Missione Saint 22 Livello D "Corsa contro il tempo"

[schieppo]

Master Gorgarr, missione aperta a quanti saint ritiene opportuni il master

Mi raccomando le schede se non sono ok prima che iniziate niente punti missione alla fine!

[Pegaso Viola]

eccomi 

Spoiler

http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,8663.0.html

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[pegasus riuseyken]

eccomi pure io

Spoiler

http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,8667.0.html

[close]

per i punti missione li tolgo poi nel conteggio (se va bene lo stesso xD)

[Gorgarr]

Spoiler

Benvenuti ragazzi!! La missione è stata concepita per due giocatori, poi se altri nel tempo si vorranno unire saranno i benvenuti! Reggetevi forte alle vostre brache di bronzo, perchè vi prometto che sarà epica!! ^^ Di seguito, la premessa...non appena avremo finito il preambolo, posterò le condizioni di successo!

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La casa del Cancro era oscura e silenziosa. Nella grande sala interna, il sommo Hakurei dell'Altare passeggiava nervosamente...quel luogo gli era quanto mai familiare, ed anche se non aveva mai indossato in prima persona le sacre vestigia del Cancro, si era sempre sentito come se quella casa fosse anche sua, da proteggere e difendere in nome di Atena. Raramente però era andato incontro a momenti di simile inquietudine fra quelle mura...era accaduto qualcosa. Qualcosa che non doveva...non poteva accadere. Il silenzio regnava sovrano...nessuno lo aveva avvertito del ritorno dei due cavalieri di bronzo dall'isola di Cipro, ma egli aveva percepito chiaramente il loro cosmo non appena avevano messo piede al Grande Tempio...un cosmo più ampio e sicuro di quando erano partiti. Eppure...

...sin dal primo momento aveva avuto la sensazione che uno dei loro cosmi avesse qualcosa di...stonato. Si, se lo avesse dovuto descrivere, avrebbe usato questo termine, in mancanza di meglio...qualcosa non quadrava...qualcosa...appariva orribilmente fuori posto al suo interno. Era difficile percepire esattamente di cosa si trattasse...ma...man mano che si fossero avvicinati, forse avrebbe potuto avere un quadro più chiaro della situazione.

Ecco...i due cavalieri erano ora a colloquio con Atticus...ora erano decisamente più vicini...il cosmo di Atticus...ampio, sicuro, possente...

...turbato...

...spaventato???

...no, non spaventato...terrorizzato. Il cavaliere d'argento aveva percepito...cosa? Qualcosa...qualcosa nel cosmo del Pegaso, ma...cos'era? Hakurei non riusciva a dirlo con certezza...qualcosa...di oscuro...di immondo...di...osceno.

Per un attimo, la comprensione investì l'animo del cavaliere dell'Altare come un carro in piena corsa...no...no, non poteva essere. Come poteva...come poteva quella...quella cosa trovarsi nel cosmo di un cavaliere di luce??

Eppure c'era. Ed Hakurei sapeva bene che è inutile negar la luce delle stelle quando essa si ostina ad illuminare un cammino impervio. Il cavaliere del Pegaso...Francesco il suo nome, si, lo rammentava...povero ragazzo!! Perchè proprio lui? Un giovane pieno di speranza, di vita, di...luce. No, non era giusto. Non era giusto, e non sarebbe dovuto accadere. Il saggio cavaliere d'argento non avrebbe permesso che un destino tanto empio giungesse a compimento.

Il cosmo dei due ragazzi si faceva più vicino...presto sarebbero stati alla casa del Cancro. Evidentemente Atticus li aveva mandati da lui. Cosa avrebbe detto loro? La verità? O avrebbe cercato di proteggerli? No...questo no. Meritavano di sapere...avrebbe detto loro ogni cosa. E che Atena avesse pietà di tutti loro...

Spoiler

Bene...ora un bel post a testa in cui descrivete l'arrivo alla casa del Cancro, l'incontro con Hakurei ed i vostri pensieri in questo frangente...e Francesco, ricordati...stai male!!

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[Pegaso Viola]

*Arrivati al Santuario di Atena dunque fu immediato l'incontro con il silver dell'Aquila di cui Francesco era fedele discepolo. Il saint  di Pegaso raccontò a sommi capi quello che era successo nell'isola di Cipro e le avventure che aveva affrontato con l'amico.. mentre parlava dell'ultimo duello sentì per un attimo un mancamento. Le gambe sembrarono cedere e la vista si annebbiò... Fu breve e intensa ma subito dopo si sentì nuovamente in forze.*

*Sarà stato un sintomo di debolezza per la faticosa missione, pesò fra se e se e continuò a raccontare l'accaduto senza dare tanta importanza a quel breve malore.
Dopo che era stato fatto rapporto completo della missione, i due saint furono inviati nella quarta casa del cancro, dicendo a loro che in quella casa vi era qualcuno che già li attendeva*

*Francesco era emozionato e stupito durante il percorso.. fino ad allora non era mai entrato nelle mitologiche case delle zodiaco. Si sentiva onorato dipoter attraversare ben quattro di esse. Inoltre era ancora più eccitato pensando che a breve avrebbe incontrato uno dei grandiosi gold saint, la casta più importante al servizio della Dea Atena. Attraversò meravigliato le prime due case del montone bianco e del toro, entrambe erano incustodite. Le case apparivano maestose, i passi dei due  bronze saint rimbombavano facendo da eco all'interno e la luce era minima, in modo da consentire di vedere a mala pena il percorso da compiere*

*Arrivati alla terza casa di Gemini i due entrarono fianco a fianco come avevano fatto nelle altre..Francesco già dall'entrata aveva un forte senso di inquietudine nell'animo.... Sentiva come un blocco allo stomaco, il cuore batteva accelerato, la pressione aumentava e iniziò a sudare esageratamente... Un nuovo fulminio malore colpì il saint di pegaso che si accasciò nello splendido marmo bianco della terza casa..*

-Non è nulla. E' già passato.La missione a Cipro mi ha stancato, è stato un attimo di debolezza. Proseguiamo!


*Mentì al compagno di missione. Sentiva dentro qualcosa che non riusciva a capire. Il malore si era affievolito ma non era passato del tutto. Si chiese se l'ansia di incontrare un gold saint o il percorrere le mitiche case dello zodiaco avevano qualche influenza su ciò, ma non riusciva a darsi una spiegazione. Intanto la quarta casa era ormai davanti a loro. All'interno però non trovarono il gold saint che Francesco immaginava di incontrare. Niente armatura dorata scintillante ma solo un vecchietto con capelli lungi e bianchi, che indossava una tunica.*

*Doveva provenire dal Jamir, evidente erano infatti i segni di riconoscimento sulla fronte. Quell'essere aveva un cosmo caldo e sereno che per un attimo sembrò alleviare l'inquietudine che il saint di Pegaso aveva dentro. Si chiese se quell'incontro era finalizzato al riparare le cloth lievemente danneggiate nella scorsa missione o se una nuova missione era pronta per loro..... *

- Siamo stati mandati qui dal sommo Atticus, puoi darci qualche indicazione o informazione su quello che dovremmo fare?

*...attese per capire cosa l'anziano aveva da dire *

[pegasus riuseyken]

*Arrivati al santuario della divina Atena i due andarono incontro al saint dell'aquila nonchè vecchio istruttore di Francesco. E fu Francesco stesso che racconto cosa accadde durante la loro missione nell'isola di Cipro, ma per via di un mancamento il saint perse l'equilibrio, ma non cadde.*

-Sicuro di sentirti bene??-

*Le preoccupazioni di Invictus vennero riscontrate anche dal saint dell'aquila, che li mandò immediatamente nella casa del cancro. Per i due era un'emozione indescrivibile riuscire a passare non una ma ben 3 case dell'immenso tempio che porta alla dimora di Atena. Le case dei cavalieri d'oro erano tutte vuote senza un possessore, l'unico cavaliere ancora presente era gemini, che però in quel momento era in missione.Le case vennero passate senza problemi o intoppi, ma arrivati proprio davanti alle scalinate del tempio di gemini Francesco cedette al dolore e si accasciò a terra*

-Francesco!!

*La voce di Invictus era seria e anche ricolma di preoccupazione che  cercò di non dare a vadere, ma non ebbe nemmeno il tempo di finire la parola che l'amico lo bloccò e lo rassicurò. I due si avviarono sempre più verso l'entrata della casa di Gemini fino a superarla. I due non ebbero più intoppi e arrivarono velocemente alla casa del cancro. Arrivarono davanti all'entrata che venne sorpassata senza nessuno problema fino a che si ritrovarono davanti un anziano signore con i capelli lungi e bianchi, e il fattore che lo contraddistingueva erano proprio i segni nella fronte, e i due con uno sguardo capirono che il loro nuovo interlocutore proveniva dal Jamir. Il vecchietto era il sommo Hakurei!!*

-Sommo Hakurei, siamo qui per volere del Saint dell'aquila, il grande Atticus. Siamo pronti a servirvi in caso di missione!-

*Il ragazzo fu diretto ed aspettò una risposta da parte dell'anziano.*

[Gorgarr]

Il saggio Hakurei lasciò che per un attimo il proprio sguardo vagasse in modo indagatore sui due cavalieri di bronzo. Solo per un attimo. Deinde, il sorriso si dipinse sul suo volto...un sorriso paterno, carico di calore e di speranza...

benvenuti, miei cari giovani, benvenuti...vi attendevo. Ho percepito il vostro ritorno non appena avete varcato le soglie del Grande Tempio...il vostro cosmo è saldo, come la vostra fede nella dea. Mi compiaccio...

L'anziano mosse poi qualche passo in avanti verso i due...e tendendo una mano verso Francesco, proferì...

So che al vostro ritorno hai percepito qualche strano disturbo...vieni, lascia che scruti nel tuo essere...

Non appena Francesco si avvicinò, Hakurei pose una mano sul suo capo, e chiuse gli occhi...l'anziano saggio sembrava scivolare lentamente in uno stato di profonda concentrazione, quasi a sfiorare l'ascesi...infine, all'improvviso, tornò a spalancare le palpebre, ed il suo sguardo era visibilmente turbato...

NO...come sospettavo...!

Quelle parole, appena mormorate, erano cariche di angoscia. Hakurei tentò di non far trasparire quel sentimento dalla propria espressione, ma non vi riuscì, non del tutto...il suo sguardo danzava nervosamente da Francesco ad Invictus, e poi di nuovo a Francesco...i suoi pensieri erano gravi...ma ancor peggio furono le sue parole...

Atticus ha fatto bene a mandarvi tempestivamente da me...la sua preoccupazione era più che giustificata. Ciò che abbiamo di fronte è...ah, non so nemmeno come definirlo. Mi è difficile ammetterlo, ma...non avevo mai visto nulla di simile in vita mia. Nemmeno nei miei studi nel Jamir. Io...non sono sicuro di sapere di cosa si tratta.

A quel dire, le mani di Hakurei strinsero le spalle di Francesco...

Ragazzo mio, dovrò chiederti di essere forte...purtroppo, un grande male è calato su di te. E per quanto desidererei vivamente non gravare il tuo animo più di quanto già non sia, devi sapere...durante la vostra permanenza nell'isola di Cipro, le battaglie che avete affrontato non sono state indolori...siete venuti a contatto con la fonte dell'infezione...ed essa, ahimè, ti ha contagiato...

Lo sconcerto si dipingeva sul volto dei cavalieri, ma Hakurei ben sapeva che il peggio doveva ancora arrivare...fu necessario fare appello a buona parte della sua fermezza per proseguire nel suo dire, giacchè le parole sembravano riluttanti ad uscire dalla sua bocca...

...so cosa state pensando...no, non è la peste il morbo che affligge Francesco. E' questo il problema peggiore. La peste è una semplice malattia, ed avrei saputo come curarla...ma il morbo contratto da Francesco ha assunto una forma del tutto differente. Ed ahimè, sospetto che differente sia anche la sua natura...il male che lo attanaglia dipende dal fatto che un seme di oscurità si è fatto strada nel suo stesso cosmo, infettandone corpo, spirito ed anima...non ho idea di come ciò sia stato possibile. Il cosmo del Pegaso è un cosmo di luce purissima...nessuna oscurità potrebbe mai contaminarlo, nemmeno nei più oscuri recessi dell'Ade. Quello che ho visto dentro di lui...mi è del tutto ignoto. E si, mi spaventa...

Ne seguì una pausa, in cui Hakurei chiuse gli occhi...forse per prendere fiato, o forse per dare il tempo ai due ragazzi di digerire quanto aveva appena detto loro. Egli stesso avrebbe dovuto raccogliere ulteriore coraggio per proseguire quanto aveva da dire...

Mi spiace dovervi caricare di un peso del genere. Siete appena tornati da quella che era la vostra prima missione per il Grande Tempio...ed in una situazione del genere, anche cavalieri ben più esperti di voi avrebbero i loro problemi. Tuttavia, non possiamo attendere nemmeno un minuto più dello stretto necessario...i cavalieri d'argento sono lontani, impegnati in un incarico in terra d'Albione...e come sapete, la nostra generazione sta ancora attendendo il risveglio del cosmo di un cavaliere d'oro. Il Grande Tempio è relativamente sguarnito...e quindi, questo peso ricade sulle vostre spalle...

...cavalieri, dovrete recarvi nuovamente nell'isola di Cipro...tornare sui vostri passi, e ricercare ciò che si nasconde davvero dietro all'epidemia di peste. Non sarà impresa facile...io stesso non saprei da dove cominciare. Vi seguirei...Atena sa che lo vorrei...ma non posso. Non quando la difesa del Grande Tempio dipende in larga parte da me. Dovete andare...non indugiate. Le condizioni di Francesco peggioreranno molto presto...io temo...che se non scoprirete quanto c'è da scoprire...per lui non ci sia alcuna salvezza...

A questo dire, il silenzio calò sulla casa del Cancro...un silenzio molto più grave di quello che abitualmente albergava nelle dodici case. Hakurei non disse più nulla...ma il suo cuore era grave come un macigno.

Spoiler

Orbene, ragazzi...iniziamo con gli obiettivi di missione:

OBIETTIVI DI GIOCO
- nessun giocatore viene sconfitto in missione
- la missione si conclude senza lunghe pause prima dei termini di regolamento

LIMITAZIONI SULLE TECNICHE

1-non utilizzare tutte le tecniche speciali durante la missione
2-non utilizzare illusioni se non si è specializzati

Here are your sets:
 Set 1: 1, 2
 Set 2: 1, 4
 Set 3: 1, 4
 Set 4: 2, 3
 Set 5: 1, 3
 Set 6: 1, 4
 Set 7: 2, 4
 Set 8: 3, 4
 Set 9: 1, 4
 Set 10: 1, 4
 Set 11: 1, 4
 Set 12: 1, 3
 Set 13: 2, 3
 Set 14: 2, 4
 Set 15: 3, 4
 
Timestamp: 2013-03-06 17:19:05 UTC


Da questo momento in poi, la missione sarà interamente nelle vostre mani...a partire dal modo che sceglierete per tornare a Cipro. Tenete solamente conto di UNA particolarità di questa missione: per ciascun post che Francescò scriverà, QUALUNQUE cosa scriva, perderà 2 punt stm!!!

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[pegasus riuseyken]

*Le parole del saggio Hakurei destarono nei due cavalieri di Atena un grandissimo sconforto, ma Invictus cercò di far salire il morale.*

-Se le cose stanno così andiamo subito in quella cazzo d'isola maledetta!!

*Il cavaliere riprese le cose poggiato accanto a se e senza nemmeno aspettare altre direttive parti con l'amico dietro. Francesco non aveva una gran bella cera, e Invictus se ne accorse e ripensò alle parole del vecchietto.*

- Le condizioni di Francesco peggioreranno molto presto...io temo...che se non scoprirete quanto c'è da scoprire...per lui non ci sia alcuna salvezza...

§Non succederà... non lo permetterò. Dopotutto e solo colpa mia se... sta morendo§

Il cavaliere della lince non riuscì a trattenere quel pensiero, perchè in fondo sapeva che era colpa sua, lui era la guida... il leader di quella missione, e ha lasciato che un suo compagno venisse contaminato da quella robaccia.*

-Francesco non cedere ora... ora andiamo al porto e prendiamo una nava, anche a costo di rubarla!!!-

*Le parole di Invictus erano rassicuranti o per lo meno per quello che potevano percepire lui. I ragazzi una volta arrivati al porto si guardarono attorno per capire se c'erano navi pronte a salpare. Invictus grazie alla sua grandissima vista riuscì a scrutare in lontananza la stessa imbarcazione che li aveva portati al ritorno. Invictus si avvicinò velocemente all'imbarcazione per parlare con il capitano.*

-Dov'è il capitano?? rispondetemi subito...

*La lotta contro il tempo è iniziata!!*

[Pegaso Viola]

*Le parole di Hakurei furono come un  pugno allo stomaco per Francesco. Confermavano ancora di più quello che già il saint del pegaso aveva immaginato. Il cuore inziò a palpitare di nuovo a velocità accelerata e il saint e per un attimo fu preso da una confusione mentale.  Cercò cmq di mantenere la serenità e sembrò riuscirci almeno momentaneamente. Le sue vesti erano zuppe di sudore e il suo cosmo di luce sembrava offuscato*

-Cercherò di mantenere la calma e di tenere duro, sommo Hakurei. Faremo come tu ci hai ordinato  e torneremo a Cipro.

*Francesco notò pure la preoccupazione dell'amico. A tratti sembrava più preoccupato lui della malattia del saint di Pegasus che Francesco stesso.*

- Invictus non essere preoccupato, riusciremo ad eliminare questa oscurità. Non pensare che sia colpa tua tutto ciò, tu hai diretto la missione a Cipro in modo perfetto

*Francesco riassicurò il saint della Lince e  si mostrò sereno anche se in realtà non lo era affatto. Dovevo sbrigarsi a tornare in quella maledetta isola del mediterraneo, l'oscurità dentro di se stava crescendo. I due partirono verso il porto alla ricerca di un nave. Invictus notò la stessa imbarcazione con cui avevano effettuato il ritorno da Cipro e si avvicinò a parlare con i marinai. Francesco fu colto nuovamente da un malore e si accasciò a terra*

stm

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stm 110-2=108

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[Gorgarr]

Nel porto di Atene le attività quotidiane fervevano, e la confusione regnava sovrana. I mercanti passavano in rassegna le loro merci appena trasportate, mentre sui moli si intensificavano le attività di carico e scarico. Invictus, conscio delle condizioni del compagno e gravato forse da un senso di responsabilità troppo pesante, si mise febbrilmente alla ricerca di qualcosa di familiare, e lo trovò nella sagoma del vascello che già nel loro primo viaggio verso l'isola di Cipro aveva fornito il trasbordo...i due ragazzi, districandosi dalla folla indaffarata, si appropinquarono, ed Invictus apostrofò i marinai affastellati di pacchi e casse che facevano su e giù dal vascello...la maggior parte di loro semplicemente lo ignorò, in quanto probabilmente non gradiva essere distolto dall'esercizio delle proprie mansioni, già abbastanza sgradevoli...uno di essi, sentendosi probabilmente in buona, rispose a mezza bocca...

Ehi, ragazzino...cos'hai da gridare? Pensi che qui siamo tutti a tua disposizione...? Bah! Comunque...cerchi il capitano? Guarda, sta scendendo proprio in questo momento...

Così dicendo, indicò la scaletta con un cenno del capo...alla sommità della quale la figura attempata ed indurita dal sole del capitano faceva la sua comparsa. Lo sguardo del lupo di mare vagò per un poco sulla scena portuale, per poi essere richiamato dalle voci del molo...accigliato, egli scese alcuni gradini con una smorfia seccata in viso...

Allora...cos'è questo trambusto da donnette al mercato? Voi due mocciosi non conoscete più l'educazione forse...?

Il capitano scese alla base della scaletta affrettando il passo, e si diresse verso i due cavalieri...giunto in loro prossimità, gettò su di loro uno sguardo grave e riluttante...

...suppongo siate qui per un altro passaggio. Mhm...ci avete preso gusto, eh? Però non so...non posso prendervi a servizio di nuovo a bordo...ho diverse facce nuove nella ciurma, non abbiamo bisogno di mozzi...e guarda là, questo qui mi sembra anche male in arnese...e poi, lasciate che ve lo dica...abbiamo effettuato un sacco di trasporti verso Cipro finora, e tutto era sempre filato liscio, ma con voi a bordo...beh, un bestio di quel genere io non l'avevo mai visto in tanti anni di mare. Voi due portate guai...perchè mai dovrei portarvi di nuovo a bordo con noi?

Apparentemente, il capitano attendeva risposta...ma sotto sotto un attento osservatore avrebbe notato che in realtà attendeva soltanto una scusa per congedare quei due piantagrane...

Spoiler

Con il prossimo post, dichiarate anche il leader della missione e la relativa fase tattica ^^

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[pegasus riuseyken]

*Invictus ascoltò molto attentamente quello che il capitano gli disse, e la rabbia in lui iniziava a salire sempre più fin quando non raggiunse il suo culmine. Il ragazzo strinse così forte i pugni che le unghie penetrarono nella sua carne fin quando non ne uscì del sangue. Dopo un po parlò.*

-MA CHE CAZZO DICE!! CI STA DICENDO CHE E' COLPA NOSTRA???-

*Il ragazzo stava quasi per impazzire sotto le constatazioni di quel verme che si ritrovava davanti, ma alla fine non potè far altro che bloccarsi in quanto Francesco lo aveva fermato dicendogli che era tutto inutile.*

-Le è andata bene...-

*Calmatosi il ragazzo andò a parlare con Francesco e gli disse che si sarebbero intrufolati nella nave di quell'infame per arrivare a Cipro il prima possibile.*

-Non so cos'altro fare... magari potessimo volare...-

*La battuta del ragazzo li fece un po riprendere dalla situazione, che comunque non era delle migliori. Una volta che il capitano fece risalire a bordo tutti i mozzi e che stavano per partire Invictus si lanciò nella nave con l'amico in spalla in modo da non farlo stancare troppo. Adesso dovevano fare affidamento solo su loro stessi e nessun altro.*

LEADER E FASE TATTICA.

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Leader: Invictus
Fase tattica:
1-Invictus
2-Francesco

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Scusate il ritardo ma mi stavo mangiando il cervello per trovare un altro modo per andarci, anche se poi ho deciso di fare così perchè non mi veniva niente in mente.

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[Pegaso Viola]

*L'idea di Invictus era geniale. Se il capitano non voleva i due saint allora bisognava salirci di nascosto nella nave. il sant della lince dunque caricò in spalla Francesco che aveva appena indossato la cloth. Appena la nave iniziò a muoversi, ecco che con un guizzo felino e con grande slancio i due si scaraventarono verso la nave. Subito dopo aiutati dalle ali della cloth di pegasus planarono proprio sul retro della nave*

-Andiamo sotto coperta e non facciamoci notare. Saremo degli imbucati.

*Si erano appena nascosti quando Francesco fu preso nuovamente da una palpitazione accelerata. Iniziò a sudare esageratamente e dopo pochi istanti perse i sensi. Poco dopo riaprì gli occhi e accanto 'era solo l'amico. Capiva però che l'oscurità dentro di se stava aumentando e che dovevano fare in fretta*

stm

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stm 108-2= 106

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[Gorgarr]

Il bugigattolo che Invictus aveva trovato a seguito del malore dell'amico altro non era che un ripostiglio per le scope, il primo vano disponibile nel disimpegno sottocoperta di poppa...probabilmente non v'era tempo di cercare di meglio, giacchè Francesco, in preda alla febbre, aveva nuovamente perso i sensi. Il malore del cavaliuere del Pegaso, tuttavia, per quanto allarmante, fu di breve durata...pochi minuti dopo egli si riebbe, circondato dal buio di quello stanzino maleodorante. Il senso di nausea nel giovane appena rinvenuto fu violento ed improvviso...probabilmente non si trattava dell'ambiente più salubre per qualcuno nelle sue condizioni che stava appena riprendendo coscienza...

Invictus si stava prendendo cura dell'amico come poteva...il ragazzo era probabilmente in cerca di qualcosa che potesse dargli conforto, ma in quel pertugio non v'era altro che secchi puzzolenti, ramazze consunte e vecchi stracci macilenti e macchiati di qualcosa che i due giovani non si sentivano particolarmente ansiosi di identificare...

...proprio in quel momento, mentre Francesco si stava riavendo, la porta dello sgabuzzino si apri...all'esterno l'ambiente era tutt'altro che luminoso, ma per un occhio abituato alla completa oscurità del rispostiglio la luce sembrò accecante...era appena distinguibile la sagoma di un ragazzino, al massimo quindicenne, rosso di capelli e cosparso di lentiggini in volto...probabilmente un mozzo a poco prezzo, con cui il capitano aveva pensato di rinfoltire il suo equipaggio. La sorpresa dipinta sul volto del nuovo arrivato era palese...tutto poteva aspettarsi, tranne che due cavalieri in scintillante armatura nascosti nel ripostiglio...probabilmente non si accorse neppure di star parlando...

Ma...ma che diavolo...??

...ed in quel momento diede proprio l'impressione di essere sul punto di mettersi a gridare...

[pegasus riuseyken]

*Il pertugio trovato da Invictus era tutt'altro che sterile, difatti, i due erano riusciti a trovare disponibile solo uno sgabuzzino ricolmo di scope dove potersi "accampare". Il posto non era dei migliori per accudire Francesco ma Invictus tentò comunque di medicarlo come poteva.*

-Devi stare tranquillo... non posso fare molto in questo buco...-

*Francesco ancora in preda alla febbre e ai dolori da essa portati riuscì a riprendere il controllo di se stesso e riuscì a riprendere i sensi. Poco dopo si sentirono rumori di passi provenire da fuori e questo fece preoccupare molto Invictus... cosa avrebbe fatto il comandante se li avesse trovati a bordo??*

§Speriamo che non gli servono le scope...§

*Detto fatto, difatti la porta si aprì e la luce , anche se poca, riuscì ad accecare i due cavalieri che rimasti molto tempo nel buio di quel piccolo sgabuzzino riuscirono a distinguere la sagoma di un ragazzino, che poteva avere massimo una quindicina d'anni.*

§Dannazzione!!§

*Il ragazzo dopo qualche secondo di sbigottimento iniziò quasi ad urlare senza volerlo, così Invictus gli si fiondò contro e se lo tirò dentro allo sgabuzzino tappandogli la bocca. Una volta fatto tranquillizzare il ragazzo iniziò a parlare.*

-Non urlare ti prego... senti ragazzo, il mio amico qui sta molto male... e dobbiamo ritornare al più presto a Cipro per trovare l'origine di questo male e distruggerla. Lo so che ti sto chiedendo molto, ma non posso far altro che chiederti di non dirlo a nessuno, e magari non far avvicinare gente in questo sgabuzzino...-

*Invictus finì di parlare ed aspettò una risposta del ragazzo.*

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scusate il ritardo 

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[Pegaso Viola]

*Il malessere continuava imperterrito a offuscare il cosmo luminoso di Francesco. Accasciato dentro il ripostiglio cercava di resistere all'oscurità che stava crescendo al suo interno. L'amico Invictus si prendeva cura di lui quanto più poteva ma le cure sembravano non essere efficienti per quel male*

*Ad un tratto la porta si spalancò e una figura esile borbottò qualcosa per poi gridare... Il saint della lince cercò di calmarlo con le parole, ma il ragazzino era agitato e sembrava non capire quello che gli era stato detto. Allora Francesco intervenne, lo afferrò e con una mano gli tappo la bocca chiudendo la porta dello stanzino. Nessuno a bordo parve sentire quell'urlo*


- adesso sarai nostro ostaggio. Stai attento a non fare mosse false se tieni alla tua pelle.


stm

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stm 106-2=104

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