Cosmopolis è la storia di Eric Packer, un direttore d'azienda ventottenne multimilionario, che, attraversando il quartiere di Manhattan, a bordo della sua limousine, per recarsi semplicemente dal barbiere, si trova a vivere una vera e propria odissea (o meglio anti-odissea). Come altre storie di DeLillo, la ripetizione dei pensieri e una linea temporale disgiunta danno al romanzo il tratto distintivo di DeLillo. Come nell'Ulisse di James Joyce, Cosmopolis copre all'incirca lo spazio di una giornata e include talvolta le tipiche sottigliezze dell'Ulisse.
Sinossi:
Il miliardario Eric Packer prende la fissa di tagliarsi i capelli (o meglio: «aggiustare il taglio») il giorno in cui il Presidente degli Stati Uniti è in visita a New York accolto dalla guerriglia urbana e da svariate forme di protesta. Decide di andarli a tagliare dall’altra parte della città, dal suo parrucchiere di fiducia che, guarda caso, è quello di quando era bambino. Intraprende così il viaggio all’interno della sua limousine che procede a passo d’uomo tra la folla, scortato dalle sue guardie del corpo.
Citazione:
Con gli scarti della gente si potrebbe costruire una nazione.