Missione Spectre Numero 16 Livello D "Invencible Armada"

[Spirit-33]

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se avete già letto il mio post in news e commenti,  capirete che ho provato a dare un senso all' improvvisa disfatta del mio pg, con questo post.
chiedo solo una degna sepoltura del mio corpo all' inizio di un vostro post.solamente una cosa così, senza troppo impegno. 
scusate. è stato bello ruolare con voi (anche se per pochissimo).  Continuate a far appassionare le persone, scrivendo da dio come fate voi.

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*Aldeus sentiva una sensazione strana. Da quando si erano materializzati lì, sentiva la testa girare e girare...
Poi un dolore lancinante lo asssalì.
Portandosi le mani alla testa, le strinse più che potè, mentre un bruciore sempre più intenso lo costringeva ad inginocchiarsi vicino ai due compagni.

Nella sua mentee, una voce risuonò. Poi si riflesse anche all' esterno,profonda, udibile solo ai loro orecchi.

-Aldeus... sei stato un ottimo contenitore...  tu mi hai alimentato fino a questo momento, permettendomi di fare ritorno in questo mondo... ma ora... non mi servi più. Il tuo compito è terminato, così come la tua vita in questa dimensione. L' Oblio ti attende, il vuoto eterno ti ospiterà per sempre, solo.

Un grido lancinante e straziatocercò di fuoriuscire dalla bocca di Aldeus, che però nn riuscì ad emettere a causa del dolore così forte.
Il suo ultimo barlume di ragione, mandò a coloro che erano presenti delle immagini, sfuocate e confuse.

Aldeus che disegna una stella rovesciata a terra...
ceri neri di luci azzurre....
l' oscurità....
una sfera d' ossidiana, nera come l' infinito...
non più...
un occhio al suo interno...
sempre più vicino....

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-Ho cercato di risvegliare qualcosa di troppo grande... non sono riuscito a controllarlo..
*Aldeus del negromante, spirò.

[Gorgarr]

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Ho letto eccome...mi ha lasciato allibito soprattutto perchè è un fulmine a ciel sereno...ma non ti preoccupare, ogni vero giocatore sa che la vita reale ha sempre la precedenza! E stai pur sicuro che quando tornerai giocheremo il fatto che ti vengo a riprendere ovunque sia sprofondata la tua anima!! Per intanto, ti rendo onore come posso...così:

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Tutto accadde nell'arco di un battito di cuore. Gorgarr stava distribuendo i semplici mantelli che aveva reperito ai suoi compagni, quando un grido soffocato spezzò il silenzio...Alldeus si stava accasciando al suolo, in preda a quella che sembrava un'agonia indescrivibile...la prima cosa a cui il giovane istintivamente pensò fu un attacco, e fu quindi questione di pochi attimi per assumere la posizione di guardia. Tutto pareva immoto...il sole in cielo brillava sulle campagne, e l'unica cosa che era possibile udire, a parte i gemiti di Aldeus, era il fruscio della vegetazione intorno a loro. Iruka pareva esterrefatto quanto lui...qualunque cosa fosse a creare quella sofferenza in Aldeus, anche lui ne era all'oscuro.

Chi...chi sei?? Dove sei, vigliacco...? Mostra il tuo volto, giacchè attaccare da angoli occulti allo sguardo non si addice ad un cavaliere, ma ad una iena quale evidentemente sei...vieni fuori, maledetto, ed affrontaci...!

Mentre pronunciava queste parole, Gorgarr non faceva che voltarsi a destra ed a sinistra, sperando di cogliere una presenza, un barlume di...di qualcosa. Ma ancora una volta, tutto taceva, e quel che era peggio, non era possibile avvertire alcun cosmo che non fosse quello dei propri compagni. Il cosmo del giovane iniziò a saettare rabbiosamente intorno a lui...ma egli, pur nella rabbia, lo represse...non c'era nessuno contro cui rivolgere la propria frustrazione e la sua giusta rivalsa. Nessuno...? No, forse no...qualcuno...qualcosa era presente. Qualcosa di antico, e di profondo...alle propaggini della coscienza di Gorgarr giunse l'eco di un cosmo oscuro...più oscuro di quelli con cui era venuto a contatto in Ade...più oscuro di qualunque cosa avesse mai provato

§Che...che cos'è questo?? Un cosmo? Si...no, non proprio...non capisco. Da dove viene? Sembra promanare da Aldeus, ma...allo stesso tempo apparte distante, come se fosse collegato a lui ma non si trovasse realmente qui. Devo...devo fare qualcosa...ma cosa??§

Ad un livello tanto profondo e primevo da poter essere definito animalesco, Gorgarr fu grato del fatto che qualunque cosa stesse promanando quella specie di cosmo oscuro non fosse realmente lì presente, e più tardi avrebbe disprezzato sè stesso per questo...ma ora come ora, non poteva farci nulla. Si trattava di un'emanazione tanto oscura che lo stesso cosmo dei luogotenenti degli inferi sarebbe potuto essere definito un cosmo luminoso al confronto...il giovane non poteva esserne sicuro, dato che non vi era mai venuto a contatto diretto, ma avrebbe scommesso che lo stesso cosmo di lord Ade in persona fosse meno inquietante. Si trattava di qualcosa di indicibilmente antico. E potente. Tanto potente da risultare soverchiante, anche adesso che le vestigia della Chimera lo avvolgevano. Gorgarr sentì che non avrebbe mai potuto affrontare nulla di simile, nemmeno insieme ad Aldeus ed Iruka...che diamine, nemmeno spalla a spalla con un Giudice degli Inferi!

Mentre questi pensieri insidiavano la mente del giovane, un nuovo lamento strozzato provenne dalla figura prostrata di Aldeus...ed in un attimo, la mente di Gorgarr venne travolta da immagini aliene, suscitando in lui sensazioni simili a quelle che il suo maestro gli aveva procurato durante l'addestramento, quando dischiuse in lui il sapere degli antichi. Furono immagini nere, di puro terrore...ma confuse. Un rituale, di un qualche tipo? Il risveglio di...di un'entità, in mancanza di termini migliori. Ma che cos'era? Non lo sapeva...e forse era meglio così. Qualcosa...qualcosa aveva cavalcato quel rituale, e si era risvegliata...in Aldeus?? Lo aveva usato...come ponte, per iniziare un viaggio che l'avrebbe portato nella nostra realtà.

§Aldeus...maledizione, Aldeus, in cosa ti sei andato a cacciare?? Cosa ti diceva la testa? Dovevi essere impazzito...o forse...forse...stavi tentando di fare qualcosa di completamente diverso, e non avevi idea...non avevi idea...di cosa avrebbe approfittato della tua ingenuità per...per...§

Questo pensiero non giunse mai a compimento. Gorgarr udì quelle che sarebbero state le ultime parole del suo compagno...dunque non era stato un errore. No, nessuna ingenuità...Aldeus aveva tentato di risvegliare quella...COSA...scientemente. A bella posta. Ma per cosa?? Cosa aveva in mente...? Il giovane era ora pieno di rabbia verso il suo compagno, e non seppe trattenerla...

Non sei riuscito...a contenerla?? MALEDETTO IDIOTA!! Cosa pensavi di fare?? Come pensavi mai di poter contenere un'entità del genere?? Hai una vagaa idea di COSA POTRESTI AVER SCATENATO?? DOVREI UCCIDERTI CON LE MIE STESSE MANI...

Gorgarr nel proferire queste parole si avventò al collo di Aldeus, afferrandolo per gli spallacci delle vestigia del Necromante...ma proprio in quell'istante, dopo le sue ultime parole, Aldeus spirò. Una stella pentacolare color violaceo intenso brillò per un istante sulla sua fronte, per poi scomparire. In quel preciso frangente, le nere vestigia che ricoprivano il suo corpo iniziarono a scintillare vigorosamente, ed in un lampo di luce scomparvero, lasciando una scia luminosa che si inoltrava in una direzione non meglio specificata. Poi, più nulla. Il corpo di Aldeus, che Gorgarr reggeva tenendolo per la surplice, ricadde a terra pesantemente ed in una posa scomposta. Il giovane rimase a guardarlo attonito per qualche attimo. Non poteva immaginare che il suo compagno si fosse reso responsabile di un crimine tanto empio agli occhi degli uomini e di qualsiasi divinità...era ancora furioso con lui...ma ora...vedendolo così, abbandonato al suolo...almeno parte della sua rabbia si lenì...

§...la sua anima non è più qui. Ora probabilmente è in Ade...non credo che la sua condotta possa mai dischiudergli i cancelli dell'Elisio. Ironico...proprio lui che ne attraversava le lande come un signore...costretto a languirvi in eterno...per quanto sia stato grande il suo peccato, ora esso ha conosciuto la giusta punizione. E' strano però...non provo più astio nei suoi confronti. Non posso fare a meno di pensare a quanto grande deve essere stato il suo disagio per tentare quanto ha tentato...non so perchè, ma dubito che lo abbia fatto per pura e semplice ambizione o per follia. Ora per lui non ha più importanza, ma...forse merita un ultimo gesto da parte mia...§

Iruka, vieni...dammi una mano. E' andato. Era uno scellerato, ma pur sempre un nostro compagno. Diamogli una degna sepoltura...gli dobbiamo almeno questo...

Scavare una fossa di qualunque dimensione sarebbe stato uno scherzo...sarebbe bastata una stilla di cosmo, ma i due spectre sapevano di aver destato già sin troppo clamore. Impiegarono diversi minuti per scavarne una adeguatacon l'ausilio degli attrezzi del vecchio fattore spirato, ma era meglio così. Le surplici fecero sì che la fatica non fosse un problema, e quanto alla forza...di quella ve n'era in abbondanza. alla fine, adagiarono il corpo di Aldeus sul fondo della fossa, e lentamente lo ricoprirono di terra. Mentre completavano quel mesto compito, la mente di Gorgarr vagava...

§Guardalo lì, adesso...se non sapessi che la sua anima è nell'Ade, potrei persino dire che è in pace. Non se lo meriterebbe affatto...ma chi sono io per giudicare?§

Terminata l'operazione, solo un cumulo di terra testimoniava che in quel luogo delle campagne spagnole qualcuno era spirato...istintivamente, Gorgarr si chinò, e con il dito iniziò a vergare una figura nel terriccio smosso di fresco. Una strana luminescenza promanava dalla sua mano, e la terra che essa toccava veniva riscaldata ed indurita. Quando si sollevò, la sagoma di un rudimentale scheletro di terracotta sormontava il sepolcro...

§Riposate, dunque, o spoglie di Aldeus del Necromante...ch'io non abbia a maledirvi ancora, all'ombra di ciò che verrà...§

Iruka, andiamo...qui non c'è più nulla per noi. Quando torneremo in Ade riferiremo dell'accaduto a Lady Pandora...ella deve sapere. Ma per adesso abbiamo ancora una missione da svolgere...ed il fatto che parte delle nostre forze sia venuta meno non sarebbe acconcia come giustificazione del fallimento agli occhi di coloro che ci governano...

A quelle parole, i due spectre si volsero sulla via de La Coruna, e si allontanarono alla volta della citta senza più gettare uno sguardo indietro...

[iruka]

* Attraversati il portale apparirono nelle terre iberiche, il sole caldo di quella regione si rifletteva nell'oscurità delle loro vesti demoniache.  La sola figura dei tre spectre incuteva timore nei poveri villici che vivevano quelle aree. Un vecchio contadino con un urlo morì di spavento al solo vederli comparire. Gorgarr non sembrava molto entusiasto della cosa, egli capiva certamente più di Iruka di tattiche militari e quant'altro così invitò i compagni a segurilo in un capanno di contadini. 
§ Beh vuole celare la sua presenza, non è poi un'idea malvagia, meglio non esporsi. Sicuramente lì ci saranno dei copriveste da contadini. §
* Infatti Gorgarr trovò degli stracci che porse a Iruka e Aldeus, ma in un attimo, un battito di ciglia qualcosa di pazzesco avvenne sotto lo sguardo attonit di Iruka. Aldeus iniziò a delirare, sembrava vittima un vaneggiamento, iruka non capiva cosa stesse scatenando tutto ciò, Gorgarr cercava un avversario nelle vicinanze, molto agitato gettava lo sguardo a destra e a sinistra invitando qualcuno ad uscire. Ma nulla. Niente e nessuno attaccava Aldeus, egli era vittima di se stesso, Iruka non capì bene cosa avesse fatto ma una serie di mmagini apparirono ai suoi occhi, un cosmo inaudito sembrava legato a quello del Negromante che non riusciva a contrastarlo. Gorgarr si gettò addosso al nostro compagno lo prese per gli spallacci. ormai però non c'era più nulla da fare.

Lascialo andare non vedi che è tutto inutile? * Disse Iruka, con tono rassegnato, al suo compagno superstite.  I due videro anche l'armatura lasciare il corpo dello spectre e la sua stella spegnersi. Forse un giorno l'avrebbero rivisto vagare nell'Ade. Ma un compagno, seppur per poco, meritava sempre un'onesta sepoltura quindi Iruka e Gorgarr con gli attrezzi reperiti nel capanno diedero degna sepoltura ad Aldeus. Come ricordo vivo Iruka fece germogliare un'oscuro albero in cima al sepolcro, dove invece lo spectre della chimera aveva creato un piccolo scheletro.  Iruka si coprì con gli stracci trovati nel capanno, coprì tutto il suo corpo anche la testa e l'enorme elmo. La figura ammantata sembrava un'essere amorfo, un uomo a cui la natura aveva riservato un'enorme gobba. I due si avviarono verso la coruna. 

Iruka, andiamo...qui non c'è più nulla per noi. Quando torneremo in Ade riferiremo dell'accaduto a Lady Pandora...ella deve sapere. Ma per adesso abbiamo ancora una missione da svolgere...ed il fatto che parte delle nostre forze sia venuta meno non sarebbe acconcia come giustificazione del fallimento agli occhi di coloro che ci governano...
...proporrei di entrare in città in incognito, e poi cercare una taverna...ci servono informazioni sul modo di contattare i nobili che ci sono stati indicati, a partire dalla Marchesa di Santa Cruz...e si sa, le taverne sono piene di avventori ciarlieri...cosa ne dite? Avete altre idee?


Si andiamo, lady Pandora saprà ogni cosa a suo tempo anche se presumo abbia già avvertito la momentanea  mancanza del cosmo di Aldeus. Tuttavia anche dovessi restare solo porterò questa missione a compimenti stai pur tranquillo, nessun fallimento macchierà il nostro nome. * Continuando a camminare Iruka pensava ad eventuali piani di riserva per ottenere le tanto ambite informazioni ma nulla gli sovveniva in mente date le loro condizioni. 

Vestiti di questi stracci non potremmo far altro che sfidare la sorte in qualche bettola per sapere qualcosa sulla Marchesa. Tuttavia una volta trovata la dimora ho un'idea su come presentarci, le piante hanno sempre un grande fascino sulle signore, ma ogni cosa a suo tempo mi caro Gorgarr. Intanto dobbiamo scoprire qualcosa su di lei, avviamoci verso la prima taverna.

* Concluse così Iruka una volta che la porta della città era davanti a loro.

[Gorgarr]

Gorgarr prese un attimo per sè per riflettere su quanto suggerito dalle parole di Iruka...piante...perchè no? L'idea meritava un seguito...il giovane spectre che lo affiancava dimostrava una certa scaltrezza, e questo lo compiaceva, anche se non lo sorprendeva in quanto aveva sentito parlare del suo passato di servitù...non si può sopravvivere in quelle condizioni senza un pizzico della cosiddetta "arte del vivere"...

Questi pensieri condussero i due direttamente alle porte della città...il viavai del popolo era adesso molto più evidente e pronunciato. Gorgarr iniziò a guardarsi attorno, sperando di scorgere qualcosa di interessante, come l'insegna di una tavernao, perchè no, un gendarme a cui chiedere informazioni...

[fishNOjura]

Spoiler

Bene ragazzi, mi spiace per Aldeus, visto che ora siete rimasti in due direi che la missione è aperta per chiunque voglia parteciparvi. Anche perché io non faccio sconti, ciò che avreste dovuto affrontare è ancora pronto ad attendervi.

[close]

*Quando la missione stava per entrare nel vivo un fatto sconvolse il lento decorso del tempo, l'incessante catena di reincarnazioni, vite e morti è tornata a richieder il proprio tributo. Il negromante appartiene ora alle sue schiere finché nuova linfa non avrà il suo spirito. Una decisione azzardata la sua quando tentò di calmierare una possessione ben più grande e pericolosa della stella demoniaca che avrebbe dovuto averlo.
In una miriade d'attimi incoscienti e pensieri incoerenti i due compagni resero omaggio a colui che cadde come corpo morto cade, un luogo per tornare nell'Ade ed una pianta del medesimo luogo per ricordo; quando i due ammantati s'allontanarono il nobile Gorgarr poté scorgere chiaramente una fairy librarsi tra quei neri rami. Aldeus apparteneva alle schiere del Papillon ora.

L'imprevisto fece procrastinare l'entrata in La Coruna ma di certo i suoi effetti non furono latitanti; quando appena dentro le mura, un marasma, una fiumane di gente che viveva, correva avanti e dietro, cercava fama e pretendeva gloria. Era l'alba di una nuova iniziativa della corona asburgica per riconquistare quel predominio che non avrebbe avuto mai più.
Proprio mentre gli spectre celati con cenciosi mantelli fecero appena due passi un giovane intento a discutere con un amico si voltò, con aria schifata gli apostrofò così.*

Ragazzo: - !Vas trozos de barros...........!

*Per rendere la sua intimidazione più chiara s'apprestò a colpire Iruka con un pugno quando il compagno lo fermò impaurito.*

Ragazzo2: - !Tu eres loco! Non hai capito chi sono? Non vedi i loro stracci, i mantelli verdi degli appestati ma la loro possente immagine, camminano con sicurezza, sono coloro che vengono chiamati i SINALMAS.........? S'imbarcheranno ora, vuoi forse fermarli?
Ragazzo: ?SSSssinn...Almasss? Desculpa senor....

*Il ragazzo che li aveva importunati corse quanto più lontano poteva mentre colui che li scambiò per chissà quale leggendaria forza continuava ad osservarli con un misto di riverenza e paura mentre s'allontanava con goffaggine.
Intanto intorno a loro alcuni avevano intonato canti di buon augurio per una "lieta mietitura".*

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Bene cosa fate ora?
Il vostro obiettivo è chiaro:

Capirci qualcosa!

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[Gorgarr]

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Maestro caro, noi sconti non ne cerchiamo...siamo Spectre, sono gli altri che dovrebbero implorare sconti da parte nostra  

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Gorgarr fu colpito dal movimento che caratterizzava le strade della città...sapeva di trovarsi in un importante snodo commerciale, ma aveva la sensazione che quel tumulto fosse ben più di quanto normalmente si poteva osservare. Stava decisamente accadendo qualcosa...che cosa? Beh, i due erano qui per scoprirlo...

Mentre era assorto in questi pensieri, un ragazzo del luogo apostrofò lui ed Iruka con parole che non seppe interpretare...di sicuro, esse trasudavano disprezzo. Il giovane era certo di non aver fatto nulla per far adirare la popolazione del luogo...non ancora...e si chiese dunque donde venisse tutta quell'acredine. Non si sentiva insultato, questo no...piuttosto, quanto mai incuriosito. Deinde, però, il ragazzo del luogo mostrò un'arroganza ben superiore a quella che potevano consentirgli i suoi semplici abiti...egli si apprestò a colpire lo spectre della Driade di sua propria mano. Quale affronto!! Di certo non avrebbe mai potuto recargli alcun danno, ma una tale mancanza di rispetto nei confronti di un cavaliere dell'Ade non poteva passare impunita, e l'ignoranza del rango di colui che stava schernendo con il suo gesto non poteva essere scusante. Gorgarr non si sentì crudele ne' spietato nel mentre che stava per levare la propria mano per togliere la vita di quel giovinastro con un sol colpo...egli avrebbe dovuto sapere che apprestarsi ad un gesto tanto sconsiderato nei confronti di colui di cui non sapeva origine o intenzione avrebbe potuto rivelarsi oltremodo fuori luogo e pericoloso...certe lezioni vanno imparate molto precocemente...e la vita, si sa, è dura maestra. Talvolta non da seconde possibilità, è sempre stato così, e sempre lo sarà. In quel caso, però, le cose sarebbero andate diversamente...il giovane popolano aveva un compagno, che subitaneamente gli impedì il folle gesto e lo ritrasse...fortunato mortale, quello non sarebbe dunque stato l'ultimo giorno della sua esistenza...Gorgarr dunque sollevò un braccio, ad arrestare la giusta ira di Iruka...

Iruka...arresta la tua mano. Questo giovane oggi è stato fortunato. Che viva, onde poter riflettere su quanto scampato e trasmettere la propria lezione ad altri...

Anche il secondo giovane stava borbottando qualcosa...Gorgarr rimpianse l'assenza di Aldeus...la sua conoscenza dello spagnolo sarebbe stata sicuramente molto utile, ma egli non era più. Tuttavia, parte di quanto quest'ultimo nativo stava dicendo risultò un poco più comprensibile all'udito del giovane. SINALMAS...cosa significava quell'appellativo che era stato loro rivolto? Forse comprendere questo li avrebbe aiutati, e forse no...ma sarebbe stato un inizio. Anche perchè quei due bulli di quartiere sembravano attribuire un significato molto pesante a quella parola...e di conseguenza anche alla loro presenza. Cos'altro aveva detto? Imbarcarsi? E perchè mai avrebbero dovuto fare qualcosa del genere? A meno che...a meno che non fossero attesi sul posto. E qualcuno -segnatamente colui che aveva richiesto codesta missione in Ade- non avesse già in mente un compito preciso per loro. Gorgarr non aveva idea se tutto ciò fosse realtà o solo un parto della sua immaginazione...ma qualche attinenza con il reale doveva averla, perchè quei due non erano gli unici ad averli riconosciuti...per quel che erano? O per quel che pensavano che fossero? Fatto sta che alcuni avevano iniziato ad intonare quello che aveva tutta l'aria di un canto in loro onore...ciò fece sentire Gorgarr benvenuto...l'ultima cosa che si sarebbe aspettato. Era comunque il caso di gettare luce sulla faccenda...

Gorgarr si volse verso la coppia di spauriti sbarbatelli che li aveva approcciati, e tentò di dire qualche parola a quello dei due che sembrava spiccicare qualche parola in una lingua che non fosse la sua...

Ehi tu...ragazzo! Non preoccuparti, non voglio farti del male...capisci la mia lingua? Mio...Idioma? Sembra che tu ci conosca...secondo te, chi dovremmo essere?

Gorgarr sperava, con questa semplice domanda, di comprendere molto di quel che stava accadendo...la risposta del giovane infatti avrebbe potuto rivelare il motivo per cui gli spectre fossero attesi a La Coruna, e di conseguenza anche il mandante della missione ed il ruolo che le forze di Ade avrebbero dovuto svolgere...Il giovane inoltre sperava che Iruka potesse avere altre intuizioni che andassero al di là delle proprie...

[iruka]

* L'accoglienza che i due spectre ricevettero a la coruna non fu ceto delle migliori. Nel via vai della comune gente che noncurante eseguiva le proprie azioni consuetudinarie gli spectre cercavano di orientarsi. Due originari del luogo attirarono ampiamente la loro attenzione apostrofandoli con parole, che per quanto potessero essere incomprensive non erano certo di ben venuto, ciò era intuibile dal tono della voce e dal fatto che uno dei due provò a colpire Iruka *. § stolto §

* Lo spectre della Diadre non mosse un muscolo, immobile come una statua stesse davanti al suo avventato aggressore, furono entrambi i loro compagni, Gorgarr e l'altro locale a fermare il pazzo che stava per decretare la sua fine.

Iruka...arresta la tua mano. Questo giovane oggi è stato fortunato. Che viva, onde poter riflettere su quanto scampato e trasmettere la propria lezione ad altri...

* Iruka si voltò verso il proprio compagno, a differenza di quest'ultimo non volle parlare in una lingua diversa da quella dei locali, non voleva far capire che entrambi erano straniera, almeno non ancora e con un segnò d'intesa del capo fece capire a Gorgarr che non avrebbe levato una mano in quel momento ed in quel luogo. Gorgarr si rivolse ad uno dei due iniziando a chiedere informazioni come poteva, l'assenza di Aldeus al momento si faceva notare più che mai. La gente intorno a loro invece sembrava invece "attendere" il loro arrivo, uno strano canto infatti era stato intonato. § Che sta succedendo qui?!

* Iruka, con una vano tentativo, poso il suo sguardo verso l'altro ragazzo, mantenne la massima calma e con freddezza, dopo averlo esaminato un paioi di secondi disse.

Marchesa de Santa Cruz

* Un tentativo disperato, sperava di sortire qualche effetto da quelle parole, una formazione, un' indicazione. Non ci sperava più di tanto ma era l'unica soluzione che gli venne in mente, magari avrebbe capito se la marchesa era in quella città.

[Gorgarr]

Nell'attesa della risposta di uno dei due ragazzi...o di chiunque altro, dato che chiunque sarebbe stato bene accetto...Gorgarr udì le poche e secche parole pronunciate da Iruka. Il giovane comprese subito lo scopo che egli voleva raggiungere...ben fatto, mormorò a mezza bocca...

[fishNOjura]

*La calma con cui i due emissari dell'Inframundo affrontarono la situazione fu eccellente, di fattura pregiata, la loro capacità d'esser diplomatici o silenti aggiunse al loro legame un prezioso dono di esperienza*

Spoiler

1 punto di affinità per tutta la missione tra voi due.

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*Il giovane più accorto attese tremante che alcune parole fossero pronunciate, tremò quando il primo nella sua prossimità chiese se comprendeva il suo idioma. Per fortuna no, tutto ciò lo rallegrò non poco, preferiva l'ignoranza, l'eterna felicità anche nel pericolo. Ma il terrore si fece consapevolezza quando colui ammantato di neri capelli d'ebano nominò la Marchesa di Santa Cruz.*

Ragazzo2: ... Marchesa di Santa Cruz..... la mujer de la muerte????? Ella està en el puerto para condannar las almas como las vosotras.....

*Detto ciò con gli occhi spiritati indicò la fine della strada che doveva portare al porto visto i barili di derrate che camminavano verso quell'orizzonte.*

Ragazzo: - Yo soy Luis..... yo con ustedes....

*Luis presentandosi a gesti fece intendere di voler accompagnare il duo che lui aveva assorto a potenti SINALMAS.*

[Gorgarr]

Gorgarr rimase un attimo interdetto...non poteva certo dire di conoscere lo spagnolo, non come qualcuno che lo considerava la propria lingua madre...tuttavia le poche parole che quel ragazzo terrorizzato aveva pronunciato avevano un sapore raramente confondibile. Iruka aveva sortito l'effetto sperato, a quanto pare...il nome della Marchesa era ben noto in quel luogo. Famoso...o famigerato? Era presto per dirlo, certamente...ma si sarebbe detto per la seconda ipotesi, stante l'appellativo che le era stato attribuito. La mujer del la muerte...ossia la donna della morte. Bene, a quanto sembra questa nobildonna aveva una reputazione a cui tener bordone...la morte, d'altro canto, era ormai fedele compagna dei due cavalieri d'ebano, e pertanto la si considerava ormai più come una piacevole dama con cui gustare sidro freddo nelle torride oscurità dell'ade piuttosto che uno spauracchio alla cui sola nomina intirizzire.

Tuttavia...cosa poteva mai fare una donna siffatta nel bel mezzo di un porto commerciale? O anche di un porto militare...? Non sembrava certo destinazione acconcia per una signora di nobili natali...Gorgarr decise che indugiare in tali vagheggiamenti sarebbe stato quanto mai insensato: ora la priorità era incontrare questa figura misteriosa ed iniziare a dipanare la matassa. Egli pertanto sussurrò poche parole ad Iruka...

A quanto pare la tua idea si è rivelata fruttuosa...guarda, pare che non solo sappiano dove indirizzarci...sembra anche che desiderino condurci da lei! Hai sentito come l'hanno appellata? Pare che presto ne sapremo di più...seguiamoli! E tieni pronta quell'idea di cui mi parlavi...in effetti con una signora di tal guisa potrebbe avere una sua valenza!

Deinde, con tono austero ma niente affatto ostile, il giovane tornò a rivolgersi al popolano che si era offerto di guidarli...

Coraggio, ragazzo...sii la nostra guida. Ti seguiremo, e ti consiglierei di non ingannarci...

Gorgarr aveva intuito che gran parte di quelle parole sarebbero state incomprensibili per il suo rozzo interlocutore...tuttavia, egli le accompagnò con alcuni gesti dal significato ben poco equivocabile, fidando nel fatto che quello delle gesture e delle espressioni fosse un linguaggio di gran lunga più primevo e comune di quanto idioma mortale avrebbe mai potuto sperare...egli inoltre gettò uno sguardo di ammirazione sul suo compagno, constatando l'efficacia della sua essenzialità, sicuramente frutto della pragmatica vita da lui sinora condotta. Deinde, si apprestò a seguire la sua nuova guida, attendendo che Iruka lo seguisse...

[iruka]

* Gorgarr non ebbe molta fortuna nel suo tentativo di estorcere qualche informazione. Iruka ebbe invece un esito favorevole. Sapeva infatti che la potenza e la fama di un qualsiasi signore, marchese o duca si diffondeva nel popolo al punto che, solo il nome, incuteva nelle persone determinate reazioni.  E quando egli pronunciò il nome della Marchesa di Santa Cruz il suo interlocutore mutò la propria espressione facciale, qualsiasi altro sentimento sembrava aver lasciato spazio alla paura,  con un gesto della mano indicò ai due  spectre la fine della strada. Iruka alzò leggermente lo sguardo, alcuni uccelli in volo gli fecero intuire che si trattasse del porto e, a conferma di ciò, riabbassando lo sguardo vide un continuo flusso di merci trasportate in quella direzione. *  § bene adesso abbiamo una meta §

A quanto pare la tua idea si è rivelata fruttuosa...guarda, pare che non solo sappiano dove indirizzarci...sembra anche che desiderino condurci da lei! Hai sentito come l'hanno appellata? Pare che presto ne sapremo di più...seguiamoli! E tieni pronta quell'idea di cui mi parlavi...in effetti con una signora di tal guisa potrebbe avere una sua valenza!

* uno dei due infatti si era presentato, in qualche modo riuscì a farci capire che il suo nome era Luis e che intendeva farci da guida per le strade della città in modo da portarci dalla marchesa. Sempre seguendo  il ragazzo, Iruka si avvicinò a Gorgarr e gli sussurrò:

Non penso che il mio piano possa aver successo adesso. Non ho capito bene per chi, ma costoro ci stanno scambiando per loro solo sanno chi. Stai in guardia, ho il presentimento che non troverai il tappeto rosso ad attenderti dalla marchesa.

[Gorgarr]

Gorgarr scosse il capo al dire di Iruka, e con un accenno di sorriso rispose al suo dire...

Sei sicuro che ci stiano scambiando per qualcun altro? Io no...forse hanno intuito proprio chi siamo, e per questo ci temono. Quanto alla Marchesa...non v'è dama, per quanto oscura, che sia indifferente alla cortesia...ciò vale doppio per una nobildonna, e per il momento non abbiamo motivo di pensare diversamente di costei. In fondo, potrebbe essere anche stata lei a richiedere la nostra presenza qui, nel qual caso siamo attesi. Se però i tuoi timori fossero fondati, la "gentil signora" potrebbe scoprire a sue spese che non è saggio indisporre gli alfieri degli inferi...non trovi, amico mio?

Le ultime parole pronunciate furono accompagnate da un gesto di intesa che sormontava un sorriso sornione ed un lampo nelle profondità dello sguardo del giovane...quest'ultimo era appena pronunciato, se non per l'osservatore più esperto, ma assai inquietante...era evidente che Gorgarr nascondesse dietro alle sue maniere affettate una furia ribollente pronta ad esplodere, simile a magma che fuoriesce da un vulcano da lungo tempo quiescente. L'immagine della possibile ostilità della Marchesa aveva suscitato nel giovane un'eccitazione che egli nascondeva, soffocandola a malapena...se interrogato in proposito, egli avrebbe risposto di non desiderare alcuno scontro qualora la cosa non fosse stata strettamente necessaria. E nel farlo, avrebbe almeno parzialmente mentito.

[fishNOjura]

*La strada era angusta e popolata di millanta "gentes" non proprio cortese, anzì a fatica i due spectre riuscivano a seguire - senza utilizzare alcuna delle loro facoltà sovranaturali - Luis che come un'anguilla sgusciava tra la fiumane che portava e trascinava verso il porto.
Ad un tratto Luis si trovò in mezzo ai suoi due "SinAlmas", li guardava ora con la sicurezza di chi aveva fatto la scelta giusta, appena un rapido sguardo alle mani coperte ed un sorriso colpo di consapevolezza che quelle mani erano protette da un'armatura, dunque sarebbero stati loro la sua salvezza!

Un attimo d'interdizione tra la Chimera e la Dryade li fece scambiare un rapido sguardo d'attesa; ecco difatti che prima del termine della strada e l'annuncio flebile d'uno spiazzo o persino del porto, due figure si mostravano bruciate dal sole capaci di rendere quel passaggio ostico o impossibile.

Pirati!*

Spoiler

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Pirata1: - !Corpo putrefatto di Morgana ecco due bell'imbusti capaci d'attaccar briga o cercar la morte! Gualtiero è il mio nome

Gualtiero

Ab. Comb 45
Def          55
Csm         90
Stm         110

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Pirata2: - !Dos locos buscadores de dolor! Arina para servir.....

Arina

Ab. Comb 65
Def          35
Csm        100
Stm         100

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Luis: !Vamnos, yo estoy con dos SINALMAS, me deja de ir o serà unas luchar!
Noblies caballieris loro vogliono argentes..... oro para passare, o morte!

*La loro guida tentò di convincere i due guardiani a farli passare e rivolgendosi ai due ospiti tentò un'idioma misto tra lo spagnolo e quello più conosciuto nel vecchio continente sino ad ora, l'italiano!
Negli occhi del villico non vi era paura, anzi le sue parole erano ben piene di baldanza, prerogativa che prima di certo non possedeva, chissà che forse sarebbero bastate.*

Spoiler

Bene, ora a voi, siccome siete completamente liberi in base alle vostre scelte ci sarà o meno uno scontro.
1 post a testa, dopo quello di Iruka toccherà a me.

Ps non ho ancora deciso se sarà una missione d'appoggio o di distruzione, dipenderà da voi come giocherete i vostri prossimi post. >

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[Gorgarr]

Spoiler

No, dico...maestro, ma secondo te due spectre infernali, di cui uno avatar della furia, pagherebbero il pedaggio a due piratazzi da quattro soldi??? 

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Gorgarr ebbe i suoi problemi a sgusciare fra la folla berciante dell'area portuale al seguito della sua guida...non era mai stato particolarmente a suo agio nelle aree fortemente affollate, forse perchè il suo isolamento a palazzo non lo aveva reso avvezzo a tali situazioni. Iruka non sembrava meglio in arnese di lui, ma pareva meno spiazzato...non aveva comunque importanza. Fra una spallata ed una gomitata a questo o quel passante, il giovane si faceva strada come meglio poteva, cercando di resistere alla tentazione di fare spazio con una svampata di cosmo che avrebbe gettato in mare buona parte di quella calca soffocante. Un villico, spinto da parte alla meno peggio dal passaggio dei due spectre, tentò di farsi strada a sua volta assestando una gomitata nelle costole allo stesso Gorgarr, il quale sorrise divertito alla sua smorfia di dolore e perplessità quando fu costretto a ritrarre il gomito dolente che si era infranto sulla surplice nascosta dal cencioso mantello...

Giunti in prossimità del porto, due loschi figuri si pararono sul cammino degli araldi dell'Ade. Il ragazzotto di nome Luis che li stava guidando pareva avvezzo alla loro presenza, al punto che ostentava una maggior sicurezza rispetto a prima. Quei due avevano l'apparenza di navigati lupi di mare, ma neanche le gentil forme di colei che si era presentata come Arina poteva mascherare la loro real natura al di là del sembiante...Gorgarr aveva sentito parlare di codesti masnadieri guasconi ma onorevoli, che scorrevano i mari predando le rotte commerciali in nome del proprio profitto o del prestigio di un sovrano. Alcuni di essi si facevano chiamare "corsari"...ma non erano migliori degli altri. Agli occhi del ragazzo, essi erano tutti volgari pirati. Tuttavia, egli non poteva negare di subire un minimo di fascino da quelle figure, di cui aveva sentito parlare in gioventù e che tanto avevano stimolato la sua immaginazione fra le quattro mura del castello...egli li aveva invidiati, soprattutto per la loro libertà.

Ora, comunque, non v'era spazio per tali sentimenti contrastanti. Ammirato? Disgustato? Gorgarr fece da parte questi sentori in nome di una fierezza più grande, che gli veniva dal suo nuovo stato...dire pirati o dire briganti, per il giovane ora non faceva alcuna differenza. Si trattava comunque di feccia di poco conto che osava chiedere...un PEDAGGIO???

Sarebbe stato prudente consultare Iruka prima di pronunciare qualunque verbo...ma le parole guizzarono fuori dalla sua bocca prima ancora che il giovane potesse riflettere...

Gualtiero ed Arina...ma che bei nomi! Proprio acconci ad una coppia di smargiassi di tal fatta! Ho sentito parlare della famosa spavalderia della vostra schiatta, ed a quanto pare non si trattava di voci peregrine...bene, me ne compiaccio. Ho sentito dire però che questo vostro segno distintivo a volte detta la vostra disfatta, giacchè vi impedisce di vedere dove il vostro passo farebbe meglio ad arrestarsi...oro per passare. Questo l'ho inteso. Adesso intendete VOI, miei signori...cedete il passo, se sapete cosa sia meglio per voi, giacchè un cavaliere d'ogni lignaggio giammai cede alle richieste d'un ladrone...

La fierezza di Gorgarr era tale da sopravanzare anche la sua prudenza, in quanto le sue parole tradivano la stirpe che i mantelli tentavano di mascherare...§Poco male...§pensò il giovane §...in ogni caso qui tutti sembrano sapere su di noi più di noi stessi...§Il giovane era decisamente attratto dall'idea di dar sfogo alla propria ira...ma un attimo dopo, nella sua mente balenò una possibilità che non aveva ancora valutato, e lo intrigava...l'ombra di un sorriso fece la comparsa sul suo volto, e gettò uno sguardo d'intesa ad Iruka, che a sua volta sembrava aver compreso...deinde, proseguì nel suo dire, ma con tono ben più mellifluo di prima...

...tuttavia, mi hanno detto che voi signori sappiate riconoscere una buona proposta quando ne udite una. Orbene, eccone una che troverete interessante: io e il mio compagno siamo forestieri in terra straniera, e non ci dispiace la compagnia di coloro che conoscono gli usi locali. Dunque, seguiteci...siate il nostro braccio, fin quando i vostri servigi saranno richiesti...potrebbe esservi opportunità di bottino, per voi...ed ovviamente, sarete pagati. Inoltre, avrete salva la vita. Mi sembra una proposta di affari quanto mai allettante, non è vero, amico mio ? ammiccò rivolgendosi per un attimo ad Iruka

...lo sguardo del giovane si fece poi fosco, e nell'attimo che svanisce in un battito di cuore il sorriso accattivante del suo volto parve mutare in un ghigno che avrebbe atterrito il più impavido dei cuori mortali...

...d'altronde, v'è anche possibilità che le signorie vostre non abbiano il senso degli affari. Sarebbe un peccato...mi sentirei un vandalo a far scempio della grazia di una sì avvenente fanciulla...

Nel dire questo, la figura di Gorgarr parve ingigantirsi agli occhi dei presenti. Nulla di insolito era visibile intorno alla sagoma del giovane, la presenza del quale tuttavia ora sembrava spandersi al di là della sua stessa fisicità...il suo sguardo penetrante era piantato in quello dei pirati, che ebbero a saggiare una lieve porzione del suo cosmo...appena un antipasto, servito a bella posta onde solleticare il palato in attesa della portata principale...

Spoiler

Non so se un'opzione del genere fosse prevista...ma visto che in missione siamo solo in due mi è balenata in mente proprio mentre scrivevo! Se dovessero accettare, potrebbero essere npc che ci portiamo dietro come carne da cannone...se rifiutassero, beh...

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[iruka]

* Gorgarr e Iruka seguivano la loro guida Luis, il ragazzo sgusciava tra la folla mentre i due spectre a fatica riuscivano a stragli dietro. Iruka avanzava con pazienza, cercava di scansare la folla per non dare ulteriormente nell'occhio, già i due attiravano l'attenzione più del necessario. * § stiamo dando un bello spettacolo §  * Iruka si voltò verso il suo compagno, non potè fare a meno di guardare il suo incedere diretto. Un sorriso nacque sul suo viso quando vide un povero abitante cercare di farsi rispettare e farsi largo urtando Gorgarr, uscendo però dolorante. * § sciocco §
* Purtroppo, come Iruka temette, i due spectre calamitarono a se due loschi figuri, si trattava di pirati, Iruka li riconobbe, non tanto epr le dicerie sul loro conto ma perchè aveva avuto modo di vederli mentre saccheggiavano un villaggio cinese. Egoisti e avidi, non riconoscevano padrone se non il denaro, questo erano in realtà, gente assetata di ricchezze che non avrebbe esitato ad uccidere. I due pirati, Gualtiero e Arina, si presentarono, Iruka non capì molto tranne la parte in cui volevano oro, d'altronde non si sorprese. In altri tempi avrebbe acconsentito alla loro richiesta pur di salvarsi la vita ma non certo questa volta. Il suo compagno d'istinto propose un accordo ai pirati, un legame fondato sul denaro.*  §Gorgarr ha udito le loro gesta abbellite da un menestrello di corte forse, racconti per bambini. Al primo offerente, che garantisce una moneta in più di noi costoro ci volteranno le spalle.§ * Iruka aveva le idee chiare, mai fidarsi di un pirata. Con aria sicura, quasi di sfida, fece un passo avanti non intenzionato a pagare alcunchè o a tornare sui sui passi. Gettò un'occhiata a Luis eindicandogli la strada con il capo gli fece intedere di proseguire. *

Spoiler

  scusate ma sono andato in vacanza questo fine settimana.

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