Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

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Topics - marcuz86

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Manga / Ipotesi: Aiolos nella saga di Hades
« il: 22 Febbraio, 2015, 14:45:45 pm »
Come sarebbe stata la storia se anche Aiolos si fosse presentato al Santuario nella schiera dei rinnegati?
Secondo me si sarebbe scontrato con Aiolia, mettendo in seria difficoltà il fratellino minore.

Che ne pensate?

2
Cinema, Teatro e Televisione / The Flash
« il: 21 Gennaio, 2015, 13:50:16 pm »


Questa serie è uno spin off di Arrow.

Trama:
All'età di 11 anni, dopo aver assistito al misterioso omicidio della madre Nora e visto suo padre Henry ingiustamente accusato del crimine, Barry Allen viene accolto in casa dal detective Joe West e la sua famiglia. Anni dopo lo ritroviamo che è divenuto un brillante studente di chimica, noto a tutti per la sua grande competenza in questo campo oltre che per il suo essere perennemente in ritardo. Diventato uno scienziato forense per il Dipartimento di Polizia di Central City, Barry cerca di scoprire la verità sull'omicidio di sua madre e le sue indagini lo portano all'acceleratore di particelle di Harrison Wells. Quando i laboratori S.T.A.R. LAB indicono un evento pubblico per l'accensione di prova di un nuovo acceleratore di particelle destinato a rivoluzionare il mondo, Barry si trova nel suo laboratorio e, dopo che l'acceleratore, colpito da un fulmine, esplode a causa di un sovraccarico, il giovane viene scaraventato a terra dalla scarica di un altro fulmine mentre numerose sostanze chimiche gli si rovesciano addosso ed entra in coma. Al suo risveglio, dopo nove mesi, apprende di avere la capacità di muoversi ad una velocità sovrumana ed è anche convinto, e ben presto ne avrà la conferma, di non essere l'unico meta-umano creato dall'esplosione. Il giovane Allen decide, quindi, di utilizzare l'eccezionale potere conferitogli dal destino per proteggere l'umanità, mantenendo però segreta la propria identità. Da questo momento comincia a far uso dei suoi straordinari poteri per sconfiggere il crimine e, quando interviene in soccorso delle vittime, indossa un particolare costume rosso, con un fulmine sul petto della tuta ed un elmetto con degli auricolari a forma di fulmini. Barry assume così l'identità di Flash, l'uomo più veloce del mondo. I soli ad essere a parte del suo segreto sono il dott. Wells, ricercatore dei laboratori S.T.A.R., i suoi assistenti Cisco Ramon e Caitlin Snow ed infine il detective Joe West.



Ieri sera ho visto il primo episodio, anche se inizialmente ero piuttosto scettico su questa serie, ma mi sono ricreduto.
La storia inizia nel più classico dei modi, ragazzo mezzo orfano che subisce un incidente, in questo caso viene colpito da un fulmine, e si ritrova i superpoteri.
Ciò che mi ha stupito è il fatto che nella "tempesta" provocata dal generatore, non solo Barry acquisisce dei super poter, ma anche altri abitanti della città.
Ma queste persone come utilizzeranno i loro poteri?
Barry decide di consultarsi con Oliver Queen (della serie Arrow) per capire cosa potrebbe fare con un simile potere, e questo gli suggerisce pure un nome "Flash".
Dopo aver fermato un altro metaumano (persona con poteri speciali) che usava impropriamente il potere di creare tempeste, Barry, aiutato da Dr. Wells e dagli assistenti Cisco e Caitlin, decide di sfruttare il proprio potere per fare del bene e scovare altre persone come lui.

Rispetto alle atmosfere cupe di Arrow, qui ci ritroviamo in una città più soleggiata.
Ciò che un po' mi ha stupito è il fatto che, in un solo singolo episodio, Barry diventa già un supereroe con tanto di divisa ufficiale e collaboratori.

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Attualità / Notizie di attualità
« il: 07 Ottobre, 2014, 13:52:08 pm »
Apro questo topic per consentire la condivisione di notizie di attualità di vario genere.

Comincio con questo articolo tratto da "Il fatto quotidiano"

Citazione
I vincitori del Nobel per la Medicina sono già stati resi noti e questa settimana saranno comunicati i premi per Fisica, Chimica, Letteratura e per la Pace. Il Nobel per l’Economia sarà l’unico a essere annunciato il 13 ottobre. Ogni premio è del valore di 8 milioni di corone svedesi, pari a circa 880mila euro. I riconoscimenti saranno poi consegnati in una cerimonia che si terrà il 10 dicembre presso la Stockholm Concert Hall di Stoccolma, nell’anniversario della morte del creatore dei premi Alfred Nobel, deceduto nel 1896. Ecco i candidati:

Nobel per la Fisica
L’assegnazione è prevista per martedì 7 ottobre alle 11:45. Tra i possibili vincitori, Peidong Yang è il candidato nell’area della fisica per lo sviluppo di laser a nanofilo, utilizzabile come fonte di luce in microchip a temperatura ambiente, mentre Yoshinori Tokura, Ramamoorthy Ramesh e James F. Scott costituiscono la tripletta vincente nel campo dei materiali ferroelettrici e multiferroici, un’innovazione capace di aumentare memoria e prestazioni dei dispositivi elettromagnetici.

Infine Charles L. Kane, Laurens W. Molenkamp e Shoucheng Zhang sono i candidati per le loro ricerche sugli isolanti topologici e il quantum spin Hall effect, che potrebbero avere ripercussioni importanti nell’area dei computer quantistici. In corsa anche Jacob Barnett, dottorando di 15 anni in fisica quantistica, in profumo di Nobel per le sue teorie su come riscrivere la relatività di Einstein.

Nobel per la Chimica
Il premio per la Chimica verrà assegnato mercoledì 8 ottobre alle 11:45 e vedrà competere personalità legate a tre campi di studio considerati particolarmente meritevoli quest’anno: per il diodo organico a emissione di luce (una tecnologia utilizzata per la creazione di display digitali), i candidati sono Ching W. Tang e Steven Van Slyke; per i materiali mesoporosi (materiali con pori dell’ordine di pochi nanometri, utilizzabili come bio-sensori, nell’imaging o come sistemi di separazioni di misture complesse), sono in lizza Charles T. Kresge, Ryong Ryoo e Galen D. Stucky; per il processo di polimerizzazione (tecnicamente Reversible Addition-Fragmentation chain Transfer o Raft) alla base della sintesi di materiali come il polistirene e il poliacrilonitrile, infine, ci saranno Graeme Moad, Ezio Rizzardo e San H. Thang.

Nobel per la Letteratura
Nella classifica dei favoriti al premio Nobel per la letteratura, che verrà annunciato giovedì 9 ottobre alle 13, gli italiani più quotati risultano essere Umberto Eco e Dacia Maraini, in lizza assieme a Milan Kundera, lo scrittore di ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere‘. Tra gli altri candidati: il poeta siriano Adonis (Ali Ahmad Sàid), autore di ‘Ecco il mio nome‘ e ‘Memoria del Vento‘; la scrittrice americana Joyce Carole Oates, ripetutamente candidata al Nobel, con la sua vastissima bibliografia di romanzi; il drammaturgo norvegese Jon Fosse, geniale romanziere ed autore teatrale; la saggista e giornalista bielorussa, Svetlana Alexievich, esule dal 2000; e ancora Assia Djebar, probabilmente la più nota scrittrice araba contemporanea; il keniota Ngugi Wa Thiong’o, romanziere, poeta e autore di testi teatrali; ed infine il favorito al premio Nobel 2014 per la letteratura, con la quotazione di 5 a 1, il romanziere, traduttore e saggista giapponese Murakami Haruki.

Nobel per la Pace
E’ forse il premio più atteso quello che verrà assegnato venerdì 10 ottobre alle 11 e che vede come favorite due personalità molto diverse tra loro ma entrambe di indiscusso rilievo: Vladimir Putin e Papa Francesco. In particolare il presidente della Federazione Russa avrebbe ricevuto la nomination per il suo ruolo nella crisi siriana, ma è probabile che la commissione per il Nobel valuti anche il suo intervento nella situazione ucraina.

Tra i candidati anche Edward Snowden, la talpa del Datagate che ha ricevuto asilo in Russia, nome proposto qualche tempo fa da due politici norvegesi che avevano motivato la loro decisione sottolineando “quanto le denunce e le rivelazioni dell’ex tecnico della Cia e della National Security Agency” abbiano contribuito a creare “un ordine mondiale più stabile e pacifico”. In lizza anche la diciassettenne Malala, studentessa e attivista pakistana, nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili ed all’istruzione e il celebre Assange, noto principalmente per la sua collaborazione al sito WikiLeaks, del quale è co-fondatore e caporedattore e Bradley Manning, condannato a 35 anni di detenzione per il trafugamento di documenti riservati.

Nobel per l’Economia
L’ultimo premio ad essere assegnato (lunedì 13 ottobre alle 13) vede tra i suoi candidati Philippe M. Aghion e Peter W. Howitt, a cui potrebbe andare il riconoscimento per il loro studi sul concetto di distruzione creativa come modello di crescita. William J. Baumol e Israel M. Kirzner potrebbero essere invece premiati per i loro studi sul mondo dell’imprenditorialità, a lungo tenuto fuori dalle discussioni accademiche. Ma ad aggiudicarsi il riconoscimento potrebbe essere anche Mark S. Granovetter, esperto di sociologia economica, per le sue indagini sull’importanza delle relazioni e norme sociali nelle logiche di mercato.

Candidare Putin per il Nobel per la Pace???? *???
A parte che glil'hanno dato pure ad Obama senza alcun motivo specifico, ma candidare Putin è assurdo *err

4
Amv & Fanart / Marco Albiero: Sailor Moon
« il: 16 Agosto, 2014, 14:42:42 pm »
Marco Albiero sta pubblicando le sue versioni delle Sailor Senshi, usando anche i personaggi del manga.

Sailor Moon e i suoi vari cambiamenti
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Concept iniziale


Sailor Moon




Usagi


Super Sailor Moon


Princess Serenity


Neo Queen Serenity
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Sailor Quartet (manga)
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Tutte le Sailor Senshi in versione Eternal (manga)
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Tutte le guerriere Sailor nella serie S (manga, terza serie)
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Sailor Cosmos e le Sailor Senshi (manga)
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Gardian Cosmos (manga)
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Helios e le vergini Menadi (nel manga sono le sacerdotesse e custodi dell'Elysium)
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Sailor Kakyu (manga)
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Phobos e Deimos (nel manga son le protettrici di Sailor Mars)
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Artemis, Luna e Diana in versione umana
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Sailor Tin Nyanko
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Sailor Heavy Metal Papillon (manga)
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Sailor Lethe e Mnemosyne (manga)
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Sailor Φ e Sailor X (manga)
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Sailor Cosmos e Sailor Chibi Chibi (manga)
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Jadeite
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Nephrite
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Zoisite
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Kunzite
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Sailor V
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Ace Adonis (personaggio di Sailor V)
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Fake Sailor Moon (anime)
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Sailor Senshi in versione Crystal
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Kousagi (manga)
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Ice Bucket Challenge
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Console & Videogiochi / Tekken 7
« il: 14 Luglio, 2014, 12:35:32 pm »
Finalmente è uscito il primo trailer di Tekken 7



Viene introdotta la figura di Kazumi Mishima, moglie di Heihachi, madre di Kazuya e quindi nonna di Jin.

Harada ha dichiarato che Kazuya non è il primo Mishima ad aver avuto contatti con Davil, e che Kazuya e Jin credono che sia cominciato tutto con Jinpachi Mishima (padre di Heiachi) ma solo Heihachi sa come siano andate veramente le cose. Inoltre Harada ci fa sapere che né Jinpachi, né Heihachi e neppure Lars possiedono il Gene Devil. Questa rivelazione ci fa capire che Kazumi sia stata la prima ad avere il Gene Devil e che l'abbia trasmesso a Kazuya, il quale l'ha trasmesso a Jin, per questo motivo né Jinpachi, né Heihachi, né tantomeno Lars possiedono il Gene Devil.

Non sappiamo con certezza se la donna che parla nel trailer, e che si vede di spalle, sia veramente Kazumi.

6
Off Topic / Oggetti strani
« il: 07 Luglio, 2014, 19:34:30 pm »
Al giorno d'oggi i designer si divertono a creare le cose più assurde, e spesso inutili, per arredare le case.

Tipo questa lampadario (lo voglio!!!!)




7
Anime&Manga / Action figures in posizioni divertenti
« il: 27 Giugno, 2014, 13:46:45 pm »
Come da titolo, qui potete postare le foto di action figures in posizioni strane e divertenti :D




8
Amv & Fanart / Fan art di srw13
« il: 20 Maggio, 2014, 14:19:14 pm »
Ho scoperto che questo utente di DeviantART crea delle belle immagini di Saint Seiya

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Apollo
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Il primo Saint della Bilancia
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Seiya
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Il primo Pegasus
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Ikki V2
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Seiya Gold Saint
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Aiolia
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Saga
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Shun
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Hyoga
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Seiya
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Shiryu
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Ikki
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Totem


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Caums
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Aphrodite
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Aiolos
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Seiya Kamui


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Seiya
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Shijima
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Cinema, Teatro e Televisione / Sanremo 2014
« il: 18 Dicembre, 2013, 14:07:07 pm »
Il 64esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston dal 18 al 22 febbraio 2014 e sarà presentato per il secondo anno consecutivo da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il meccanismo della gara  è rimasto il medesimo: ogni cantante eseguirà due brani e il pubblico sceglierà quale dei due resterà in concorso.

Ecco a voi la lista dei 14 Big con relative canzoni

Arisa con Lentamente e Controvento

Noemi con Bagnati dal sole e Un uomo è un albero

Giusy Ferreri con L'amore possiede il bene e Ti porto a cena da me

Raphel Gualazzi con i Bloody Beetroots con Liberi o no e Tanto ci sei

Cristiano De André con Invisibili e Il cielo è vuoto

Frankie Hi-Nrg con Pedala e Un uomo è vivo

Giuliano Palma con Così lontano e Un bacio crudele

Francesco Renga con A un isolato da te e Vivendo adesso

Francesco Sarcina con Nel tuo sorriso e In questa città

Renzo Rubino con Ora e Per sempre e poi basta

Ron con Un abbraccio unico e Sing in the rain

Riccardo Sinigallia con Prima di andare via e Una rigenerazione

Antonella Ruggiero con Quando balliamo e Da lontano

Perturbazione con L'Unica e L'Italia vista dal bar


Le 8 nuove proposte con relative canzoni:

Diodato con il brano Babilonia
Filippo Graziani con il brano Le cose belle
Rocco Hunt con il brano Nu Juorno Buono
The Niro con il brano 1969
Veronica De Simone con il brano Nuvole che passano
Zibba con il brano Senza di te
Bianca con il brano Saprai
Vadim con il brano La modernità

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Attualità / Curiosità dallo spazio
« il: 30 Ottobre, 2013, 16:42:35 pm »
Ho deciso di creare questo topi per consentire a tutti di riportare notizie, scoperte e  foto che riguardano lo spazio.

La galassia piu lontana mai scoperta
La galassia più lontana dell'universo ha 13,8 miliardi di anni. È la scoperta di un gruppo di ricercatori guidati da Steven Finkelstein dell’Università di Austin nel Texas, che grazie al telescopio spaziale Hubble della Nasa e allo spettrometro Mosfire, un telescopio che si trova alle isole Hawaii, sono stati in grado di individuare la galassia più antica mai osservata. Lo studio è stato condotto su 43 oggetti e solo z8_GND_5296, così è stata denominata, ha confermato l'enorme distanza.

Nel team del professor Finkelstein anche l'italiano Adriano Fontana: "Non solo z8_GND_5296 è la galassia più vicina al Big Bang mai scoperta, ma è anche sorprendentemente piena di elementi pesanti formati in generazioni precedenti di stelle. Sebbene sia così vicina al Big Bang ha una storia interessante alle spalle."

I dati raccolti dai ricercatori hanno rivelato che  la galassia è nata quando l'universo aveva 700 milioni di anni ed è circa un miliardo di volte la massa del sole. Inoltre, z8_GND_5296  ha due caratteristiche insolite: la prima è che produce stelle ad un ritmo molto veloce, circa 100 volte di più rispetto alla Via Lattea. Il che la porterebbe ad essere molto più luminosa rispetto ad altre galassie. In secondo luogo contiene un'elevata percentuale di elementi più pesanti dell'idrogeno e dell'elio. Quindi è probabile z8_GND_5296 possa essersi formata sui resti di generazioni precedenti di stelle.


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Cartoon&Comic / Topolino
« il: 08 Ottobre, 2013, 09:21:40 am »
Ho notato che manca un topic dedicato al mitico fumetto Topolino, quindi ho deciso di aprirlo io.

Comincio con questa notizia


Il primo numero del Topolino “targato” Panini uscirà martedì 2 ottobre e, per celebrare lo storico passaggio da The Walt Disney Italia all’azienda leader mondiale delle figurine, la redazione italiana ha pensato di riproporre la celebre rovesciata di Carlo Parola che da anni campeggia sugli album da collezione della casa fondata nel 1961 dai fratelli Panini, fino a quel momento titolari di un’agenzia per la distribuzione dei giornali e di un’edicola nel centro di Modena.

Cinquantadue anni dopo quella geniale intuizione, l’azienda modenese è una multinazionale con un giro d’affari di 637 milioni di euro, 900 impiegati, 12 filiali (in Cile, Brasile, Messico, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Francia, Olanda, Svizzera, Germania, Turchia e Russia) e affari in ben 110 paesi.

Leader globale nel mercato delle figurine da collezione, nel 1994 l’azienda modenese ha fondato Panini Comics che attualmente affianca le divisioni Panini Magazine e Panini Books per un totale di 1.700 pubblicazioni l’anno, incluso l’intero parco dei fumetti della Marvel.   

Dunque, a partire dal numero 3019 in edicola il 2 ottobre il più importante giornale per ragazzi d’Italia, Topolino, compirà un secondo passaggio di proprietà dopo quello, altrettanto storico, del 1988 quando il settimanale passò da Mondadori a Disney Italia.

In edicola ci sarà la copertina disegnata da Giorgio Cavazzano, con Topolino impegnato nella iconica rovesciata di Parola, per i collezionisti, invece, sarà disponibile una copertina in materiale speciale color verde, disponibile allo stand Panini Comics nelle varie fiere d’autunno o nelle fumetterie italiane. Oltre alla testata principale, ovviamente, sotto i tipi di Panini passeranno anche tutti gli altri periodici Disney in Italia: da Violetta ai Classici Disney, da Paperino a Principesse. Panini – da decenni detentrice della licenza delle figurine Disney – consolida così la sua leadership anche nel mercato dei fumetti affiancando i personaggi della matita più famosa del mondo ai supereroi della Marvel e ad altre pubblicazioni come Hello Kitty, Star Wars, il manga Naruto e Cioè.

Un monopolio sempre più eterogeneo, capace di coprire tutto lo spettro del gusto (dal disegno tondo Disney a quello più spigoloso dei manga) e di venire incontro alle diverse fasce di età. Senza dimenticare il core business che è e resterà sempre quello delle figurine che hanno reso il marchio Panini celebre in tutto il mondo.

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Bar dello sport / Candidature per le Olimpiadi 2024
« il: 04 Ottobre, 2013, 11:33:31 am »
Letta lancia Roma 2024. Malagò, si può sognare
Premier: 'Sarà uno dei temi su cui lavoreremo'

'Quanto è successo ieri a Buenos Aires mi fa pensare che nell'agenda 2024 l'Italia possa candidarsi alle Olimpiadi'': lo ha detto il premier Enrico Letta a Cernobbio. L'Italia è un Paese grandioso ma ''se abbiamo delle scadenze - ha aggiunto - impegniamo meglio''. ''E' un tema - ha concluso - su cui lavorerò''. "Possiamo candidarci seriamente a ospitare le Olimpiadi del 2024. La considero una delle cose fattibili, che dobbiamo fare", ha detto il premier Enrico Letta. "Il nostro è un Paese straordinario, ci impegniamo tutti, ma se abbiamo delle scadenze ci impegniamo meglio". La candidatura alle Olimpiadi, ha annunciato, "sarà uno dei temi su cui lavoreremo, su cui ho intenzione di lavorare".

Gnudi, fra 4 anni spero situazione diversa da 2012  - Nel febbraio dell'anno scorso ''il governo ha fatto bene'' a ritirare la candidatura da Roma per le olimpiadi del 2020, secondo l'ex ministro dello Sport Piero Gnudi, che spera ''che da qua a quattro la situazione dell'Italia cambi''. ''Le olimpiadi - ha detto commentando l'apertura di Letta a una candidatura per il 2024 - sono un obiettivo di stimolo all'economia''. ''Penso che la candidata naturale sia Roma - ha proseguito - Bisogna pensare a cos'è stato Roma '60. A parte il fatto che i giochi sono un evento che unifica la nazione e dà slancio morale''.

Malagò, 'Ora si puo' sognare' - ''Ho gia' parlato con Enrico Letta, ora si puo' sognare...'. Giovanni Malago' da Buenos Aiers dichiara al telefono all'Ansa la sua soddisfazione per la presa di posizione del presidente del Consiglio sulla candidatura olimpica per il 2024. ''Ho sentito anche il sindaco di Roma, Marino e il Governatore del Lazio,Zingaretti:ci vedremo presto''. ''E' stato molto importante - aggiunge Malagò - venire qui a Buenos Aires per vivere in prima persona la realtà delle dinamiche dietro un voto così particolare e atipico rispetto alle altre occasioni elettorali. Era giusto capire dinamiche che spesso sfuggono alle logiche, ed entrare nel meccanismo dell'esposizione e della presentazione del dossier della candidatura. Ma è stato decisivo che la vittoria sia andata a Tokyo, città per me con il miglior dossier, che mette in condizione il nostro Paese di potersi giocare un giorno le sue carte. Questo non vuol dire assolutamente nulla di definitivo, però apre a questa opportunità. Ora bisognerà valutarla bene con tutte le persone preposte a dividere questa responsabilità. Al mio ritorno in Italia incontrero' Letta, Marino e Zingaretti e si vedrà. Di certo c'e' - ribadisce il presidente del Coni, concludendo - che ora si puo' sognare...''.

Marino 'incontrerò Letta,Roma pronta a 2024' - Il sindaco di Roma Ignazio Marino apre alla candidatura per le Olimpiadi 2024. ''Ci sono le condizioni per candidare Roma ad ospitare i Giochi - dice - poiché la città possiede i requisiti necessari. Chiederò presto un incontro al premier Letta e al Presidente del Coni Giovanni Malagò, che ho già chiamato al telefono a Buenos Aires''. ''Ci sono tante valutazioni che dobbiamo fare insieme - ha proseguito Marino - tenendo però presente che la candidatura di Roma rappresenta una straordinaria opportunità di crescita economica per la città. L'organizzazione delle Olimpiadi costituirebbe un'ulteriore occasione di recuperare il ruolo internazionale che si addice a Roma e si appoggia su una base considerevole di impianti sportivi già esistenti''



Zingaretti, con Marino per vincere Roma 2024 - "Pronti con il sindaco Marino e al fianco di Roma per le Olimpiadi 2024, l'anno giusto per vincere". Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sostenendo le parole del primo cittadino della Capitale che ha chiesto un incontro con il premier Letta per vagliare la possibilità di candidare Roma dai Giochi del 2024.

 

Rossi,no diatribe con Roma ma Milano ha sue carte - ''Anche Milano può avere le sue carte per candidarsi alle Olimpiadi del 2024''. Lo dice Antonio Rossi, campione olimpico della canoa e ora assessore allo sport della Regione Lombardia. ''Da sportivo sono felice per le parole del premier Letta - dice all'Ansa Rossi - Non voglio accendere diatribe con Roma. Ma Milano ha le strutture dell'Expo: con la costruzione di uno stadio e una piscina nella zona, dopo il 2016, avrebbe ancora più chance. Ne parlavamo con il presidente Maroni''.


Olimpiadi 2024, Malagò: "Impraticabile candidatura

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, chiude la porta a una possibile candidatura comune di Roma e Milano alle Olimpiadi del 2024. "Non è possibile perché la carta olimpica non lo prevede". Sull'argomento è intervenuto anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, con una stilettata al sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Capisco che Marino non sia presente a questo incontro milanese sulla candidatura olimpica, la sua è un'assenza giustificata perché ha da fare, deve preoccuparsi dei conti di Roma, una città sull'orlo del fallimento. Non mi pare proprio che una città in quelle condizioni possa candidarsi a ospitare le Olimpiadi"



Olimpiadi 2024: per l'Italia una sola candidatura. Roma o Milano?

(AGI) - Milano, 3 ott. - Nessuna decisione in merito a quale citta' sara' candidata ad ospitare le olimpiadi del 2024, ma il presidente del Coni, Giovanni Malago', ha assicurato che "non ci sara' una competizione tra Roma e Milano". L'indicazione che arriva quindi dal vertice tenutosi all'Arena Civica di Milano, presenti Giuliano Pisapia e il presidente della regione Roberto Maroni, e' che per l'Italia ci sara' una sola candidatura.
  Malago' ha annunciato che ci sara' un ulteriore incontro entro al massimo 15 giorni, molto probabilmente a Roma con il sindaco Marino. (AGI)

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Libri & Letteratura / Dan Brown: Inferno
« il: 28 Aprile, 2013, 19:07:15 pm »
C'è grande attesa per l'uscita del nuovo libro di Dan Brown, che si intitola appunto "Inferno".


Una delle cose più assurde riguardate questo libro è il "mistero" della traduzione, solo questo passaggio potrebbe sembrare uscito da uno dei più strani libri.

Riporto quindi la vicenda, che ho letto e copiato dal giornale/sito TV Sorrisi e Canzoni:

Citazione
Libri segreti, codici di sicurezza, armi da fuoco, bunker, false identità. Nella storia che vi stiamo per raccontare c’è tutto questo. E benché essa riguardi il più grande scrittore vivente di fanta-thriller (Dan Brown, l’autore di «Il codice da Vinci»), non contiene alcun elemento di finzione.

Tutto inizia il 18 febbraio scorso in un nascondiglio sotterraneo piantonato da due guardie armate. All’interno 11 individui che non parlano la stessa lingua: si sentono frasi in tedesco, francese, portoghese, spagnolo, catalano, italiano. Hanno già ribattezzato il nascondiglio «il bunker». Bunker che, data la segretezza dell’operazione, si trova nell’ultimo posto dove verrebbe in mente di cercarlo. Sotto un edificio frequentato ogni giorno da 400 giornalisti: il palazzo Mondadori alle porte di Milano. Al momento dell’ingresso nel bunker agli 11 viene sequestrato il cellulare e ogni dispositivo per comunicare con l’esterno. Resta loro solo un pass di riconoscimento e qualche sigaretta, se fumano. Fuori c’è il sole. Presto nevicherà, ma il tempo ti interessa poco, se sei costretto a rimanere in un bunker per due mesi, domeniche comprese. Non conta in quante settimane i «reclusi» porteranno a termine la missione. Nessuno di loro può abbandonare definitivamente il bunker prima del 5 aprile. E nessuno di loro il giorno del «rilascio» sarà più la persona di prima.

Quello di cui vi parliamo è un mistero nel mistero: la genesi «europea» di «Inferno», il nuovo, attesissimo libro di Dan Brown, il quarto che ha per protagonista il professore di Simbologia Robert Langdon. I «reclusi» sono i traduttori del libro arrivati da Francia, Spagna, Germania, Brasile e Italia. Ogni mattina sono stati prelevati da un van privato davanti ai rispettivi alberghi. Ogni giorno hanno lavorato senza sosta fino alle nove di sera, per poi essere nuovamente prelevati da un van e riportati negli hotel. I loro computer sono stati sigillati e imbullonati ai tavoli perché non potessero essere trafugate copie parziali del lavoro. Ogni loro minimo movimento è stato verbalizzato su un registro. Consultarlo ora significa avere un’idea piuttosto precisa delle loro giornata:  «Pausa per sigaretta». «Breve passeggiata». «Pasto». «Visione della neve». Già, la neve. Fabiano Morais, uno dei due traduttori arrivati dal Brasile, non l’aveva mai vista. Quando ha notato qualche fiocco cadere attraverso le feritoie esterne del bunker, ha chiesto di poter uscire per scoprire che effetto faceva.

Tutto è avvenuto sotto gli occhi della security armata, secondo un codice di sicurezza ferreo: nessun documento poteva uscire dal bunker. Nessuna telefonata era ammessa. I computer su cui avvenivano le traduzioni non potevano connettersi a Internet: per le ricerche c’era un terminale a parte, sorvegliato da un membro della sicurezza. Gli 11 non potevano neppure rivelare il motivo per cui si trovavano lì: ognuno di loro aveva una sorta di «alibi», una storia per depistare i curiosi. Ma anche questa non può essere rivelata, neppure oggi che le operazioni di traduzione sono concluse e i documenti cartacei sono stati distrutti (anch’essi, ovviamente, con una procedura assolutamente segreta).

Vi sembrano misure eccessive? Non proprio, se si guardano i numeri: «Il codice Da Vinci» ha venduto nel mondo 80 milioni di copie (4 in Italia). In tutto Dan Brown ha venduto 150 milioni di libri (10 in Italia). I due film com Tom Hanks tratti dalle sue opere («Il Codice Da Vinci» e «Angeli e demoni») hanno incassato 1,25 miliardi di dollari.

Avvicinarsi al bunker, dunque, era impossibile: quel che è successo nei due mesi di lavoro lo si può ricostruire solo contattando gli 11 traduttori dopo il rientro nelle loro case. E il racconto delle loro giornate meriterebbe anch’esso di finire in un romanzo. «Vivere in un bunker e dormire in un hotel disconnette dalla realtà» spiega Alejo Montoto, traduttore spagnolo. «È stata un’esperienza davvero insolita, perché il nostro è un lavoro molto solitario» aggiunge il tedesco Rainer Schumacher. «Eravamo come marinai sulla stessa barca» chiosa Domenique Defert, francese. «L’esperienza del bunker ci ha permesso di immergerci completamente nel libro di Dan Brown» spiega Carole Delporte, anche lei francese «ma stare lontana dalla mia famiglia per così tanto è stato faticoso». «Il libro però era troppo eccitante» aggiunge Axel Merz, tedesco. Esthel Roig, traduttrice catalana, ha lavorato tutta sola sul progetto, arrivando stremata al giorno della consegna. «Dormivo in un albergo nel mezzo del nulla. Il resto era lavoro nel bunker. Ora ho solo voglia di stare un po’ con il mio gatto». «È stato un cambio di routine. I traduttori di solito lavorano da soli in casa. Fare la vita del pendolare è stato alienante. Ma c’era spirito di squadra» dice il brasiliano Fabiano Morais. «Vero. E lavorare in incognito in una struttura gigantesca è stato un bel cambiamento» aggiunge la connazionale Fernanda Abreu. «Con una figlia adolescente, non avere a disposizione il cellulare mi è pesato» racconta Annamaria Raffo, una delle tre traduttrici italiane. Che aggiunge: «Dopo il riserbo, per non dire diffidenza, dei primi giorni, nel bunker ci siamo sciolti. Complice la stanchezza, alla fine c’era un’atmosfera da ricreazione a scuola». «Mettere in un’unica stanza tanti traduttori crea una certa confusione, e la squadra italiana non era certo la più tranquilla» ammette Roberta Scarabelli, che si era data l’incarico di portare ogni mattina una torta. Aggiunge Nicoletta Lamberti, la terza delle italiane: «Ho sofferto il fatto di non poter tradurre con la musica a tutto volume. L’altra mia abitudine è di lavorare scalza: dopo i primi giorni molto formali, non mi sono fatta problemi. E nessuno si è scandalizzato».

Ora il libro sta per essere stampato. Come, dove e quando ovviamente nessuno lo sa. Ci vorrebbe il professore di Simbologia Robert Langdon…


Interviste ad alcuni traduttori del bunker

Spoiler
Esthel Roig, traduttrice catalana

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
Il fatto di dormire in un hotel perso nel mezzo del nulla.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
Ci siamo scambiati idee e abbiamo condiviso dubbi all’interno del bunker, ma non avevamo tempo libero da passare insieme.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Sono andata a Milano solo tre volte ed è stato fantastico vedere gente, negozi, ristoranti, ma ero troppo stanca per godermi queste cose a pieno. Ma andava bene anche così. La città mi piace, la conoscevo già.

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Per prima cosa che farò sarà andare a riprendere il mio gatto a casa di mio fratello.

Axel Merz, traduttore tedesco

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
Il fatto che non potevo fumare anche se a volte avrei voluto a causa delle circostanze anche se ho smesso 6 anni fa, a parte questo niente. Il libro era troppo emozionante.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo? Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Si’, siamo diventati amici con gli altri traduttori, abbiamo parlato molto della trama, abbiamo discusso certi fatti nel libro…e’ stata un’esperienza eccezionale, anche se ha significato passare Pasqua all’estero (di nuovo).

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Non fumare sigarette perche’ ho smesso 6 anni fa. Scherzo. Coccolare i miei bambini. Fare sport. Rilassarmi. Godermi il fatto che “ce l’abbiamo fatta”!

Rainer Schumacher, traduttore tedesco

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione?
Prima di tutto voglio ringraziare le persone della Mondadori. Hanno fatto un lavoro eccellente! Non sapevo cosa aspettarmi quando sono arrivato a Segrate per questo lavoro, e se devo essere onesto ero un po’ pessimista. Ma si e’ poi rivelato che tutte le mie riserve erano completamente infondate. Tutto lo staff della Mondadori, dalla security del “bunker” allo staff editoriale hanno fatto del loro meglio per farci sentire a casa e cosa posso dire: ci sono riusciti. Quindi di nuovo grazie e complimenti per tutto il vostro lavoro cosi’ ben fatto.

Quale privazione è stata più dura per te?
Ovviamente ci sono cose che mi sono mancate: la mia famiglia soprattutto e… devo ammetterlo, la birra tedesca.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
E’ stato in effetti interessante incontrare traduttori di altri paesi. Di solito tradurre e’ un lavoro molto “solitario”. Non incontri mai altri traduttori. Penso che per noi sia stato emozionante vedere non solo come lavorano gli altri ma vedere realmente le persone che stanno dietro alla realizzazione di un libro. E si e’ dimostrato veramente di valore. E’ stato incredibile quanto talento e competenza era racchiuso in questa piccola stanza e c’era un vivace scambio di idee.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Sfortunatamente non abbiamo visto molto di milano, ma decisamente mi ha fatto venire voglia di tornarci, e lo faro’.

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Mi veramente piaciuto il cibo a milano, sono in grande fan della cucina italiana in generale. Ma quando sono tornato a casa avevo un’incredibile voglia per i “puttes” di mia mamma, e’ un piatto tipico della zona di Rhineland, la regione della Germania dalla quale provengo. E credetemi, nemmeno il miglior ristorante di milano puo’ competere con questo piatto.

Carole Del Port, traduttrice francese

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione?
E’ stata un’esperienza unica e fantastica. Una rara opportunita’ di lavorare in gruppo per diverse settimane e di essere in “immersione totale” nell’universo di Dan Brown. Dato che non avevo nulla di cui preoccuparmi ho potuto concentrarmi esclusivamente sul mio scopo: consegnare la miglior traduzione possibile per i lettori.

Quale privazione è stata più dura per te?
Essere lontana dalla mia famiglia e’ stato un po’ duro, ma anche un vantaggio permettendomi di dedicare tutto il mio tempo, la mia concentrazione per questo intenso progetto. Ero cosi’ concentrata sulla traduzione che non pensavo a dettagli come il mio cellulare e le mie poccole abitudini e potevo sempre uscire a fumare! La difficolta’ e’ stata piuttosto quella di abituarmi alla “reclusione”, alle ore di lavoro consecutive, pasti e trasporti.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
Ho trascorso un periodo meraviglioso con gli altri traduttori, tutti sulla stessa barca! Abbiamo condiviso informazioni sulle parti piu’ difficili del testo, che sono state le stesse per tutti noi! Ho avuto veramente poco tempo per uscire e godermi la compagnia degli altri perche’ preferivo lavorare fino a tardi ed ero piuttosto stanca alla fine della giornata. Ma sono riuscita a condividere alcune cene con alcuni di loro (i piu’ vicini come hotel) e abbiamo avuto conversazioni molto interessanti su alcuni particolari temi – e controversi – del romanzo. Credo che rimarro’ in contatto con alcuni di loro.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Il tempo al di fuori del “bunker” era essenzialmente ridotto a nulla – colazione, cene a tarda ora (e mentalmente esausti) e confortevoli dormite!

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Un grande abbraccio alle mie piccole e al mio caro marito! E una lunga dormita ristoratrice…

Dominique Defert, traduttrice francese

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
Interessante, sorprendente a proposito della natura umana. Alcuni hanno scelto di soffrire, altri hanno scelto di trarne piacere…

Quale privazione è stata più dura per te?
Internet!

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi?
Certo! Con tutti quanti. Eravamo come marinai sulla stessa barca.

Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
Si’, per rassicurarci a vicenda.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”?
Tempo libero!?!

Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Milano? Dov’e’ milano? Forse in una galassia lontana lontana?

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Baciare mio figlio.

Fabiano Morais, traduttore brasiliano

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
La cosa piu’ difficile per me non e’ stata una privazione, quanto un cambio di routine, dato che come traduttore freelance che lavora a casa non sono piu’ abituato a gare il pendolare ogni giorno per andare al lavoro. E devo dire anche non poter usare internet sullo stesso computer sul quale stavo lavorando alla traduzione, questo e’ stato un po’ disturbante e strano specialmente all’inizio, ma poi mi sono abituato. A parte questo tutte le persone coinvolte in questo progetto sono state davvero di aiuto e facevano di tutto perche’ i traduttori fossero il piu’ a loro agio possibile nel “bunker”.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
Per me la miglior parte di questo progetto e’ stato lo scambio di idee tra tutti i traduttori. Anche se ovviamente stavamo traducendo in diverse lingue la maggior parte dei temi e delle sfide che il libro ha presentato erano comuni in tutte le lingue. Fin dall’inizio c’e’ stato un vero senso di lavoro di squadra che credo abbia permesso a tutti i paesi ed editori di ottenere delle traduzioni migliori nelle rispettive lingue.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Io stavo nella zona dei Navigli che e’ molto vivace e pieno di ristoranti e posti dove andare. E’ stata un’esperienza molto carina ed e’ stato piacevole stare a Milano.

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Farmi una bella dormita nel mio letto e alla fine riprendere la mia felice abitudine di traduttore freelance che non deve fare il pendolare ogni mattina per andare al lavoro!

Fernanda Abreu, traduttrice brasiliana


Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
Per me il cambiamento piu’ grande e’ stato lavorare nella struttura di una grande azienda. Come freelance non ci sono abituata. La gigantesca mensa della Mondadori e’ stata una scoperta! Ma certo stare lontana dalla mia famiglia e dagli amici e’ stata dura.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo?
Si’ e’ stato un grande team, abbiamo scambiato idee tutto il tempo. Questa e’ stata la parte piu’ interessante di questa esperienza.

Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”? Hai trovato un ristorante o un posto a Milano dove ti piaceva andare?
Per quanto riguarda milano e’ una citta’ deliziosa e sono stata felice di conoscerla un pochino meglio. E il cibo era fantastico!

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Dormire nel mio letto

Alejo Montoto, traduttore spagnolo

Com’è stato per te questo periodo di “ritiro” dovuto al lavoro di traduzione? Quale privazione è stata più dura per te?
E’ stata una bella esperienza che capita una volta nella vita, ma anche piuttosto dura. Indubbiamente la parte peggiore e’ stata quella di stare lontano da mia moglie. E mon avere abbastanza tempo libero. Lavorare per cosi’ tante ore in un “bunker” e vivere in hotel ti disconnette un po’ dalla realta’ ed e’ un po’ strano… Ma si’, lo rifarei di nuovo.

Hai fatto amicizia con i traduttori degli altri paesi? Vi siete scambiati delle idee sulle pagine che stavate traducendo? Come passavi il tuo tempo libero fuori dal “bunker”?
Tutti erano molto carini e di talento. Mi e’ veramente piaciuto lavorare insieme e abbiamo condiviso alcune idee sulla traduzione. Penso sia stato utile per tutti. E ci siamo anche divertiti. Sfortunatamente non ho potuto godermi molto tempo libero con loro. Ma almeno abbiamo condiviso molto pasti insieme alla mensa Mondadori.

Qual è la prima cosa che farai quando tornerai a casa?
Baciare mia moglie.
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Attualità / Curiosità dal mondo animale
« il: 08 Aprile, 2013, 20:38:04 pm »


Questo strano pesce, proveniente dalla zona antartica, ha la particolarità di avere il sangue trasparente.

http://it.notizie.yahoo.com/video/playlist/mondo/il-mistero-del-pesce-dellantartico-155700652.html

Citazione
ROMA - E' l'unico esemplare nel mondo animale ad avere una singolare caratteristica: il sangue trasparente.
Un acquario giapponese ha svelato nella sua ultima mostra, un raro "pesce ghiaccio", probabilmente l'unico in cattività in tutto il mondo.
Il pesce non ha squame, e il suo sangue non contiene emoglobina, la sostanza che rende rosso il sangue.
Satoshi Tada, uno specialista di formazione presso il Parco Marino di Tokyo, ha detto che si sa molto poco sul pesce, che è stato portato in Giappone da alcuni pescatori.

"Per fortuna, abbiamo sia un maschio che una femmina, e hanno generato nel gennaio", ha spiegato, aggiungendo che avere altri esempi di studio potrebbe aiutare gli scienziati a sbloccare i segreti del pesce.

Mentre la maggior parte delle specie animali ha fino al 45% di emoglobina, o di altri pigmenti simili che trasportano ossigeno, nel sangue, il pesce ghiaccio ne ha solo l'1%.
Come sopravvive dunque?
Attualmente i ricercatori ritengono che il pesce può vivere senza emoglobina grazie al plasma, tramite il quale assorbe e distribuisce direttamente l'ossigeno in tutto il corpo.
Ad aiutarlo, anche le fredde acque del mare Antartico, dove si registra un altissima concentrazione di ossigeno

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Cinema, Teatro e Televisione / Arrow
« il: 24 Marzo, 2013, 14:32:42 pm »


Arrow è una serie televisiva statunitense basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics.

Trama:

La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen, interpretato da Stephen Amell. Naufrago per cinque anni su un'isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; qui giunto assumerà l'identità segreta nota come "Hood" (o l'Incappucciato) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell'incredibile maestria con l'arco ottenuta sull'isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle, diventerà un "vendicatore" che persegue, uno per uno, i criminali e i malviventi della Lista per eliminarli o farli arrestare.




Chi di voi sta seguendo questa serie?
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