Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

Sì che quello è patriarcato.
A parte che la maggior parte delle persone con problemi, in caso di separazione, sono donne, ma anche nei casi conclamati di "padri costretti a dormire in auto" c'è il pregiudizio (patriarcale) che il miglior genitore è sempre la madre. Con tanti saluti all'intelligenza.
Ci sono anche psicologi da banco come Crepet che tuonano contro la "negazione del primo latte" da negare al bambino, anche se è figlio di una conclamata delinquente. Sì, sto parlando di Martina Levato.
I fratelli Bianchi sono pieni di donne e soldi perché l'educazione patriarcale danneggia uomini e donne. E l'educazione ci ha portato a credere che un uomo risoluto è un uomo stronzo e violento.
Beh, una donna, se vuole avere figli (e i figli sono una scelta) rischia di ritrovarsi licenziata, un uomo no.

Che c'entra se la vittima è una suora o una superlibertina? In quel momento non voleva e in sette, questi vigliacchi, l'hanno costretta. Perché? Perché sono convinti che il ruolo della donna sia dare piacere al maschio e questo è corroborato anche dalle famiglie.

https://www.open.online/2023/08/22/telegram-chat-caccia-video-stupro-palermo/

Io, sentendo quelle chat, ho avuto un tracollo di odio e rabbia.
Fanno troppo senso.
Ora, domanda: se quella ragazza, passato lo shock, decidesse di restituire al mittente le sofferenze patite, sarebbe da considerare "una malata di mente" "una che non ha elaborato una ferita narcisistica"?
O semplicemente la rabbia è debordata, innescata anche dalla paura della non giustizia di questo paese, che, probabilmente, porterà questi a fare pochi anni di galera, mentre lei andrà avanti a pasticche di psicofarmaci.
Poi, quando senti le affermazioni della geniale madre di uno di questi portenti si apre il terzo occhio. E comprendi che non serve a nulla trattarli come mostri, questi sono il frutto marcio del patriarcato.

Harry Potter e i doni della morte.
Ho visto tutte e due le parti (quattro ore di film) e avevo il cervello bruciato.
E ho recuperato anche Harry Potter come saga anni 90 non vista. Mi aspetta l'universo Marvel?

Scusate, ma è troppo chiedere una narrazione condotta con un minimo di buonsenso?

Col caldo, mi si acutizza il solito problema di fistola sacro coccigea. Fastidiosissimo (meno male che non è arrivato ai livelli di quando avevo 17 anni, dove per poco non svenivo)
Mia madre, che è stata infermiera, me lo spurga con un ago. Un dolore seccante.
Però, il vantaggio è che il fastidio, quando mi appoggio ai muri e mi siedo, è diminuito.

Cosa dovrei pensare?
Capisco il desiderio del padre di volerli picchiare, scudisciare e frustare. Questi dementi, per farsi belli, hanno ucciso un bambino di cinque anni. E i genitori, invece di lasciarli al loro destino, minimizzano dicendo "E' stata una bravata, sistemeremo tutto".
Bell'esempio, davvero.
Ma di che meraviglio? C'è stato pure il caso di un trentottenne che ha fatto la stessa cosa, uccidendo i suoi figli, che è stato condannato a quattro anni.
QUATTRO ANNI PER AVERE UCCISO I TUOI FIGLI NELLO SCHIANTO?
Non si può pretendere che le vittime di simili tragedie restino sempre a piangere e a riempirsi di psicofarmaci, perché, oltre al dolore, devono vedere una giustizia imbecille. E giustamente provano rabbia. Ma, secondo alcuni idioti, se non riesci a perdonare, vuol dire che non vuoi stare bene.
Ma non si può pensare che il perdono possa valere come una medicina per tutti.
Se si vuole evitare l'emersione di "giustizieri della notte" è il caso di essere seri con la giustizia, non solo per rispetto del Codice Penale, ma anche del dolore dei parenti delle vittime. Perché troppi, comprensibilmente, si sentono presi in giro da una giustizia imbecille.

P.S.: non ce l'ho con chi, per motivazioni sensate, prende gli psicofarmaci, ma con questa idea che la rabbia per l'ingiustizia di una pena ingiusta si debba trattare solo con psicoterapie ed (eventualmente) farmaci. Sarebbe d'uopo cominciare anche a trattare le cause sociali e culturali di certe problematiche.

Chiedo scusa a LU Re, se non ho risposto, ma questo è un periodo baraonda per me e la mia famiglia. (mia zia ha in casa dei lavori e lei, mio zio e mia cugina sono tutti a casa nostra) E io sono sotto stress.

1) Ho sottolineato che hai detto una ovvietà perché qui non si tratta di un omicidio "comune", ma di un "feminicidio" commesso perché una donna voleva autodeterminarsi. Sì, ci sono anche donne che uccidono partner uomini per questo, non lo nego, ma sono molte di meno.
Questo deve fare riflettere, secondo me.
Non usare il nome sembra voglia negare la realtà.

2) La pena di morte non mi sembra che c'entri molto, perché, oltre ai violenti, ci sono anche quelli che la vogliono perché esasperati dall'ingiustizia. E, sinceramente, se vivessi in stati come Messico o El Salvador lo capirei. Lì si muore come niente.

Pepo, per me non esiste l'idea che si possa condannare a morte una donna libertina o un uomo gay. Purtroppo, però, il popolo è un cavallo pazzo.

Bienvenida.