Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Next Dimension Volume 01 - Recensione



Volume 1
Capitoli
00 - Prologo
01 - Dohko e Shion
02 - Alone
03 - Tenma
04 - Amici
05 - La spada del Re degli Inferi
06 - Il risveglio del Re degli Inferi
07 - Il castello di Hades
08 - I guerrieri degli Inferi
09 - La barriera
10 - Suikyo
11 - Calore
12 - L’acqua di Crateris

Data: 9 febbraio - 16 febbraio 2009

Trama
Il prologo comincia nel 1990 dove Hades combatte i Bronze Saint. Pronto a colpire Seiya, si rammenta di un cavaliere di Pegaso che in passato era stato suo amico.
Il resto della storia si sviluppa abbastanza rapidamente e con alcuni colpi di scena, tutta nel passato all’epoca della precedente Guerra Santa contro Hades nel 1750 circa.
Il Dio degli Inferi sta per risvegliarsi in un ragazzino di nome Alone. Doko e Sion, neo-cavalieri d’oro, dopo aver risparmiato Alone perché egli è ancora innocente prima interagiscono con Tenma che scopre di possedere un Cloth (lasciatogli dal suo mentore, Suikyo, silver Saint della Coppa) e poi con lui si recano per iniziare la lotta, ma sono indeboliti dalla barriera già eretta da Hades che si è risvegliato davvero, e hanno la peggio contro alcuni guerrieri degli Inferi, Vermeer e addirittura Suikyo (che appare come un traditore) che però si ritirano: per un caso fortuito e grazie ai poteri del Cloth della Coppa i tre sopravvivono. Poiché l'acqua della coppa fa vedere il futuro, i tre vi guardano dentro. Sion si vede Grande Sacerdote, Doko si vede anziano, Tenma vede, inaspettatamente, Seiya sulla sedia a rotelle.

Personaggi
Suikyo di Crateris: silver saint della costellazione del Cratere o "coppa" del XVIII secolo. Considerato da tutti come un Saint eccezionale, era amico e compagno d'addestramento di Dohko e Shion (giovani).
Di lui si persero le tracce al Santuario, in precedenza si prese cura di due orfani Tenma e Alone, e addestrò il primo in segreto per diventare Saint di Pegasus.
Per poter aiutare suo fratello minore Suisho passa dalla parte di Hades, divenendo uno Spectre, per essere precisi uno dei 3 Giudici dell'Inferno, prendendo l'appellativo di Suikyo di Garuda.

Tenma: orfano e amico fraterno di Alone. Viene addestrato in segreto da Suikyo del Cratere, ed inseguito diventa Bronze Saint di Pegasus del XVIII secolo. Con buona probabilità è la precedente reincarnazione di Seiya(Saint di Pegasus del XX secolo).

Alone: orfano e amico fraterno di Tenma. Un giovane pittore che ha al collo un medaglione con scritte le parole "Your Ever"(uguale a quello di Shun di Andromeda nel XX secolo). E' il ragazzo con il corpo più puro al mondo e lo spirito del Dio Hades per tale motivo si impossesserà di lui, proprio come successo con Shun di Andromeda nel XX secolo.

Saori Kido: la dea Atena del XX secolo, personaggio del manga classico di Saint Seiya, è uno dei personaggi principali anche in Next Dimension.

Saint: sono gli 88 guerrieri della dea Atena, suddivisi in Bronze Saint che indossano i Bronze cloth, i Silver Saint che indossano i Silver Cloth ed infine i più potenti tra tutti, i Gold Saint che indossano i Gold Cloth. I Cloth sono armature dotate di poteri soprannaturali che rappresentano le costellazioni della volta celeste.

Spectre: sono i 108 guerrieri del Dio Hades, signore dell'oltretomba, dotati di armature infernali chiamate surplici. Sono i precedessori dei 108 Spectre visti nel manga classico, nella guerra sacra del XX secolo.
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Analisi della storia
Il volume si presenta abbastanza bene nel prologo con un discreto aggancio alla serie classica e ne preannuncia già gli sviluppi.
Lo stile di disegno non è eccezionale, come mai lo è stato per Kurumada, ma di certo è nobilitato dal colore.
L’intreccio sviluppa il tema dell’infanzia abbandonata, con i fanciulli che vanno verso il bene (Alone) o verso la malvagità (Tenma) in base alle proprie inclinazioni; quest'infanzia, che sembrerebbe lasciata sola, viene redenta proprio dai valori dell’amicizia, di cui si fa portatore chi ha invece ricevuto un’educazione e possiede anche magnanimità - vedi Suikyo con Tenma e Sion e Dohko con Alone. Un buon colpo di scena è il passaggio di Suikyo nell’esercito di Hades, il che comporterà battaglie e conflitti di coscienza nonché il sorgere della domanda “perchè?” e l’introduzione del Cloth della Coppa e dei suoi poteri. Si comprende che Tenma dovrà salvare l’amico Alone svolgendo prima un “tirocinio sul campo” presso altri cavalieri, come avviene nel manga classico. Non mancano però i punti da biasimare, per esempio Il ritiro di Vermeer, ormai vincitore, è già capitato in passato ed è davvero assurdo. Nonostante l’autore parta cambiando contesto storico e personaggi in primo piano, in pochi capitoli tutto torna al suo posto canonico, con Tenma che comincia a lottare da Saint tra i Saint e Hades un pò troppo privo di iniziativa nonostante il potenziale esercito a disposizione. La storia di Suikyo è simile a quella dei Gold Saint redivivi nel manga classico, anche se questa volta egli è realmente tramutato in Specter “regolare”. La storia de cavallino che scaccia gli Skeleton è una trovata ironica, anche se un pò fuori luogo perché spezza la tensione drammatica.

Troviamoci per forza una logica..
Suikyo non ha una Surplice creata apposta ma gli viene data una stella malefica, che però non riesce a possederlo del tutto come già Hades non riuscì a fare con Shun. Sion e Dohko vengono promossi dal grado di Bronze a quello di Gold Saint, una cosa in fondo già vista con la Galaxian War dove in palio era l’armatura del Sagittario e con la capacità dei 5 protagonisti di indossare i Gold Cloth sia in Poseidon che in Hades, ammettendo quindi che si possono avere due Cloth - il che però è un pò in contraddizione con la storia dei Seimeten. Tenma ha avuto un addestramento ma non sa cosa siano i Saint perchè Suikyo deve avergli insegnato solo le tecniche, mentre per un motivo non noto non gli ha parlato del Santuario. Sembra che cavalli e piante non cadano sotto gli effetti della barriera di Hades, anche se questo contraddice leggermente quello che si vede nel manga classico quando il castello di Heinstein diviene Castello di Hades: probabilmente si tratta semplicemente di un momento comico. Non è chiaro del perchè Tenma dovrebbe vedere Seiya e non se stesso.

Novità generali su Saint Seiya emerse in questi capitoli
Sembra che Hades assegni alle anime di morti “importanti” che decidono di schierarsi con lui un corpo temporaneo e una Surplice appositamente creata, mentre se il traditore in questione è vivo, semplicemente una stella malefica con tanto di Surplice regolare. Si confermano i poteri della Coppa, già introdotta nell’Enciclopedia Taizen: guardando nell’acqua si vede il futuro, bevendola ci si rigenera da ferite e stanchezza. Pare che i cloth quando sono danneggiati sia loro che il proprietario, perdano forza e regrediscano così come in caso contrario acquisiscono forza e migliorano: il rapporto tra Saint e Cloth è quindi simbiotico.

Prendiamola a ridere (riassunto comico)
Arrieccoli. Quando fu creato Alien 2 di James Cameron tutti riconobbero che era meglio di Alien 1 ma quando poi si è voluto fare il prequel hanno ripreso il Ridley Scott di Alien 1 che a furia di lambiccarsi il cranio per essere sia innovativo che conservatore ha fato un fritto misto. Così dopo decine di film, serie infinite di manga e di anime, a ricominciare ufficialmente Saint Seiya c’è il Kuru in persona che dopo aver tentato di uccidere a nerbate gente valente come il regista di Hades Chapter Sanctuary o quello del Tenkai hen, colpevoli di lesa maestà per avergli sdrummato le bambinate e aumentato il numero dei personaggi fighi oppure sfornando una storia valida in tempi umani, si mette lui di persona all’opera dimostrando però anche scarsa voglia, forse perchè impegnato nel trasloco che ha dovuto fare da casa sua ormai sommersa dalle tonnellate di merchandising che, destinato ai bambini, viene venduto a peso d’oro agli adulti. Ecco che quindi a volte lascia mano libera alla nipotina di sei anni di aggiungere pezzi di trama o riciclarne altri a piene mani. Cazzu...issimi come sempre gli Specter, soprattutto Suikyo, arrivano come sempre li li per vincere e kuru, come sempre, fa marcia indietro e salva i soliti Saint che dimostrano una perspicacia nulla, le eccelse capacità di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, di avere delle teste di coccio e di fermarsi a fumare canne appena il lettore volta la testa  invece di correre a velocità luce quando serve. Il cavallino arriva a risolvere tutto mentre le tre megapippe si spalmano la maionese a vicenda sui prati pronti a esser fatti facile preda, e tutti i fan avranno detto “meno male altrimenti era già finito”.


Recensione a cura di @Seby85

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