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ma bene, male, amore..non è tutto un fattore di chimica??
qui sembra il forum di lettere e filosofia ....
specialmente non mi aspettavo una simile interpretazione da gemini ??? oh devo ammetterlo stavolta mi ha stupitoXD
come scrivevo prima, anche nietzsche si è posto la domanda, non ricordo se lo si trova nel zaratustra o nell'anticristo uno dei due..secondo lui la speranza è un male, e proprio il più subdolo, quello che striscia per ultimo dal vaso.la speranza, intesa diversamente dal kuru, come cosa positiva ed arma contro gli dei, non è propria dell'oltreuomo che mai si dispera di fronte al male o che addirittura lo usa dato che molto di ciò che chiamiamo "male" dovrebbe essere chiamato "bene", ma è propria di chi si angoscia e paradossalmente lo lascia soffrire nell'incertezza di un futuro a cui tendere ma non raggiungibile tranne che intervenga un miracolo (il kuru docet) insomma lascia gli uomini in balia degli dei. :
Io lo spiego in modo molto più semplicistico: la speranza non ha bisogno di esistere in un mondo senza i mali scatenati dal vaso. Comunque la speranza ha un lato negativo, non si deve sperare che le cose accadano sempre, le persone dovrebbero tentare di far avverare i propri desideri con le proprie forze.
Citazione da: Aldebaran88 - 14 Marzo, 2010, 18:26:10 pmIo lo spiego in modo molto più semplicistico: la speranza non ha bisogno di esistere in un mondo senza i mali scatenati dal vaso. Comunque la speranza ha un lato negativo, non si deve sperare che le cose accadano sempre, le persone dovrebbero tentare di far avverare i propri desideri con le proprie forze.Quindi alla fine tendi anche tu verso la soluzione nietzschiana che ho sopra riportato e su cui seby concordava se ho ben capito
Citazione da: seby85 - 23 Ottobre, 2008, 17:42:57 pmcome scrivevo prima, anche nietzsche si è posto la domanda, non ricordo se lo si trova nel zaratustra o nell'anticristo uno dei due..secondo lui la speranza è un male, e proprio il più subdolo, quello che striscia per ultimo dal vaso.la speranza, intesa diversamente dal kuru, come cosa positiva ed arma contro gli dei, non è propria dell'oltreuomo che mai si dispera di fronte al male o che addirittura lo usa dato che molto di ciò che chiamiamo "male" dovrebbe essere chiamato "bene", ma è propria di chi si angoscia e paradossalmente lo lascia soffrire nell'incertezza di un futuro a cui tendere ma non raggiungibile tranne che intervenga un miracolo (il kuru docet) insomma lascia gli uomini in balia degli dei. :Concordo Seby e sempre Nietzsche riconda ne "La nascita della tragedia" le parole di Sileno a re Mida su ciò che è preferibile per l'uomo è la seconda volta che la cito in un post oggi, che coincidenza L'antica leggenda narra che il re Mida inseguì a lungo nella foresta il saggio Sileno, seguace di Dioniso, senza prenderlo. Quando quello gli cadde infine tra le mani, il re domandò quale fosse la cosa migliore e più desiderabile per l'uomo. Rigido e immobile, il demone tace; finché, costretto dal re, esce da ultimo fra stridule risa in queste parole: "Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto". La speranza è quindi un male per l'uomo in quanto lo sprona all'atto di vivere in sè, a quanto ricordo mi sa che in entrambe le opere da te citate si parla della speranza come di un male subdolo.
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