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Volume 01 - Edizione Shot Star Comics
Nei pressi del Santuario in Grecia, 1986. Due turisti che si aggirano tra le rovine dell'antica Grecia ammirando le stelle cadenti di quella notte sono sorpresi da un forte boato. Si avvicinano quindi alla fonte di quel forte rumore e scorgono un ragazzino a terra. Il giovane ragazzo, nonostante il corpo dolorante ed il fiato corto, riesce a rialzarsi ma nel mentre una strana giovane donna appare improvvisamente, il suo viso è nascosto da una maschera. La coppia di turisti, spaventati da quella visione, scappano a gambe levate. La giovane donna mascherata, il cui nome è Marin, ordina a Seiya, suo discepolo, di tornare al Santuario per continuare il suo addestramento. Ma il ragazzo non è d'accordo in quanto si sente sufficientemente pronto per il combattimento che dovrà affrontare il giorno successivo. Marin cerca di convincerlo del contrario attaccandolo con un terribile colpo e gli ricorda anche che Cassios, l'uomo che dovrà affrontare, è un possente e crudele guerriero che ha ucciso i suoi 9 avversari decapitandoli con una mano. Inoltre, è così convinto dell'inferiorità di Seiya che intende farlo soffrire atrocemente strappando le parti del suo corpo una per una. Marin allora chiede al suo discepolo di dargli una prova che lei si sta sbagliando. Seiya allora si concentra, e bruciando il "cosmo" che è dentro di lui, sferra un pugno al suolo creando un'ampia voragine. Marin rimane perplessa, tuttavia, è certa di aver visto l'aura di Pegasus nel momento in cui il suo discepolo ha lanciato il colpo. Poco dopo, i due turisti, ancora nei dintorni, ritornano sui loro passi e scoprono l'enorme voragine provocata dal pugno di Seiya. Il giorno successivo, nella piazza centrale di Atene, i due turisti chiedono spiegazioni ad un prete di quello a cui avevano assistito la sera precedente, il prete afferma che sicuramente hanno visto dei Saint, protettori di Atena, la dea della guerra, figlia del grande Zeus. Ella ha combattuto prima contro Ares, poi contro i Titani ed infine contro Poseidone, l'imperatore dei mari. In ognuna di queste battaglie erano presenti i Saint, cavalieri che proteggevano la dea Atena. Dotati di una forza straordinaria e fedeli alla volontà della loro dea di non usare alcuna arma, combattevano solo usando il proprio corpo. Si dice infatti che "I loro pugni fendevano l'aria, ed i loro calci erano in grado di spaccare la terra... anche oggi dicono che facciano la loro comparsa quando il mondo è saturo della forza del male... sono i guerrieri della speranza." Santuario, al Colosseo. E' giunto il momento dello scontro tra Seiya e Cassios. La battaglia è presieduta dal Grande Sacerdote il quale annuncia pubblicamente che il vincitore acquisirà il titolo di Saint di Atena. Shaina, la giovane donna che ha addestrato Cassios, accusa Seiya di aver provato a scappare dal Santuario macchiandosi di una grave atto di codardia, inoltre sostiene che un giapponese non potrà mai diventare un Saint. Tale accusa però non è condivisa da un giovane uomo che fa di lì a poco la usa comparsa, Aiolia. Il duello sta per iniziare e finalmente viene mostrato lo scrigno contenente la cloth di Pegasus. Seiya improvvisamente viene afferrato da Cassios, che lo solleva dal suolo affermando che la cloth non può andare ad un giapponese. Eccitato dall'idea di far soffrire il suo avversario, il gigante sta per tagliargli l'orecchio. In una pozza di sangue, l'orecchio cade a terra. Ma inaspettatamente, si scopre che quello a terra è l'orecchio di Cassios. Aiolia si complimenta con Marin per i progressi del suo allievo e proprio in quel momento Seiya colpisce il suo avversario con un colpo al mento. Nel guardare lo scontro, Marin porta la sua mente ai ricordi dei primi anni di addestramento di Seiya, quando nonostante gli sforzi iniziali, il ragazzo non riusciva a progredire nell'addestramento e solo dopo alcuni anni, quando Marin gli spiegò le prime nozioni sul Cosmo, grazie al quale i Saint fanno esplodere l'universo che è in loro, Seiya, attingendo per una attimo a quella forza, riuscì finalmente a frantumare il sasso con un pugno. Shaina, nell'osservare lo scontro, è furiosa perché sente che l'esito della lotta potrebbe essere sfavorevole per il suo discepolo. Secondo lei Cassios ha acquisito superficialmente la forza distruttiva di un Saint, ma non ha ancora sentito l'universo esplodere nel suo corpo. Seiya sta per sferrare l'attacco finale, ed inizia a muovere le mani disegnando la costellazione delle 13 stelle di Pegasus, Shaina intuisce che per il suo discepolo non c'è più niente da fare e gli intima di non avvicinarsi al suo avversario, ma ormai è troppo tardi, Seiya sferra il suo colpo Pegasus Ryu Seiken mettendo K.O. il suo avversario e vincendo lo scontro. Note: Si fa riferimento al fatto che Cassios abbia ucciso prima dello scontro finale 9 avversari, si immagina quindi che anche Seiya abbia dovuto affrontare 9 candidati prima di arrivare alla "finale" con Cassios.
Siamo agli addii, di fronte alle montagne che li separano da Atene, Marin chiede a Seiya quali sono le sue intenzioni ora che tornerà in Giappone con la cloth di Pegasus. Il giovane, però, gli chiede di mostrargli il proprio viso levandosi la maschera. Marin rimane in silenzio. Ma appena Seiya si allontana, toglie la sua maschera e pensa "Ricordati, Seiya... la tua vera battaglia inizia adesso".
Il maggiordomo di una giovane donna misteriosa la informa che la settima Cloth, quella dell'Hydra, è appena arrivata dalla Finlandia. Secondo la donna, dei 100 ragazzi mandati in addestramento, solo 10 sono diventati sacri guerrieri, tuttavia tre di loro non si sono ancora presentati. Una conferenza stampa è poi indetta all'interno della dimora, presieduta sempre dallo stesso maggiordomo il cui nome è Tatsumi. In primo luogo, vengono mostrate immagini di crateri ai giornalisti, spiegando loro che erano proprio i Saint ad averli provocati facendo esplodere il Cosmo, potere che consente loro di raggiungere la velocità del suono. Per dimostrare ai giornalisti scettici la verità delle sue parole, Tatsumi ricorda i grandi avvenimenti della storia, come la sconfitta di Napoleone e il declino dell'Impero Romano. Tutto ciò sarebbe frutto dell'operato dei Saint. Ed è proprio in quel momento che la giovane misteriosa donna appare prendendo la parola nelle conferenza stampa. Tutti non credono ai loro occhi: si tratta di Saori Kido, la nipote del defunto Mitsumasa Kido. L'uomo che era alla guida della più grande fondazione che regnava in Asia, Grado. Saori ha assunto il comando di tale fondazione in seguito alla morte del nonno. La sua bellezza è ineguagliabile. Riprendendo la conferenza, ha ricordato il fatto che Mitsumasa Kido era un uomo che aveva una vera passione per le arti della lotta. Un anno prima della sua morte, venne casualmente in possesso di un'armatura. Così venne a conoscenza dell'esistenza dei sacri guerrieri, i Saint. Da allora, radunò 100 orfani e li mandò in tutti gli angoli del mondo affinché divenissero Saint. Dovevano tornare con una cloth, prova della loro investitura a sacro guerriero. Ma nei seguenti sei anni di addestramento la fondazione ha perso traccia di 90 di loro. I restanti dieci sono diventati Saint e 7 di loro sono già tornati in Giappone. Saori rivela ai giornalisti la presenza di 7 cloth, ciascuna custodita nel rispettivo Pandora Box. Saori, inoltre, annuncia che intende organizzare il più grande torneo di tutti i tempi, le Galaxian wars, sogno del suo nonno defunto, con i 10 Saint che si contenderanno la cloth di cui era entrato in possesso Mitsumasa Kido. Davanti allo sguardo attonito della folla, le 7 cloth cominciano a risuonare insieme. Saori continua dicendo che si tratta di cloth di bronzo. Sono quindi gerarchicamente le più deboli. Ogni Saint, nasce sotto una costellazione, e vi sono tanti Saint quanto sono le costellazioni. Tra queste vi sono le 12 costellazioni che si trovano nell'eclittica, la traiettoria del sole. Solo questi 12 Saint possono indossare una gold cloth. Nella stanza, una di queste gold cloth è posta appena sopra le 7 cloth di bronzo. Nel frattempo arriva Seiya, con il Pandora Box della sua cloth sulle spalle. Saori gli chiede di riporla e metterla insieme alle altre prima dell'inizio del torneo. Ma Seiya si rifiuta e afferma di non aver intenzione di partecipare ad alcun torneo. Tatsumi, furioso, si lancia su di lui, ma il Saint di Bronzo lo schiva senza problemi atterrandolo. Seiya ricorda a Saori una promessa che le aveva fatto. Quello di lasciargli vedere la sua grande sorella, dalla quale era stato separato prima di essere mandato in Grecia per l'addestramento. Ora è tornato con l'armatura di Pegasus mantenendo la sua promessa adesso tocca a Saori onorare quella di suo nonno e fargli vedere sua sorella. Ma qualcuno gli dice di tacere e di lasciare sul posto l'armatura se non intende partecipare alle Galaxian Wars. Questa persona non è altri che il Saint dell'Unicorno, Jabu. Ordina a Seiya di scusarsi con Saori per la sua maleducazione. Ma Seiya non lo ascolta, Jabu allora gli lancia un colpo che Seiya para subito con la gamba. Il Saint di Pegasus inoltre ironizza sul comportamento di Jabu, da sempre servizievole nei confronti di Saori, fin da quando era più piccolo. Jabu, furioso, è pronto a combattere quando Saori gli ordina di fermarsi. Se vogliono combattere, avranno abbastanza tempo per farlo durante le Galaxian Wars. Seiya richiede nuovamente a Saori di lasciargli vedere sua sorella. Sfortunatamente, Saori lo informa che era improvvisamente scomparsa dall'orfanotrofio il giorno stesso in cui lui fu mandato in Grecia per l'addestramento. Scioccato per la notizia che ha appena appreso, il Saint di Pegasus sta per ritirarsi quando Saori lo invita a desistere facendogli capire che è inutile per lui andare a cercare sua sorella che potrebbe trovarsi in qualsiasi parte del mondo. Ecco perché la giovane Kido gli offre un accordo: se riuscirà a vincere le Galaxian War, la Fondazione Grado farà tutto il possibile per trovare sua sorella. Senza rispondere, Seiya sta per allontanarsi, ma Jabu con un colpo psichico taglia le cinghie del Pandora Box di Pegasus che cade a terra. Senza voltarsi, Seiya accetta di lasciare il Pandora Box lì. Tuttavia all'improvviso, grandi strappi appaiono sui vestiti del Saint dell'Unicorno e nello stesso tempo il pannello di vetro che era alle sue spalle si frantuma lasciando una voragine nel muro. Jabu, ancora in stato di shock, non si era reso conto del fatto che Seiya avesse lanciato un colpo e prende coscienza del suo formidabile cosmo. Nel frattempo, Tatsumi è scettico sul fatto che Seiya possa partecipare al torneo, ma Saori gli ricorda che sicuramente tornerà, in quanto se vuole trovare sua sorella, dovrà combattere.
Affiorano in Seiya i ricordi dell'addestramento con Marin e su come trovare un punto debole quando il nemico si dimostra troppo potente "quando un tuo avversario è fisicamente più potente di te, non attaccarlo a caso, ma mira solo alla parte di cui è più sicuro". Quindi riprende conoscenza e pone le mani sui polsi di Geki esercitando un pressione che supera 4000Kg, sbriciolando i bracciali della cloth dell'Orsa. Seiya, finalmente libero dalla morsa, sferra un calcio contro il suo avversario ed il computer visualizza istantaneamente il nome del vincitore: Pegasus. Gli spettatori non capiscono nulla, specialmente perché Geki è ancora in piedi. Ma pochi secondi dopo, tutta la cloth dell'Orsa si sbriciola e Geki cade al tappeto. A differenza del pubblico, Jabu ha capito che la vittoria di Seiya è stata determinata dal fatto che Pegasus ha colpito con più calci Geki, ma che agli occhi degli spettatori è sembrato solo uno perché erano troppo veloci. Seiya si è quindi qualificato per il secondo incontro ed intanto Saori ordina a Tatsumi che i Saint del Cigno e della Fenice siano trovati quanto prima. Quanto a Jabu e agli altri Santi rimanenti, riconoscono che il Saint di Pegasus sarà un avversario formidabile, difficile da battere e candidato alla vittoria finale. Recensione a cura di @Gemini Saga Per commenti utilizzare discussione sul forum : Scheda manga Saint Seiya |