Alla fine tutti i miei sforzi erano stati premiati: il tedesco aveva tirato le cuoia e il comandante dell'esercito del Crepuscolo aveva tenuto fede alla sua parola e mi aveva permesso di sopravvivere. Le sue ultime parole non erano state confortanti, ma almeno mi aveva lasciato il cadavere di Adolf e ne avrei fatto buon uso, per quel poco che sarebbe servito.
Passai una notte intera nella vecchia base appena abbandonata, cercando di recuperare il più possibile dalle ferite subite. Il giorno dopo ripartì verso il castello dove il generale Ivankoff mi stava aspettando, non prima di aver preso i cadaveri dei soldati che si erano sacrificati il giorno precedente e di averli deposti all'interno della caverna, in un luogo sicuro dove gli animali non avrebbero potuto fare scempio dei loro cadaveri.
Giunto al cospetto del generale gli dissi che il valore dei suoi uomini aveva permesso la riuscita della missione e gli indicai il luogo in cui avevo messo da parte le loro salme, quindi mi congedai e varcai il portale che mi ricondusse nel regno degli inferi.
Come al solito non c'era niente di nuovo lì dove la luce del sole non poteva penetrare, ma i soldati semplici mi guardavano in modo strano: qualcuno mi chiese per quale motivo stava portando con me un sacco, ma non ero tenuto a rispondere al loro.
Mi fu facile raggiungere il tribunale dove il Lord mi stava aspettando e lì mi presentai a lui, facendo cadere il sacco dalla mia spalla e indicando a un soldato semplice di aprirlo.
"Questo è il cadavere del comandante che ho affrontato e ucciso, ma il vero nemico è Alessio Mercanti, come lei ben sa. Non sono stato in grado di recuperare il Blaze, che in questo caso era un'ascia bipenne estremamente portentosa, ma se vuole qui che il cadavere di chi lo utilizzava. Spero di essere in grado di portare a termine la mia missione con pieno successo la prossima volta, ma lui è davvero forte."
Detto ciò raccontarai per filo e per segno tutto quello che mi era accaduto, soffermandomi sul fatto che Alessio Mercanti aveva paventato l'idea di invadere l'Ade. Lasciai lord Luxiferre con quelle parole, ritirandomi dal suo cospetto, mentre lui meditava sul da farsi.