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Omero ci dice che Achille e Patroclo fossero amanti? no, non lo dice esplicitamente ma essendo i due giovani cresciuti insieme, nello stesso ambiente un pò come accaddrà in seguiot ad alessandro ed Efestione (che si paragoneranno ai 2 personaggi omerici) è probabile che lo fossero. Omero forse non lo esplica perchè dà per scontato che l'uditore greco intendesse appieno quale tipo di rapporto doveva esserci tra i due
in definitiva è quindi giusto che chi traduce specifichi questo concetto secondo me.. perchè magari poteva essere scontato ai tempi di Omero ma sicuramente non lo è ora... Insomma l'ira di Achille nasce anche perchè lui amava Patroclo e non era un semplice amico... insomma se si spiega il concettao si può capire perchè Achille diventa così violento e perde la ragione, al contrario sembra una esagerazione per me fare tutto ciò solo per amicizia
io credo che il legame che legasse Achille e Patroclo non fosse solo amore (che c'era sicuramente), è qualcosa di ancor più profondo che difficilmente si riesce a percepire ai giorni nostri perchè si è perso quel tipo di mentalità e che non riesco a descrivere appieno. Cioè, io immagino sti ragazzini di 12-13 anni che vivono assieme tutti i giorni per 6-7 anni, affrontando una miriade di difficoltà (che può essere il freddo d'inverno, il procacciarsi il cibo, sopportare gli allenamenti, le punizioni etc etc) ed è ovvio che si venga a creare un legame talmente forte da poter portare ad impazzire alla morte dell' "amico".
condivido in pieno.. però tutto ciò spesso viene omesso e si perdono tante sfumature che magari rendevano l'opera più speciale.. quel sentimento profondo e speciale che va oltre l'amore e l'amicizia, fatta di tante cose condivise viene mostrato come semplice amicizie.. come fa un ragazzo alle medie o una qualsiasi persona che non conosce bene la cultura greca antica a capire perchè Achille possa impazzire al punto tale per un amico?
a me è capitato di perdere il mio migliore amico diversi anni fa: vivevamo attaccati, siamo cresciuti insieme facendo le stupidate che si fanno da adolescenti, abbiamo condiviso una marea di cose insieme ma non ho avuto questa reazione, disperazione si ma non avevo il desiderio di spaccare teste a destra e manca, nè di cercare un colpevole (anche perchè in quel caso non c'era), ma ciò dipende, secondo me, anche e soprattutto dal carattere della persona e dal modo con cui si rapporta alla morte
Egill...al liceo abbiamo studiato sulle stesse traduzioni.... ...A parte questo..e a parte che mi inchino a tanta conoscenza (si vedono gli studi che hai fatto!!!)...concorso sul fatto che magari almeno al liceo (alle medie forse sarebbe un pò troppo presto...) si dovrebbero chiarire certi aspetti della vicenda...e non solo..magari di tutta l'opera...chissà che magari negli anni avvenire non accada una cosa simile!!!Io me lo auguro di tutto cuore!!!!
sicuramente la reazione dipende molto dalla personalità di ognuno e dal proprio modo di rapportarsi con la morte, e varia da individuo a individuo... intendiamoci, non volevo spaccare teste qua e la, ne cercare un colpevole ad ogni costo, (perchè anche nei miei casi non ce n'erano) dico solo che la rabbia e la disperazione di una situazione simile può essere facilmente convogliata in odio nel momento in cui c'è una persona fisica che ha la colpa o cmq la responsabilità di ciò che è successo...Spoilermi spiace per il tuo amico.. so cosa vuol dire[close]
Citazione da: Lina Lee - 22 Novembre, 2011, 20:00:07 pmEgill...al liceo abbiamo studiato sulle stesse traduzioni.... ...A parte questo..e a parte che mi inchino a tanta conoscenza (si vedono gli studi che hai fatto!!!)...concorso sul fatto che magari almeno al liceo (alle medie forse sarebbe un pò troppo presto...) si dovrebbero chiarire certi aspetti della vicenda...e non solo..magari di tutta l'opera...chissà che magari negli anni avvenire non accada una cosa simile!!!Io me lo auguro di tutto cuore!!!! Intanto ti ringrazio Lina ma non merito addirittura un inchino poi penso che anche ora si studi su quei testi quindi figurati come sta messa la scuola italiana ti svelo un mio piccolo barbatrucco: in realtà io ho fatto lo scientifico quindi iliade e odissea le ho lette per conto mio (a 12 anni invece di farmi regalare i robottoni le ho chieste esplicitamente ai mie...lo so ero un bambino un pò problematico )per chiarire tutti gli aspetti dell'iliade e dell'odissea non basterebbero i 5 anni di liceo, talmente sono tanti gli spunti di riflessione che se ne traggono, dalla loro composizione fino agli aspetti socio-culturali ed anche economici, ma almeno alcune cose effettivamente devono essere approfondite, magari non il passaggio dall'economia dei palazzi micenei a quella delle poleis, che farebbe addormentare anche me, ma queste tematiche un pò più "giovanili" farebbero anche aumentare l'interesse verso i classici che sta diminuendo
Citazione da: almara - 22 Novembre, 2011, 20:06:35 pmsicuramente la reazione dipende molto dalla personalità di ognuno e dal proprio modo di rapportarsi con la morte, e varia da individuo a individuo... intendiamoci, non volevo spaccare teste qua e la, ne cercare un colpevole ad ogni costo, (perchè anche nei miei casi non ce n'erano) dico solo che la rabbia e la disperazione di una situazione simile può essere facilmente convogliata in odio nel momento in cui c'è una persona fisica che ha la colpa o cmq la responsabilità di ciò che è successo...Spoilermi spiace per il tuo amico.. so cosa vuol dire[close]d'accordissimo con te...certo che la disperazione di quei momenti può portare alle reazioni che hai descritto e ancor di più nel caso di Achille, per tornare al tema, che come giustamente hai fatto notare era uno che non si fermava a ragionare più di tanto...Spoiler anche a me dispiace molte per i tuoi amici...capisco anche che il tuo dolore deve essere stato infinitamente maggiore [close]
Beh,ovvio che non basterebbero i cinque anni di liceo per tutte le problematiche che potrebbero essere prese in considerazione!!Ma almeno le più importanti..o comunque quelle che potrebbero interessare maggiormente i giovani..o magari essere importanti per i loro studi futuri...Per es..chi fa il classico potrebbe essere interessato anche ad aspetti più noiosi come quello da te citato,se magari ha intenzione di intraprendere un determinato tipo di studi all'università...anche se in questo caso sorgerebbero vari problemi...come dividere i vari aspetti a seconda degli studi,ma soprattutto..sfido a trovare qualcuno che al liceo fosse sicuro al 100% di ciò che voleva studiare all'università!!!Sono davvero pochissimi...
Io ho fatto il classico..ma ho avuto mia madre che mi ha regalato la versione facilitata dell'Iliade e dell'Odissea alle elementari..quella coi disegni tanto per chiarirci..perchè a lei non piaceva minimamente la mitologia quando studiava e voleva che io mi ci appassionassi...a posteriori credo che se ne sia pentita amaramente...
ti ringrazio, anche se credo che si soffra tutti allo stesso modo, cioè infinitamente, quando si perde qualcuno che si ama, anche se poi si reagisce diversamente..
Tanto gli studenti soffrono a prescindere..quindi facciamoli soffrire anche così!!!! > >
Quelle versioni esistono tuttora..e le si trova anche dell'Eneide,della Divina Commedia..e dei Miti Greci in generale...se non ricordo male...
beh non ho studiato i vostri stessi testi (nel senso che il mio percorso di studio è un pò differente) però penso che non sia assolutamente necessario che Achille amasse Patroclo per avere quella reazione....Achille era solo un guerrafondaio (lo si può vedere da come viene ingannato per reclutarlo, storia che se non erro scrissi proprio io tempo fa), e come tale rimanere fermo senza combattere in una guerra come quella non era nella sua natura...poi gli ammazzano un amico intimo...diciamo che la morte di Patroclo, per me rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso anche perché più volte la madre (figuriamoci gli altri achei mortali) gli hanno chiesto di rientrare in guerra.....e lui era un tipo a cui piaceva menar le mani
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