Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Episode G - Volume 07



Volume 7 originale Akita Shonen/ 20 luglio 2005
Volume 13 Planet Manga
 
Capitolo speciale 8: La lama splendente
Alcuni soldati dei titani provano ad entrare nel Santuario, ma vengono intercettati presso la città di Gravena da Shura e annientati.
 
Capitolo 26: L'avvento
Iperione entra nella sala dove Ceo sta recuperando le forze. Per permettergli un miglior recupero, Iperione ha dovuto donare il suo stesso Ichor (sangue divino), ma anche le stesse Soma accelerano la rigenerazione. Giapeto però, sopraggiungendo, rimprovera Iperione perché ora entrambi i titani sono deboli e ad aiutare Ponto era rimasto da solo. Arriva anche Ponto, che svela la resurrezione di Ettore. Iperione gli fa notare che piuttosto dovrebbe occuparsi degli altri titani, e lui con un sol gesto ricostruisce il palazzo di Crono, il Chronos Labyrinthos, proclamando che l'ora è arrivata. 
 

Questo è stato possibile dalla resurrezione dei Titani, infatti le Soma si scompongono per vestire i loro padroni. In Grecia prosegue la lotta di Milo contro Ettore. Il Saint sostiene che sono gli uomini di questo tempo a costruire il futuro, un diritto che un uomo del passato non ha più; Ettore sostiene che il futuro è deciso dagli Dei, come lo fu la guerra di Troia. Infatti, Apollo aveva dato protezione ai troiani e lo aveva reso invulnerabile, ma alla fine vinse Achille, aiutato da Atena. Ettore scaglia la sua lancia per ben mille colpi al secondo, ma il Cloth protegge il Saint quasi integralmente. Ettore nota però che il viso è scoperto, ma Milo, ricordando che il dono di Apollo implica l'insensibilità al dolore, Milo lancia 14 Scarlet Needle, restituendogli la sensazione del dolore e la sua umanità; inoltre, Milo promette che lo ricorderà come un valoroso. Ettore, ormai sereno, si lascia finire con Antares. Aiolia raggiunge il luogo dello scontro, convinto anche lui che solo i viventi forgiano la storia, indipendentemente da azioni passate (in un cammeo appaiono i cinque protagonisti del manga classico). Al Labirinto, Ponto ammira gli undici titani riuniti con la propria Soma: Iperione, Crio, Giapeto, Tia, Rea, Mnemosine, Febe, Teti, Temi, Oceano e Ceo.
 
Nota mitologica: Leggendo l'Iliade, alcuni moderni pensano che Omero intendesse che Apollo aveva dato dei doni particolari ad Ettore, ma la maggior parte della critica concorda che gli avesse garantito protezione, più che l'invulnerabilità vera e propria di cui si parla nel manga. 
 
NB: Nella logica di quest'opera, il colpo di Milo provoca dolore a prescindere da capacità sensoriali o problemi fisici, arrivando direttamente al cervello. Nel manga classico, Milo affermava di non aver mai usato Antares prima della battaglia delle dodici case.

Capitolo 27: Coloro che infiammano l'emblema
In cielo risplende il Theos Sema, un simbolo simile all'Orologio dello Zodiaco, che reca scolpiti i simboli dei dodici titani. 

Gli undici titani già risorti bramano la liberazione di Crono dalle saette di Zeus che lo incatenano. Il dio Oceano promette vendetta contro Zeus, che li esilió nel Tartaro; Mnemosine spiega che grazie a quel confinamento i loro cosmi si sono espansi. 
 
In Jamir, Mu, curato da Aldebaran (che ha anche ristrutturato la Pagoda distrutta da Giapeto) si é ripreso e consegna una lettera al cavaliere del , che gli era arrivata dal Santuario. Un cosmo oscuro ha fatto la sua comparsa (il nostro mondo ora comunica direttamente con il Tartaro) e Shaka va a colloquio col Sacerdote. Saga (nei panni del Sacerdote) spiega a Shaka dell'esistenza del Chronos Labyrintos e che quando il Theos Sema sarà completato dal risveglio di Crono la violenza e la discordia si impossesseranno dell'umanità facendola piombare nel caos, preludio ad una nuova Titanomachia (guerra dei Titani contro gli dei olimpici). Il Sacerdote rivela che però già ha preso alcune contromisure: Nella vicina città di Gravena infatti, Shura ha intercettato alcune milizie del popolo dei titani e la sta decimando. I soldati dei titani fuggono terrorizzati, ma si imbattono nel gigante Spate (Lama Cinerea) che li uccide come disertori. 

Il gigante si mostra a Shura e comincia la battaglia, ma ben presto Capricorno frantuma una delle spade che possiede per braccia.
 
Volume 14 Planet Manga
 
Capitolo 28: Colui che fende le stelle
Deciso a tentere il tutto per tutto, Lama Cinerea scaglia il colpo "Artigli di guerra" che permette al suo colpo di separarsi in otto direzioni. Shura però lo evita muovendosi alla velocità della luce e colpendo il gigante con Excalibur. Morente, il gigante invoca la punizione degli dei su Shura e poco dopo viene trafitto da un colpo pauroso, che lo oltrepassa colpendo anche Shura e ferendolo nonostante l'armatura! Fa la sua comparsa un titano, che rincuora Lama Cinerea perché é morto con onore per mano di un Dio, ma Shura nega questo titolo al titano, chiamandolo piuttosto demone. 

Il titano non si offende, ritenendo il giudizio umano insignificante, e colpisce di nuovo Shura con il colpo Aster Blade che, oltrepassando l'armatura, ferisce anima e cosmo e provoca ferite così chirurgiche da non dare quasi dolore. Shura prova a rispondere ma Excalibur non sembra sufficiente. Il titano lancia allora il colpo Aster Choreia, una sorta di lama rotante che assorbe anche il sangue e mostra il passato di Shura; scopriamo così che Shura partecipó al finto funerale di Aiolos e si rammaricó della disperazione del piccolo Aiolia, e che non vi era un vero cadavere, così come il cloth del Sagittario, che era stato sostituito con un falso. Il titano peró non riesce a scoprire altro perché una sorta di sigillo glielo impedisce, quindi é chiaro che la mente di Shura é stata manipolata. Shura prova a reagire ma è troppo debole.  Quando tutto sembra perduto giunge un cosmo aggressivo: é Aiolia che, scagliando il Lightining Plasma, afferma che sarà lui a uccidere l'assassino del fratello e non altri. Il titano tuttavia appare più forte anche del Leone, e scaglia l'Aster Blade. Inaspettatamente, a far scudo ad Aiolia é proprio Shura. Capricorno sostiene che Aiolos era una persona ammiratissima e che fu un onore lottare con lui. Uccidendolo, Shura giuró che avrebbe difeso Atena al suo posto, anche contro gli dei. Shura promette quindi di usare la stessa Excalibur che uccise il Sagittario e vincere la battaglia!
 
NB: Il titano non dice il suo nome, ma è riconoscibile come Crio, in greco "freddo"; nella mitologia è uno dei principali alleati di Crono contro Urano.
 
Capitolo 29: Colui che cederà la spada sacra
Il titano é furioso per la sfrontatezza di Shura e lo colpisce di nuovo con l'Aster Choreia, assorbendone il cosmo; lancia quindi la tecnica Aster Kyklos, che rimanda indietro lo stesso cosmo potenziato. Invece di evitare il colpo, inaspettatamente Shura alza le braccia formando una X e scaglia quindi una formidabile Excalibur incrociata, facendo esplodere il proprio cosmo, che ora però appare brutale e quasi demoniaco. Dalla Sala del Sacerdote Saga commenta soddisfatto che quello é il merito del Genro Maoken, che trasforma in furie terribili coloro che me sono vittime. Saga, che aveva provocato solo effetti instabili finora, si considera allora perfetto Sacerdote, ma in quel momento compare l'anima di Sion che lo rimprovera aspramente, ricordandogli la fine del fratello Kanon. Sul campo di battaglia, Shura sembra tornare normale e il titano, constatate le sue pessime condizioni, decide di finirlo. Aiolia stesso ora incita Shura: solo lui ha diritto a ucciderlo. Il titano lancia quindi l'Aster Blade ma il Capricorno la para col braccio rotto. Shura ricorda infatti che "Excalibur" significa ex Caliburm (il nome originale della spada) e che questa lama si può impugnare solo per azioni nobili: la spada si era quindi spezzata essendo divenuto Shura come un demone, ma si può rigenerare se si ritorna sulla retta via. Shura scaglia quindi Excalibur, tagliando in due il colpo nemico! 

Ammirato, il titano si ritira nel Tartaro incitando i Saint a seguirlo. Aiolia sorregge il compagno, ammirandolo nonostante lo consideri ancora un nemico, e che nel mito, la roccia su cui si trova Excalibur rappresenta la forza per impugnarla come il peso della responsabilità Shura afferma che non morirà finché non avrà trovato un degno erede per la sua spada. Ai cinque picchi, un anziano Doko osserva, insieme a Shunrei, i progressi di un giovane Shiryu. Improvvisamente appare un cosmo oscuro spaventoso: Crono é giunto al Santuario per recuperare la Megas Drepanon!
 
NB: molte tematiche sul duello tra spadaccini, evidentemente caro a Okada, diverranno file rouge di Episode G Assassin.

Recensione a cura di @Seby85

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