Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.  (Letto 21171 volte)

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Offline Cristian di Gemini

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #105 il: 08 Novembre, 2016, 17:37:56 pm »
Vi è una una carta giocare, farlo diventare un Seinen. Forse in quella categoria può maturare definitivamente.

Offline Gemini Saga

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #106 il: 08 Novembre, 2016, 21:17:07 pm »
Aphro ha centrato perfettamente il problema ma credo che alla fine si sono convinti nel non snaturare troppo Saint Seiya rischiando di essere ripetitivi piuttosto che innovarlo, con la prima stagione di Omega ci avevano provato a mettere qualche elemento nuovo ma poi subito hanno invertito la rotta e puntato sull' "usato sicuro".
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

Offline Teone

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #107 il: 08 Novembre, 2016, 21:32:25 pm »
Io sto aspettando la nuova serie.
Pegasus e compagnia contro la dea Venere,e le sue 7 vergini guerriere.
I bronzini dovranno attraversare le 7 case(chiuse).
Per poter liberare Atena,dovranno sconfiggere le custodi di ogni casa e recuperare i 7 perizomi di zaffiro.
Solo così si potra evocare il potente dildo di Priapo,che libererà Atena.
Hasgardone: ribalta il suolo ed è duro come il diamante :yea:

Offline Cristian di Gemini

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #108 il: 08 Novembre, 2016, 21:39:41 pm »
La divagazione di Teo è interessante, magari puoi farci un hentai.

Cmq tornado alle introduzioni di Omega nonostante tutto erano temi gia riciclati gli elementi e cosi via. Seiya non pecca dal lato battle per la sua semplicità. Pecca perché a volte si ripete in loop, del tipo che hanno scalato le 12 case ben 4 volte (di cui due memorabili e leggendarie), e certi fan si sono troppo abituati guardate Le Porte del Paradiso era un piccolo gioiellino nella narrativa all'interno del suo universo (peccato che abbiamo messo troppa melensità tra Seiya e Saori visto che usciva a San Valentino).

Offline marcuz86

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #109 il: 09 Novembre, 2016, 19:17:14 pm »
Io sto aspettando la nuova serie.
Pegasus e compagnia contro la dea Venere,e le sue 7 vergini guerriere.
I bronzini dovranno attraversare le 7 case(chiuse).
Per poter liberare Atena,dovranno sconfiggere le custodi di ogni casa e recuperare i 7 perizomi di zaffiro.
Solo così si potra evocare il potente dildo di Priapo,che libererà Atena.


Interessante.
Mi hai ricordato che anch'io avevo ipotizzato una lotta contro Priapo, quando non si sapeva ancora nulla riguardo la trama di Santia Sho  :uhm:

La maledizione di Hades ha castrato Seiya, quindi Saori ha utilizzato i soldi della fondazione Kido per trasformare Seiya in una donna.
Saori deciderà di affrontare la divinità Priapo per fare in modo che il suo Santo preferito ritorni virile come un tempo.

 :XD: :XD: :XD:

E poi Shun si sentirà più virile, ma allo stesso tempo soffrirà di invidia perché sotto sotto il suo sogno è quello di cambiare sesso.
Mentre Shiryu, Hyoga e Ikki vorrebbero aiutare Seiya, ma sono combattuti tra riavere il loro "fratellastro" come prima, o tenersi l'attuale Sexy Seiya capace di sollevar loro il morale (e non solo quello :huohuo:).
Shaina è sotto shock, e comincia a dubitare della propria sessualità. Anche se Saiya è diventato una donna, Seiya rimarrebbe pur sempre la stessa persona di cui si era innamorata (solo con un sesso diverso) e quindi l'attrazione rimane.

Una storia molto intrigante  :huohuo: :huohuo: :huohuo:

Offline Aphrodite

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #110 il: 09 Novembre, 2016, 20:01:58 pm »
Quoto e straquoto :sisi: Il problema è che non la vedo tanto semplice fare quello che dici.
Un'opera incentrata su altre divinità sarebbe bene accetta, dato che ormai dell'esercito di Atena lo abbiamo visto e stravisto... però non credo sia facile farlo rimanendo all'interno delle regole stabilite dell'universo di Saint Seiya... in particolare, faccio riferimento alla seguente verità dell'universo Saint Seiyano: la Terra è il dominio di Atena.
Questo significa che per avere un manga che non abbia i Saint come protagonisti abbiamo, a conti fatti, tre possibilità:
- una guerra contro Atena, vista dalla parte degli antagonisti
- una guerra contro Atena, vista dalla parte di un eventuale alleato di Atena
- una guerra tra due differenti divinità

Questo perché, come sappiamo, per fare uno shonen serve qualcuno da combattere, e a meno di non pensare ad un eventuale ammutinato di qualche esercito che se ne va per la sua strada, le scelte sono quelle :sisi: Che poi... un ammutinato di un qualche esercito nemico, tipo i Berserker, potrebbe non essere neppure male come idea :uhm:

Delle prime tre ipotesi l'unica che vero fattibile - e l'unica che onestamente stuzzicherebbe il mio interesse - sarebbe la prima... però non so quanto possa essere sviluppata un'idea del genere :boh:

Quello è l'ultimo dei problemi, almeno per me. Per "terra" si intende semplicemente le terre emerse, e quindi ci vorrebbe nulla, volendo (e sottolineo VOLENDO, un gerundio grande come una casa) a fare una serie per esempio incentrata su Atlantide e Poseidone, visto che nella serie classica è stato sottolineato come di per sé NON sia una divinità malvagia. Ma anche volendo prendere un'altra divinità olimpica qualsiasi, tipo Apollo o Artemide di ND, basterebbe inventarsi una scusa banalissima tipo "la Terra è sotto una minaccia gravissima e i Saint di Atena non sono risvegliati/sono decimati da un'altra guerra sacra/Atena non si è ancora reincarnata". Onestamente dopo aver visto i viaggi nel tempo e altri barbatrucchi del genere in manga già in corso questo sarebbe davvero il minimo LOL

Aphro ha centrato perfettamente il problema ma credo che alla fine si sono convinti nel non snaturare troppo Saint Seiya rischiando di essere ripetitivi piuttosto che innovarlo, con la prima stagione di Omega ci avevano provato a mettere qualche elemento nuovo ma poi subito hanno invertito la rotta e puntato sull' "usato sicuro".

Appunto. Quindi stiamo comunque facendo ipotesi "di scuola", così giusto per filosofeggiare un poco. Non succederà nulla di tutto questo, e partendo da questa come premessa onestamente preferisco che la serie si chiuda così senza assistere ad operazioni di necrofilia avanzata tipo Soul of Gold.

La divagazione di Teo è interessante, magari puoi farci un hentai.

Cmq tornado alle introduzioni di Omega nonostante tutto erano temi gia riciclati gli elementi e cosi via. Seiya non pecca dal lato battle per la sua semplicità. Pecca perché a volte si ripete in loop, del tipo che hanno scalato le 12 case ben 4 volte (di cui due memorabili e leggendarie), e certi fan si sono troppo abituati guardate Le Porte del Paradiso era un piccolo gioiellino nella narrativa all'interno del suo universo (peccato che abbiamo messo troppa melensità tra Seiya e Saori visto che usciva a San Valentino).

Appunto. Omega non è stato una svolta in quanto tale, ma poteva essere l'inizio di un percorso. Ci sono i soliti cliché tipo scalata delle 12 case, divinità malvagia che possiede un protagonista, gruppo di bronzini che si forma con un torneo eccetera eccetera...
Però era da lodare già il fatto di aver provato alcune formule nuove. Tipo nuovi protagonisti che non fossero bronzini classici (o copie spudorate tipo i vari Tenma) o gold. Tipo una nuova divinità nemica (ND e LC sono andati sul sicurissimo con questo). Tipo un restyling grafico delle armature classiche, o l'introduzione di nuove regole. Insomma, ha provato a smuovere le acque.
Senza riuscirci. Infatti alla seconda stagione siamo tornati a gold E bronzini classici protagonisti, con la medesima formula "divinità malvagia che si cela dietro un protagonista", e le novità della prima stagione praticamente accantonate senza colpo ferire. E ricordo anche qui un sacco di gente indignata per quei cambiamenti che la prima stagione di Omega aveva introdotto, quindi se già c'è stata una mezza rivolta popolare ad un tentativo abbastanza rimido di svecchiare la formula (ricordo critiche tipo "dove sono i gold?" dopo due puntate, o "Pesci che oneshotta Leone? Scherziamo?"), figurarsi cosa può succedere se davvero si decidesse di svoltare...
Per questo non succederà. E per questo, personalmente parlando, Saint Seiya farebbe bene a fermare la sua corsa qui.

Offline Gemini Saga

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #111 il: 09 Novembre, 2016, 20:12:07 pm »
Citazione
Appunto. Quindi stiamo comunque facendo ipotesi "di scuola", così giusto per filosofeggiare un poco. Non succederà nulla di tutto questo, e partendo da questa come premessa onestamente preferisco che la serie si chiuda così senza assistere ad operazioni di necrofilia avanzata tipo Soul of Gold.
Sono d'accordo in parte, SoG non era male ma paga i troppi pochi episodi, secondo me se si è decisi come sembra di puntare sul "classico" o "usato sicuro", non so come definirlo, però quando lo fanno, dovrebbero avere rispetto e decenza di farlo bene e non solo mettere in piedi un anime solo come occasione per vendere ulteriori modellini.

Citazione
Omega non è stato una svolta in quanto tale, ma poteva essere l'inizio di un percorso. Ci sono i soliti cliché tipo scalata delle 12 case, divinità malvagia che possiede un protagonista, gruppo di bronzini che si forma con un torneo eccetera eccetera...
Però era da lodare già il fatto di aver provato alcune formule nuove. Tipo nuovi protagonisti che non fossero bronzini classici (o copie spudorate tipo i vari Tenma) o gold. Tipo una nuova divinità nemica (ND e LC sono andati sul sicurissimo con questo). Tipo un restyling grafico delle armature classiche, o l'introduzione di nuove regole. Insomma, ha provato a smuovere le acque
Secondo me proprio con Omega hanno deciso definitivamente di non puntare sull'innovazione, io sono convinto che anche nel corso della prima stagione hanno cambiato rotta quando i progetti erano altri, vedi ad esempio gli elementi (acqua, fuoco, terra, luce, oscurità) che inizialmente sembravano avere un valore principale e poi diventano insignificanti, manco si nominano più a metà serie fino ad arrivare alla seconda stagione con retromarcia assoluta. E' mancato il coraggio purtroppo :sisi:



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Offline Cristian di Gemini

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #112 il: 09 Novembre, 2016, 21:27:10 pm »
E' un vero peccato perché le armature, il cosmo e la mitologia sono elementi sempreverdi in questa saga. Episode G e Lost Canvas nei loro limiti avevano messo altri elementi in gioco ma non essendo direttamente frutto della mente di Kurumada ne hanno sofferto loro malgrado.

Offline Aphrodite

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #113 il: 10 Novembre, 2016, 15:04:44 pm »
Sono d'accordo in parte, SoG non era male ma paga i troppi pochi episodi, secondo me se si è decisi come sembra di puntare sul "classico" o "usato sicuro", non so come definirlo, però quando lo fanno, dovrebbero avere rispetto e decenza di farlo bene e non solo mettere in piedi un anime solo come occasione per vendere ulteriori modellini.

Ma non si tratta solo di quello, boss. Il fatto è che ogni volta che si decide di incastrare qualcosa di collegato alla serie classica, man mano quest'ultima inevitabilmente "perde" qualcosa: è una cosa che inizialmente si può accettare di buon grado, ma dopo un po' decisamente il troppo stroppia.
Mi spiego meglio: facciamo finta per un momento che Soul of Gold (che io detesto con tutto me stesso, non lo nascondo) sia stato fatto benissimo. Resta il fatto che la sua premessa, la resurrezione dei gold classici, va ad intaccare il momento dell'ultimo commiato della categoria al Muro del Pianto, perché di fatto finisce per non essere più l'ultimo commiato. Il fatto stesso che vengano resuscitati va ad intaccare il momento in cui vediamo i primi renegades in Hades, evento che sembra unico ed eccezionale e che invece ormai pare la norma manco fossero le resurrezioni con le sfere del drago di Dragon Ball.
Mi si potrebbe rispondere che questo discorso vale per tutte le opere derivate. Che la straordinarietà del combattimento contro un dio che si percepiva nell'Elisio viene rovinata da un El Cid random che affetta divinità come fossero prosciutti, o ancor peggio da un Camus che si fa beffe di Oceano (lo stesso Camus sconfitto e superato dall'allievo che al primo tentativo esegue il suo colpo migliore meglio di lui?!). Che la straordinarietà di un gold che si rivolta contro la sua stessa divinità viene resa praticamente la normalità da un Next Dimension in cui vediamo tradimenti a valanga. Che l'impresa dei bronze saint che superano tutte le caste a loro superiori viene resa banalmente scontata da Omega.
E sarebbe tutto vero. Il punto è, per l'appunto, che se nei primi casi possiamo ancora chiudere un occhio, c'è un limite a questo continuo riciclo di situazioni, non solo per l'effetto noia ma anche perché dopo un po' ti viene davvero da pensare "ma quindi nella serie classica non è successo nulla di straordinario?". E questo a prescindere da quanto può essere valido qualcosa che ricicla gli elementi di cui sopra.

Offline Cristian di Gemini

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #114 il: 10 Novembre, 2016, 15:32:53 pm »
Beh è normale che si ricami troppo sulla leggenda, ma secondo me non viene direttamente colpita la vera natura di SS. Più che altro siamo noi che ne risultiamo colpiti dal profondo, avendo come base il capolavoro. Poi la pochezza d'idee si aggiunge ad una animazione che nella TOEI ormai deficita. Ma forse per dire un prodotto Dark targato Mad House unicamente sugli Specter (dalla loro prospettiva) e con una non lunga serialità (tipo 26 episodi) secondo me può reggere, sempre che la sceneggiatura sia molto intraprendente.

Online theHeroNeverDies

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #115 il: 26 Maggio, 2019, 17:11:04 pm »
Ritrovo questo topic, sempre attuale :ya:

Francamente, da un lato sono d'accordo, dall'altro no.

Io sono sempre stato dell'avviso che gli spin-off abbiano arricchito di molto l'universo di Saint Seiya, che altrimenti sarebbe rimasto limitato alla serie originale (con varie opportunità di spaziare non colto), o al solo Kurumada, che beh... dopo 13 anni di Next Dimension, con una lentezza assoluta, l'innovazione portata si è vista, un continuo riciclo delle medesime vicende della serie classica, copiate e riproposte quasi pari pari. Quindi se dovessimo partire dal presupposto che "Saint Seiya è morto", in termini di originalità, il primo da nominare sarebbe lo stesso autore originale.

Fortunatamente, ci sono state altre mani a lavorare dietro ad altre storie, e sebbene non sia stato tutto rose e fiori, quantomeno ha permesso di smuoversi da una staticità generale che sarebbe rimasta col solo Kuru. Dunque è grazie ad Okada, Teshirogi, Kuori, e anche Toei, che non si è rimasti fermi al palo, o in una situazione di acque smosse solo un poco, stile Dragon Ball (con sempre i soliti identici protagonisti, e le solite saghe e vicende ricalcate dall'originale), ma si è potuti andare un po oltre.

Poi certo, bene o male dei cliché, degli stereotipi su cui basarsi per forza, ci sono sempre stati. I personaggi centrali sempre e saranno i saints e Atena (per forza di cose), nel creare nuovi protagonisti si cerca sempre di mantenere delle analogie con quelli classici (Aiolia è stato seiyazzato al massimo, Tenma una copia di Seiya, le next gen di Omega e le saintia di Sho palesemente ispirate agli originali), Atena in pericolo (non sempre ma spesso), simil-12 case, divinità cattivone, miracolaggini varie, etc... tra i tanti, ma questi vincoli trovo siano difficile da superare. O meglio, alcuni "luoghi comuni" si possono superare, ma certe basi rimarranno sempre. L'opera di chiama "Saint Seiya", quindi sebbene mi piacerebbero protagonisti di altri eserciti, i saint e Atena saranno sempre al centro. E la serie, se vorrà vendere, dovrà sempre puntare su parametri solidi predeterminati, che siano i gold saint (per fanservice), personaggi classici o rifacimenti alle 12 case (per fattori nostalgia).


Personalmente, mi sento di dire che Okada sia stato la ventata d'aria fresca maggiore per SS (sebbene non abbia apprezzato tutte le sue scelte narrative, ma questo è un altro discorso). Nel dettaglio, trovo che dal nuovo millennio a sta parte, abbiano contribuito:

- Episode G ha avuto diversi meriti, è stato il primo spin-off della serie, uno dei quali ha contribuito proprio al rilancio della franchigia dopo una decina d'anni di vuoto. Okada ha innovato lanciando il "doratismo" per primo, alterando le caratterizzazione dei personaggi classici (in molti casi in meglio), nonché gli stessi livelli di forza. Proponendo una storia differente, con diversi modelli di nemici interessanti, per nulla banali, lungi dai cliché del dio arrogante e assetato di potere (tali quali quelli proposti da Kuru). Per non parlare della gestione mitologica avuta qui, probabilmente la migliore della franchigia, dai titani ai primordiali ai singoli miti greci specifici, ma con qualche parentesi anche verso quella egizia.

- The Lost Canvas per lato suo è stato più banale come basi, riprendendo design e poteri dai classici, alcuni concetti di partenza da ND, e andando su Hades. L'innovazione di Teshirogi è stata più nella gestione della guerra stessa e dei suoi attori, in una delle poche cose che siano effettivamente sembrate vicine ad una VERA guerra in SS, aggiungendo ogni tanto trovate inedite qua e là. Decisamente meglio come innovatività sono stati i gaiden, tra svariate mitologie, dinamiche, nemici... lì si, bisogna dare gran merito all'autrice.

- anche Omega, sebbene per me sia tra le peggiori, in termini di novità ci ha provato. Idee spesso banali, ma quanto meno ha tentato di differenziarsi dal solito. I poteri elementali, la scuoletta, gold con abilità diverse dalle solite, i marziani, varie divinità non greche, etc... tutte cose che personalmente mi hanno schifato, e non soltanto a me, visto che quanto tentato di innovare nella prima stagione, nella seconda metà è stato quasi accantonato. Anche se sono lieto che abbia fallito, fu l'unico tentativo di Toei di variare, va detto.

- Episode G Assassin, forse l'eccezione. Prima serie seinen di SS (sebbene anche Sho venga classificato tale), prima serie con un protagonista non su stampo Seiya, differenziazione tra nemici, in un scenario caotico con svariate possibilità, nell'ottica del multiverso... non manca qualche cliché, ispirazione ad altre opere, o fanservice, però si può dire quello più fuori dai canoni, finora.

Tengo un'occhio di riguardo per Saintia Sho, essendo un midquel che cerca di essere altamente coerente/aderente (a differenza di Episode G, prequel, ma della cui coerenza col classico Okada se n'è strafregato), lo spazio per innovare è stato poco, o con innovazioni "leggere", annesse a misteri o rielaborazioni dell'originale, o concentrata più sui singoli antagonisti, ma sempre su livelli moderati.

D'altro lato, come già detto in precedenza, Next Dimension è una palla al piede, il peggiore come novità, tra 12 case e copie spudorate di vicende e personaggi classici, le innovazioni li sono state cosa rarissima finora.


Demerito anche per Toei negli ultimi anni, ma diciamo per le produzioni in generale su Saint Seiya, slegate dal piano dei manga.

- Legend of Sanctuary, figata per la grafica, ma è stata l'unica effettiva innovazione. O quanto meno, le poche altre sono state un disastro totale...

- Soul of Gold, gold saint per far fanservice ed effetto nostalgia, un riciclo di Asgard per l'originalità, le armature divine d'oro per farci i soldini. Avessero almeno sviluppato la serie con più puntante, e tentato un incastro coerente...

- Saintia Sho anime, come prendere una buona storia e stuprarla in tutti i modi, con trovate insulse e banali...

Per non citare il futuro remake Netflix coi pupazzetti, sempre sulla serie classica (ma il fallimento del reboot, che almeno aveva la grafica figa, non è servito?) e il futuro live-action (che sicuramente avrà Seiya e co, tanto per cambiare).



Alla fine, sul piano manga Saint Seiya per me dev'essere solo grato di aver avuto diversi autori a disegnarci sopra, ad espandere il suo universo, con storie, stili, visioni, varie e differenti, ad arricchire il tutto in molti aspetti, rispetto a quanto sarebbe rimasto col solo Kurumada, e questo si può ben vedere con ND.

Al contrario, sul piano animato, Saint Seiya è davvero morto con l'adattamento dell'arco di Hades (o va beh, con quello del Canvas), se non addirittura negli anni '80. Omega è stato l'ultimo tentativo di una qualche variazione, dopo basta, sul banale, e in un discendendo sempre maggiore verso l'oblio della schifezza.

Direi che la serie classica è stata omaggiata in tutti i modi possibili e immaginabili fra prequel, midquel, sequel, remake e chi più ne ha più ne metta. A questo punto aggiungere altro sarebbe davvero accanimento terapeutico, a meno che non si prenda coraggio e si decida di fare qualcosa di davvero nuovo, che sfrutti la "formula" Saint Seiya ma senza volersi per forza ricollegare alla serie classica, come tutte le opere suddette fanno chi più o chi meno. Per esempio, la butto lì, qualcosa che abbia come protagonista una casta di guerrieri che non serva Atena ma un'altra divinità.
Mi rendo conto che sarebbe "qualcosa che di Saint Seiya ha solo il nome" e che il rischio flop sarebbe altissimo, ma ripeto, visto che di cose legate più o meno profondamente alla serie classica ne abbiamo davvero per tutti i gusti, credo sarebbe davvero l'unica mossa capace di essere un nuovo inizio per il marchio. In caso contrario si può anche restare tranquillamente così, anzi onestamente già di G.A. e Soul of Gold (ma anche della seconda stagione di Omega, così realizzata) non ne sentivo assolutamente il bisogno  :nono:

Io sono d'accordo, sarei il primo a volere uno spin-off slegato, con figure centrali di un'armata diversa di una qualsiasi altra divinità, ma ahimé questa cosa è difficile.

Perchè non esiste Dragon Ball senza Goku o qualcuno a lui annesso? Perché sono quei vincoli storici a rendere popolare la serie, sono Goku, Vegeta e altri antagonisti iconici a vendere, e quindi si mettono sempre al centro. Saint Seiya da questo punto di vista è molto migliore, avendo spaziato altre epoche, personaggi, protagonisti... ma fatto sta che è "Saint Seiya", quindi al centro dovranno sempre esserci Atena e guerrieri, con un protagonista (o più) simile a quello classico, o dorato, a far fanservice.

Staccarsi da questo sarebbe un'azzardo, forse innovativo (a meno che non si scopiazzino copie di Seiya pure tra i nemici), ma difficilmente (specialmente in questi ultimi tempi) gli studi d'animazione lo faranno, e anche per un nuovo spin-off manga la vedrei dura, perché comunque chi disegna deve viverci coi soldi che prende.

Io sto aspettando la nuova serie.
Pegasus e compagnia contro la dea Venere,e le sue 7 vergini guerriere.
I bronzini dovranno attraversare le 7 case(chiuse).
Per poter liberare Atena,dovranno sconfiggere le custodi di ogni casa e recuperare i 7 perizomi di zaffiro.
Solo così si potra evocare il potente dildo di Priapo,che libererà Atena.

VOGLIO QUESTA SERIE :yea:

La maledizione di Hades ha castrato Seiya, quindi Saori ha utilizzato i soldi della fondazione Kido per trasformare Seiya in una donna.
Saori deciderà di affrontare la divinità Priapo per fare in modo che il suo Santo preferito ritorni virile come un tempo.

 :XD: :XD: :XD:

E poi Shun si sentirà più virile, ma allo stesso tempo soffrirà di invidia perché sotto sotto il suo sogno è quello di cambiare sesso.
Mentre Shiryu, Hyoga e Ikki vorrebbero aiutare Seiya, ma sono combattuti tra riavere il loro "fratellastro" come prima, o tenersi l'attuale Sexy Seiya capace di sollevar loro il morale (e non solo quello :huohuo:).
Shaina è sotto shock, e comincia a dubitare della propria sessualità. Anche se Saiya è diventato una donna, Seiya rimarrebbe pur sempre la stessa persona di cui si era innamorata (solo con un sesso diverso) e quindi l'attrazione rimane.

Una storia molto intrigante  :huohuo: :huohuo: :huohuo:

Non per dire, ma Netflix ti ha preso in parola per Shun :ya:

Appunto. Omega non è stato una svolta in quanto tale, ma poteva essere l'inizio di un percorso. Ci sono i soliti cliché tipo scalata delle 12 case, divinità malvagia che possiede un protagonista, gruppo di bronzini che si forma con un torneo eccetera eccetera...
Però era da lodare già il fatto di aver provato alcune formule nuove. Tipo nuovi protagonisti che non fossero bronzini classici (o copie spudorate tipo i vari Tenma) o gold. Tipo una nuova divinità nemica (ND e LC sono andati sul sicurissimo con questo). Tipo un restyling grafico delle armature classiche, o l'introduzione di nuove regole. Insomma, ha provato a smuovere le acque.
Senza riuscirci. Infatti alla seconda stagione siamo tornati a gold E bronzini classici protagonisti, con la medesima formula "divinità malvagia che si cela dietro un protagonista", e le novità della prima stagione praticamente accantonate senza colpo ferire. E ricordo anche qui un sacco di gente indignata per quei cambiamenti che la prima stagione di Omega aveva introdotto, quindi se già c'è stata una mezza rivolta popolare ad un tentativo abbastanza rimido di svecchiare la formula (ricordo critiche tipo "dove sono i gold?" dopo due puntate, o "Pesci che oneshotta Leone? Scherziamo?"), figurarsi cosa può succedere se davvero si decidesse di svoltare...
Per questo non succederà. E per questo, personalmente parlando, Saint Seiya farebbe bene a fermare la sua corsa qui.

Omega ha provato formule nuovi, cose banalissime in ambito generale (come la scuoletta o i poteri elementali), ma tra quelle, il restyling, gold (per me orripilanti) con mosse variate, etc... si, ha tentato di smuovere le acque, fallendo (vuoi perché ai fans il cambiamento non piaceva, o perché erano cambi altamente bimbinizzati). Ma che i protagonisti di Omega fossero innovativi (o come dici, copie spudorate dei classici), no. Il solito Pegasus miracoloso, luce ed ombra (a far da paraculante); il Dragone, tra l'altro figlio di un ex protagonista per essere originali; una copia di Ikki; una testa calda fissata inizialmente presa dalla vendetta (se non erro a riprendere già un altro bronzo). Forse miss saputella, per la parità di genere, e il ninja, ma non chissà cosa.

Mi si potrebbe rispondere che questo discorso vale per tutte le opere derivate. Che la straordinarietà del combattimento contro un dio che si percepiva nell'Elisio viene rovinata da un El Cid random che affetta divinità come fossero prosciutti, o ancor peggio da un Camus che si fa beffe di Oceano (lo stesso Camus sconfitto e superato dall'allievo che al primo tentativo esegue il suo colpo migliore meglio di lui?!). Che la straordinarietà di un gold che si rivolta contro la sua stessa divinità viene resa praticamente la normalità da un Next Dimension in cui vediamo tradimenti a valanga. Che l'impresa dei bronze saint che superano tutte le caste a loro superiori viene resa banalmente scontata da Omega.
E sarebbe tutto vero. Il punto è, per l'appunto, che se nei primi casi possiamo ancora chiudere un occhio, c'è un limite a questo continuo riciclo di situazioni, non solo per l'effetto noia ma anche perché dopo un po' ti viene davvero da pensare "ma quindi nella serie classica non è successo nulla di straordinario?". E questo a prescindere da quanto può essere valido qualcosa che ricicla gli elementi di cui sopra.


Certo, se paragonati ad altre imprese, quelle dei bronzi possono sembrare poco roba, ma il classico resta il classico, le altre storie vanno prese nei loro singoli contesti, spesso alternativi e particolari. I livelli del G sono sfasati e sparati a mille, Okada si fuma l'erba migliore, non solo da raffrontare con quelli normali che propone Kurumada. Lo stesso per il Lost Canvas, sfasato anch'esso un po, ma dove comunque le imprese dei supergold hanno un senso logico, e non sminuiscono nulla del classico (per dire, hai citato El Cid contro gli Oneiros, ma esistono gerarchie divine, cosa che già il MO mette bene in chiaro... gli Oneiros sono ostici comunque, ma sono il gradino più basso, già contro Hypnos e Thanatos in avatar umani, la partita è impossibile per un oro, non parliamo degli olimpici o sopra). I next gen di Omega, se le cose vanno male, tirano il potere dell'amicizia e voilà, vittoria.

Poi certo, in termini di resa generale, i personaggi sembrano tutti più forti negli spin-off. Anche senza esagerare coi fumi di Okada (dove un dio con una scorreggia spazza via una galassia, o dove Shun tira fuori la Rolling Defense planetaria facile facile), è così. Gli dei Gemelli di LC, sebbene in avatar umano dovrebbero essere più deboli che le versioni mitologiche classiche, appaiono più forti lì. Sho mantiene alti livelli di coerenza verso il MO, ma Milo ed altri sembrano più forti lì. Aiolia in SoG lo stesso, e non solo. Magari gioca un fattore di spazio mancato, o di pessima gestione avuta nella serie di kurumada, però sì, cosi pare.


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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #116 il: 26 Maggio, 2019, 19:20:09 pm »
Che bello il post di Hero-kun, un piacere da leggere!  :ok:
Il mio cellulare per qualche motivo mi mostra solo parzialmente i post da ogni santo topic in cui leggo e addirittura manco le mie risposte, ma di questo amen! Solitamente non leggo tutto dall'inizio per questioni di tempo e mi limito a leggere le nuove discussioni dal comodo link in alto, ma dovrei cominciare a farlo... ::oo) Le considerazioni "vecchie" sono sempre attuali, perché alla fine Saint Seiya è una serie che nel tempo ti fa cambiare tanti punti di vista e ti va vedere in una luce diversa molte situazioni e personaggi, e questo soprattutto grazie al fatto che (grazie a Dio), siamo fortunati ad avere molti bei spin-off gestiti da cervelli diversi da quello di Kurumada, che mettono tutti loto stessi nel mostrarci i personaggi in situazioni alternative e dare spiegazioni ai buchi neri nell'universo della serie.

Per quanto mi riguarda non morirà mai. Semplicemente per il fatto che se ripenso alle mie prime memorie, Saint Seiya era lì, e dato che lo è ancora oggi e non so per quanto ancora sarò in questo mondo, morirà con me solo quando non ci penserò più (ossia quando chiuderò gli occhi per sempre). Sono cresciuta con ideali di amicizia fin troppo alti anche a causa dei Saint, e ne sono davvero felice! Il mondo che nel bene e nel male Kurumada mi ha mostrato mi ha dato così tanto e continua a farmi sognare ed emozionare (lui soltanto negativamente, purtroppo) con gioia, quindi io sono grata a Saint Seiya di esistere e di farmi battere il cuore e piangere, perché quanto meno, tra le varie cagate qua e là, almeno i sentimenti dei personaggi mi fanno sempre ritrovare un pezzetto di me in ogni dove, e mi hanno fatta appassionare alla mitologia.

Io sono sempre stato dell'avviso che gli spin-off abbiano arricchito di molto l'universo di Saint Seiya, che altrimenti sarebbe rimasto limitato alla serie originale (con varie opportunità di spaziare non colto)
Quoto. Gli spin-off mi hanno fatto amare anche personaggi che non pensavo avrei mai amato (e altri non li posso più vedere), e comunque mi fa sempre piacere leggere delle loro avventure, dato che amo l'universo di Saint Seiya in tutte le sue stesse forme.

Citazione
Fortunatamente, ci sono state altre mani a lavorare dietro ad altre storie, e sebbene non sia stato tutto rose e fiori, quantomeno ha permesso di smuoversi da una staticità generale che sarebbe rimasta col solo Kuru. Dunque è grazie ad Okada, Teshirogi, Kuori, e anche Toei, che non si è rimasti fermi al palo, o in una situazione di acque smosse solo un poco, stile Dragon Ball (con sempre i soliti identici protagonisti, e le solite saghe e vicende ricalcate dall'originale), ma si è potuti andare un po oltre.
Quando è stato di Soul of Gold, ho seriamente pensato che non mi importava quanto potesse essere insulsa una storia in cui i Gold Saint vengono resuscitati per poco tramite Lithia/Odino per tredici puntate in cui alcuni vengono pure gestiti male e hanno poco spazio, perché sono comunque tutt'oggi felicissima che esista. Ho potuto rivedere Milo ed era pure un Milo bello fedele all'originale, o almeno, per me è così.

Citazione
- Episode G ha avuto diversi meriti, è stato il primo spin-off della serie, uno dei quali ha contribuito proprio al rilancio della franchigia dopo una decina d'anni di vuoto. Okada ha innovato lanciando il "doratismo" per primo, alterando le caratterizzazione dei personaggi classici (in molti casi in meglio), nonché gli stessi livelli di forza. Proponendo una storia differente, con diversi modelli di nemici interessanti, per nulla banali, lungi dai cliché del dio arrogante e assetato di potere (tali quali quelli proposti da Kuru). Per non parlare della gestione mitologica avuta qui, probabilmente la migliore della franchigia, dai titani ai primordiali ai singoli miti greci specifici, ma con qualche parentesi anche verso quella egizia.
Ha anche il merito di essere la serie che più mi rileggo perché a volte mi dimentico alcuni allacci. ::oo)

Citazione
- The Lost Canvas per lato suo è stato più banale come basi, riprendendo design e poteri dai classici, alcuni concetti di partenza da ND, e andando su Hades. L'innovazione di Teshirogi è stata più nella gestione della guerra stessa e dei suoi attori, in una delle poche cose che siano effettivamente sembrate vicine ad una VERA guerra in SS, aggiungendo ogni tanto trovate inedite qua e là. Decisamente meglio come innovatività sono stati i gaiden, tra svariate mitologie, dinamiche, nemici... lì si, bisogna dare gran merito all'autrice.
Quoto tantissimo. Si inizia nel banale, ma la gestione è grandiosa. Decisioni discutibili per certi punti, ma quelle ci sono ovunque (più che altro, appunto, per alcuni personaggi strapompati, morti inutili, scelte di trama che potevano essere migliori), in generale lo ritengo una perla e amo il modo in cui ognuno affronta il mondo e la battaglia con uno spirito completamente diverso, che non si può descrivere solo con un "per Athena!".

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- anche Omega, sebbene per me sia tra le peggiori, in termini di novità ci ha provato. Idee spesso banali, ma quanto meno ha tentato di differenziarsi dal solito. I poteri elementali, la scuoletta, gold con abilità diverse dalle solite, i marziani, varie divinità non greche, etc... tutte cose che personalmente mi hanno schifato, e non soltanto a me, visto che quanto tentato di innovare nella prima stagione, nella seconda metà è stato quasi accantonato. Anche se sono lieto che abbia fallito, fu l'unico tentativo di Toei di variare, va detto.
Sì, vero. Alla fine sono felice che esista anche se mi fa schifo, perché qualcosa di buono c'è pure qui.

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- Episode G Assassin, forse l'eccezione. Prima serie seinen di SS (sebbene anche Sho venga classificato tale), prima serie con un protagonista non su stampo Seiya, differenziazione tra nemici, in un scenario caotico con svariate possibilità, nell'ottica del multiverso... non manca qualche cliché, ispirazione ad altre opere, o fanservice, però si può dire quello più fuori dai canoni, finora.
Davvero fuori dai canoni, in certe cose pure troppo, e speriamo che prosegua vergendo un po' di più anche su altri personaggi. ::oo) Tuttavia, è sempre una sorpresa da leggere! A parte che Aiolia sarà ovunque, non sai mai cosa accadrà!

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Tengo un'occhio di riguardo per Saintia Sho, essendo un midquel che cerca di essere altamente coerente/aderente (a differenza di Episode G, prequel, ma della cui coerenza col classico Okada se n'è strafregato), lo spazio per innovare è stato poco, o con innovazioni "leggere", annesse a misteri o rielaborazioni dell'originale, o concentrata più sui singoli antagonisti, ma sempre su livelli moderati.
Il lavoro di Kuori è uno dei miei preferiti, e ciò che mi piace di lei, Teshirogi e Okada in G Assassin è che danno dei bei background ai loro protagonisti. Ho apprezzato tantissimo di Tenma (anche se di lui non me ne può fregare di meno), e Shoko promette bene. Per me un eroe anonimo fa schifo esattamente come un eroe strapompato, ma poi dipende, ecco Aiolia.

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D'altro lato, come già detto in precedenza, Next Dimension è una palla al piede, il peggiore come novità, tra 12 case e copie spudorate di vicende e personaggi classici, le innovazioni li sono state cosa rarissima finora.
Next Dimension, personalmente, al momento sta riuscendo soltanto a farmi vomitare cose che prima non mi infastidivano. E a rovinare i personaggi.

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Demerito anche per Toei negli ultimi anni, ma diciamo per le produzioni in generale su Saint Seiya, slegate dal piano dei manga.

- Saintia Sho anime, come prendere una buona storia e stuprarla in tutti i modi, con trovate insulse e banali...
Non so nemmeno perché abbiamo deciso di produrre uno schifo del genere. E poi i disegni di Kuori e il suo stile sono splendidi. Tutto gettato nel cesso per mantenere il character design di Shingo Araki (pace all'anima sua), che per me è stata una scelta sbagliata. Come a suo tempo per Lost Canvas (so che era un altro studio), avrei preferito che mantenessero uno stile grossomodo fedele a quello del manga, non ci sarebbe stato niente di male (sempre per me, certo).

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Alla fine, sul piano manga Saint Seiya per me dev'essere solo grato di aver avuto diversi autori a disegnarci sopra, ad espandere il suo universo, con storie, stili, visioni, varie e differenti, ad arricchire il tutto in molti aspetti, rispetto a quanto sarebbe rimasto col solo Kurumada, e questo si può ben vedere con ND.
Vero.

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Al contrario, sul piano animato, Saint Seiya è davvero morto con l'adattamento dell'arco di Hades (o va beh, con quello del Canvas), se non addirittura negli anni '80. Omega è stato l'ultimo tentativo di una qualche variazione, dopo basta, sul banale, e in un discendendo sempre maggiore verso l'oblio della schifezza.
Vero.
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Poi certo, in termini di resa generale, i personaggi sembrano tutti più forti negli spin-off. Anche senza esagerare coi fumi di Okada (dove un dio con una scorreggia spazza via una galassia, o dove Shun tira fuori la Rolling Defense planetaria facile facile), è così.
Non respiro... :ya:

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Gli dei Gemelli di LC, sebbene in avatar umano dovrebbero essere più deboli che le versioni mitologiche classiche, appaiono più forti lì.
Pure troppo per me. Non parliamo di Rhadamanthys.

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Sho mantiene alti livelli di coerenza verso il MO, ma Milo ed altri sembrano più forti lì. Aiolia in SoG lo stesso, e non solo. Magari gioca un fattore di spazio mancato, o di pessima gestione avuta nella serie di kurumada, però sì, cosi pare.
Pare anche a me, e penso sia perché sono stati promossi da personaggi secondari a protagonisti, poi non so. Nel caso di Aiolia lasciamo perdere. *plego
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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #117 il: 16 Luglio, 2019, 23:52:58 pm »
Avevo aperto un topic a parte, ma non ricordavo di questo (e sì che è stato anche rispolverato di recente). Va beh, posto qua il video che avevo messo di là:



Si tratta di un'analisi che condivido quasi completamente, e bene o male rispecchia quello che ho già scritto.

Saint Seiya per me non è morto grazie agli spin-off di altri autori, che ne hanno permesso un rilancio e un refresh, sotto molteplici aspetti. D'altro lato, Kurumada e Toei non hanno fatto che continuare a far danni, o a rimanere ancorati come pali al passato.

Come dice nel video, anch'io Next Dimension l'ho sempre visto come una sorta di Dragon Ball GT, un sequel/prequel che in sé non modificava l'originale (se non per il retcon della morte di Seiya), ma di contenuti molto poveri e ripetizioni allo sfinimento, le cui poche novità introdotte in esso non aiutano di molto, specialmente a cavallo di 13 anni di lentezza e incoerenze interne. Insomma, una serie mediocre, che però come Dragon Ball GT può avere a chi piace, ma se anche non ci fosse stata, non ne avremmo sentito la mancanza. Tuttavia, da quando Kurumada si è messo a fare i gaiden retroattivi, pensando di fare chissà cosa, con la sua incoerenza e il resto, non hanno fatto che causar danni su danni, tra retcon e sbefeggiamenti dei suoi personaggi più iconici, e si, sta veramente ammazzando Saint Seiya.

D'altro lato, sul piano anime Toei l'ha ucciso tempo fa. Saint Seiya fu una serie di punta a fine anni 80. Subito dopo la fine del manga originale, Toei avrebbe dovuto animare subito la saga di Hades, finché il fandom era ancora attivo e appassionato, e dopo di essa, puntare alla saga dei cieli, ma ovviamente non lo fece (perché ragazzi, nell'aprile 89 terminò l'anime storico dei cavalieri, e sempre nell'aprile del 89 iniziò l'anime di Dragon Ball Z, che sarebbe stato la nuova oca dalle uova d'oro di Toei, a cui avrebbe seguito il filler di GT, e qualche tempo dopo, l'altra oca dorata, One Piece). Arrivati nel nuovo millennio, con fandom diminuito, ma in buona parte ancora attivo, i geni commisero altri errori, come trasporre la saga di Hades in un processo che avrebbe richiesto 6 anni, licenziare i registi dei primi 13 OVA (che almeno loro non avevano fatto copia-incolla del manga), e naturalmente lanciare il Tenkai-hen lo stesso giorno del Signore degli Anelli, e senza aver finito la saga di Hades... se la cercarono. Anni più tardi ci riprovarono con Omega, cercando di staccarsi dal classico, anche nello stile, peccato che infantizzarono troppo il tutto, e molte novità furono banali. Ritornarono dunque sull'impronta classici, ma su storie brevi, e a poco budget, quali Soul of Gold e l'anime (stuprato) di Saintia Sho, con ricezioni ovviamente pessime.

In tutto questo, mancano da citare Legend of Sanctuary (ottima grafica, pessimo adattamento) e l'ormai prossimo remake Netflix, altre croci sulla tomba di una franchigia ormai ammazzata.

Per quanto io speri che una eventuale saga di Ares animata possa essere fatta bene e rilanci in positivo la serie, si, Saint Seiya è morto. O almeno, il cosiddetto "canone" di Saint Seiya è morto, tra Kurumada il distruttore, coi suoi retcon diabolici, e la perfida mano di Toei, che pensa solo a farci i soldi dai modellini, investendo il minimo (non serve ribadire la coerenza stessa dei lavori di ambo i lati, ossia inesistente). Ringraziamo sempre che abbiamo avuto l'anime storico fatto bene, e nel nuovo millennio Okada, Teshirogi e Kuori, senza di loro, sarebbe stato il degrado più assoluto.
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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #118 il: 17 Luglio, 2019, 01:42:44 am »
Ringraziamo sempre che abbiamo avuto l'anime storico fatto bene, e nel nuovo millennio Okada, Teshirogi e Kuori, senza di loro, sarebbe stato il degrado più assoluto.
Concordo! Ringraziamo tutti i progetti manga realizzati, che hanno valorizzato e tutt'ora continuano a valorizzare un universo che ha tantissimo da dire oltre una corsa alle Dodici Case replicata dallo stesso autore fino allo sfinimento! I mondi che ci sono nel cuore di Teshirogi, Okada e Kuori riescono a riempire molti vuoti lasciati dentro di noi da Kurumada, quindi apprezziamo ciò che abbiamo e non smettiamo mai di sperare nel domani! :fiore:

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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #119 il: 26 Luglio, 2019, 14:04:26 pm »
Concordo! Ringraziamo tutti i progetti manga realizzati, che hanno valorizzato e tutt'ora continuano a valorizzare un universo che ha tantissimo da dire oltre una corsa alle Dodici Case replicata dallo stesso autore fino allo sfinimento! I mondi che ci sono nel cuore di Teshirogi, Okada e Kuori riescono a riempire molti vuoti lasciati dentro di noi da Kurumada, quindi apprezziamo ciò che abbiamo e non smettiamo mai di sperare nel domani! :fiore:

 :sisi:

Gente a me sembra che si stia girando intorno all'argomento, senza affrontarlo.

Appena posso, rispondo :sisi:
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Re: Ammettiamolo: saint seiya è finito già tanto tempo fà.
« Risposta #119 il: 26 Luglio, 2019, 14:04:26 pm »