Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Saintia Sho - Volume 08

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Volume 08
Capitoli
31) Vortice dei conflitti
32) Incontro insperato
33) Sulla cima dello Star Hill
34) Il Tempio della Luna


Si riprende rapidamente sul fronte Milo e Aiolia, dove questi convinti di aver distrutto il nucleo dell'albero e aver risolto la questione, tra i dubbi di Mu che si domanda dove verrà riversata tutta l'energia accumulata in esso, scoprono di aver in realtà fatto il gioco di EvilSaga, che non attendeva che questo momento per assorbila e diventare un nuovo dio. Ate se la ride, trovando tutto ciò imperdonabile, e ancora mossa da maggior sospetti verso le rimanenze umane della sua dea, si reca dove Shoko, Aeson e Rigel si trovano, con l'obbiettivo di offrire ad Eris la testa della ragazza per completarne il risveglio come dea. Rigel inizialmente ingaggia battaglia con la driade, per poi venir fermato e sostituito dalla saintia, la quale vuole arrivare a sua sorella. Malgrado i suoi sforzi e la sua determinazione, Ate resta comunque troppo potente per lei. Tuttavia, quando questa sta per assestarle un colpo deciso, appare Eris a fermarle, con in mano la testa di Atena. Trattasi di un'illusione, che mostra a sua sorella come risposta, ormai pronta a dominare sulla Terra in vesta di dea della discordia. Offre quindi a Shoko due possibilità, schierarsi con lei e vivere nell'Eden che intende creare, oppure combattere come saintia e morire. Shoko risponde che la sua vita le appartiene, però vuole che prima restituisca l'anima della dea Atena, in modo che possano combatterla assieme, perchè avverte ancora l'anima della sorella che si sta struggendo per trattenere la dea. La risposta di Eris è secca, ma la saintia continua coi suoi discorsi sulla gentilezza della sorella, e il fatto che non può accettare che diventi così. Eris, o meglio Kyoko, risponde che in lei aveva visto qualcuno in grado di sconfiggerla, e che questa era l'occasione per farlo, ma la sua stessa presenza è la debolezza di Shoko; l'unica cosa che poteva era proteggerla, ma da adesso non sarà più possibile, quindi raccomanda a Shoko di diventare molto più forte di com'è adesso, prima di dirle addio del tutto. Fuori dal tempio, Erda si imbatte in Katya, e poi in Xiaoling, quando tutte e tre vengono salvate da Juan e George. I due commentano l'apparizione di un nuovo potentissimo nemico da combattere, e sotto gli occhi di tutti riappare EvilSaga in armatura divina (o simil tale). Il quale giunge da Eris, inchinandosi, prima di ascendere in cielo con gli spiriti maligni. Mentre vediamo un'Atena incosciente, Mu sottolinea come le forze di Eris siano al momento superiore, e asserisce che la vera battaglia ha inizio adesso. Qualche tempo dopo, al santuario, finchè si prendono cura di Saori e della stremata Shoko, Erda e Mii commentano l'apparizione di EvilSaga come divinità malvagia, prospettando anch'essa una dura battaglia. Katya pure, resasi conto della situazione, chiede a Mu il permesso di recarsi allo Star Hill, asserendo che i loro mezzi non sono sufficienti per contrastare Eris, e che li potrebbe trovarsi qualcosa che potrebbe aiutarle. Alla perplessità di Mu, la saintia risponde citando le parole del sommo Saga, il quale disse che allo Star Hill si trova la sua più grande colpa e tutto ciò che deve restituire ad Atena. Mu asserisce che è duro giungervi anche per un cavaliere d'oro, e che a causa di diversi documenti che i saint non dovrebbero vedere, è il luogo più proibito del santuario. Pronta alle conseguenze, Katya si dice decisa, ma appare Erda per affiancarla nell'impresa. Mu dice che non starà a lui giudicarle, e augura loro buona fortuna. Erda sottolinea a Katya che comprende il senso di rimorso che la turba, ma che non deve farsi carico di tutto da sola. Dopo un incontro con le compagne, le due partono alla scalata dello Star Hill. Giunte in cima, un grande e nobile cosmo le avvolge, comunicando con loro, apparentemente proveniente da una civetta. Katya pare riconoscere quella voce, ma tutto ad un tratto, le due vengono teletrasportate nei pressi del tempio della luna, dove si trova uno dei dodici dei dell'Olimpo, Artemide. Erda ipotizza che la civetta, messaggero di Atena sin dai tempi del mito, fosse l'artefatto lasciato da Saga, e si avvia con la compagna al tempio, dove delle conigliette le riservano una calda accoglienza. Facendosi strada con la forza, un bambino si para sulla loro strada, finchè non appare Callisto, ancella di Artemide. Porgendo le loro scuse, le saintia chiedono il supporto della dea della luna nella loro causa. Callisto asserisce che Artemide vuole molto bene a sua sorella, che ha sempre vegliato su di lei, e sarà lieta di assisterla, tuttavia blocca il cammino delle due ragazze. Le saintia dovrebbero essere immacolate ancelle al servizio della dea vergine Atena, ma nei loro cuori non vi è tale purezza. Venerazione e soggezione, odio e invidia, questi sono i loro peccati, per cui Callisto le condanna. Sulla Terra, mentre Mii e Xiaoling sono indaffarate nei loro doveri, Mu e Aldebarn pensierosi osservano la luna, preoccupati per le saintia. Altrove, EvilSaga si risveglia, ed Eris parlando tramite il suo cosmo ribadisce il patto stipulato "se dimostrerai di essere il più forte al mondo, ti cederò il dominio sulla Terra", e gli affida il comando delle sue forze. Egli rifiuta, dicendo che non gli servono, e chiede alla dea di restituire l'anima di Atena, in quanto non ci sarebbe gusto nel sconfiggere un guscio vuota. Sorpresa nuovamente della sua ambizione, Eris lo asseconda, riferendosi a lui come Ares, il dio della guerra. Nei suoi pensieri, il volto di Eris lo rimanda alla famosa notte di 13 anni fa, dove davanti alla stanza della neonata Atena si erge una saintia identica a Kyoko.

Personaggi

Artemis (月の女神アルテミス, Tsuki no Megami Arutemisu)Una dei dodici olimpici, dea della Luna e sorella di Atena.
Ryuthos (リュトス, Ryutosu)Un abitante dell'Olimpo, in apparenza un difensore del tempio della luna.
Callisto (カリスト, Karisuto)Ancella della dea Artemide e suo braccio destro, nonchè comandante dei Satelliti.
Olivia (オリビア, Oribia)Saintia del passato, dall'aspetto molto simile a Kyoko.

Cloth scheme

Non presente.

Rimandi alla serie classica o ad altre produzioni su Saint Seiya

Il dialogo tra Kyoko-Eris e Shoko mi ha ricordato per certi versi quello in situazione analoga tra Alone-Hades e Tenma di inizio Canvas. Col protagonista del cavallino alato che non può crederci o accettare la cosa, e con il precedente amico che cerca di fargli aprire gli occhi sulla realtà. Solo che nel Canvas finisce un po peggio lol.

L'armatura divina di EvilSaga penso sia un rimando a quella di Soul of Gold. Le differenze rispetto alla Gold God Cloth sono il colore esterno, un rosso scuro, e nella forma delle ali. Mentre quella di SoG presenta due ali diverse in stile, a rappresentare il dualismo del segno dei Gemelli, questa di Sho è simmetrica, ha solo la parte malvagia.

Penso non serva sottolineare che lo Star Hill è quello della serie classica. Invece è interessante come esso rappresenti il luogo più vicino alla Luna, dal quale si può raggiungere il tempio della dea Artemide. Questo fatto, il tempio stesso, le guardine conigliette che sparano frecce contro gli intrusi, Callisto e Artemide stessa, sono tutti palesi riferimenti al Next Dimension (volume 2).

Analisi di Hero

Iniziamo da un piano grafico. La cover del volume e le tavole con EvilSaga in vesti divine, nonchè quella del tempio della Luna ripreso dal ND (ma molto migliorato) sono stupende, brava Kuori. Detto ciò, con questo volume si chiude la terza fase del manga (la prima composta dai volumi 1-3 per presentare Eris, poi i volumi 4-5 di incastro e riassunto del classico, e adesso termina la seconda fase di battaglia con Eris nei volumi 6-8). Stavolta non ho molto da asserire, se non quanto già scritto nel riassunto. La parte tra le ultime rimanenze di Kyoko e Shoko mi ha ricordato vagamente il Lost Canvas appunto, in certi momenti tra Alone e Tenma, in particolare quello iniziale, in cui però al Pegaso non va tanto bene. Fuori di questo (già un po visto e ribadito in precedenza, solita solfa), i punti chiave del volume sono due. Il primo è il suddetto EvilSaga in armatura divina, trasceso assorbendo l'energia incanalata nell'albero, che la dea chiama Ares, il dio della guerra. Probabilmente per lusingarlo, anche se aspetti della sua natura non umana sono già stati sottolineati in precedenza. Il secondo punto riguarda le due saintia, Katya ed Erda, allo Star Hill (difficile persino per i gold salirci, ma ormai tra Saga, Marin, Seiya, Shun, saintia... una gita li se la son fatta tutti, altro che off-limits), dove trovano questa civetta (Katya ne riconosce la voce, chi potrebbe essere?) che le teletrasporta fino al tempio della Luna. Il supporto di Artemide effettivamente farebbe comodo alla dea della giustizia, ma l'impurità nelle due saintia, venerazione e soggezione, odio e invidia, rispettivamente rappresentate dagli "spettri" di Saga e Deathmask, impediscono loro di incontrarla. Penso sia ovvio che le protagoniste non moriranno cosi (figuriamoci), ma semmai verranno testate in altra maniera. Interessante infine il finale, con EvilSaga che ripensa al passato, alla celebre notte di 13 anni fa, dove vediamo questa figura inedita identica a Kyoko, con una civetta sulla spalla (uhm...), sbarrare il cammino al falso sacerdote. Si preannunciano dei flashback.



Recensione a cura di @theHeroNeverDies

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