Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento  (Letto 3715 volte)

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Offline Anto di Gemini

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Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« il: 20 Gennaio, 2016, 11:57:48 am »
Lord Rhal di Mefistofele dopo il ritorno dello spectre di Canaan mando alcuni soldati a presidiare il perimetro del castello ed innalzare una barriera, per difendere meglio il castello da un eventuale attacco da parte dei saint. Intanto il principe Il Principe Paul Esterházy II, si godeva lo spettacolo degli scontri, dei soldati spectre li inviati, contro le sue creature poste nei sotterranei del castello o contro la sua guardia personale e ciò lo divertiva molto


Spoiler
Centro addestramenti: al primo ingresso qualsiasi giocatore della fazione ottiene un bonus di +3stm. Durante la difesa di questo centro i giocatori infliggeranno sempre 2 danni aggiuntivi ogni qual volta un attacco abbia successo.

Dopo ogni missione si ha la facoltà di andare nel centro di addestramento della propria fazione, per poter aumentare la propria esperienza nell'utilizzo delle tecniche delle altre specializzazioni tramite degli scontri/allenamenti. Dopo ogni missione si ha la facoltà di usufruire di due sessioni di allenamento. Per ogni allenamento superato si guadagnano 2 punti.

Maestri o Creature

Caverna con l'effige dell'Occhio
Ulrik o la Cockatrice : specializzato in Manipolazione del Cosmo


Caverna con il Serpente con le Ali
Cassio o il Jabberwock : Specializzato in Velocità


Caverna della testa di  Coccodrillo
Hagrenor o Ammit : Specializzato in Contrattacco


Caverna della Zanna
Brhams o Vellosa : Specializzato in Forza


Caverna Delle Corna
Alicia o Perito: Specializzato in illusione


Caverna Segreta
Virtral o Banshee: Specializzato in psicocinesi


Stanza del trono
Principe Paul:Insegna l'utilizzo delle Arti Trascendentali

Nota:Gli allenamenti alle arti Trascendentali sono disponibili solo dopo che si è raggiunto il  Livello S Gran Maestro nella propria specializzazione


[close]
« Ultima modifica: 22 Febbraio, 2016, 20:30:18 pm da Anto di Gemini »
Lord of Nightmare a Hellmaster Phibrizio prima di distruggerlo
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Offline Anyol

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #1 il: 26 Gennaio, 2016, 03:10:50 am »
Caverna della testa di  Coccodrillo

Ammit : Specializzato in Contrattacco

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Ero giunto all'interno della fortezza-castello che apparteneva al Principe Paul Esterházy II; un maniero sottoposto al controllo delle schiere degli specter di Hades. Ero stato inviato lì per affinare le mie tecniche e per diventare più forte.
Dopo aver concluso la mia missione nell'Italia meridionale avevo passato alcuni giorni a riposare, per permettere al mio corpo di riprendermi completamente dallo sforzo necessario che avevo sostenuto per completare in modo completo il compito che mi era stato assegnato.

Il biglietto dove mi era stato indicato di recarmi mi fece girare per le sale del palazzo lungo corridori e scalinate presenti su più piani, facendomi al fine discendere nei sotterranei del castello, raggiungendo un enorme corridoio e fermandomi davanti a un portone in ferro battuto pieno di incisioni che avevo visto soltanto su libri provenienti dall'Europa, quando ancora vivevo nelle praterie nordamericane.

I ghirigori e le immagini in ferro battuto non davano possibilità d'errore: erano tutti segni e simboli provenienti dall'antico Egitto, per cui dietro quella porta avrei certamente trovato la creatura che attendevo da tempo. Posai la mano sul fianco, estrassi la chiave del lucchetto che mi era stata concessa e tolsi la catena alla porta, oltrepassando l'uscio e immergendomi nell'oscurità. Dietro di me la porta si chiuse nella catena tornò a stridere, per poi appena tintinnare e infine smettere di muoversi.

Davanti a me c'era solo il buio,ma i miei occhi erano abituati all'oscurità e quando finalmente delle piccole torce iniziarono a illuminare l'intera stanza, tornai a vedere poco alla volta e con nitida chiarezza ciò che mi circondava: una caverna, simile a un'immensa arena ovale scavata nella roccia si estendeva per decine di metri innanzi a me. Le colonne, alcune divelte, altre ancora integre, rendevano il terreno disomogeneo; ossa di cadaveri, terriccio e sabbia imbevuti di sangue e sudore rappresentavano il vero significato della parola Colosseo e pur non essendoci alcune norme statua al suo ingresso, quell'arena sembrava realmente essere il grande anfiteatro Flaminio tanto decantato nel tempo.

Giunsi al centro del terreno, aspettando che quella creatura si palesasse, ma i minuti passavano e lei non appariva. Persi la cognizione del tempo per aspettarla, ma alla fine la mia testa non fu vana e la testa da coccodrillo di quella creatura ancestrale emerse da un varco spazio-temporale, posando le zampe anteriori leonine sul terreno e sedendosi su quelle da ippopotamo. sembrava che stesse aspettando una mia mossa, ma io continuai a osservarla senza muovermi, fino al momento in cui non mi stufai della lunga attesa e senza attendere ancora cercai di attaccarla.

Lei fu più veloce di me, quel corpo così mal assortito riuscì a scansare il mio pugno, carico del violaceo cosmo che possedevo, colpendomi con l'esterno dell'allungato muso da coccodrillo che possedeva sbalzandomi addosso a una colonna ancora integra. Se non avessi avuto con me la supplice, forse avrei sputato più sangue di quello che la mia bocca rigettò sul terreno.
Mi aveva insegnato che a volte bisognava saper attendere il momento giusto prima di affondare il colpo decisivo, fosse anche il primo da infliggere al proprio avversario. Svenni pochi attimi dopo averla vista raggiungermi, sovrastarmi e calpestarmi col suo grosso culo.

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Fine prima sessione di addestramento in CONTRATTACCO.
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Mi risvegliai il giorno dopo in una delle sale del palazzo, lì dove alcuni servi del padrone di casa mi avevano portato perché il combattimento non era piaciuto al Signore di quelle terre. Non era stato per niente soddisfatto della mia prova e per questo, nonostante quella grossa bestia mi avesse risparmiato la vita, lui aveva fatto in modo che io non potessi fuggire.

Impiegati alcuni giorni per riprendermi dallo smacco non tanto fisico, quanto morale: quella creatura mitologica per un terzo coccodrillo, per un terzo Leone, per un terzo ippopotamo, era immensamente forte eppure io certo di poterla battere. Mangiar, beffi, nutrii il mio corpo e poi decisi di tornare a combattere.

Anche questa volta, dopo aver varcato la soglia, il buio e l'attesa furono mie compagne, ma questa volta quando la creatura si palesò davanti ai miei occhi le fiamme dell'anfisbena la colpirono all'improvviso senza lasciarle alcuna possibilità di difendersi e reagire. Da quel momento in avanti iniziammo un lungo balletto per decidere chi di noi due dovesse essere la vittima dell'altro.

Nonostante io a volte riuscissi a schivare i suoi attacchi, almeno quelli più semplici, a me sembrava che lei stesse giocando con al gatto con il topo e lei dei due era la micia che si divertiva a farsi bloccare gli attacchi, indebolirsi, fiaccarsi sotto i colpi delle mie tecniche mortali, ma senza cadere mai definitivamente.

Il signore di quel castello si stava finalmente divertendo; i vedeva soffrire, mi vedeva braccato da una bestia proveniente da miti e leggende che neppure conosceva, ma che lo trastullavano nella sua vita inutile. Il sudore il sangue che grondavano significava che quello scontro io non lo sto sottovalutando, macchine ferme rappresentava ogni cosa.

Fino agli ultimi istanti combattei disperatamente, cercando di arrestare quella che, con il tempo e con lo scambio di colpi, sembrava diventare una bestia sempre più forte. Ero io a indebolirmi, oppure era lei a diventare irraggiungibile? Non me lo riuscii a spiegare, ma iniziai a capire La frustrazione che gli spagnoli avevano provato quando gli avevo umiliati e massacrati.

Sentire sulla mia pelle quello che io ero in grado di fare non aveva prezzo, ma aveva un nome e quel nome corrispondeva alla sacra bestia egizia Ammit, colei che mi aveva nuovamente sconfitto, ma che era stata in grado di farmi rendere conto di quanto la capacità che gli erano proprie potessero realmente essere letali. Per l'ennesima volta segni e mi ritrovai, al mio risveglio, disteso in un letto: questa volta il cibo che mi attendeva era tutto pregiato. Il signore di quel castello aveva apprezzato lo scontro, ma io non ero ancora soddisfatto e sicuramente sarei tornato lì, presto o tardi.



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Fine seconda sessione di addestramento in CONTRATTACCO.
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Offline ShinAnslasax

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #2 il: 01 Febbraio, 2016, 23:29:18 pm »
Caverna con il Serpente con le Ali

Cassio o il Jabberwock : Specializzato in Velocità

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Nefas, lo specter di Quetzal, era appena rientrato dalla sua ultima missione, ma subito decise di ripartire per un altro viaggio. Lord Wimber lo aveva messo al corrente dell'esistenza di un luogo in cui i guerrieri infernali potevano addestrarsi nel miglioramento delle loro specializzazioni. L'albino aveva tutte le intenzioni di sfruttare la cosa a proprio vantaggio. Il norvegese aveva come il brutto presentimento che anche i cavalieri devoti ad Athena si stessero potenziando in maniera analoga giorno dopo giorno, pertanto non poteva restarsene fermo con le mani in mano a farsi superare da loro.
Lo specter di Quetzal arrivò al Castello Forchtenstein in tarda serata. L'antico maniero apparteneva al Principe Paul Esterhazy II, un uomo a cui piacevano molto le lotte fra super uomini e mostri. Strani gusti i suoi. Tuttavia, il norvegese non era tipo da mettere in discussione le passioni degli altri, a lui bastava il semplice fatto di poter far progredire le sue capacità come velocista. Si, il cavaliere oscuro mirava ad incrementare il suo punto di forza naturale oltre ogni limite. Nefas rese omaggio al padrone di casa e si fece indicare verso quale caverna dovesse recarsi per sostenere il proprio duro addestramento.
L'antro era quello situato nella fitta foresta nera nei dintorni del castello di Forchtenstein. Il giovane dalla pelle diafana restò calmo e concentrato, mentre si inoltrava nello stretto tunnel roccioso in cerca del suo avversario. Si sentiva galvanizzato dall'idea di aumentare le sue doti di velocista e, in effetti, il suo corpo traboccava di nuove energie (+3 Stm permanente). L'aria era fredda, ma non in maniera tale da recargli effettivo disagio. Dopo aver percorso diverse decine di metri in avanti, il tunnel finì in un ampia cavità sotterranea dotata di una vasta apertura sul soffitto. Quest'ultima era mimetizzata da fuori per via dell'incredibile proliferazione di piante rampicanti.
Tale pertugio avrebbe permesso perfino ad una creatura di grossa taglia di usare questo posto come la propria tana personale. In effetti, vi era un enorme rettile alato sull'altro lato della cavità, un mostro proveniente dai tempi del mito che si sentiva a dir poco infastidito dalla presenza di un intruso umano. Egli partì subito all'attacco, dimostrando di possedere un'agilità e una velocità sorprendenti. Lo specter di Quetzal era stato colto di sorpresa, reagendo proprio all'ultimo istante. Se avesse tardato un solo istante in più, le fauci del serpente si sarebbero chiuse sopra la sua testa senza alcuna pietà. Questa era una vera lotta per la sopravvivenza, altro che un banale addestramento.
Incapace di reggere il passo svelto della bestia, lo scandinavo si limitò esclusivamente ad eseguire delle rapide mosse elusive, cercando di abituarsi a quel ritmo forsennato. Quando i primi segnali di pesante affanno cominciarono a farsi sentire sul fisico del cavalieri infernale, lui riguadagnò agilmente lo stretto pertugio da cui era venuto. Il serpente alata era di stazza troppo ingombrante per poterlo raggiungere, quindi Nefas poteva rilassarsi senza problemi. Decise perfino di schiacciare un breve pisolino per recuperare tutte le energie spese.

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Fine prima sessione di addestramento in Velocità.
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Poco prima dell'alba, una tonante voce risuonò nel lungo corridoio. Apparteneva al principe, su questo non vi era alcun dubbio di sorta. Intimava l'albino a riprendere subito il proprio faticoso addestramento, altrimenti sarebbe stato dato in pasto al mostro. Evidentemente l'uomo aveva fatto scavare dai suoi uomini una "zona safe" munita di pesanti sbarre di ferro, attraverso la quale poteva assistere in tutta tranquillità alle lotte in corso con il serpente alato. Vennero lanciati allo specter alcuni pezzi di pane raffermo per fargli fare colazione, poi lo spettacolo sarebbe ripreso a pieno ritmo.
Nefas si focalizzò nuovamente sulla pura fase difensiva, ma il mostro sembrava ora molto più agitato ed inferocito della sera precedente. Stavolta il cavaliere infernale venne catturato da una sferzata di coda del serpente alato. Lui venne proiettato con violenza contro una parete, riportando forse l'incrinatura di un paio di costole. Il dolore era lancinante, ma lo stoico norvegese non ne voleva sapere di cedere le armi tanto facilmente. Il cavaliere oscuro rotolò di lato per evitare la carica della bestia e riprese così le dovute distanze di sicurezza da essa. Non c'era verso per poter provare un attacco, all'albino non gli venne mai concesso tale fortuna.
L'albino era ancora troppo immaturo nella sua specializzazione di lotta, ma di fronte ad un pericolo mortale, i suoi tempi di reazione si stavano sensibilmente accorciando sempre più. Lo specter di Quetzal riuscì ad uscire dalla caverna tutto intero. Certo, il giovane dalla pelle diafana aveva riportato diversi lividi, graffi e contusioni ovunque, ma si trattava di cose di poco conto. Nulla che qualche giorno di assoluto riposo potesse sistemare. Il principe era rimasto in parte deluso dallo spettacolo offertogli a titolo gratuito, eppure avrebbe dovuto comprendere meglio di chiunque altro l'estrema difficoltà di quella sfida.
Nefas dal canto suo voleva essere capace, in un prossimo futuro, di poter muoversi in maniera ancora più rapida di quella dannata bestiaccia troppo cresciuta. Questo era il suo giuramento personale. Dopo questi fatti, il guerriero infernale tornò negli inferi, pronto a sostenere una nuova missione per conto del divino Hades.

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Fine seconda sessione di addestramento in Velocità.
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La verità assoluta sulla saga di Asgard

H: La saga di Asgard non esiste nel manga. Lei ha partecipato effettivamente alla creazione di questa storia e dei suoi personaggi?
K: Per niente; ho dato un'occhiata agli script, ma non ho partecipato. Trovo un peccato, tuttavia, il fatto che questa saga sia molto lunga e che abbia costretto ad accorciare il capitolo di Poseidon.


Mime > Saga = Kanon > Mime (l'equazione che non esiste perchè non ha alcun senso logico)

Lode a te Siegfried, il valente guerriero del nord messo in ginocchio da uno Shiryu esausto alla faccia della sua invulnerabilità e potenza cosmica senza uguali.

Offline genesis

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #3 il: 02 Febbraio, 2016, 09:48:13 am »
Lord Wimber aveva accennato ad una fortezza dove potersi addestrare e Jane non vedeva l'ora di poterci entrare... le sue doti di illusionista non le permettevano di sfruttare la velocità dei compagni o la loro forza... ma lei doveva far breccia nelle difese mentali dell'avversario e non le rimaneva altro da fare che allenarsi per rendere questa sua caratteristica mortale.

Si presnetò al castello e chiese dove poteva allenare le sue capacità. Le fu indicata una caverna avvolta dalla nebbia. Lì vi torvò uno strano essere cervide, non l'acttaccò con forza o velocità, ma la sua mente fu pervasa di immagini che la constrinsero a piegare un ginocchio per terra. Il suo allenamento era cominciato e con forza cercò di rendere più deboli quelle illusioni, attancandolo anch'essa con ciò che li carattereizzava entrambi.

Dopo un giorno intero Jane si arrese, la sua forza era troppo debole rispetto all'essere ed uscì a riprendere aria e recuperare energie per tentare una seconda volta.


_____________________
Fine primo allenamento in illusioni
_____________________

Riposata e recuperate le sue energie Jane si ripresentò al cospetto dell'essere. La battaglia si riprentò tale e quale...era ancora troppo debole per lui... le sue sole illusioni non le lasciavano fiato.
L'essere non la degnò di un secondo sguardo... finchè Jane non sarebbe riuscita a far muovere costui non poteva certo permettersi di definirsi un illusionista e si sarebbe recata tutte le volte che poteva a fargli visita.

Le sue forze si stavano affievolendo ancora, ma almeno il cervide la guardo e scosse la testa come ad aver riconscoiuto in lei la perseveranza... la prossima volta sicuramente sarebbe riuscita a farlo muovere


______________
fine secondo allenamento in illusione
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"tu colui che catturò una stella cadente
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il tuo cuore è una mia proprietà"

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La via ti si può aprire solo se credi in te stesso. Saranno le esperienze fatte a dirti qual era la scelta giusta.
Trattenni il respiro vedendo quei capelli neri danzare, mentre la neve scendeva illuminata dalla Luna. Era come un ciliegio che sboccia fuori stagione

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Offline fishNOjura

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #4 il: 10 Febbraio, 2016, 13:28:52 pm »
giunse al cospetto il grande Canaan
i passi rintoccarono ancora nelle caverne profonde
ove tempo remoto il cosmo dipanò la vita dalla morte

ora passa con animo leggero
pregno dell'azione che andava a comandare

ora giunge Canaan dinnanzi alla Banshee sua devota nemica.


CANAAN di Papillon
specializzazione PSICOCINESI
addestramento PSICOCINESI nell'antro della Banshee

*Giunse in Ade la missiva, una lacrima di violaceo metallo; cangiante ed eterna, nel palmo della mano del Papillon racchiudeva l'invito a superare finalmente la sua condizione; la sua natura esigeva un avanzamento, non poteva dirsi spectre se non fosse divenuto finalmente padrone del suo spirito.

Con il teletrasporto entrò nel Castello che già conosceva; dinnanzi a lui il quadro dell'antico Maestro Drakul. Alle sue spalle lo spavaldo e meritevole Principe.*


Principe: - Dunque vuoi ancora darmi gioia?
- Nobile Principe, io anelo a comandare i miei pugni contro di Voi ma ancora non ne sono all'altezza, dunque condurrò me stesso al cospetto dello spirito inquieto Banshee, mia pari.

*Il Principe si mosse appagato dalla risposta, sia per il suo stato superiore che per l'ardire di Canaan, scampato una volta ai segreti del Castello. Dietro di lui un filo sottile fatto di lagrime che condussero l'alfiere sino all'antro dello spirito brettone dell'ira.

Appena pronto un saluto di riverenza e l'attacco dell'eterea signora. Potentissimo portato all'incontro con il teletrasporto perfetto in fase di difesa.*


- Porto due volte me stesso e non terminerò se non quando avrò sorclassato la vostra abilità.

richiedo doppio addestramento nella Psicocinesi.

Alea iacta est..... chi si è fregato i dadi!?!
Padre Dante mi perdonerà: - Venite avanti Anime Prave, fatte non foste pe' viver come bruti ma per morir nella mia canascenza

Offline Anyol

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #5 il: 22 Febbraio, 2016, 20:37:54 pm »
Citazione
Addestramento in
Psicocinesi x1 \ Illusioni x 1
Ero da poco tornato nel regno degli inferi, le mie ferite si erano rimarginate e non avendo ancora ricevuto alcuna convocazione da parte di lord Luxiferre decisi che forse era giunto il momento di andare a fare un salto al castello che già da tempo era sotto la nostra custodia per allenarmi.

Dopo il termine dello scontro in Germania mi ero reso conto di essere ancora debole, troppo debole per i miei gusti: Alessio Mercanti era un umano, ma possedeva un corpo e uno spirito stranamente potente e l'utilizzo di quei manufatti prendeva lui e tutti i suoi servitori dei nemici forse al di sopra delle mie possibilità.

Con questi pensieri in testa attraversai i lunghi corridoi della grande magione e mi fermai innanzi alla caverna delle corna, dove sentì quasi un richiamo. Oltrepassai la grande porta e lei chiusi, mi volontari e tutto ciò che viddi era strabiliante: mi sembrava di essere tornato nelle grandi praterie nordamericane, mentre sopra una collinetta una specie di grosso uccello con la testa a forma di cervo che osservava, aspettando che mi decidessi a muovere.

Guardare quella creatura era strano, anche perché quando si alzò l'ombra che proiettò ai suoi piedi era quella di un essere umano: decisi di passare in sua compagnia tutto il tempo necessario affinché egli mi insegnasse una parte dei suoi segreti.


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Il giorno dopo decisi di tornare nei sotterranei del castello, ma questa volta la mia attenzione venne attratta non da una porta, ma dall'ingresso di un antro che mi condusse a quella che potremmo definire come una caverna segreta. Non un sussurro, ma la voce o meglio il pianto di una donna mi attrasse in quella direzione.

Mettendo piede in quella grossa caverna l'eco dei passi sulla roccia si faceva sempre più forte, rimbalzando sulle pareti e tornando indietro più volte. Quando fui abbastanza vicino da vedere il viso di colei che piangeva, mi accorsi che questa era una creatura spettrale e l'urlo che lei emise mi travolse completamente.

Lo spettro della donna mi guardava, i suoi occhi fiammeggianti mi incutevano un profondo terrore e la sua voce penetrava nella mia anima: neppure la materia per come la conoscevo era mai entrata così in profondità dentro di me, lacerandomi e stordendomi. Sopportare quel dolore, combattere contro la volontà di scappare, resistendo strenuamente a quella presenza fu un'esperienza traumatica, ma non mi arresi e continuai.

Al termine di quella giornata mi resi conto di come i poteri della mente potevano realmente essere un'arma in grado di ferire la materia senza quasi sfiorarla. Torna nelle stanze del castello per riposarmi, ma ancora non trovavo pace è solo alcuni giorni dopo, quando torna ai nel regno degli inferi, lontano dalla creatura spettrale presenti in quella caverna segreta, riuscii a trovare quella pace interiore che mi era mancata così tanto.
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Offline Sirio79

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #6 il: 27 Febbraio, 2016, 22:27:46 pm »
Dimitar aveva appena finito la sua missione, e consegnato quanto dovuto al Luogotenente Lord Winder, lo stesso che gli consigliò di andare ad addestrarsi nell'apposito centro. Lui manco sapeva dell'esistenza di un posto simile, quindi uscito dalla dimora del suo superiore, si rivolse ai due Skeleton posti di guardia all'ingresso per farsi dire qual era la strada per raggiungere il Centro d'Addestramento. I due gli indicarono un Castello sulla sommità di un monte, ben visibile da qualsiasi parte dell'Inferno ci si sarebbe trovato.
- Al suo interno, raggiungete i sotterranei e lì troverete 7 caverne, ognuna di esse è un luogo esclusivo per allenarsi, ma di più non sappiamo, a noi quel luogo è interdetto. -
Dimitar ringraziò e si involò direttamente verso il Castello. Raggiunto l'edificio, entrò al suo interno. Trovò strano non trovare nessuno a guardia di quel posto, ma poco gli importava in quel momento. raggiunse una grande scalinata che saliva al piano superiore. Ai due lati due scale più strette scendevano. Ne prese una, scoprendo che si congiungeva con l'altra, formandone una più larga. Questo gioco di divisione e unione durò per diversi piani, fino ad arrivare alla fine. Il sito appena raggiunto ricordava l'antro di una immensa caverna. Al suo centro, per terra era disegnato un Ettagramma, una stella a sette punte. Ognuna di queste riportava sulla punta un simbolo, e indicava l'ingresso di altrettante gallerie le quali sopra la sommità era riportato lo stesso simbolo della relativa punta. Fu attirato da questo simbolo
Spoiler
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Attratto da una forza invisibile, entrò nella galleria. Percorsi pochi metri, arrivò in un'ampia caverna. Al suo interno un'animale somigliante ad un cervo dotato di grandi corna e grandi ali, era ritto di fronte al giovane. In un'attimo l'animale si trovava sia alla sua destra che alla sua sinistra, ma era ancora ben visibile davanti a lui. § Che diavolo.... ma come fa essere in tre punti diversi. Eppure io avverto solo una presenza. § Non ebbe alcun dubbio: due di quelle figure dovevano essere delle illusioni, ma quali? Lo Spectre Infernale cercò di usare tutte le sue conoscenze illusionistiche per scoprirlo. Iniziò evocando delle Visioni Spettrali, ma senza riuscirci. Unì il Campo Dissestato al Gelo Perfido. Ogni tentativo era vano. Nel frattempo le figure multiple dell'animale divennero sette. La mente di Dimitar stava vacillando. Cadde in ginocchio. Era in preda ai pensieri più disparati. Sentendosi sopraffatto, si rialzò e corse subito all'uscita della caverna. Raggiunto l'antro con la stella a sette punte, tirò numerosissimi sospiri per riprendersi dalla brutta esperienza appena provata

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Fine prima sessione di addestramento Illusione
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Riprese le forze, Dimitar volle riprovare a verificare i progressi del precedente addestramento. Rientrò nella caverna con l'animale somigliante ad un cervo. Lo fissò negli occhi, in un'attimo il cervide si moltiplicò in quattro immagini identiche. Il guerriero Avernale, cominciò subito a concentrare tutte le sue energie nell'illusione Strane Pulsazioni ed applicando anche Eccessiva Prudenza. Le copie dell'animale per un'attimo divennero tre, ma in pochi secondi raddoppiarono. Dimitar venne di nuovo sopraffatto dallo sforzo appena fatto. Capì che era ancora troppo debole confronto a quell'essere. Usci dal castello.
- Cavolo è troppo forte, sono ancora troppo debole per poter affrontare nuovamente questa prova. Forse sarà meglio riprovarci dopo la prossima missione -
Prese il volo e si diresse verso la sua prossima meta ancora sconosciuta.

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Fine seconda sessione di addestramento Illusione
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HunterJ, non ti dimenticheremo mai!



Offline genesis

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« Risposta #7 il: 11 Marzo, 2016, 18:39:50 pm »
Si era nuovamente recata ad addestrarsi, la sua ultima missione le aveva dato chiaramente l'idea dei suoi limiti per quanto riguarda la forza fisica e tutte le sue applicazioni, non aveva scelta che cercare di allenarsi il più duramente possibile per ovviare a questa sua mancanza. Era di fronte al castello, lo stesso che l'aveva vista inoltrarsi nella caversa delle illusioni, ma stavolta non sarebbe andata dall'essere che le comandava, si sarebbe recata in un'altra caverna... quella del coccodrillo.

L'essere feroce non l'attaccò per prima, la studiava, con precisione, cercava di vedere il suo stile di combattimento e di capire i suoi punti deboli. La ragazza sapeva che il primo che riusciva a capire l'aversario e anticiparne le mosse avrebbe avuto la vittoria in pugno, solo che lei non era così brava... e provò ad attaccare quel coccodrillo troppo cresciuto. Niente da fare, lui aspettava una sua mossa e si insinuò nel suo attaccò difendendosi e colpendola allo stesso tempo.

Jane era consapevole che non sarebbe stato facile, ma la superiorità dimostrata da costui era evidente... non le rimaneva altro da fare che continuare ad attaccare ed imparare dalle sue tecniche.


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fine primo allenamento contrattacco
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La notte si dice porta consiglio, ma Jane non aveva avuto modo di trovare una soluzione al suo problema se non quello di continuare ad addestrarsi con quel coccodrillo fino a llo sfinimento. Così quel secondo giorno lei non si perse d'animo e lottò finchè non cominciò ad imparare a capire le mosse dell'avversario, vedeva che usava spesso i soliti attacchi, ma non riusciva ancora a decifrarli per bene per carpirne i segreti. Avrebbe tentato e tentato per tutto questo giorno ancora per poi cadere esausta nuovamente.

Gli skelethon dovettero aiutarla ad uscire dalla caverna, lei vide lo sguardo di approvazione del suo guardiano, lentamente ma stava facendo progressi e lui sapeva che presto lei sarebbe tornata


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fine seconda sessione contrattacco
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La via ti si può aprire solo se credi in te stesso. Saranno le esperienze fatte a dirti qual era la scelta giusta.
Trattenni il respiro vedendo quei capelli neri danzare, mentre la neve scendeva illuminata dalla Luna. Era come un ciliegio che sboccia fuori stagione

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Siamo noi ad aprire le porte del nostro destino e a proteggere quello che amiamo

Offline ShinAnslasax

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #8 il: 11 Marzo, 2016, 18:56:47 pm »
Caverna della testa di coccodrillo

Hagrenor o Ammit : Specializzato in Contrattacco

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Nefas, lo specter di Quetzal, era riuscito a portare a compimento un'altra missione per conto del divino Hades. Stavolta era stato solo ad affrontare le innumerevoli insidie celate all'interno del Castello delle Anime, ma questo gli aveva permesso di sviluppare al massimo le sue doti di velocista. Il guerriero infernale aveva raggiunto un nuovo stadio evolutivo in questo tipo di lotta. Stando così le cose, l'albino sentiva che era giunto il tempo di dedicarsi ad altro.
Il norvegese si recò dunque in tarda mattinata presso il Castello Forchtenstein per sostenere una nuova sessione di faticosi addestramenti. Nefas avvertì il Principe Paul Esterhazy III che avrebbe occupato la caverna della testa di coccodrillo e non quella della serpe volante come il nobile signore poteva aspettarsi in un primo momento. Giunto sul luogo, il giovane dalla pelle diafana fece dei grandi respiri, poi entrò coraggiosamente nell'antro del mostro per affrontarlo faccia a faccia. Non ci mise molto tempo a scorgere l'Ammit sul fondo di un ampio spiazzo roccioso.
La creatura egiziana emise un terrificante verso di battaglia non appena scorse l'intruso in armatura violacea. L'albino schivò i primi affondi con le sue formidabili doti di velocista, così da carpire tutti gli schemi d'attacco del proprio avversario prima di proseguire con il vero allenamento. Dopo circa cinque minuti di mordi-e-fuggi, Nefas decise di parare con il braccio destro l'artigliata della bestia, rispondendogli prontamente con un diretto sinistro mirato sul volto. Il colpo risultò troppo debole per poter sperare di impensierire il mostro, il quale non si fermò affatto dal voler perseguire l'invasore della sua tana. La sua successiva carica fece cadere a terra lo specter di Quetzal, quasi riuscì a travolgerlo con le grosse zampe.
Per un paio di ore, il norvegese ripetè questa estenuante sequenza di lotta. Fatica e dolore presero a farsi sentire in maniera insopportabile, così Nefas decise di prendersi un lungo periodo di pausa. Uscì dalla caverna, divorò una sostanziosa razione di cibo che si era fatto consegnare dai servitori del principe e poi si fece una meritata pennichella pomeridiana per ristabilire il pieno delle sue energie fisiche.

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Fine prima sessione di addestramento in Contrattacco.
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Nel tardo pomeriggio, il giovane dalle pelle diafana si risvegliò dal suo sonno ristoratore. Si sentiva in gran forma e desideroso di portare avanti un secondo round con la terrificante creatura egizia. Nefas entrò nella caverna contrassegnata dal marchio della testa di coccodrillo, salvo ritrovare l'Ammit proprio li dove lo aveva lasciato per l'ultima volta. L'inconsapevole compagno di addestramento sembrava ancora versare in uno status di profonda frenesia e rabbia, tanto che il guerriero infernale ricadde nella sua cattiva abitudine di eludere i colpi in arrivo, piuttosto che cercare di pararli al meglio delle sue possibilità.
Nefas riprese un buon ritmo di lotta dopo un paio di minuti trascorsi ad analizzare nuovamente gli schemi di attacco del mostro inferocito. Inizialmente pagò il pegno di essere sbattuto contro il pavimento e i muri della grotta, caricato e artigliato a più riprese, tuttavia il norvegese riuscì sempre a proteggersi dai letali morsi di quel feroce abominio, poiché se questa tragica fatalità si fosse verificata... sarebbe stato un facile "game over" per la sua giovane vita. Sotto l'eccitamento del principe venuto fin li per godersi lo spettacolo da una posizione sicura, l'albino non si perde d'animo e riuscì a sferrare dei contrattacchi maggiormente incisivi.
Il Sole tramontò, lasciò subito il posto alle tenebre della notte. Nefas era consapevole di non avere più una sola goccia di energia per poter affrontare degnamente l'Ammit, così decise di ritirarsi con una manovra elusiva e guadagnarsi l'uscita dall'antro del mostro. Lo specter di Quetzal doveva ritornare in giornata in Ade, poiché grandi cambiamenti erano in atto fra le nutrite schiere dell'esercito del divino Hades. Forse anche il norvegese medesimo ne sarebbe stato presto coinvolto, quindi doveva tenersi pronto a tutto. Il giovane dalla pelle diafana si congedò educatamente dal Principe Paul Esterhazy III, facendo ritorno a casa in volo.

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Fine seconda sessione di addestramento in Contrattacco.
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La verità assoluta sulla saga di Asgard

H: La saga di Asgard non esiste nel manga. Lei ha partecipato effettivamente alla creazione di questa storia e dei suoi personaggi?
K: Per niente; ho dato un'occhiata agli script, ma non ho partecipato. Trovo un peccato, tuttavia, il fatto che questa saga sia molto lunga e che abbia costretto ad accorciare il capitolo di Poseidon.


Mime > Saga = Kanon > Mime (l'equazione che non esiste perchè non ha alcun senso logico)

Lode a te Siegfried, il valente guerriero del nord messo in ginocchio da uno Shiryu esausto alla faccia della sua invulnerabilità e potenza cosmica senza uguali.

Offline Anyol

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #9 il: 15 Marzo, 2016, 18:06:21 pm »
Addestramento in Illusioni x2

Avevo passato le ultime ore di veglia a ripensare a tutto quello che mi era successo durante gli scontri contro i tre ribelli dell'Ade, domandandomi come e quanto avrei dovuto migliorare per poter servire al meglio il regno degli inferi, ma non ebbi alcuna risposta dal vuoto attorno a me, mentre rimasi disteso nel comkdo letto messomi a disposizione dal Signore della città di Dite, metre attendeva che mi rimettessi in sesto quel tanto che bastava per mandarmi ancora una volta in missione, ma io non ero ancora pronto e lo sapevo.

Sgattaiolai non appena mi ripresi quel tanto che bastava per torare in superficie e fare visita al castello preso in custodia dagli specter, lì dove quello strano essere dall'ombra umana sembrava mi stesse attendendo, quasi avesse avuto il sentore che sarei riapparso a breve nella sua vita.
Passammo diverse ore insieme, mentre lui si prendeva gioco di me e io imoaravo, in quel lasso di tempo che sembrava allungarsi a dismisura, come destreggiarmi all'interno dei suoi giochi illusori, ma in fondo erano solo giochi quelli.

Terminai quella prima sessione d'addestramento abbastanza soddisfatto, in quanto ero riuscito a carpire pochi piccoli segreti che mi permisero di prendere padronanza dei poteri di cui dsponevo in modo più completo.

-------- fine prima sessione d'addestramento

Il giorno dopo mi svegliai nel castello sotto il controllo delle armate degli inferi, ripensando a tutto quello che avevo affrontato in quei giorni e a quanto lontano fossi ancora dal mio obiettivo: raggiungere i più forti guerrieri al servizio del sommo Hades.
Scossi il capo, tornando coi piedi per terra e drigendomi nuovamente verdo il luogo arcano dove quella strana creatura mi attendeva ancora una volta.

Provai a penetrare all'interno di quel luogo da un altro punto d'accesso, ma tra le nebie lui era lì e  attendeva, pronto a prendersi nuovamente gioco di me con le sue illusioni come di fatto avvenne. Si divertì a farmi girare attorno a lui, debilitandomi quel tanto che bastava per rendermi quasi inerme, giocando al gatto con il topo come lui ben sapeva fare.

Lo vidi illudermi e sfiancarmi, pur senza mai ferirmi concretamente, quasi stesse contenendo le sue forze per giocare ancora con me o per non restare lì da solo chissà per quanto tempo ancora.
Lo lasciai fare e cercai di carpire quanti più segreti dai giochi illusori che lui sperimentava su me, fino al momento in cui non mi resi conto che il tempo per tornare alla città di Dite era gunto e congedandomi da lui attraversai un nuovo portale e feci ritorno nel regno che mi era più consono, pronto a combattere nuovamente per la causa di Hades.
I'm the watcher in the dark.....

Offline Gorgarr

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #10 il: 17 Marzo, 2016, 01:58:32 am »
§ Addestramento in Manipolazione del Cosmo x2

Di ritorno nella Città di Dite, Gorgarr avea udito ripetute voci di un novello presidio sito nella terra amica di Germania, laddove nel Castello Forchtenstein il nobile principe Paul Esterházy II possedeva un'inusitata collezione di arcane creature reperite in luoghi e circostanze che ratteneva segreti, e le rendeva disponibili per i guerrieri avernali onde affinare le proprie abilità. Il giovane era quanto mai scettico...chi mai era costui, e dove o come avrebbe mai potuto reperire esseri tanto poderosi ed asservirli alla sua volontà? Tutto ciò aveva il sapore della millanteria, ma il signore di Dite decise che la faccenda meritava un sopralluogo personale...se mai tali bufale si fossero rivelate veritiere, egli avrebbe colto di buon grado l'opportunità che gli veniva servita...alcuni sussurravano che già diversi dei più potenti alfieri dell'Ade lo avessero fatto, ma egli non aveva avuto occasione di parlarne con nessuno.

Giunto in loco, il giovane ebbe memoria delle sue nobili origini, e presentandosi con formale sussiego, venne ricevuto dal principe stesso, il quale fece sfoggio di pari cortesia. Gorgarr tentò più volte di volgere la conversazione nella direzione dell'indagine su quanto lo incuriosiva, ma il suo interlocutore svicolava agilmente dalle sue domande poste con falsa noncuranza...ed alfine, il giovane desistette, giacchè ulteriore insistenza sarebbe stata indice di cortesia, e ciò sarebbe stato sconveniente. Egli dunque si limitò a chiedere informazioni sulla creatura che avrebbe dovuto affrontare per ottenere una maggiore padronanza delle energie che era solito manipolare, ed ottenne l'indicazione di recarsi presso una delle caverne sottostanti il castello stesso, contrassegnata dall'emblema di un occhio...

Non trovando di meglio che assecondare quanto gli era stato detto, Gorgarr si recò in loco...la caverna era proprio dove gli era stato indicato. Al suo interno, le tenebre erano irregolarmente spezzate da strani lampi di luce rossastra, dall'aspetto assai inquietante...non v'era che da entrare, e la soglia fu alfine varcata. Lungo un angusto budello tortuoso, il giovane mosse il passo per quelle che sembravano diverse centinaia di metri, in una surreale atmosfera in cui i lampi rossastri continuavano a fendere l'oscurità, e l'aere stessa sembrava vibrare d'energia...alfine, il pertugio ebbe fine, e sfociò in un'ampia caverna in cui la luce rossastra dominava su ogni altra cosa, rifratta da curiose stalattiti cristalline che ne rivestivano la volta...fu allora che il giovane la vide...

...la creatura troneggiava al centro della caverna, et avea sembrante frammisto fra quello di una delle gigantesche bestie che calcavano la terra in epoche ancestrali ed i draghi del mito...la sua stessa scorza appariva luminescente, ed al centro del suo volto mostruoso, che incoronava un lungo collo, troneggiava un singolo e grosso occhio dallo sguardo maligno da cui tutta quella luce sanguigna promanava. Non vi fu tempo per pensare o per studiare oltre quell'essere misterioso...un verso sordo scosse le pareti, e l'occhio si piantò sulla figura di Gorgarr, il quale venne inondato da una raffica di aghi cosmici apparentemente provenienti da ogni dove. Egli cercò riparo come meglio poteva, ma non v'erano luoghi sicuri in cui rifugiarsi...donde quella creatura traesse la propria fonte di cosmico potere era un altro mistero che presto o tardi sarebbe stato rivelato, ma al momento la sopravvivenza era la preoccupazione primaria del signore di Dite, il quale era stato investito da quel primo assalto che lo aveva colto del tutto di sorpresa. Presto ne giunse un secondo, ed il giovane tentò di ricorrere alle manovre difensive a cui era maggiormente avvezzo...tuttavia, esse si dimostrarono fallaci nei confronti di un assalto che sembrava provenire allo stesso tempo da ogni dove. Se la propria surplice non lo avesse degnamente protetto, Gorgarr ne sarebbe stato straziato...ma non se la sentì di scommettere sul proprio destino con il terzo attacco che sarebbe giunto or non a guari. Ma come difendersi contro un assalto che sembrava non avere corpo? Una sola opzione appariva plausibile...il terzo assalto giunse, ma questa volta l'avatar dell'ira era adeguatamente preparato. Sollevando il proprio cosmo ardente come barriera difensiva intorno al suo sembiante, il giovane ne venne protetto in ogni direzione...contro una degna difesa, quell'assalto si dimostrò molto meno soverchiante di quanto era apparso in prima istanza. Il cosmo che lo aveva sino allora sferzato venne quasi del tutto assorbito dalle sue difese, ed il giovane ne fu rinvigorito. Dinanzi a questi eventi, la bestia ristette, come in attesa...poi accovacciandosi al suolo sembrò disinteressarsi della presenza altrui, e si addormentò...

...Gorgarr rimase interdetto. Se non comprendeva la natura di quella creatura, ancor meno comprendeva le sue intenzioni o il suo atteggiamento nei suoi confronti. Egli, tuttavia, iniziò a sospettare che essa non fosse ostile...non del tutto, e che nel suo essere vi fossero da sondare profindità insospettate. In silenzio, egli uscì dalla caverna, che non era più scandita dai lampi rossastri di poc'anzi...avrebbe richiesto asilo per la notte al principe, e l'indomani sarebbe tornato, sperando di trovare almeno alcune risposte alle sue domande...


§ Fine prima sessione di allenamento in manipolazione del cosmo

La notte era trascorsa...il principe Paul si dimostrò un ospite squisito, ma non fece trapelare nulla dei propri segreti. Il giovane riposò nei quartieri che gli erano stati assegnati, ed il mattino seguente consumò una frugale colazione con una certa fretta...gli premeva far ritorno nella caverna dell'occhio, per scoprire cos'altro quell'arcana et misteriosa creatura aveva in serbo per lui...una volta terminato, prese rapidamente la direzione della propria meta, accomiatandosi dal principe, che comunque sembrava essere stranamente consapevole di quanto accadeva in quelle profondità.

La caverna attendeva, ed il giovane notò che i lampi rossastri avevano fatto ritorno...la creatura era ben sveglia ora, e quei lampi erano indice della sua attività...forse, persino un tentativo di comunicare con qualcuno, chi poteva dirlo...ma al momento, se di un messaggio si trattava, Gorgarr non lo seppe interpretare. Penetrando ancora una volta l'angusto corridoio, egli raggiunse l'antro della bestia, la quale con un verso gutturale prese a squadrarlo intensamente sin dal primo istante che egli mise piede nel suo dominio...la luce del suo occhio era ancora più intensa, ed essa appariva adirata dalla presenza del giovane, ma non diede in escandescenze come si sarebbe potuto sospettare di un essere selvatico. Sembrava che le manifestazioni della sua contrarietà fossero misurate quanto quelle di uno scaltro et vissuto guerriero...concentrando il proprio sguardo, questa volta dal suo occhio si dipartì un fascio concentrato di energia cosmica pura, mirato alla figura del giovane che ancora una volta ne venne colto impreparato...il cosmo che aveva eretto in sua difesa si dimostrò fallace contro un assalto tanto concentrato, ed egli venne violentemente sbalzato verso la parete della caverna, della quale fece ruvida conoscenza...

La bestia aveva cambiato strategia...ma quale belva era capace di un simile acume tattico? Probabilmente, belva non era...e Gorgarr avrebbe fatto bene a tenere bene a mente questo fatto. Il secondo attacco seguì dappresso il primo, di cui avea le medesime caratteristiche...il giovane, però, fu ora lesto ad adattarsi, ed i suoi movimenti evasivi furono questa volta ben più efficaci di quando essi tentavano di scansare un assalto proveniente da ogni dove...questo era un colpo preciso, e con una sapiente movenza sarebbe potuto essere scartato...così egli fece, ancora ed ancora, evitando buona parte dei danni che sarebbero derivati dalla gragnuola di assalti a cui la bestia lo stava sottoponendo...essa, tuttavia, quest'oggi non era affatto soddisfatta del proprio operato...o forse di quello del giovane, chissà...e non voleva saperne di desistere. L'avatar dell'ira, dunque, di puro istinto, decise di passare all'attacco...fra un colpo e l'altro, sfruttò la propria stessa movenza evasiva per spiccare un balzo nella direzione del mostruoso volto del suo avversario, e disegnando nell'aere un preciso paraboloide di luce pura il suo pugno avvolto da un bozzolo di cosmo si diresse verso il rubeggiante occhio spalancato. La bestia si avvide di tale intenzione, e si volse a difesa...il pugno mancò il suo bersagio principale, ma si stampò comunque sul di lei volto, strappandole un verso di disappunto.

Atterrato al termine del proprio assalto, Gorgarr si volse nuovamente, pronto a rinnovare le sue difese...ma la bestia aveva arrestato il proprio attacco. Ella lo guardò, come a voler cogliere nel suo sembiante un mistero ancor più grande di quello da essa stessa rappresentato. Deinde, con fare pigro et lento, tornò ad accucciarsi al suolo, e sembrò riprendere il proprio sonno...

Gorgarr era pensoso, e si chiedeva il significato di quello strano atteggiamento...di sicuro, però, ora sapeva che le voci erano veritiere, e che quel castello ospitava veramente le curiose creature che il suo tenutario millantava...sentendosi rinfrancato nell'uso delle proprie abilità, il giovane decise che i molti misteri che quel luogo e quell'essere in particolare rappresentavano sarebbero stati argomento di indagini future...sarebbe tornato, questo era certo. Ed avrebbe compreso quanto quella bestia...se bestia era davvero...intendeva trasmettergli. Un portale per gli inferi venne aperto, e la figura dell'erede di re Flegias vi svanì prontamente...
"Flegïàs, Flegïàs, tu gridi a vuoto, disse lo mio segnore, a questa volta più non ci avrai che sol passando il loto"



...togliti dalla mia strada...

Offline Blood Poisoning

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #11 il: 30 Giugno, 2016, 11:52:13 am »
Il castello di Forchtenstein era un imponente maniero in Austria, al confine con l' ungheria. Presidiato dal  Principe Paul Esterházy II, era stato dimora di rhal di mefistofele.
Incassato fra le montagne con una torre a mirar le valli circostanti colme di verde silvestre un luogo impressionante difatti, adibito a fortezza per gli spectre più volenterosi e desiderosi di migliorare.
Apprendere nuove tecniche non era affatto semplice, necessitava infatti una grande varietà di avversari in modo da adoperare la propria immaginazione per risolvere i problemi più disparati; questo le missioni per conto di Hades potevano farlo come non farlo. Il principe creò quindi nei sotterranei della struttura una sorta di "zoo" se così si poteva definire.
Blood non vi si era mai recato in vita sua. Il castello era una conquista recente per così dire.

Con indosso la sua nera armatura bussò all' ingresso ed il guardiano lo fece entrare. Una volte entrato nel castello lo impressionarono subito gli affreschi nel cortile; ma non poteva temporeggiare in mezzo a tanta bellezza, si trovavva lì per addestrarsi ed il tempo scarseggiava perchè Pandora presto lo avrebbe incaricato nuovamente di una mansione. Il principe si trovava proprio nel cortile intento a leggere uno spesso tomo sulle origini delle nobili casate d' austria ( o almeno così si evinceva dal titolo del libro); la sua posa era perfettamente eretta ma naturale, simbolo inequivocabile della sua nobile nascita ed educazione.

Blood gli si avvicinò per rivolgere parola ma questi senza nemmeno alzare lo sguardo dalla sua lettura gli fece cenno di attendere con la mano, dopo qualche istante si alzò chiudendo il libro:
-scusami ma quando sto per finire un capitolo voglio sempre terminarlo. odio lasciare le cose a metà. immagino tu sia qui per allenarti Blood di acheron, se non erro velocista.... la caverna del Jabberwock farà al caso tuo. seguimi

La foresta cresceva rigogliosa attorno all' apertura nella roccia che ospitava la creatura. Il principe si congedò e lasciò lì Blood che fece il suo ingresso nella caverna.
Un gelo non del tutto sgradevole veniva irradiato dalla terra. La brina ricopriva tutto in una candida coltre che si faceva mano a mano più spessa mentre il luogotenente procedeva.
Nel silenzio più assoluto si sentì un rumore sommesso, raschiante. Blood mandò giù un groppo di saliva e si preparò psicologicamente a voltare l' angolo.
Come si era aspettato, la creatura si trovava lì al centro di un antro più ampio in cui questa potesse muoversi. A Blood parve chiaro perchè la creatura non fosse scappata: era incarcerata in una prigione naturale fatta di roccia e terra e la sua stazza ne impediva la fuga.
La creatura volse subito lo sguardo verso di lui. Annusò l' aria, dilatò le narici e le pupille, studiò l' umano che aveva invaso il suo covo. Poi l' umano studiò lei, corpo snello e possente , scaglie azzurrognole e viscide ricoperte anch'esse di brina, fauci possenti in grado di spezzare un manzo con un solo morso.

Così si sfregò le mani e fece uscire il suo cosmo. Blood saettò per dei primi attacchi poco convinti; sondare le difese e le movenze avversarie era molto importante.
La creatura mostrava molta resistenza ma la sua stazza gli era d' impaccio soprattutto quando lo spectre sgusciava al di sotto delle sue zampe. Un punto ceco, le zampe posteriori.
Difatti il lungo collo della creatura non le permetteva di voltarsi con sufficiente rapidità. Blood soppesò tutte le informazioni raccolte. Forse dandosi uno slancio contro la parete sarebbe riuscito ad assestare un colpo sufficientemente veloce da mettere fuori gioco la belva. Così fece il primo tentativo aggrappandosi ad una sporgenza rocciosa con le mani, poi rotolando fra le zampe della furia ed infine slanciandosi dalla parete a pugno proteso.
Il colpo andò a segno, ma la creatura si dimostrò più veloce del previsto e schermò l' area designata con un ala.
Blood continuò per ore a sondare le difese della creatura , ma questa partì inaspettatamente alla carica facendo una finta a destra con un artiglio ed infine colpendolo sulla sinistra con la coda. L' acheron scaraventato dall' altra parte della caverna si trascinò fino all' uscita per medicarsi ed  abbeverarsi.
-Dannazione. questa creatura è furba.
 


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              Fine della prima sessione di addestramento in velocità
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Presto si formò un grande livido da contusione al braccio sinistro dello spectre. Ma poco gli importava. Aveva rimuginato sul da farsi ed infine era giunto ad una conclusione: doveva essere più furbo della creatura, giocare d' astuzia e minare le possibilità della bestia.
Entrò tirò il fiato e si rimise all' opera, il Jabberwock con uno sguardo assassino da rettile che rispose ad ogni suo attacco. Ma proprio quando Blood stava per assestargli un pugno sul muso, il luogotenente fintò lasciando la sua immagine residua che venne attaccata con un alata. Giusto in tempo lo spectre saltò verso il soffitto e colpì un grosso spuntone ghiacciato che cadde recidendo la membrana alare della creatura. Il rettile lanciò un grido terribile e si dimenò peggiorando così lo squarcio.
Approfittando di questa situazione Blood saltò giù e tento di colpire la creatura dietro la testa. Nulla, questa si scansò e lo colpì con l' altra ala. Ormai l' ala ferita era libera e null' altro poteva fare se non battere in ritirata.
Blood profondamente scosso e a corto di fiato e cosmo se ne uscì dalla caverna quasi carponi, lasciandosi alle spalle una creatura urlante e furiosa ma anch' essa stanca di combattere.La luce del sole non c' era più. era notte e la luna rischiarava il sentiero per il castello. Qualcuno venne a prenderlo ( impossibile dire chi, dato che la vista del giovane era ormai sfuocata dallo spossamento).
Un sonno senza sogni lo avvolse in un caldo abbraccio e Blood non si oppose ad un tale ristoro dopo una giornata tanto faticosa.


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             fine della seconda sessione di addestramento in velocità
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Spoiler
richiedo il bonus permanente in 3 di stamina e l' incremento di punti specializzazione. grazie
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« Ultima modifica: 01 Luglio, 2016, 15:04:18 pm da Blood Poisoning »

Offline Lyfia Tachibana

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #12 il: 02 Novembre, 2016, 15:35:26 pm »
Ero pronta, terminata la mia missione sui Centauri, capendo da me stessa, che avevo ancora molto da imparare, mi recai veloce e trepidante verso il maniero di Forchtenstein, situato in Austria e posto su un' imponente collina che sovrastava tutto il vilaggio austriaco. Tale fortezza era di proprietà di Lord Rhal di Mefistofele che avevo avuto modo e piacere di incontrarlo durante la battaglia contro i nemici egizi, ero stata felice di dar il mio appoggio militare, ma sapevo che dovevo divenire più forte, potente se volevo davvero esser un'aiuto migliore ai miei compagni.
Indi varcai il ponte levatoio facendomi annunciare dalle guardie che vi eran poste li come protezione del luogo,una volta entrata nel cortile vidi subito il Principe, intento a dar una punizione a un soldato poco diligente a suon di frustate, mi avvcinai a lui, scusandomi per averlo interrotto, ma non potevo perder tempo, presto mi avrebbero assegnato a una nuova missione, indi dovevo assolutamente allenarmi e affinar meglio che potevo la mia Forza.

Il principe terminò la punizione al poveraccio che chiedendo perdono, andrò subito al suo posto di ronda, ligio al suo dovere, il nobile sollevò uno sguardo malizioso verso la mia procace figura, ero abituata a tali sguardi, lo lasciai fare, poi mi disse.


Ti chiedo perdono per questo spettacolo indecente mia cara. Ma dovevo far capire a questo soldato che chi si rivolta a me, la paga cara, ma tornando a noi, immagino tu sia la nuova specter di Behemoth, mi congratulo per la tua missione precedente, sai, le notizie volano. Sei qui per il tuo allenamento Lyfia di Behemoth, uhm..vediamo, se non erro sei specializzata in Forza ehehe, molto bene...seguimi ragazza, La Caverna della Zanna e Vellosa, ti stan aspettando vieni con me.

Mentre col Principe attraversavo la foresta lussureggiante, diretta verso la Caverna della Zanna, presieduta dalla più forte e feroce bestia che il principe possedeva nel suo zoo, osservavo incantata quel luogo sii interessante ma che aiutava a concentrarsi meglio.
Indi arrivata dinanzi all'entrata della suddetta caverna, il principe auguratami buona fortuna si allontanò permettendo a me di entrare dentro questo luogo oscuro,e pregno di un tanfo mortale e calore immenso, quasi soffocante.
Ma non temevo quel calore, quel fetore, anche perchè ero avvezza a tali odori e calori, visto che un tempo, avevo saggiato sulla mia pelle il gusto del sangue e l'odore acre della morte e il calore che da quelle battaglie, eventi era scaturito.
Ugualmente avanzavo a passi lenti e stando all'erta, mentre avanzavo infatti udii una sorta di ringhio sommesso e un raschiare sul terreno, svoltai l'angolo trovandomi in un antro ampio della caverna e il mio sguardo vide davanti a me il Guardiano di tal luogo.
Una creatura possente, temibile e pericolosa, tutto il di lei corpo era cosparso, soprattutto sulla schiena, di punte affilate come spilli, anzi, notandolo meglio, tali punte ricoprirono quasi tutto il corpo della bestia, Aveva zampe possenti, non troppo lunghe, collo leggermente lungo ma forte e una mascella che avrebbe staccato persino una bestia come Cerbero.
La coda del mostro poi, era lunga e grossa all'estremità , ma che poi si assottigliava come fosse una frusta.
Ci studiammo a vicenda, una parte di me era terrorizzata da quell'essere, mai prima d'ora mi ero cimentata contro quella bestia, ma l'altra me stessa, quella battagliera e affanata di sfide, anelava a combattere metter a cuccia quel bestione.
Quella bestia, era imprigionata in quell'antro, tenuta legata da una catena parecchio spessa e resistente che partiva da un'anello agganciato al suo collo, fin a terminare presso la parete di granito nero posta dietro la bestia.
La mia avversaria, la bestia che dovevo affrontare, mi osservò coi suoi occhi da predatore, dilatò le narici per aspirare l'odore che veniva da me, come a volermi studiare o farmi paura, ma io non ebi timore alcuno, indi la guardai con rispetto e fierezza, facendole intuire che volevo battermi con lei per affinar la mia forza.

Sorrisi verso Vellosa, sfregandomi le mani e innalzando potentee furioso il mio oscuro cosmo violaceo che mi avvolse come un mantello, infondendomi una regalitù e potere tali da soggiogare qualsiasi cosa, persona o animale.
Indi senza pensarci due volte scattai fulminea verso la bestia immane, attaccandola con tutta la forza dei miei pugni e calci, anche se sapevo che come primo attacco non sarebbero stati granchè, diciamo che volevo sondar il campo nemico prima di poter attaccar la bestia al meglio delle mie capacità.
La bestia constatai attaccandola, che sembrava aver dei punti deboli nelle zampe, non era veloce, però cavolo, la sua coda era davvero mica male, agile e scattante, riuscii a colpirmi la bestiaccia, sferzandomi la sua coda contro il mio fianco e sbalzandomi contro la parete di destra, ricaddi al suolo stordita, ma ridendo emozionata, dentro se sentivo crescere la foga della battaglia e saggiai il sangue che raccolsi nella mano e che colava da un graffio posto al mio fianco destro.
Io scattai di nuovo, tentando di evitar i colpi della sua coda, sogghignai vedendo che Vellosa faceva fatica a vedermi, visto il suo collo non molto lungo e tozzo, io sgusciai tra le sue zampe, assestandogli ripetuti e potenti calci al suo ventre, punto più sensibile che essa aveva.
Vellosa era parecchio resistente e forte, mi rendeva felice questa sfida, dovevo trovar il modo per poterle assestar il colpo finale cosi da meterla KO una volta per tutte.
Dopo aver riflettuto su un pò di cose che avevo pensato, scattai verso il fiando destro della bestia, per poi scivolarle sotto alla sua stazza e con poderosi colpi, tempestarla di calci e pungi dati con tutta la forza sia fisica che dovuta al mio cosmo, cosi da renderla più inoffensiva, poi le avrei dato il colpo di grazia.
I colpi che le diedi al ventre, punto debole della bestia, ebbero successo, eran cosi potenti che lei fece una sorta di ringhio potente e di dolore, ma era infuriata, indo sapevo che furba com'era avrebbe potuto schacciarmi con le zampe, indi veloce più che mai, sgusciai via dal sotto di lei e scattai verso un'angolo del suo rifugio, trivando per terra una spada che impugnai a due mani, mi misi nella posa difensiva puntandole la lama affilata contro e aspettai il momento propizio per almen ferirla gravemente Non era mia intenzione ucciderla, ma almeno renderla inoffensiva.
La bestia vedendosi in pericolo, fece scattar la sua coda sbalzando via la mia arma e colpendomi in pieno petto, ma non feremdomi, io venni sbalzata indietro, sbartendo la schiena contro la parete rocciosa, mi rialzai tossendo e riprendendomi.


Dannazione..cough...coughh...sei tosta ragazza mia, ma mai quanto me.

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 Fine della prima sessione di addestramento in Forza
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Ero ricoperta di lividi e piccoli tagli provocati dalla coda della bestia e mia avversaria, ma non mi importava, anzi, il dolore mi rendeva più reattiva, più forte.
Dovevo riflettere e esser più astuta di lei cosi che stavolta l'avrei fregata io e non lei a me.
Rimessami in sesto per cosi dire, tornai ad affrontarla, a testa alta, lasciai che mi colpisse apposta per qualche secondo, ma poi ridendo con aria malevola, attuai la mia contro offensiva.
Difatti creai una sorta di illusione che scagliai addosso a lei, cosi che mentre ella stava per colpir la mia copia con la sua coda, io quella vera, andai dietro lei e con una forza imane che veniva dal mio cosmo edalla brama di vittoria, afferrai la sua coda per poi sollevarla da terra e farla vorticare per parecchi minuti cosi da stordirla, poi sempre usando tutta la mia potenza, la scaraventai al suolo, cosi che ella battè quel suo testone contro una roccia semi appuntita, in preda al dolore per quella bella botta al cranio dal quale sgorgava un pò di sangue, io mi avventai su lei e ripresa in mano la spada e vedendo la bestia capovolta a pancia in su che si dibatteva per tornar in piedi, io, con tutta la forza che avevo e stando in piedi sul suo ventre, conficcai la lunga e affilata lama dello spadone, dritta nel petto, ove batteva il cuore.
Sapevo che li era il suo punto vitale, colpendo quello con la spada, avrei vinto io e lei sarebbe morta, il mio successo era assicurato.
Infatti una volta che la lama si conficcò nel di lei cuore, una grande fontana di sangue sgorgò veloce verso me, ricoprendomi tutta, ero coperta di sangue, sembravo davvero una guerriera infernale.
La bestia colpita mortalmente urlò tutto il suo dolore, indi vedendola in quello stato, mi dispiacque e come premio per la sua tenacia, e alem darle il giusto riposo, le staccai la testa con la spada, un colpo secco e veloce. Vellosa era morta, io ero viva e avevo superato pienamente soddisfatta il mio duro allenamento.
Quando sentii gli ultimi rantoli di Vellosa, uscii dalla caverna, stanca, sofferente e ricoperta di sangue dalla testa ai piedi, zoppicavo e mi tenevo la mano al fianco ferito.
Sollevai lo sguardo verso il cielo, ormai si era fatta notte, il cielo era trapunto di stelle e splendeva una luna piena illuminava il sentiero che conduceva al castello.
Non so chi venne a prendermi, vidi solo una figura umana, sfocata che venne verso me e mi portò dentro al castello per curarmi, ero svenuta.
Un sonno ristoratore e calmo mi avvolse, dandomi pace e sollievo, io non feci obiezioni e mi lasciai cullare da quel sonno ristoratore e curativo.

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 Fine della seconda sessione di addestramento in Forza
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Spoiler
richiedo cortesemente il bonus permanente in 3 di Stm e l' incremento di punti specializzazione. grazie ^^
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Lode a te Mio Signore Hades.http://saintseiyags.altervista.org/index.phpUna GemellinaOscura.Tua devota FigliaLyfia di BehemothLa manza degli Inferi[/i]

Offline Sirio79

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #13 il: 03 Novembre, 2016, 01:24:15 am »
* Durante la missione lungo le rive del Flegetonte, Dimita si rese conto quanto le sue tecniche illusionistiche fossero così inutili per aiutare i propri compagni nella lotta. Ciò aveva quasi costato la vita alla bella amazzone Lyfia. Così penso che recandosi nuovamente alla Caverna delle Corna, presso il Castello di Forchtenstein. Lì sicuramente il cervo alato Perito poteva allenarlo per colmare quesa lacuna.

Arrivato nuovamente davanti alla Creatura e alle sue immagini multiple, creò subito l'illusione da campo che conosceva: il Gelo Perfido. Credeva che così facendo avrebbe potuto cancellare almeno le immagini false di Perito. Ma sebbene ora si sentisse più forte, questo tentativo fu vano. Nemmeno il successivo uso di Perdite degli affetti insieme ad Egoismo ed Eccessiva Prudenza potè sortire l'effetto desiderato. Ogni mossa che tentava di fare risultò totalmente inutile.
Se non riusciva a annullare delle semplici illusioni multiple come avrebbe mai potuto riuscire a difendere i propri compagni. Messosi in ginocchio battè a terra i pugni lanciando un grido di disperazione.*


- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH -

* Sopraffatto e stanco per i tentativi appena falliti, Dimitar a testa bassa uscì dalla Caverna. Ma deluso e ammareggiato per il fallimento non si rese conto di aver fatto un nuovo passo per apprendere meglio la Padronanza delle arti Illusorie.*

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Fine prima sessione di addestramento Illusione
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* Dopo aver ripreso le forze e calmato il proprio animo, si alzò in piedi.*

- Eppure deve esistere un modo per riuscire ad annullare quella terribile illusione. -

* Armato di nuova determinazione rientrò nella Caverna per affrontare nuovamente Perito a suon di illusioni. Questa volta non si sarebbe mai risparmiato. Trovantosi di nuovo alla Creatura cornuta e alata, la guardò dritto fissa negli occhi esclamando * - Vedrai, prima o poi riuscirò a distruggere la tua terribile illusione multipla. -
* Così dicendo iniziò a concentrarsi, iniziò a generare alcune delle sue illusioni più forti: Visioni spettrali, Campo dissestato ed Eccessiva prudenza. Sebbe le immagini speculari divennero leggermente distorte non vi riuscì ad eliminare del tutto. Nemmeno quando aggiunse anche i potenti Perdita degli affetti, Strane pulsazioni ed Egoismo. Nulla di fatto. Anche questo tentativo era miseramente fallito. Ormai quasi privo della sua forza cosmica decise di abbandonare nuovamente la caverna. Prima di uscirne, si voltò indietro e, rivolgendosi a Perito promise: - Non finisce qui. Vedrai che la prossima volta riuscirò a spuntarla ed allora sarò veramente pronto ad aiutare degnamente i miei compagni. Alla prossima, maestro. -
Uscì definitivamente dalla caverna e si mise in cerca di nuove missioni da affrontare. *


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Fine seconda sessione di addestramento Illusione
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HunterJ, non ti dimenticheremo mai!



Offline fishNOjura

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Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #14 il: 17 Novembre, 2016, 13:14:55 pm »
- Banshee che lavi le mani zozze di sangue nello specchio d'acqua che ti riflette,
è un piacere rivedervi ma inizio ad esser pieno dei tuoi consigli e primo o poi il rischio e di distruggervi...


*Le ali del giudice si aprirono nell'ombra mostrando il corpo elegantemente vestito di Canaan, barone dell'Ade che con sicumera avanza mentre la Banshee voltandosi si mosse senza passi, ad un palmo da terra volando contro la gola dello spectre.

Uno spostamento veloce laterale e le mani dello spettro fugarono nel nulla. Il sorrise dipinse la gioia nel volto di Canaan.*


- Non vedete che i fili a mio comando ora sono più letali? Vi cingono l'anima eterea che siete portandovi ad un soffio da me senza ingiuriarmi.

*Il vestito ora cedeva sotto l'arrivo della surplice, nera e terribile.
Canaan levò le mani e fece una marionetta spettrale.*


Spoiler
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Alea iacta est..... chi si è fregato i dadi!?!
Padre Dante mi perdonerà: - Venite avanti Anime Prave, fatte non foste pe' viver come bruti ma per morir nella mia canascenza

Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

Re: Castello Forchtenstein, Centro di Addestramento
« Risposta #14 il: 17 Novembre, 2016, 13:14:55 pm »