Il fiume Acheronte

[ShinAnslasax]

*Doveva proprio ammetterlo, perfino lo specter di Quetzal aveva commesso un leggero errore di calcolo nello sferrare il suo ultimo attacco al nemico. Nonostante dalle membra dell'altro non si percepisse quasi più l'esistenza del potere delle stelle, Stephan aveva dimostrato di essere ancora in grado di imbastire una valida difesa per prevenire la maggior parte dei danni. Si trattava solo di una vana resistenza... un prolungamento delle proprie atroci sofferenze. Nefas era stato assai spietato nei confronti del compagno di casta. Il letale veleno della serpe volante dell'averno unita alle potenti scosse elettriche dell'assalto precedente, erano in grado già da sole di portare a compimento la disfatta dello specter di Black Angel senza che il norvegese muovesse più un singolo dito contro di lui. Invero, sarebbe stato il perfetto coronamento della malvagità del ragazzo dalla pelle diafana.*

§ - E' pur sempre un guerriero avernale come me... quindi preferisco infliggergli subito il "colpo di grazia". §

*Il pensiero di Nefas fu quello di mettere fine ai "giochetti" con la prossima mossa. Se si fosse trattato di un cavaliere di Athena o comunque sia di un vero nemico, egli non avrebbe esitato a sedersi per terra e godersi in tutta tranquillità la lenta quanto inesorabile fine dell'altro. Non era questo il caso. Un briciolo di rispetto verso la figura Stephan era dovuto, anche se quest'ultimo aveva osato mettere in discussione lo stile di combattimento del norvegese. Dopotutto, in un prossimo futuro, c'era la concreta possibilità di finire nella medesima missione, quindi era necessario che il rancore dello specter di Black Angel non venisse ulteriormente alimentato dalle malvagie azioni di oggi. Nefas era un abile calcolatore, anche se non ancora perfetto.*

§ - Voglio almeno levarmi uno sfizio. §

*Stephan era sempre riuscito ad eludere la carica dell'avversario grazie alla forza cosmica, ma se ne avesse subita una adesso che non era più nelle condizioni di impiegare il cosmo per eluderla? Che cosa sarebbe successo? Lo specter di Quetzal, che non aveva dovuto nemmeno difendersi in questa fase di lotta, mise fine alla sua subdola capacità di sottrarre energia cosmica dal corpo del nemico. Si diede una poderosa spinta in avanti e coprì rapidamente la poca distanza che lo separava dall'opponente. Questa volta la carica sarebbe dovuta andare a segno senza se e senza ma.*

 Attacco VS Stephan

Nefas
45 Atk
50 Def
8 Csm
26 Stm

Attacco ravvicinato - Carica
Stm 3 Atk: +20
# Ci si lancia contro il nemico con tutta la propria forza con una carica devastante. #

Atk 45 + 20 = 65 (infliggo -3 Stm a turno per via dello shock e un addizionale -4 Stm a causa del veleno)
Csm 8
Stm 26 - 3 = 23

[close]

[Sphinx_no_Pharaon]

Sebbene si reggesse solo in piedi grazie alle ultime energie rimastegli, il giovine cominciò a sentire gli effetti dell'attacco del Quetzal. Una era una sensazione già conosciuta; l'altra invece era completamente nuova. Era come se piccoli fulmini ora scorressero nel suo sangue, infliggendo dolore in ogni sua terminazione nervosa.

Però non udì nessuna risposta da parte del suo avversario ma bensì lo vide lanciarsi nuovamente contro di lui.

Def vs Nefas

Attivazione- Istinto di sopravvivenza:
Gli spectre che vivono nell'ade comprendono meglio di chiunque altro la punizione per una sconfitta quindi trovano sempre le forze per rialzarsi e combattere. Se il valore di stm è inferiore a 10 una volta a combattimento lo spectre recupera 8 cosmo e 5 stm.

Def:51 vs 65 attacco non parato -14 stamina -3 shock -4 veleno
Csm:0+8=8
Stm:17-14-3-4=0+5=5

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L'impatto fu di una forza devastante; esso fece sbalzare di qualche metro all'indietro l'angelo che ruzzolò all'indietro finendo con la faccia fra i sassi che costellavano il luogo dello scontro. Solamente un impeto di forza di volontà estrema fece si che Stephan riuscì ad attingere alle ultime energie residue che la sua stella potesse dargli. Nonostante ciò preferì rimanere in tale posizione, consapevole del fatto che anche se si fosse rialzato, non avrebbe potuto far nulla.  

[ShinAnslasax]

*Per la seconda volta, Stephan dimostrò di essere un tipo piuttosto coriaceo. Non ne voleva proprio sapere di cedere, anche se aveva affermato il contrario solo qualche tempo prima. L'istinto di sopravvivenza tipica degli specter al servizio del divino Hades, doveva aver donato delle energie supplementari al rappresentante del Black Angel. Il Quetzal si era ormai stufato di "giocare". Lo attendeva un terzo quanto sfiancante scontro in quel torneo, quindi doveva almeno concedersi un breve riposo per recuperare l'intero ammontare delle sue energie fisiche e cosmiche. Questa volta la serpe volante dell'averno avrebbe colpito con un'altra tecnica di enorme potenza, per annichilire l'opponente una volta per tutte.*

§ - Diamoci un taglio... §

*Folgori violacee si levarono in grand numero dalla figura del norvegese. Con sguardo spietato, Nefas puntò il dito indice della mano dominante in direzione di Stephan emettendo poi una scarica elettrica. Il Quetzal sorreggeva le azioni del suo campione, palesando chiaramente dietro le sue spalle. forse, lo specter di Black Angel aveva riacquistato abbastanza cosmo per difendersi, ma ciò aveva ben poca importanza. Veleno e shock elettrico lo avrebbero dilaniato dall'interno, mentre all'assalto esterno era solo una mera facciata priva di reale ragione d'impiego.*

 Attacco VS Stephan

Nefas
45 Atk
50 Def
8 Csm
23 Stm

Speciale - Folgore Venefica
Stm 4 Csm 6 Atk: +40
# Una saetta dal colore violaceo viene sfruttata dallo spectre combinando i suoi poteri a quelli dell'elemento veleno di cui è maestro. La folgore infatti assume tale colorazione proprio in virtù del veleno di cui è intrisa. #

Atk 45 + 20 = 65 (infliggo -3 Stm a turno per via dello shock e un addizionale -4 Stm a causa del veleno)
Csm 8 - 6 = 2
Stm 23 - 4 = 19

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[Anto di Gemini]

su una delle sponde del fiume Acheronte, i soldati Skelton stava cercando di  fare in modo che le anime giungessero al tribunale del secondo girone. Tutto sembrava procedere con tranquillità, finché due anime stufe di quel luogo, e con la voglia di tornare nel mondo dei vivi, si staccarono dallo sciame di anime e salirono su una roccia vicina in modo che le altre anime potessero vederle, e una di loro inizio a parlare

Anima: - Ascoltatemi anime... perché dobbiamo restare qui, a farci torturare da questi sgorbi ??? non siete stanchi di tutto ciò??? non volete tornare nel mondo dei vivi ed essere nuovamente liberi???-

Con quelle parole l'anima sul pulpito aveva colpito nel segno. Le altre anime si stava infervorando e avevano una gran voglia di prendersi una rivincita contro i soldati. Un soldato vedendo ciò che stava per succedere, andò a tentare di far star zitta l'anima istigatrice; tentando di colpirla con il suo falcetto. Ma l'anima istigatrice,  avvisata dalla sua compagna evito il colpo, e riusci a riprendere la falce del soldato, il quale puoi fu attaccato da entrambe le anime, e sconfitto.

Anima:- visto non sono poi cosi forti.. noi siamo tanti loro sono pochi rispetto a noi, avanti diamo inizio alla rivolta.....-

vedendo quello che era successo al soldato, e udendo le parole dell'anima istigatrice, le altre anime si ribellarono e attaccarono gli altri soldati che ben presto si trovarono in difficoltà

Spoiler

Blood seda la rivolta a modo tuo

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[Blood Poisoning]

Dopo la letta del manifesto al Boccale delle anime Blood si era immediatamente diretto al fiume Acheronte. Molto spesso in passato si era ritrovato a passeggiare sulle sue sponde osservandone le acqua talvolta quiete ed altre irrequete, ma quella volta era stato diverso: l' acqua pareva attirarlo verso di sè con un insistente invito che gli ronzava nelle tempie. La stella del Cielo di mezzo si era rivelata in lui quella volta, ardendo di desiderio e facendo esplodere il suo cosmo quando il luogotenenti vi si immerse in un battesimo di sangue.
Avere un proprio posto nell' Ade era una cosa magnifica, finalmente non si sentiva vagabondo negli inferi, bensì una parte di essi. Da quel momento il desiderio di costruirsi una casa si ridestò in lui.
Non aveva mai avuto una casa in tutta la sua vita, anzi sì nella sua infanzia ancora tanto oscura e nebbiosa, ma di quella casa aveva solamente visioni offuscate, occasionali ed approssimative e non saziavano il suo desiderio.
Ora si trovava infatti con una penna d' oca in mano, la punta in osso umano e al fianco della pergamena che stava usando, una boccetta con dell' inchiostro rossastro leggermente coagulato...
Una figura aveva preso forma più volte su diverse pergamene, lasciata incompiuta, cancellata poi riprodotta con qualche modifica ma tutti quegli schizzi erano accomunati dal soggetto: un imbarcazione.

In quella sorta di accampamento che si era creato nel quale passava le ore su quel progetto, Blood cominciò a percepire del disordine. Grida singole, poi cori non molto distante da dove si trovava lui in quel momento.
Si alzò lasciando la sua opera a riposo, chiamò a sè la sua surplice, si chinò ad afferrare il remo e superò il rilievo che lo separava dall' evento.
Giunto sulla cima avvertì il caos, skeletor che falciavano anime, anime che in superiorità numerica si accalcavano pestando le forze dell' ordine . Non vi era più l' ordinata processione di anime dirette al giudizio, solo il disordine pari a quello di un formicaio appena calpestato.

Il luogotenente trasse così un lungo respiro portandosi le mani a coppa davanti alla bocca per farsi udire da tutti i presenti:-Ordine! esigo Ordine!
Nulla da fare nessuno lo ascoltava § Ora questo luogo è di mia competenza quindi ne ho la responsabilità, devo dimostrare a Pandora di avere il pieno controllo sulla situazione§
Notando due skeletor accerchiati da un grande numero di anime, Blood accorse in loro aiuto manifestando il suo cosmo con fare intimidatorio

tecniche usate per allontanare la calca dai due skeletor

Abilità con il remo
vortice dell' acheronte

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Blood colpì le anime rivoltose duramente col suo remo e con un vortice che le allontanò dai due agenti, quindi si rivolse ai due skeletor
-Allora qui dobbiamo ristabilire l' ordine. Subito. Quindi ecco cosa faremo: uno di voi andrà in cerca di rinforzi dal secondo cerchio che è il più vicino , l' altro resterà qui con me  cercando di liberare più skeletor possibili dalla folla. Non appena saremo in numero maggiore serreremo i ranghi costringendo le anime alla sottomissione.
Non appena gli skeletor saranno in salvo dovrete mantenervi in posizioni sopraelevate: ho intenzione di muovere le acque del fiume per farle imperversare contro le anime e dimostrare loro che qui non si scherza.
Detto ciò Blood cominciò a mettersi all' opera raggiungendo gli altri skeletor superstiti e cercando di trarli in salvo

Spoiler

Non so bene se avrò una risposta, comunque  ho fatto il post in questo modo: ho deciso di renderti chiaro il mio piano d' azione lasciandoti però campo aperto per gli avvenimenti futuri. in questo momento sto quindi andando nelle zone più focose della rivolta per salvare più skeletor possibili, poi scatenerò se avrò successo, il fiume contro le anime .   dimmi se devo indicare anche i costi nelle tecniche usate o meno

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[Anto di Gemini]

Spoiler

no blood non c'è bisogno di indicare i costi

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Il luogotenente era riuscito a liberare due skeleton dall'aall'assalto delle anime ribelli,  e subito ideo un piano per riprendere il controllo della situazione mandando uno spectre al secondo cerchio in cerca di rinforzi mentre lui e l'altro soldato cercavano di fermare la ribellione e liberare gli altri soldati.

La battaglia infuriava, Blood e l'altro  soldato riuscirono a liberare altri 8 soldati ma il numero delle anime era sempre maggiore. Ad un certo punto l'altro soldato torno con una 40 di uomini al suo seguito poi fece rapporto al luogotenente

-Signore sono riuscito a portare qui solo questi uomini anche al secondo cerchio un po di problemi-

[Blood Poisoning]

Il luogotenente e lo skeletor riuscirono a salvare altri otto preziosi componenti mentre di lì a poco arrivarono rinforzi dal secondo girone. Quarantanove skeletor più lui si adoperarono sotto le sue indicazioni per fare in modo che i rivoltosi rimanessero racchiusi in un area sempre più stretta.
Come si fa con il bestiame al pascolo anche quella mandria in subbuglio venne raggruppata in un cerchio in una concavità fra le scoscese sponde del fiume.
-Voi anime in pena proprio non volete capire. l' unico messaggio che comprendete è quello della violenza.... e sia
Deciso a fare qualsiasi cosa per riportare l' ordine nel primo Cerchio, Blood chiamò nelle sue mani tutto il potere che la sua stella poteva conferirgli .
Con una serie di gestualità le correnti del fiume cominciarono ad obbedirgli, il flusso della corrente deviò e con grande sforzo da parte del luogotenente una vera e propria onda anomala si abbattette sui rivoltosi mentre gli skeletor si riparavano in cima ai rilievi della zona.

dimostrazione di forza per far capire chi comanda

Speciale- Edging Current Crusher
Stm 1 cosmo 10 atk: +80
#La tecnica conclusiva dello spectre che sorprende l'avversario spiazzandolo mentre ripone all'interno della surplice il remo. Lo spectre infatti ha nelle mani il suo vero punto di forza, in esse racchiude il suo cosmo per tenderle verso il nemico creando in un esplosione di potenza un maremoto senza limiti.Questa tecnica è utilizzabile solo se la propria Stm è inferiore al 20% del valore base.#

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Mentre le anime venivano sbattute dalla corrente contro le dure rocce attorno a loro, Blood alzò la voce per farsi udire oltre al rombo dell' acqua in fermento:
-Ascoltatemi tutti! questa zona è sotto al mio comando adesso, perciò a meno che non vogliate subire una condanna peggiore a quella che già vi attende, vi consiglio di evitare di fare un' altra stupidaggine del genere. Siamo intesi?! e ora tutti in coda che il giudicevi attende per dare il suo verdetto
Dopo aver rimproverato i rivoltosi Blood attese qualche istante. Sperava in cuor suo che la rivoluzione si fosse già placata, così avrebbe potuto restituire i quaranta uomini sottratti al secondo girone per permettere così loro di tornare alle loro mansioni

[Anto di Gemini]

lo spectre di Acher aveva fatto capire chi comandava. Le anime intimorite dalla potenza dello spectre si calmarono, e continuarono il loro viaggio verso il tribunale del secondo girone.

Alla scena, in lontananza aveva assistito all'evento, una figura femminile, che era molto compiaciuta dal risultato, accompagnata da due figure ammantate di nero. La donna con il suo vestito nero e il suo tridente, si avvicino allo spectre di Acheron

-molto bene Blood di Acheron, stai svolgendo molto bene il tuo lavoro, lo riferirò al sommo Hades del tuo ottimo lavoro... molto presto ci saranno nuovi sviluppi in questa guerra, e soldati come te sono sicuro che faranno grandi cose-

Lady Pandora in persona si stava congratulando con il luogotenente

[Blood Poisoning]

il cosmo dell' Acheronte sfrigolava ancora in ebollizione nelle vene di Blood quando in una posizione sopraelevata notò una figura femminile ammantata di nero.
Nera bellezza allo stato puro. Desiderio. Letalità. Potere. Morte.
ogni aspetto di quell' enigmatica figura risvegliava in lui qualcosa di sincero, animalesco ma... naturale.

Quand' ella si avvicinò frusciante ed elegante, Blood non potè fare a meno di chinare quantomeno il capo ed abbassare lo sguardo. Lui non era un tipo servile, ma qualcosa in lei lo costringeva a portare quella specifca forma di rispetto.
Quando poi parole di gratitudine ed elogio eruppero dalle carnose labbra della donna, Blood restò senza fiato.
Mai e poi mai si sarebbe aspettato complimenti da una figura tanto esigente e severa.
Combattendo nel celare il suo travaglio interiore, Blood rispose garbato e con tono sforzatamente fermo:
-Lady Pandora le sue parole mi riempono d' orgoglio e sono grato ad hades per avermi dato un incarico tanto importante ma anche una dimora. Quando sarà richiesto un mio servigio sarò molto lieto di darvi tutto me stesso

[Anto di Gemini]

Blood, ringraziò Lady pandora per gli elogi, e con orgoglio espresse che avrebbe dato tutto se stesso per eseguire gli ordini del sommo Hades. Lady Pandora a quelle parole, fece un accenno di un sorriso poi fece cenno alle due figure che l'accompagnarono e si diressero verso il secondo girone

[LuEvil]

Da poco questo posto riconobbe finalmente un nuovo possessore, Blood di Acheronte maestro di Evil e grande servitore del sommo Ades. Pochi giorni da questo avvenimento,il ciclope decise di fare un salto per salutare il suo prode mentore.
Giunto al fiume il ragazzo decise di proporre  un duello come i vecchi tempi per testare le loro nuove reincarnazioni. Ma ora la palla passa al suo giovane mentore.    

-Ehiiiiiiii!! Blood da quanto tempo, come stai?? sono venuto qui per chiederti un duello se volevi.. era da un po' di tempo che ci pensavo.. te cosa mi dici ti andrebbe . sono curioso di vedere le tue nuove abilità.

*Poi con un sorriso il ragazzo si sedette a terra aspettando risposte dal suo pari.

[Blood Poisoning]

Al di fuori della caverna nella quale Blood aveva assortito una dimora indegna di essere chiamata tale, un giovane ragazzo nerboruto suo coetaneo stava lì seduto chiamandolo a gran voce chiedendo di essere ricevuto. Non si trattava di una situazione formale perchè quel ragazzo era il compagno di mille avventure del luogotenente di Acheron: Ciclope.  Blood sarebbe stato ben lieto di rispondere a quell' appello se solo fosse stato presente. Il ragazzo vestito di tutta la sua colossale surplice stava difatti rivolgendosi al nulla. Non ricevendo risposta questi si adentrò nella "dimora" trovandovi esclusivamente la surplice adagiata e ben composta su di un supporto ma priva del suo remo.
Pensoso il visitatore si allontanò dalla dimora tornando alle sue occupazioni.

Ciò che stava accadendo al contempo sulla Terra quel compagno non l' avrebbe mai potuto immaginare.
Blood stava tornando a casa.  Quel luogo sull' appennino italico non poteva forse essere proprio definito "casa" , forse in quel caso gli si addiceva di più l' espressione "luogo di nascita".
Era da tempo che Blood desiderava recarsi lì specialmente da quando durante un torneo indetto in Ade ebbe quella visione che lo portò ad arrendersi...... un ricordo bruciante , come un marchio inciso a fuoco sulla pelle.
Infatti un marchio avrebbe dovuto esserci effettivamente, indelebile sulla sua schiena, ma Blood non lo aveva mai visto.
Non ne sapeva il motivo ma qualcosa gli era celato, la sua mente annebbiata, i suoi ricordi compromessi.
Per quel viaggio si era lasciato alle spalle la sua identità di spectre, a ricordargliela vi era solamente il suo remo che venne utilizzato come bastone da passeggio per scalare rilievi e attraversare paludose pianure.
Avrebbe potuto raggiungere quel luogo attraverso un portale degli inferi ma se così avesse fatto, il suo viaggio avrebbe perso significato.
Quindi aveva deciso di cominciare il suo cammino da dove era iniziata la sua nuova vita: una spiaggia in terra pugliese sulla quale era naufragato attaccato ad un ammasso di assi, ciò che rimaneva della nave.
Da lì aveva impiegato mesi per risalire la penisola italiana dirigendosi verso l' Emilia con le sole indicazioni della gente ed il suo orientamento talvolta insufficiente.

Così si ritrovò -coi piedi sanguinanti pieni di calli e vesciche , la barba incolta, i capelli ricresciuti ad una media lunghezza e la camicia da viaggio avvolta alla vita per ricevere quel poco di brezza estiva sulla nuda pelle in modo da rinfrescarsi un poco-  nel suo paesino natale. Capì di esservi giunto quando vide le abitazioni in legno e pietra che di nulla erano cambiate rispetto al passato. I volti delle persone che incrociava non gli erano familiari, non si ricordava di loro e nemmeno se ne curava ora che vi passava davanti e veniva scrutato con sospetto. Si soffermò qualche istante in corrispondenza della porta di una casa in particolare, stette qualche istante lì davanti alla soglia dove sua madre gli aveva dato quell' ultima carezza.....    ma quella non era la sua meta. Guardò e passò oltre.

Quando giunse in quella radura di pini quasi non cadde a terra. Il peso dei ricordi lo schiacciò al suolo potente in quella fragranza di aghi di pino  che costituivano soffitto e pavimento di quel luogo. Al centro il ceppo di un grosso albero si ergeva per un mezzo metro per poi troncarsi dove la mano umana ne aveva abbattuto la grandiosità come ad insultare il dominio della natura.  Il legno di questo avrebbe dovuto seccarsi in quanto da anni, forse da prima che Blood nascesse, era stato tagliato. Esso invece lacrimava ancora resina ed il suo colore era più scuro di quello che avrebbe dovuto essere. Blood sapeva che il legno di pino non avrebbe mai avuto per natura quel colore simile al colore della carne imputridita al sole in un giorno estivo.
Ebbe un conato di vomito ma oltre lo sforzo il suo corpo non aveva nulla da espellere.
Alle spalle udì una voce
-Hei tu, non puoi stare qui!
Blood si voltò lanciandogli un occhiata che bastò a farlo allontanare senza fiatare nuovamente. Era di nuovo solo quando decise di avvicinarsi al moncone d' albero e di poggiarvi il palmo. In quell' istante la schiena cominciò a bruciare, Blood cacciò un urlo e capì cosa stava accedendogli perchè sentiva bruciare quella cicatrice come il giorno in cui gliela avevano procurata, i dolore era straziante poichè percepì ancora quel momento in cui la mano incerta del fabbro di paese esitò nel continuare a tracciare quel simbolo deviando impercettibilmente il percorso della lama e procurando così un taglio seghettato e non netto.
Quando non ce la fece più perse i sensi ma poco prima dell' oscurità capì di non essere più solo, si non essere più lì. Sotto i piedi non aveva nulla, sopra nemmeno e lo attendeva l' ignoto.

Quando riaffiorò in Terra non esitò. Voleva cancellare quel posto e coloro che vi abitavano e sapeva già come fare.
Risalendo con il suo corpo malconcio il pendio aiutandosi col bastone, giunse alla cima e per poco non stramazzò inerme al suolo. Aveva molte costole rotte, il braccio sinistro malandato e le gambe manco se le sentiva ma strinse i denti per compiere quel gesto tanto significativo.
Ad un suo cenno le acque del torrente sfondarono la diga cominciando la loro furiosa discesa a valle, travolgendo il bosco, il villaggio e quella maledetta radura.


Ora aveva fatto ritorno dopo tre mesi di lontananza. Un fiume a lui più congeniale gli ricordava di essere tornato a CASA. Le sue orecchie carpirono lontane grida di sofferenza, quindi sorrise per molto tempo.
Molti non lo avrebbero trovato cambiato se non nell' aspetto ma lui in cuor suo sapeva di essersi liberato di un grande fardello. Sapeva di aver vinto, di essersi trovato.
Avrebbe potuto riacquistare il suo nome originario, riportare ad altri la sua battaglia il suo riscatto, ma non l' avrebbe mai fatto perchè per quanto lo riguardava sarebbe sempre stato Blood come lo era già da tempo.
-ah... mi ci vorrebbe una bevuta

[Anto di Gemini]

Stava succedendo qualcosa di strano nel primo cerchio, le anime che giungevano erano particolari. Ma sopratutto due flussi destarono preoccupazione, a i soldati skeleton che li vedevano arrivare.

Il primo flusso di anime, era stata barbaramente deformato in qualche modo per  fargli acquisire delle proprietà animalesche di dubbio gusto. Il divino Hades non avrebbe certo visto di buon occhio la manipolazione delle sue importanti materie prime.

Il secondo flusso di anime principalmente di di natura femminile, si era bloccato improvvisamente... nonostante il filo della vita venisse tranciato dalle divine filatrici del Fato, a cui tutti devono sottostare al loro vole persino gli Dei.

[Blood Poisoning]

Una fitta nebbia rossastra avvolgeva tutto. Lo sciabordare della chiglia della piccola ma maestosa imbarcazione sulle placide acque dell' Acheronte, rilassava il luogotenente.
Attimi di riflessione e momenti di pattuglia, così si alternava il tempo trascorso nella sua casa.
una piccola vela nera già lacera a causa del vento focoso oltremondano si ergeva a un paio di metri dalla sua testa, tirata da un limitato cordame poichè per destreggiarsi fra le rocce che emergevano come artigli dalle acque, il piccolo veliero necessitava anche di remi e rematori.
Fu proprio uno dei rematori che fece notare a Blood che vi era del disordine fra i dannati. Indicando col suo dito oltre la murata in tek e mogano, lo skeleton attirò l' attenzione del suo superiore.
Assumendo un cipiglio severo in volto, Blood capì di dover intervenire.

-AMMAINATE LA VELA E PRENDETE LE ASTE!  SI ATTRACCA QUI!
i suoi ordini vennero svolti rapidamente ed in modo precisissimo. I remi vennero ritratti per essere sostituiti da lunghe aste che permettevano loro di sondare il fondale e trovare l' ideale punto di sbarco.
Una volta col piede a terra, Blood si mise l' elmo che fino ad ora si era tenuto sotto spalla. Spesso faceva quella mossa perchè quando se lo sarebbe messo lui sapeva di apparire più minaccioso ed imperioso.
Quando giunse al più vicino skeletor, il luogotenente vide ciò che stava accadendo: le anime si erano come mutate divenendo fiere e prede di ogni genere mentre l' altra fila riservata alle donne era avvolta dallo scompiglio e tutte gridavano e si disperdevano.
- Che diamine sta accadendo qui?

[Anto di Gemini]

il soldato skeleton fu preso di sorpresa dalle domande del luogotenente, ma dopo qualche secondo si riprese

-Spectre di Acheron... ultimamente stanno giungendo queste anime deformi dalla Scozia, e le anime delle donne che provenivano dall'Inghilterra, e stato bloccato, ma non temete  sono già stati mandati degli spectre a controllare la situazione... Ma sono sono questi i reali problemi al momento... La cosa Più grave è che le Acque dell'Acheronte si stanno riscaldando... cosa mai successa... e inspiegabile... le acque dell'Acheronte dai tempi del mito sono sempre state gelide... -

Dopo quelle parole, il soldato si allontano di qualche metro impaurito da una possibile reazione del Luogotenente