Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: le maschere delle sacerdotesse  (Letto 23573 volte)

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Offline Sauzer

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #120 il: 24 Gennaio, 2020, 00:53:03 am »
Ripesco questo topic dopo parecchio così anche chi si è iscritto di recente può dire la sua :ok:

Oh le ultime puntate di quel vilipendio alla serie classica del remake Netflix e qualche immagine dei topic gnocca mi hanno portato di nuovo a riflettere sul senso delle maschere e sulla famosa legge "amare o uccidere" una delle cose che più mi incuriosiva della serie classica quando cominiciai a seguire Saint Seiya quasi 30 anni fa.

Partirei da Shaina anime e manga classici visto che è il caso più importante.
Vediamo di raissumere quello che si sa più o meno sia detto esplicitamente sia desumibile dalla scene e dai comportamenti dei personaggi.
Dato di fatto: le maschere compaiono già nel primo capitolo manga e prima puntata anime e paiono un segno caratteristico delle donne Saint.
Dalla spiegazione di Shaina nell’episodio 37 viene suggerito che le maschere rappresentano la rinuncia alla femminilità delle donne Saint in un mondo quasi esclusivamente maschile.
La cosa fin dall’inizio è un po’ un controsenso visto che Atena è una donna ed è quella più legata e protettiva verso l’umanità, strano che proprio lei sia decisamente sessista a differenza di Hades o Poseidone. La rinuncia alla femminilità pure è una mezza sciocchezza visto che Atena è sempre la prima ad andare in giro più nuda che vestita, gonne svolazzanti, scollature generose, gioielli, moine verso i maschi ed atteggiamenti da gatta morta. Poi ovviamente anche le varie sacerdotesse hanno tacchi altissimi, tutine attillate, scollature, borchie e frusta da padrona sadomaso in Omega Yuna ha direttamente una minigonna, le Saintie sono una casta a parte ma il loro vestiario non pare certo una rinuncia alla femminilità.

Comunque possiamo dire con relativa sicurezza che il rispetto della legge della maschera è molto importante per Shaina lo possiamo intuire già dalla prima puntata nella battuta che nel doppiaggio storico italiano era: <<Sono perduta! Lo spostamento d’aria mi ha portato via la maschera>>
Shaina chiaramente sa già cosa impone il rispetto di questa regola e la prima cosa che pensa è la vendetta, lo si può capire già da quando sfida il ronzino alla fine della prima puntata <<Dovrai combattere per la tua vita>>. Nell’anime ci sono diverse puntate fille che aggiungono scontri tra Seiya e Shaina tra cui quello dell’episodio 20 e quello dell’episodio 27, in cui Shaina è ancora nemica.
Lei prova ad ucciderlo ma sappiamo tutti che non ci riesce d’altra parte non pare che nessuno se ne importi mai del fatto che Shaina sia stata disonorata o che lei non riesca ad uccidere il suo nemico. Non si vedono neppure mai punizioni, richiami, rimproveri o simili.
Nell’episodio 30 cominciamo a vedere qual è l’altra possibilità tra cui scegliere. Quando Seiya e Saori si fanno gli occhi dolci (dopo averla odiata e disprezzata per anni per lq questione della sorella scomparsa e per i maltrattamenti subiti da bambino) lei si ingelosisce e in italiano ha una battuta che dice: <<Prima avevo due possibilità tra cui scegliere! Ora me ne è rimasta solo una!>>
Sinceramente non so se in giapponese il senso è proprio identico ma mi appello a chi ne sa di più. Dalle parole di Shaina e dalle sue azioni, nell’anime molto più che nel manga, si può intuire che per lei sarebbe un problema un amore non ricambiato. Poi sappiamo tutti quello che succede lei si dichiara follemente innamorata del paraculato protagonista, diventerà il suo scudo umano personale, nel frattempo tra scena alla clinica, scena del Tempio di Poseidone, attacco di Tanathos e conseguente salvataggio di Seika viene vista da tutti i bronze protagonisti, Aiolia, bronzini sfigati, Kiki e Julian. Ovviamente anche in questi casi nessuno se ne importa della legge amare o uccidere. Visto che nessuno se ne importa alcuni fan ipotizzano che l’amare o uccidere valga solo per la prima persona che compie l’oltraggio, anche se non so se viene mai detto esplicitamente in originale. Comunque anche se valesse solo per il primo uomo non si capirebbe perchè Shaina è così ligia alla regola non facendosi mai vedere da Cassios o perchè porti la maschera pure in ND quando appunto tutti i personaggi importanti l’hanno già vista in volto, ormai manca solo la soldataglia di infimo livello, e tutti hanno capito che ha scelto l’amore verso Seiya visto che è esplicitamente pronta a sacrificare la vita per lui.

Per le altre sacerdotesse della serie classica abbiamo i seguenti casi:
-Marin/Castalia nel Doppiaggio storico italiano, non mostra mai completamente il volto a nessuno; si vede parzialmente quando soccorre Seiya lungo la scalinata delle rose velenose e da lontano in una delle scene iniziali del manga quando Seiya si allontana da Atene per fare ritorno in Giappone.
-Gesit/Morgana nel Doppiaggio storico italiano, filler solo anime che presumibilmente muore e nessuno se importa.
-June/Nemes nel Doppiaggio storico italiano mostra il volto a Shun ma ne è già abbastanza chiaramente innamorata. Nell’anime storico viene vista in volto pure da Seiya e Hyoga più i cavalieri d’acciaio quando Shun la porta in braccio all’aeroporto. Poi June scompare dalla storia eccezione fatta per qualche flashback, di lei non si sa praticamente più nulla , scompare pure da seguiti e spin off come Tenkai, Omega e per adesso pure da Next Dimension ma a logica dovrebbe essere ancora viva ed innamorata di Shun, potrebbe voler ricostruire l’Isola di Andromeda. In pratica però nessuno se ne importa mai del fatto che la legge della maschera sia rispettata oppure no o se Shun ricambi.
Attualmente è una sorta di dispersa della storia e non sappiamo se la relazione con Shun ha avuto un seguito.

Passiamo al post 2000
-Yuzuriha è abbastanza libera mostra il volto sia a Yato che Tenma e credo che un paio di volte sia vista pure da Shion e Dohko. Sappiamo che alla fine del Lost Canvas manga era ancora viva quindi in teoria potrebbe accasarsi con l'Unicorno o semplicemente nessuno se ne frega per l'ennesima volta della legge della maschera.

-Omega vabbè probabilmente la parità di genere imponeva una donna nel gruppo protagonista, ovviamente non potevano tenerla mascherata tutto il tempo per cui ecco Yuna la progressista in minigonna. Si aggiunge poi Paradox la ninfomane che vuole amare tutti e nello scontro con Ryuho è evidente che pure il piccolo Dragone conosce la legge della maschera, forse ne avrà sentito parlare dal padre. Paradox alla fine muore, Integra pure dovrebbe mostrare il viso causa rottura della maschera durante lo scontro a PallasVerda o come si chiamava.
Ovviamente nessuno se ne importa più di tanto di Yuna che non subisce mai nemmeno richiami o punizioni anzi pare pure essere tollerata dagli insegnanti, di Paradox che vuole fare all’amore con tutti ma non si sa se conclude mai con nessuno o Integra.
-Shaina in Omega viene vista pure da Tatsumi quando viene ricoverata dopo aver fatto da scudo umano a Kouga proteggendolo dall'attacco di Mars. Nell’episodio in cui i bronzini devono andare alle rovine del fulmine si presenta direttamente in borghese senza maschera, se ci fate caso  praticamente lo stesso vestito che si vede nella scena finale dell'episodio 114 con i bronzini che guardano il tramonto dopo la sconfitta di Poseidone. Dopo se la rimette nella seconda stagione. Ovviamente nessuno se ne frega mai nulla di tutta la gente che la vede in faccia, Atena setssa in primis non se ne importa nulla visto che la rende insegnante di suo figlio adottivo e con Seiya nemmeno ci parla più.
-Saintie come detto prima casta a parte nata direttamente senza questa legge.

Riassumendo in tutto il mondo di Saint Seiya spin off e seguiti compresi non vediamo mai una sacerdotessa uccidere qualcuno perchè l’ha vista in volto, vediamo scene d’amore ma non sappiamo se lui ricambia, poi c’è June che si perde per strada. Inoltre non si vedono mai pene, richiami o punizioni varie per chi infrange la regola.

Probabilmente a livello narrativo le maschere servono anche per far nascere il legame tra Seiya e Shaina e rendere lei uno scudo in caso di emergenza e per giocare un po' sull'equivoco Marin=Seika.
In realtà, se uno applica la logica, è altamente inverosimile che Marin sia Seika nell'anime o nel manga classico. Infatti già nelle prime puntate si dice che l'addestramento per diventare Cavaliere dura circa 6 anni, nella seconda puntata vediamo il dialogo tra Seiya e Saori in cui lei dice che non si hanno notizia di Seika/Patricia da poco dopo la partenza dei Seiya per la Grecia. Nell'episodio 40 c'è pure un filler con Seiya e Miho/Lania da bambini in cui lui ringrazia l'amica per avergli portato notizie della sorella poco prima della partenza.
Anche ammettendo che ci sia qualche data sfasata o "approssimata" nella parole dei personaggi è impossibile che Seika parta dal Giappone vada in Grecia e diventi un Saint in poche settimane :ya: :ya: :ya: anzi Seiya ha fin troppa fiducia in questa ipotesi nella serie classica, nonostante la logica dica chiaramente che sarebbe assurda a livelli di tempi.


Detto questo pensate che la legge della maschera avrà mai un senso nel mondo di Saint Seiya? Kurumada se ne ricorderà dopo ormai 35 anni circa? Per tagliare la testa al toro farà morire Shaina e le altre sacerdotesse senza risolvere il problema? Accoppierà le sacerdotesse con un finale alla "vissero felici e contenti" come altri autori hanno realizzato diverse ship in Naruto o Bleach? Rivedremo mai June e Seika?
Oppure la legge della maschera è la più grande stro#### incoerente del mondo di Saint Seiya, peggio di uomini che si muovono alla velocità della luce, Dragone che perde litri di sangue senza manco stancarsi, le armature che si riparano a giorni alterni e simili?
Kurumada aveva bevuto troppo sakè quando si inventò le maschere? Avete altre spiegazioni o altre idee?
« Ultima modifica: 24 Gennaio, 2020, 17:53:14 pm da Sauzer »

Offline Mars

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #121 il: 24 Gennaio, 2020, 13:01:54 pm »
Va detto che :

1) Questa storia è MOLTO legata alla tradizione giapponese e POCO a quella dell'antica grecia. Quindi farsi paranoie sulle zinne di Athena in bella mostra non ha molto senso.

2) Athena non è un saint. La regola, secondo quanto detto, è legata SOLO ai saint e infatti le sainthie non portano maschere. Yuna non la calcolo, visto che per me Omerda non esiste.

3) Vi prego BASTA con sta storia delle sacerdotesse...non sono sacerdotesse!

4) In questa epoca di politically correct dove se solo dichiari di essere eterosessuale, ti dicono che stai calpestando i diritti del mondo LGBT, sta cosa delle maschere avrebbe fatto sì che Kurumada fosse arso vivo in una pubblica piazza, magari a Campo De' Fiori qua a Roma.


Offline theHeroNeverDies

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #122 il: 24 Gennaio, 2020, 14:48:55 pm »
La legge della maschera aveva un "senso" nel contesto storico in cui fu concepita. Come dice Mars, è una cosa più giapponese questa sul ruolo della donna, se ci pensiamo infatti le donne di Saint Seiya alla fine servirono giusto per contornare i protagonisti (Myho, Seika, Shaina e la stessa Marin per Seiya, Shunrei per Shiryu, la tizia del primo film per Hyoga, Esmeralda per Ikki, June per Shun, Tethys per Julian, Euridice per Orfeo, etc...), pur avendo Atena e Pandora ufficiosamente in capo agli eserciti (poi nella pratica, meh), ed era una cosa definita nelle opere di quegli anni (Dragon Ball, Hokuto no Ken, le prime serie di JoJo, etc...) la "preponderanza del ruolo maschile" (nel senso appunto che le figure centrali dell'opera, protagonisti o antagonisti, erano quasi tutti uomini).

Poi che la cosa si incastri o meno nel contesto greco classico di Saint Seiya, direi di si. Esso stesso era "maschilista" (beh, come quasi qualunque società in passato), gli uomini comandavano ed erano guerrieri, le donne erano nutrici e si occupavano della casa, seppur nei miti greci ritroviamo figure femminili di spicco (non solo divinità come Era, Atena o Eris, ma anche regine, ninfe, mostri, etc). Degne di menzione le amazzoni, donne che occultavano o addirittura mutilavano gli attributi femminili, focalizzate al miglioramento delle abilità guerresche ritenute chiaramente maschili.

Quindi, tanto per il Giappone dell'epoca di Kuru quando per la Grecia classica, la legge della maschera per i saint donna (non sacerdotesse) era corretta. Abbandonare la propria femminilità e celare il proprio volto dietro una maschera, per votarsi interamente a diventare una guerriero. Sulla gestione che invece se n'è avuta, dal creatore stesso e nelle opere seguenti, decisamente no.


Venendo ora al tema:

1- Atena è una dea, così come lo sono Era, Artemide, Afrodite, Eris... non rientra nella regola (che si applica solo alle donne saint o aspiranti tali), a maggior ragione perché, oltre all'essere il riferimento del Santuario, non è nemmeno umana, è una divinità. Quindi non vedo perché citarla.

2- La gestione su Shaina è insensata. Chiaramente il pretesto dietro era creare una sorta di love-story, cosa in cui Kurumada non è affatto bravo, e contestualizzare così il cambio di fazione di Shaina, che poi di tanto in tanto sarebbe apparsa ad aiutare. Ma il tutto andò a quel paese, visto che mezzo mondo la vide in volto, e qui Kuru se ne fregò beatamente, come fa sempre del resto (spero non serva citare esempi). Poi la cosa sarebbe potuta chiudersi con un "minimo di senso" se Seiya alla fine ci fosse crepato sul serio, così come nel 1990, terminando la questione amore in maniera tragica, ma i retcon di 14-16 anni dopo dissero di no. Già che in 13 anni che ha ripreso ND se n'è fregato (o più probabilmente dimenticato) di far apparire Seika a fianco del fratello, figuriamoci se risolverà la questione su Shaina quando sarà (forse tra 20 anni).

3- Quanto agli altri casi, beh, Geist (o Morgana) fu un filler, e non era un saint in ogni caso. Marin mai si fece vedere chiaramente in volto (se non in quel frangente alle 12 case, dove Seiya era mezzo stordito, o nell'illusione creata da Kaysa, appunto illusione). Non ricordo se lo dica chiaramente, ma che June ami Shun è lampante, seppur lei sia finita nel dimenticatotio.

4- Le produzioni post-2000 sono un caso separato, perché viviamo nell'epoca del politically correct, quindi la cosa (come già ribadito ovviamente sessista) viene abbandonata o direttamente tolta.

4.1 In The Lost Canvas abbiamo avuto Selinsa e Yuzuriha a "trasgredire" per prime alla legge. O beh, meglio, Selinsa no, avendo deciso di rinunciare a diventare un saint dopo le morti di Hasgard e Saro, nulla le si può biasimare.

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Quanto a Yuzuriha, la cosa ha più o meno senso. Ossia, tanto Yato quanto Tenma l'avevano già vista in volto prima, nella missione per salvare il Pegaso e creare il rosario, e nel contesto della fuga, lo fa solo per rassicurare l'evaso. Poi non la indosserà più (politically correct) fino alla fine, seppur dal finale e dallo special si intuisca che lei e Yato abbandonino il ruolo di guerrieri e vadano a vivere assieme.

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4.2 Omega, la maschera è presente, ma naturalmente verrà trascurata per varie ragioni. Yuna fu la prima incarnazione del polìtically correct, inseriamo una ragazza nel gruppo di protagonisti, le facciamo togliere la maschera perché non siamo sessisti, e si, che vesta pure la gonnella, tanto siamo nella seconda decade del XXI secolo.

Quanto alle gemelle, Paradox appunto ninfomane, si mostrò a Ryuho, poi da Pallasite non era più saint. Mentre per Integra fu un incedente, su cui nessuno fece un dramma. Paradossalmente, Sonia fu la più coerente nel contesto dei saint donna (sebbene lei fosse un tappa buchi tra le fila di Mars).

4.3 Saintia Sho è un caso a parte. Qui si rispetta la regola del classico, infatti Marin e Shaina (o anche Mayura) portano ancora la maschera, ma le Saintia sono una categoria a parte, il cui ruolo è anche quello di fare da ancelle della dea, per cui a loro è concesso preservare la propria femminilità, pur vestendo delle cloth.

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4.4 Legend of Sanctuary è un boh. Mila effettivamente indossa il casco, che le copre il viso, ma non si fa alcun problema a toglierselo davanti a tutti, quindi dobbiamo supporre che la regola lì non esista.

4.5 In Episode G Assassin, pur essendo nel XXI secolo, la legge sussiste ancora. Poi qui (se non erro) Shaina si è finta moglie di Aldo e padre di Yoshino, anche se usava un cammuffamento. Mentre June (in quel suo breve ritorno) mostra il volto a Shun, ma qui già sappiamo.

4.6 Inutile menzionare poi Netflix, dove Shun è diventato donna per politically correct, e dove mi pare di capire che la regola non sussiste direttamente (essendo Shaina priva di maschera). Poi non so di ulteriori dettagli, come ad esempio del perché Marin invece la porti, se usciti nei 6 episodi di ieri.

5- riassumendo, salvo riprese del manga classico o spin-off situati nel passato, dove la regola potrebbe sussistere ancora, nell'era del politically correct verrà ignorata o abolita. Mentre per quel che riguarda Kuru, la sua gestione, la sua coerenza, già è noto, si vedano solo i danni delle ultime decadi.
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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #123 il: 24 Gennaio, 2020, 16:57:53 pm »
4.6 Inutile menzionare poi Netflix, dove Shun è diventato donna per politically correct, e dove mi pare di capire che la regola non sussiste direttamente (essendo Shaina priva di maschera). Poi non so di ulteriori dettagli, come ad esempio del perché Marin invece la porti, se usciti nei 6 episodi di ieri.

Marin la porta perché viene fuori che è Patrisscia.  Hai ancora dubbi?

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #124 il: 24 Gennaio, 2020, 17:51:31 pm »
@Mars ho continuato ad usare sacerdotesse perchè quando il topic fu iniziato nel lontano 2008 quasi tutti commentavano rifacendosi all'adattamento storico italiano, comunque mi pare un dettaglio secondario. Il topic è concentrato su quello che significano le maschere.

Atena la cito perchè in teoria in molti miti è DEA VERGINE, lei rinuncia alla sua femminilità per essere una guerriera, cioè proprio quello che dovrebbero fare le donne Saint, ricordiamo sempre che nel mito Atena è la dea della saggezza, della guerra per le nobili cause non la principessina in pericolo che troppe volte vediamo. Sarebbe pure dea protettrice delle donne industriose anche se la nostra Atena non è che faccia un granchè.
La rinuncia alla femminilità si vede in diversi miti per esempio respinge il tentativo di stupro di Efesto o accecò Tiresia che la vede nuda dopo il bagno oppure si vede nel fatto che preferisca la compagnia femminile a quella maschile; a differenza per esempio di  quello che fanno Afrodite/Venere o Era/giunone che di certo non rinunciavano alla femminilità. Detto questo io ho sempre trovato un controsenso che la dea che nella mitologia più simboleggia la rinuncia alla femminilità andasse in giro mezza nuda pure ad Asgard  :ya: :ya: l'ho sempre trovato stridente con tutto il discorso di Shaina che vive la legge della maschera come un "sacrificio enorme" cit. doppiaggio italiano. Io lo vedo come un ragionamento alla marchese del Grillo "Io sono io e voi non siete un ca@@@" sottointeso poi soffrite e crepate peggio delle bestie da macello.

Sulla questione Grecia o Giappone è vero che la società giapponese è ed è ancora maschilista ma se Kuru mi ambienta tutta la storia nella mitologia greca mi aspetterei un minimo di coerenza con la cultura greca che era pure maschilista ma dipendeva dal censo e dalla cultura. Le donne ricche, provenienti da famiglie nobili che erano istruite potevano permettersi di essere molto più disinibite, era pure tollerata l'omosessualità femminile; l'equazione Grecia antica=misoginia e discriminazione verso le donne è sbagliata.
E sempre in teoria le donne Saint dovrebbero essere diverse dalle donne "normali" loro sono guerriere che consacrano la vita ad Atena.

Citazione
2- La gestione su Shaina è insensata. Chiaramente il pretesto dietro era creare una sorta di love-story, cosa in cui Kurumada non è affatto bravo, e contestualizzare così il cambio di fazione di Shaina, che poi di tanto in tanto sarebbe apparsa ad aiutare. Ma il tutto andò a quel paese, visto che mezzo mondo la vide in volto, e qui Kuru se ne fregò beatamente, come fa sempre del resto (spero non serva citare esempi). Poi la cosa sarebbe potuta chiudersi con un "minimo di senso" se Seiya alla fine ci fosse crepato sul serio, così come nel 1990, terminando la questione amore in maniera tragica, ma i retcon di 14-16 anni dopo dissero di no. Già che in 13 anni che ha ripreso ND se n'è fregato (o più probabilmente dimenticato) di far apparire Seika a fianco del fratello, figuriamoci se risolverà la questione su Shaina quando sarà (forse tra 20 anni).
Allora concordi con me che tutta la storia dell' amare o uccidere è una stron@@@ perchè di fatto esiste solo nella coppia Seiya-Shaina ma poi nessuno se ne frega nè ha un minimo di logica.

Citazione
Geist (o Morgana) fu un filler, e non era un saint in ogni caso.
Però la maschera la portava :uhm: :uhm: :uhm: non è che magari era uno dei personaggi filler come pure Docrates o cavaliere della Fiamma che portano l'armatura di rango ignoto. Mi ricordo qualche databook della Toei dove li definivanoo soldati della guardia di Arles o qualcosa di simile :uhm: :uhm: :uhm:.

Citazione
5- riassumendo, salvo riprese del manga classico o spin-off situati nel passato, dove la regola potrebbe sussistere ancora, nell'era del politically correct verrà ignorata o abolita. Mentre per quel che riguarda Kuru, la sua gestione, la sua coerenza, già è noto, si vedano solo i danni delle ultime decadi.
Allora Kurumada è anche un po' pirla che si inventa sta storia della maschera senza dare spiegazioni, come dicevo sopra è assurdo che nel manga classico Marin sia Seika, la gestione su Shaina è insensata e June viene dimenticata poco dopo essersi presentata; di fatto pare più una cosa messa per ridicolizzare Shaina e ridurla ad uno scudo umano che altro.
D'altra parte è assurdo che esista questa legge che pare antichissima ma di fatto nessuno se ne freghi mai di farla rispettare e che legge è a questo punto? :XD: :XD:

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #125 il: 24 Gennaio, 2020, 18:11:20 pm »
Il fatto dell'innamorarsi, è di una scemenza assurda, anche se pure qui presumo ci sia di mezzo la cultura giapponese : non è che se io una donna la vedo nuda per sbaglio, lei poi è costretta ad amarmi per sempre....

Ci può stare che si attizza e si trombi, ma amore??? E' una cosa che nasce spontaneamente, non certo perché ti levo la maschera.

Allora mi può star bene se mi si parla di profezia, di maledizione, di incantesimo, del cosmo di Athena che ti impone certe cose...non di una sorta di meccanismo toglilamaschera=amapersempre.

Sulla questione Grecia o Giappone è vero che la società giapponese è ed è ancora maschilista ma se Kuru mi ambienta tutta la storia nella mitologia greca mi aspetterei un minimo di coerenza...


AHAHAHAHAH....ma stai scherzando vero? Kurumada...e coerenza?!?! Nella stessa frase, in senso affermativo?!?!?!  :D

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #126 il: 24 Gennaio, 2020, 18:54:16 pm »
Sulla questione Grecia o Giappone è vero che la società giapponese è ed è ancora maschilista ma se Kuru mi ambienta tutta la storia nella mitologia greca mi aspetterei un minimo di coerenza

Kurumada e coerenza :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo: :rotolo:

Le donne ricche, provenienti da famiglie nobili che erano istruite potevano permettersi di essere molto più disinibite, era pure tollerata l'omosessualità femminile; l'equazione Grecia antica=misoginia e discriminazione verso le donne è sbagliata.

Ma certo, mi sembra (nei miei vaghi ricordi) che anche le donne di Sparta avessero un trattamento migliore, più diritti e libertà, rispetto ad altri luoghi. Però punto del discorso non è questo.

Abbiamo divinità femminili, miti di regine e quant'altro, ma le donne potevano diventare guerriere, andare a combattere assieme agli uomini, avere gli stessi diritti, etc? La risposta è no, era qualcosa di inconcepibile all'epoca (e non solo). Però, come citato sopra, esistevano le amazzoni, donne guerriere in una società che andava in contrasto con quella greca, tanto per la sua struttura, quando appunto perché le abilità guerresche erano reputate prettamente maschili. In riferimento a tali guerriere, che arrivavano ad amputarsi anche un seno, e alla società greca maschilista sulla casta guerriera, la legge della maschera mi sembra azzeccata in sé.

Poi il come sia stata (o venga) gestita è un altro discorso.

Allora concordi con me che tutta la storia dell' amare o uccidere è una stron@@@ perchè di fatto esiste solo nella coppia Seiya-Shaina ma poi nessuno se ne frega nè ha un minimo di logica.

La maschera è corretta, la regola del ti amo o ti ammazzo è una cagata pazzesca :ya:

Però la maschera la portava :uhm: :uhm: :uhm: non è che magari era uno dei personaggi filler come pure Docrates o cavaliere della Fiamma che portano l'armatura di rango ignoto. Mi ricordo qualche databook della Toei dove li definivanoo soldati della guardia di Arles o qualcosa di simile :uhm: :uhm: :uhm:.

Si, tra i tanti in forse, nei problemi aggiuntivi che Toei ci mise sull'opera :ya:

Allora Kurumada è anche un po' pirla

E questo riassume perfettamente il tutto :zizi:

non è che se io una donna la vedo nuda per sbaglio, lei poi è costretta ad amarmi per sempre....



Scusami, stavi dicendo?
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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #127 il: 24 Gennaio, 2020, 19:17:12 pm »
Non mi pare ci siano state evoluzioni in tal senso su questo aspetto. L'incipit sarebbe stato interessante, la regola dell'amare o uccidere a me sinceramente non dispiaceva, ma reggere personaggi femminili coperti sempre dalla maschera si sapeva che sarebbe stato difficile, già negli anni '80 figuriamoci poi con il passare del tempo, senza considerare le questioni anche di marketing. Ergo, in ogni opera nuova targata SS si mantiene il legame con il fatto che le guerriere debbano indossare una maschera ma poi è più un pro forma che un fattore di sostanza che viene bypassato senza troppi problemi. In fondo ci sono incoerenze su argomenti ben più importanti che la maschera :ya:
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #128 il: 24 Gennaio, 2020, 19:22:20 pm »
Scusami, stavi dicendo?

Dicevo proprio questo : è probabile che nella cultura giapponippa, se un uomo vede una donna nuda, anche per sbaglio, costei si vergogna, si sente talmente fragile da pensare a lui come al Principe Azzurro che merita di averla e possederla.

E' una roba un po' pirla, ma parliamo del paese dove sono nate le geishe, insomma....è probabile che anche il concetto di amore, inteso come amore di coppia, sia vissuto molto diversamente da come viene vissuto nel resto del mondo.

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Re:le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #129 il: 24 Gennaio, 2020, 19:50:29 pm »
Che Kuru non è molto coerente si sa però dai le maschere compaiono letteralmente dopo pochi minuti della prima puntata anime e poche pagine del primo capitolo manga e sono ormai 35 anni che ce le portiamo dietro LOL almeno 2 righe per spiegare com'è finita ci vorrebbero, mi andrebbe bene pure il finale tragico con la morte di tutti ma almeno finisca la storia.


Il fatto dell'innamorarsi, è di una scemenza assurda, anche se pure qui presumo ci sia di mezzo la cultura giapponese : non è che se io una donna la vedo nuda per sbaglio, lei poi è costretta ad amarmi per sempre....

Ci può stare che si attizza e si trombi, ma amore??? E' una cosa che nasce spontaneamente, non certo perché ti levo la maschera.

Allora mi può star bene se mi si parla di profezia, di maledizione, di incantesimo, del cosmo di Athena che ti impone certe cose...non di una sorta di meccanismo toglilamaschera=amapersempre.
Una delle interpetazione emerse tempo fa tra i fan era che il togliere la maschere fosse un oltraggio l'equivalente di uno stupro / violenza, c'è pure una battuta di Shaina nell'episodio 36 che più o meno era "chi mi vede senza maschera è come se mi vedesse nuda" il che avrebbe un riferimento più o meno sessuale. A questa sorta di violenza si può rimediare o lavando l'onta con il sangue uccidendo chi ti ha tolto la maschera o con l'amore che diventerebbe una sorta di matrimonio riparatore del mondo dei Saint.

Poi sono d'accordo che l'amore non scatta a comando infatti nei vari casi vediamo June che trascorre tutto il tempo d'addestramento con Shun, analogamente per inciso vediamo anche le altre innamorate come Shunrei con Shyriu e Esmeralda con Ikki sono conosciute durante l'addestramento. Almeno nella coppia Shun-June possiamo pensare che il sentimento si sivluppi nel corso degli anni.
Nella coppia fanmade Aiolia-Marin LOL almeno vediamo che c'è qualche interazione anche se Marin non mostra mai il volto.
Shaina e Seiya si conoscono, nell'anime aggiungono la scena del coniglietto che è un po' difficile da incastrare a livello di tempo, però da come interagiscono già nella prima puntata dell'anime o primi capitoli manga possiamo pensare che almeno sappiano qualcosa l'uno dell'altro, d'altronde 6 anni in Grecia Seiya avrà pure sentito parlare degli altri Saint, avrà fatto qualche conoscenza non penso sarà stato 6 anni 24 ore su 24 sotto il controllo di Marin.
Alla fine però credo che per Shaina sia amore vero, sarebbero assurdi i suoi sacrifici per un sentimento imposto per legge, lei rischia la vita per lui e pure per la sorella, e non gliene importa manco se lui non ricambi, lo ama anche più della sua vita. Possiamo pensare che sarà rimasta colpita dal suo coraggio, dalla generosità, dal fattore C del protagonista :XD:
Piuttosto non si capisce se è un problema per l'onore della sacerdotessa se l'amore non è ricambiato LOL almeno questo punto andrebbe chiarito, non so magari la donna Saint deve tornare all'idea di ucciderlo o fare harakiri o qualcosa di simile.

Citazione
viene bypassato senza troppi problemi.
Viene bypassato da tutti tranne che da Shaina LOL.



Offline Sui Feng

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Re: le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #130 il: 25 Ottobre, 2020, 13:41:59 pm »
Regola della maschera?
Scemenza colossale.
Cioè, fanno fare tante paranoie per questo pezzo di metallo (a proposito, come vedono e respirano? Boh?) e poi vanno in giro con armature simil battone?
La regola può avere senso se vai in giro coperta, non se vai in giro con bikini di metallo e gambe nude (manga) e con tutine di aerobica anni (anime).
Comico che Athena, la dea (?) della giustizia imponga questa limitazione. Ma Athena è una (finta) vergine di ferro, anche nel mito.
Sembra che voglia che i saint maschi guardino solo lei.
Non mi citate il velo, per piacere, perché nella cultura musulmano, quantomeno, c'è la logica del "mi copro tutta".
Insomma, anche nelle culture maschiliste, c'è un filo di senso, per quanto distorto. Qui invece mi copro il viso e poi il corpo lo scopro, manco fossi la peggiore prostituta della statale 98?
E non citatemi nemmeno "ma devi capire che Kurumada si è ispirato a Go Nagai". Una citazione imbecille, anche se fatta ad un maestro come Nagai, sempre imbecille resta.
« Ultima modifica: 25 Ottobre, 2020, 13:46:54 pm da Sui Feng »

Offline pallinium

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Re: le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #131 il: 26 Ottobre, 2020, 10:28:20 am »
secondo me la cosa delle maschere è stata sfruttata male

io avrei fatto un doppio myth per le varie guerriere, uno con e uno senza maschera, così incassavano più quattrini  :sfotte:

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Re: le maschere delle sacerdotesse
« Risposta #131 il: 26 Ottobre, 2020, 10:28:20 am »