Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: leggende sulle vostre citta'  (Letto 7758 volte)

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Offline Gemini Saga

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #15 il: 07 Maggio, 2011, 09:23:58 am »
Bel topic :+1: Albafica devo dire che non la conoscevo quella leggenda su Napoli... :uhm:
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

Offline Pandora

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #16 il: 12 Maggio, 2011, 19:01:17 pm »
bel topic e bellissime storie :pucci:
di storie siciliane ce ne sono tantissime anche perchè siamo un popolo molto superstizioso :D alcune le ho lette altre me le raccontava mia nonna ma sono storie che francamente non ricordo benissimo :D a parte quella di isola delle femmine che vi ho già raccontato :D c'è anche la leggenda della Zisa che sentii per la prima volta quando ci andai con la scuola (vi parlo delle elementari ehXD) però poi l'andai a rivedere per curiosità :D
non so chi di voi è mai stato a palermo e per la precisione al castello della zisa (che hanno anche restaurato di recente), è un palazzo che conta diversi affreschi molto belli, però all'ingresso ce n'è uno in particolare dove sono rappresentati dei demoni (alcuni li chiamano diavoli però non lo sono davvero, sono semplici demoni :sisi: ) che hanno diciamo la fama di non poterli contare :D direte voi e allora? beh si dice che la zisa nascondesse i tesori dell'imperatore e che i demoni fossero a guardia di questo tesoro, chi riuscirà a contarli troverà il tesoro e finirà la miseria di palermo :zizi: ovviamente è solo una leggenda ma posso confermare che questi demoni non si possono contare visto che ci ho provato :D tranquilli è solo un effetto ottico naturalmente però è bello immaginare che ci sia un tesoro nascosto no? :D

Offline Albafica

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #17 il: 13 Maggio, 2011, 00:24:32 am »
A proposito di tesori nascosti:
A Torino, secondo la leggenda, lo sguardo della Gran Madre è rivolto verso il punto in cui si troverebbe il Graal (e la statua tiene in mano una coppa).
A Napoli la statua di Carlo II che domina la fontana di Piazza Monteoliveto indicherebbe con il dito il tesoro sepolto degli Asburgo.

Per quanto riguarda Palermo sono sempre stato affascinato il giardino della villa del Principe di Palagonia...
un luogo assurdo dove la realtà perde completamente significato. Ci sei stata Pan?
 :ok:

Il cervello non esiste: è un invenzione dei media... ribellati alla tirannia ed entra nel Regno dell'Unico Neurone  :yea: :yea: :yea:[/size]

Offline Pandora

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #18 il: 13 Maggio, 2011, 14:35:34 pm »
Per quanto riguarda Palermo sono sempre stato affascinato il giardino della villa del Principe di Palagonia...
un luogo assurdo dove la realtà perde completamente significato. Ci sei stata Pan?
 :ok:


:zizi: mooolto particolare :sisi:

Offline ligardo

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #19 il: 13 Maggio, 2011, 19:27:28 pm »
bel topic e bellissime storie :pucci:
di storie siciliane ce ne sono tantissime anche perchè siamo un popolo molto superstizioso :D alcune le ho lette altre me le raccontava mia nonna ma sono storie che francamente non ricordo benissimo :D a parte quella di isola delle femmine che vi ho già raccontato :D c'è anche la leggenda della Zisa che sentii per la prima volta quando ci andai con la scuola (vi parlo delle elementari ehXD) però poi l'andai a rivedere per curiosità :D
non so chi di voi è mai stato a palermo e per la precisione al castello della zisa (che hanno anche restaurato di recente), è un palazzo che conta diversi affreschi molto belli, però all'ingresso ce n'è uno in particolare dove sono rappresentati dei demoni (alcuni li chiamano diavoli però non lo sono davvero, sono semplici demoni :sisi: ) che hanno diciamo la fama di non poterli contare :D direte voi e allora? beh si dice che la zisa nascondesse i tesori dell'imperatore e che i demoni fossero a guardia di questo tesoro, chi riuscirà a contarli troverà il tesoro e finirà la miseria di palermo :zizi: ovviamente è solo una leggenda ma posso confermare che questi demoni non si possono contare visto che ci ho provato :D tranquilli è solo un effetto ottico naturalmente però è bello immaginare che ci sia un tesoro nascosto no? :D
molto interessante pandora...........prima o poi andro' a palermo e sicuramente faro' visita al castello della Zisa :ok:

HYOGA4EVER

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #20 il: 24 Aprile, 2013, 19:14:57 pm »
non avevo notato questo topic :nuu: comunque ripeto qua la domana c'è qualche utente veneziano che conosce leggende sull'isola maledetta di Poveglia?

Offline Aphrodite

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #21 il: 24 Aprile, 2013, 21:11:18 pm »
non avevo notato questo topic :nuu: comunque ripeto qua la domana c'è qualche utente veneziano che conosce leggende sull'isola maledetta di Poveglia?

Io ne so qualcosa, pur non essendo veneziano DOC ricordo che quando ero piccolo un amico lagunare di mia madre mi raccontava sempre queste storie...e su Venezia ce ne sono a milioni, magari quando ho più tempo vedo di organizzare quel che ricordo e postarle ;)

Quanto all'isola di Poveglia, è situata proprio di fronte a Malamocco, il porto di Padova in epoca romana. Ai tempi delle invasioni longobarde i profughi padovani si sono rifugiati per l'appunto nel porto di Malamocco, protetti dalla flotta dell'Imperatore bizantino: da lì si è poi sviluppata l'attuale Venezia come caposaldo bizantino nell'Italia settentrionale longobarda, quindi stiamo parlando di uno dei più antichi insediamenti nella laguna.
Proprio nella sua qualità di "cuore storico" di Venezia l'isola di Poveglia ha prosperato nei primi secoli di vita della città. Davanti alle sue acque si svolse anche una battaglia navale che permise ai Bizantini di respingere i Franchi di Carlomanno prima che riuscissero ad occupare l'intera laguna.
La prosperità durò fino alla cosidetta Guerra di Chioggia, alla fine del Trecento, fra Venezia e Genova: i genovesi riuscirono a prendere Chioggia, tutt'oggi importante porto lagunare, quindi per ragioni strategiche i veneziani furono costretti ad evacuare Poveglia per farne una piazzaforte armata. Alla fine della guerra Poveglia è stata convertita in centro di quarantena navale e da allora non ha più ospitato una popolazione fissa, anzi continuò ad essere usata per scopi sanitari e nell'epidemia di peste di fine 700-inizio 800 divenne un lazzaretto. In questo periodo fu anche chiusa e demolita la chiesa di San Vitale, di cui oggi rimane solo il campanile.
Qua finisce la parte storica e iniziano le leggende.
Si dice che l'epidemia di peste fosse stata così violenta da provocare nella popolazione un'isteria collettiva, per cui al lazzaretto venivano portati non solo i morti, non solo gli infetti ma anche chi cominciava ad accusare i primissimi sintomi della malattia. Gli intrepidi che vogliono avvicinarsi all'isola di notte incontrano quindi dapprima gli spiriti dei Franchi massacrati nella battaglia medievale che infestano le acque vagando senza pace, poi nel caso riuscissero ad approdare indenni udirebbero le grida di dolore di coloro che sono stati ingiustamente confinati nel lazzaretto ai tempi della peste. Il suolo stesso dell'isola è tuttora contaminato dai resti umani degli appestati.
Una versione della leggenda molto in voga all'estero parla inoltre di un manicomio che venne aperto nell'isola nel 1922 (non so se il manicomio sia effettivamente esistito). I malati cominciarono ben presto a vedere i fantasmi degli appestati, i loro mormorii, gli scricchiolii sospetti, ma trattandosi di malati di mente vennero ignorati. Anzi, la leggenda cominciò a dare il nervoso al medico responsabile del manicomio, un giovane dottore di belle speranze, che decise di spiegare scientificamente questa ossessione comune ai suoi pazienti. Cominciò così test sempre più approfonditi che non diedero risultati, frustrandolo e spingendolo a sua volta verso la follia. Il medico cominciò quindi ad usare metodi sempre più inumani, vere e proprie torture che eseguiva con folle determinazione senza curarsi delle sofferenze delle sue vittime.
Tutto questo durò fin quando non cominciò a sua volta a vedere gli spiriti, che lo condussero in cima alla torre campanaria solitaria...da dove si gettò nel vuoto. Non morì subito, trovandosi agonizzante in una pozza di sangue: i medici della struttura tentarono di soccorrerlo, ma lo videro morire soffocato mentre inspirava dalle narici una nebbiolina sospetta. Da quel momento la clinica fu sgomberata e l'isola venne definitivamente lasciata disabitata.
Anni dopo una famiglia facoltosa valutò di acquistarla (dal 1968 Poveglia appartiene allo Stato) per farci una casa vacanze, ma nel primo sopralluogo la figlia della coppia venne orribilmente sfregiata in circostanze misteriose. La famiglia se ne ripartì senza tornare mai più.
Da allora solo pochi coraggiosi riescono ad eludere la sorveglianza della polizia e ad approdare nell'isola, ma quasi tutti tornano immediatamente indietro spaventati dai terribili lamenti che sentono nell'isola. Solo un unico coraggioso è riuscito ad avventurarsi fin dentro il vecchio manicomio, ma anche costui scappò quando udì una voce intimargli a chiare lettere di andarsene senza mai più far ritorno.

Chi non vuole rovinarsi il gusto di questa leggenda non apra il profanissimo spoiler che segue:
Spoiler
In realtà da quando è venuta meno la necessità di usarla come stazione di quarantena per le navi, Poveglia è semplicemente caduta nel degrado più totale. I pochi oggetti di valore artistico presenti nella chiesa sono stati trasferiti a Malamocco e il campanile, che durante il periodo da stazione di quarantena era stato convertito in faro, oggi è parimenti abbandonato.
Dubito fortemente che ci sia la polizia a guardia dell'isola, semplicemente perché non c'è assolutamente niente da custodire. L'unico ad avere interessi a Poveglia è un agricoltore che ha in affitto il terreno e ci coltiva l'uva, ovviamente senza abitarci. Pare che il Comune abbia in mente un programma di riqualificazione dell'area, ma non so niente al riguardo  :boh:
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Offline TmsKING

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #22 il: 24 Aprile, 2013, 21:32:25 pm »
Sulla mia città credo che un paio di leggende ci siano, ma nulla di clamoroso...solo leggende metropolitane...
Sono il Dottore. Sono un Signore del Tempo. Vengo dal pianeta Gallifrey, nella costellazione di Kasterborous. Ho 903 anni, e sono l'uomo che salverà voi e tutte le sei miliardi di persone nel pianeta di sotto. È un problema per te?

Don't blink; Blink and you're dead. They are fast, Faster than you can believe. Don't turn your back! Don't look away...and DON'T BLINK! Good Luck...

We all change. When you think about it, we're all different people all through our lives, and that's okay, that's good, you gotta keep moving, so long as you remember all people that you used to be. I will not forget one line of this. Not one day. I swear. I will always remember when the Doctor was me.

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Offline Pegaso Viola

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #23 il: 24 Aprile, 2013, 21:53:53 pm »
nella mia più che leggende sono eventi mitologici ma mi pare che esiste un topic apposito per la mitologia delle città  :uhm:

Offline arles83

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #24 il: 24 Aprile, 2013, 22:57:10 pm »
Complimenti Aprho!!! :+1:

Offline Sauzer

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #25 il: 25 Aprile, 2013, 02:10:17 am »
Azz non ne conoscevo neppure una :D :D certo che il folklore italiano ha dell'incredibile. :yea:

Dalle mie parti parlavno di basi aliene e contatti di massa  :) anche se io rimango tra gli scettici
http://www.extremamente.it/2012/01/21/cold-case-4-lo-strano-caso-amicizia-la-storia/

HYOGA4EVER

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #26 il: 25 Aprile, 2013, 12:23:54 pm »
sinceramente tutta la vicenda ha dello strano , ammesso che gli alieni ci siano stati davvero o meno come potremmo stabilire quali erano realmente i buoni e quali i cattivi? la cosa non mi convince :uhm:

grazie aphro per la dettagliata spiegazione :ok:

Offline whitemushroom88

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #27 il: 26 Aprile, 2013, 22:43:47 pm »
Non so se possa essere inserito tra le leggende, ma io abito a Lavinio, una frazione di Anzio (provincia di Roma), e secondo la leggenda quando Enea è sbarcato nel Lazio è approdato proprio sulle nostre coste, tanto è vero che il paese si chiama Lavinio in onore di Lavinia, la figlia del re del posto che poi andò in sposa proprio ad Enea dopo la guerra contro i Rutuli.
Cammino nell'ombra di questo giorno infinito
dove anche il cielo sembra cadere alle nostre spalle
indicandoci una strada che forse non percorreremo mai
perchè consci che niente è eterno,mentendo a noi stessi e al nostro cuore
morirà ogni giorno il sole sapendo di rinascere
tornerà ogni giorno la notte ad illuminare i nostri sogni
perchè è con essi che diamo un senso alla vita
i nostri occhi saranno le cascate in questo mondo di lacrime
i nostri cuori barche sospinte da tempeste
nell'immenso oceano della vita
ma se sentirai le corde del cuore vibrare ad ogni tuo respiro
sentirai la canzone della vita


         

Offline arles83

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #28 il: 26 Aprile, 2013, 22:45:03 pm »
Non so se possa essere inserito tra le leggende, ma io abito a Lavinio, una frazione di Anzio (provincia di Roma), e secondo la leggenda quando Enea è sbarcato nel Lazio è approdato proprio sulle nostre coste, tanto è vero che il paese si chiama Lavinio in onore di Lavinia, la figlia del re del posto che poi andò in sposa proprio ad Enea dopo la guerra contro i Rutuli.

Certo che va bene :ok: Enea è un personaggio mitologico e questa è la sezione giusta :sisi:

Offline -Virgo-

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Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #29 il: 18 Giugno, 2013, 13:01:30 pm »
Su Torino c'è anche da dire che, secondo alcuni, un altro punto in cui si concentrano energie magiche si troverebbe in corrispondenza del chiodo - conficcato nel pavimento - collocato a metà del cancello di Palazzo Reale, che è sorvegliato dalle statue dei Dioscuri.

I Dioscuri di Torino
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Su Milano, la mia città, vi sono tante leggende. Una delle più famose riguarda la colonna romana posta appena fuori dalle mura della Basilica di Sant'Ambrogio. Cito da Wikipedia:

Nella piazza, sul lato sinistro rispetto alla basilica, esternamente alla recinzione, è presente una colonna, comunemente detta "la colonna del diavolo". Si tratta di una colonna di epoca romana, qui trasportata da altro luogo, che presenta due fori, oggetto di una leggenda secondo la quale la colonna fu testimone di una lotta tra sant'Ambrogio ed il demonio. Il maligno cercando di trafiggere il santo con le corna finì invece per conficcarle nella colonna. Dopo aver tentato a lungo di divincolarsi, il demonio riuscì a liberarsi e, spaventato, fuggì. La tradizione popolare vuole che i fori odorino di zolfo e che appoggiando l'orecchio alla pietra si possano sentire i suoni dell'inferno. In realtà questa colonna veniva usata per l'incoronazione degli imperatori germanici. Secondo quanto narra Galvano Fiamma, essi giuravano sul messale, ricevevano la corona ferrea e poi abbracciavano questa colonna: "Quando il re dei Romani vuole ricevere la corona del regno italico nella basilica Ambrosiana, l' Imperatore deve andare prima presso la colonna di marmo che sorge presso la basilica Ambrosiana stessa, e uno dei conti di Angera deve presentare all'Imperatore un messale. L'Imperatore giurerà che sarà obbediente al Papa e alla Chiesa Romana nelle cose temporali e spirituali... Quindi l'Arcivescovo o l'Abate di S.Ambrogio deve incoronarlo con la corona ferrea come Re d'Italia. Ciò fatto l'Imperatore deve abbracciare quella colonna dritta di marmo per significare che la giustizia in lui sarà diritta..."

Colonna
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Fori
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Un'altra leggenda celebre è quella che riguarda la fondazione della città. Il primo simbolo di Milano fu una scrofa con dorso coperto per metà da lana (cosiddetta "scrofa semilanuta"): la leggenda dice che i Celti incaricarono i druidi d'interpellare gli dei per la ricerca di un luogo in cui stabilirsi e fondare una città nella pianura padana. Il responso degli dei rfu l'indicazione di cercare un luogo in cui pascolasse una scrofa col dorso coperto per metà di lana (da qui deriverebbe l'etimologia di Milano, dal latino Mediolanum che sarebbe una modificazione di medio lanae).

Scrofa semilanuta, Palazzo della Ragione
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Il simbolo attuale di Milano è invece il biscione, che si trova sia sullo stemma dei Visconti che degli Sforza. Vi sono varie leggende riguardo a tale simbolo (che, fra l'altro, si trova anche nel logo dell'Alfa Romeo). Ne riporto alcune:

1) Una leggenda narra che re longobardo Ottone III incaricò l'arcivescovo Arnolfo di trattare le nozze con una principessa di Bisanzio. Tornato dall'Oriente Arnolfo portò con sé la sposa e una statua che formulava parole grazie ad un congegno ed un serpente di bronzo: la statua predisse anche la morte del sovrano, ed infatti appena sbarcato a Bari l'arcivescovo fu informato della morte di Ottone. A quel punto, la principessa ritornò a Bisanzio con la statua "parlante" mentre l'arcivescovo rientrò a Milano con il serpente, che possiamo tuttora vedere in Sant'Ambrogio in cima a una colonna di porfido posta a metà della navata centrale, e che da allora divenne simbolo della città;

2) Durante una crociata nel 1100 alla quale parteciparono settemila milanesi comandati da Ottone Visconti, durante l' assedio di Gerusalemme si presentò Voluce, un enorme saraceno che sfidò a duello Ottone. Il duello durò parecchie ore, ma si concluse con la vittoria di Ottone. Prese al saraceno sconfitto le armi e lo scudo a guisa di trofeo, Ottone si accorse solo in seguito che sullo scudo del saraceno c' era raffigurato un biscione in atto di divorare un uomo. Affascinato da quest' immagine decise di adottare il biscione come stemma della sua famiglia, ponendo nella sua bocca un saraceno per ricordare la vittoria della cristianità sui musulmani.

Il Biscione, Castello Sforzesco
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Altra leggenda curiosa è quella che riguarda i due fantasmi del parco del Castello Sforzesco: la prima, detta "Dama velata", che vaga nel parco d'inverno in cerca di uomini che le facciano compagnia. Il suo arrivo sarebbe annunciato da improvvise correnti d'aria temperata fra gli alberi e un intenso profumo di viole. La seconda è Isabella da Lampugnano, presunta strega arsa sul rogo nel 1519.



Alcune tradizioni riguardano specificatamente il mondo universitario. In particolare ricordo il celebre Toro della Galleria Vittorio Emanuele. Esso infatti è il toro dello stemma della città di Torino, rappresentato a mosaico sul pavimento della galleria con gli attributi in vista. La tradizione vuole che, facendo un giro completo in equilibrio facendo perno su un tallone, si avrà fortuna per il prossimo esame o la tesi di laurea. Il rito è ormai divenuto celebre e viene ripetuto puntualmente dai turisti, il che costringe l'amministrazione comunale a rifare il mosaico ogni 10 anni circa a causa dell'avvallamento che si forma in quel punto.

Toro di Galleria Vittorio Emanuele
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Altra superstizione riguarda le statue di due leoni posti all'ingresso della sede centrale dell'Università Bocconi: passarci in mezzo significa, per gli studenti dell'ateneo, rischiare di non laurearsi, e per questo i due felini vengono prontamente aggirati.






Favourite Champions: Twisted Fate - Vayne - Nami - Sona - Lux


Blood Elf - Holy/Discipline Priest

Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

Re: leggende sulle vostre citta'
« Risposta #29 il: 18 Giugno, 2013, 13:01:30 pm »