchia, ogni peccato: siamo dei peccatori? Siamo ammassi di carne putrida? E così sia!! Sei un ipocrita! Almeno io...!
Ma certo, non lo sei..e guarda che bel risultato! Anche io ho qualcosa da dirti, Death Mask. Tu hai fatto della tua vita un eterno peccato, un’eterna sporcizia. Ma c’è anche dell’altro!
Mmmf..Questo è l’essere umano..la sua natura, la sua realtà, è sporca!
Non c’è solo questo. Se così pensi, sei cieco, Death Mask.
Ah già.. intendi le tue rose? non so che farmene dei fiori.. mi fanno pure starnutire!!
..dentro ogni uomo c’è del bello. Anche dentro di te. Lo so.
…...chissà..
In quel momento si fece un gran silenzio. Carlo e Arne erano piombati nell’apatia, la testa china sul petto e gli occhi asciutti, ma tristi. Fu in quel momento che sentirono il vento, e il mare, dall’altra parte della strada. Senza dire una parola, come in un rituale, o la sceneggiatura di una scena che si era già ripetuta più volte, si incamminarono insieme fuori dal quel luogo sudicio, aspirando l’aria salmastra, dirigendosi verso la vicina spiaggetta. Ormai, era il tramonto e in cielo cominciavano a scintillare le stelle, mentre un vento caldo, da terra, portava con sè i petali di numerosi piccoli fiori. Mentre osservavano il mare calmo e il firmamento, fu Death mask improvvisamente a rompere quell’incanto:
...ricordi la canzone che cantavamo da piccoli, quando ci siamo incontrati la prima volta da queste parti, da ragazzini?
Si. Ogni tanto mi capita di risentirla in mente. “Scorre l’acqua….”
…”scorre lenta…”

Due mesi dopo, ore 09:00
Liceo Ichikawa

Che strano.. questi fiori..non c’erano ieri. Mah, devo essere con la testa altrove.. non possono mica spuntare così.. pensavo di conoscere ogni piantina del mio giardino..(sigh!) però, son belli davvero..
Sapevo che ti sarebbero piaciuti, maestro.
Improvvisamente, una voce era emersa dall’ombra prodotta dalla serra. Una voce che fece sobbalzare il professor Arne. Una voce oscura, cavernosa, come da chi ha pianto per un’intera notte. Una voce che non avrebbe dovuto esserci, essendo il primo giorno di vacanze estive per l’istituto. Voltandosi, Arne rimase sconcertato.
Maestro, in che strano posto la vedo. E in che stato! vestito come un “civile”, e in vacanza..mpfh..
Ma tu...no.. ti credevo morto.. Misty!
lo ero. Anzi, maestro, lo sono.
Un brivido corse lungo la schiena di Arne. “lo sono”?
Sei stato anche tu resuscitato da Saori? No.. cos’è quell’armatura nera…?!
Hahahhahaha! Sei in vena di scherzi, maestro. Mi dona, vero? Nera come la notte, calda come il fuoco. No, quella ragazzina! Non voglio nemmeno vederla!
Non è un Cloth e nemmeno una surplice… ma allora…!
E’ una Leaf ovviamente. Un’armatura donatami dalla Dea Eris insieme a questo meraviglioso corpo!
Eris!
Si maestro, ho giurato fedeltà a Eris. E la Dea in cambio mi ha donato questo magnifico ed eternamente giovane corpo! Il nostro sogno, maestro, realizzato! Sono venuto qui a prenderla, lei che era il migliore tra i Gold Saint!
Prendermi?
Se passerete a Eris maestro, ne diverrete un generale. E la vostra bellezza non sarà mai toccata dalla vecchiaia! Rimarrete perpetuamente giovane e bellissimo.. come ora!.. Con me!
...Misty…!

Stessa ora, appartamento 8, condominio alla periferia di Susaki.

Uhuhuh...sveglia ragazzino!
Una voce terribile e sguaiata emerse da un angolo della stanza. Spaventato, Death Mask trasalì, alzandosi improvvisamente dal letto.
Ah! Chi è la!
Uhuhuhu come sei fuori allenamento ragazzetto. E dire che ti avevo avvertito.. se salti gli allenamenti, ti punirò!
Questa voce.. no! Impossibile!
Cosa c’è, moccioso? Uhuhuhu.. quella vocina, ancora trema di paura!
Un individuo robusto, muscoloso e dal corpo martoriato di cicatrici, emerse dall’ombra. Una maschera da demone sul volto, una corazza oscura sul petto. Un ladro forse? O un sicario?
Ma...no! Tu.. tu sei morto!
Un pugno formidabile investì Death mask in pieno volto, facendolo ruzzolare contro il letto. Il peso del suo corpo lanciato con tale forza, ruppe persino la cassa che faceva da comò.
Sciocco! E io sarei morto? Svegliati e inchinati.. al tuo maestro!
Tu.. Guilty!
Che aspetti?
Ah...
Death Mask, vinto da un tremore inarrestabile, si inchinò meccanicamente.
Ti dò un comando, moccioso!
Si, maestro…
Uuhuh.. devi passare dalla parte di Eris. Entrare nel suo esercito!

Liceo Ichikawa

Misty, ma cosa stai dicendo? Quindi tu avresti tradito Atena, ricevendone in cambio..
La vita eterna. Anzi, la bellezza eterna, maestro. Non sto forse seguendo le tue orme, i tuoi insegnamenti? Eris erigerà un mondo di fiori e di eterna bellezza. Non ha mai avuto senso servire Atena, la dea lorda di sangue!
….io..
Non fosti tu ad insegnarmi tutto questo, maestro? Finalmente abbiamo una degna padrona. Sarai contento di gestire le sue schiere!
Io.. Misty.. io devo chiederti.. perdono..
Che cosa?
Sono stato un cattivo maestro. Hai frainteso, anzi, io.. sono ...
Misty non aspettò nemmeno che Aphrodite smettesse di parlare. Con un calcio veloce, spedì il maestro a schiantarsi verso la serra in un fragore di vetri rotti.
Maestro! ma come.. voi.. non riuscite nemmeno a difendervi da calci così lenti?
Ugh…
No..non volevo crederci.. ora capisco il vostro attegiamento! Siete così fuori allenamento.. la vita mondana vi ha così indebolito?
Misty….
..che vergogna.. ma c’è tempo per ..eh..? Cosa vedo?!
Rompendo la serra, Misty si accorse improvvisamente che non vi erano solo fiori. Ortaggi comuni, patate, legumi avevano un loro spazio insieme a Iris e Orchidee.
!!.. ma.. che significa..!
Proprio in quel momento, si udì un grido:
(sconosciuta) Arne!
Una ragazza, mora, giovane dalla pelle chiara, si avvicinava correndo, avendo sentito la serra andare in frantumi.
(sconosciuta) Arne! Che succede qui?
Uh… e tu chi saresti ragazzina?
Lau!
(Lau) Che ti è successo Arne? E tu, chi sei? Come hai potuto colpirlo? Chiamerò la polizia!
Cosa fai qui Laoxing?
Misty era stupito che una ragazzina comune potesse rivolgersi così a un Gold Saint. Ma cosa faceva una ragazza a scuola quel giorno? L’istituto era deserto!
(Lau) Arne, ero venuta a prendere gli ortaggi. Per i poveri..
Misty rimane come fulminato. Il maestro! Il maestro aveva sottratto alla bellezza dei fiori una parte della serra per coltivare piante comuni da dare a dei cenciosi straccioni!! Era davvero Aphrodite colui che si trovava davanti?
Maestro! Che significa?
Misty.. L’acqua.. il tempo scorre.. lento, ma inesorabile. La proposta di Eris non è che un’illusione.. e io.. perdonami.. sono stato un cattivo maestro..
Ma cosa..
Ascoltami, Misty! Anche se sembravo risoluto nell’inseguire la bellezza eterna, il mio cuore era scosso da dubbi.. Ora ho compreso meglio.. Non devi vivere nell’edonismo e nella vanagloria, rimanendo solo a te stesso! la vita vera è diversa. La vita vera è fatta anche di “sporcizia”!

Appartamento 8

Un corpulento intruso sta massacrando di pugni l’inquilino. Non è la prima volta che accade, in quell’agglomerato di uomini falliti schiavi dei debiti. Nessuno chiamerà la polizia.

Come osi ribellarti al tuo maestro?
Io...maestro, perdonami...
Un altro calcio colpì Death Mask in pieno volto, scheggiandogli un dente.
Perdono? compassione.. puah!! Sai bene che non si addicono a chi viene da Death Queen! Non ricordi cosa ti ho insegnato?
Death Mask ricordava bene. Più volte aveva rischiato la morte in allenamento e a causa delle terribili punizioni del maestro, un uomo orrendo con una maschera da demone sempre sul volto. Guilty l’aveva frustato e obbligato a scottarsi nudo al sole, legato a delle rocce.

Death Queen Island, molti anni prima.
Comunità dei Black Saint.

Carlo, moccioso! devi smetterla di piagnucolare, o ti punirò ancora!
Io.. si.. maestro
… vedi Carlo, tu non potrai mai più mostrare umanità o compassione..
Ma perchè, perchè maestro!
..osserva.
Qu..quella è la tomba di quella donna!
Quella donna, si. Quella della casa sulla pianura. L’hanno seppellita oggi. Che ne dici?
Era bella… mi dispiace che sia morta..
Un sonoro schiaffo colpì il ragazzino, che aveva appena sei anni. Il ragazzo cadde in terra.
Stupido idiota d’un moccioso! Bellezza? Era bella? Guardala ora!
Con un sol colpo, Guilty affondò le mani nella semplice terra dov’era sepolta la donna; ne tirò fuori un cadavere in putrefazione, gonfio, verde, dalla pelle lacerata e la bocca orrendamente spalancata.
Aaahh..AAAHH! Noooo!
Uhuhuhu..sciocco! Ecco la tua bellezza!
Io…
Ogni cosa bella muore e si riduce così, mostrando cosa siamo in realtà! La bellezza è solo un’apparenza che cela la verità, la terribile verità!
..ve.. verità!
Tu pensavi che essendo bella fosse anche buona.. uhuhu..non lo sai? questa donna ha dato in sposa la propria figlia di 12 anni a un vecchio, per soldi! uhuhuhu..ahahahah!!
...noooo!
...sei uno sciocco Carlo. Il mondo fa schifo. Tutti fanno schifo. E tutti finiremo all’Inferno… auahauhahaha! Non sarà meglio di qua dopotutto!
Carlo riusciva a stento a trattenere le lacrime, impaurito dalle punizioni di Guilty I pugni stretti lungo i fianchi.
Ma tu qualcosa la potrai fare ragazzo.
..io?
Guarda!
Una fiammella bluastra in quel momento si distaccò dall’immondo cadavere, volando in cielo. Affascinato, Carlo la seguì finchè non si ritrovò tra un ammasso di stelle, al centro di una costellazione.
Quello è l’ammasso del Presepe, Carlo. Si trova al centro di quella costellazione, il Cancro. Ed è l’ingresso al mondo dei morti!
L’ingresso..
Questo sarà il tuo compito, come allievo della nostra comunità. Conquistare il Gold Cloth del Cancro e presiedere quell’ingresso,come un demone senz’anima e senza alcuna pietà!

Istituto Ichikawa

Laoxing, terrorizzata, si trovava tra i rottami della serra insieme al corpo, già ferito, di Arne, che le faceva scudo. Sebbene risoluto, lo svedese non fissava Misty ma guardava in basso.
No.. non ci credo.. il mio maestro.. mpfh
Misty!
Urlò Arne, che ancora mosse la testa verso il basso, stavolta verso un punto preciso. Lì sotto aveva sepolto..
Non siete più il mio maestro..
Cosa dici!
Non vi riconosco più! Nel mito, i Pesci sono animali protettori di Afrodite, Dea della bellezza!! Afrodite e Eros che, gettatisi in acqua per sfuggire al mostro Tifone, si tramutarono in pesce. Non è per questo che vi facevate chiamare così anche voi? Non è quell’eterna coppia che dovevamo formare? Dove finirà la vostra bellezza? Siete così debole, come quella ragazzina! Mavrou Tripa!
Dal pugno di Misty esplose un colpo tremendo, una corrente fulminea carica di cosmo, diretta contro Lau! Il colpo esplose, andando a segno in un lampo accecante.
Uhuh.. è questo dunque il nuovo potere datomi da Eris? hahaha! ..ma.. cosa..!
Dileguatesi la polvere, Lau era sana e salva. Davanti a lei si era manifestato un altro cavaliere, splendente in una dorata armatura. Laoxing stentava a riconoscerlo:
“Io sono il cavaliere della bellezza, che splende tra il cielo e la Terra…”

Appartamento 8

Mi rifiuto di obbedire!
Come? Tu, moccioso, disobbedire a me? Ti frusterò!
Punire eternamente i morti non è lo scopo della mia vita!
Folle! eppure ero stato chiaro.. nessuno merita pietà!
No.. dentro ogni uomo, la bellezza esiste..
nella mente di Carlo risuonava la canzone..”scorre l’acqua, scorre lenta..”
Uhuhu...pazzo! sei stato corrotto dalla vanità? Sei così debole.. sembri calmo e risoluto, ma sei una persona emotiva!
(sconosciuto) - Che succede qui!
Uhj…
No! non entrare!
Un anziano signore era entrato nell’appartamento, trovando la porta misteriosamente aperta e sentendo delle urla. Era un uomo basso, sui settant’anni, ma dagli occhi vispi. Ormai non aveva che pochi radi capelli, tutti bianchi. E portava un fagotto sotto braccio, che gli scivolò alla vista del terribile Guilty, svelando delle tele dipinte.
(Guilty) Ugh! ma questi.. chi sei tu, vecchiaccio!
(D.M..) M..maestro!
(Guilty) Maestro? questo mentecatto..ora sarebbe il tuo nuovo “maestro”, eh? auhauaah! E cosa ti starebbe insegnando? Aspetta..vuoi vedere che..
Guardando le tele cadute, Guilty ebbe un guizzo di sorpresa.
(Guilty) Non mi dirai che.. tu!!
(D.M..) ...vattene via. Voglio avere una vita normale.. vattene!!
(Guilty) Uh...uhuhuhu..pazzo! tu non puoi avere una vita normale! ora vedrai!
Non toccare quel vecchio!
Disse Carlo, che inspiegabilmente guardò di lato, verso la cassa fracassata. Dentro la cassa..
L’anziano era immobilizzato dal terrore. Era effettivamente un maestro di pittura, che spesso, da un pò di tempo, stava dando lezioni a Carlo.
Uhuhuh.. perchè, che vorresti fare? Sei come il granchio della mitologia! Pungi il tuo nemico, Eracle.. che alla fine ti schiaccerà! ahauahu! La tua costellazione non è che il simulacro del tuo cadavere devastato! auhauhauhau!!
Guilty alzò il pugno contro il vecchio, ma venne trattenuto dal braccio di Carlo.
Ah..uhuhu eccolo il granchietto.. ma…!
Guilty rimase stupito, non riuscendo a muovere il braccio. Voltandosi, non vide più un semplice uomo, ma un Gold Saint avvolto da fiamme azzurre e con dei fulmini per pupille.
Non avete mai capito il significato della mia costellazione maestro. Per quanto piccolo e indifeso, il Cancro fece la sua parte e lottò fino alla morte per la dea Era! Questo avreste dovuto insegnarmi!

Liceo Ichikawa

Ascoltami, Misty. Ti allenai come fratello più che come allievo. Come Eros accompagnò Afrodite nella sua fuga da Tifone tramutandosi in pesce, anche io volevo che mi fossi compagno.. Ma la bellezza viene solo dalla giustizia e dalla verità! Comprendi, Misty? Abbandona Eris e i suoi piani scellerati!
Quella ragazza.. vi ha così cambiato? Eh sia. Assaggerete la mia vendetta!
Non farlo, Misty!
Mavrou Tripa!
Anche stavolta partì un potente lampo, ma Aphrodite lo bloccò con una sola mano.
Impossibile! ma come..?
Cavaliere della Lucertola.. faresti meglio a fuggire come il tuo animale tutelare..
Ugh…
Mpfh. Le lucertole certo amano il Sole.. ma quando lo raggiungono, subito fuggono via!
Cosa?!
Nel mito, Apollo, dio della bellezza maschile e del Sole,  si divertiva da giovane a uccidere lucertole con uno stilo. Esiste anche una statua famosa, l’Apollo Sauroctonos..
E allora?
Da allora le lucertole fuggono il sole, pur essendone attirate, in un conflitto insanabile. Infatti la tua costellazione è difficilmente visibile, ed è stata osservata solo di recente.. tanto la lucertola si nasconde.. mpf..Fuggi via, è meglio, guerriero di Eris!
Non fuggirò! prendi! Megas Tripa!!
Folle! Demon Rose!
Misty venne sbalzato a terra, la sua armatura ridotta in frantumi. Il ghost saint era incredulo.
Tu..sembravi così inerme.. com’è possibile?
Laoxing, vinto ogni timore e sicura di essere ormai in salvo, cingeva la vita del suo cavaliere, che ne sfiorava teneramente la mano.
Ecco cosa avrei dovuto insegnarti davvero, Misty. La bellezza è importante ma non è tutto. Noi diveniamo forti.. per proteggere chi amiamo! Solo così otterrai sia la forza che la bellezza. Ecco la cosa più bella: amare.
!..
Dagli occhi di Misty scomparve ogni traccia di malvagità.
Maestro…
Misty!
Finitemi con grazia. Col vostro colpo più gentile. Lasciate che riposi in pace..
Con le lacrime agli occhi, Aprhodite colse una rosa bianca.
Perdonami, Misty, per essere stato un cattivo maestro.. spero però, infine, di averti dato l’insegnamento più importante.. Bloody Rose!!..
La rosa bianca, carica di un’aura dorata, si conficcò nel petto di colui che fu il cavaliere della Lucertola. Fu il colpo di grazia: non vi era più sangue da assorbire, e la rosa rimase candida.
Piangente e col capo chino, con il braccio ora avvinghiato alla vita della sua Laoxing, Aphrodite cominciò a cantare singhiozzando:
“Scorre l’acqua, scorre lenta..”

Spiaggia presso il complesso residenziale Nakatosa, ore 20:12 del giorno dopo.

Aphrodite..
Mmphf..
Aaahh.. mi vorresti dire che non posso ancora chiamarti così?
… ma si, hai ragione, Death Mask.
Ahhaha!!

Tu.. Ora che sei di nuovo un Saint, tornerai al Santuario?
A noi pesci piace viaggiare. Sono agli ordini di Saori, e le forze di Eris continuano ad aumentare.
E’ vero… ma non lasciare sola quella ragazza.. Sarà una dura battaglia..
Stai tranquillo… E tu? Tornerai in Grecia?
Tra qualche mese, forse.. Anch’io ero chiuso in me stesso. Esistevo solo io.. ma ora..
Ho visto che esporrai dei quadri.. Accidenti, avevo scambiato i manuali di disegno per pornografia l’altro giorno, a casa tua..
Ha...ahahhahahahaah!!! Si vede che non sei pratico hihi…
…. ho sentito dire che sei un pittore nato, che farai carriera..
Hihihi!!! Ma no… è che sono italiano, che sai tu!!
...
Sai.. ho accettato la proposta della Fondazione..
..?
Fare il tutor di arte all’istituto...
Aphrodite sorrise dolcemente.
Passarono alcuni istanti di silenzio, poi, insieme, i due amici intonarono:
“Scorre l’acqua, scorre lenta.. e tu dormi piccolo, mentre il tempo passa.. scorre l’acqua e tu rimani lo stesso.. scorre lenta, e tu cambi con lei…”

Offline WhiteSary

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #2 il: 17 Luglio, 2016, 16:55:17 pm »
Racconto N°2

LA CADUTA DI ORIONE, IL CACCIATORE ARGENTEO


*E' l'anno 1700, in terra di Grecia, nei pressi del Grande Tempio di Atene, la giovane Van Anh si appresta a riposarsi dopo un estenuante allenamento.

Mantenersi allenata, per essere sempre piu' veloce e superare i propri limiti e' uno dei propositi che la ragazzina giunta dal lontano Viet Nam si prefigge ogni giorno.
Poche settimane prima, dopo essersi allenata duramente con la Mestra Stella del Monastero di Cometa, aveva tentato di mettere in atto gli insegnamenti ricevuti da sola, ma troppo impulsivamente, e le era stato quasi fatale. Era soppravissuta solo grazie all'arrivo dello Spirito di un antico Gold Saint, morto da millenni, giunto in suo aiuto.
Ora cerca di prendere le cose piu' ponderatamente, ma in ogni coso sforza sempre il suo corpo al massimo.
Sdraiata sotto il sole pomeridiano di Atene, chiude leggermente le palpebre e respira lentamente, assaporando la brezza di quello splendido giorno.
Man mano il suo respiro si fa piu' lento, piu' calmo, quand'ecco che si lascia andare tra le braccia di Morfeo per un sonno riposante.....*


*...Grecia, un uomo bellissimo, alto piu' di due metri, muscoloso, dalla pelle abbronzata con capelli dorati come il sole ed occhi celesti come il cielo.
Egli camminava indossando le Sacre Vestigia Argentee d'Orione, era un Silver Saint di Atena,
una delle cariche massime tra le fila dei Paladini della Dea della Giustizia, un campione di rettitudine, con cuore ed animo nobili e il corpo e  braccio d'acciaio.*

*Era il piu' forte tra i suoi pari ed il suo spirito, il suo Cosmo si diceva che rivaleggiasse senza alcun dubbio con i Cavalieri d'Oro del mito, i grande Generali di Atena, in grado di distruggere interi pianeti con un solo sguardo.
Ma non vi erano Cavalieri d'Oro al Grande Tempio, da tantissimi anni,
era quindi lui Arios di Orione, l'Argenteo Cacciatore a guidare gli altri Saint
contro le Forze Oscure quando si palesavano.*

*Amato e riverito da tutti, uomini, Saint, bambini, fanciulle ed anziani, Arios metteva il  Dovere innanzi a tutto. Uomo retto , tutto d'un pezzo , senza macchia e senza paura. Aveva appena debellato alcune mostruosita', ibridi tra fiere e uomini, che avevano minacciato la periferia della citta' di Atene e camminava con passo sicuro uscendo dalla selva in direzione del Grande Tempio, quando udi' una voce leggiadra provenire dalle vicinanze.
Riconosceva quella voce, era sicuramente  Alcione della Gru, valente Sacerdotessa Guerriera di Atena e piu' volte sua compagna in battaglia. Era una ragazza forte quanto bella, dagli sviluppatissimi poteri mentali.*

*Arios si chiedeva perche' la Silver Saint si trovasse li e si stupiva nel sentirla cantar felice, con voce sublime, giacche' era uso a vederla sempre nei panni di una valente e forte guerriera senza distrazione alcuna.*

*Il Cavaliere d'Argento si avvicinava quindi al punto da dove proveniva la voce, pronto a farle una sorpresa, uno scherzo amichevole, sorridendo avanzo' tra le fronde e giungeva ad un piccolo stagno, illuminato solo lievemente dalla luce del sole che filtrava tra le fronde. Ed ecco che rimanendo semi nascosto vede d'un tratto la figura della sua amica.
La fanciulla si stava bagnando nello stagno, pulendosi di dosso polvere e stanchezza della giornata. Arios sussulto' nel vedere la fanciulla senza veli, e sopprattuto senza la maschera da Sacerdotessa Guerriera. Rimase quindi estasiato ad osservare il volto ed il corpo nudo della bella Alcione, intanto un sentimento mai provato prima cresceva dentro di lui, DESIDERIO, un desiderio irrefrenabile di guardare e toccare quella pelle bianca e levigata come l'avorio.
I suoi occhi si soffermavano famelici su ogni punto del corpo della giovane guerriera. Infine, con un grande sforzo di volonta' il Silver Saint si giro' e si incammino' velocemente verso la citta', tentando di non pensare a cio' che aveva appena assistito, ma nulla puo' fare persino una volonta' ferrea di un Cavaliere , contro una passione tanto sconvolgente.
Ad ogni passo la mente del Saint tornava alle splendide forme della Saint dela Gru. Arios procedeva comunque con passo spedito, entro' in citta' e per la prima volta nella sua vita, ignoro' la folla esultante che lo chiamava come sempre a gran voce, sovvrapensiero, con la mente sconvolta da visioni impure, si reco' di gran carriera nelle sue stanze, richiudendosi dentro.*

*Nel suo alloggio, spartano ma spazioso, si rimosse l'Armatura di Orione e si getto' sul letto, senza neanche rinfrescarsi. Indi chiuse gli occhi, imponendosi di dormire e rimuovere dalla mente il corpo , il volto, le curve e gli occhi dell'amica e compagna di tante missioni.
Il Silver Saint cadeva cosi' addormentato, ma il suo sonnoera' disturbato da sogni contrubanti.*

*L'indomani Arios si sveglio' in preda a sudori freddi, scrollo' la testa e si alzo'. La sua mente tornava subito al volto di Alcione, mentre una insana idea gli nasceva nella testa.
Si sarebbe avvicinato a lei, senza farsi notare, avrebbe atteso che lei tornasse a fare le sue abluzioni e l'avrebbe spiata ancora, guardata, venerata.
Si reco' quindi nelle vicnanze della di lei dimora e , nascosto da una siepe, si mise con pazienza ad attendere. Il Silver Saint non aveva piu' altro in testa che la Sacerdotessa Guerriera e stava li senza far nulla, se non aspettare. La sua pazienza venne premiata quando la govane lascio' l'abitazione, recandosi prima all'Anfiteatro per eseguire alcuni allenamenti, indi si mosse verso il mercato. Il Saint d'Orione la seguiva sempre, stando ben attento a non farsi da lei notare, quando la giovane ebbe finito le sue faccende al mercato si diresse fuori citta'. Si dirigeva nella direzione del piccolo stagno all'interno della foresta, ed uno strano sorriso era sul volto di Arios, che la seguiva da distanza di sicurezza.*

*La giovane entrava nella boscaglia, dirigendosi alla polla d'acqua, mentre l'uomo ossessionato la stava pedinando, giunta al limitare del piccolo stagno, sempre illuminato da alcuni raggi di sole che peentravano la selva, si spoglio' e si immerse nelle fresche acque.
La testa di Airos pareva star per esplodere, i suoi occhi strabuzzarono alla vista di cotanta belta'. Ancora una volta non riusciva a distogliere lo sguardo e seguiva con occhi famelici ogni di lei movimento, quand'ecco che , troppo preso nel suo spiare, che si lascio' sfuggire un sospiro alquanto sonoro. La giovane , allertata, si immerse quindi quasi  totalmente nell'acqua, lasciando emergere solo la testa dai lunchi capelli bagnati per poi esclamare un monito.*

-CHI E'! Chi e' la!? Chi osa stare nascosto nell'ombra a spiarmi???-

*Arios trattenne il fiato ed addirittura utilizzo' l'energia del suo Cosmo per occultarsi ,era una delle prerogative del Saint di Orione, il Cacciatore Divino.
La giovane, non per niente inesperta, sapeva pero' come scovare qualunque intruso, lei era dotata infatti di poteri mentali superiori a quelli di qualunque altro Cavaliere di Atena e non lesinava ad usarli. I suoi occhi si fecere vacuui, mentre con la mente scrutava i paraggi. Con un singulto la giovane si porto' la mano alla bocca, mentre i suoi occhi tornavano alla normalita'. Le sue percezioni psichiche le avevano permesso infatti di capire chi fosse lo scellerato che la osservava di nascosto.
Con voce stupita ed incerta si rivolgeva quindi al Silver Saint d'Orione chiamandolo per nome*

-Arios?? Sei TU , vero? Percepisco perfettamente la tua presenza...co..cosa ci fai qui? Cosa stai facendo?-

*Il Cavaliere d'Orione sapeva di essere stato scoperto e riconosciuto, la sua mente vacillava, cosa avrebbepotuto fare? Cone si doveva comportare? Egli era sempre stato un'esempio di rettitudine per tutti, ed ora, sorpreso a spiare con voglie impore e la bava alla bocca , una propria compagna! Che disonore sarebbe stato se si fosse saputo in giro. Con rapida mossa , il Saint d'Orione si mosse quindi fuori dal suo nascondiglio, con la volonta' che lo portava ad avvicinarsi veloce alla ragazza nello stagno.
Svelto come un giaguaro balzava allo scoperto per poi tuffarsi, raggiungendo con poce bracciate la Saint della Gru, semi-paralizzata dallo stupore.
Il braccio possente di Arios si muoveva ad una velocita' supersonica verso il volto della giovane e portava la grande mano a coprire le labbra di Alcione, con lo scopo di evitare che lei urlasse.
Mentre con salda morsa della sua grande mano bloccava la bocca della Sacerdotessa Guerriera, l'Argenteo Cacciatore disse con voce ferma, ma tenendo un tono basso*

-ZITTA! Non ti azzardare a proferir parola! Zitta!-

*La donna mugolava dallo spavento e dal dolore causatele dalla ferma stretta dal Silver Saint e cercava quindi di divincolarsi, questo fece pero' infuriare Arios, che lentamente perdeva sempre piu' la ragione, sia per il fatto di essere stato scoperto, sia perche' la giovane cercava di sfuggirli, e sia per il fatto di star tenendo fermo il suo splendido corpo ignudo. Il Cavaliere d'Orione, quasi incosapevolmente, stringeva sempre piu la mano sulla mascella della sventurata che quindi genero' un'ondata di Cosmo agressivo , procurando un forte dolore nella mente del Cacciatore Argenteo che con un folle scatto d'ira chiuse con grande forza la morsa d'acciaio della sua mano, spezzandole senza difficolta' la mascella , uccidendola.*

*Il corpo senza vita della Saint della Gru si afflosciava tra le braccia del suo assassino, che sgranava gli occhi emettendo un grido sconvolto*

-NOOOOOOOO CHE HO FATTO!!!
ALCIONE! RISPONDIMI!!! ALCIONE!!! TI PREGO!!! RESPIRAAA!-


*Ma il corpo esanime della fanciulla non poteva piu' rispondere, mentre fiotti di sangue fuoriuscivano dalla povera bocca deturpata.
Arios comprese quindi cio' che aveva fatto e preso da disperazione e terrore si incominciava a guardare intorno, per capire se qualcuno avesse assistito al misfatto.
Mentre il Saint capiva che non vi era nessun testimone pensava anche a come far sparire il cadavere, decise quindi di legare alcune pesanti rocce al cadavere e gettarlo nello stagno.
Lacrime scendevano sulle guance dl Cavaliere d'Orione mentre contemplava il nudo corpo di Alcione affondare trascinato in fondo alle acque dal peso delle pietre e dopo essere rimasto per alcune ore, che a lui sembravano giorni, si giro' lentamente e prese a camminare per tornare in citta.
Con sguardo vuoto, perso nel nulla, Arios camminava diretto in citta', voleva solo stare solo, dimenticare, e con lentezza giungeva ai suoi appartamenti, si chiuse dentro e si rannicchio' in un angolo.*

*I giorni passavano lentamente, e mentre il Silver Saint non usciva dalle sue stanze, la vita della citta' procedeva regolarmente, sino a che in molti si incominciarono a preoccupare per l'assenza della Saint della Gru.
Un gruppo di cittadini decideva quindi di chiedere aiuto al loro Eroe, Arios di Orione, bussarono alla sua porta e lo chiamavano spiegandogli che la valorosa Saint della Gru era scomparsa nel nulla.
Il cuore tormentato di Arios si scosse , e rispose ai cittadini mentre si rialzava, ed aprendo la porta gridava a gran voce*

-CHE STORIA E' MAI QUESTA?
Che cosa e' successo alla leggiadra Alcione della Gru?
Che qualcuno le abbia fatto del mele?
CI PENSERO' IO A SCOVARE E PUNIRE I COLPEVOLI!-


*Come una furia, Arios , Cavaliere d'Argento, camminava con passo risoluto, tra le strade di Atene, fissando le genti e gridando, recitando come primo attore di una grande tragedia, fingeva di cercare la compagna d'arme, fermandosi piu' volte, puntando il dito acusatorio contro alcuni cittadini innocenti. Millantando scuse e prove campate in aria, catturava dieci persone e le trascino' con forza verso il Grande Tempio. Mentre le sbatteva sulla dura roccia del Piazzale della Meridiana dello Zodiaco, urlava ora parole di odio ed ira, mentre agitava i pugni con occhi fiammeggianti*

-MALEDETTI VOI SIATE! VILI ASSASSINI IO VI UCCIDERO' CON QUESTE MIE STESSE MANI! VOI CHE SIETE COLORO CHE AVETE OSATO PROFANARE IL CORPO DI UNA SACERDOTESSA GUERRIERA DI ATENA, PAGERETE IL FIO CON LA VITA!
MORITE!!!-


*Bruciando il suo Cosmo il Cavaliere di Orione genero' una sfera di pura energia dalle sue mani e la scaglio' contro gli inermi cittadini*

*Nel frattempo, mentre la voce tonante di Arios rieccheggiava per tutto il Grande Tempio, una figura ammantata si inginocchiava ai piedi della Statua di Atena all'interno del palazzo principale del Grande Tempio. La figura pose toccava con la mano destra alcune gocce che si trovavano sul terreno proprio di fronte alla Statua della Dea, gocce che cadevano dal volto di pietra di Atena, LACRIME!
Una voce, ferma, ma gentile proveni' dalle labbra del misterioso individuo, una voce di uomo da cui traspariva tristezza *

-Divina Atena, la follia ha preso il soppravvento ad Atene ed io sono giunto , al tuo richiamo, io sono giunto per asciugare le Sue lacrime, o Divina Atena. Ora mi avvio, pronto a ripulire il Santuario da queste nefandezze, come Lei desidera-

*L'uomo, dopo essersi rialzato, usciva dal Grande Tempio in direzione della Meridiana dello Zodiaco, ove si trovava ancora Arios che,ansante e con occhi spiritati, contemplava i cadaveri martoriati dei cittadini da lui appena uccisi*

*La voce del Cavaliere d'Argento, resa tremolante dalla follia, che ormai lo aveva del tutto avvolto nel suo torbido abbraccio, rieccheggiava nel piazzale*

-Morti....morti...tutti morti...e' quello che vi meritavate!
maledetti voi che mi avete portato via Alcione!
ALCIONE OH ALCIONEEEE!!! I tuoi occhi, le tue forme.....
Ora voi bruciate nell'Ade per pagare le vostre colpe!! MALEDETTI!!!-


*Passi lenti percorrevano il lastricato del Piazzale della Meridiana, mentre una voce ferma rispondeva alle deliranti parole del Cavaliere d'Orione*

-Occhi? Forme? Di cosa vai parlando, Cavaliere!
Ella era una Sacerdotessa Guerriera di Atena, ed il suo volto era precluso agli occhi degli uomini!
Quanta morte, quanta violenza e scelleratezza!
Ma ora e' giunto il momento di porre fine a cotanta follia, ed io son qui giunto prorpio con tale scopo.
FERMARTI!-


*La voce ferma dello sconosciuto avvolto in lacere stoffe impolverate interrompeva i deliranti sproloqui di Arios, che si volto' incredulo, fissando con odio colui che aveva osato interromperlo*

-COME OSI!
Chi sei tu omuncolo per ordinare a me, colui che porta le Argentee Vestige del Cacciatore Divino! ORIONE!-


*A tali sprezzanti parole seguiva un velocissimo diretto al volto dello straniero, che lo colpiva in pieno, facendolo sbalzare all'indietro, mentre l'onda d'urto del colpo ne lacerava il gia' logoro mantello, rivelando la figura di un uomo,magro, sulla trentina, con i capelli corti e la barba incolta, leggermente brizzolata su un volto scavato. Occhi profondi ed uno sguardo intenso brillava in quell'uomo dall'apparenza smagrito e debole. Il colpo del Cavaliere d'Argento lo aveva sbalzato all'indietro, messo in ginocchio, ed un rivolo di sangue gli colava dalle labbra.
L'uomo si asgiugo' il sangue e si rialzo' lentamente mentre si metteva in posizione di difesa. Le parole di Arios schernivano il misterioso individuo *

-Come? Pensi forse di poter competere con ME?
FOLLE! Dimmi chi sei e per quale motivo sei qui giunto!?! Se forse un complice di quei mledetti venuto a dar loro man forte? Se cosi' fosse allora PREPARATI A FARE LA LORO STESSA FINE!-


*Il Silver Saint scattava in avanti scalgiando una sequenza di rapidissimi colpi in direzione dello straniero, che questa volta non rimaneva fermo, ma riusciva ad evitare tutti i colpi, sempre all'ultimo
momento, spostandosi lateralmente con mosse sinuose, per poi contrattaccare con colpo altrettanto veloci, che venivano pero' anch'essi evitati o parati da Arios, che sbalordito , riprendeva a parlare*

-Incredibile! Riesci a stare al mio passo! Quale e' dunque la tua identita' , straniero? E perche' ti opponi a me! Sappi che chiunque inizia un combattimento contro il Cavaliere di Orione lo conclide SCONFITTO!-

-Le tue parole sono ricolme di boria, come la tua mente pare essere offuscata dalla follia! Non realizzi quale misfatto hai appena compuiuto? Guarda quei corpi stolto! Li hai uccisi senza pieta'!
 E confessa cosa hai fatto anche alla Saint della Gru!
La Divina Atena tutto conosce e SA DEI TUOI PECCATI!-


*Le parole venivano scambiate tra i due cosi' come colpi di una violenza inaudita, entrambi i contendenti sembravano alla pari, quando, per un attimo , Arios si irrigidi' incapace di muoversi e lo straniero lo colpi' con un violento calcio a forbice all'addome, che causo' una profonda ferita al corpo del Cavaliere d'Argento.
Con sguardo incredulo Arios guardava il sangue che scorreva copioso dalla ferita, poi volse il suo sguardo sull'avversario che era stranamente in ginocchio, tenendosi una mano al petto, sebbene non fosse stato colpito*

-Come hai fatto , infame! Cosa hai fatto al mio corpo?
CHI SEI!?!?!?  Oh! Ma vedo che non sei in perfette condizioni per un combattimento di tal levatura! Sei tu quindi il folle a porti dinanzi A ME!-


*Un sorriso naceva sul volto dello straniero mentre si rialzava, scrollando le spalle e rimettendosi in posizione di guardia*

-Potrei abbatterti anche con un solo braccio e senza l'uso della vista , se volessi, maledetto assassino! Sappi che il caldo Cosmo della Misericordiosa Atena non e' piu' con te!-


*Una grassa risata di Arios seguiva le parole proferite dall'uomo magro*

-BWHAHAHAHAHAHAHAAHAHAH!!
E cosi' pensi che il Favore di Atena non sia piu' con me?
Stolto! Sappi che io sono il SUO FAVORITO! E te lo dimostrero'!
Indossero' le mie Vestigia Argentate e ti annientero'!-


*Il Silver Saint falzo' il braccio e punto' teatralmente l'indice al cielo, ed espandendo il suo Cosmo richiamo' a se la sua Armatura, che con un lampo argentato apparve di fronte a lui.*

-Ecco la mia fida Compagna! A ME , ARMATURA DI ORIONEEEEE!!!!-

*Le labbra dello straniero emettevano a quel punto un flebile risolino, quando nulla accadeva in seguito al possente urlo del guerriero d'Orione. Difatti la Silver Cloth continuava ad essere nella forma del Totem, sul terreno, nessuna parvenza di vestizione sembrava essere in atto.
Lo stupore comparve sul volto di Arios, seguito quindi da rabbia e furia.
Stringeva i pugni e le vene delle tempie gli pulsavano quando emise un grido blasfemo diretto al Cielo*

-RRRRRHAAAAAAAAA!!!
E' COSI' QUINDI?? DOPO TUTTA LA VITA DEDICATA A TE???

CHE TU SIA MALEDETTA QUINDI ATENA!!!!!
NON HO CERTO BISOGNO DI TE O DEI TUOI DONI PER ABBATTERE COSTUI!!!
OSSERVA SCIOCCA DEA!!!
RRRHHHHHHAAAAAAAAA!!!-


*Frustrazione, rabbia e furia si concentravano nell'animo sempre piu' Oscuro di Arios, che stringendo i pugni brucio' il suo Cosmo all'inverosimile.
La sua aura Cosmica brucio' d'apprima come argentea fiamma, ma incupendosi sempre piu, diventando infine una fredda ombra. Era un'aura oscura che avvolgeva colui che era stato il Cavaliere d'Argento di Orione, tale aura bruciava sempre piu'.*

*L'espressione dello straniero cambiava con il susseguirsi delgi avvenimenti, divenendi sempre piu' seria e concentrata, mentre osservava disturbato cio' che stava succedendo ad Arios.*


*La Nera Aura vorticava tutt'intorno ad Arios e, lentamente, alcune particelle di tale nefasta ombra gli si posarono direttamente a contatto sul corpo, sempre piu' numerose e sempre piu' fitte, quando ad' un tratto la malvagia energia Cosmica che lo circondava muto' in una Corazza.
Una Nera Armatura vestiva ora Arios, il Black Saint d'Orione era sorto!*

-DARK MEGATEON METEOR CRUSH!!!!-

*Il Cavaliere Nero effettuo' un prodigioso balzo in aria ponendosi in posizione ideale, mentre il suo Cosmo Oscuro creava sei sfere cariche di oscura energia.
Successivamente Arios , in un istante ,le fondeva in un unica grande sfera simile ad un meteorine, per poi scagliarlo con una potenza devastante contro l'avversario che veniva colpito in pieno e scaraventato a terra.
L'uomo sanguinava copiosamente, ferito nel corpo e nell'anima.
Tenendosi il petto con la mano sinistra, l'uomo strigeva pero' i denti e si rialzava tremante, alzava lo sguardo, ancora fiero ed energico e puntava l'indice verso il Black Saint*

-Hanf...hanf....la tua sceleratezza ti ha perduto, non hai piu' speranze di redenzione... a quanto pare.
In nome di Atena e per la Pace nel mondo e' ora giunto per me il momento di fare sul serio...
Sappi che mi basta questo dito per annientarti....-


*Invisible, per una frazione di millesimo di secondo, un lampo dorato scaturi' dalla punta dell'indice dell'uomo, poi un altro ed un altro ancora.
Un urlo di dolore seguiva tale attacco implacabile, era Arios che osservava sconcertato cosa stava accadendo.
Nell sua nuova Black Cloth erano comparsi dei fori in seguito ai lampi emanati dal misterioso individuo ed un dolore lancinante lo scuoteva, come se tutti i suoi nervi venivano persorsi da scariche di corrente di altissima intensita'.
Cadeva in ginocchio Arios, per la prima volta nella sua vita, qualcuno gli stava facendo provare un dolore indescrivibile.
Sgranando gli occhi fisso' il suo avversario e si risollevava con indicibile sforzo, bruciando il suo Cosmo come mai aveva fatto in vita sua.
Tutto il suo essere diveniva un'unica essenza Oscura di malvagita' che si incanalava nel suo colpo finale. Con un urlo belluino scarico' tutta la sua rabbia ed il suo potere tenebroso mentre balzava in aria iniziando a vosticare su se stesso*

-NUCLEO OSCURO DELLA NERA METEORA INCANDESCE!NTEEEEEEEE-

*Mentre roteava in aria si lanciava con velocita' vicina a quella della luce contro il suo avversario, avvolto dal suo Nero Cosmo, finendo la manovra scagliando un letale calcio volante diretto alla testa dell'uomo misterioso.*

*Un lampo dorato squarcio' il cielo avvolgendo i due contendenti, ed ecco che Arios rimaneva come sospeso a mezz'aria, con la gamba distesa ,come piantatata nel volto del nemico.
Ma la punta del piede non aveva toccato l'uomo misterioso, che ora stringeva saldamente tale piede con la prorpia mano, guantata da vestigia color dell'Oro*

-Che....che...che cosa???.....Un...un GOLD SAINT??-

*Le parole di Arios venivano interrotte da un movimento fulmineo dell'avversario, ora rivestito completamente d una splendida armatura dorata, una GOLD CLOTH.
Con un movimento del polso egli scaraventava a terra il Black Saint, mentre la sua Armatura brillava al sole.
Un elmo particolare era posto sul capo del Gold Saint, un elmo dotato di una lunga coda alla cui estremita' vi era un pungiglione d'Oro*

-Che nulla di te rimanga su questo mondo che hai macchiato con le tue infamie, traditore della fiducia della Divina Atena!
Che tu venga consumato dal Fuoco Dorato!-


-Ma...ma...come...chi .... chi sei??-

-Come nel Mito, Orione, il Cacciatore Divino, venne fermato dall'emissario degli dei, lo SCORPIONE D'ORO!
Ora io ti ridurro' a pulviscolo, Arios D'Orione Nero!
Destino beffardo che tu , Cacciatore Nero, venga abbattuto da me, che porto il nome al tuo similare!
HUNTER DI SCORPIO E' IL MIO NOME! ED ORA VAI IN ADE!

-ANTARES KATAKAIO!!!!-


*Un lampo Dorato nasceva dalla punta dell'indice di Hunter di Scorpio e colpiva Arios, il Black Saint, al cuore.
La luce Dorata muto' poi in scarlatta, per infine diventare un fuoco ardente come mille soli.
Tra atroci dolori il corpo del malvagio Cavaliere Nero veniva consumato dalle fiamme generate dal corpo stesso del Cavaliere d'Oro, mentre persino la stessa Black Cloth si liquefaceva.
Entrambi, Black Saint e Black Cloth arderono sino ad evaporare, fino a quando nulla rimase, neppure cenere*

*Il Cavaliere d'Oro si inginocchio' imporvvisamente, tenendosi il petto con la mano destra, mentre una smorfia di dolore passava sul suo volto.
Rimaneva cosi' per alcuni minuti , Hunter di Scorpio, mentre due figure lo guardavano da lontano, nascoste nell'ombra.
Erano due uomini, uno colossale , alto due metri e mezzo con spalle piu' larghe di quelle di un toro, mentre l'altro era di esile corporatura e volto delicato*

-Per Atena, si deve sforzare sempre cosi', non pensa mai alle conseguenze.-

*Disse l'esile uomo con voce gentile e pacata*

-Egli e' il piu- forte e valoroso di tutti noi, il suo Cosmo e' immenso, ma il suo modo di fare lo puo' portare ad una brutta fine...-

*Era questa la risposta del Colosso, a cui segui' un'altra risposta dell'altro che sorrise lievemente*

-Si , e' vero, il suo Cosmo e' il piu' ampio tra tutti noi, ma in ogni caso, il piu' forte sei sempre tu, Rhot di Taurus-

-Hmmmm Hmmm...Si , hai ragione, ma dovresti sapre meglio di qualsiasi altro che la forza di un Cavaliere non si misura solo dalla sua abilita' in battaglia! Anche se nessuno potra' mai battermi in tenzone, Hunter ha uno spirito ed una volonta' ferrea che lo portano ad avere il Cosmo piu' ampio fra tutti noi Gold Saint-

-Si, hai ragione, ma ora andiamo a dare una mano al nostro Campione-

*I due uomini uscivano allo scoperto, fecendo risplendere le loro Gold Cloth sotto il Sole di Grecia , mentre si avvicinavano ad Hunter di Scorpio.
Lo aiutarono gentilmente a rialzarsi ed agli rispose con un sorriso sincero.
Gli amici si stavano riunendo, i Gold Saint stavano tornando al Grande Tempio dopo molti anni in cui erano rimasti nell'ombra.
Avevano avuto la speranza che gli altri Saint si potessero auto gestire, senza l'aiuto dei Generali Dorati, ma l'Oscurita' si era impossessata di uno dei piu' nobili dei Silver Saint facendolo decadere.
E cosi' i Cavalieri D'Oro dovettero riunirsi ancora al Grande Tempio di Atena.
Camminando uno di fianco all'altro, i tre Cavalieri si avviavano verso le loro rispettive Case lungo la Scalinata delle 12 Case, dove avrebbero atteso il ritorno degli altri Cavalieri loro pari ancora mancanti....*

*....ormai e' sera e la giovane Fenice si risveglia, con la fronte imperlata di sudore. Ancora una volta ha avuto una visione, od un sogno, riguardante il piu' forte di tutti i Cavalieri d'Oro del passato, Hunter di Scorpio. Questo vuol forse dire che egli e' sempre lassu', nel Paradiso dei Cavalieri , che veglia su di lei?
La giovane Vietnamita sorride, felice di pensare che sia cosi. E ripensa a cio' che ha visto durante il sonno, un mondo passato, Cavalieri Decaduti e Gold Saint che fanno ritorno al Grande Tempio dopo una lunga assenza.
Alzatasi in piedi sbadiglia lievemente e quindi si incammina verso la citta' ove vi sono gli altri Saint, suoi amici, che la attendono*

Offline Lyfia Tachibana

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #3 il: 18 Luglio, 2016, 12:58:50 pm »
Mi è piaciuto tantissimo il racconto n° 2, mi ha letterlamente inchiodata davanti allo schermo, mi immaginavo tutta quanta la scena e ambientazione ^-^ Complimenti all'artista che l'ha scritto ^^
Lode a te Mio Signore Hades.http://saintseiyags.altervista.org/index.phpUna GemellinaOscura.Tua devota FigliaLyfia di BehemothLa manza degli Inferi[/i]

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #4 il: 01 Agosto, 2016, 21:29:39 pm »
Complimenti a LU RE  ;)

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #5 il: 02 Agosto, 2016, 17:26:31 pm »
Grazie a tutti d grazie a Seby! Il suo racconto e bellissimo!
Del mio...che dire...ok rivisitazione in chiave CDZ della morte di Orione, cioe il mito del segno dello Scorpione!  Il racconto e' ovviamente dedicato al nostro caro HUNTERJ !
Io vivendo lontano non ho potuto contribuire con voi tutti a mandare il presente alla sua famiglia...quindi ho voluto dedicargli questo racconto...grazie ragazzi,grazie Sary e Pandorina, grazie Seby e sopprattutto...GRAZIE Hunter di Scorpio!
HUNTERJ RIMARRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!!!



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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #6 il: 03 Agosto, 2016, 12:40:24 pm »
Dunque ragazzi in occasione delle ferie abbiam deciso di prolungare la votazione fino a inizio settembre quindi il sondaggio è ancora aperto.
Per quanto mi riguarda ho votato il racconto n°2, sebbene mi sia piaciuto pure il n°1, che tra l'altro lo trovo anche scritto meglio, la cosa che non mi ha convinto tanto è che quindi mi ha spinto a votare il secondo è la sua introduzione, molto curata senza dubbio ma un po' troppo lunga e quindi meno immediata ;)
Comunque complimenti ad entrambi :ok:
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #7 il: 03 Agosto, 2016, 17:39:18 pm »
Allora bisogna riaprire le votazioni, chiedo a te o Pando di provvedere perchè non riesco a farlo :ninja:

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #8 il: 03 Agosto, 2016, 18:09:34 pm »
Già fatto :ok:
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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #9 il: 04 Agosto, 2016, 05:13:58 am »
a me sembra che in questo topic continui ad essere scritto:

Citazione

Domanda:    Votate il racconto che preferite  (Votazione chiusa: 07 Luglio, 2016, 12:40:45 )
Racconto N°1    - 2 (25%)
Racconto N°2    - 6 (75%)
   
Totale Votanti: 8

?votazione chiusa?
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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #10 il: 05 Agosto, 2016, 12:15:32 pm »
a me sembra che in questo topic continui ad essere scritto:

Citazione

Domanda:    Votate il racconto che preferite  (Votazione chiusa: 07 Luglio, 2016, 12:40:45 )
Racconto N°1    - 2 (25%)
Racconto N°2    - 6 (75%)
   
Totale Votanti: 8

?votazione chiusa?
Avevo sbagliato io, corretto adesso, si chiude il 2 settembre :ok:
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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #11 il: 05 Agosto, 2016, 12:54:14 pm »
ma direi che si è perso l'anonimato ormai, ammesso che non si capisse dall'inizio di ha scritto cosa  :D
beh pazienza  :ok:

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #12 il: 05 Agosto, 2016, 21:19:27 pm »
in effetti...che gaffe  :XD: io ho pure fatto una specie di ringraziamento per la vittoria  :D LOOOOL
dai dai, che si vaaaaa
si ora siamo a carte scoperte :D
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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #13 il: 03 Settembre, 2016, 12:14:54 pm »
votazioni concluse?
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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #14 il: 03 Settembre, 2016, 20:03:21 pm »
Sì, le votazioni sono chiuse. :D

Complimenti a LU RE :D

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Re: Contest Mitologico IV Edizione: le votazioni!
« Risposta #14 il: 03 Settembre, 2016, 20:03:21 pm »