SAINT SEIYA EPISODE 0! IL PREQUEL DEL MANGA CLASSICO TARGATO KURUMADA CHE SVELA I MISTERI SULLA NOTTE DEGLI INGANNI!Per scan e traduzioni andate QUI
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Hasgardone: ribalta il suolo ed è duro come il diamante
Io sto aspettando la nuova serie.Pegasus e compagnia contro la dea Venere,e le sue 7 vergini guerriere.I bronzini dovranno attraversare le 7 case(chiuse).Per poter liberare Atena,dovranno sconfiggere le custodi di ogni casa e recuperare i 7 perizomi di zaffiro.Solo così si potra evocare il potente dildo di Priapo,che libererà Atena.
La maledizione di Hades ha castrato Seiya, quindi Saori ha utilizzato i soldi della fondazione Kido per trasformare Seiya in una donna.Saori deciderà di affrontare la divinità Priapo per fare in modo che il suo Santo preferito ritorni virile come un tempo. E poi Shun si sentirà più virile, ma allo stesso tempo soffrirà di invidia perché sotto sotto il suo sogno è quello di cambiare sesso.Mentre Shiryu, Hyoga e Ikki vorrebbero aiutare Seiya, ma sono combattuti tra riavere il loro "fratellastro" come prima, o tenersi l'attuale Sexy Seiya capace di sollevar loro il morale (e non solo quello ).Shaina è sotto shock, e comincia a dubitare della propria sessualità. Anche se Saiya è diventato una donna, Seiya rimarrebbe pur sempre la stessa persona di cui si era innamorata (solo con un sesso diverso) e quindi l'attrazione rimane.Una storia molto intrigante
Quoto e straquoto Il problema è che non la vedo tanto semplice fare quello che dici.Un'opera incentrata su altre divinità sarebbe bene accetta, dato che ormai dell'esercito di Atena lo abbiamo visto e stravisto... però non credo sia facile farlo rimanendo all'interno delle regole stabilite dell'universo di Saint Seiya... in particolare, faccio riferimento alla seguente verità dell'universo Saint Seiyano: la Terra è il dominio di Atena.Questo significa che per avere un manga che non abbia i Saint come protagonisti abbiamo, a conti fatti, tre possibilità:- una guerra contro Atena, vista dalla parte degli antagonisti- una guerra contro Atena, vista dalla parte di un eventuale alleato di Atena- una guerra tra due differenti divinitàQuesto perché, come sappiamo, per fare uno shonen serve qualcuno da combattere, e a meno di non pensare ad un eventuale ammutinato di qualche esercito che se ne va per la sua strada, le scelte sono quelle Che poi... un ammutinato di un qualche esercito nemico, tipo i Berserker, potrebbe non essere neppure male come idea Delle prime tre ipotesi l'unica che vero fattibile - e l'unica che onestamente stuzzicherebbe il mio interesse - sarebbe la prima... però non so quanto possa essere sviluppata un'idea del genere
Aphro ha centrato perfettamente il problema ma credo che alla fine si sono convinti nel non snaturare troppo Saint Seiya rischiando di essere ripetitivi piuttosto che innovarlo, con la prima stagione di Omega ci avevano provato a mettere qualche elemento nuovo ma poi subito hanno invertito la rotta e puntato sull' "usato sicuro".
La divagazione di Teo è interessante, magari puoi farci un hentai.Cmq tornado alle introduzioni di Omega nonostante tutto erano temi gia riciclati gli elementi e cosi via. Seiya non pecca dal lato battle per la sua semplicità. Pecca perché a volte si ripete in loop, del tipo che hanno scalato le 12 case ben 4 volte (di cui due memorabili e leggendarie), e certi fan si sono troppo abituati guardate Le Porte del Paradiso era un piccolo gioiellino nella narrativa all'interno del suo universo (peccato che abbiamo messo troppa melensità tra Seiya e Saori visto che usciva a San Valentino).
Appunto. Quindi stiamo comunque facendo ipotesi "di scuola", così giusto per filosofeggiare un poco. Non succederà nulla di tutto questo, e partendo da questa come premessa onestamente preferisco che la serie si chiuda così senza assistere ad operazioni di necrofilia avanzata tipo Soul of Gold.
Omega non è stato una svolta in quanto tale, ma poteva essere l'inizio di un percorso. Ci sono i soliti cliché tipo scalata delle 12 case, divinità malvagia che possiede un protagonista, gruppo di bronzini che si forma con un torneo eccetera eccetera...Però era da lodare già il fatto di aver provato alcune formule nuove. Tipo nuovi protagonisti che non fossero bronzini classici (o copie spudorate tipo i vari Tenma) o gold. Tipo una nuova divinità nemica (ND e LC sono andati sul sicurissimo con questo). Tipo un restyling grafico delle armature classiche, o l'introduzione di nuove regole. Insomma, ha provato a smuovere le acque
Sono d'accordo in parte, SoG non era male ma paga i troppi pochi episodi, secondo me se si è decisi come sembra di puntare sul "classico" o "usato sicuro", non so come definirlo, però quando lo fanno, dovrebbero avere rispetto e decenza di farlo bene e non solo mettere in piedi un anime solo come occasione per vendere ulteriori modellini.
Direi che la serie classica è stata omaggiata in tutti i modi possibili e immaginabili fra prequel, midquel, sequel, remake e chi più ne ha più ne metta. A questo punto aggiungere altro sarebbe davvero accanimento terapeutico, a meno che non si prenda coraggio e si decida di fare qualcosa di davvero nuovo, che sfrutti la "formula" Saint Seiya ma senza volersi per forza ricollegare alla serie classica, come tutte le opere suddette fanno chi più o chi meno. Per esempio, la butto lì, qualcosa che abbia come protagonista una casta di guerrieri che non serva Atena ma un'altra divinità.Mi rendo conto che sarebbe "qualcosa che di Saint Seiya ha solo il nome" e che il rischio flop sarebbe altissimo, ma ripeto, visto che di cose legate più o meno profondamente alla serie classica ne abbiamo davvero per tutti i gusti, credo sarebbe davvero l'unica mossa capace di essere un nuovo inizio per il marchio. In caso contrario si può anche restare tranquillamente così, anzi onestamente già di G.A. e Soul of Gold (ma anche della seconda stagione di Omega, così realizzata) non ne sentivo assolutamente il bisogno
Appunto. Omega non è stato una svolta in quanto tale, ma poteva essere l'inizio di un percorso. Ci sono i soliti cliché tipo scalata delle 12 case, divinità malvagia che possiede un protagonista, gruppo di bronzini che si forma con un torneo eccetera eccetera...Però era da lodare già il fatto di aver provato alcune formule nuove. Tipo nuovi protagonisti che non fossero bronzini classici (o copie spudorate tipo i vari Tenma) o gold. Tipo una nuova divinità nemica (ND e LC sono andati sul sicurissimo con questo). Tipo un restyling grafico delle armature classiche, o l'introduzione di nuove regole. Insomma, ha provato a smuovere le acque.Senza riuscirci. Infatti alla seconda stagione siamo tornati a gold E bronzini classici protagonisti, con la medesima formula "divinità malvagia che si cela dietro un protagonista", e le novità della prima stagione praticamente accantonate senza colpo ferire. E ricordo anche qui un sacco di gente indignata per quei cambiamenti che la prima stagione di Omega aveva introdotto, quindi se già c'è stata una mezza rivolta popolare ad un tentativo abbastanza rimido di svecchiare la formula (ricordo critiche tipo "dove sono i gold?" dopo due puntate, o "Pesci che oneshotta Leone? Scherziamo?"), figurarsi cosa può succedere se davvero si decidesse di svoltare...Per questo non succederà. E per questo, personalmente parlando, Saint Seiya farebbe bene a fermare la sua corsa qui.
Mi si potrebbe rispondere che questo discorso vale per tutte le opere derivate. Che la straordinarietà del combattimento contro un dio che si percepiva nell'Elisio viene rovinata da un El Cid random che affetta divinità come fossero prosciutti, o ancor peggio da un Camus che si fa beffe di Oceano (lo stesso Camus sconfitto e superato dall'allievo che al primo tentativo esegue il suo colpo migliore meglio di lui?!). Che la straordinarietà di un gold che si rivolta contro la sua stessa divinità viene resa praticamente la normalità da un Next Dimension in cui vediamo tradimenti a valanga. Che l'impresa dei bronze saint che superano tutte le caste a loro superiori viene resa banalmente scontata da Omega.E sarebbe tutto vero. Il punto è, per l'appunto, che se nei primi casi possiamo ancora chiudere un occhio, c'è un limite a questo continuo riciclo di situazioni, non solo per l'effetto noia ma anche perché dopo un po' ti viene davvero da pensare "ma quindi nella serie classica non è successo nulla di straordinario?". E questo a prescindere da quanto può essere valido qualcosa che ricicla gli elementi di cui sopra.
Io sono sempre stato dell'avviso che gli spin-off abbiano arricchito di molto l'universo di Saint Seiya, che altrimenti sarebbe rimasto limitato alla serie originale (con varie opportunità di spaziare non colto)
Fortunatamente, ci sono state altre mani a lavorare dietro ad altre storie, e sebbene non sia stato tutto rose e fiori, quantomeno ha permesso di smuoversi da una staticità generale che sarebbe rimasta col solo Kuru. Dunque è grazie ad Okada, Teshirogi, Kuori, e anche Toei, che non si è rimasti fermi al palo, o in una situazione di acque smosse solo un poco, stile Dragon Ball (con sempre i soliti identici protagonisti, e le solite saghe e vicende ricalcate dall'originale), ma si è potuti andare un po oltre.
- Episode G ha avuto diversi meriti, è stato il primo spin-off della serie, uno dei quali ha contribuito proprio al rilancio della franchigia dopo una decina d'anni di vuoto. Okada ha innovato lanciando il "doratismo" per primo, alterando le caratterizzazione dei personaggi classici (in molti casi in meglio), nonché gli stessi livelli di forza. Proponendo una storia differente, con diversi modelli di nemici interessanti, per nulla banali, lungi dai cliché del dio arrogante e assetato di potere (tali quali quelli proposti da Kuru). Per non parlare della gestione mitologica avuta qui, probabilmente la migliore della franchigia, dai titani ai primordiali ai singoli miti greci specifici, ma con qualche parentesi anche verso quella egizia.
- The Lost Canvas per lato suo è stato più banale come basi, riprendendo design e poteri dai classici, alcuni concetti di partenza da ND, e andando su Hades. L'innovazione di Teshirogi è stata più nella gestione della guerra stessa e dei suoi attori, in una delle poche cose che siano effettivamente sembrate vicine ad una VERA guerra in SS, aggiungendo ogni tanto trovate inedite qua e là. Decisamente meglio come innovatività sono stati i gaiden, tra svariate mitologie, dinamiche, nemici... lì si, bisogna dare gran merito all'autrice.
- anche Omega, sebbene per me sia tra le peggiori, in termini di novità ci ha provato. Idee spesso banali, ma quanto meno ha tentato di differenziarsi dal solito. I poteri elementali, la scuoletta, gold con abilità diverse dalle solite, i marziani, varie divinità non greche, etc... tutte cose che personalmente mi hanno schifato, e non soltanto a me, visto che quanto tentato di innovare nella prima stagione, nella seconda metà è stato quasi accantonato. Anche se sono lieto che abbia fallito, fu l'unico tentativo di Toei di variare, va detto.
- Episode G Assassin, forse l'eccezione. Prima serie seinen di SS (sebbene anche Sho venga classificato tale), prima serie con un protagonista non su stampo Seiya, differenziazione tra nemici, in un scenario caotico con svariate possibilità, nell'ottica del multiverso... non manca qualche cliché, ispirazione ad altre opere, o fanservice, però si può dire quello più fuori dai canoni, finora.
Tengo un'occhio di riguardo per Saintia Sho, essendo un midquel che cerca di essere altamente coerente/aderente (a differenza di Episode G, prequel, ma della cui coerenza col classico Okada se n'è strafregato), lo spazio per innovare è stato poco, o con innovazioni "leggere", annesse a misteri o rielaborazioni dell'originale, o concentrata più sui singoli antagonisti, ma sempre su livelli moderati.
D'altro lato, come già detto in precedenza, Next Dimension è una palla al piede, il peggiore come novità, tra 12 case e copie spudorate di vicende e personaggi classici, le innovazioni li sono state cosa rarissima finora.
Demerito anche per Toei negli ultimi anni, ma diciamo per le produzioni in generale su Saint Seiya, slegate dal piano dei manga.- Saintia Sho anime, come prendere una buona storia e stuprarla in tutti i modi, con trovate insulse e banali...
Alla fine, sul piano manga Saint Seiya per me dev'essere solo grato di aver avuto diversi autori a disegnarci sopra, ad espandere il suo universo, con storie, stili, visioni, varie e differenti, ad arricchire il tutto in molti aspetti, rispetto a quanto sarebbe rimasto col solo Kurumada, e questo si può ben vedere con ND.
Al contrario, sul piano animato, Saint Seiya è davvero morto con l'adattamento dell'arco di Hades (o va beh, con quello del Canvas), se non addirittura negli anni '80. Omega è stato l'ultimo tentativo di una qualche variazione, dopo basta, sul banale, e in un discendendo sempre maggiore verso l'oblio della schifezza.
Poi certo, in termini di resa generale, i personaggi sembrano tutti più forti negli spin-off. Anche senza esagerare coi fumi di Okada (dove un dio con una scorreggia spazza via una galassia, o dove Shun tira fuori la Rolling Defense planetaria facile facile), è così.
Gli dei Gemelli di LC, sebbene in avatar umano dovrebbero essere più deboli che le versioni mitologiche classiche, appaiono più forti lì.
Sho mantiene alti livelli di coerenza verso il MO, ma Milo ed altri sembrano più forti lì. Aiolia in SoG lo stesso, e non solo. Magari gioca un fattore di spazio mancato, o di pessima gestione avuta nella serie di kurumada, però sì, cosi pare.
E vado pure a fare papiri su commenti vecchi più di 2 anni, va beh
Ringraziamo sempre che abbiamo avuto l'anime storico fatto bene, e nel nuovo millennio Okada, Teshirogi e Kuori, senza di loro, sarebbe stato il degrado più assoluto.
Concordo! Ringraziamo tutti i progetti manga realizzati, che hanno valorizzato e tutt'ora continuano a valorizzare un universo che ha tantissimo da dire oltre una corsa alle Dodici Case replicata dallo stesso autore fino allo sfinimento! I mondi che ci sono nel cuore di Teshirogi, Okada e Kuori riescono a riempire molti vuoti lasciati dentro di noi da Kurumada, quindi apprezziamo ciò che abbiamo e non smettiamo mai di sperare nel domani!
Gente a me sembra che si stia girando intorno all'argomento, senza affrontarlo.