Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Noi e i libri  (Letto 36446 volte)

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Offline Kid Chino

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Re: Noi e i libri
« Risposta #240 il: 01 Luglio, 2014, 22:42:44 pm »
Lasciamo perdere cosa sto leggendo in questo momento  :nuu:

Così mi incuriosisci  :uhm:

Fidati, non incuriosirti  :nuu:

Offline MichèShaka

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Re: Noi e i libri
« Risposta #241 il: 01 Luglio, 2014, 22:50:00 pm »

L'anticristo Nietzsche.

 *??? Com'è?


Beh,dovrei finirlo prima per giudicarlo,ma non so se ritenerlo scontato(ovviamente ai tempi non lo era) o vicino al mio pensiero.Comunque è un ottimo libro o forse è meglio chiamarlo saggio.

Offline marcuz86

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Re: Noi e i libri
« Risposta #242 il: 18 Settembre, 2014, 22:32:49 pm »
Mi sono fatto incuriosire da un'altra saga e ho comprato il primo libro della serie "Divergent", una saga che come "Hunger Games" è composta da soli 3 libri, tutti già reperibili.

Ho finito Divergent da un po', ma mi sono deciso adesso di scrivere un'opinione.

Trama:

Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...

Dopo aver letto Hunger Games non mi aspettavo di poter trovare facilmente un'altra saga simile che mi potesse prendere allo stesso modo.
Era da un po' che vedevo e sentivo parlare di questa nuova saga Divergent, e dopo essermi un po' informato ho deciso di comprare il primo volume.
Ok che è una saga per ragazzi (ma del resto lo sono anche Hunger Games" e Harry Potter) ma qui siamo a livelli veramente ridicoli.

Il libro si potrebbe suddividere in 3 parti:

- L'inizio: praticamente viene spoilerato dalla trama stessa che ho messo sopra, quindi fino alla sua scelta di far parte degli Intrepidi.
- L'addestramento: a mio parere è una parte troppo lunga e fin troppo prevedibile.
- Parte finale: decisamente più movimentata, ma gestita male e piuttosto prevedibile, ma si conclude alla c#zzo perché poi bisogna leggere il secondo e il terzo libro.

L'autrice ha cercato di inserire dei colpi di scena, peccato che questi siano talmente prevedibili e ovvi da passare del tutto inosservati

Tenete da conto che a metà del libro mi ero già fatto un'idea sul perché Chicago fosse suddivisa in quel modo. Sono poi andato a spoilerarmi il 3° libro, e indovinate cosa scopro? Che la mia teoria era corretta.
Scrivendo poi questa "recensione" mi sono reso conto che l'inizio della trama stessa, che ho riportato sopra, può far già intuire qualcosa
Leggere solo se interessati
Spoiler
Praticamente, Chicago non è altro che un esperimento governato dall’esterno per trovare un modo di avere la pace in un mondo esterno sconvolto dalla guerra e dalla violenza
[close]

Decisamente una lettura deludente.

Offline Sherazade~

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Re: Noi e i libri
« Risposta #243 il: 18 Settembre, 2014, 22:50:06 pm »
Ho letto anche io da poco Divergent, e devo dargli atto di una cosa: il finale.
Mi ha dato quello che la Rowling mi ha negato XD

Spoilerrrrrrrrrrrrrrr
Spoiler
la morte del protagonista XD
[close]

è un po' prevedibili per altri aspetti, ma si è discostata un po' da altri romanzi che ultimamente facevano successo  :sisi:


Parlando di autori in genere Austen e Bronte, amo questo genere di storie. Colonnello Brandon e Mr Rochester sono dei personaggi adorabili  *plego.
Leggo molti fantasy, mi piace la Troisi ma l'ultima serie, i regni di Nashira, la mal sopporto.

Oh, in questo momento non mi vengono in mente tutti i miei autori preferiti, ma una saga diversa e originale che ho letto da poco è stata la trilogia di Magdeburg.
*_* tosto è tosto, il finale è inaspettato, cruento quanto basta.

Offline marcuz86

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Re: Noi e i libri
« Risposta #244 il: 18 Settembre, 2014, 22:57:11 pm »
Sherazade~ , so che hai letto Battle Royale. Vale la pena leggerlo?

Offline Sherazade~

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Re: Noi e i libri
« Risposta #245 il: 18 Settembre, 2014, 23:00:38 pm »
Millemila volte sì.
Se ti piacciono i romanzi psicologici vai tranquillo.
Questo ci gioca tanto, scritto in terza persona riesci ad immedesimarti in ogni personaggio della storia.
Io non ne ero convinta, non è il mio genere di storia, ma la mi amica ha insistito, e io gliene sono grata XD


Bellissimo anche il manga, ma TROPPO per il mio cuoricino XD
« Ultima modifica: 18 Settembre, 2014, 23:03:06 pm da Sherazade~ »

Offline marcuz86

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Re: Noi e i libri
« Risposta #246 il: 19 Settembre, 2014, 13:58:53 pm »
Grazie  :)

Offline HYOGA4EVER

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Re: Noi e i libri
« Risposta #247 il: 15 Agosto, 2021, 21:40:32 pm »
Allora , non so come sia la media nazionale io leggo circa dai 3 ai 4 libri l'anno (una mia amica ne legge quasi 30 , non so come faccia :O_O:) l'ultimo che ho finito è stato Dracula di Bram Stoker un mesetto fa .... molto bello e viscerale , ti fa immergere nelle pagine trasportandoti prima nella Transilvania in quel castello fatiscente e poi nei sobborghi di Londra

per non parlare dei personaggi , ho amato Van Helsing (da cui credo si siano ispirati molto per la serie tv Supernatural col concetto di cacciatori)personaggio un pò fuori di melone ma che ha capito tutto prima degli altri

Morris il texano dall'animo nobile sempre pronto a risolvere problemi di natura più terrena (ci sono rimasto un pò male sul finale infatti) e tutti gli altri , in particolare il libro è l'unico che riesce a sviluppare perfettamente il villain secondario ovvero Renfield senza tralasciare nulla

ne sono stati fatti molti di adattamenti ma per me il migliore rimane quello di Coppola :sisi:

Offline Sui Feng

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Re: Noi e i libri
« Risposta #248 il: 16 Agosto, 2021, 01:21:00 am »
Arciera lettrice a rapporto.
Leggo anche io e il mio genere preferito è lo storico. Apprezzo anche i classici (anche se ho concluso "I fratelli Karamazov" in un anno e mezzo... Ok  :zizi:), il fantasy eroico ed epico (anche se devo leggerne di più) e l'avventura.
Leggo qualche harmony (principalmente storico  :ya:), ma sono piuttosto selettiva. Cioè, mi piace abbastanza una autrice come Jennifer Blake, non una imbrattacarte come Anna Todd.
Autori romantici preferiti: Dinah Jefferies, per la sua capacità di creare eroine donne buone, ma capaci di incavolarsi.
Kaye Nunt: l'unico libro da lei scritto mi ha regalato un finale sorprendente.

Autori classici preferiti: Giovanni Verga, Gabriele d'Annunzio, Leone Tolstoj, Turgenev, Luigi Natoli (anche se la Sellerio è una casa editrice di ladri), Emilio Salgari.
Il veronese, però, lo apprezzo un po' meno rispetto all'adolescenza, perché ha tracce di colonialismo. In compenso, ho veduto eroine capaci, anche se poi lui è capace di esagerazioni da primato. (Ada Corishant come un albero di Natale... Mio dio, le risa...),Dostoevskjy, Sienkiewicz, con il suo mastodontico "Quo vadis"?.
Menzione d'onore al grande Eoin Dempsey, che ha offerto una storia meravigliosa d'amore sullo sfondo della Shoah, con uno dei protagonisti maschili più virili che abbia mai conosciuto su carta. Certo, la Newton Compton ha forme zoppicanti nella traduzione, ma dettagli.
Consiglio la lettura di "Finding Rebecca", che viene tradotto in Italia con "I fiori non crescevano ad Auschwitz".


Autori storici: Manfredi (magnifico. Ha una capacità fenomenale di prenderti per i capelli e trascinarti nell'azione), Frediani, Simoni, Santi, Brunoldi Santoro. Un po' meno Delizzos, che manca di descrizioni e non si capisce nulla.
Buticchi, altro autore fenomenale, si colloca tra lo storico e l'avventura. Bravissimo anche lui.
Christian Jacq, invece, oscilla tra storico e fantasy. Scorrevole, vivace, ma esagera con il "BUONI E CATTIVI NON E' LA FINEEEE"

Autori avventura: Steven Erickson (prenderò il terzo), Terry Goodking (la spada della verità sembra una saga interessante), Sharon Carter Rogers (consiglio il suo "Baby Doll"... Eh no, non c' è nulla di erotico) e poi il mio preferito...
IL DEMONE DI DIO.
Wayne Barlowe ha una capacità pittorica nelle sue pagine mostruosa. La storia di Sargatanas  e della sua ricerca di redenzione mi ha coinvolto parecchio. Credo siano stati gli 11 euro meglio spesi della  mia vita.



Offline Sui Feng

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Re: Noi e i libri
« Risposta #249 il: 31 Marzo, 2022, 21:27:57 pm »
In compenso, l'arciera lettrice ha picchi di idiozia quando si tratta di questi autori: Kathleen E. Woodwiss e Richard Mason.
La prima è una autrice di harmony. Fin qui, sostanzialmente, non ci sarebbe nulla di male.
Scrive anche bene, con uno stile barocco, che io adoro, però ha la tendenza a inserire l'elemento dello stupro SEMPRE. Le eroine, belle e fiere (quando mai?) vengono sempre costrette a subire stupri da quelli che poi diventeranno i loro compagni e mariti.
Ora, la Woodwiss scriveva principalmente romance storici, ma come è possibile che  il suo prototipo di uomo virile sia SEMPRE il prototipo dell'uomo violento, abusatore e collerico alla viva il parroco?
L'ultimo romanzo da me letto, ossia Il falco e la colomba, mi ha sinceramente irritato.
Siamo nell'epoca della conquista normanna dell'Inghilterra, lui è normanno, lei sassone.
I guerrieri normanni devastano la residenza di lei, le uccidono il padre e la condannano alla schiavitù. Lei, all'inizio, ci viene presentata con gli appellativi di "lupa", ma basta che lui la tocchi con esperienza e già è bagnata e sottomessa, pronta a farsi martellare.
Ma porca miseria, questa è una eroina forte e decisa? No.
Una donna forte e decisa, a meno di non diventare apatica dopo simili traumi, cerca di escogitare modi per vendicarsi dell'uomo che le ha fatto del male. Non esiste che tu, per un pene lungo 30 cm e un po' di godimento, sei disposta a farti sottomettere e a dimenticare che il tipo in questione ha distrutto la tua famiglia, uccidendo tuo padre e condannando te e tua madre alla schiavitù.
Una donna forte, se cambia idea, la cambia perché vede che dietro il figone c'è qualcos'altro, non perché con un dito la fa bagnare come una fontana. Ma dove siamo?
Penso che tutte le copie da me acquisite di questa autrice o le vendo o le dono alla biblioteca. Peccato, scriveva bene.
Il meglio dell'idiozia dell'arciera lettrice viene con Richard Mason. Capisco, è vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma un tripudio tale di stereotipi colonialisti e maschilisti sono qualcosa di indecoroso.
Perfino Salgari, che è precedente, aveva una mentalità più evoluta.
Primo errore è col libro Il vento non sa leggere.
Mi aspettavo una storia romantica - e in parte lo è - ma c'è lo stereotipo di lui forte e virile, colonialista fino allo sfinimento, e lei dolce, tenera e delicata come un grissino, la cui malinconia viene definita "sabishi" e inglesizzata come "sabby".
Altra cosa ridicola: Hanako odia essere giapponese.... Perché? Perché, nella mentalità anglocentrica di Mason, essere orientali è male. Essere inglesi è bene ed è cosa buona e giusta.
Io odio la mentalità colonialisti ed eurocentrica. Faccio davvero fatica a essere obiettiva, quando te la sbattono in faccia con tanto, stupido orgoglio.
Ma l'arciera lettrice non smentisce la sua idiozia. Cosa fa?
Si vede il film tratto da questo libro, con Dirk Bogarde e Yoko Tani.
Lo hanno definito un film "commovente", ma io ricordo solo il sorriso falsissimo di Yoko Tani (bellissima donna, per carità, ma mi veniva voglia di spaccarle la faccia con un cazzotto. Poi, perché è stata nominata Suzuki? Boh?) e la faccia da drogato cocainomane di Bogarte che, alla fine, dice "Per tutta  la vita".
Cioè, il libro riesce a farci vedere una reazione plausibile di lui, quando muore lei, perché il film si conclude così?
Però, dato che sono scema, riprovo con un libro di Mason, ossia L'albero della febbre. E ne ho comprato un terzo, ovvero Il meraviglioso mondo di Suzie Wong, che non ho letto.
Bene, ho letto due capitoli de L'albero della febbre e già cominciano gli stereotipi eurocentrici  e anglocentrici che mi danno ai nervi. Il passo britannico è definito "agile"? WTF?
Mason, scendi dal tuo imperialismo e impara che chi si mantiene bene ha un passo agile, indipendentemente dalla nazionalità! Ti ricordo che Churchill non era sto esempio di prestanza fisica.
Gli indiani vengono definiti sottomessi per natura  ontologica. E qui mi girano i cosiddetti.
E, ultimo ma non meno importante, vediamo la donna asiatica che guarda con invidia la donna tedesca, bionda, perché lei ha la pelle scura, quindi è brutta.  Caspita, ma perché mi faccio attirare dalle quarte di copertina dei libri di questo autore?

Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

Re: Noi e i libri
« Risposta #249 il: 31 Marzo, 2022, 21:27:57 pm »