Vediamo anche
Sonia e
Souma venire inghiottiti dalle Rovine d'Oscurità. Sonia viene trasportata dinnanzi a
Medea, la quale le affida il compito di eliminare il leader della resistenza dei Saint:
Kazuma di Southern Cross. Si tratta del primo compito del genere per Sonia, che si ritiene ancora troppo inesperta per portarlo a termine. Souma ovviamente rivive il medesimo giorno, vedendo sé stesso da piccolo avvisare il padre che è ora di cena: Kazuma, avvertendo un cosmo ostile, declinerà momentaneamente l'invito. Sonia quindi lo attacca, ma Kazuma non ha alcuna difficoltà a controbattere adeguatamente e stenderla, risparmiandole la vita solo perché è una bambina. Kazuma le consiglia quindi di tornare a casa e usare la sua forza per ciò che ritiene importante. Le volta dunque le spalle, al che Sonia lo uccide attaccandolo a tradimento, per poi piangere sul cadavere di Kazuma chiaramente pentita. Il piccolo Souma sopraggiunge solo in quel momento, equivocando la scena, a differenza del Souma cresciuto che invece può osservare Sonia piangere anche una volta tornata dalla missione. La ragazza viene poi sorpresa da
Mars, il quale la condanna per la sua esitazione facendola sprofondare nell'oscurità: una mano però la afferra, salvandola dall'oblio. La mano appartiene a Souma, il quale le dice che è tutta un'illusione e che non le permetterà di morire prima di aver compiuto la sua vendetta. Souma riesce quindi a tirar sù Sonia, attaccando il finto Mars e sconfiggendolo con il
Lionet Burning Fire. I due escono quindi dall'illusione, con Souma che domanda a Sonia il motivo per cui abbia conservato la clothstone della Croce del Sud. Sonia non risponde e se ne va, lasciando Souma solo nel raggiungere il Nucleo delle Rovine d'Oscurità. Qui il bronze si ricongiunge con Ryuho, Haruto e Yuna, reduci dalle rispettive prove e ignari della sorte che sia capitata agli altri. Nel frattempo anche
Eden sta affrontando i fantasmi del passato, per la precisione una falsa Aria che lo accusa di averla sfruttata per compiacere Mars. La stessa
Aria è costretta ad affrontare tre versioni oscure di sé stessa.
Kouga, a differenza degli altri, afferma di sentirsi a suo agio: gli appare infatti Saori, la quale gli intima di interrogare il suo Cosmo. Bruciandolo il Bronze si rende conto di come sia un cosmo d'Oscurità, al che la falsa Saori gli rivela che proprio l'Oscurità è il suo vero elemento.
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