Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

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Topics - Sherazade~

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FanFic / [Varie - Originale] - La favola del Principe scorpione
« il: 12 Febbraio, 2015, 13:13:43 pm »
Ero parecchia indecisa se pubblicare o meno, del resto questa vorrebbe essere una favola, dubito che a qualcuno interessi, però... tentar non nuoce no?
Già ai tempi della mia iscrizione al sito avevo accennato alla voglia di scrivere un racconto sugli scorpioni... ebbene, ieri sera mi son finalmente decisa a buttare giù almeno il prologo.
Non credo sarà lunghissima, pensavo un massimo di altri due capitoli... mò vedo :D
Per i nomi degli scorpioni ho usato quelli delle stelle della costellazione :D. Sargas mi piace, ma Antares è Antares, non poteva che essere lui il protagonista.
Prendo parzialmente ispiazione da favole già note (La Bella e la bestia, il principe ranocchio), e anche dalla mitologia (La favola di Amore e Psiche).


Rating: giallo (non so ancora come svilupperò il tutto, quindi metto le mani avanti)
Genere: Favola, Sentimentale
Riassunto: (premetto che nel fare i riassunti faccio pena U_U)
C'era una volta, in un regno tanto lontano, un re solitario, tanto temuto quanto rispettato.
Attorno a questo re si erano create tante dicerie, dato il suo volontario "esilio".
Si diceva che questo re potesse controllore gli scorpioni, e che lui li mandasse in giro per i villaggi per punire i malfattori che non rispettavano la legge.
La nostra storia però non parlerà di questo re, ma di uno de suoi sudditi: il piccolo Antares, lo scorpioncino che si innamorerà di una fanciulla, e che farà di tutto per poter conquistare il suo amore.

Avvertenze: nessuna



C’era una volta, in un regno molto lontano, nascosto fra le montagne, un re tanto temuto quanto rispettato.
Il re se ne viveva da solo nel suo grande castello, e nel corso degli anni si erano create strane voci sul suo conto.
All’inizio c’erano dei servitori a fargli compagnia, anche se nessuno lo aveva mai visto.
Se ne stava sempre nelle sue stanze e al buio. Capitava di rado che ne uscisse, e quelle poche volte pretendeva che le tende coprissero ogni finestra. Non un fascio di luce doveva irrompere nella stanza. Voleva restare solo e che nessuno gli si avvicinasse, nemmeno nella sala del trono.
I servitori dovevano stare parecchi metri a distanza da lui.
Non era un re cattivo, lui stesso una volta raccontò alla governante più anziana e fedele che aveva una particolare malattia per la luce e che fosse rimasto sfigurato in gioventù proprio a causa di essa. Lui se ne vergognava molto, e per questo non voleva essere guardato.
La buona governante allora fece capire al resto della servitù il comportamento un po’ difficile del loro padrone, ed essi meglio compresero la sua situazione e cominciarono a rispettarlo di più.
Arrivò però il giorno in cui il re prese la decisione di chiudere le porte del suo bel castello, preferendo la solitudine a quella minima compagnia. Chiese alla servitù di andarsene, ma non senza elargire loro un più che degno compenso per il lavoro svolto negli anni.
Il re era molto ricco e per nulla avaro. Anche per questo, nonostante la sua ritrosia, la gente aveva imparato ad apprezzarlo.
 
Poi però qualcosa cambiò, e i sentimenti di apprezzamento si tramutarono in timore.
Si diceva infatti che il re avesse sviluppato la singolare capacità di dominare una delle creature più temute in quelle zone: lo scorpione di montagna.
Molti uomini avevano giurato di aver visto un gruppo di scorpioni aggirarsi per il villaggio, e trascinare via i delinquenti, storditi dal loro veleno.
Secondo alcuni quelle bestie erano diventate le guardie del re. Quando veniva commesso un crimine e le guardie dei paesi non riuscivano a prendere il colpevole, entravano loro in scena.
Iniettavano agli uomini malvagi un po’ di veleno, quel tanto per far perdere loro conoscenza, per poi trascinarli al cospetto del re.
Nessuno, tra quelli che erano stati catturati, fece mai più ritorno.
Erano passati tanti anni, e si diceva che il re stesso fosse diventato uno scorpione, e che fosse divenuto immortale.
 

In realtà quel buon re era sempre stato diverso, non tanto perché avesse una strana malattia, tanto perché la malattia non era mai esistita. Quella era solo una bugia per celare la sua vera natura.
Quel re non era nato umano…
Quel re era nato scorpione.
Ebbene sì, la storia che sto per narrarvi riguarda dei particolari scorpioni, cari alla terra, che avevano imparato il linguaggio degli uomini, che da tanto tempo avevano ammirato quella strana creatura capace di creare tante meraviglie; per stare più vicini a loro avevano imparato il loro linguaggio.
Purtroppo però capirono ben presto che non potevano farsi riconoscere dagli umani, perché altrimenti avrebbero potuto fargli del male per capire cosa rendesse quei particolari scorpioni così speciali.
Col passare degli anni molti scorpioni decisero di non tramandare più quanto avevano imparato, volevano discostarsi dall'uomo. Alla fine ne rimase solo uno: Sargas.
Sargas amava ancora gli umani, e li vedeva per quelli che erano: creature che avevano bisogno di una mano, e lui avrebbe potuto dar loro quell’aiuto che mai si sarebbero sognati di chiedere. Un aiuto che di certo non avrebbero chiesto a uno come lui.
Sargas compì allora un lungo viaggio, durante il quale crebbe a tal punto da non potersi più nascondere fra le rocce. Sargas aveva raggiunto le dimensioni di un grosso ippopotamo.
Il buon scorpione raggiunse infine la sua meta: il tempio della fata della Terra.
Lui le spiegò il suo grande sogno: creare un mondo in cui non solo umani e scorpioni, ma anche tutte le altre creature, potessero vivere in pace, rispettarsi e amarsi.
La fata gli spiegò allora che ci sarebbe voluto molto tempo per ottenere ciò, e che per farlo avrebbe dovuto agire nell’ombra, poiché l’uomo ancora non era pronto per capire un tale disegno. Gli disse anche che non aveva molti anni di vita, e che presto avrebbe trovato il degno erede per portare avanti il proprio sogno. Uno scorpione che come lui sapeva guardare aldilà delle cose.
Sargas sorrise alla fata, come solo uno scorpione poteva fare.
La fata non aveva bocciato le sue idee, le sue speranze. La fata gli aveva indicato semplicemente la strada.
 
Cominciò quindi il suo regno, la fata gli indicò un castello abbandonato, che lui e i suoi vecchi amici e parenti scorpioni, avrebbero potuto risistemare, e pian piano far avvicinare gli umani.
La fata gli spiegò anche che quello era il castello di un re deceduto da tempo, il signore di una ricca vallata. Nessun erede in vita e nessun pretendente.
Lui sarebbe diventato il sovrano di quel regno, e da lì avrebbe potuto poggiare le basi per far avverare il proprio sogno.
Purtroppo però Sargas doveva agire nell’ombra, e in fretta, e così pian piano anche la sua scintilla, il suo ardore e la sua passione andarono a spegnersi, portandolo ad allontanare anche quei pochi uomini che era riuscito a conoscere.
 
Sargas vegliava sull’uomo, ancora stolto e, vedendo che questo non riusciva nemmeno a cooperare fra i membri della propria stessa razza, decise di porvi lui rimedio. Voleva capire cosa spingesse la creatura a comportarsi in quella maniera.
Cominciò così, dopo aver allontanato gli uomini dal castello, a far portare al suo cospetto gli uomini che si erano macchiati dei più svariati crimini.
Purtroppo, quello che ne venne fuori, fu solo l’odio, l’invidia e la rabbia che albergavano in quelle creature. Gli scorpioni suoi sudditi, che tanto lo amavano, suggerirono allora a Sargas di lasciar perdere, perché non c’era speranza di poter vivere con la creatura umana.
Sargas stava per arrendersi quando un giorno vide uno dei piccoli scorpioni nel parco, tutto solo, intento a fissare le mura, come se il suo sguardo potesse andare oltre.
Quando ancora c’erano gli umani non era possibile per nessuno di loro gironzolare libero per il castello, anche se era il loro castello.
Sargas si avvicinò e il piccolo Antares sospirò.
- Dimmi piccino, cosa c’è che ti ha reso così triste? – il re pensava che Antares fosse stato messo da parte dato che nessun piccolo scorpione gli era accanto. Quando però il piccolo si girò vide una strana luce nei suoi occhi.
- Io non sono triste, mio re. – disse il piccolo rivolgendogli un sorriso.
- E allora cosa c’è che ti tormenta? – Antares assunse un’aria preoccupata. – Coraggio, puoi dirmi tutto, non avere paura di confidarti.
- La mamma mi aveva detto di non avvicinarmi al villaggio, ma io ero curioso e l’ho fatto. Dei bambini stavano giocando, io mi sono avvicinato e mi hanno preso chiudendomi poi in vasetto di vetro. – il re allora avvicinò una delle sue chele al piccolo, in modo da poterlo avvicinare meglio a sé.
- Ti hanno fatto del male? – chiese con apprensione. Antares abbassò lo sguardo, e il re sentì una morsa al cuore.
- Mi spiace piccolo. Purtroppo molti umani hanno paura di noi… - ma il piccolo Antares lo interruppe.
- Una bambina però mi ha salvato, ha gridato loro di lasciarmi in pace e… - il piccolo cominciò a piangere.
- Cosa Antares? – lo scorpioncino raccontò allora al re di come quei bambini torturarono la ragazzina tirandole i capelli e schernendola, lasciandola poi coi lacrimoni da sola.
Antares cercò di avvicinarsi a lei e quando posò la piccola chela sulla gamba di lei la bambina si ritrasse spaventata, temendo probabilmente che lui la pungesse.
Antares le rimase accanto finché non si calmò. Lei lo fissò e capì che non doveva avere paura di lui, anche se lo scorpioncino leggeva una nota di repulsione nello sguardo di lei.
Nella colluttazione con gli altri bambini le era scivolato un piccolo cesto di vimini, lei lo raccolse chiedendo ad Antares di entrarvi, dicendogli anche che non gli avrebbe fatto alcun male.
Quando raggiunsero i limiti del bosco lei depose il cesto e gli intimò di andarsene e di non tornare più. “Voi scorpioni non mi piacete, mi fate paura e non siete per niente carini. Però anche voi avete diritto di vivere se non fate del male a nessuno. Scappa e non tornare”.
Da allora erano passati diversi mesi, e tutti i giorni il piccolo Antares sgattaiolava nel villaggio, ben nascosto per controllare la sua nuova amica, ed essere certo che stesse bene.
Aveva così capito che la bambina cercava di aiutare tutti gli animali, anche quelli che temeva, perché credeva nel buon cuore di ognuno di loro. Sargas sorrise.
Il suo sogno non era infranto. Una piccola scintilla ancora brillava in lui, e con il piccolo Antares se ne era accesa un’altra, ancora più brillante.
- Un giorno diventerò grande e forte come te, mio re, e allora la proteggerò.
- Chi proteggerai?
- Lei, e tutti noi ovviamente. La porterò qui e ne farò la mia sposa. – Negli occhi del piccolo scorpione brillava una bellissima luce, e Sargas capì che lui era il prescelto. Lui avrebbe posto le basi per un nuovo e brillante futuro.

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Assistenza / Aiuto per tablet, segnalazione involontaria
« il: 04 Ottobre, 2014, 22:01:08 pm »
Salve, spero di essere nella sezione giusta.

Non è da molto che sfrutto il tablet, e ogni tanto, fra caricamenti lenti e altro, mi capita di digitare o cliccare erroneamente il tasto sbagliato.

Intanto che stavo scorrendo una pagina ho cliccato erroneamente "segnala ai moderatori", mi si è aperta la pagina di segnalazione ma son subito tornata indietro senza cliccare altro.

Volevo sapere se facendo così non ho fatto danno (spero vivsmrnte di no, mi scuso fin da ora per ls mis imbranataggine). L'altro giorno stavo anche per segnalare me stessa, quindi figuriamoci.

Mi spiace scocciare per un problema così stupido  :nuu:, io e la tecnologia a volte facciamo a pugni...

Buona serata e grazie anticipatamente.

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Fan Works / Shera si mette all'opera XD
« il: 18 Settembre, 2014, 21:46:54 pm »
Hello, io sono l'esempio lampante di come si possa rovinare l'arte con la propria arte XD.
Ok, non faccio ridere nessuno  :nuu: non sono bravissima, ma spinta un po' dal fatto che volevo dare un volto ai personaggi di cui scrivo, e un po' anche dal fatto che a furia di vedere il moroso mi è tornata la voglia

Fan art dedicata a Dragon Trainer
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Maldestro tentativo di fare una fan-art ritratto di Colin Farrell XD
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Personaggi random originali
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Legati ai racconti  *plego
Aidan e Alex.
Aidan è una specie di diavolo/alieno, è una storia lunga, e io lo adoro  *zitto
Primo tentativo con gli acquarellabili fra l'altro
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Alex e Luc
So che non son fatti benissimo, ma Luc mi è uscito Figo *_*
Le mani nel secondo invece erano una schifezza.
Luc è diminutivo di Lucifero XD quello vero, almeno nel mio racconto (sì, il diavolo per eccellenza XD)
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Akylina e Kane
Kane ha il colore dei capelli diversi perchè normalmente se li tinge... è un elfo, e gli elfi non possono far i pirati  :O_O: quindi si è dovuto "mascherare", anche se tutti i suoi uomini lo sanno e se ne fregano XD
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Alina e Silke  *plego Silke e Rel
Sebbene Rel sia più carismatico, Silke ha un posticino speciale nel mio cuore. Ah, son gemelli separati alla nascita
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E passiamo ad alcuni dei tarocchi che ho fatto. (Sì, li so leggere  :XD:) Posto solo i miei preferiti ^^
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Non sono bravissima, ma di tanto in tanto mi piace far qualcosa ^^

Aggiungo anche una fan art che ho fatto per il mio ragazzo, anzi, 2. Sono dei suoi OC.
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Fan art di Chick-P dei polli kung fu XD
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Presentazioni / Hello ^o^
« il: 16 Settembre, 2014, 11:44:04 am »
Salve a tutti, finalmente son riuscita a completare la registrazione (maledetto hotmail  :arrab:, gmail comincio seriamente a rivalutarti).

Vedendo le presentazioni cominciavo a preoccuparmi, sono una che si dilunga facilmente, ma andando a ritroso ho capito che potevo concedermi qualche riga in più XD.

Giusto, che sbadata, ho scritto quasi quattro righe e ancora non mi sono presentata, piacere sono Barbara, classe '89 (25 anni già compiuti, sono una cancerina  :pucci: ), nata a Bergamo ma di origini veneto-friulane (con qualche piccola goccia di sangue austriaco  :U_U: ).
Escludendo la peripezia della registrazione sono stata parecchio indecisa sul fatto di iscrivermi o meno, oramai mi limito alla frequentazione fissa di un solo forum, e della gestione di un blog (aggiornato con la stessa frequenza in cui vengono trasmessi programmi decenti nella tv pubblica).

Ovviamente adoro Saint Seiya,  :cuore:, fin dalla tenera età quando lo vedevo trasmesso dalla odeon, o canali regionali oramai spazzati via.
Da piccina avevo una predilezione per Seiya e Aioria (sarà che era l'unico dei cavalieri d'oro che non aveva la voce esageratamente matura, e guarda caso la voce "ufficiale" era la stessa di Satomi di Kiss me Licia ). Crescendo mi son presto dimenticata dei bronzini passando a personaggi ben più interessanti  :huohuo:, con buona pace del mio ragazzo che sopporta, neanche tanto silenziosamente, questa cosa. Almeno son riuscita a farmi fare due fan art  :cuore:, Non riesco ancora a fargli apprezzare la serie, ma ha ammesso che alcuni personaggi sono interessanti e che Lost Canvas non è poi così male (avrò più fortuna un giorno con i nostri figli U_U).
Mi sono riavvicinata a questa splendida saga grazie anche a dei video parodia-recensione trovati sul tubo. Mi sono spanciata dalle risate, e così, ho ripreso in mano la serie, sbranandola in pochi giorni  :LOL:
Si capisce che ultimamente sono invaghita di Dohko? No, perchè in tal caso lo dico, mi piace XD

Negli ultimi anni mi sono un po' allontanata dal mondo di anime e manga, e solo nell'ultimo ho fatto diciamo la riscoperta, cominciando a preferire manga di 20 anni fa.
Tra i più recenti che salvo sono, citazione d'obbligo, Lost Canvas (che ammetto mi piace quasi più dell'originale Saint Seiya), Crazy Girl Shin Bia (manga coreano Shojo) e boh O_O in questo momento tabula rasa.
Sono appassionata di videogiochi, toccatemi Prince of Persia, No one lives forever o Legacy of Kain e divento una piccola ma adorabile belva ^^
Musica ne ascolto varia, non amo quella italiana, ma qualche gruppo o autore (tipo TARM) lo salvo.
Letteratura, beh, è la mia passione XD leggo tanto, e scrivo tanto (non si era capito, vero? Non avete già preparato torce e forconi per scacciarmi  :paiura:)
Oh giusto, ho 25 anni, non vado a scuola quindi dovrei lavorare... diciamo che è più facile farsi dare un prestito da Paperone che ottenere un caspita di lavoro oggi come oggi  *err.
Il mio diploma (attestato di qualifica) ahimè mi sega parecchio le gambe, ma mica mi arrendo U_U

Di sicuro avrò scordato di dire qualcosa, ma per il momento è forse giunta l'ora di chiudere XD. Non ho il dono della sintesi, mi spiace, mi dilungo spesso e inutilmente talvolta.

Spero di trovarmi bene ^^

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