Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...  (Letto 4101 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline -Virgo-

  • Silver Saint
  • *
  • Post: 241
  • Cosmo: 23
  • Sesso: Maschio
  • « Tenbu Hōrin »
    • Mostra profilo
    • Awards
Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« il: 14 Giugno, 2013, 21:12:56 pm »
Ecco una cosa che sto preparando per voi, spero apprezzerete  :D L'ispirazione mi è venuta dal topic sull'Ofiuco. Al momento vi lascio con la prima parte (mi pare abbasanza densa di nozioni), la seconda riporterà le considerazioni astrologiche al riguardo  :ok:



Lo Zodiaco Tropico
ovvero perché la precessione degli equinozi non interessa l'astrologia


Quando si parla di astrologia sono molte le obiezioni che vengono mosse. Che siate credenti o scettici, l'intento dell'articolo è di far luce su una questione fortemente dibattuta e che è spesso utilizzata come tesi principale da chi vuole scardinare le teorie astrologiche: stiamo parlando del fenomeno noto come precessione degli equinozi. Il testo seguente mira a chiarire perché l'astrologia non è interessata da tale fenomeno, pur mantenendo al suo interno delle regole ben precise di derivazione astronomica.


Parte I: ASTRONOMIA


1.1 Rotazione e rivoluzione

Com'è noto, la Terra compie due principali moti:
1) Rotazione: tale movimento avviene in un giorno, in senso antiorario, attorno a un asse che interseca i due poli terrestri.
2) Rivoluzione: tale movimento avviene in un anno, in senso antiorario, attorno al Sole.

L'asse di rotazione terrestre non è perpendicolare rispetto al piano di rivoluzione (detto eclittica), ma risulta inclinato: la differenza di inclinazione fra il piano dell'eclittica e quello equatoriale - che è invece perpendicolare all'asse - misura 23° 27'.

Nel suo percorso attorno al Sole, la Terra passa attraverso quattro punti fondamentali detti solstizi ed equinozi.
I punti di solstizio si hanno quando la Terra rivolge al Sole un intero polo: cioè è possibile proprio grazie all'inclinazione dell'asse, come si può vedere dalla figura. Quando la Terra è in solstizio, gli emisferi sperimentano alternativamente il (ore di luce) o la notte (ore di buio) più lunghi dell'anno. I solstizi rappresentano il primo giorno d'estate e d'inverno astronomico (non necessariamente climatico).
I punti di equinozio si collocano a metà fra i due solstizi: in tali posizioni il dì e la notte hanno esattamente la stessa durata. I giorni di equinozio rappresentano il primo giorno di primavera e di autunno astronomico (non necessariamente climatico).

Solstizi ed equinozi
[close]


1.2 Il moto di precessione

Oltre ai due moti già citati, la Terra ne compie altri due: il moto di nutazione e il moto di precessione. Tali moti sono una conseguenza della forma del globo terrestre, che non è sferico ma un ellissoide con circonferenza maggiore all'equatore. A causa di questa forma "schiacciata", la forza di attrazione esercitata dalla coppia Sole-Luna sulla Terra è maggiore proprio nella fascia equatoriale: ciò fa sì che la Terra si comporti come una trottola, subendo dunque i due movimenti citati poc'anzi.
Definiamo precessione il moto, di senso orario, che compie l'asse terrestre a causa della forza di attrazione lunisolare; definiamo nutazione il moto di oscillazione che l'asse compie descrivendo la precessione.

Precessione e nutazione
[close]

In altre parole, è come se il Sole e la Luna cercassero di "raddrizzare" l'asse portandolo alla perpendicolarità con l'eclittica. Il fenomeno della precessione non si verificherebbe se la Terra fosse una sfera perfetta, dato che in quel caso la forza di attrazione sarebbe identica su tutti i punti della superficie terrestre.

Coppia di precessione Sole-Luna


Nella figura è evidenziata in blu la "materia aggiuntiva" posta all'equatore, che deforma la sfera ideale del globo terrestre. La forza di attrazione del Sole e della Luna - in verde - su tale massa tende a raddrizzare - in arancione - l'asse terreste rispetto all'eclittica (rosso): tende cioè a spostare l'asse terrestre dalla sua posizione originaria (viola) a una nuova (giallo). Tale situazione determina l'origine del moto di precessione, indicato in bianco.
[close]


Il fenomeno di precessione ha, come effetto primario, l'origine di una differenza fra l'anno siderale e l'anno tropico. L'anno siderale è il tempo che la Terra impiega per ruotare attorno al Sole di 360° (o, se vogliamo dirlo dal punto di vista terrestre, il tempo impiegato dal Sole per tornare nella posizione "di partenza" rispetto alle altre stelle), e dura 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi; l'anno tropico (o solare), invece, è il tempo impiegato dalla Terra per tornare nella stessa posizione che aveva all'inizio dell'osservazione, e dura in media 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.

I due anni risultano differenti poiché, a causa della precessione, varia l'asse terrestre e dunque l'orientamento del globo rispetto al Sole stesso [vedi figura]. Poiché la precessione è costante, l'anno tropico varia continuamente: per questo si è definito un anno tropico medio, che è quello che noi chiamiamo comunemente "anno".

L'anno tropico
[close]



1.3 Conseguenze della precessione: lo spostamento degli equinozi

Poiché in termini di tempo l'anno tropico è più corto di quello siderale, e quest'ultimo corrisponde a una rotazione di 360°, ne consegue che l'anno tropico corrisponde a una rotazione inferiore: essa corrisponde infatti a circa 359°59'10" (vale a dire 50,26'' in meno, per essere precisi). 50,26'' è, in altre parole, l'effetto della precessione, ovvero la variazione nella posizione dell'asse terrestre che si verifica ogni anno. Possiamo quindi dire che l'asse compie una rotazione completa in circa 25'786 anni. Dalla figura si evince che questo determina uno spostamento dei punti di solstizio ed equinozio.

Precessione dei solstizi e degli equinozi


Ogni 12'900 anni circa, il solstizio d'estate si verifica in posizione diametralmente opposta a quanto succedeva prima.
[close]


È proprio dal fatto che la linea degli equinozi si anticipa di anno in anno che l'intero fenomeno prende il nome di precessione degli equinozi: il termine deriva dal latino e significa "precedere", appunto a ricordare che gli equinozi ogni anno si presentano con un leggero anticipo rispetto all'anno precedente.
 
La precessione fa sì che il ciclo delle stagioni - associato all'anno tropico e pari al tempo richiesto per ritornare nello stesso solstizio o equinozio, della durata di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi - sia di circa 20 minuti più breve del tempo necessario alla Terra per ritornare nella stessa posizione rispetto alle stelle fisse - associato all'anno siderale e pari al tempo richiesto dalla Terra per compiere una rotazione di 360°, della durata di 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 9 secondi.
 
Tale fenomeno era già noto in antichità, e difatti il calendario giuliano si basava sull'anno tropico facendo cadere l'inizio di una stagione sempre nello stesso giorno: per tale ragione era però un po' più lungo di un anno tropico reale, perché inseriva un anno bisestile ogni 4 anni e quindi portava ad avere un anno medio di 365 giorni e 6 ore (cioè circa 11 minuti più di quanto avrebbe dovuto essere).L'eccedenza accumulatasi nei secoli divenne di 10 giorni alla fine del XVI secolo: fu allora adottato il calendario gregoriano, così chiamato perché voluto da papa Gregorio XIII e secondo il quale gli anni "centenari" (quelli che finiscono per "00") non divisibili per 400 non vengono più considerati bisestili. Ad esempio, il 1600 e il 2000 sono stati bisestili perché divisibili per 400 ma non lo sono stati più il 1700, 1800 e 1900 che prima, con il calendario giuliano, lo sarebbero stati.
In pratica, nell'arco di 400 anni, il calendario gregoriano toglie tre anni bisestili "centenari", portando la durata media dell'anno a 365 giorni, 5 ore, 49 minuti e 12 secondi: rispetto all'anno tropico è ancora un po' lungo ma non di 11 minuti come nel calendario giuliano, bensì di soli 26 secondi.


1.4 Conseguenze della precessione: l'osservazione delle stelle

Poiché l'osservazione delle stelle si effettua prendendo come coordinata di riferimento il punto di osservazione sulla superficie terrestre, da quanto detto finora s'intuirà facilmente che il fenomeno della precessione altera le posizioni delle stelle stesse rispetto al nostro pianeta in quanto apparentemente"si muovono" (in realtà è la Terra a spostarsi!).

Da ciò deriva innanzitutto una conseguenza pratica per l'osservazione astronomica dal punto di vista scientifico: gli astronomi devono necessariamente specificare l'epoca alla quale le coordinate di un corpo celeste sono riferite. Durante la maggior parte del XX secolo è stata usata l'epoca 1950, mentre oggi si usa l'epoca 2000. In pratica, si danno le posizioni delle stelle come erano durante l'anno specificato e si applica poi un fattore correttivo (usando formule standardizzate) per tener conto della differenza - causata dalla precessione - tra l'anno dell'epoca e la data odierna.

La seconda conseguenza riguarda l'osservazione astronomica dal punto di vista, per così dire, "empirico" dato che si rileva a occhio nudo: la precessione implica uno spostamento (ricordiamo, sempre apparente in quanto è la Terra a muoversi) delle stelle rispetto a noi. Fra queste, la Stella Polare (attualmente α Ursae Minoris, ma fra 12'000 anni sarà Vega) e le costellazioni dello Zodiaco.

Proprio lo spostamento delle costellazioni zodiacali viene utilizzato dagli scettici come argomentazione per "demolire" i principi astrologici: se ogni anno varia - a causa della precessione - il periodo in cui il Sole, visto dalla Terra, transita all'interno di una costellazione zodiacale, non si può più sostenere una qualunque forma di correlazione fra il segno zodiacale e i nati in quel determinato periodo, dato che il primo muta progressivamente nel corso del tempo.

Esempio: data del solstizio e costellazioni zodiacali


2'100 anni fa il solstizio d'estate cadeva nel periodo in cui il Sole transitva in Cancro, oggi cade quando il Sole transita in Gemelli.

Nota: in figura la Terra è stata mantenuta, per comodità, sempre nella stessa posizione. Si ricordi però che, a causa della precessione, è la Terra a spostarsi e non le costellazioni zodiacali, così come qualunque altro corpo celeste!
[close]


« Ultima modifica: 14 Giugno, 2013, 21:17:57 pm da -Virgo- »





Favourite Champions: Twisted Fate - Vayne - Nami - Sona - Lux


Blood Elf - Holy/Discipline Priest

Offline -Virgo-

  • Silver Saint
  • *
  • Post: 241
  • Cosmo: 23
  • Sesso: Maschio
  • « Tenbu Hōrin »
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #1 il: 16 Giugno, 2013, 02:23:24 am »
A voi la seconda e ultima parte, spero di aver fatto almeno ad alcuni di voi qualcosa che magari non era noto  :) Se qualuno vorrà approfondire determinati temi me lo dica, l'astrologia è un ambito che mi affascina molto! *plego


PARTE II: ASTROLOGIA


Come abbiamo detto, il fenomeno della precessione degli equinozi è alla base delle teorie che mirano a scardinare la metodicità dell'astrologia. Secondo gli oppositori, infatti, il 21 marzo (equinozio di primavera) non segna il primo giorno in cui il Sole - visto dalla Terra - inizia a "transitare" nella costellazione dell'Ariete. Ciò corrisponde al vero, ma non determina il fatto che - astrologicamente parlando - il segno dell'Ariete non eserciti il suo influsso su tale data: ciò perché l'astrologia si basa sul cosiddetto zodiaco tropico. Per spiegare come si è giunti a tale definizione, ripercorriamo brevemente la storia dello Zodiaco.


2.1 Lo Zodiaco babilonese

La più antica testimonianza relativa a uno Zodiaco risale all'epoca babilonese (VI-V secolo a.C.), in cui si elaborò un sistema siderale. La fascia zodiacale fu divisa in 12 segni di 30° ciascuno, posti in relazione ad alcune stelle fisse. Questo sistema potremmo definirlo "naturale", in quanto consentiva di determinare la posizione dei pianeti in base alle coordinate che assumevano nei riguardi di tali stelle fisse: non stupisce quindi che l'astronomia e l'astrologia babilonese si siano basate su questo metodo.

La determinazione del concetto di "stelle fisse" dipendeva da un'osservazione empirica: alcune stelle particolarmente brillanti, infatti, erano facilmente individuabili, il che le rendeva dei punti di riferimento molto utili per stabilire la posizione degli astri "mobili" come i pianeti. Tali stelle "maggiori" erano cinque, più precisamente Aldebaran (costellazione del Toro), Polluce (nei Gemelli), Regolo (nel Leone), Spica (nella Vergine) e Antares (nello Scorpione). Col passare del tempo, gli astronomi babilonesi osservarono un curioso fenomeno: al sorgere di Aldebaran in cielo corrispondeva sempre il tramonto di Antares, e viceversa. Da ciò si dedusse che le due stelle erano diametralmente opposte, e costituivano quindi due punti di un asse che divideva perfettamente a metà la fascia zodiacale. Esse vennero poste al centro delle rispettive costellazioni - Toro e Scorpione - e si divise la fascia zodiacale in 12 parti di eguale estensione (360°/12 = 30° ; essendo al centro del proprio "settore", Aldebaran e Antares assumevano dunque coordinate di 15° Toro e 15° Scorpione).

Lo Zodiaco siderale


Con una rotazione in senso orario, nella fgura Aldebaran sorge a Est mentre Antares tramonta a Ovest
[close]

Comprese le ragioni pratiche di tale divisione, ci si può chiedere perché il numero scelto fosse proprio il 12. Ciò si deve principalmente al fatto che, nella cultura assiro-babilonese, il numero 12 aveva una forte valenza simbolica; inoltre, il sistema numerico di tali popolazioni non era in base decimale, bensì proprio in base 12 (anche il conteggio tramite dita avveniva in tale base). Per concludere, si consideri che i mesi babilonesi erano tutti di 30 giorni, e poiché un giorno corrisponde con una buona approssimazione a uno spostamento di circa un grado sull'eclittica non stupisce che ogni "settore" della fascia zodiacale fosse stato definito in 30 gradi = 30 giorni = 1 mese. Tali informazioni ci giungono da documenti quali la tavoletta Mul-Apin, conservata oggi al British Museum di Londra.


2.2 Lo Zodiaco Tropico

L'utilizzo dello zodiaco siderale si diffuse nella Greci classica: molti sono infatti gli autori greci che riportano misurazioni delle posizioni di stelle e pianeti facendo riferimenti al sistema babilonese. Il legame risulta ancor più evidente se si guarda i nomi che i Greci diedero alle costellazioni correlate a ciascun settore della fascia zodiacale, che sono la traduzione o la "grecizzazione" dei termini babilonesi:

BABILONESE                           GRECO
Kusariku --------------------> Krios ("l'ariete")
Te-te -----------------------> Tauros ("il toro")
Tuamu ---------------------> Didymoi ("i gemelli")
Puluccu ---------------------> Karkinos ("il granchio")
Aru -------------------------> Leon ("il leone")
Siru ------------------------> Parthenos ("la vergine")
Zibanitu --------------------> Zyygos ("le chele")
Akrabu ---------------------> Skorpios ("lo scorpione")
Pa --------------------------> Toxotes ("l'arciere")
Enzu -----------------------> Aigokeros ("il capricorno")
Gu -------------------------> Hydrokhoos ("il versatore")
Nunu -----------------------> Ikhthyes ("i pesci")


Tuttavia, tale sistema siderale fu progressivamente abbandonato a partire dall'epoca ellenistica. La definizione di un modello alternativo, ovvero quello dello zodiaco tropico, si deve all'astronomo greco Ipparco, che lo elaborò nel II secolo a.C. sulla base degli studi di Eudemone di Atene (vissuto nel V secolo a.C.) sul calendario.

Nel calendario di Eudemone i mesi avevano le denominazioni corrispondenti a quelle usate a Babilonia per i segni zodiacali: il mese solare successivo all'equinozio di primavera venne da Eudemone attribuito all'Ariete, e quello estivo, che segue al solstizio estivo, al Cancro, mentre il mese che seguiva l'equinozio d'autunno era il mese delle Chele dello Scorpione (in seguito i Romani chiameranno tale segno Libra, ovvero "bilancia") e quello che iniziava col solstizio d'inverno era attribuito al Capricorno. Gli altri mesi vennero calcolati suddividendo i giorni in gruppi di 30 o 31 per ogni mese. Il calendario delle stagioni di Eudemone comprendeva quindi 12 mesi indicati come Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, ecc. in maniera tale che i primi tre mesi coincidevano con la primavera, mentre i tre successivi, dal solstizio d'estate all'equinozio d'autunno, con l'estate, ed il terzo gruppo, dall'equinozio d'autunno al solstizio d'inverno, all'autunno, mentre gli ultimi tre mesi tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera corrispondevano all'inverno.
Il percorso (apparente) del Sole sullo sfondo delle stelle fisse fu chiamatoeclittica in quanto su di esso sono situati i punti in cui si puo' verificare un'eclissi: le eclissi di Sole si verificano solo lungo l'eclittica, quelle di Luna soltanto se questa si trova lungo l'eclittica o nelle vicinanze di questa.

L'eclittica venne in seguito usata da Ipparco come cornice per la suddivisione dello zodiaco. Riferendosi all'eclittica egli definì lo Zodiaco tropico basandosi sul calendario delle stagioni di Eudemone, e quindi trasformò una misurazione di tempo in una struttura spaziale. Come detto poc'anzi, il calendario di Eudemone inizia con l'equinozio di primavera: Ipparco prese la posizione del Sole lungo l'eclittica nel momento dell'equinozio di primavera e stabilì un punto fisso sull'eclittica (noto come "punto gamma" o "punto vernale"). Partendo da questo punto lo Zodiaco tropico si definisce suddividendo il cerchio dell'eclittica in 12 segmenti di uguale estensione, 30° il primo dei quali e' chiamato segno dell'Ariete, il secondo del Toro, ecc. Si tratta di una suddivisione che corrisponde esattamente al calendario di Eudemone, ma nella quale i settori non hanno piuù riferimento al tempo - cioè non sono messi in relazione ai 12 mesi - ma diventano sezioni di spazio di 30° ciascuno. I giorni scelti come giorni di riferimento nel calendario di Eudemone - cioè l'equinozio di primavera, il solstizio d'estate, l'equinozio d'autunno, il solstizio d'inverno - diventano nello Zodiaco tropico dei punti di riferimento, e cioe' il punto d'inizio della primavera, dell'estate, dell'autunno e dell'inverno, situati sull'eclittica a 90° di distanza l'uno dall'altro.

Il modello siderale cadde definitivamente in disuso per due ragioni. Innanzitutto, influenti autori successivi a Ipparco, come Tolomeo, si riferirono nelle loro opere sempre al modello tropico; inoltre, fu approfondito il fenomeno della precessione degli equinozi (già parziamente compreso dallo stesso Ipparco, sebbene già Aristarco di Samo nel 280 a.C. avesse distinto anno siderale e tropico), che rese manifesto come il modello di derivazione babilonese fosse totalmente inadeguato a rappresentare la realtà celeste.


2.3 Zodiaco siderale VS Zodiaco tropico

Se si confrontano le definizioni di zodiaco siderale e zodiaco tropico, si potra' notare che si ricollegano a due diverse realtà:
- Lo zodiaco siderale si deve ai Babilonesi e suddivide il cosmo che ci circonda in 12 settori uguali, corrispondenti a raggruppamenti arbitari di stelle note come "costellazioni zodiacali". Questa divisione si fonda quindi su strutture visibili dall'esterno, dove l'asse tra Aldebaran e Antares divide il cosmo in due metà. Si dice che il Sole "transita" in un segno quando - visto dalla Terra - sembra muoversi all'interno del settore celeste in cui si trova la costellazione di quel dato segno.

- Lo zodiaco tropico è tipico della cultura greca: sebbene Ipparco ne avesse definito i caratteri solo in termini spaziali, esso è più precisamente la proiezione di una realtà temporale nello spazio, ovvero il ciclo delle stagioni descritto da Eudemone nel suo calendario. Lo zodiaco tropico, per quanto suddiviso anch'esso in 12 settori di 30° ciascuno, differisce da quello siderale in quanto fa dunque riferimento a una realtà spaziale (seppur di derivazione temporale). Si dice che il Sole "transita" in un segno quando - apparentemente - percorre il tratto di eclittica dominato da quel dato segno (durante questo periodo, per via dei reciproci orientamenti, visto dalla Terra il Sole sorge sempre nello stesso segno = porzione di eclittica).

Possiamo riassumere dicendo che esiste una differenza fondamentale del punto di osservazione tra l'astronomia babilonese e quella greca: i Babilonesi infatti osservavano la fascia zodiacale, lungo la quale si muovono il Sole, la Luna e i pianeti; i Greci, invece, osservavano soprattutto il cammino del Sole, che segue la linea mediana della fascia zodiacale chiamata eclittica.

Lo Zodiaco tropico
[close]


2.4 La rivincita astrologica

Se si è compreso quanto detto sinora, s'intuirà facilmente l'implicazione cruciale che risponde al problema posto all'inizio dell'articolo. Difatti, poiché lo Zodiaco tropico correla i segni zodiacali a periodi che si susseguono immutati a partire da una data fissa (cioè dal 21 marzo, equinozio di primavera), ne consegue che l'effetto di precessione degli equinozi non interessa l'analisi astrologica, in quanto essa si fonda sullo zodiaco tropico e non su quello siderale come erroneamente si crede. In altre parole, se è vero che l'effetto di precessione "sposta" il punto dell'orbita terrestre in cui si verifica l'equinozio, è altrettanto vero che esso si verifica sempre nella stessa data; inoltre, in tale momento i reciproci orientamenti del Sole e della Terra sono uguali  (dì e notte durano entrambi 12 ore) in qualunque punto dell'orbita si trovino i due corpi celesti al momento dell'equinozio.

A questo punto, potrebbe sorgere una domanda legittima: se anche il Sole transita in un tratto dell'eclittica correlato a un segno zodiacale, come può sostenere l'astrologia un "influsso" delle stelle - supponiamo quelle che compongono la costellazione dell'Ariete - sugli uomini nati il 21 marzo, se ad oggi in quel periodo dell'anno il Sole non transita più in tale costellazione (a causa del fenomeno della precessione)? La risposta è molto semplice ed è così articolata:

1) Innanzitutto, l'astrologia non si basa sull'analisi dell'influsso delle stelle ma dei pianeti, del Sole e della Luna: in un certo senso, potremmo dire che la sua visione è più "realistica" di quanto si creda, dato che l'astrologia non ha la pretesa di dimostrare i presunti effetti di stelle lontane anni luce da noi, bensì quelli di masse celesti più vicine e che hanno influssi già scientificamente noti (basti pensare all'influenza della Luna sulle maree o quelle del Sole sul campo elettromagnetico);

2) L'astrologia, per quanto riguarda il "segno" di una persona, non si fonda sulle posizioni intrinseche delle stelle che lo rappresentano quanto sulla simbologia del segno stesso e di quello che potremmo chiamare come "influsso energetico" esercitato dal Sole in quel periodo dell'anno sulla Terra. Si pensi al segno del Toro, che è quello centrale fra i tre della primavera: non a caso esso rappresenta la fertilità, la Madre Terra, nonché tutte le divinità che ne sono personificazione (Afrodite/Venere, Hathor, Ishtar, ecc.). Il Toro altro non è che l'archetipo delle energie femminili, del femminino sacro, della rinascita e della vita. Fra i molti studiosi che hanno trattato tale aspetto si può ricordare lo psico-filosofo Jung;

3) E' vero, a oggi non esiste più una corrispondenza perfetta fra il periodo di un segno e la sua "presenza" - sotto forma di costellazione - nel cielo notturno di quello stesso periodo. Per gli astrologi ciò è tuttavia irrilevante, in quanto tali costellazioni altro non sono che la rappresentazione celeste che gli uomini hanno dato a tali simboli/influssi/archetipi. Si pensi per esempio a quanto detto nel punto precedente sul Toro, oppure alla figura della Vergine: ella è Persefone, figlia di Demetra, regge una spiga perché la sua presenza in cielo corrispondeva alla mietitura delle messi e - credevano i Greci - la sua scomparsa corrispondeva ai mesi invernali che la giovane trascorreva con Ade negli Inferi. Se anche un domani la costellazione della Vergine non fosse più presente - per l'effetto della precessione - in cielo alla fine di agosto, ciò non toglie che il termine dell'estate cadrà sempre in quei giorni e che gli uomini sempre vi mieteranno il grano, e che in seguito i campi si avvieranno alla quiescenza invernale. Mancherà forse l'immagine celeste che i Greci hanno associato a tale fenomeno, ma il fenomeno in sé si manterrà inalterato poiché il Sole sarà sempre nella stessa posizione rispetto alla Terra;

4) I dati su cui l'astrologia basa l'analisi del soggetto sono molto precisi e basati su uno schema noto come Tema Natale, in cui le posizioni dei pianeti e delle costellazioni fondamentali (Ascendente, Medium Coeli, Discendente, Imum Coeli) sono determinati con calcoli astronomici ben precisi come quelli contenuti nell effemeridi (tabelle che, in anno in anno, descrivono le mutate coordinate dei corpi celesti). In un certo senso, se il segno costituisce la cornice interpretativa generale degli individi che sotto di esso sono nati, tali aspetti - ricavati dall'aspetto del cielo clacolato in modo astronomico - sono invece del tutto personali e maggiormente caratterizzanti, in quanto legati al luogo e all'orario preciso di nascita di ciascuno di noi.


2.5 Conclusioni

Credenti o scettici, abbiamo visto come l'astrologia moderna fondi le sue credenze su quelle che sono solide basi astronomiche. Chiunque cerchi di demolire i principi dell'astrologia è libero di farlo, ma deve portare avanti la sua critica con gli strumenti giusti. Non si possono impugnare come prova di infondatezza fenomeni quali la precessione degli equinozi o l'esistenza di una fantomatico "tredicesimo segno": le regole, in astrologia, esistono e sono ferree.
« Ultima modifica: 16 Giugno, 2013, 10:59:53 am da -Virgo- »





Favourite Champions: Twisted Fate - Vayne - Nami - Sona - Lux


Blood Elf - Holy/Discipline Priest

Offline marcuz86

  • *Lo Spoiler Agghiacciante*
  • God Saint
  • *
  • Post: 8672
  • Cosmo: 1830
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #2 il: 16 Ottobre, 2013, 12:26:27 pm »
Interessante :+1:

Offline Pegaso Viola

  • God Saint
  • *
  • Post: 15382
  • Cosmo: 1335
  • Sesso: Maschio
  • **voglio solo che tu viva**
    • Mostra profilo
    • E-mail
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #3 il: 16 Ottobre, 2013, 12:28:12 pm »
complimenti bel topic  :+1:

Offline -Virgo-

  • Silver Saint
  • *
  • Post: 241
  • Cosmo: 23
  • Sesso: Maschio
  • « Tenbu Hōrin »
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #4 il: 16 Ottobre, 2013, 12:39:04 pm »
Grazie ragazzi... Spero serva a fare un po' di chiarezza, più che altro  :sisi:





Favourite Champions: Twisted Fate - Vayne - Nami - Sona - Lux


Blood Elf - Holy/Discipline Priest

Offline Cancro21

  • Apprendista
  • *
  • Post: 3
  • Cosmo: 1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #5 il: 24 Ottobre, 2017, 01:12:56 am »
Ciao Virgo. Mi diresti Il titolo del libro o il nome del sito da cui hai preso queste informazioni? Vorrei approfondire. Grazie mille.

Offline Gemini Saga

  • Admin
  • *
  • Post: 28291
  • Cosmo: 2056
  • Sesso: Maschio
  • ...l'angelo in volto e il demone nel cuore...
    • Mostra profilo
    • Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #6 il: 24 Ottobre, 2017, 07:16:49 am »
Ciao Virgo. Mi diresti Il titolo del libro o il nome del sito da cui hai preso queste informazioni? Vorrei approfondire. Grazie mille.
Purtroppo l'utente Virgo è da diverso tempo che non si logga più al  forum, dubito possa risponderti purtroppo :sisi:
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

Offline Cancro21

  • Apprendista
  • *
  • Post: 3
  • Cosmo: 1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #7 il: 26 Ottobre, 2017, 11:09:25 am »
Ciao Virgo. Mi diresti Il titolo del libro o il nome del sito da cui hai preso queste informazioni? Vorrei approfondire. Grazie mille.
Purtroppo l'utente Virgo è da diverso tempo che non si logga più al  forum, dubito possa risponderti purtroppo :sisi:

Ok, grazie mille :)
Se qualcuno sa rispondere mi farebbe un grandissimo piacere. :)

Offline Gemini Saga

  • Admin
  • *
  • Post: 28291
  • Cosmo: 2056
  • Sesso: Maschio
  • ...l'angelo in volto e il demone nel cuore...
    • Mostra profilo
    • Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #8 il: 26 Ottobre, 2017, 17:15:53 pm »
Unica cosa che posso dirti è che di solito se traiamo informazioni da siti o libri ne citiamo la fonte nel topic, non essendoci, non è detto che lo abbia preso da qualche altra parte.
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

Offline Mitologico

  • Apprendista
  • *
  • Post: 3
  • Cosmo: 1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #9 il: 07 Novembre, 2022, 15:18:30 pm »
Molto interessante  :)

Offline LU RE

  • *Re Spammone Mitologico*
  • Fan del Forum
  • *
  • Post: 7487
  • Cosmo: 2375
  • Sesso: Maschio
  • CHI E' LU RE ???
    • Mostra profilo
    • E-mail
    • Awards
Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #10 il: 09 Novembre, 2022, 03:33:22 am »
Vero? Ai tempi d'Oro del Forum si era parecchio attivi nella sezione mitologica, in quella degli zodiachi e cosi via....
HUNTERJ RIMARRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!!!



IIMO SBABBARI !!!!!

CHI E' LU RE???


Athena urina sulle Steel Cloth


SCHEDA VAN ANH ALEXANDRA

Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

Re: Lo Zodiaco Tropico, ovvero...
« Risposta #10 il: 09 Novembre, 2022, 03:33:22 am »