il fan club degli appasionati di storia

[angelo]

anche Costantino e tanti altri avevano le mani sporche di sangue

faccio una parentesi su Erode il grande
costui pur avendo le mani sporche di sangue tuttavia non ha mai commesso la Strage degli Innocenti

Ci sono

ti aggiungo 

[Geiseric]

anche Costantino e tanti altri avevano le mani sporche di sangue

faccio una parentesi su Erode il grande
costui pur avendo le mani sporche di sangue tuttavia non ha mai commesso la Strage degli Innocenti

Verissimo. Erode il grande è stato un ottimo sovrano, perché non gli è stato facile barcamenarsi tra i problemi interni (enormi, in seno al popolo ebraico) e la politica estera, caratterizzata da una preponderante e ingombrante tutela dei romani, le mire espansionistiche di Cleopatra e i problemi ai confini con i Nabatei, per non parlare poi dell'abile e subdolo comportamento adottato in occasione della guerra civile tra Ottaviano e Antonio.

[giglio96]

Mi iscrivo!! Roma Caput Mundi

[octopus]

ci sono anche io
mi sembra strano di non aver notato questo topic prima

[Pandora]

beh volendo lo ha aperto solo questo pomeriggio

[Stilicho]

Non è facile giudicare la grandezza degli imperatori (tornando alla domanda che aveva posto Geiseric), perchè essi operano in epoche differenti, con mezzi e risorse differenti.
Un Maggiorano, per dire, non aveva lo stesso potere e gli stessi strumenti di un Traiano.
Quindi valutare non è facile.

Senza dubbio eccelle Augusto, grande traghettatore in un'epoca di transizione e insauratore dell'impero e della pax augustea. A lui si deve il consolidamento delle frontiere dell'impero, grazie a Germanico e a Tiberio, oltre che ad Agrippa (il suo paladino). A lui si deve la trasformazione di Roma da una città di mattoni ad una di marmo. A lui si deve l'impulso culturale ed economico che seguì le crisi legate alle guerre civili. Voto 9

Tiberio fu un grande statista, ma non seppe curare la propria immagine. Inoltre fu molto sospettoso. Voto 7

Positivo il giudizio su Claudio. Voto 7,5

Nerone, al di là di tutte le nefandezze che gli vengono attribuite (alcune vere, altre false), sapeva curare la propria immagine. Era un sognatore e amava sinceramente, forse, il suo popolo. Lo dimostra lo zelo con il quale accolse la popolazione dei senzatetto nel suo palazzo in seguito all'incendio. Troppo innamorato dell'arte, così tanto da ridurre a zero le casse dell'erario. Troppo amante di sé stesso e del suo potere, tanto da creare un impero quasi teocratico. L'amore dei romani nei suoi confronti fu tale che essi continuarono ad adorarlo fin quando Papa Pasquale non rimosse nel XIII secolo la sua tomba da Roma. Voto 6

Vespasiano ristabilì le finanze dell'impero con una oculata politica economica. Uomo probo e retto, esponente migliore della borghesia italica. Voto 8-

Traiano guerreggiò con successo, ma è difficile tracciare un quadro generale del suo operato al di là delle campagne che intraprese. Voto 8

Di Antonino Pio si sa che fu onesto, autorevole e che sotto il suo impero non ci furono guerre. Voto 7

Marco Aurelio fu un uomo che seppe coniugare efficacemente le doti guerriere con quelle intellettuale. Uomo di grande caratura, ma sfortunato nella scelta sulla successione e sfortunato per le carestie e le epidemie che falcidiarono la popolazione dell'impero. Voto 8+

Settimio Severo. Un Francisco Franco ante lettera. Voto 6.

Alessandro Severo. Amato dal senato, diplomatico, bene educato. Carente in autorevolezza. Voto 6+

Gallieno. L'impero andò in pezzi sotto il suo principato. Ma sopravvisse. Preferiva dedicarsi alla ginnastica piuttosto che alla gestione dell'impero. Ma intervenne dove c'era da intervenire e, nonostante la giovane età e le spaventose difficoltà del momento, seppe tenere i nervi saldi. Voto 6+

Aureliano. Quoto quanto detto da Angelo e Geiseric. Voto 8,5

Probo. Ottimo generale. Voto 7-

Diocleziano. Eccellente statista, acuto osservatore. Intelligentissimo. Le sue riforme ritardarano la caduta dell'impero. Seppe avvalersi di gente fidata e la sua leadership non mai fu appannata. Fu l'unico imperatore a dimettersi. Grande. Scellerata la sua politica economica, unica pecca di un regno che, dopo 40 anni, aveva ridato stabilità ad un impero fatiscente. Voto 8+

Costantino. Lo adoro come generale. Per il resto, come uomo, fu una merda. Voto 6,5.

Giuliano. Osannato da Ammiano Marcellino. Denigrato dai cristiani. Intellettuale, caparbio, stoico, brillante, ma Alessandro Magno non poteva essere emulato. La sua campagna in Persia, sebbene coronata da grandi vittorie, fu un fallimento. Voto 7

Valentiano. Apprezzo l'ostinatezza con la quale combatté i Germani. Voto 7-

Valente. Ottimo amministratore. Uomo pauroso e troppo ignorante in fatto di arte militare. Responsabile della disfatta di Adrianopoli. Voto 5.

Teodosio. Grande leader. Ottimo imperatore. Risollevare le sorti dell'oriente dopo Adrianopoli fu una impresa non da poco. Peccato per il suo spiccato e fanatico cattolicesimo. Voto 8

Onorio. Voto 2. Peggiore essere che la Storia abbia mai potuto proporre.

Maggiorano. Voto 7. Ammiro il coraggio e le vedute di questo uomo.

[octopus]

e di Romolo Augustolo che dici? Sappi però che è sotto il suo regno che cade l'impero romano d'occidente.

Di Costantino però dici molto poco, non era solo un abile generale, ma anche un abile politico. Fu lui a porre fine alle continue lotte di religione fra pagani e cristiani (mettendo da parte l'editto), riunendo le rispettive feste in un unico giorno. Se non lo sapete, noi festeggiamo il 25 Dicembre come i Natali di Gesù, ma in realtà essa era una festa pagana legata al culto del sole. Come le domeniche. E' stato lui a piegare la chiesa cristiana a suoi comodi, facendone una istituzione pubblica dello stato, con il Papa a lui sottomesso. Nessun altro imperatore, o pricipe prima avrebbe fatto lo stesso, per la paura di perdere il posto massimo che avevano nella religione.

Quindi per me Costantino lo hai un pò sottovalutato.
Infine manca Giustiniano, imperatore d'oriente, vero, ma riuscì a riconquistarsi l'Italia, con tutta l'africa. Ottimo legislatore, tanto che ancora oggi si fa rifermento ad una sua grande opera legislativa Il Digesto.

[tisifone75]

Ecchime sono quà
Et Voilà
Mi iscrivo, adoro la storia soprattutto quella antica e il nostro bel Risorgimento italiano

[Stilicho]

e di Romolo Augustolo che dici? Sappi però che è sotto il suo regno che cade l'impero romano d'occidente.

Di Costantino però dici molto poco, non era solo un abile generale, ma anche un abile politico. Fu lui a porre fine alle continue lotte di religione fra pagani e cristiani (mettendo da parte l'editto), riunendo le rispettive feste in un unico giorno. Se non lo sapete, noi festeggiamo il 25 Dicembre come i Natali di Gesù, ma in realtà essa era una festa pagana legata al culto del sole. Come le domeniche. E' stato lui a piegare la chiesa cristiana a suoi comodi, facendone una istituzione pubblica dello stato, con il Papa a lui sottomesso. Nessun altro imperatore, o pricipe prima avrebbe fatto lo stesso, per la paura di perdere il posto massimo che avevano nella religione.

Quindi per me Costantino lo hai un pò sottovalutato.
Infine manca Giustiniano, imperatore d'oriente, vero, ma riuscì a riconquistarsi l'Italia, con tutta l'africa. Ottimo legislatore, tanto che ancora oggi si fa rifermento ad una sua grande opera legislativa Il Digesto.

Sì, non ho citato tutti gli imperatori. Ho valutato solo quelli che mi sembravano più significativi e con particolare riferimento alla sola parte occidentale.

Costantino in effetti è stato un grande riformatore. Apprezzo le riforme militari (comitatenses e limitanei) che hanno dato maggiore sicurezza all'impero per i successivi 50 anni e che hanno dato meno adito a rivolte militari. I comitatenses (armate di campagna) seguivano l'imperatore; i limitanei stazionavano sul confine e non erano numericamente formidabili, ma erano comunque composte da truppe flessibili e rapide.
Apprezzo il fatto che dopo Costantino ci sia stata maggiore stabilità di governo.

Per quanto riguarda la religione, Costantino è stato molto abile a divinizzarsi contemperando le idee dei pagani con quelle dei cristiani e promuovendo il culto del Sol Invictus.

L'eccessiva spinta autoritaria, il dispotismo satrapico a cui ha dato avvio e le criticabili scelte economiche depongono però a suo sfavore

[octopus]

se non ricordo male il culto dell'imperatore divinizzato era precedente a Costantino. Anzi, questa era una delle cause delle persecuzione dei cristiani.
Per il resto è tutto vero, però non c'è mai stato nella storia un sovrano perfetto (forse a parte Salomone, ma sarebbe l'unica eccezione)

[angelo]

aggiungo tutti benevnuti


concordo su tutto con stilicho
eh mi spiace per onorio se solo non avesse fatto uccidere stilicone.....

se non ricordo male il culto dell'imperatore divinizzato era precedente a Costantino. Anzi, questa era una delle cause delle persecuzione dei cristiani.
Per il resto è tutto vero, però non c'è mai stato nella storia un sovrano perfetto (forse a parte Salomone, ma sarebbe l'unica eccezione)

salamone in vecchia mi sembra che abbia tradito Dio e si sia messo ad adorare gli dei delle sue mogli

[Stilicho]

se non ricordo male il culto dell'imperatore divinizzato era precedente a Costantino. Anzi, questa era una delle cause delle persecuzione dei cristiani.
Per il resto è tutto vero, però non c'è mai stato nella storia un sovrano perfetto (forse a parte Salomone, ma sarebbe l'unica eccezione)

hai ragione. Il culto del dio sole probabilmente risale ad Elagabalo (o Eliogabalo, che dir si voglia) ed è stato adottato anche da Aureliano. Però Costantino ha ancora accentuato questa divinizzazione, imponendo un rigido cerimoniale di corte e facendosi chiamare dai cristiani "Isapostolo".

Già, Angelo!!!!!
Infatti il nome del mio avatar è Stilicho e colui che ha ammazzato Stilicone è Onorio, proprio colui che più volte fu difeso dal generale semibarbaro!
Su tutte, voglio ricordare la stratosferica vittoria riportata da Stilicone a Fiesole contro Radagaiso, capo di un'orda di oltre centomila barbari che piombarono su una Italia indifesa. Alcune fonti riportano che Stilicone, grazie all'aiuto dei goti di Saro e degli Unni di Uldino e ad alcune truppe romane (per un totale di 25mila soldati), non perse alcun uomo, sterminò gran parte del nemico, una parte la ridusse in schiavitù, una parte la assoldò per rimpinguare le esigue truppe romane.

[octopus]

La dimostrazione che l'ordine e la disciplina militare romana erano a tutt'altro livello, e che non sempre il numero maggiore e garanzia di vittoria

Riguardo alla divinizzazione dell'imperatore, questa era un mezzo per tenere unito l'impero, adorando l'imperatore come divinità si riconsceva la potenza di Roma e la casta politica.

[angelo]

si mi pare che fossero ostrogoti ma ricordo anche che erano molti di più ricordavo 400000 ma devo controllare

[Stilicho]

La dimostrazione che l'ordine e la disciplina militare romana erano a tutt'altro livello, e che non sempre il numero maggiore e garanzia di vittoria

Sì sì, chiaro. L'esercito romano era un esercito di professione. In età tardo-repubblicana e imperiale era praticamente imbattibile. Si poteva perdere qualche battaglia, ma le guerre si vincevano sempre.
Anche in età bizantina, l'esercito romano era considerato il più efficiente, anche se si avvaleva di mercenari isaurici e di catafratti persiani.

All'epoca di Stilicone, in piena crisi politica, l'esercito romano era comunque largamente composto da barbari e da coscritti strappati dalle campagne. Non era più quello di una volta. Anche numericamente. Considera che, per difendere la sola Italia, Stilicone non solo fu costretto a far accorrere i goti e gli unni tra le sue fila (in base a precedenti accordi bilaterali) ma fu costretto a sguarnire le frontiere renane e a richiamare le legioni (se tali ancora potessero chiamarsi) della Britannia.
Questo spiega il motivo per il quale dopo qualche anno (407-408) la Gallia fu letteralmente invasa da una massa enorme di Germani.

Sigh...

Per Angelo. Sì, le fonti ricordano che erano un numero esorbitante e probabilmente il loro numero ha giocato a sfavore perchè non era facile muovere  e sfamare un popolo di così tanta gente. Sul numero preciso purtroppo non possiamo sempre affidarci agli storici dell'epoca, che gonfiavano le cifre a dismisura. Però hai quasi sicuramente ragione a dire che è il numero riportato dagli storici coevi sia prossimo ai 400mila.