Missione Saint 29 livello D1 " La fonte"

[Anto di Gemini]

Master Blood

missione per da 1 a 4 giocatori

il questo topic posso postare solo i giocatori e il master

postate qui l'adesione alla missione

[Onira]

ovviamente io ci sono

http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,9123.0.html

[Blood Poisoning]

Tutto trema, Tutto muove. Sempre più profonde fenditure intaccano quelle solide mura che fino a poco tempo fa ospitavano la quotidianità familiare. Ricordi, mobili, piccoli tesori del cuore, vengono sommersi da polvere e detriti che difficilmente verranno rimossi riportando alla luce ciò che hanno perso.
Quel piccolo paese un tempo armonioso si spegne sempre più:notte dopo notte. E si trova a fare i conti con un appuntamento sempre più vicino; quello con la morte. Nell' oscurità fra i nidi distrutti, solo grida...

La temperatura andava abbassandosi sempre più in quella stagione ormai agli sgoccioli che anticipava il gelo dell' inverno.  Il Grande tempio, luogo di ritrovo e dimora dei cavalieri di Atena rumoreggiava come sempre grazie al fervore delle numerose reclute che tentavano di acquisire il diritto al possedere una cloth di bronzo.
Passi veloci ed affrettati scendevano quelle antiche scale che portavano all' esterno della struttura , lasciando la loro impronta nel sottile strato biancastro di brina creatasi nella notte.
In quel periodo il mare era spesso mosso e le onde imperversavano senzza alcuna pietà fra gli scogli e le spiaggie delle zone più esterne della penisola. Quel rumore seppur distante  riusciva a coprire i passi di quella minuta recluta , o meglio dire, aspirante che correva di gran passo.

§Devo trovarlo... Raffaele, ma dove sei? §

Urgeva l' aiuto di un cavaliere. E per ora l' unico che avrebbe potuto rispondere a quella richiesta di aiuto era proprio lui, Raffaele. Che il gelo di quel periodo fosse un segno? dopotutto in giro lo si sapeva: quel ragazzo cercava di dominare le bufere ed i cristalli della natura. Un contesto piuttosto azzeccato quindi.

Spoiler

Ecco Onira, comincia così la tua nuova avventura. Se in futuro vi saranno altri partecipanti non avrò nessun problema nell' inserirli, ovviamente a meno che la trama non sia già troppo avanzata.

Descrivi l' arrivo di questo messaggero e cosa stavi facendo prima che arrivasse (nel periodo fra la scorsa e questa missione)

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[Onira]

*Tre giorni. Erano passati tre giorni da quando aveva lasciato la sala grande del Grande Tempio, li dove si era finalmente conclusa la sua prima missione. Per festeggiare l'evento Raffaele aveva passato la notte nella taverna a bere con gli amici e ci era voluto l'intero giorno seguente per farlo riprendere. Ma dopo quella piccola parentesi di svago era tornato al suo allenamento: la sua prima missione malgrado fosse stata chiusa in maniera positiva aveva lasciato parecchi segni nel cavaliere. Più del taglio che gli segnava la spalla sinistra Raffaele era preoccupato di come le aspre battaglie avessero potuto per un attimo fargli perdere la fede nelle sue capacità, segno evidente di come dovesse rinforzare mente e corpo il prima possibile per poter sperare di sopravvivere alle future battaglie. Era assorto in questi pensieri quando una recluta del Grande tempio lo interruppe. *

-Chiedo scusa, è lei Raffaele cavaliere del cigno??-

-Si sono io,dimmi pure-

[Blood Poisoning]

La recluta finalmente giuste in un luogo pianeggiante,dove l' erba era ricoperta di rugiada cristallizzata dal gelo notturno.
Lì stava allenandosi, pensieroso, il saint del Cigno al quale la recluta si rivolse per chiedere un accertamento.
-Chiedo scusa, è lei Raffaele cavaliere del cigno??-

La risposta fu affermativa allora il messaggero tirò un sospiro di sollievo e si prese qualche istante per riprendere fiato dopo l' estenuante corsa.
poi deglutendo rumorosamente, parlò:
-Ho qua una missiva da parte del grande tempio. è richiesto con urgenza il tuo intervento in un luogo piuttosto distante. Sto parlando di Nicomedia chiamata anche Izmit dai locali, un paesino nei pressi di Costantinopoli dove tempo addietro vi si manifestarono strani fenomeni sismici. Allora erano stati mandati altri saint a verificare, ma non si era trovata nessuna anomalia, ma ora quei fenomeni si stanno ripresentando .

Notando che il cavaliere lo stava scrutando con sguardo perplesso, il messaggero proseguì la spiegazione.
ah già a quei tempi tu non eri ancora un cavaliere... comunque sappi che quei sismi potrebbero essere connessi a qualcosa di più... sono arrivate al grande tempio richieste di aiuto nelle quali si parlava di strane luci multicolore che illuminano ad intermittenza la notte fra le dune desertiche...

continuando il suo discorso il messaggero spiegò al cavaliere come arrivare al paesino.
Torna al Grande tempio. Lì ti aspetta una piccola imbarcazione con il fidato Reno che ti porterà alle coste della Turchia.... ah stavo dimenticando una cosa... tieni, questa cartina ti potrebbe aiutare nel viaggio in nave.

Spoiler

Descrivi il tuo ritorno al grande tempio ed il viaggio in barca. da lì dovrai inventarti un modo per arrivare a Nicomedia

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[Onira]

*La recluta portava con se una nuova missione. Questa volta Raffaele si sarebbe dovuto spingere fino in Turchia per cercare la fonte dei fenomeni sismici che, a detta dei nativi, non sono di origine naturale.*

-Bene ragazzo, mi metto subito in viaggio.-

*Detto questo il cavaliere si diresse verso la sua abitazione, si cambiò, prese mantello e armatura dirigendosi al Grande Tempio. Qui incontrò Reno e insieme partirono alle volte della Turchia sulla piccola imbarcazione in loro dotazione. Il viaggio si dimostrò più lungo di quanto Raffaele pensasse, dandogli però modo di poter riflettere sulla mappa datagli al Grande Tempio.*

-Remo, come sai la mia meta è Izmit, e da quello che dice questa mappa essa è situata sul Mar di Marmara. Secondo me il metodo più facile per arrivarci è passare proprio per quel mare. Tu che ne dici?-

-Mm, pensandoci bene si, concordo con te. Allora faccio rotta verso il Mar di Marmara.-

*Concordato il percorso da seguire, i due si fecero cullare dalle onde mentre l'imbarcazione proseguiva verso la Turchia. Arrivati sulle coste della Turchia i due si fermarono brevemente per fare rifornimento, perlopiù pesce, prima di ripartire. Passò cosi una settimana dal momento della partenza, quando il cavaliere vide in lontananza il porto di Izmit. A metà mattinata dell'ottavo giorno finalmente attraccarono.*

[Blood Poisoning]

Il lungo viaggio passò senza alcuna difficoltà, i due sfruttavano la spinta delle onde alla perfezione ed entrambi concordavano nella scelta del percorso.  All' ottavo giorno, a metà mattinata, l' imbarcazione attraccò in un piccolo molo costeggiato da piccole opere murarie che permettevano un attracco più agevole.
L' aria fredda della mattina sferzava ancora i visi poichè il sole non aveva ancora avuto tempo di mitigarla in quella giornata senza nuvole.
Al loro arrivo i due uomini poterono già randersi conto di come le persone potevano vivere in angoscia. Ogni opera dell' uomo era fallata in più punti: case, capanni degli attrezzi, gli stessi canali. Tutto presentava fenditure che minavano la solidità di quel paesino.
Avevano fatto il loro ingresso ad Izmit.

Quando Raffaele scese dalla nave, aiutò il buon Reno a fare rifornimenti, poichè egli doveva già fare ritorno al grande tempio per prestare ulteriori servigi di svariata natura, infatti era una sorta di... "tuttofare" .
 Il saint si trovò ad affrontare però un altra questione: non gli erano state date poi così tante informazioni, nemmeno un contatto su cui fare riferimento al suo arrivo...
Si trovava sperso fra le casupole del molo circondato da gente che lo guardava con sospetto. Forse per via degli schinieri dell' armatura del cigno che luccicavano al di sotto del mantello da viaggio che il saint aveva indossato per proteggersi dal vento..

Qualcosa però egli doveva fare. forse in altra sede avrebbe trovato chi poteva informarlo sugli avvenimenti del luogo..

Spoiler

Onira, hai la massima libertà. puoi andare in qualsiasi posto o abitazione, interagire con le persone.... hai il via libera insomma.

[close]

[Onira]

*I segni dei terremoti risaltavano immediatamente all'occhio. Ovunque Raffaele volgesse lo sguardo non vedeva altro che mura crollate, cumuli macerie e cantieri. Ora il cavaliere doveva trovare informazioni. Ma dove andare, questo non lo sapeva. Le sue informazioni finivano li. *

§Allora, vediamo un pò, da che parte devo cominciare?§

*Mentre il saint rifletteva sulla sua prossima mossa notò che la sua presenza stava attirando lo sguardo, tutt'altro che amichevole, dei passanti. Rimboccandosi il mantello Raffaele decise di mettersi in marcia verso la più vicina taverna, il luogo per eccellenza ove racimolare informazioni. Per fare questo però doveva chiedere prima a qualcuno la strada per potervi arrivare. Cosi avvicinandosi ad una giovane donna di passaggio il cavaliere chiese indicazioni.*

-Chiedo scusa signorina, mi può indicare la più vicina taverna?-

[Blood Poisoning]

Una signorina che stava passando accanto a raffaele, venne presa in causa dal giovane che dovette chiederle indicazioni per la più vicina taverna.
Ella con tono irritato rispose al ragazzo.

-Bah se tale può essere definita.... sputò a terra - poco distante da qui in quel vicolo laggiù si trova "il Peschereccio" . Ma fai attenzione al taverniere e non fare affari con lui! quel maiale mi deve ancora 15 pezzi d' oro per l' ottimo oppio che gli avevo venduto.

Allontanandosi con fare barcollante, la donna lasciò di nuovo il ragazzo solo. Ma ora il cavaliere sapeva dove avrebbe potuto trovare informazioni o guai.
Nel mentre un lieve tremore squassò il terreno. A quel fremito il ragazzo  notò che moltissime persone si erano già tempestivamente riversate in strada per poi tornare negli edifici solamente dopo accurati accertamenti sulla solidità degli edifici.
Da Est in quel momento arrivò un immenso stormo di uccelli che sorvolò Izmit ed il suo piccolo porto il più velocemente possibile.

Che fosse un cattivo presagio?
Comunque il saint cominciò ad avvicinarsi ad un fatiscente locale dal quale proveniva un gran vociare e saltuariamente qualche schiamazzo appartenente agli animi più agitati dai pettegolezzi.

Spoiler

Ancora una volta sei libero e puoi porgere ai clienti o al locandiere le domande che vuoi.

[close]

[Onira]

*Il Peschereccio era proprio una bettola. Quattro tavoli disposti a croce, un camino, spento, sul lato opposto al bancone. Il mobilio veniva completato dall'armadio a muro mezzo divelto alle spalle del bancone. Nonostante fosse prima mattina, sei persone stanziavano nel locale, che contando il barista e il ragazzino che stava rimettendo a posto delle sedie rovesciate, probabilmente per colpa della scossa di prima, facevano otto anime. Otto anime che fissarono il loro sguardo sul nuovo arrivato, ossia il saint del cigno. Raffaele, superando il muro di diffidenza, si diresse al bancone ed ordinò una mezza pinta. Ci volle un pò prima che le conversazioni ripresero, tempo che il cavaliere impiegò per studiare il barista e, in parte, gli avventori. Tre di loro erano sicuramente marinai, dato il completo che indossavano, due di loro potevano essere gendarmi, date le armi in bella vista, mentre l'ultimo non aveva alcun segno distintivo. Il barista era invece un tipo molto grosso, alto più di un metro e ottanta, pancione, naso rosso e baffi folti. Egli era rimasto tutti il tempo a pulire un bicchiere con uno straccio consunto. Non sapendo come affrontare il discorso Raffaele decise di buttarsi e vedere come andava. Fu in quel momento che cominciarono le lamentele sui continui terremoti. Cosi fu facile introdursi nell'argomento.*

-Scusatemi, io sono appena arrivato, mi potete dire qualcosa di più su questi terremoti?-

[Blood Poisoning]

Entrato nella bettola che era "il peschereccio" Raffaele vi trovò otto persone di vari generi ed età.
Aspettando che la diffidenza lasciasse posto all' indifferenza, il cavaliere si avvicinò al barista e sentendo vociare sull' argomento azzardò una domanda diretta sui sismi.
Il barista smise di "pulire" il boccale, o quantomeno di spalmare la zozzura su quel vetro tanto grossolano; poi fissò lo sguardo su raffaele.
Vi fu un attimo di silenzio, poi dopo un sospiro non furono più solo quegli occhi vacui e tristi a parlare, ma finalmente il taverniere cominciò a spiegarsi.
-Stranieri... fareste meglio a starvene alla larga da questo posto maledetto!   ma dato che il mio animo è pur sempre quieto, ti spiegherò che sta succedendo....  - Hey Moha! datti una mossa con quelle sedie, che devi ancora pulire la cucina!
Il ragazzino al quale il taverniere si era rivolto rispose ultimando in fretta e furia il suo lavoro. -Ora vado padre.
Il piccoletto oltrepassò spessi battenti in legno e scomparve alla vista di raffaele, al quale il taverniere tornò a prestar conto.
-Vedi ... quasi tutte le sere si possono vedere all' orizzonte, lampi e strane luci che la gente del luogo interpreta come segni della furia divina che sta punendoci per i nostri peccati, ma io la penso diversamente...   Un po' prima di quegli strani fenomeni provenienti dal deserto a sud-est di qui, alcuni uomini del villaggio si allontanano da casa senza alcun motivo apparente...  fatto sta che però io sono un povero uomo e ciò che ti sto dicendo è solo un mio pensiero.  ma se ciò che ti ho appena detto centrasse qualcosa con questi terremoti, anche se non so come sia possibile, io sarei curioso di poter seguire uno di quegli individui che si inoltrano nel deserto.
Ma loro vanno a cavallo, e io non possiedo una cavalcatura e certamente li perderei di vista...

fatto sta che qualcuno deve pur tirare avanti la baracca. Io faccio il mio lavoro e cerco nonostante siano tempi difficili di dare da vivere alla mia famiglia.  Guarda quell' ometto come sta venendo su bene! sarà un ottimo capo famiglia.
Indicando il figlio che faceva continuamente avanti e indietro dalla cucina con spugna e secchio d' acqua alla mano, il taverniere continuò a compiere il suo lavoro. 
Intanto lo sguardo di Raffaele spaziava in tutta la taverna, e l' uomo che sembrava non avere alcun segno particolare incrociò lo sguardo con il cavaliere, facendogli cenno di avvicinarsi al suo tavolo

[Onira]

§Ci siamo!§

*Fu il pensiero di Raffaele. Il barista gli aveva appena dato una pista da seguire. Il cavaliere si poteva ritenere fortunato per la facilità con la quale aveva avuto queste notizie, e per questo era perplesso. Potevano questi fenomeni portarlo dritto alla sua meta? Potevano anche portare da tutt'altra parte, perciò la cosa importante era verificare la veridicità di quanto appena appreso. Lo sguardo del saint vagava per i tavoli quando colse lo sguardo, platealmente rivolto verso di lui, seguito dal gesto di avvicinarsi che l'avventore ignoto gli aveva rivolto. Scusandosi un attimo con il barista Raffaele si avvicinò al figuro per vedere cosa voleva. Peccato che il mantello che egli indossava gli impediva di vedere altro del suo interlocutore tranne il viso e gli stivali.*

[Blood Poisoning]

Raffaele si avvicinò con sguardo indagatore all' uomo che gli aveva fatto cenno di avvicinarsi.
Gli stivali della sua armatura si attaccavano al pavimento a causa del lerciume di birra che si era seccata a terra. Dallo stipite non molto lontano dal tavolo in cui era diretto, entrava uno spiraglio di vento che raffreddava il calore di quella piccola stanza.
L' uomo poi gli parlò, tenendo il cappuccio alzato e il viso scoperto.

- Ho sentito parte della tua conversazione col taverniere... se vuoi posso aiutarti. Il mio nome è Berger.
Vado spesso nel deserto in quanto sono originario di una popolazione indigena che vive fra le dune sabbiose.
Anche noi siamo afflitti da questa tragedia, ma le nostre abitazioni non crollano in quanto sono povere tende di pelle e stracci che montiamo e smontiamo quando dobbiamo spostarci.
Quando il sole si starà abbassando, nel tardo pomeriggio dovrò far ritorno dalla mia famiglia con le provviste che ho fatto qui a Izmit. Se vuoi potresti venire con me  montando il cammello delle provviste, in quanto il posto in cui ci siamo accampati è prossimo a quelle luci misteriose. Io non voglio avvicinarmici troppo, quindi da un certo punto dovrai proseguire da solo.

Lo sguardo dell' uomo era indecifrabile. Stava lì ad aspettare pazientemente la risposta del saint, giocherellando con la fondina di cuoio che proteggeva la lama di un lungo pugnale che portava alla cintola.
il suo viso anche se in ombra, sembrava mostrare squarci di pelle più chiara forse a causa di vecchie cicatrici.  Il saint si trovava dinnanzi ad una scelta, avrebbe seguito o no quell' uomo?

[Onira]

*Ora che lo guardava meglio, quell'uomo rivelava qualcosa di se. Era sicuramente abituato al sole del deserto, ma era anche un combattente, come ampiamente dimostrato dal pugnale e dalle cicatrici che si intravedevano sul suo volto. Il saint ora era in dubbio, seguire o meno quell'uomo. Fino ad ora la sua ricerca si era dimostrata semplice, fin troppo. Quindi avrebbe dovuto proseguire sull'onda della fortuna o avrebbe dovuto dare ascolto alla vocina nella sua testa che gli diceva di dubitare di tutto questo? Questo ragionamento durò lo spazio di pochi secondi, fino a quando con un mezzo sorriso il cavaliere ordinò da bere per se e per il suo nuovo amico, che lo avrebbe accompagnato nel deserto quella sera stessa.*

§ Qualsiasi cosa succederà andrà bene, altrimenti non potrei dirmi degno dell'armatura che indosso!§

-Bene amico mio, io mi chiamo Raffaele. Dimmi di più su di te e su quello che sta succedendo nel deserto-

[Blood Poisoning]

Vedendo che il ragazzo aveva ordinato da bere, e che chiedeva di più su di lui, Berger si tirò finalmente il cappuccio sulle spalle, mostrando il viso al saint.
I capelli era di un bianco cenere, caratteristica piuttosto strana per uno della sua età. Infatti il suo viso era giovane e non presentava più di 25 cicli solari circa.
Mentre il taverniere provvedeva alle loro bevande, l' uomo cominciò a parlare.
-Beh io non so di preciso cosa stia accadendo, ma il mio popolo teme quelle luci poichè sono cattivo presagio. Esse precedono ogni singolo sisma, ma sono visibili solo al gelo della notte nel deserto.
La cosa strana è che le dune hanno cominciato a comportarsi in modo piuttosto ambiguo.... quelle energie del cielo sembra che abbiano reso magnetici i minerali presenti nella sabbia . Ciò causa sempre più spesso, violente tempeste di sabbia che rallentano la marcia del mio popolo.

Calde bevande fumanti e speziate, vennero portate al tavolo, e dai rozzi boccali  veniva esalato un pungente odore di zenzero.
-se vuoi sapere altro chiedi pure, altrimenti una volta che avremmo terminato questo vino speziato, andrò ad ultimare le mie provviste.