Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

L'eroe indiano Krishna ha nella sua leggenda molti aneddoti che si ricollegano alla nostra mitologia occidentale. Nacque infatti da una famiglia nobile, essendo suo zio Kasma il sovrano della famiglia reale. Questi ebbe una predizione che sarebbe stato spodestato da un figlio di sua sorella ed allora, puntualmente, faceva uccidere tutti i suoi nipoti. Krishna sfuggì però casualmente a questo controllo serrato, e fu affidato ad una famiglia di pastori che lo allevarono. Venuto a conoscenza del nipote, Kasma inviò un demone per farlo uccidere. Questa bestia assunse le sembianze di una leggiadra donna che chiedeva a tutte le signore del villaggio di poter allattare i bambini al proprio seno, fornendo loro latte avvelenato. Quando trovò Krishna, essendo questi immune al veleno, le venne succhiato del latte fino a morire mostrando il suo vero aspetto e svelando così l'inganno.
Ma le sue gesta più importanti sono legate alla guerra di kurukshetra descritta nel poema epico Mahabavata. Questa guerra venne combattuta tra i membri della famiglia Pandava e quella dei Kurava. Appartenendo ad entrambe le famiglie, Krishna fece scegliere tra la sua presenza fisica in campo e il suo esercito. I pandava scelsero di avere il parente al loro fianco, e grazie ad i suoi insegnamenti filosofici ed alla sua potenza fisica riuscirono a vincere la guerra.

è un mostro mitologico gigantesco, dalle sembianze di una piovra con tentacoli abbastanza grandi da avvolgere un'intera nave.nato forse da reali avvistamenti di calamari giganti, il nome kraken deriva  da Krake che in norvegese significa un animale malsano o aberrante mentre in tedesco indica la piovra.
nella mitologia norrena sebbene non venga chiamato Kraken si parla di una creatura simile ad un calamaro gigante talmente grande da essere scambiato per un isola quando dorme in superficie, in altri miti si dice che attaccava solo le navi dei corrotti, date le sue dimensioni poteva affondare qualunque nave mentre pare che non attaccasse le navi della brava gente

Scilla era una bellissima ninfa figlia di Forco e Crataide, passava tutto il tempo a giocare con le altre ninfee e rifiutava qualunque pretendente, tra cui Glauco uno dei figli di Nettuno, il quale allora chiese alla maga Circe una pozione d'amore per conquistare Scilla, ma Circe a sua volta si innamorò di Glauco, ma esso la rifiutò, Circe gelosa e infuriata  con Scilla, la trasformò in un mostro, nella parte superiore del corpo mantenne il suo aspetto,  intorno alla vita aveva appese teste di cani mentre al posto delle gambe si trovò una sorta di coda di serpente con 12 piedi, La povera Scilla non potendo più stare con le altre ninfee andò a vivere nella cavità di uno scoglio, da dove attaccava e divorava chiunque si avvicinava, dall'altra parte dello scoglio viveva un altro mostro Cariddi, da cui il mito di Scilla e Cariddi, la tana dei 2 mostri era nello stretto di Messina

Il mito che si collega al cavallo di mare è quello degli ippocampi, certamente l'animale più vicino al dio poseidone. Queste creature vengono descritte specialmente da Omero e da Apollonio di Rodi come dei cavalli con la parte inferiore del busto simile ad un delfino. Questi animali marini avevano l'arduo compito di trinare il cocchio di poseidone, secondo l'immaginario greco-romano, e vengono immortalati nella famosa fontana di Trevi da Bernini.
Curioso notare che i greci, non avendo concezione del flusso acquatico dovuto agli agenti atmosferici ed alla condensazione dell'acqua, indicavano il ritiro dei cavalli nelle caverne come evento causale dell'abbassamento periodico dei livelli marini. In quest'ottica si inquadra anche il tempio di Poseidone Eliconio, dove una sua statua trainata da ippocampi impediva ai pescatori di lanciare le loro reti durante le brutte stagioni e durante gli occasionali terremoti

Nella mitologia greca le sirene erano esseri mostruosi, uccello nella parte inferiore e donna nella parte superiore del corpo. Nonostante il loro aspetto fosse terrificante erano creature dalla voce melodica. Questa loro qualità si crede fosse stata la loro rovina: si narra, infatti, che le sirene fossero dapprima delle belle fanciulle con una singolare abilità nel cantare, questa loro dote turbò profondamente le Muse che, sentendosi superate, le tramutarono in mostri. Da quel momento le sirene furono condannate a rimanere appollaiate sugli scogli della loro isola (si crede lungo la costa sorrentina vicino Napoli) incantando con le loro soavi voci ogni marinaio che osasse avvicinarvisi. Maestre di inganni, costringevano chiunque ascoltasse la loro voce a dirigere la nave contro le scogliere dell'isola, finchè queste non si incagliavano fra gli scogli donando agli sfortunati marinai la morte. Si dice inoltre che le sirene fossero capaci di creare delle illusioni spaventose, tramutandosi in esseri maligni che spaventavano a morte i marinai.
Una leggenda famosa nota specialmente ai napoletani è quella della sirena Parthenope; leggenda vuole che ella insieme alle sue sorelle, non riuscendo ad incantare col loro canto Ulisse, giacchè questi aveva dato l'ordine ai suoi marinai di coprirsi le orecchie con della cera e in seguito di farsi legare all'albero della nave per non cedere al canto delle sirene, queste si buttarono dalla scogliera uccidendosi. Una variante della leggenda vuole che queste buttandosi dalla scogliera si tramutarono in pietra, che presero il nome di scogli delle sirene, nome ancora noto al giorno d'oggi.
Ancora oggi Napoli è conosciuta come città Partenopea proprio in onore della sirena Parthenope, considerata una delle più antiche fondatrici di Napoli.

Tetis (più comunemente nota come Teti) era una delle più belle nereidi, le ninfe del mare, figlie di Nereo, da cui presero il nome. Sia zeus che Poseidone si innamorarono di lei ma prima che potessero averla Prometeo confidò loro che il figlio della bella nereidei avrebbe spodestato suo padre dal trono. Così entrambi gli dei rinunciarono a lei, tuttavia questa andò in sposa al mortale Peleo e dalla loro unione nacque Achille. Teti aiutò svariate volte Achille: uno dei più noti episodi fu quando chiese ad Efeso, il quale era in debito con Teti che lo aveva accolto quando questi venne gettato dall'olimpo dalla stessa madre, di forgiare le famose armi di Achille.

versione 1. che il Dragone marino sia quello che più comunemente si conosce come Leviatano, di origine mesopotamica, spesso identificato anche come drago del mare, nel caso fosse così allego intanto qualche informazione

DragoneMarino-Leviatano

 Di origine fenicia simboleggiava la nube tempestosa che sconfigge Baal e porta sulla Terra l’onda benefica. Considerato da molti miti il mostro del Caos primigenio, il Leviatano è una gigantesco essere marino dominatore spietato di tutte le altre creatura del mare. Lungo diverse decine di metri, striscia come un serpente ed è munito, sul dorso, di un doppio strato di pelle formato da resistenti placche. Il ventre è ricoperto invece da squame taglienti, dalle narici esce del fumo intenso e dalla bocca sputa fiamme. Simile ad un drago fa ribollire l’acqua del mare al suo passaggio. Invincibile verso ogni tipo di arma può inghiottire il Sole e la Luna avvolgendoli tra le sue spire. Così, le forze del male, approfittando di questa momentanea oscurità, lanciano terribili malefici sulla Terra. Citato anche nella Bibbia da Giobbe viene associato, nell’immaginario collettivo, ad una creatura risvegliata e attiarata da una maledizione per sovvertire l’ordine esistente. La stessa Bibbia ci narra che il quinto giorno Dio creò due Leviatani, uno di sesso maschile e uno di sesso femminile, ma che poco dopo si trovò costretto ad uccidere il Leviatano femmina. Infatti Dio si rese ben presto conto che la possibile unione delle due creature avrebbe portato inevitabilmente alla fine del mondo.
di gigirobot

versione 2. che sia derivato dalla mitologia nordica e quindi visto che kanon è legato alla prima serie dei cavalieri, il suo cloth lo è alla seconda... anche qui qualche info

Miðgarðsormr

Il Miðgarðsormr viene generato dal dio Loki, unitosi alla gigantessa Angrboða, assieme ai suoi due fratelli, il gran lupo Fenrir e la futura regina dei morti Hel. Tutti e tre vengono allevati in Jötunheimr, la terra dei giganti, finché gli Dei non ne vengono a conoscenza. Le profezie annunciavano che da una simile progenie non sarebbero venuti che guai, per questo Odino ordina che i figli di Loki vengano portati al suo cospetto, perché si possa decidere come neutralizzarli. Stabilisce quindi di scagliare il Miðgarðsormr nel profondo delle acque, dove, da allora, si trova. Col passare del tempo è cresciuto tanto da riuscire a cingere l'intero mondo come un anello, giungendo quasi a mordersi la coda.
di gigi robot


versione 3
il mito racconta che Laomedonte, re di Troia, aveva il vizio di non mantenere la parola data. Così fece con Nettuno che lo aiutò a erigere le mura di Troia. Nettuno perciò inviò un drago marino che sterminava uomini e bestie. secondo l'oracolo bisognava sacrificare la figlia del re Esiòne. Ercole si offrì di  uccidere il mostro a patto che Laomedonte gli regalasse i cavalli che aveva avuto in dono da Zeus per il rapimento di Ganimede, ma quando egli liberò la giovane e uccise il mostro, Laomedonte non mantenne il patto e così Ercole lo uccise.

 lymnades:
Le limnadi vivevano nelle cosiddette "acque stagnanti" quindi non solo laghi,ma anche paludi.

le Naiadi, le Potamidi, le Limnadi, erano le ninfe delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi. Dotate di facoltà guaritrici e profetiche, erano considerate le nutrici della vegetazione e del bestiame, ed erano assai care a Pan e a Dionisio. Delle Naiadi facevano parte le  potamidi, ninfe dei fiumi, le  pegee, ninfe delle fonti, e le limnadi, ninfe appunto delle acque stagnanti;
di seby85




anche se lo scale sembra un lemuri.....



Il termine "lemure" deriva dal latino lemures, che significa "spiriti della notte", poiché la maggior parte dei lemuri possiede grandi occhi dall'aspetto spiritato ed emette versi simili a gemiti sofferenti.

in ogni caso è fantastico secondo me che il custode dei laghi sia adibito all'oceano antartico: questo sembrerebbe un errore del kuru perchè l'antardide è un continente non un oceano, eppure l'antartide secondo alcuni scienziati è divisa in due sotto la coltre di ghiaccio, quindi possiede un mare interno nascosto dai ghiacci!!
in ogni caso senza ghiacci è così



con diversi laghi.....
di seby 85