RACCONTO N°5Dalle stalle alle stelle
Dall'unione di Urano, personificazione del cielo e Gea ,la madre terra nacquero molti figli: i Ciclopi , gli Ecatonchiri e i Titani. I ciclopi: giganti con un occhio solo erano eccellenti fabbri, gli Ecatonchiri erano anch'essi giganti ma con 100 braccia, 100 gambe e 50 teste capaci di sputare fuoco, infine i Titani anche loro dotati di grandi dimensioni erano caratterizzati da un immensa forza fisica.
Urano temeva la potenza dei figli quindi decise di imprigionarli nel Tartaro, facendo infuriare Gea che convinse Crono, il più giovane dei Titani, gli unici ancora in libertà a detronizzare il padre; e cosi fece, lo sorprese nel sonno e lo evirò col suo falcetto, riducendolo all'impotenza in tutti i sensi.
In seguito Crono prese il potere, andò a vivere sull'olimpo assieme agli altri Titani, a ognuno dei quali affidò regni e poteri, sposò sua sorella Rea e con lei ebbe molti figli. Crono per paura di subire la stessa sorte di Urano, divorava i suoi figli appena nati facendo disperare la povera consorte. Alla nascita del terzo figlio maschio, Rea sostituì il bambino con una pietra, Crono non si accorse della sostituzione e ingoiò la pietra; Rea affidò il bambino ad un gruppo di persone a lei fedeli, dei pastori. Il piccolo che si chiamava Zeus, fu allattato dalla loro capretta: Amaltea.
Divenuto adulto, Zeus apprese la storia della sua nascita e il destino che era toccato ai suoi fratelli, decise allora di vendicarsi di suo padre.
Riuscì ad incontrare sua madre Rea, la quale decise di aiutare Zeus nella sua vendetta.
Madre e figlio studiarono un piano, Zeus sarebbe stato assunto come coppiere di Crono mentre Rea avrebbe preparato un potente emetico da far bere a Crono cosi che rigurgitasse i figli.
Cosi fecero, il piano funziono alla perfezione, Crono rigurgitò tutti i figli che aveva avuto da Rea: Ade, Nettuno e le loro sorelle Estia, Demetra ed Era oltre alla pietra che aveva sostituto Zeus.
I figli di Crono riuniti decisero di rovesciare il domino dei Titani. Rea predisse che avrebbero avuto successo grazie all'aiuto dei Ciclopi e degli Ecatonchiri ancora prigionieri nel Tartaro. Zeus allora li liberò; i Ciclopi per riconoscenza gli donarono le folgori mentre diedero ad Ade un Elmo che rendeva invisibili e un tridente a Poseidone. I 3 prepararono un piano per sconfiggere Crono e lo misero in pratica con successo: Ade sfruttando l'invisibilità rubò le armi a Crono, Poseidone lo immobilizzò col tridente e Zeus lo colpì con le sue folgori Crono non fu più in grado di combattere, diede il commando al Titano che riteneva più forte dopo di lui: Atlante, il quale organizzò insieme al fratello Menezio la rivolta dei Titani, ma non tutti parteciparono alla rivolta: Prometeo e Epimeteo si schierarono infatti con Zeus, iniziò la guerra chiamata Titanomachia, durò 10 anni
L'esercito di Zeus grazie alle armi dei ciclopi e alla forza degli Ecatonchiri ebbe la meglio, Manezio fu ucciso da Zeus, Atlante fu condannato a sostenere la terra, mentre gli altri Titani furono imprigionati nel Tartaro e sorvegliati per l'eternità dagli Ecatonchiri a eccezione delle titanesse che furono raccomandate da Rea. A questo punto Zeus divise il mondi coi suoi fratelli: ad Ade toccò il regno dell'oltretomba, a Poseidone il dominio del mare e di tutte le sue creature, Zeus sposò sua sorella Era e divenne il Dio del cielo e re di tutti gli Dei
RACCONTO N°6 --->
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