fan club di ikki

[tisifone75]

Se c'è un fan club per Seiya a maggior ragione secondo me ce ne vuole uno per il miglior broze di tutte le ere: Ikki-sama, per chi ama la sua storia, il suo personaggio e soprattutto per chi ama la sua costellazione immortale
Ecco poi il link dello Speciale Tributo a Phoenix no Ikki http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,1827.0.html

Fondatrice: Tisifone75

Membri:
- Willow
- octopus
- Matteo
- apollo creed
- Hunterj
- Gorian
- Aldebaran88

[Willow]

Mi iscrivo al volo

[giglio96]

Mi dispiace zia, a me ikki nn mi piace molto...

[octopus]

zia io sono un suo iscritto. Come detto nel mio topic di presentazione, tra tutti i cavalieri è quello che preferisco, dovendo fare una scelta. E' colui che ha sofferto di più la vita, se intendi cosa voglio dire e se ricordi quello che dissi allora

[tisifone75]

Certo caro che ricordo e concordo in toto W Ikki Sama e ho messo tra i membri te e willow

[Matteo]

Mi iscrivo immediatamente: amo follemente il Fantasma Diabolico

[tisifone75]

Benvenutissimo tesoro

[Aphrodite]

Dico solo che l'unico momento in tutte le saghe in cui mi sia piaciuto un botto Hyoga è stato quando ha respinto al mittente il Genmaken
Spiacente, per me Ikki è l'elemento più insulso di Saint Seiya e uno dei più insulsi in assoluto, quindi "non ragiono di voi ma guardo e passo"

[Willow]

Dico solo che l'unico momento in tutte le saghe in cui mi sia piaciuto un botto Hyoga è stato quando ha respinto al mittente il Genmaken
Spiacente, per me Ikki è l'elemento più insulso di Saint Seiya e uno dei più insulsi in assoluto, quindi "non ragiono di voi ma guardo e passo"

e Seiya allora?

[Aphrodite]

e Seiya allora?

Seiya a me piace perché pur essendo caratterialmente abbastanza sterotipato (questo è assolutamente innegabile) è molto più umano dei suoi amici...Ikki è il classico bulletto ultramegafigoso, Shiryu è il classico saggio infallibile di turno, Shun e Hyoga sono i classici animi sensibili...invece Seiya ha tantissimi difetti (che i fan non mancano di rimarcare continuamente ) ed è proprio per questo che mi piace, gli dà un'umanità che Ikki se la sogna di notte.
Al proposito mi è piaciuto tantissimo il dialogo versione manga fra Seiya e Ikki nell'isola di Death Queen, quando i due si affrontano...non ho mai adorato Seiya tanto come in quel momento.

[Willow]

e Seiya allora?

Seiya a me piace perché pur essendo caratterialmente abbastanza sterotipato (questo è assolutamente innegabile) è molto più umano dei suoi amici...Ikki è il classico bulletto ultramegafigoso, Shiryu è il classico saggio infallibile di turno, Shun e Hyoga sono i classici animi sensibili...invece Seiya ha tantissimi difetti (che i fan non mancano di rimarcare continuamente ) ed è proprio per questo che mi piace, gli dà un'umanità che Ikki se la sogna di notte.
Al proposito mi è piaciuto tantissimo il dialogo versione manga fra Seiya e Ikki nell'isola di Death Queen, quando i due si affrontano...non ho mai adorato Seiya tanto come in quel momento.

sono gusti io sono un anti-seiya .

[octopus]

da un certo punto di vista gli do ragione, ma Seya non ha dovuto affrontare la lotta interiore con se stesso, cioè i rimorsi per quello che ha fatto al suo ritorno dall'isola della regina nera.
Quello che ammiro di Ikki è proprio questo, la capacità di apprendere un insegnamento in modo rapido. A me poi non mi è sembrato un bullista, ma al contrario solo un solitario, che a causa del suo passato non riusciva più a stare un gruppo.
Insomma, per dirla tutta e quello che è evoluto di più nell'anime, è quello che ha imparato di più dagli altri.
Gli altri al contrario quelli erano e quelli sono rimasti. Però questo non vuol dire che li disprezzo, anzi, lo zia lo sa è solo per questa evoluzione interiore che do ad Ikki preminenza, perchè altrimenti per me sarebbero tutti uguali

[tisifone75]

Quoto octopus Ikki secondo me è ancora più umano di Seiya che è fin troppo stereotipato a volte...W Ikki sama

[Willow]

da un certo punto di vista gli do ragione, ma Seya non ha dovuto affrontare la lotta interiore con se stesso, cioè i rimorsi per quello che ha fatto al suo ritorno dall'isola della regina nera.
Quello che ammiro di Ikki è proprio questo, la capacità di apprendere un insegnamento in modo rapido. A me poi non mi è sembrato un bullista, ma al contrario solo un solitario, che a causa del suo passato non riusciva più a stare un gruppo.
Insomma, per dirla tutta e quello che è evoluto di più nell'anime, è quello che ha imparato di più dagli altri.
Gli altri al contrario quelli erano e quelli sono rimasti. Però questo non vuol dire che li disprezzo, anzi, lo zia lo sa è solo per questa evoluzione interiore che do ad Ikki preminenza, perchè altrimenti per me sarebbero tutti uguali

quoto

[Aphrodite]

da un certo punto di vista gli do ragione, ma Seya non ha dovuto affrontare la lotta interiore con se stesso, cioè i rimorsi per quello che ha fatto al suo ritorno dall'isola della regina nera.
Quello che ammiro di Ikki è proprio questo, la capacità di apprendere un insegnamento in modo rapido. A me poi non mi è sembrato un bullista, ma al contrario solo un solitario, che a causa del suo passato non riusciva più a stare un gruppo.
Insomma, per dirla tutta e quello che è evoluto di più nell'anime, è quello che ha imparato di più dagli altri.
Gli altri al contrario quelli erano e quelli sono rimasti. Però questo non vuol dire che li disprezzo, anzi, lo zia lo sa è solo per questa evoluzione interiore che do ad Ikki preminenza, perchè altrimenti per me sarebbero tutti uguali

Appunto: apprendere un insegnamento in modo rapido. Troppo rapido. Dal nero al bianco, dall'essere il capo dei black a fare da salvagente permanente al fratello. Questo prende, sbuca, si fa gli avversari più tosti (sempre e rigorosamente per salvare il fratello) e via. Caratterizzazione? Quello alternativo, quello figo, quello solitario, er mejo der mejo che arriva e spacca tutto e tutti.
Nossignore, io personalmente preferisco uno che le busca in continuazione ma che non demorde mai, magari un po' stereotipato caratterialmente ma che sia in qualche modo simbolo di qualcosa, al posto che il rappresentante di concetti astratti difficilmente riscontrabili in comuni e mortali esseri umani.
Poi ovviamente sono gusti, ci mancherebbe.