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Autore Topic: Sorcerer (1977)  (Letto 612 volte)

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Offline Cristian di Gemini

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Sorcerer (1977)
« il: 18 Ottobre, 2019, 06:07:15 am »
Il film “maledetto” di William Friedkin, è una pellicola mastodontica di un regista che ha costruito la sua carriera (come affermato più volte da lui) sulla lama di un limite tra successo e fallimento, ma anche un passaggio dovuto dal cineasta che vuole esprimere un’arte personale. Dopo The Exorcist, il regista di Chicago, non ha più trovato gloria al botteghino la maggior parte dei suoi film migliori saranno condannati al fallimento commerciale: Sorcerer nel 1977 viene messo in ombra da Star Wars, Cruising mise quasi a repentaglio la sua vita, To Live and Die in L.A.  fu snobbato negli anni ’80. Le difficoltà furono enormi: Universal e Paramount (i produttori), sovvenzionarono una produzione da venti milioni di dollari, quasi interamente girata nella Repubblica Domenicana, con tecnici che si ammalarono di malaria, problematiche violente tra Friedkin ed il cast sul set tra intemperie e set distrutti dalle forze della natura. Difatti il film può essere comparato in tale ambito ai capolavori Apocalypse Now e Aguirre, Furore di Dio. Sorcerer è un delirio di onnipotenza di un cineasta giunto all’apice del suo successo, che crede di poter sfuggire alle regole e alle dinamiche di Hollywood lanciandosi in una produzione colossale girata lontano dagli Studio, senza rinunciare al sottotesto d’autore, ma integrando la messa in scena con una potentissima metafora spettacolare. Protagonisti assoluti della pellicola diventano (durante il viaggio) i due camion: Peligro (Pericolo) e Sorcerer (Stregone), e quest’ultimo anche esteticamente ricorda il profilo di un demone antico: la cresta ferrata su cofano, i “denti” sporgenti dal radiatore, il colore rosso fuoco, e gli sbuffi dagli scarichi sopra la cabina. Il regista vede bene di renderli degli esseri viventi grazie alle inquadrature (sempre dal basso) che ne mostrano la possenza e la precarietà del suolo in cui essi si muovono, donando così quasi un martirio verso la salvezza (in questo caso intesa come morte) dei protagonisti. Da citare le opprimenti e potentissime composizioni dei Tangerien Dream che regalano quella marcia in più all'atmosfera della pellicola. In conclusione vi è un motivo perché Friedkin è definito "il regista del Male" e questo film è un'altra conferma a tale titolo, visto che il cineasta avvolge tutto nell'orrore (la sposa dal volto tumefatto in chiesa ad inizio film è un dettaglio non da poco) dove non vi è possibilità di scampo o redenzione.

Offline Gemini Saga

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Re: Sorcerer (1977)
« Risposta #1 il: 18 Ottobre, 2019, 12:11:30 pm »
Mai visto e devo dire neanche mai sentito :uhm:
Cmq bentornato Cristian era da un po' che non ti si vedeva e leggeva :)
hunterj, caro amico, il tuo ricordo rimarrà con me per sempre, grazie di tutto.



by etamindraconis

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Re: Sorcerer (1977)
« Risposta #1 il: 18 Ottobre, 2019, 12:11:30 pm »