Ragazzi io che dire, penso che tu nasci qui e cresci qui allora sei italiano, a meno che (e ci sta come precisazione), non hai genitori ultranazionalisti (per usare un termine aberrante e senza senso ma che vuole solo far capire l'idea) che non ti lasciano nemmeno entrare in contatto con la cultura del paese in cui vivi.
E allora viene fuori l'idea del test. C'è da dire che se fai fare lo stesso test alla metà degli italiani non ti sa rispondere. E allora come creare la discriminante? Beh, io direi la scuola. Si sa che i calciatori non sono certo tutti laureati, anzi, ma tutti hanno fatto le scuole dell'obbligo, la legge lo prevede. Ecco allora che io direi questo: sei nato e cresciuto in Brasile ma hai il papà (non dico il nonno eh, dico addirittura il padre) italiano? Non sei convocabile per la nazionale perché io voglio gente che sia nata e cresciuta in italia anche socialmente, che ha frequentato le scuole dell'obbligo in Italia. Poi magari un test per qualche caso di oriundi lo farei anche fare (purtroppo se resta lo ius sangiunis non sarà mai fattibile un test perché sarà illegale), ma un Pogba per me ha tutto il diritto di giocare in Italia, così come Balotelli (caso ancora diverso dato che lui non solo è nato e cresciuto in italia, ma ha vissuto da italiano al 100% avendo anche genitori adottivi italiani).
Mi infastidiscono gente come Eder, Camoranesi, Thiago Motta. Io ho uno zio negli U.S.A. Ebbene non parla una parola di italiano, è e si sente americano e semplicemente è felice di essere anche italiano, di avere origini italiane. Il figlio, un bel soggetto
, scoprendo le sue origini italiane ed entrando in contatto con la mia famiglia, invece, si è fissato e ora va in giro a dire di essere italiano. Si è fatto tatuare la testa del dio giano bifronte (è il paese di provenienza qui in Italia, Giano Vetusto che ha come stemma il dio giano), tifa Napoli, ha seguito la nazionale agli europei e sta imparando l'Italiano. Come dire, ogni caso va sempre valutato direi...
Ergo, la mia soluzione sarebbe: discriminante fondamentale della scuola dell'obbligo. Per gli oriundi propriamente detti, invece, allora "test di nazionalità".
Un piccolo punto riguardo la Francia: ragazzi la percentuale di bianchi che gioca a calcio in Francia è molto bassa rispetto a quella dei neri. Io sono stato mesi a Parigi e mi sono sempre imbattutto in ragazzi neri che giocavano a calcio. Molti bianchi non lo seguivano nemmeno. Ho conosciuto tanti ragazzi che mi dicevano di tifare PSG, ma quando io chiedevo se giocassero mi rispondevano di no e che il calcio lo guardavano solo. Molti giocano a rugby, altro sport importantissimo in Francia.
Il gruppo sportivo della Cité Universitaire era fatto solo di stranieri perché i bianchi francesi (ricchi in questo caso per stare alla Cité) non giocavano a calcio.
Insomma, non pensiamo sia come da noi dove dovunque vai trovi ragazzini col pallone. Di fronte casa avevo un parco e c'erano ragazzi che giocavano a basket e ping pong (bianchi) e mai, MAI ho visto qualcuno giocare a palla