Missione Specter numero 19 Livello D "Manufatto Antico"

[Emperorjan]

Missione specter per 3-4 giocatori appena posterete la vostra partecipazione, controllerò le vostre schede e da quel momento non si potranno più farvi modifiche se non approvate da un mod.
Gli obbiettivi della missione e la modalità saranno chiare dopo che almeno 3 specter avranno postato l'adesione.

[Gorgarr]

Ordunque, se questa è la missione da 3...Gorgarr della Chimera partecipa alla missione, ed alla grande!! ^^

[Vernier]

Pure Eion partecipa alla missione  
Questa è la mia scheda
http://saintseiyags.altervista.org/index.php/topic,8853.0.html

[Elimar]

Anche Elimar del narvalo è prontissimo!!!!! 

[Emperorjan]

Bene incominciamo, ora vi mostro i vostri obbiettivi:

OBIETTIVI DI GIOCO
- nessun giocatore viene sconfitto in missione
- la missione si conclude senza lunghe pause prima dei termini di regolamento

Per un completo successo dovete attenervi a queste condizioni:

OBIETTIVI SULLE STATISTICHE
4-nessun giocatore sfrutta l'attivazione BRUCIARE IL COSMO ne alcuna attivazione di recupero

LIMITAZIONI SULLE TECNICHE
1-non utilizzare tutte le tecniche speciali durante la missione

*I tre specter furono convocati da un entità oscura mentre erano negli inferi furono chiamati da un impulso telepatico inviato da il luogotenente di Deadly Beatle. Il tempo era la loro priorità, dovevano ritrovarsi il prima possibile per partire subito per la ricerca del manufatto.
Il messaggio telepatico recava le seguenti parole.*

-Specter di Hades siete convocati; Narvalo, Durahan e Chimera raggiungete immediatamente la zona esterna dell'inferno dove vi sto aspettando siate rapidi e veloci che il tempo stringe, una nuova missione vi attende.-

[Gorgarr]

Per Gorgarr erano tempi inconsueti negli inferi...egli soleva infatti trascorrere il proprio tempo fra un incarico e l'altro nel giardino fiorito, alla ricerca di una pace interiore che continuava ad eluderlo...ma di recente egli aveva scoperto che esisteva anche un altro modo di lenire la furia montante che minacciava di quando in quando di sopraffarlo...giornalmente, egli si recava nel cocito, in cerca dello spirito di Lii Fang, che aveva osato lordare la surplice della Driade, e con essa la memoria di un amico scomparso...ivi giunto, l'avatar dell'ira reperiva l'anima dell'infingarda, ed estraendola dai ghiacci sempiterni ne facea facile bersaglio onde sfogare le energie che ribollivano nelle sue vene ed allo stesso tempo moltiplicare il suo tormento quanto più gli era possibile...tale esercizio pareva placare la parte del suo cosmo trino che era appartenuta ad Iruka, ed il giovane se ne compiaceva. Quel mattino, egli era per l'appunto assorto in tali piacevolezze...nelle distese flagellate dai ghiacci oltremondani, egli sorreggeva la figura della megera per il cranio, ghignando...e stringendo la mano contrapposta a pugno, prese a percuoterla con violenza inaudita portando i propri colpi sino alla velocità del suono...quando fu appagato di tale devastazione, ne lasciò la presa e le sferrò un calcio poderoso, che ne proiettò la forma dinoccolata a piantarsi in una roccia vicina mentre un lamento appena sussurrato si mischiava al fragore dello schianto...la polvere non si era nemmeno depositata, ed il giovane ruggendo di furia caricò sulla propria destra una massiccia sfera di cosmo, scagliandola poi con quanta forza aveva in corpo contro la massa disintegrata di rocce in cui giaceva la sua vittima...l'esplosione fu assordante, e per un attimo fu tale da appagare la Chimera...solo per un attimo.

In quel momento, il laconico messaggio mentale giunse alla sua attenzione. Esso fu accolto con un moto di stizza, in quanto il giovane dovea a malincuore abbandonare il suo diletto. Tuttavia, tale moto iniziale fu prestamente allontanato dal pensiero che l'anima della meretrice non sarebbe andata da nessuna parte...avrebbe soltanto preso un po' di tempo per agonizzare nei ghiacci, appena a sufficienza acciocchè le percosse subite potessero sedimentare...giacchè anche la più sublime delle angherie potrebbe divenire consuetudine se non si desse talora qualche attimo per trovar effimero sollievo, e rammentare come fosse l'esistenza libera dal tormento.

Egli dunque sistemò il candido manto sugli spallacci della propria eburnea armatura, e si diresse verso i gironi esterni degli inferi, laddove la sua mente avvertiva provenire il messaggio. Poco tempo dopo, egli giunse nella landa incolore e spazzata dai venti che era la sua destinazione...nei deserti a perdita d'occhio che si stendevano in ogni direzione, una sola figura torva ed oscura attendeva, ed ad egli rivolse saluto...

Gorgarr della Chimera risponde alla chiamata...per la gloria degli inferi fiammeggianti e di lord Ade, possa il suo giusto regno sfidare i millenni. Luogotenente, sono pronto a ricevere nuovi ordini, come si conviene...parlate, ed io eseguirò.

Tal verbo venne portato con marziale ardore, e venne accompagnato ad un gesto che raccolse il pugno destro sul cuore. Un pugno che alla bisogna avrebbe schiantato le montagne in nome del suo signore.

[Elimar]

*Al ritorno dalla missione in terra di Cina, Elimar e gli altri si recarono nuovamente negli inferi ove le loro strade si divisero ma per breve tempo.
Infatti erano passati solamente pochi giorni da quando Elimar si era separato dalla chimera e gli altri ritirandosi in profonda meditazione nelle nere acque del fiume acheronte.
Quello era il sol luogo che gli dava quella quiete necessaria al suo spirito per accrescere il proprio cosmo, ma da quando Arlequinn lo aveva "rinnegato", il narvalo osava raramente immergersi nelle acque di competenza del traghettatore.
Temeva infatti una ritorsione da parte di quello, perciò stava sempre in orecchio e ciò gli impediva di fondersi coi suoi demoni interiori.

§ Il campo dei fiori.... quel luogo così mistico che tutti citano... non vi ho ancora messo piede e magari potrebbe essere la risposta ai miei desideri. §

*Aprendo gli occhi in quelle nere acque, si sentì come osservato, forse era tenuto d' occhio dallo stesso demone che lo aveva scomunicato dalla sua ristretta cerchia di servitori. Ma poco importava, perchè era sulla via dell' emersione dall' acqua.
Il corpo di elimar venne subito a contatto con l' arida aria che sferza gli inferi in molti dei lor cerchi e si asciugò quasi immediatamente.
Mentre copriva le sue nudità col mantello della sua surplice, un messaggio breve ma chiaro gli giunse in via mentale.

-Bene , credo che la via migliore per accrescere il mio potere sia partire per questa missione, perciò meglio darsi una mossa...

*Allo schiocco delle sue dita, la surplice fece la sua comparsa direttamente sul corpo del narvalo, come se affiorasse dalla pelle stessa di Elimar abbracciandolo col suo potere.
Godendosi quell' attimo mistico Elimar attese un attimo , poi si diresse in tutta fretta alle porte degli inferi correndo leggero tra le spigolose rocce delle rive del fiume infereo.


Al suo arrivo nel punto di ritrovo , si trovò nella solitudine assoluta. Ma solo per pochi istanti. Due sagome erano lontane all' orizzonte , visibili a stento dopo il turbine di sabbia che si era manifestato fino ad un attimo prima.
Con passo svelto, Elimar riconobbe in esse il luogotenente del Deadly beatle  e la chimera.
Con garbo e rispetto rivolse i suoi saluti formali.
-Elimar del narvalo, emissario del cielo della pace al suo servizio signore.

Poi volgendo lo sguardo alla chimera, ammiccò. -Bentrovato, Gorgarr.

[Vernier]

*Era già da un pò di giorni all'Inferno. Ormai aveva capito come era fatto e sapeva orientarsi bene. Come al solito gli piaceva passare il tempo sulla rive del fiume Acheronte. Provava un certo gusto nel vedere le anime rassegnate di quelli che un tempo erano uomini ma ora non sono altro che rifiuto. Prese un sasso lì vicino e lo lanciò in direzione di una donna malnutrita che camminava dall'altra parte della riva. Ella cadde a terra con una smorfia di dolore ma non urlò d'altro canto era priva di vita. Dal giorno in cui è diventato uno spectre si sentiva più cattivo ma tutto ciò non gli tangeva per niente. Ha sempre avuto un cuore perfido e provava piacere nel vedere piangere le persone. Da piccolo il suo hobby era quello di prima tormentare le lucertole e gli insetti e dopo, quando essi erano in fin di vita, ucciderli con dei bastoncini di legno affilati da lui.
§Eion del Durahan...Non potevo desiderare una cosa migliore.
*Si alzò in piedi e ammirò la surplice che indossava. Brillava di una luce mista tra violaceo e verde scuro. Tolse un pò di polvere della spalliera e si incamminò verso la sua postazione all'Inferno. Voleva allenarsi contro delle rocce tra il secondo e il terzo girone. Da quando indossa la surplice del Durahan aveva constatato che la sua forza era migliorata di netto e non vedeva l'ora di confrontarsi contro qualche nemico.
§Magari un cavaliere di Atena...
Superò il tribunale di Minosse, segno che ormai era dentro al primo girone, e vide la fila delle anime che aspettavano di essere assegnate a qualche punizione. Una di queste barcollava e si scontrò con lo specter. Eion allora gli fece lo sgambetto e gli diede un calcio da terra.
-Occhio a dove metti i piedi. Vuoi proprio una bella lezione,eh?
*Stava per sferrare un pugno verso l'anima ma fu fermato da qualcosa. Un segnale telepatico mandato dal Deadly Beatle. Il luogotenente lo informava che lui, lo specter del Narvalo e della Chimera erano stati chiamati per una missione e si dovevano dirigere immediatamente verso la zona esterna dell'Inferno.
§ Sono stato chiamato per una missione insieme al mio maestro Gorgarr e lo specter del Narvalo...Meglio muoversi.
*Così dicendo si mosse velocemente verso il luogo prestabilito. Era un tipo molto veloce e in poco tempo arrivo a destinazione. Scorse tre sagome. Una di queste era grande quanto una montagna.
§Immagino che quell'ombra sia il capo...
*Si unì al gruppo e salutò in segno di rispetto verso gli altri suoi alleati, chinandosi e presentandosi a dovere.
-Eion del Durahan, portatore della stella dell'Ombra terreste al suo servizio.
*Si rivolse verso Gorgarr, il suo maestro.
-Salve maestro. Sembra che dobbiamo partire per una missione insieme.
*Poi si girò verso il Narvalo. Egli era un un uomo alto e robusto. Aveva lo sguardo fiero di un uomo di ventura che specter lo era da tempo. Sembrava un tipo affidabile così Eion si avvicinò e si presentò.
-Tu saresti lo specter del Narvalo. Io sono Eion del Durahan. Spero che ci troveremo bene in missione.
*Gli sorrise. Quell'uomo gli dava un senso di sicurezza che lo calmò per un momento. Era molto teso perchè era la sua prima missione e voleva compierla fino in fondo per Hades che lo ha salvato da una morte certa. Si girò verso il grande specter del Deadly Beatle e aspettò istruzioni.

[Emperorjan]

*I tre specter giunsero al cospetto del luogotenente che con aria imponente li scrutava per percepire la loro forza e quando anche l'ultimo giunse in sua presenza espose l'obiettivo della missione.*

-Ben arrivati guerrieri, finalmente vedrò le vostre doti in combattimento. Ora vi spiegherò come sta la situazione. Alcuni bronze saint stanno riportando un manufatto al grande Tempio non so spiegarvi bene il suo potere ma state attenti quando lo prenderete è molto forte la sua energia. Il tragitto dei saint passerà per due città per poi arrivare ad Atene. Ora si trovano nei pressi della prima città in un accampamento di soldati.
Dovrete intercettare e recuperare il manufatto prima che giunga a destinazione. Per voi dovrebbe essere abbastanza facile compiere l'impresa in modo preciso e rapido. Io vi teletrasporterò nei pressi della prima città da li poi agirete voi a vostra discrezione. Siate abili e sfruttate il momento opportuno per attaccare, ma state in guardia i 3 bronze a difesa sono tra i più forti del grande tempio.
Ora se avete altre domande da farmi sarò lieto di rispondervi ma siate rapidi perchè il manufatto rischia di giungere a destinazione prima del previsto.-

[Vernier]

*Quando tutti gli specter furono riuniti, il luogotenente, specter del Deadly Beatle, prese a dare istruzioni. L'obbiettivo della missione era quello di recuperare un manufatto scortato da alcuni bronze saint. A quanto pare questi ultimi sono i più forti del Grande Tempio e quindi l'incarico deve essere completato con rapidità e precisione. Il luogotenente,poi, si è offerto di teletrasportare Eion e gli altri nella prima città dove sosteranno i cavalieri di Atena. Eion ascoltava quelle parole con molta attenzione. Era la sua prima missione e non doveva fallire. Tuttavia, essendo stato un ladro-mercante greco, aveva viaggiato molto per i territori memorizzando le vie principali delle città più famose come Atene, il luogo dove i cavalieri devono consegnare il manufatto.
§Ci scontreremo contro dei cavalieri. Mi divertirò a sbeffeggiare colore che credono di essere i tutori della giustizia nel mondo...
-Io ho capito tutto e non ho domande. Anzi una: quando si parte?
*Era diventato più spavaldo da quando indossa la surplice del Durahan. Dopo aver ricevuto informazioni si era tranquillizzato e aveva acquistato una certa fiducia. Sapeva che affianco a lui avrebbero combattuto altri validi specter di ventura che avevano superato battaglie memorabili. Non aveva nulla da temere e si fidava ciecamente dei suoi compagni più esperti. Non vedevo l'ora di partire e di mostrare il suo valore.

[Gorgarr]

Gorgarr assistette all'arrivo dei suoi compagni con una certa soddisfazione...già pregustava l'aroma del rovinare la festa ai santerellini del Grande Tempio al loro fianco. Al loro saluto, prontamente rispose...

Elimar...sono lieto di vederti, fratello. Le acque degli inferi ti hanno liberato da quella fastidiosa polvere cinese che una volta era la città di Shangai...me ne compiaccio! E guarda qui...Eion...quell'armatura ti dona, come sospettavo....il tuo cosmo riluce di morte, proprio come notai in Grecia...sei uno spettacolo alla vista. Un angelo assassino...bene, non potevo sperare di meglio...

Deinde, ne venne la descrizione della missione da parte dell'alfiere dello Scarabeo dell'Ade....un manufatto, e trasportato da una scorta d'eccezione, a quanto pareva. Gorgarr sapeva che il ruolo di uno spettro dell'Ade non prevedeva di certo la discussione degli ordini impartiti...tuttavia...era forte in lui l'impulso della curiosità, che in fondo aveva avuto sempre un ruolo preminente nella sua vita e nelle bizzarre pieghe che essa aveva preso. Egli sapeva anche che se avesse atteso un attimo di troppo la sua prudenza avrebbe avuto la meglio, e la sua brama sarebbe rimasta insoddisfatta. Inaccettabile. Prima ancora che i propri compagni potessero replicare, dunque, afferrò al balzo l'opportunità di chiedere di più, e parlò...

Milord, perdonate l'ardire...ma codesta segretezza...codesta urgenza...ditemi, se è lecito...qual meraviglia trasportano gli adepti di Atena? Qual'è il suo potere...e come mai tanta enfasi? Invero, impiegheremo ogni sforzo necessario nell'impresa, ma...non credete che sapere con cosa avremo a che fare di preciso potrebbe giovare alle nostre strategie?

A quel dire, il giovane attese, mordendosi la lingua e trattenendosi dal chiedere ancor di più al luogotenente che grave li squadrava in quel luogo ascoso...già, anche quello in fondo parea assai inusitato. Per qual motivo un luogotenente degli inferi avrebbe dovuto decidere di ricevere spettri a cui assegnare un incarico in un luogo tanto sperduto e tanto lontano dal proprio palazzo? Questo particolare sino a quel momento gli era sfuggito...eppure, era macroscopico. Probabilmente gli altri misteri di cui la missione stessa era costellata avevano risvegliato l'attenzione del giovane su altri piccoli dettagli...e Gorgarr ebbe all'improvviso la sensazione di dover tenere gli occhi bene aperti. Come aveva recentemente appreso, le cose in Ade ultimamente non erano tanto lineari quanto aveva inizialmente creduto, e caso voleva che qualche stranezza avesse a svelarsi quasi ad ogni passo...

[Elimar]

*Il possente detentore del deadly beatle stava per parlare, ma prima calorosi saluti giunsero al narvalo dal suo compagno vestito di Ira.
-Ahahah! ci puoi giurare! a tal proposito, ho sentito che ti sei divertito un po' con quella sciacquetta di Lii Fang. Me ne compiaccio moltissimo. Io invece mi sono ritirato in meditazione, ma le acque di Arleqquin non sono più loco ospitale nei miei confronti.
Passando ad altro, avevo percepito il risveglio di una nuova stella. Qual bellezza mirare il durahan fra noi finalmente attivo. Voglio vedere le sue potenzialità, ma sono certo che tu l' abbia già temprato il dovuto.

*Elimar lanciò un veloce sguardo al nuovo spectre in un attimo di contemplazione e quasi di fierezza.
Poi il dedaly Beatle parlò loro della missione.
Un antico manufatto... che fosse come la lancia di Sheninji? . Quasi a voler spannare i suoi dubi, la chimera azzardò una domanda. I tre spectre non conscevano il carattere del Luogotenente, quindi non sapevano bene come relazionarglisi, Ma la domanda della chimera era piena di rispetto verso il suo superiore.
Elimar non aveva altro da chiedere, quindi attese con curiosità la risposta a quel così azzeccato quisito .

§ Tutti questi manufatti... a quanto pare gli inferi stanno preparandosi per una guerra a suon di antiche armi... essia. Farò di tutto per portare a termine questa missione. Quanto più potere avremo in ade, meglio sarà §

Il caldo vento infereo continuava a far muovere in fronzoli il mantello del narvalo, il quale protesse la lucente armatura dalla polvere sollevata dalle correnti.
Attorno ai quattro nessun altro e nulla era visibile oltre la sabbia.

§Un transito per il nulla per spogliarsi dei legami mortali prima di entrare in Ade §

[Emperorjan]

*I tre specter si comportarono come il luogotenente sperava solo uno fece eccezione ma i dubbi che aveva in testa vennero subito chiariti dalle parole del Deadly Beatle. Il suo sguardo si posò sul giovane della chimera e con volto severo espose le caratteristiche del manufatto e il motivo di questo incontro in un luogo così isolato.*

-Gorgar della Chimera, le tue domande sono giuste e ti rivelerò che il manufatto da loro trasportato è uno specchio con poteri sconosciuti, vi basti sapere che chiunque guardi al suo interno se ne è degno potrà accedere ad un potere cosmico superiore. Non sappiamo cosa possa accadere se uno di noi si specchi ma sappiate che le ultimi guerrieri mandati ad intercettare il manufatto non hanno fatto ritorno. So che voi specter pensate di essere superiori ma state attenti, Pandora non vuole perdite inutili nei nostri ranghi. Il manufatto non deve raggiungere il grande tempio ad ogni costo, nelle migliori delle ipotesi vorremo venisse riportate in Ade per studiarlo.
Specter spero solo possiate compiere la missione rapidamente perchè incombono i preparativi per un altro epico scontro contro e con i pochi specter che ci sono abbiamo numerosi compiti da assegnarvi.
Ora basta attendere oltre vi farò arrivare nei pressi della prima città, state attenti che l'accampamento dei saint in questo momento è molto protetto, agite nel momento più opportuno.-

*Espresse queste ultime parole riguardo al manufatto, uno sciame di insetti minuscoli svolazzando intorno ai guerrieri, crearono un vortice purpureo che avvolse i tre combattenti nascondendoli alla vista del luogotenente e catapultandoli attraverso un viaggio interdimensionale sulla Terra.
Si ritrovarono in uno spiazzo di una radura circondata da un folto bosco, la neve ricopriva tutto ed un gelido vento sferzava ogni cosa. Intorno a loro non si vedeva nessuno, solo in lontananza un fumo e delle luci si potevano percepire. La missione era appena iniziata ed era tempo di muoversi nella zona per capire meglio come muoversi.*

Spoiler

Bene iniziamo a fare sul serio, postatemi il vostro leader e la fase tattica che userete se vi troverete in tre ricordatevi che sarà fissa,potete decidere il leader confrontandovi tra di voi.
Almeno 1 post a testa, appena deciso il leader posterà la fase tattica e la decisione presa riguardo a come muovervi in questa situazione e su quello che volete fare.

[close]

[Gorgarr]

Non appena il turbine infereo dei sacri scarabei oltremondani cessò, Gorgarr si guardò intorno. Neve. In terra di Grecia, per quanto ne potesse sapere, era fenomeno ben strano...e probabilmente proprio di qualche zona in particolare. Istintivamente, l'avatar dell'ira si strinse nel suo mantello, mentre i suoi pensieri vagavano fremebondi...le parole del luogotenente risuonavano ancora nella sua mente, ed avevano appagato gli enigmi del giovane, o almeno i primi e più superficiali di essi. Dunque, uno specchio. Quale misterioso potere esso celava...? Difficile a dirsi. Ma un potere di quel genere di sicuro avrebbe trovato un porto sicuro in Ade. Solo, egli si chiedeva...ot che il velo era stato sollevato, e la natura del misterioso manufatto svelata...poteva davvero esser certo che i propri compagni avrebbero resistito alla tentazione di specchiarsi in esso? O meglio ancora...avrebbe mai potuto resistere a tale sirena egli stesso? Non era certo il tradimento che temeva, questo no davvero...ma la brama, l'ambizione...questo era parte della natura di ogni spettro dell'Ade. E la tentazione di un potere superiore era la tentazione suprema...sia pure se di tal potere si fosse poi fatto uso per la causa del supremo Ade.

Il giovane si scosse. Non intendeva dare spazio a queste congetture un minuto di più. Il sommo Ade desiderava che tale specchio fosse condotto negli inferi, e questo sarebbe stato fatto. Per un attimo, un altro pensiero pervase la sua mente...e se lo specchio...fosse stato la chiave...per un altro sigillo? No...no, basta. Non poteva saperlo, e questo quesito lo avrebbe condotto troppo lontano. Sarebbe stato sufficiente pensare a ciò come una ragione in più per recuperarlo.

Non lontano, le luci di una piccola città. Doveva trattarsi della prima meta del convoglio che recava con sè lo specchio. Numerose furono le possibilità che il giovane vagliò a quella vista...ciascuna di esse, però, si rivelò fallace. Egli dunque decise di dar voce all'animo suo, rivelando le sue rimuginazioni ai propri compagni...

Adunque, fratelli...ecco, quello deve essere il centro abitato di cui il luogotenente parlava. Di certo, i seguaci di Atena non sono lontani...il loro accampamento deve trovarsi a poche miglia da qui. Trovarlo non sarebbe difficile, ma poi, anche se agissimo furtivamente, prima o poi saremmo individuati, e ci aspetterebbe uno scontro in campo aperto. Potremmo infiltrarci nella cittadina, ed ivi attendere il passaggio della carovana...un attacco di sorpresa potrebbe consentirci di impadronirci del bottino rapidamente, e poi di svanire fra le strade facendo perdere le nostre tracce...ma c'è il rischio che la popolazione si schieri contro di noi...non sono contrario a diffondere il massacro, ma ciò di sicuro rallenterebbe la nostra fuga. Non so se quelle mura ospitino simpatizzanti della nostra causa...se ve ne fossero, potrebbero aiutarci ad organizzare l'imboscata. Cosa mi dite, nel cuor vostro tale proposito occulta possibilità di vittoria...?

Come se nel parlare una nuova questione avesse preso forma nel cuore del giovane, egli proseguì nel dire, ma mutando radicalmente la favella...

...cosa non meno importante...Elimar, sei il più esperto di noi...ti seguirei con animo saldo in questa missione. Ma non dimentichiamo che il giovane Eion è nativo di queste contrade...il suo parere potrebbe essere prezioso. Con la tua sapienza tattica e la sua conoscenza al nostro servizio, la nostra causa sarebbe in buone mani, ne confido!

A queste parole, egli tacque, attendendo il verbo dei suoi compagni...il crepuscolo parea prossimo, ed il freddo sferzava le membra con sempre maggiore accanimento. Esso tuttavia non poteva essere paragonato a quello del cocito...laddove ristava il suo balocco prediletto. A quel pensiero, Gorgarr sorrise di un ghigno sadico e feroce...per quanto nobile nelle movenze e nel porgersi al prossimo, nel cuore del giovane ardeva vivida la fiamma della chimera...la fiamma dell'ira che tutto travolge. Ed essa ruggiva ora ancor più forte, certa che prestamente avrebbe trovato sfogo alla sua brama devastatrice...

[Elimar]

*Il turbinio generato dalle mani del deadly beatle portò i tre giovani spectre molto lontano.  Neve. Candida ma scossa da violenti turbinii di vento che sferzava come polvere le armature dei tre scuotendo le loro chiome, i loro mantelli, le loro membra.
Gli occhi azzurri del narvalo roteavano in cerca di orientamento. Per la difficoltà questi stava per ricorrere ad una ricerca di livello mentale, ma con la coda dell' occhio catturò per un istante delle luci alla sua destra.
Cosa mai poteva brillare in quella gelida steppa ora simile quasi per contrappasso alle dune desertiche delle porte degli inferi?
Poi vide del fumo. Qualcosa venne chiarito.

-Ragazzi, quelle luci non appartengono ad una città , almeno così suppongo. Credo che sia l' accampamento dei saint al quale ha accennato il luogotenente in Ade . Prudenza signori è la parola chiave in questo momento.In quanto alla reazione da parte dei popolani non posso che pensare che possa essere negativa. Dopotutto siamo terribilmente vicini al fulcro delle armate di Athena...

*Il narvalo si prese ancora un attimo per esaminare l' area illuminata, ma non trovò altri segni.
La radura in cui erano li lasciava scoperti, ma almeno tutt' attorno a loro vi era una fitta boscaglia ricoperta di neve.
-§ Non credevo che la Grecia conoscesse un gelo tale. §

*Poi la chimera portò alla luce un' altra questione importante. Una guida sarebbe stata fondamentale per le decisioni da prendere. Il nuovo spectre del Durahan venne escluso in quanto era ancora troppo inesperto, così Gorgarr si rivolse ad Elimar spronandolo ad essere nuovamente la guida.

- Ora sono più che grato di ciò che hai detto chimera. Ma tu tendi a sopravvalutarmi in quanto la mia saggezza è appena accennata e cerca di crescere ancora.
Ho già diretto due spedizioni consecutivamente e vorrei lasciare spazio anche a te, poichè può esserti davvero utile avere maggiori responsabilità. Certo sono il più "anziano" fra noi , ma così come il mio corpo , la mia mente è ancora giovane. Gorgarr questa potrebbe essere la tua occasione di metterti alla prova nel dominio dell' ira e della bramosia, volgendo così entrambe non solo a tuo vantaggio , ma a quello della squadra.
A volte è saggio farsi da parte, perciò ti chiedo se sei disposto a fare da guida al posto mio, perchè avrai e avrete sempre il mio supporto anche nelle situazioni più difficili.

ora.... direi che  star qui fermi nella radura sia un po' troppo rischioso, propongo di spostare la nostra conversazione alla protezione degli alberi.
* I tre spectre fecero qualche passo , continuando la discussione al riparo della tempesta sotto il fitto fogliame dei sempreverdi attorno alla radura.