Future Sight : la guerra che scosse il mondo all'inizio del 1900

[Sphinx_no_Pharaon]

Ed anche l'ultimo dei suoi fratelli era giunto presso il muro del pianto e, poco dopo di lui, giunsero in tale loco anche Dries del Grifone e Lumbar della Viverna. Ora le più alte sfere del regno del Divino Hades erano riunite in attesa di sapere il perchè di tale convocazione. L'attesa però divenne subito movimentata da un piacevole scambio di battute fra il Grifone e la Viverna.

Johnatan se ne stava ritto ed in silenzio accanto a Bryan, sorridendo divertito dallo scambio di battute fra i due giudici mentre suo fratello Esteban aveva dapprima ammonito Dries e quindi iniziato a trattenere una conversazione con Lumbar. Sembrava che per il momento non avesse nessuna intenzione di aprir bocca, indi si mise a preparare un simpatico incubo per qualche sfortunato mortale, dopotutto lui non era il tipo di persona che amava starsene più di tanto con le mani in mano.

[genesis]

Suo fratello era venuto a salvare il giovane giudice da una fine forse peggiore di quella che il grifone aveva in serbo per lui e con modi molto cortesi si presentò, le lande dei sogni sono il suo regno e con esse conosce tutti coloro che qui vi si apprestano, senza eccezione alcuna, solo lei e i suoi fratelli potevano viaggiare senza sua diretta intercessione.

La viverna ancora sembrava smarrito, il carattere non gli mancava, ma difettava in diplomazia ed esperienza, sicuramente non per molto, come suo carattere non impose la sua presenza e si ritirò aspettando che le presentazioni finissero, i suoi altri fratelli guardarono quello scambio di battute tranquillamente, ritirandosi ognuno nei propri compiti in attesa dell'arrivo dell'ultimo giudice e di Lady pandora.

Beh anche lei aveva un incubo che aspettava solo di essere finito e portato ai suoi futuri possessori, non mortali qualunque stavolta, ma i due giudici che fino a qualche minuto fa avevano creato quel trambusto.
Fratello quali mortali hanno si bisogno di una punizione da dover essere afflitti da un tuo incubo?
Curiosa Miyuki si avvicinò a Jonathan osservando suo fratello a lavoro con il suo incubo, mettendo da parte quello che lei aveva finalmente finito, pronto per affliggere le notti dei due sfortunati

[Sphinx_no_Pharaon]

Mentre stava tessendo il suo incubo, sua sorella Miyuki si avvicino a lui domandando

Fratello quali mortali hanno si bisogno di una punizione da dover essere afflitti da un tuo incubo? al che Johnatan, senza distogliere l'attenzione dal suo operato, rispose

Sai sorellina, mi sono ricordato che qualche notte fà stavo osservando alcuni mortali nel loro dormiveglia ed essi, nei loro pensieri si lodavano impunemente di non aver paura di nulla, diversamente dai loro conoscenti. Pertanto voglio dar loro una lezione così incisiva che avranno paura perfino della loro stessa ombra.

Un maligno sorriso si dipinse sul volto del dominatore degli incubi al pensiero del trauma psicologico che il suo lavoro avrebbe compiuto.

[ShinAnslasax]

*Bryan, con la sua folta capigliatura argentea, era giunto davanti il Muro del Pianto per secondo. Rimase in piedi ad attendere l'entrata in scena di tutti i pezzi grossi dell'Ade, senza intervenire nei saluti o a prendere parte ai battibecchi che si scatenarono. Fissava i presenti con sguardo disinteressato, poiché ciò che più gli premeva veramente di sapere, erano le ragioni dietro quella convocazione. Aveva una sua chiara idea in merito, ma voleva averne la certezza assoluta. C'era da chiedersi per quanto tempo ancora Lady Pandora li avrebbe fatti aspettare. Pure se si trattava della portavoce diretta del Re dell'Oltretomba, agli occhi del divino Oniro restava una miserevole umana come gli altri. *

[genesis]

Bryan fratello mio, cosa stai aspettando?
Miyuki si era avvicinata all'altro fratello che stava in disparte contemplando le scenette che i vari protagonisti stavano facendo a loro insaputa. Aveva lasciato l'altro fratello alle prese con il suo incubo, il suo sorriso gli era bastato per capire che i mortali non avrebbero più dormito sonni tranquilli per un bel po' avrebbero temuto pure la loro ombra.

Era la più socievole dei 4 dei Dei sogni, colei che meno si adattava al ruolo che essa stessa aveva cercato durante la sua vita mortale, ma il fondo di malvagità che solo chi aveva avuto modo di conoscere la rendeva una costruttrice di incubi di primo ordine.
So della tua sete di conoscenza, tranquillo, sarà presto appagata, manca ancora un giudice all'appello, presto sapremo tutto, anche se i sogni hanno già sussurrato
Un leggero inchino verso il suo taciturno fratello e si mise ad osservare e ridacchiare alle scaramucce che qui,in particolare, colmo di dolore sembravano così fuori luogo

[Vernier]

*Le divinità dei sogni erano solite a parlottare tra di loro. Miyuki, che l'uomo conobbe quando era in tenera età, è cresciuta graziosa come si aspettava e tutto sembrava meno che un giustiziere infernale.
§Costei avrà il carattere da battaglia? Avrà la forza di fronteggiare nemici di alta caratura? Magari cela la sua potenza con discrezione...forse non si espone troppo. Avrà preso la spietatezza da suo fratello Esteban? Solo il campo di battaglia mi darà risposta.
*Esteban, che prima ammonì proprio il Grifone, è sempre stato un uomo affidabile in battaglia. Nulla ebbe il coraggio di fermarlo. Quando davanti a sè si para un nemico, il suo volto sereno si trasforma un viso demoniaco.
§In ogni caso, qualunque sia la motivazione di tale chiamata, possiamo contare su alcuni uomini d'arme affidabili che mi hanno affiancato dalla notte dei tempi.
*Lumbar, il giovane giudice della Viverna, continuava a cercare di infastidire Dries. Quest'ultimo invece si girò verso l'amico Mark ignorandolo completamente.
-Secondo te, amico mio, quale sarà il motivo di tale convocazione?

[Blood Poisoning]

I dolci occhi di Miyuki ipnotizzarono, come sempre, Mark che restò qualche istante lì impalato come un fesso.... Poi in preda al disagio rispose alla portatrice del Fantaso:
-Beh!... come sempre non ti si può nascondere nulla..... Grattandosi la testa in segno d' imbarazzo il giovane arrossì -Magari cerca di non andare troppo nel dettaglio con i sogni di quella povera cameriera...dopotutto anche io ho il senso del pudore... e poi questa non sarebbe la prima volta che tu mi chiudi le porte per il secondo appuntamento insinuando fra i sogni delle donne cose orribili. Ancora Francesca non mi saluta perchè crede che gli abbia attaccato qualche strana malattia...

Al contesto si unirono altre persone. In breve ogni giudice e divinità minore si era ritrovata dietro il trono di hades... tutti tranne Mefistofele...

All' udir una pessima battuta, Mark non potè che voltarsi con un sorriso verso Dries: -Sempre a fare il poveraccio! AHAHHAA!  i luoghi noiosi come la Corte riescono davvero ad alienare una persona da una cosa spontanea come l' umorismo...
Poi egli domandò per cosa fossero stati convocati tutti coloro che erano lì presenti. Con una scrollata di spalle Mark fece tintinnare la surplice del Garuda
-Guarda non ne ho proprio idea. Quella vipera tentatrice si diverte un mondo a giocare coi sentimenti di creature semplici come noi uomini. L' attesa ha l' effetto di rendere sempre più gradita la sorpresa, perciò aspettiamo che accada il fatto  poi a quel punto ci confronteremo...
Senti... ma davvero ti fai parlare così da quel pivello? La viverna è sempre stata una stella aggrappata alle personalità più adirate, ma questa volta forse ha esagerato...
Questo... come si chiama?  dicono che sia davvero potente il giovane. Ha la mia età, ma in minor tempo è passato di grado fino a diventare giudice. Certo questo per lui è un bene, ma forse troppo potere in poco tempo può far perdere il senno. Inoltre guardalo... è così minuto!   

Non tutti presero parte al colloquio con gli altri. Certo il centro del cololoquio erano i giudici perchè meno intenti a giocherellare coi sogni degli umani, ma Mark volle avvicinarsi al suo caro amico del Morfeo: Esteban.
-Ancora mi chiami soldataccio? ahahha sono giudice da poco tempo dopotutto, nemmeno un anno. Ma devo dire che in questo periodo ne abbiamo passate davvero tante. Ricordi di quelle attiviste femministe in Inghilterra... Suffraggette si facevano chiamare... ahahha dopotutto ci hanno dimostrato di non disprezzare tanto l' uomo... dico bene Esteban? Dando di gomito al suo compagno Mark sapeva di metterlo in difficoltà, poichè  faceva parte dell' indole di egli  dimostrarsi una persona seria e pacata. A tal motivo gli scappò un ghigno.

Ahahhaha fra me e Dries qui si è giunti al ridicolo quasi ... quando giungeranno le autorità i toni passeranno da quelli da salotto al pomposo e cerimoniale..... godiamoci questi momenti di normalità.... dico bene Bryan? ahahhaha!

[Gorgarr]

Esteban sussultò un poco al dire di Mark...per un attimo sembrò balbettare qualcosa...poi prese per un attimo per sè un'espressione semiseria, dalla quale trapelava un sorriso malizioso...ed al suo dire rispose...

Soldataccio sei e soldataccio resti, bello mio...d'altro canto, la stella che ti guida è quella della cavalleria, cosa pretendi? Quanto a quelle fanciulle...Mark, tu mi fraintendi! Era un mio preciso dovere...donare a quelle povere anime un sogno, no? Ed erano anime...generose! Quindi ho donato loro il sogno migliore che mi è venuto alla mente...e poi, ogni notte, come tutti, attraversano le lande del mio dominio...per una volta, ho chiesto loro un pedaggio...ovviamente, il mio marziale amico non poteva restarne fuori...che ospite sarei mai...? Ma ora non rinvanghiamo...ho una nomea, dopotutto...

Ridacchiando appena, lo spagnolo volse lo sguardo sui suoi fratelli...Jonathan e Miyuki si stavano dedicando al loro passatempo preferito...terrorizzare mortali nei loro sogni. Che facessero pure...Esteban approvava il loro operato. Il terzo principio, ricordate? Solo una delle quattro divinità rimaneva in disparte, al che egli si sentì spinto a volger parola a lui...

Bryan...fratello, cosa fai in disparte? Unisciti a noi...sei sempre troppo taciturno!

[schieppo]

*Avanzò lentamente verso di loro con il bastone d'ebano saldamente impugnato nella mano destra. Passo dopo passo era impossibile non voltarsi irritati verso di lui, il ticchettio risultava appositamente fastidioso. Carnagione chiara, qualche ciuffo biondo tra i capelli e fisico snello, fin troppo. Indossava un uniforme militare nera bardata di rosso nella fascia centrale e sull'orlo delle maniche ormai logore. Gli occhiali tendevano a scendere verso il naso con tale regolarità da chiedersi quale fosse la loro corretta collocazione sul volto. Nelle loro sfarzose surplici gli spectre risaltavano di un oscuro fascino mentra la sua veniva mostrata il meno possibile. Non poteva far scorgere la sua reale identità, neppure tra quelle divinità minori sue pari. Braccio destro di Pandora da diverso tempo il colonnello Glokta si presentò davanti ai suoi compagni d'arme con l'aria di chi fosse già al corrente di qualcosa  ancora ignoto agli altri.*

- lo stato maggiore degli spectre...si prospetta una battaglia davvero interessante. Chissà se riuscirete a concludere qualcosa questa volta...eheh. A parlare siete bravi, è quando appaiono quelli con le gonnelline d'oro che la musica cambia...eheh..

*La risata mostrò il suo sorriso, troncato dalla mancanza di alcuni denti. Era ironico ma neanche troppo, non si era mai conclusa bene una guerra sacra per gli spectre neppure duecento anni prima quando erano arrivati ad un passo dal dominare il mondo. Lui c'era, e ci sarebbe stato anche 200 anni dopo. Tale era la sua maledizione.*

[genesis]

le battute tra Mark e suo fratello non passarono certo inosservate alla dolce Miyuki, i suoi cappelli neri come l'ebano ondeggiarono dolcemente e un sorriso piegò gli angoli della sua bocca, tutti si stavano rilassando prima dell'arrivo di Lady Pandora, sapevano che qualcosa stava per succedere e mai avrebbero perso il privilegio di poter essere partecipi in prima persona di ciò che foese avrebbe cambiato la storia. Lei dal suo canto era già contenta di aver trovato nuovi soggetti su cui sperimentare i suoi incubi, naturalmente tutto a loro insaputa.
L'accenno di Mark ad un suo piccolo scherzo che gli aveva causato la perdita di una compagna di letto non fece che aumentare la sua voglia di provare i suoi incubi sugli altri giudici, le conseguenze sarebbero state divertenti.
Stavolta la cameriera si salverà, ho appena trovato di meglio
Gli incubi appena creati si diressero verso la dimensione onirica in attesa che coloro a cui erano stati destinati si abbandonassero tra le braccia di un sonno che non sarà restoratore.

Il tempo degli scherzi non sembrava ancora finire, ma più il tempo passava e più si cominciava a petcepire una certa tensione, un'aspettativa che presto avrebbe avuto una risposta, l'ultimo giudice era arrivato ammonendoli, le precedenti guerre non era mai state a favore di coloro che servono sotto il comando di Hades, e questa come andrà a finire? Era la domanda che ella si faceva, e come lei sicuramente altri, perché i sussurri stavano diventando certezze

[Gorgarr]

Qualcosa distolse Esteban dalle sue celie...un rintocco cadenzato, studiato, che era recitato appositamente per attirare l'attenzione...anche se non la simpatia. Evidentemente, al fautore di quella commedia la cosa non interessava troppo...oppure, era più simile ai suoi fratelli di quanto desiderasse ammettere...Miyuki e Jonathan si sollazzavano con gli incubi, e costui con la provocazione ed il sarcasmo...era poi così diverso? No...e non lo era nemmeno il cosmo di cui era portatore. Il cosmo di un dio.

Il giovane lo sapeva, si...anche se si trattava di uno dei segreti meglio celati dell'oltretomba. Esteban sapera chi fosse Glockta. Sapeva anche COSA fosse Glockta. Anche gli dei sognano, ricordate? E Glockta sognava, oh, se sognava...

...ma COSA sognava, beh...

...Esteban sapeva anche quello, ovviamente. Era il signore del regno del sogno, dopotutto...e nel sogno non è possibile celare la propria vera natura. Tuttavia, quando quell'uomo sognava, anche il dio dei sogni distoglieva lo sguardo.

Avrebbe potuto investigare...oh, quante domande aveva. Tuttavia, non ne aveva mai pronunciata nemmeno una...se determinate cose rimangono nascoste, c'è un motivo. E più grande è il segreto, più opportuno era che rimanesse tale. Esteban aveva girato molti paesi, aveva visto varia umanità...si poteva dire che avesse imparato a stare al mondo. E nell'oltretomba, casomai, sapersi comportare diveniva ancora più importante. Vi sono limiti che anche le divinità non dovrebbero valicare...ed il giovane spagnolo lo teneva bene a mente. Questo, ovviamente, non gli impediva di intratterere qualche stuzzicante conversazione con Glockta, quando ne aveva l'occasione...sarebbe sempre stata un'esperienza interessante. Egli quindi diede voce all'animo suo...anche se, come al solito, parte delle sue parole morì nella di lui gola...

Glockta...salute, o vetusto. Buon ultimo, come sempre...hai il senso del teatrale, non c'è che dire. Ora ci sono proprio tutti, direi. Quando arrivi tu, di solito si da inizio alle danze...quale minuetto ci aspetta oggi? Coraggio, condividi con noi parte del tuo sapere...a volte sarebbe cortese da parte tua tenere qualche conversazione che possa ascoltare anche chi non si può intrattenere nelle tue oniriche elucubrazioni, ti pare?

Le parole di Esteban contenevano un sottile velo di ironia insinuante...tuttavia, il suo volto era sereno come sempre, e nulla ne trapelava...

[Vernier]

*Il clima al muro del pianto pareva quello di una birreria nei giorni festivi dove i lavoratori venivano a degustare le serate a suon di alcol e chiacchiere. Mark scherzò con Dries riguardo alla Viverna.
-Tranquillo Mark, amico mio. Un giorno capirà che portamento deve avere un nostro pari e anche che qui siamo alleati. Creare impicci non sarebbe molto vantaggioso, no?
*Abbozzò un sorriso mentre fissava il giovane Lumbar in disparte da tutti.
Quanto alla sua domanda inerente alla motivazione di tale invito, anche il Garuda era all'oscuro di tutto.  
§Ah...nessuno sa niente...Umh...
*Ad un tratto un ticchettio stabilì il silenzio nell'area. Si stava avvicinando un uomo avvolto da un manto di misteriosità. Diceva di chiamarsi Glock, il generale. Il suo arrivo fu insolito. Oltre al continuo bacchettare del suo bastone sul pavimento, sussurrò una frase di chi sa ma non può dire. In essa erano presenti le "gonnelline d'oro".
-LE GONNELLINE D'ORO? AHAHAHAHAHAHAHAHAH E' PIU' FINE DI QUALSIASI BATTUTA CHE ABBIA FATTO IO FINO AD ORA
No aspetta...tu sai qualcosa ma starò in disparte fino all'arrivo di Lady Pandora. Io AMO le fatine d'orate. Ci sarà sicuramente da divertirsi.
*Fece un occhiolino all'ombra incurante della sua identità celata.  
§Cavalieri d'oro? L'ultima volta che li ho visti non è stato un incontro spiacevole, anzi...In 2 sono riusciti a divenire mia marionette ma non fu facile e solo il Mefistofele che non è qui presente può confermare. Non tornammo tutti dalla spedizione.
*Mentre gli altri si avvicinarono a costui, il pensiero di Dries volò in Russia precisamente due anni prima. Erano stati incaricati di sorvegliar artefatti di misteriosa natura fino all'anonima città di Groznyi. In una boscaglia vicino subirono un imboscata da parte di Cavalieri d'oro. Gli specter del Garuda e della Viverna morirono nell'episodio. Si voltò in direzione dei nuovi arrivati.
§Non morite anche voi...

[Blood Poisoning]

Ormai era noto a tutti chi stesse giungendo. Il generale Glock probabilmente si era studiato quel modo tanto imperioso quanto sottinteso di presentarsi agli altri.
Mark non provava molta simpatia per lui, ma dopotutto egli comprendeva che non tutti al mondo si è uguali ... bastava osservare quel gruppo di "ciarlatori" creatosi fino a quell' istante.
Glokta  intimò senza proferire alcuna parola il silenzio. Qualcosa di oscuro e misterioso avvolgeva quella figura. Un mistero così profondo che per qualche motivo impediva al giudice di controbattere alle sue direttive (cosa più unica che rara) . Come sempre in molti erano in rispettoso silenzio, ma Dries non ce la poteva proprio fare a non spararne una delle sue.... il risultato? un silenzio ancor più profondo.

Tutto ciò che venne detto dal generale fu una frase apparentemente priva di significato, ma che confermò i sospetti del giudice di Garuda.
§ Bene. quindi uno scontro con i Gold.... sarebbe la mia prima occasione di mostrarmi loro. Dries mi raccontò dell' accaduto in Russia.... un' anticipazione poco invitante dato che il mio predecessore ci ha lasciato le penne....   il tempo scorreva e Glock non aggiungeva altro.  § quanto ci vuole lasciare sulle spine?..... §

Guardandosi attorno Mark vide che il giudice della Viverna si era alzato da terra. § vedo che almeno verso il generale prova rispetto.... forse§

[genesis]

Colui che era apparso aveva ridotto tutti al silenzio, sguardi nervosi e carichi di tensione andavano da uno all'altro delle persone presenti qui, Glokta... un essere al di fuori della sua giurisdizione, persino loro padroni dei sogni avevano un divieto assoluto di interferire con lui, e la cosa sinceramente la incuriosiva.
Cosa albergava in quell'animo? quali erano le sue paure più recondite? i suoi sogni? un intenso mistero aleggiava su quel'essere, che non faceva altro che aumentare la curiosità della tessitrice di incubi. Il gelo ed il silenzio creato dal suo arrivo furono interrotti dal grifone con il suo pessimo umorismo.
Chiudendo gli occhi scosse il capo, i capelli neri ondeggiarono lievemente
§costui non merita l'incubo che ho preparato, ma uno maggiore§
Furono i pensieri della ragazza, si doveva far qualcosa per il suo pessimo senso dell'umorismo, ma ciò che ora le premeva era sapere cosa comandavano gli inferi, loro padre gli aveva ordinato di andare e obbedire agli ordini della mortale che prende il nome di Pandora e lei aveva chinato il capo ed era partita

[ShinAnslasax]

*Bryan era rimasto in disparte per tutto questo tempo. Non era un tipo molto socievole per natura, anche perché aveva molti impegni e responsabilità come leader del gruppo delle divinità dei sogni. Non amava perdere il suo prezioso tempo in faccende che non lo riguardavano. Tra "fratelli" vi era un legame così intimo e profondo, che ogni tipo di formalità verbale sarebbe stato solo un qualcosa di assolutamente superfluo. Eppure, i ricettacoli mortali di cui avevano preso possesso in tale epoca, dovevano aver creato il bisogno di interloquire come facevano i comuni mortali.

Ironia della sorte... divinità che si facevano condizionare da coloro che disprezzavano.

A differenza dei suoi compagni, il giovane dalla capigliatura argentea evitava di interferire nei sogni altrui, poiché trovava maggiormente interessante amministrare dei sogni privi di ogni forma di "manipolazione esterna". Vi era in essi il contenuto più genuino di ogni persona. Stando così le cose, Bryan si teneva per sé anche i segreti gelosamente custoditi dai suoi "clienti inconsapevoli", poiché preferiva rispettare la loro privacy e non influenzarli con le parole da lui proferite. Questa divinità dei sogni era assai ligia al proprio dovere. Eppure ciò non significava affatto che lo "stratega divino" non avrebbe fatto uso delle conoscenze accumulate in tale maniera, se l'urgenza lo avesse richiesto.*

- Miyuki, sorella mia, dovresti sapere che mi secca perdere il mio tempo inutilmente... se hanno qualcosa di urgente da dirci, perché non si sbrigano a comunicarcela?

*Incalzato dalla sorella Fantaso, l'aitante ragazzo dalla crine argentea finalmente proferì verbo. Si stava lamentando apertamente del trattamento che gli era stato riservato. Ciò valeva in buona misura per tutti i presenti. Ognuno di loro aveva un compito ben preciso da mandare avanti nell'Ade, perfino i tre giudici infernali... anche se le apparenze potevano trarre in inganno. Ogni secondo che trascorrevano senza far nulla, era un secondo di tempo sprecato che andava poi recuperato in seguito.*

- Mark, sai come sono fatto, detesto restare inerte. Ci sono innumerevoli sogni che stanno rimanendo incustoditi... anche adesso che stiamo parlando. Se ad almeno una delle quattro divinità dei sogni venisse dato il permesso di proseguire nei suoi compiti, la cosa non mi darebbe tanto fastidio.

*Bryan rivolse parole seccate anche allo specter di Garuda. Non erano parole di accusa indirizzate a lui in persona, questo era evidente. Poco dopo, finalmente emerse il "pezzo mancante" della grande scacchiera dell'esercito infernale. Il colonnello Glokta era in realtà lo specter di Mephistofele. Probabilmente, solo le divinità dei sogni erano al corrente della situazione, poiché i loro formidabili poteri gli consentivano di scovare anche i segreti più reconditi di ogni persona. Soprattutto, nulla poteva essere nascosto al leader Oniro, quando le difese della mente venivano meno e si entrava a far parte del suo territorio durante le lunghe ore di riposo. Poteva cambiare il proprio contenitore mortale ad ogni epoca, ma "l'oracolo divino" era immortale tanto quanto quell'essere in lento avvicinamento.*

- Tentare di irritare il tuo prossimo, specie se si tratta dei tuoi stessi alleati, non ti porterà alcun giovamento Glokta.

*Bryan non stava esprimendo dei verbi di denuncia nei confronti del proprio compagno di fazione, si stava solo limitando ad esporre un dato di fatto. Era indubbiamente vero che le precedenti guerre sacre avevano sempre visto trionfante la dea Athena e i suoi sacri guerrieri, ma per Hades, Hypnos e Thanatos non era niente più che una sorta di buon "intrattenimento". Erano creature immortali, il lento scorrere del tempo non aveva alcun senso per loro. Potevano permettersi il lusso di "giocare" a farsi la guerra, poiché erano convinti del fatto che se avessero fatto realmente sul serio, non sarebbe rimasto più nulla dell'intero Santuario e dei suoi patetici difensori. Per le quattro divinità dei sogni era un discorso ancor meno influente. Essi partecipavano alla guerra solo per intercessione diretta del sommo Hypnos. Bryan nello specifico non era un combattente e non si vantava di esserlo. Il suo reale compito consisteva nell'amministrare i sogni. Il suo interesse si esauriva solo in quello e nient'altro che quello. Avrebbe partecipato alla guerra sacra solo per soddisfare le aspettative del padre.*