Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Manga Saint Seiya - Volume 02




Volume 02 - Edizione Shot Star Comics
  • Cygnus, il guerriero della steppa
Al Colosseo, Jabu, senza particolari difficoltà, si è assicurato la vittoria contro Ban del Leone Minore e con tono beffardo annuncia a Seiya che gli riserverà lo stesso trattamento. Intanto sia il Saint della Fenice che del Cigno, non si sono ancora presentati. L'Unicorno fa dell'ironia sulle origini del Saint del Cigno in quanto è solo metà giapponese, avendo infatti il ​​sangue russo nelle vene. Seiya, da questo, capisce subito che si sta parlando di Hyoga.
Siamo nella Siberia Orientale, di fronte ad un mare ghiacciato, Hyoga, con un fiore tra i denti, porta un colpo nel ghiaccio, producendo una voragine che gli consente di tuffarsi nelle acque gelide. Nuotando, arriva ad una barca il cui stato suggerisce che è  naufragata dal un bel po' di anni. Entra all'interno di una cabina in cui riposa il corpo di una donna. Sua madre. Con le lacrime agli occhi, si avvicina a lei, le porge il fiore che aveva tra i denti, e rimane, pensieroso, al suo fianco. Poco dopo essere uscito dall'acqua, viene raggiunto da un giovane ragazzo di nome Yakov, che gli consegna una lettera. Hyoga inizialmente pensa che la lettera sia stata mandata dalla fondazione Grado per convincerlo a partecipare alle Galaxian Wars, ma dopo averla letta capisce che proviene dalla Grecia ed è stata mandata direttamente dal Santuario.  Hyoga si dirige quindi verso un muro di ghiaccio eterno, ritenuto indistruttibile. Nonostante gli avvertimenti del suo giovane amico, con un colpo riesce ad infrangere la barriera di ghiaccio eterno al cui interno vi è custodito il Pandora Box contenente la Cloth del Cigno. La indossa immediatamente con l'intento di eseguire ciò che gli è stato comandato di fare nelle lettera inviatagli dal Santuario, ovvero uccidere Seiya insieme a tutti gli altri Bronze Saint che hanno violato le regole del Santuario.
Intanto al Colosseo si è deciso che, nonostante l'assenza del Saint del Cigno e della Fenice si stia prolungando, non si procederà ancora alla loro squalifica, quindi il torneo proseguirà con il prossimo incontro tra Pegasus contro il Dragone. Ma è proprio in quel momento che contro tutte le aspettative, Hyoga fa la sua comparsa, annunciando però che è lì per eliminare tutti i suoi vecchi amici. A questo punto, con l'arrivo del Cigno, i combattimenti riprendono nell'ordine originariamente previsto: il Cigno dovrà affrontare Ichi dell'Hydra. Quest'ultimo non può fare a meno di ironizzare sulle precedenti minacce di Hyoga, oltre che prenderlo in giro anche per le sue origini russe. Senza ulteriori indugi, Ichi prende subito l'iniziativa ma Hyoga para il colpo senza difficoltà. Purtroppo per lui, è caduto nella trappola del suo nemico: delle zanne emergono dai polsi della Cloth dell'Hydra e vengono piantati in quella del Cigno. Inoltre, sono intrise di veleno. Questo non sembra impressionare Hyoga che afferra le zanne e le rompe a mani nude. Quindi si lascia colpire senza preoccuparsi di evitare i pugni del suo avversario, pensando che senza le sue zanne, Ichi non sia un granché. Tuttavia all'improvviso, delle nuove zanne si piantano all'interno della sua cloth. Sono ricresciute ad una velocità incredibile. In un primo momento sorpreso dall'attacco, il Cigno mostra poi un sorriso beffardo. Ha appena capito che le zanne di Ichi sono simili alle teste dell'Hydra della mitologia che crescevano sempre dopo essere state mozzate. Quindi per assicurarsi che nessun artiglio possa più fuoriuscire, Hyoga afferra il polso di Ichi e riesce a congelarlo, rendendolo inutilizzabile. Ma Ichi non ha detto ancora la sua ultima parola: sferra un attacco dall'alto e colpisce la testa di Hyoga con un ginocchio, dal quale emergono nuove zanne. Con una tale ferita, Ichi è sicuro della sua vittoria, specialmente perché il veleno avrà ormai iniziato a fare il suo effetto. Tuttavia, le zanne piantate sull'elmo del Cigno si congelano grazie al potere del Cosmo di Hyoga prima di rompersi e sbriciolarsi a terra. Ichi non riesce a credere ai propri occhi, ma deve ammettere che tutti i colpi che ha portato finora sono stati inutili contro la Cloth del suo nemico. Hyoga afferma che la sua Cloth, per più di un millennio, è stata protetta dalla parete di ghiaccio eterno, che spiegherebbe la sua straordinaria resistenza. Il Cigno quindi intensifica il suo Cosmo, finché non appaiono dei cristalli di ghiaccio e successivamente lancia il suo attacco, Diamond Dust. Il colpo è così potente che la Cloth di Ichi viene completamente sbriciolata permettendo a Hyoga di qualificarsi per il secondo turno. Il Cigno scende dal ring e e si avvicina a Seiya, chiedendosi se sarai lui il suo prossimo avversario oppure colui che deve affrontare, Shiryu del Dragone.



  • Dragone, il pugno più potente e lo scudo più resistente
Il prossimo incontro che vedrà Pegasus e Dragone affrontarsi sta per iniziare. Appena saliti sul ring, Shiryu nota la presenza di una persona familiare tra gli spalti, si tratta di una ragazza di nome Shunrei. Senza perdere tanto tempo, atterra Seiya  con un colpo abbastanza potente da metterlo K.O. La usa amica lo raggiunge nei pressi del ring ma gli porta cattive notize: il suo vecchio maestro sta per morire. La mente di Shiryu allora torna ai tempi dell'addestramento, ai Cinque Picchi, in Cina. Di fronte alla cascata di Rozan, il maestro ordina a Shiryu di invertire il corso dell'acqua, cosa che il Dragone riteneva impossibile semplicemente perché solo un dio avrebbe potuto. Il vecchio maestro gli ricorda però come le cose in natura non vanno sempre in un'unica direzione e di come le acque del fiume Yangtze-Kiang scorrono a volte nella direzione opposta. Inoltre, un Saint è un uomo fuori dall'ordinario dotato di poteri divini. Egli era quindi perfettamente in grado di compiere questo miracolo e se ci fosse riuscito, solo allora, sarebbe stato degno di indossare la Cloth del Dragone. Convinto dalle sagge parole del suo maestro, Shiryu prova il tutto per tutto e grazie alla sua determinazione riesce ad invertire il corso d'acqua della cascata di Rozan, quest'ultima assumendo la forma di un drago colossale che s'innalza verso i cieli. Dopo questi ricordi, Shiryu decide subito di andare via per recarsi dal suo maestro morente, tuttavia Seiya si rialza, anche se indebolito dal colpo che ha ricevuto. In un primo momento sorpreso, il Saint del Dragone è sicuro di riuscire a batterlo assestandogli un altro colpo. È così che lancia il suo colpo segreto, Rozan Sho Ryu Ha. Questo colpo che è riuscito a invertire il corso d'acqua della cascata di Rozan, rimette di nuovo al tappeto Seiya. Tuttavia, poco dopo, tra lo stupore di Shiryu, Pegasus riesce nuovamente a rialzarsi sostenendo che non può permettersi di perdere, quindi lancia il suo il Pegasus Ryu Seiken. Purtroppo per lui, il suo avversario riesce a bloccare tutti i suoi colpi grazie al suo scudo. Seiya riprova nuovamente a lanciare il suo colpo ma gli effetti sono gli stessi. Shiryu allora cerca di spiegargli dove nasce la straordinaria resistenza dello Scudo del Dragone:  la Cloth del Dragone è infatti rimasta per millenni sotto la cascata di Rozan, le cui acque si credeva discendessero della galassia stessa. La cloth considerata come l'incarnazione del Drago, continuò ad essere bagnata per millenni dalle acque della cascata, acquisendo una resistenza superiore a quella di un diamante. Per riuscire a sconfiggere il Dragone, quindi Seiya dovrebbe prima riuscire a distruggere il suo scudo. Shiryu, capendo che Pegasus non si arrenderà mai, decide allora di colpirlo nuovamente sferrando un pugno che Seiya para con il dorso del braccio, circostanza che però comporta che quel pezzo della sua cloth va completamente in pezzi e non riesce comunque ad impedire al Dragone di portare a segno il suo colpo che stende Pegasus al tappeto in una pozza di sangue. Seiya comprende che Shiryu non solo ha lo scudo più resistente ma anche il pugno più potente, tuttavia inizia a ricordarsi di una leggenda che gli  fu raccontata da Marin. In Cina, un uomo vendeva scudi e lance: i suoi scudi erano così resistenti che nessuna lancia li avrebbe potuti perforare e le sue lance così forti che nessun scudo avrebbe potuto respingerle, ma entrambi avevano un punto debole. Pegasus contro ogni aspettativa riesce ancora una volta a rialzarsi. Da Lontano, Jabu e il Saint del Lupo pensano che forse sarebbe meglio che rinunciasse alla lotta in quello stato. Hyoga, al contrario, è convinto che possa ancora farcela. Seiya annuncia che distruggerà il pugno e lo scudo del Dragone in un colpo solo e si lancia subito contro Shiryu pronto a riceverlo. Un secondo dopo, tra la sorpresa generale di tutti, il pugno e lo scudo di Shiryu sono in frantumi! Ma Seiya non n'è uscito indenne, infatti anche l'elmo di Pegasus è completamente distrutto e Seiya sanguina pesante dalla testa.



  • Battaglia Mortale! Pegasus contro Dragon
Mentre tutti cercano di capire cosa è successo, il commentatore propone di rivedere le immagini a rallentatore sullo schermo. Seiya praticamente si è gettato a testa bassa contro il petto di Shiryu, tuttavia, era lo scudo del suo avversario il suo obbiettivo. Anticipando la sua mossa, Shiryu ha ruotato lo scudo contro il quale Pegasus ha sbattuto con l'elmo della sua armatura ed in quel momento Dragone ha sferrato il suo pugno destro nel tentativo di colpire la testa di Pegasus che abbassandosi ha schivato il colpo, ed il pugno di Shiryu è finito così per impattare contro lo scudo stesso mandando entrambi i pezzi dell'armatura del Dragone in frantumi. Hyoga a questo punto ricorda la famosa leggenda cinese: quando si incontrano la lancia più forte e lo scudo più resistente, il risultato finale è che entrambi si frantumano. Per il Saint di Andromeda, l'incontro si è concluso perché, da un lato, la Cloth del Dragone è diventata inutile e, d'altra parte, Pegasus è quasi morto. Hyoga è sicuro che se Seiya non avesse indossato l'elmo della sua cloth sarebbe sicuramente morto sul colpo. Nel frattempo, Shiryu chiede a Shunrei di aspettare, poiché la lotta sarà più lunga del previsto, in quanto il Dragone è convinto che Seiya si alzerà di nuovo. Shiryu ha capito che Seiya lotta per un motivo importante che non è la semplice vittoria del torneo. Pegasus, incoraggiato anche dallo spirito di sua sorella, Marin e Miho, si rialza nuovamente. Tatsumi, preoccupato, si chiede se non sarebbe meglio interrompere la lotta, in quanto se uno dei Saint dovesse morire, potrebbe macchiare il buon nome della fondazione Grado. All'improvviso, Shiryu si spoglia della sua Cloth e, poco dopo, Seiya fa lo stesso volendo combattere ad armi pari. Gli altri Bronze reputano questo comportamento completamente suicida, in quanto i Saint pur avendo dei poteri straordinari hanno comunque un corpo umano, infatti è a questo scopo che indossano le Cloth. Hyoga non riesce a capire il motivo che spinge entrambi a rischiare così tanto.  Tra la sorpresa generale, un tatuaggio a forma di drago compare sulla sua schiena nuda di Shiryu. Lo scontro finale fra i due combattenti sta per avere luogo, tuttavia, nessuno dei due vuole fare la prima mossa. Seiya, sospetta che senza la cloth, Shiryu sarà molto in più in difficoltà nel parare i suoi colpi.  Ecco perché esegue nuovamente il Pegasus Ryūsei Ken. Purtroppo per lui, Shiryu riesce ad evitarli e dichiara di riuscire persino a vederli affermando che non tutti i colpi lanciati da Seiya viaggiano alla velocità del suono. Solo alcuni di essi raggiungono tale velocità e solo a quelli lui deve prestare particolare attenzione. Shiryu certo della vittoria, si prepara ad attaccare con il  Rozan Sho Ryu Ha quando improvvisamente comincia a sputare sangue dalla bocca. Stupefatto, si rende conto allora che alcuni dei pugni del Pegasus Ryu Seiken gli erano sfuggiti andando a segno. Non ha nemmeno il tempo di riprendersi, che Seiya rilancia il suo attacco. Dragone riesce comunque a schivare l'attacco, almeno questo è quello che pensa, prima di sentire nuovamente dolore al petto: questa volta due colpi lo hanno raggiunto senza che se ne accorgesse. Shiryu comprende che Pegasus perfeziona la sua tecnica ogni volta che la lancia, e che la sua unica speranza per vincere è sconfiggere Seiya prima che il Pegasus Ryu Seiken raggiunga la perfezione. Dragone allora si prepara per lanciare il Rozan Sho Ryu Ha ma Seiya lo avverte che, così facendo, il pugno destro del suo drago sarà scoperto e lui lo potrà colpire provocandogli un danno mortale. Shiryu impallidisce davanti a tali parole e ricorda quelle del suo maestro, il quale gli aveva spiegato come la tecnica del Rozan aveva un difetto: l'artiglio destro del Drago. Quando il cosmo di Shiryu si eleva ai massimi livelli, un tatuaggio di un Drago compare sulla sua schiena, e l'artiglio destro del drago corrisponde proprio alla posizione del suo cuore. Quando Dragone lancia la tecnica del Rozan Sho Ryu Ha, inconsapevolmente abbassa per meno di un centesimo di secondo il pugno sinistro per concentrare tutta la sua forza nel pugno destro, lasciando scoperto l'artiglio destro del drago e quindi il cuore. Il Dragone si rende conto che Seiya ha scoperto il suo punto debole ma comunque deve rischiare il tutto per tutto per poter vincere. Finalmente Shiryu prende l'iniziativa, abbassando il pugno sinistro, innesca il Rozan Sho Ryu Ha e Seiya coglie l'opportunità di colpirlo nel suo punto debole con il Pegasus Ryu Seiken. Dragone viene scaraventato fuori dal ring e Pegasus nominato vincitore dell'incontro, anche se non ha tempo di gioire in quanto perde conoscenza per l'eccessivo sforzo. Gli infermieri, che sono arrivati subito sul posto, si affrettano a metterlo su una barella per essere trasportato al più presto in ospedale in quanto necessita di una trasfusione. Il dottore che invece si sincera delle condizioni di Shiryu, improvvisamente afferma che il suo cuore ha smesso di battere! In lacrime, Shunrei corre verso Seiya e lo implora di aiutare il suo amico. Secondo quello che il Vecchio Maestro le aveva confidato, il cuore di un Saint può battere di nuovo se riceve dal lato opposto un colpo dello stesso potere di quello che ne ha provocato l'arresto. Inoltre, il tempo stringe. Se nulla verrà fatto entro 4 minuti, la morte sarà inevitabile. Purtroppo, gli  infermieri  allontanano la ragazza, dicendo che Pegasus ormai è svenuto e privo di forze, e non può certo sostenere uno sforzo del genere. Tuttavia Seiya chiede con una flebile voce di essere condotto da Shiryu. Dall'altra parte Andromeda decide di sollevare il corpo di Shiryu tenendolo in una posizione ottimale per permettere a Seiya di colpirlo. Il tatuaggio del drago inizia a svanire gradualmente, indicando che ormai il tempo a disposizione sta per scadere. Seiya cerca di lanciare il suo colpo ma viene fermato da Hyoga che gli consiglia di indietreggiare di tre passi per non colpirlo troppo duramente. Pegasus però perde i sensi a causa della forte emorragia. Il tatuaggio è scomparso quasi completamente, quando improvvisamente Seiya lancia il Pegasus Ryu Seiken sotto forma di un unico  fascio luminoso. Il Saint di Andromeda è spinto contro un muro insieme a Shiryu. Successivamente si congratula con Seiya: il cuore del Dragone ha iniziato a battere di nuovo! La folla è in delirio e Shunrei ringrazia Pegasus per il suo gesto eroico. I dubbi però affiorano in Hyoga. Gli ordini giunti dalla lettera speditagli dal Santuario erano di eliminare tutti i Saint che stavano combattendo per interessi personali, violando quindi le leggi del Santuario e di Atena, ma le azioni ed il coraggio dimostrati da Seiya e Shiryu sono spinte da motivazioni ben più nobili.



  • Axia!
Siamo già al quinto giorno delle Galaxian Wars. Il nuovo incontro vede contrapposti Shun, il Saint di Andromeda, contro Jabu, il Saint dell'Unicorno. Tra il pubblico, le ragazze sono in visibilio per  Shun, tanto che Jabu fa dell'ironia sostenendo che forse Shun ha sbagliato mestiere. Andromeda dal canto suo ammette di non aver interesse a combattere in quanto lui era tornato in Giappone solo per rivedere suo fratello e non per partecipare ad un inutile torneo. Jabu, che ritiene che sia sempre stato un debole, parte subito all'attacco. Tuttavia, Shun gli assicura che da allora è cambiato e, per dimostrarlo, rilascia le catene presenti su entrambi i bracci della sua cloth che si dispongono a spirale intorno al suo possessore, proprio come la Nebulosa di Andromeda. Jabu non può più avvicinarsi al suo avversario, perché se lo avesse fatto, sarebbe andato incontro a morte certa. Nonostante il consiglio di Shun, l'Unicorno prova ad attaccare ma la catena, come se si animasse, lo colpisce frantumando parte della sua armatura. Andromeda avverte che, se avesse fatto sul serio, Jabu sarebbe morto, ma, ancora una volta, incurante dei consigli di Shun, attacca venendo nuovamente travolto dalla furia delle catene. Intanto nella clinica della fondazione Grado, Seiya, ancora convalescente, riceve la visita a sorpresa di Shiryu, già ripresosi ed in compagnia di Shunrei, giunto lì per ringraziarlo di avergli salvato la vita e per comunicargli la sua partenza per la Cina. Ma prima di andarsene, vuole mettere in guardia Seiya di una cosa che lo preoccupava. Infatti, fin dall'inizio del torneo, ha avuto la sensazione che qualcuno li stesse spiando ed ha il sentore che si possa trattare del misterioso decimo Saint, Phoenix. Shiryu non ha alcuna certezza dei suoi sospetti, ma è convinto che la risposta a questo mistero potrebbe arrivare dalla catena di Andromeda. Intanto al Colosseo, Jabu è nuovamente al tappeto, dopo diversi tentativi di penetrare nel campo di difesa del suo avversario. Ma la catena si rivela essere un'arma straordinaria, che attacca e difende contemporaneamente. Tuttavia, pensa di aver trovato un punto per passare: dall'alto. Purtroppo per lui, la catena si dimostra ancor più pericolosa se un avversario prova ad attaccare dall'alto ed infatti l'Unicorno viene completamente travolto dalla furia della catena che distrugge completamente la sua cloth. Improvvisamente però, la catena comincia a muoversi da sola, come per avvisare di un pericolo imminente, ed inizia a disporsi formando la parola AXIA. Jabu approfitta di questa occasione per afferrare la catena, tuttavia, Shun lo avverte del pericolo che potrebbe riguardare tutti Saint e chiede a Jabu di lasciare andare la catena, ma l'Unicorno si rifiuta pensando che sia un inganno architettato da Andromeda. Intanto alla clinica, Shiryu spiega a Seiya che la catena di Andromeda ha un potere straordinario, in quanto è in grado di individuare un nemico ovunque si trovi e continua a sostenere che questo nemico sia Phoenix, un uomo che tutti pensavano fosse morto, ma che è tornato dall'Inferno, e per questo ancora più pericoloso. Al Colosseo prosegue la lotta tra Shun e Jabu, quest'ultimo tra l'altro molla la catena a causa di una forte scossa elettrica generata dalle catene stesse, tuttavia improvvisamente, queste incominciano a muoversi di nuovo in maniera molto veloce, sintomo che il nemico si trova nelle immediate vicinanze. Nel frattempo anche Seiya e Shiryu sopraggiungono al Colosseo, mentre Andromeda riesce finalmente a comprendere il significato della parola AXIA, che in greco significa "qualcosa di valore". E questa cosa altro non può essere che le sacre vestigia d'oro! Sotto gli occhi stupiti di tutti i presenti, si apre improvvisamente il Pandora Box della Gold Cloth, e colui che viene fuori non è altro che ... Phoenix!



Recensione a cura di @Gemini Saga

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