Il boccale delle Anime

[Gorgarr]

Blood appariva turbato...come non esserlo, in fondo? Gorgarr aveva dimenticato che Luxiferre, oltre che una guida per molti nei primi passi in Ade, era stato anche il maestro personale del suo amico...avrebbe dovuto forse usare maggior tatto. Tuttavia, i fatti andavano riportati per quelli che erano, ed addolcire la pillola poteva significare anche distorcere una realtò che già di suo aveva quanto meno del fumoso...al fare preoccupato dell'amico, il giovane diede pronta risposta...

Non posso esser certo del mio dire, amico mio...tuttavia, parmi di poter affermare con ragionevole certezza che il maestro tuo non sia fautore di codesta sciarada, ma piuttosto vittima, qual fui io...La sua voce...anche in quel luogo disperso fra le dimensioni, essa appariva distante, remota...prestargli soccorso...deh, sarei il primo ad accorrere, se mai si potesse...ma qualcosa mi dice ch'egli ormai giace al di là della portata di chicchessia. Chissà...forse quello sarebbe dovuto essere anche il mio destino...forse non lo è stato anche per il di lui intervento...non so. Tuttavia, si tratta ben di un concreto indizio sulle circostanze legate alla sua sinora misteriosa scomparsa...meritevole d'indagine, senza meno. Quel luogo...magari egli lo conosceva, et quivi venne l'incarico che ti diede per la tua prima missione...se le cose stessero così, se ne dedurrebbe ch'egli con quell'incarico intendeva affidarti compito ben più importante di quanto apparisse sulle prime...

...perdonami, Blood. Non intendevo turbarti...pur mi parea che dovessi aver contezza nel riferire, senza omettere alcunchè...

...Blood, tuttavia, complici i fumi dell'alcool, durante queste ultime parole stava già trovando rifugio nel carnal sollazzo, com'egli era sempre stato avvezzo...Gorgarr sorrise. Trovar conforto in Ade è ben ardua impresa, anche per coloro che calcano le sue lande da dominatori...eppure Blood aveva sempre ricavato il suo spazio, divenendo oggetto di sussurri fra le damigelle che godevano dei suoi favori o aspiravano a farlo.
 Dal canto suo, il signore di Dite, pur non disdegnando affatto, era maggiormente parsimonioso in codesti afflati...forse per il carattere più schivo che lo caratterizzava, o magari perchè egli gradiva pensare di essere altamente selettivo...ove fosse il vero, nemmeno lui poteva dire.

Il giovane rimase assiso al tavolo, a sorseggiare il suo sidro, e quando la coppa venne svuotata egli ordinò che venisse riempita di nuovo...egli notò di essere stato fatto oggetto di eloquenti sguardi da parte della fanciulla dal crine corvino che si era affrettata a soddisfare l'ordine suo, ma per il momento soprassedette...si potea dir che non fosse in vena. Troppo a cui pensare, troppo da elaborare. Troppo stanco, invero...

[genesis]

Il suo peregrinare la condusse nuovamente verso la locanda che allietava le giornate in Ade. Dall'interno sentiva provenire dei cosmi potenti. Uno alquanto familiare. Sì avrebbe riconosciuto quel cosmo ovunque.
A passi lenti entrò nel locale. La penombra non le impediva di riconoscere la figura che cercava.

L'oste e quasi tutte le cameriere erano fuori dalla cucina che sghignazzavano, e lei sentiva provenire un cosmo potente da dietro la porta... beh non era difficile immaginare cosa stava succedendo.

Ma non era lì che intendeva andare. Vide gli sguardi di alcune cameriere che si posavano su suo maestro, ma egli non sembrava in vena, un'aura di malinconia sembrava attanagliarlo. Forse una voce amica poteva in qualche maniera sollevarlo o rendere i suoi pensieri più leggeri.

Si avvicinò lenta e silenziosa, scivolando tra gli avventori che tendevano ad ignorarla.

Il suo maestro rimirava la coppa di sidro che avevano appena servito, perso nei suoi viaggi mentali.
Si sedette accanto a lui, sempre silenziosa, il suo cosmo non fluiva, tutto intorno a lei era niente, si stava nascondendo dagli abitanti dell'oltretomba per viaggiare tranquilla.


L'ade è lieto di riavere uno dei suoi guerrieri

Dopo quelle parole, lasciò che la sua copertura svanisse e si apprestò a salutare il suo maestro e compagno d'arme

[Gorgarr]

Gorgarr si scosse dal suo rimuginare...una voce al suo fianco ognor rimembrava pensieri meno cupi di quelli nei quali era immerso...gli dei sapevano quanto ne avesse bisogno. Nessuna aura cosmica aveva preannunciato la comparsa di quella presenza, ed anche per quello la sorpresa fu vieppiù gradita, tanto ch'egli non potè trattenersi dal sorridere vistosamente...

Jane...oh, mia cara, bentrovata! Sei un balsamo per questi occhi provati...avevo saputo che stai bene, ma vederti è tutt'altro affare...deh, quanto tempo trascorsi a chiedermi cosa fosse stato di te e del biondo norvegese nella battaglia in cui mi volatilizzai...si, anch'io sono felice di esser tornato.

Dimmi di te...gli inferi hanno conosciuto notevoli nuove, a quel che mi risulta...Blood mi ha detto che ti trovi in molteplici affari indaffarata...ah, ho molto da recuperare, invero...

La presenza della rossochiomata allieva sembrava aver ravvivato nell'avatar dell'ira quell'euforia del ritorno che negli ultimi frangenti era stata offuscata dai troppi pensieri...e sì come padre stanco che ha in animo le vicende della figlia più che le proprie, egli anelava a sapere di più sulla di lei vita in questi mesi di oblio...oblio che in quel momento sembrava invece ottenebrare quei foschi pensieri che lo attanagliavano sino a pochi istanti prima...