Missione Spectre 27 livello D1 " Danzica d'Oro"

[Anto di Gemini]

missione pre 3/4 spectre

master onira

postare la vostra iscrizione alla missione

[ShinAnslasax]

Presente

http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,9605.0.html

[Gorgarr]

Gorgarr della Chimera presente e farneticante! Ecco la mia scheda!!

[Onira]

*Era un giorno come un altro li nella seconda prigione dell'inferno. Il mastino dell'inferno, Cerbero, braccava e mieteva un congruo numero di anime. Eppure chi passava per quella zona era preso da un senso di oppressione e paura diverso da quello di tutte le altre zone. Il motivo era da ricercare nel signore di quelle lande, ovvero Aaron della Sfinge. Guerriero impavido e crudele, faceva della musica la sua ragione di vita, almeno fino al giorno in cui il signore dell'inferno si fosse risvegliato. 
Quando non era fuori ad aumentare gli ospiti dell'inferno, egli si rintanava nel suo palazzo, dal quale si dipanava una musica soave, prodotta senza sosta dalle abili dita dello spectre che pizzicavano le corde della sua arpa. In quei momenti il lamento dei morti cessava o, almeno, veniva completamente sommerso dalla musica.
Era questo che differenziava la seconda prigione  da ogni altro luogo dell'inferno, quello e il campo di fiori. Unico nel suo genere, quel luogo era l'unico di tutti i luoghi infernali a presentare vere e proprie forme di vita. Era però inaccessibile a tutti. Aaron stesso aveva decretato ciò,poichè quello era il suo luogo privato e nessuno poteva ivi disturbarlo.

Questo lo sapeva bene Sol, soldato affidato ad Aaron, incaricato di accudire il Cerbero quando non impegnato con le anime degli ingordi. Sapeva che il luogotenente in quel momento era nel campo di fiori. Dovette quindi aspettarlo davanti la porta del palazzo, onde evitare di essere dato in pasto al Cerbero, come minimo. La sua attesa non fu lunga. Aaron ben presto lo raggiunse. Poté quindi consegnare la missiva che aveva ricevuto. Si fermò li, sull'attenti, senza proferir verbo alcuno, in attesa di essere congedato.*

-Bene bene, sono proprio le notizie che stavo aspettando. Sol non restare li impalato, brutto essere inutile, vammi a chiamare ogni spectre libero che riesci a trovare.Io ti aspetto qui e sai quanto odi aspettare.-

*Poche e semplici parole erano bastate per mettere le ali ai piedi di Sol, terrorizzato dalle possibili conseguenze di far aspettare troppo il suo signore.*

Spoiler

Un post a testa dove venite raggiunti da Sol ed arrivate poi al cospetto di Aaron. Nel prossimo post metterò gli obiettivi

[close]

[ShinAnslasax]

*Nefas aveva trovato rifugio nella foresta dei suicidi e degli scialacquatori, giù nelle profondità del settimo cerchio avernale. Era passata circa una settimana da quando era rientrato dalla sua prima missione per conto del Re dell'Oltretomba. Un compito che era stato portato a termine con discreto successo. La potenza bellica dello specter di Quetzal si era accresciuta, non di molto rispetto quanto sperato all'inizio... ma abbastanza da strappare al norvegese un tenue sorriso di approvazione. Sapeva che quello era il sistema migliore per progredire nelle sue capacità di combattente, quindi era in trepidante attesa di ricevere un altro incarico dai piani alti dell'Ade.
Quando un soldato skelton si avvicinò a lui in cerca di "persone disponibili" da inviare in missione, il biondino quasi gli si avventò addosso come una furia con l'intento di strappargli di bocca ogni cosa che sapeva. Sol, questo il suo nome, dovette necessariamente arretrare di qualche passo e cercare di parlare in fretta, altrimenti sarebbe finito tra le spietate fauci della serpe volante dell'averno. In seguito, vide Nefas quasi letteralmente spiccare il volo in direzione della seconde prigione infernale. Il viaggio fu breve, poiché le capacità di uno specter erano sostanzialmente sovrumane. Dopotutto, anche l'ultimo arrivato tra le file dell'esercito del male, era in grado di sviluppare una velocità di spostamento che era di molte volte superiore al mach.

...

Il norvegese giunse dinnanzi alla porte del palazzo situato nel cerchio dei golosi. Qui i peccatori erano condannati per l'eternità a rotolarsi nella fanghiglia maleodorante e ad essere inseguiti dal terrificante Cerbero. Una prospettiva ben poco alettante, ma non si poteva dire la medesima cosa per ogni zona dell'averno? Nefas non degnò di alcuna attenzione quei luridi maiali, un tempo uomini dediti solo ed esclusivamente al vizio del cibo. Ciò che gli premeva davvero era di raggiungere il suo superiore in grado, così da essere messo subito al corrente della nuova missione. Ignorava chi potessero essere i suoi prossimi compagni in questa impresa, ma il biondo era pronto a partire anche da solo. Nulla poteva spaventarlo.
Infine, lo specter di Quetzal si imbatté nella figura autoritaria di Aaron. Lo vedeva per la prima volta in assoluto... cosa non tanto strana, se si considerava il fatto che Nefas si era unito all'esercito infernale da un lasso di tempo relativamente troppo breve per permettergli di conoscere tutti i suoi compagni di casta. Così come aveva in passato con Lord Luxiferre, anche nei confronti di costui venne impiegato una minima forma di galateo e di rispetto. Il norvegese ci teneva a non finire "polverizzato" seduta stante. Si inchinò al cospetto della figura del luogotenente infernale, proferendo qualche essenziale parola di presentazione.*

- Nefas di Quetzal al vostro servizio.

*Pur mantenendo lo sguardo abbassato, il rappresentante della serpe alata non aveva ancora scorto la presenza di altri guerrieri infernali. Che fosse davvero l'unico ad aver rispetto all'appello? In quel caso, la missione avrebbe avuto ugualmente luogo? Nefas temette per il peggio. Non desiderava correre il rischio di rimanere confinato nella sua prigione avernale a non fare nulla, mentre gli altri avevano l'occasione per diventare ancora più forti e potenti di lui.*

[Gorgarr]

Gorgarr riprese i sensi nel bel mezzo del Campo dei Fiori...dunque, aveva dormito...ma per quanto? Impossibile a dirsi con certezza...di Jane non v'era traccia. Il giovane però ebbe modo di notare un particolare...l'erba del campo, completamente polverizzata in precedenza, era tornata a spuntare, e già qualche bocciolo di fiori esotici faceva capolino qua e là...ciò poteva significare che era rimasto riverso al suolo per un periodo davvero MOLTO lungo...oppure che quel luogo, in virtù delle sue proprietà oltremondane, non rispondesse esattamente alle leggi della botanica e della biologia...entrambe le teorie parevano parimenti plausibili. Inutile pensarci, per ora...Gorgarr si levò in piedi, e fu contento di notare di sentirsi relativamente ristorato. Prese qualche minuto per ricomporre la sua surplice, scomposta al suolo intorno a lui in ordine sparso...non ricordava molto di quel che era successo, ma da quei pochi lampi che gli tornavano alla mente, fu grato che le cose stessero così. L'ultimo tocco venne dedicato al suo candido mantello, che il giovane liberò dalla polvere scrollandolo come poteva prima di riportarlo a cingere le sue spalle. Si era appena rimesso in arnese...si sentiva piuttosto bene...quando un soldato skeleton dall'aria trafelata lo approcciò scompostamente...

...curioso, il giovane ascoltò quel che egli aveva da dire...anche se comprenderne il senso fu più difficile di quel che sembrava, dato che il messaggio giunse convulso...il soldato mangiava le sue stesse parole dalla foga. L'unica cosa che l'avatar dell'ira aveva certamente compreso era che il luogotenente della Sfinge aveva richiesto la presenza di ogni spectre disponibile presso il girone dei golosi, che egli aveva eletto a sua dimora. Disgustoso. Sin da quando gli inferi erano divenuti la sua casa, Gorgarr aveva evitato con cura quel luogo particolare...aveva ribrezzo delle anime che ivi venivano in eterno tormentate...schiave di una pulsione tanto bassa che spesso gli stessi animali sanno controllarla...patetico ed irritante. Tuttavia, la Sfinge attendeva...fra i vari luogotenenti, non si poteva dire che il giovane lo avesse particolarmente in simpatia. Lo riteneva inutilmente presuntuoso e malignamente affettato...una caricatura di quanto un vero nobiluomo avrebbe dovuto essere. Ma egli godeva dei favori di lord Ade, il quale non li avrebbe concessi a chiunque...e quindi doveva in qualche modo essersi rivelato meritorio nel passato.

Questi pensieri occuparono il tragitto, che Gorgarr aveva coperto di buon passo...aveva preso congedo dal soldato...? Non ricordava. Probabilmente era stato sovrappensiero sin da allora. Con l'accenno di un sorriso, il giovane provò una stilla di pena per quel figuro...tuttavia, il tempo degli indugi era finito. Appressandosi alla corte della Sfinge, Gorgarr si avvicinò alla terrazza ove ristava il luogotentente, e notò la presenza di una sagoma familiare al suo cospetto...in primis, come etichetta richiedeva, egli pose rispettosi ossequi al suo superiore, portando il pugno destro al petto...

Milord, Gorgarr della Chimera, Stella Terrestre delle Bestie, risponde alla chiamata. Per la maggior gloria di sua grazia lord Ade, comandate, e sarà fatto.

Deinde, volgendosi alla di lui mancina, a colui che aveva ben riconosciuto come l'allievo suo proferì saluto sottovoce...

Nefas...parmi che il destino nostro continui ad intrecciarsi. Ti trovo bene, ragazzo...corroborato, invero. Mi compiaccio, mi compiaccio...!

A quel dire, non rimase che attendere...probabilmente, un nuovo viaggio attendeva. E Gorgarr, pur senza dichiararlo apertamente, era felice di poterlo affrontare in buona compagnia...

[Onira]

*Andato che fu Sol, il luogotenente prese a scandagliare tutte le possibili implicazioni che la missiva appena ricevuta aveva portato con se. Ed ognuna di esse portava esattamente dove lui voleva. Preso atto di ciò dovette attendere l'arrivo degli spectre, i quali avrebbero assolto il prezzo di quelle informazioni.

Chiedere un prezzo ad un luogotenente del grande Hades, che orrore!

Una cupa rabbia avvolse l'animo di Aaron per l'affronto ricevuto. In un'altra situazione si sarebbe mosso lui stesso per fargli pagare l'affronto ricevuto e strappare loro membra e risposte. Ma Lady Pandora aveva stretto un'alleanza con loro e ciò voleva dire che essi servivano lo stesso padrone. Ed il guardiano della seconda prigione dell'inferno non avrebbe mai osato sfidare il potere del sommo Hades.

Presa la sua arpa Aaron si mise a suonare. Quella pratica, oltre ad essere di una bellezza soave, aveva il potere di calmarlo, facendo scemare i suoi istinti più bassi trasformando la bestia sanguinaria in un abile cacciatore.
Fu a metà della prima melodia che il primo spectre si palesò davanti a lui. Egli rivolse le solite formule cerimoniali nei suoi confronti. Ma nel tono della sua voce era ben comprensibile la paura di essere la prossima vittima.
Era questo che Aaron disprezzava di quel manipolo di guerrieri. Si fregiavano del ruolo di alfieri del Sommo, di essere i suoi demoni guerrieri, ed erano impauriti dal primo figuro in possesso di un cosmo potente. Era orgoglioso di non essere mai stato uno spectre, di aver compiaciuto il suo signore tanto da permettergli di indossare quelle vestigia.

Anche il secondo spectre arrivò al cospetto del cavaliere della Sfinge ed anche lui fu ignorato. Aaron era troppo preso dalla melodia per prestare loro attenzione. Nessun cosmo più si muoveva li negli inferi, ciò voleva dire che non v'erano altri da attendere. *

-Miei cari, sapete dirmi cosa ha più valore in una guerra come la nostra?...Il potere, la forza di un grande esercito, il cosmo? Ebbene se queste sono state le vostre risposte permettetemi di dirvi che vi siete sbagliati. La risposta corretta sono le informazioni. Noi combattiamo la dea Atena per conto del nostro signore, ma nessuno dei due si è ancora palesato. Se io sapessi dove essi si paleseranno non credete che potrei vincere questa guerra da solo? Potreste farlo anche voi, perdinci persino una pedina come Sol potrebbe riuscirvi. Ed è per questo che siete qui. -

*Fece una pausa per prendere la missiva*

-I nostri "alleati" Prussiani hanno le informazioni di cui ho un estremo bisogno. Ma quei cani rognosi vogliono un favore in cambio. E voi vi occuperete di fare loro quel favore. Dovrete recarvi a Danzica, città portuale del loro impero. Li, secondo le loro informazioni, si nasconde il generale traditore Hogen. Egli ha rubato un carico d'oro e secondo loro vuole impossessarsi di una nave per dirigersi verso le coste dell'Inghilterra. Vostro compito sarà recuperare l'oro. Questo è quanto. La missiva termina con un riferimento ad  una loro ex spia che ora gestisce i traffici della città, il cui nome è Kruk. Dunque immagino bisognerà trovarlo. Ora andate, ho approntato un portale che vi porterà nella zona limitrofa di Danzica.-

Con un movimento del braccio Aaron aprì uno dei portali che permettevano agli spectre di attraversare i modi. Fatto ciò girò le spalle ed entrò nel palazzo.

OBIETTIVI DI GIOCO

Spoiler

- nessun giocatore viene sconfitto in missione
- la missione si conclude senza lunghe pause prima dei termini di regolamento

OBIETTIVI SULLE STATISTICHE
3-non arrivare a 0 cosmo

LIMITAZIONI SULLE TECNICHE
4-non utilizzare illusioni se non si è specializzati

Here are your sets:

Set 1: 3, 4
Set 2: 1, 3
Set 3: 2, 4
Timestamp: 2014-05-26 18:07:47 UTC

[close]

Spoiler

Un post a testa dove decidete il leader più un suo secondo post che termina con l'arrivo a Danzica

[close]

[ShinAnslasax]

*Questo luogotenente infernale non era certo il tipo di persona che ispirasse un certo grado di simpatia nei suoi sottoposti. Sembrava ignorare e disprezzare tutti coloro che si presentavano al suo cospetto, proseguendo imperterrito a strimpellare le sue tediose melodie. Nefas rimase silente, sopportando quell'ingiusto trattamento che gli era stato riservato dallo specter di Sphinx. Prima o poi sarebbe arrivato il tempo in cui avrebbe raggiunto abbastanza potenza cosmica per ottenere la propria personale rivincita su costui. La calma era la virtù dei forti. La situazione non mutò nemmeno con il sopraggiungere di un secondo guerriero avernale, individuo che il biondo riconobbe all'istante come il suo onnipresente mentore. A quanto pareva, l'esercito dell'oscurità poteva vantare ben pochi membri al suo attivo, se si finiva sempre con i medesimi accoppiamenti per le varie missioni. Non che la cosa potesse arrecare dispiacere a Nefas, visto che quest'ultimo si fidava della potenza e dell'astuzia possedute dallo specter della Chimera.
Il rappresentante della serpe volante dell'averno replicò solo un leggero cenno di assenso con la testa in direzione del compagno. Espresse così la propria soddisfazione interiore nel vedere Gorgarr al proprio fianco. Tuttavia, non vi furono altri seguaci del divino Hades in procinto di varcare le porte della seconda prigione avernale. Che fossero tutti indaffarati altrove? Sarebbe stato comodo avere il prezioso supporto di Glen, ma il destino pareva aver scelto diversamente. Dopo il trascorrere di un certo lasso di tempo che pareva eterno, il luogotenente infernale si concesse il lusso di far terminare quella fastidiosa nenia. Finalmente Nefas e Gorgarr vennero messi al corrente dei dettagli della prossima missione. Nonostante Lord Aaron fosse un pallone gonfiato come pochi altri il norvegese ne avesse mai incontrati in vita sua, egli dovette però ammettere di trovarsi d'accordo su un punto di quel discorso... ossia che erano le informazioni a far vincere le guerre.
Certo, c'erano le dovute eccezioni alla regola, poiché era impensabile l'idea di poter sconfiggere una divinità senza avere uno strumento in grado di arrecargli danno. Non era questo il caso. Il fulcro della vicenda era quello di aiutare gli alleati prussiani a recuperare un ricco carico d'oro, così da ottenere in cambio le informazioni che possedevano. Nefas si trattenne dallo schioccare la lingua in disappunto. La razza umana era marcia fino al midollo se continuava ad affidarsi al vile denaro e ai beni materiali per ottenere una maggiore confortevolezza nelle loro patetiche esistenze mortali. Avrebbero fatto molto meglio a pensare alla salvezza delle loro "sporche anime". Non stava però al ragazzo dalla pelle diafana giudicarli. A tempo debito se ne sarebbe occupato con immenso piacere Lord Luxiferre. Lo specter di Quetzal doveva concentrarsi unicamente sulla missione in corso, nient'altro che questo.*

- Con il vostro permesso.

*Il norvegese fu assai lieto di poter prendere in fretta le distanze da quell'insopportabile luogotenente infernale. Una volta giunti nei pressi del portale dimensionale, sarebbe stato libero di poter dialogare con il proprio mentore e decidere il da farsi. Visto che Gorgarr aveva molta più esperienza di lui come guerriero degli inferi, sarebbe stato logico demandare a lui il comando delle operazioni. Anche durante le fasi di combattimento, se mai fosse capitata l'occasione, era più indicato che il primo a muoversi fosse quello dotato della maggiore capacità offensiva, così da "ammorbidire" la resistenza dei nemici e consentire pure al meno dotato specter di Quetzal di centrare il bersaglio. A livello teorico, sembrava una buona idea, quindi Nefas l'avrebbe subito proposta all'altro.*

[Gorgarr]

Gorgarr non gradiva affatto l'atteggiamento della Sfinge. Ciò nondimeno, bisognava ammettere che egli conoscesse il gioco del potere a determinati livelli. Il giovane sapeva ben riconoscere coloro che erano avvezzi a mestar nel torbido per il proprio tornaconto. Se il tornaconto che Aaron della Sfinge perseguiva fosse il proprio oppure quello di lord Ade...deh, questo non avrebbe saputo dirlo. Come ormai aveva appreso da più tempo di quel che gli sarebbe piaciuto ammettere, in Ade le cose non erano sempre chiare come sembravano...e dato che spesso non sembravano affatto chiare, questo definiva sarcasticamente la questione. Tuttavia, la missione era chiara, e l'onore imponeva di portarla a termine in nome di lord Ade, non di altri...alleati discutibili, un generale ribelle...tutti i recenti eventi sembravano condurre verso l'ambiguo ruolo di codesti alleati tedeschi che le inferee schiere avevano scelto per sè. Per fortuna, le stelle malefiche erano dotate di un metro di giudizio ben superiore rispetto a quello degli stessi accoliti di Sua Grazia...dato che la valenza di coloro con i quali il giovane si era trovato più e più volte a combattere non era in discussione. Come non lo era quella del suo allievo qui presente. Le parole che rivolse alla Sfinge furono asciutte ed affettate...

Sia come desiderate...il maltolto verrà riconsegnato ai nostri alleati, milord.

Avrebbe rivolto quello stesso rispetto a qualunque suo superiore. Il giovane aveva molto rispetto dell'autorità e della gerarchia...ma solo per via della fedeltà che lo legava a colui che tutti nell'inframundo servono...non altro. Il resto, per il momento, non lo riguardava, anche se forse un giorno le cose sarebbero cambiate.

Nefas, dai cenni che gli stava rivolgendo, sembrava intenzionato a lasciare alla Chimera la guida della missione, ancora una volta...Gorgarr non ebbe nulla da obiettare. Iniziava a sentirsi a proprio agio in quel ruolo...sperava soltanto che non ci sarebbero state complicazioni eccessive, come l'ultima volta che avevano messo piede in terra teutonica. Per come la vedeva, gli infingardi non avrebbero avuto lunga vita...le informazioni da recuperare potevano effettivamente essere essenziali. E quando ci sono informazioni di mezzo, è opportuno tendere l'orecchio...ma prima, il maltolto. Una parola d'intesa con Nefas precedette l'ingresso nel portale...

Andiamo, amico mio...a quanto pare, la Germania rimane salda nel nostro destino. Credo che le cose potrebbero farsi...interessanti.

A quel dire, senza por tempo in mezzo, la Chimera ed il Quetzal varcarono il portale con un sol passo. Dall'altro lato attendevano le campagne circostanti la città di Danzica...la loro meta non doveva essere lontana.

Spoiler

Anzichè fare un secondo post ho pensato di farne uno unico, in cui varcavamo anche il portale...spero che la cosa non rappresenti un problema ^^

[close]

[Onira]

Spoiler

puoi tranquillamente adottare questa soluzione gorgarr

[close]

*Il portale trasportò i due guerrieri dell'averno al limitare di una macchia boschiva poco fuori le mura della città. Era quasi ora di cena ed il sole ormai rossastro non scaldava più le alte fronde degli alberi. Il duo si mosse verso l'accesso alla città più vicino. Esso era rappresentato da un portone in legno altro una quindicina di metri, largo non meno di cinque. Ai suoi lati vi erano le basi di due torri di guardia, comprese nella muratura delle mura. Una porta era già stata chiusa e le guardie controllavano la fila, non molto lunga in verità, di persone che si erano attardate a rientrare dal lavoro nei campi circostanti o che erano appena giunte per pernottare.

Le guardie in quel momento erano solo due. Entrambe portavano pantaloni lunghi e una camicia coordinata dello stesso colore, un rosso tenue, sporcato dalle numerose ore passate nella polvere. Il loro equipaggiamento era composto da un elmo in ferro,gambali e pettorale. Il primo aveva una lunga picca e sostava vicino la porta. Il secondo aveva una spada corta legata su di un fianco ed era la guardia adibita ai controlli corporali e delle merci.

I due spectre si fermarono a qualche metro dalla fila di persone. Dal vociare concitato delle guardie capirono che esaurita la fila le porte sarebbero state chiuse. Dovevano quindi darsi una mossa se volevano entrare attraverso quel passaggio. *

Spoiler

Decidete come entrare, se palesarvi alle guardie, se aspettare e tentare un'entrata a tarda notte, insomma siete liberi di fare quello che volete . Quello che deciderete cambierà parte della storia.

[close]

[Gorgarr]

Spoiler

Posto per primo come da accordo con Nefas...lui potrebbe mancare per due-tre giorni e non è detto che in questo intervallo riesca a postare.

[close]

Gorgarr assistette per alcuni attimi alla scena che si proponeva ai suoi occhi alle porte della città...i lavoranti dei campi rientravano a cercar rifugio fra le mura amiche per la notte. Evidentemente, in quei tempi nessuno aveva cuore di pernottare nelle campagne, forse per timore dei predoni, forse di altro ancora...una precauzione comune in tempo di guerra. Non che vi fosse guerra aperta in corso...tuttavia, quella gente evidentemente sapeva di aver qualcosa da temere, sia pur se si trattasse di abitudine invalsa nell'uso comune. Ad osservare il loro incedere, codesta pratica non appariva come nulla di eccezionale.

Il giovane prese per sè qualche attimo per riflettere sulla condotta da adottare, poi si rivolse verso Nefas...

Codesta città è tedesca...i suoi reggenti, così come la loro classe militare, sono nostri alleati dichiarati...non vedo motivo di celare o dissimulare la nostra presenza ai loro occhi. Siamo qui per portare a termine una missione per loro conto, dopotutto...io dico di presentarci a loro con quanto richiesto dal pieno orgoglio del nostro blasone.

A quel dire, egli mosse in avanti il passo. La luce tremula del tramonto evocò sinistri quanto fieri baluginii dalla sua surplice, mentre il candido manto garriva alle sue spalle alla brezza del meriggio. Gorgarr della Chimera intendeva rivelare a chiunque potesse vederlo, sin dalla distanza, che un fiero araldo degli inferi si approssimava...che questo instillasse il timore in coloro che avevano ragione di temerlo.

[ShinAnslasax]

*L'attraversamento del portale dimensionale non ebbe alcuna ripercussione sul norvegese. Ormai si era del tutto abituato a quel pratico e veloce sistema di viaggio che poteva collegare gli inferi con un punto a scelta del "mondo della superficie". Il luogotenente infernale aveva garantito loro che si sarebbero ritrovati nei pressi della città di Danzica... e così fu. Il Sole stava quasi per scomparire sul lontano orizzonte e le tenebre l'avrebbero fatta presto da padrone in questo angolo di mondo. Stando così le cose, per gli specter in missione sarebbe stato il momento migliore della giornata per andare ad investigare sui presunti traffici illegali organizzati nel paese.
Il centro abitato era circondato da alte mura perimetrali. Si poteva accedere al suo interno solo per mezzo di imponenti porte ed ognuna di loro era sorvegliata da un paio di guardie cittadine. Durante le ore notturne, l'accesso veniva completamente interdetto mediante la chiusura delle porte medesime. Nessuno sarebbe stato più nelle condizioni di entrare dentro la città di Danzica fino all'alba del giorno dopo... quantomeno, non con il pieno rispetto delle leggi. La popolazione locale sembrava temere l'incombere di un discreto numero di nemici, come se ci fosse una guerra in atto. Lo specter di Quetzal non aveva ricevuto notizie di una cosa del genere, quindi si chiese "di chi o di che cosa" avessero esattamente paura da queste parti.
Trovandosi in terra prussiana e quindi teoricamente in presenza di alleati delle forze avernali, il ragionamento avanzato da Gorgarr pareva essere privo di imperfezioni. Tuttavia il biondo combattente degli inferi era sempre stato un tipo poco incline a fidarsi del suo prossimo. Chi poteva garantire loro che la fiorente cittadina portuale fosse ancora nelle mani di un "potenziale alleato"? Se il potere fosse stato nel frattempo assunto da un impostore o da un traditore, entrambi gli specter sarebbero potuti finire nei guai. Forse era il caso di separarsi e di prendere due strade diverse? Anche questa scelta non era priva di rischi per il buon svolgimento della loro missione. Nefas ci meditò sopra per qualche istante, poi propose un'idea al compagno di casta.*

- Maestro, senza offesa, ma vorrei prima mettere alla prova la buona fede di queste persone. Se intendono ancora onorare l'alleanza stipulata con il nostro sire Hades, vedendola improvvisamente comparire dinnanzi a loro bardato dalla testa ai piedi con le sacre vestigia della Chimera, le due guardie cittadine non dovrebbero mostrarle alcun segno di ostilità... in caso contrario, io interverrò in seconda battuta per sbarazzarci insieme di questi traditori. Si, per il momento, preferirei restare a distanza di sicurezza e vedere come vanno le cose. Se il mio "pensare sempre male degli altri" si rivelerà essere un atto del tutto superfluo, tanto di guadagnato per noi specter. Lei mi capisce, non è vero?

*Il norvegese era dunque intenzionato a restare in posizione arretrata per verificare quali reazioni avrebbero avuto le due guardie cittadine nel vedere comparire uno specter di fronte a loro. Gorgarr si poteva definire un guerriero fatto e finito, capace di buttarsi in mezzo alla mischia senza temere alcuna grave ripercussione di sorta. Dopotutto, era lo specter più forte del suo rango, se lo poteva permettere questo tipo di atteggiamento. Il rappresentante della serpe volante dell'Ade dava invece molto peso a quanto gli suggeriva il suo sesto senso. Elaborava astute strategie di lotta sfruttando tutto quello che l'ambiente circostante gli poteva fornire, pur di ottenere un decisivo vantaggio sui propri avversari. Era l'ultima ruota del carro fra i combattenti avernali, quindi doveva compensare in qualche modo la sua scarsa potenza cosmica se voleva avere delle buone chance di sopravvivenza.*

[Gorgarr]

Gorgarr sorrise verso il suo allievo...la prudenza è la parte migliore del coraggio. Lo aveva sempre pensato...ed ammirava l'approccio tattico alle situazioni che Nefas manifestava. Nella di lui direzione, dunque, mormorò sommessamente...

E' una buona idea, amico mio...tutto sommato avere un asso nella manica non mi dispiace. Questi..."alleati" tedeschi non si sono sempre dimostrati affidabili, dopotutto. Adunque, rimani qualche passo indietro...non farti notare, non finchè non verrò ricevuto debitamente...tuttavia, rimani a portata d'occhio.

A quel dire, egli tornò a volgere il passo verso il portone, con lo stesso fiero portamento che di cui poc'anzi faceva sfoggio...

Spoiler

...e bentornato Nefas!!  Andiamo a fare polpette di rinnegati!! 

[close]

[Onira]

*I due spectre decisero di testare la lealtà degli abitanti di Danzica, preoccupati dal comportamento dei cittadini, che si muovevano come in tempo di guerra. Il Quetzal decise di tenersi nelle retrovie ad osservare la situazione, pronto ad intervenire in caso di bisogno. Gorgarr invece aspettò che la fila si svolgesse e tutti i cittadini entrassero in città per palesarsi ai due soldati. I due, diffidenti, ascoltarono le parole dell'avatar dell'ira che spiegarono sommariamente il perchè egli si trovasse li.*

-Dan, vai a chiamare il capo. Io rimango qui. Sarà lui a decidere il da farsi.-

*Fu cosi che la guardia si avventurò in città alla ricerca del capitano delle guardie, mentre il suo compagno teneva d'occhio lo spectre. L'aria era tesa. La picca era apertamente rivolta verso Gorgarr, che attendeva immobile. La sua  figura emanava la sicurezza e il portamento tipici della nobiltà a cui egli apparteneva.

Lo spettro non dovette attendere molto l'arrivo del capitano. Dopo poco un uomo bardato di una armatura scintillante con fini paramenti si avvicinò a grandi passi. L'uomo con la picca salutò con il tipico gesto militare il suo superiore che ricambiò e poi prese la parola.*

-Il mio nome è Lech, capitano della guarnigione dei soldati di Danzica, fedele all'esercito di Prussia. I miei uomini mi hanno spiegato la situazione, signore, ma purtroppo non ho ricevuto notizie dal mio comandante e non posso verificare la vostra identità. Ma con i tempi che corrono non me la sento di garantire per voi solo sulla vostra parola.
Quindi prima di pronunciarmi voglio una prova, se voi siete davvero chi dite di essere. Fatemi vedere qualcosa che mi convinca che la persona che ho davanti è uno di quei super uomini che si sono alleati con noi e non un semplice imbroglione agghindato con un'armatura scintillante.-

*Gli occhi di tutti erano fissi sullo spectre, le mani dei sottoposti strette sulle armi, in attesa che facesse qualcosa.*

Spoiler

A te gorgarr, facci vedere chi sei  Nefas tu invece decidi se intervenire o meno

[close]

[Gorgarr]

Gorgarr attese con pazienza l'arrivo del capitano della guardia...ben conosceva il protocollo militare, anche se non gli aggradava più di tanto...tuttavia, riconosceva la diffidenza quando la vedeva in pratica. Per quanto forse al suo posto si sarebbe comportato allo stesso modo, non gradiva affato quella lancia impertinente puntata contro il proprio torace, e dovette far forza su sè stesso per evitare di farla ingoiare in un sol boccone al soldato che la sorreggeva...la sua pazienza, comunque, aveva una soglia piuttosto bassa...

...ad alleviare la situazione di tensione giunse ben presto un milite che si presentò come il comandante della guarnigione cittadina...non che ve ne sarebbe stato bisogno, giacchè i suoi paramenti parlavano chiaramente per lui anche prima che aprisse bocca. Dalle sue parole, però, il giovane seppe quel che desiderava sapere...la milizia cittadina era fedele all'esercito di Prussia, de che si compiacque. Per quanto scostante, ben conosceva il modo di agire di quell'armata, tanto vicina ai confini del suo principato natale...poi...

...cos'era quella? Una richiesta...di una prova?

Il giovane ebbe un moto di stizza alle parole del comandante. Volgare soldato di mezza tacca che per un paio di mostrine in più sull'armatura si credeva in diritto di chiedere una prova...A LUI!!! Lui, principe di sangue ed erede della casata Van Drannor, spettro oltremondano al servizio di sua eccellenza lord Ade, benedetto da una delle immortali stelle malefiche ed avatar dell'ira...? Come osava quel miserabile armigero?? Avrebbe dovuto esser grato che il giovane si fosse degnato di rivolger verbo verso la sua inutile persona...

...per un attimo, Gorgarr prese in seria considerazione l'idea di incenerire lui, il resto delle guardie di picchetto e per buona misura demolire anche due terzi delle mura per avere libero accesso alla città...tuttavia, si trattenne. Nonostante la stizza montante, una parte più razionale della sua mente gli fece notare che probabilmente l'obiezione del comandante era sensata, e che la sua pretesa non fosse poi così peregrina...orbene, desiderava una prova? Deh, l'avrebbe avuta. E soddisfacente, financo. Le sue parole non fecero che rispecchiare quest'ultimo pensiero...

Adunque, comandante, dubitate di chi io sia veramente...prendete molto sul serio il vostro dovere, e questo vi fa onore...tuttavia, guardatemi negli occhi...e ditemi che dubitate ancora.

Ne seguì un cenno d'intesa con Nefas, che attendeva a pochi passi di distanza, in disparte...e poi...poi tutto cambiò.

Gli astanti non videro nulla...ne' udirono alcunchè...tuttavia, quel che provarono sulla propria stessa pelle era reale e tangibile come il sole e le stelle. Il giovane aveva liberato nell'aria una stilla del suo cosmo...ed in conseguenza di ciò, l'aria intorno a lui si spostò, come in risposta ad una folata di vento improvvisa...ma lo fece in ogni direzione allo stesso tempo, e con violenza tale che alcuni dei presenti furono costretti a muovere un passo indietro...era come se un globo di forza fosse stato sprigionato dalla figura della Chimera, frustando vegetazione, uomini e rocce allo stesso tempo...ne seguì una calma innaturale. Non un solo cinguettar d'augello...non una foglia si spostava...nemmeno un respiro umano, trattenuto a non rompere l'incanto. Con uno scatto del capo, Gorgarr si volse, piantando lo sguardo in quello del comandante della guardia...

...quelli che il milite vide non erano gli occhi dell'uomo, ma della bestia. Era lo sguardo trafiggente dell'altro volto della Chimera...dell'ira primigenia che alligna nel caos prima del caos. Lo sguardo della furia incoercibile. Lo sguardo della fine del mondo che cammina. Lo sguardo che trafigge l'anima da parte a parte pur senza torcere un capello...e dinanzi a quello sguardo, il cuore del comandante rimbombò come una salva di colpi di cannone, per poi perdere un battito.

Spoiler

Impiego la seguente tecnica:

Stm 1 cosmo 2 costo mantenimento 1 cosmo
#L'avversario subisce un attacco di ipertensione che lo porta a sentire in maniera acuta e ripetitiva il battito del suo cuore e lo scorrere del sangue nelle sue vene.Da quindi colpa all'eccessiva tensione in battaglia ma nonostante ciò l'illusione gli procura un malus di 3 alla difesa e 3 all'attacco.#

Fammi sapere se devo conteggiare i suoi costi 

[close]

Quel silenzio agghiacciante durò soltanto un attimo...un attimo che i presenti avrebbero giurato sarebbe durato per sempre, e che sarebbe tornato a tormentare a lungo i loro sogni. Fu lo stesso Gorgarr ad interromperlo, con un tono che non aveva perso nulla della propria affettata eleganza di poco prima...come se...l'altro...non fosse mai stato presente...

Allora, milord...cosa mi dite? Siete soddisfatto?

Codeste scarne parole furono condite da un sorriso cortese quanto malevolo, a cui probabilmente alcuni avrebbero preferito un ruggito di sfida...