Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa


Autore Topic: Contest Mitologico III Edizione! [racconto 2/6]  (Letto 1669 volte)

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Offline nfscarbon4

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Contest Mitologico III Edizione! [racconto 2/6]
« il: 12 Dicembre, 2009, 14:33:49 pm »
RACCONTO N°2

Questo racconto è ispirato dall'avvenimento in cui Efesto scopre che afrodite, sua moglie,
frequentava in segreto Ares come suo amante. e così, il dio zoppo decise di tendergli
una trappola con una rete, dove i ha catturati insieme e li ha ridicolizzati davanti
a tutti gli dei del'olimpo.
  

Quella notte, il Dio macchiato di vergogna, si prepara per la fuga.Egli,
in una coperta, mise spade, scudi, viveri e vesti da guerra.
chiuse il tutto con gli angoli della coperta e fece un nodo a un vecchio
ramo d'ulivo.
Con un profondo sospiro, si diresse verso l'uscita... era depresso per la
vergogna subita da Efesto.Era adirato ma allo stesso tempo demoralizzato per
l'accaduto. Nel tempio, non c'era alcun servo. Ares li aveva congedati;
voleva stare solo...
Dal portone del tempio si udì un bussare. All'udire, Ares ci mise un pò ad
aprire, voleva che il visitatore pensasse che non c'era nessuno.
Ma egli insistette e così, ala fine, il Dio aprì la porta.
Era Efesto, con un gran sorriso sulle labbra e dal portamento fiero. Era
felice dell'accaduto. Ares si girò, lasciando la porta aperta. non lo
salutò neanche.

-Ce ne hai messo ad aprire eh? E i tuoi servi? se ne sono andati?
Forse sono un una locanda, a brindare con gli amici per ridere alle tue
spalle!- disse il dio zoppo pieno di entusiasmo.

-Che cosa vuoi?- gli gridò Ares freddamente

-Sei arrabbiato? Non fare così. e poi, dovrei essere io adirato al posto
tuo. in fondo, sei tu la causa di tutto questo. dovevi lasciare in pace
la mia amata ed eccoti qui a piangere sui tuoi errori-

-Lei però ti ha abbandonato.-

-Affari suoi! Lei mi ha tradito per te. Non la perdonerò mai.-

-E tu ti diverti a vederla piena di vergogna vero? L'Hai ridicolizzata
davanti a tutti gli dei dell'olimpo insieme a me. non mi importa se ho
subito un'umiliazione perchè è anche vero che la meritavo ma afrodite no!-

-Esatto! Mi diverto e me ne vanto.-

-Ma è sempre tua moglie-

-Non Più! non è riuscita a restare fedele al proprio marito. quale umiliazione
può superare questo atto indegno di una Dea? L'miliazione che le ho
infitto è ben poca cosa rispetto all'accaduto!-

Ares per un momento guarda con occhi ribelli il Dio zoppo. dopo un pò
gettò un profondo sospiro, prese a sacca e si diresse verso l'uscita.

-Non è così!- disse Ares con parole calme ma decise.

-Afrodite si è macchiata della vergogna di aver tradito il proprio
marito. Ma se sei un vero Dio, non archititteresti un piano per umiliare
la propria moglie ma lotteresti per lei, per riconquistarla.
Tu, che sei un Dio, dovevi cercare di umliare la persona che ti ha
portato via una persona a te cara. è comprensibile la tua rabbia
verso di lei. in fondo ti ha tradito. ma questa non merita di essere
umiliata dai pari e dagi inferiori. anche gi umani ridono di lei.-

Ares si girò verso Efesto.

-forse è per questo che ti ha tradito. non si sentiva accettata-

dopo queste parole, escì dal tempio passando per i due maestosi portoni,
a testa bassa.

Efesto, rimasto solo nel palazzo, e guardandosi attorno si disse
tra sè e sè:

-Al diavolo afrodite e Ares. Mi rifarò una nuova moglie. forse tra
le satire di Bacco....-



Nel buio sentiero che conduceva Ares verso le campagne, si sentiva
chiaramente una tristezza in lui.
E' stata una giornata piena di dori per la coppia. la rete di Efesto
li aveva trattenuti per tutta la notte, sentendo le risa degli dei
attorno a loro. come dimenticare le loro beffe?
Ares aveva subito un'umiliazione, ma era triste soprattutto
per afrodite. nel momento stesso in cui si era liberata, non
perse tempo a vestirsi, prendere i suoi averi più cari e
fuggire in lacrime, davanti a tutti.
Ares restò tutto il pomeriggio dentro il tempio e solo allora
capì che doveva fuggire anche lui.
in quella notte, lungo il sentiero oscuro che portava alle campagne,
se si prestava ascolto alla natura, si poteva udire il dolore del
Dio Guerriero.

. . .

Passarono alcuni mesi da allora. Ares si era ambientato in una
piccola capanna e passava i suoi giorni ad affilare le armi da guerra
e ad allenarsi.
Dal cieo si vide una luce. e la luce prese sembianze umane.

-E' da un pò che non ci vediamo, Ares-

-Ermes- disse Ares un pò stupito della visita.

-Non ti preoccupare. non sono venuto a prenderti in giro. ormai
tutti si sono dimenticati dell'accaduto. o per lo meno non ne
parlano..-

-che cosa vuoi?- lo interruppe.

-Mi manda Zeus. ti chiede di tornare tra gli dei. in fondo,
siamo una famiglia...-

Ares rimase muto. sembrava esitare a rispondergli.

- Va bene! tornerò-

-Benissimo.-

-e che ne è di Efesto?-

-Nell'assenza di afrodite e la tua, se l'è spassata con e satire
di Bacco. ma ad un certo punto ha avuto una nostalgia per afrodite.
Sapessi con che faccia si presenta agli altri...-

-Capisco-

Nella mente di Ares, navigavano pensieri. forse era così perché
ha capito i suoi errori nei confronti della moglie? oppure è
una semplice nostalgia coniugale?

-A proposito, c'è una lettera per te. è di afrodite-

Ares rimase sorpreso. aveva pensato che per la vergogna, non gli
avrebbe più rivolto una parola nè scitto una lettera.

-dammela!- gridò Ares di fretta. voleva avere notizie di lei.

che fine aveva fatto? come ha passato i suoi giorni dopo che il marito
l'ha umiliata?

Ares aprì la lettera e cominciò a leggere.

'Mio caro.
Perdona Efesto per quello che ha fatto. aveva raione a prendersela
con me e con te. e poi, è sempre stato così. ma a volte penso che mi
sia innamorata di te proprio perchè lui non sembrava interessato a me.
Su richiesta di Zeus, sto per tornare a casa. sarà dura farmi
vedere dai altri Dei ma non posso rimanere nascosta persempre.
Per qunato riguarda a noi due, forse è meglio non vederci più. non voglio
dire che non ti amo, anzi, è proprio perchè ti amo che voglio stare
distante da te.... per non macchiare di umiliazione un fiero
guerriero come te.
Ma io e te saremo sempre legati. e non solo nel cuore, ma anche nella
generazione.
sto aspettando un bambino. è tuo figlio.
non sò come stai reagendo in questo momento ma voglio che almeno lui
simboleggi il nostro amore. lo chiamerò Eros e di lui farò il Dio
dell'amore, per portare tra la gente le stesse sensazioni che
provavamo io e te.
Non dimenticherò mai i momenti passati insieme come amanti
questa è l'utima lettera da amnte che scrivo. dopo di che, quando ci
incontreremo, saremo solo un Dio e una Dea.
Ma Nostro figlio Eros sarà simbolo dell'amore senza ostacoli.
Ti amo tantissimo.


                                La tua Afrodite'
....
Fine


RACCONTO N°3 ---> LEGGI
« Ultima modifica: 19 Dicembre, 2009, 13:43:06 pm da nfscarbon4 »
Una volta serbavo molto rancore per il mio destino. Però ora provo solo gratitudine!
In un attimo così breve della vita rispetto all’immensità del tempo, ho avuto la fortuna di incontrarvi.. fratelli!

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Contest Mitologico III Edizione! [racconto 2/6]
« il: 12 Dicembre, 2009, 14:33:49 pm »