Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Next Dimension Volume 02 - Recensione



Volume 2
Capitoli
13 - Izo e Ox
14 - Il bracciale di fiori
15 - Il Santuario della Luna
16 - Finché ci sarà l'amore...
17 - La Scoumoune
18 - La fenice
19 - La porta spaziotemporale

Data: 15 marzo - 22 marzo 2010
 

Trama
La storia riprende nel ‘700 dove Tenma Sion e Dohko vengono rimproverati per la propria condotta sconsiderata dal possente cavaliere del Toro Ox che li attacca. Tenma prova a reagire ma ha la peggio. Arriva anche il cavaliere del Capricorno, Izo, che taglia le roccie dove si trovano i malcapitati che precipitano: i due però volevano solo spaventarli. Nel 1990 Saori è in compagnia di Seiya, in coma su una sedia a rotelle e con la Spada di Hades, ora divenuta immateriale ma presente, ancora nel petto. Arriva quasi subito Shun che apprende che Seiya morirà entro 3 giorni. Atena veste il proprio Cloth e con Shun come scorta si reca allo Star Hill da cui sembrerebbe voler raggiungere la Luna, regno di sua sorella, la Dea Artemide, alla quale vuole chiedere aiuto per Seiya. I due arrivano sulla Luna sul monte Olimpo. Nel ‘700 fa la sua comparsa Shiima della Vergine detto “Il laconico” un Saint che tiene sempre la bocca chiusa come Shaka faceva con i suoi occhi. Si torna nel ‘900, dove Saori e Shun raggiungono un incrocio e ottengono l’informazione sulla via corretta da Ecate, una vecchia strega che in cambio chiede i lunghi capelli di Saori. Avvicinandosi al Tempio di Artemide Saori viene attaccata dalle sue Guerriere, chiamate Satelliti, capeggiate da Callisto, ma Shun è pronto a difenderla. Artemide aggredisce la sorella, colpevole di aver sigillato due Dei dell’Olimpo, mentre Shun è trattenuto da Callisto. Artemide rivela a Saori che in realtà a governar e il tempo è solo Chronos, non esattamente quello di Episode G ma il Dio del Tempo, privo di corpo(ma non è detto che non siano ricollegabili, finchè non si capira di più); Artemide poi teletrasporta gli indesiderati ospiti di nuovo all’incrocio, dove ritrovano Ecate, ringiovanita fino a divenire bambina dai capelli di Atena, che si offre di fare da guida. Callisto invia Scoumune, capo delle truppe d’assalto, a uccidere Atena sospettando che Artemide non lo farà pur volendolo: le truppe attaccano Shun, in retroguardia mentre Saori ed Ecate avanzano verso il “lago di Chronos” per tornare indietro nel tempo. Shun non ha nessuna difficoltà con le Satelliti ma è quasi sconfitto da Scoumune finché all’improvviso arriva Ikki a salvarlo. Shun prosegue e trova Atena in un gorgo temporale, ma riesce a salvarla con la sua catena. Atena chiede a Chronos di portarla nella precedente Guerra Santa per distruggere la Spada di Hades. Chronos è dubbioso perchè non si può cambiare il presente dal passato, comunque concede a Saori 3 giorni per farlo. Saori intreccia un braccialetto di fiori al suo polso e a quello di Shun e insieme i due vanno indietro nel tempo.

Personaggi
Artemide: Dea della Luna, sorella maggiore di Atena. Vive sull'olimpo nel grande Tempio della Luna, sorvegliato dalla sue seguaci e guerriere, le Satelliti. Indossa un armatura, ha uno scettro d'oro con le effigi della Luna, simile ad una grande falce. (Personaggio che appare anche in Saintia Sho).

Callisto: Comandante di tutte le Satelliti. Indossa un armatura e ha uno scettro simile a quello di Artemide. E' molto protettiva nei confronti della sua Dea. Nel mito Callisto era la ninfa amante di Artemide. (Questo stesso personaggio apparirà anche in Saintia Sho).

La Scoumune: comandante delle truppe d'assalto delle Satelliti. Viene mandata da Callisto ad uccidere Athena, si scontra con Shun di Andromeda e con suo fratello Ikki dal quale viene sconfitta. E' munita di arco e frecce, la sua armatura nera rappresenta un serpente. La sua tecnica speciale è chiamata "Crimson Viper".

Satelliti: seguaci della dea Artemide. Si suddividono in 2 gruppi, le arciere che proteggono il tempio della luna, e le truppe d'assalto che indossano armature nere con le effigi di un serpente. Le Satelliti sono tutte arciere provette, in quanto Kurumada segue il mito greco, in riferimento al fatto che Artemide era anche la dea del tiro con l'arco. (La Satelliti appariranno anche in Saintia Sho).

Hecate: strega (o fattucchiera) della Luna, una vecchia dell'età di ben 1000 anni. Presiede il crocevia che conduce al tempio della Luna, residenza di Artemide. Grazie ad una pozione preparata con i capelli di Atena, ritorna giovane. Oltre ad essere esperta in pozioni e illusioni, può trasformarsi in un corvo e quindi volare. Questo personaggio è chiaramente riferito alla dea minore della luna, Hecate.

Chronos: dio del Tempo che dimora in una zona proibita sull'Olimpo, nel Lago del tempo da cui si può viaggiare in qualsiasi epoca temporale. E' il dio ancestrale del Tempo secondo la mitologia greca arcaica, ed essendo la manifestazione del tempo non possiede corpo fisico. Potrebbe essere l'omonimo Cronos di Episode G, senza più un corpo fisico.

Ox del Toro: gold saint del Toro del XVIII secolo. Di aspetto e corporatura simile a quella di Aldebaran del Toro (gold saint del XX secolo), è amico di Izo del Capricorno. Saint fedele ad Atena, la sua tecnica è il Great Horn.

Izo del Capricorno: gold saint del Capricorno del XVIII secolo, amico di Ox del Toro. Saint fedele ad Atena, la sua tecnica è Excalibur (la stessa "spada sacra" del gold saint del XX secolo, Shura del Capricorno).

Shijima della Vergine: gold saint della Vergine del XVIII secolo. Proprio come Shaka della Vergine(nel XX secolo) è considerato come "l'uomo più vicino agli dei" ed anche come il saint con il più alto senso di Giustizia. Vigila la casa della Vergine anche da assente grazie ad un'emanazione del proprio cosmo. Oltre a tecniche identiche a quelle di Shaka come il Tenbu Horin, può aprendo la bocca emettere l'Ungyo (rumore della fine di tutto) e innalzare uno spazio insonorizzato costringendo l'avversario a scegliere tra le quattro Porte del Budda (malattia, vecchiaia, morte e rinascita)

Gran Sacerdote del XVIII secolo: Gran Sacerdote del Tempio di Atena nel XVIII secolo, la sua identità è un mistero, ma sembra essere passato dalla parte di Hades; tenta di uccidere Atena con la Daga d'oro (il pugnale sacro con cui Saga nel XX secolo tenterà di uccidere la stessa Saori neonata).
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Analisi della storia
Volume discreto, appena sopra la sufficienza, ambientato nel presente per lo più, che introduce la Dea Artemis e dei suoi guerrieri, altri tre Gold Saint del Passato, Iso Ox e Shiima e la ricomparsa di Seiya, Shun e Ikki oltre che di Saori. Non male lo scontro tra le Satelliti e Shun, alquanto deludente la sua sconfitta ma ormai necessaria per mandare avanti la trama: se i Bronze fossero ormai al livello degli Dei infatti, la storia finirebbe troppo in fretta.. La trama si sviluppa rapidamente più con eventi inediti che con colpi di scena, che sono praticamente assenti eccezion fatta per la storia della spada di Hades che non ha ancora ucciso Seiya, e per l’apparizione di Ikki, e non parliamo certo di cose inaspettate. Evidenti i riferimenti al film Tenkai Hen o meglio alla sua trama di fondo (sviluppata poi nell'OAV in modo talmente particolare che l'autore lo ha apertamente sconfessato). Forse la miglior idea sviluppata è proprio il viaggio nel tempo, che fonde passato e futuro e l’idea del sequel con quella del prequel.
Per i disegni, abbiamo un lavoro in parte buono, ma anche un certo fanservice per le armature succinte delle guerriere di Artemide e in particolare per l’esuberante corpo di Scoumune....
Gli errori storici e logici non mancano, e in un volume solo sembra aprirsi e chiudersi il discorso Artemide, deludendo un pò, anzi parecchio. L’ennesima sconfitta di Shun salvato ancora da Ikki è un modo classico ma anche troppo ripetuto ormai per presentare il ritorno di Ikki. Shun regredisce un pò troppo di livello come forza e diviene un personaggio privo di spessore, che assiste impotente ad ogni evento. Interessante il riferimento a Chronos e alla clessidra di Sabbia Adamantina, un riferimento allo spin-off Episode G.

Troviamoci per forza una logica..
Il monte Olimpo esiste e si trova in Grecia, quindi era più logico andare dallo Star Hill a quel monte che inventarsi un Olimpo sulla Luna: Ikki e Saori sembrano poi palesemente trovarsi sulla terra, col cielo azzurro l’aria e la gravità. Si potrebbe dire allora che Dallo Star Hill sono arrivati al vero Olimpo e qui si trova la parte iniziale del Santuario di Artemide, il cui tempio è sulla Luna, anche se la Luna si sposta rispetto alla Terra (ma lo spazio fisico è un pò relaivo in Saint Seiya come si vede nel quinto film Tenkai Hen). Saori conosce benissimo le sue parentele e sembra conoscere personalmente Artemide, ma non sa trovare la strada giusta e deve chiedere ad Ecate: forse conosce istintivamente il posto, ma non i dettagli (nel manga si perderà ancora..) conoscibili solo di persona. Shun non sconfigge Scoumune forse per la natura del suo attacco che evita le catene di Andromeda e perchè stanco ancora da Hades e col cloth a pezzi: un modo per introdurre ancora Ikki al solito modo. I Braccialetti di fiori sono troppo fragili per sopravvivere al polso di Dei e Saint alle prese con colpi mortali, ma forse sono pieni di cosmo...uno stratagemma carino e già visto in Lost Canvas, ma anche molto infantile a dire il vero. Non male la caratterizzazione degli altri personaggi. Ikki è identico dal primo capitolo del manga classico e non so se è un bene o un male: soprattutto, come ha fatto a raggiungere l’Olimpo? Considerenado Episode G in continuity, Chronos potrebbe essere il progenitore dei Titani e quello che si vede è solo l'immagine residua di lui come signore del Tempo, oppure come alcuni hanno suggerito essere una divinità differente; infine, potrebbe essere lo stesso Dio ma in contesto diverso, mettendo fuori continuity Episode G.

Novità generali su Saint Seiya emerse in questi capitoli
Vengono presentate Artemide e le sue guerriere le Satelliti (custodi del suo Santuario), senza però specificare nulla sulle loro armature, cosa che in genere Kurumada fa. Esiste un luogo (sulla Luna? sulla sua orbita?), l’Olimpo, dove hanno dimora gli Dei, ormai irati con Atena, e tra gli Dei olimpici “canonici” si trova anche Chronos, ormai privo di corpo materiale, sovrano del tempo: è quindi il luogo dove confluiscono tutte le Ere. La presenza di una strega è una novità per Saint Seiya e riprende le credenze antiche; anche se inizialmente Mu ha anche lui una presentazione da "stregone". Callisto era una ninfa e amante di Artemide, e ha dato il nome ad un satellite del pianeta Giove. Nel manga, Artemide domina il movimento lunare e Apollo quello solare.

Prendiamola a ridere (riassunto comico)
Come al solito Hades sta dormendo tipo Hitler durante lo sbarco in Normandia e alle 12 case i Fanca..isti del Fantacalcio Gold guardano la partita della Cremonese stile scioperati della domenica e sbattono fuori gli imboscati Tenma &co. che vogliono bere birra gratis. Per una stramaledetta volta che Saori non era stata rapita, ha la geniale idea di mettersi nei guai da sola. Dopo essersi stufato lui per primo, il kuru ci aveva provato a mettere fuori gioco il santo raccomandato Pegasus di Pegasus sbattendolo a surgelarsi nel Cocito con l’approvazione generale dei fan e di nuovo lo piazza a vegetare qui: tanto si è reso conto che fanno tutto gli altri Saint e lui si prende la “riconoscenza” di Saori da solo: non a caso la storia va avanti uguale... Anche se a causa di un ordine di servizio Bandai un Pegasus deve esserci perchè Saint Ikki o Saint Shiryu significa cambiare il marchio a migliaia di prodotti ristampati all’infinito. Kuru ormai spalle al muro ce ne ha messo uno di Pegasus ma è peggio di Seiya: non solo spavaldo e manesco manco uno scaricatore di porto come il successore, ma pure ladro.. Ancora, non sapendo a chi far fare figuracce per introdurre gente figa si affida all’ormai collaudato Shun, che viene sconfitto da una megamaggiorata al suo primo duello dopo che Shun aveva sdrumato Gold Saint dei Pesci, Generali e Specter: non avendo mai incontrato una donna così “dotata” forse Shun sviene dall’emozione. Saori in preda a labirintite acuta e crisi d’identità sembra conoscere l’universo come il palmo della sua mano poi due pagine dopo rimane perplessa al primo incrocio, forse per non aver cambiato le batterie al navigatore del suo cloth dalle ere mitologiche, e si fa fregare da una vecchia che vuole sembrare più giovane con le extencion ricavate dai suoi capelli (l’unica cosa buona di Saori mi sa è l’acconciatura..o meglio, era!...), si fa menare dalla sorellona Dea dopo averle date di brutto ai due fratelloni Dei (ma essersi fatta rapire decine di volte), e infine si fa quasi ammazzare da Chronos in un secondo (e ci sarebbe piaciuto..) che la scambia per una venditrice di pentole a domicilio vestita com’è di latta scadente. Il tutto dopo aver ridotto il povero Shun (ancora lui!) al ruolo di un barboncino rosa al guinzaglio grazie al suo carisma travolgente più o meno pari a quello di Alfano.


Recensione a cura di @Seby85

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