Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

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Post - Shiryu of Dragon

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Spoiler Next Dimension / Re: Next Dimension capitolo 67
« il: 21 Gennaio, 2014, 18:55:53 pm »
si,ma la scorreggia di Seiya è una-due vignetta-e(non ricordo) altre battute,ci possono esser state quando Kiki prende in giro Tetis,o poi che altro.. di "punte" basse del manga non mi vengono in mente ora..
però erano "scenette" che duravano poche vignette, qua siamo sullo stesso personaggio che da banderuola(da me si direbbe anche paraculo) è passato a tirare culate,poi si è ripreso cazzottando spectre ed usando intelligentemente un artefatto(visto che il proprio colpo è inefficace),per poi una discesa esponenziale passando per il parrucchino fino al rotolare..
per non parlare di tutte le finte tecniche che si "inventa",almeno Mur ha modificato il Crystal Wall in un Crystal Net per intrappolare Myu.. non gli ha tirato una pietra contro chiamandolo "Aries Stone!"..  :XD:

E difatti ho detto che, nel suo insieme, Death Toll è una novità. Ma per ora, a mio avviso, non ha snaturato nulla di Saint Seiya, il massimo che ha fatto è stato appunto quello di aggiungere delle scene comiche che non vanno a intaccare nulla.
Inoltre, la durata di uno sketch comico è una cosa, il livello di comicità è un altro. Un gold saint con un atteggiamento da buffone è una cosa, Seiya che di punto in bianco spara una pernacchia e fa una faccia da imbecille è un'altra cosa, indipendentemente che duri qualche vignetta o diverse pagine ;)

mah,più che l'aura di sacralità dei gold (che alla fine i bronzini con il settimo senso spiegato poche ore prima riescono ad avere la meglio), rende un po' ridicolo il modo di combattere, ok usa omertà e cazzotti perchè il suo colpo segreto più forte è inutile,ma a tutto c'è un limite..
un po' come se Milo vedendo che le cuspidi non facevano troppo effetto su Hyoga si fosse messo a sedere su di lui per evitare che procedesse oltre! LOL

Guarda, io come personaggi preferisco i bronze saint, ma io faccio parte di una minoranza. La maggioranza dei fan stravede e si sbrodola alla vista dei gold saint.
Death Toll è un personaggio che invece costringe il lettore a smetterla di sbrodolarsi incondizionatamente non appena vede il guerriero in armatura d'oro tutto carismatico. Al di là di questioni varie sul Sekishiki Meikaiha e quant'altro ;)
Quella, da parte di Milo sarebbe stata un'azione decisamente al di fuori della caratterizzazione del personaggio :)

ma quindi ci sono due effetti?  :uhm:
perchè con Suiyko non gli fa una cippa se non ricordargli il fratello e impedire che il Genro di Abel oneshottasse Tenma,però non ho visto Suiyko immobile all'entrata della Prima Casa senza che potesse fare nulla perchè c'aveva fritto il cervello..
quindi dipende dalla vittima (dal Kuru quale effetto far fare al)il Genma di Ikki?

o il solito effetto scenico/rigirare la frittara del "hai perso il senso del tatto non puoi camminare!" e quello cammina come se nulla fosse? :XD:

Dipende dalla forza della vittima.
Su Suikyo, il Genmaken ha avuto un effetto non superiore alla metà di quello che avrebbe avuto su di una vittima più debole, lo dice Ikki stesso parlando con Shion.
Per questo l'unico effetto è stato quello di far rivedere a Suikyo i "fantasmi del passato".
Quindi è semplicemente questione di vedere fino a che punto questa tecnica faccia effetto su chi la riceve.

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Spoiler Next Dimension / Re: Next Dimension capitolo 67
« il: 21 Gennaio, 2014, 17:06:40 pm »
Cmq concordo che questa comicità l'ho trovata anch'io eccessiva e fuori luogo in un contesto come Saint Seiya, anche se in linea con il personaggio di DT.

Io penso che nel Meikai (manga) ci sia stata una comicità ben più pesante di questa: la scoreggia di Seiya :sisi:

Non è che la comicità sia a priori qualcosa che non c'entra niente con Saint Seiya, nel manga classico ce n'è a più riprese :ya:

Io penso che Death Toll abbia il pregio di aver un po' ridimensionato quella che sembra quasi un'aura di sacralità in cui è avvolto il rank dei gold saints, che fin troppo in questi ultimi anni è stato pompato per puro fanservice. Da questo punto di vista, secondo me Death Toll è un'ottima novità che al tempo stesso non snatura nulla di Saint Seiya.

ma il colpo di Ikki non era solo creare illusioni/manipolare la mente?
contro il Lupo, contro Auriga, contro Lune, contro Aiacos...
tutti si vedono fare a pezzi e il fatto che rimangano immobili è perchè si stanno cahando in mano,non vorrei che il discorso centri nervosi sia qualcosa dell'anime...  :uhm:
debilita mente e corpo per le scene viste,non perchè frigge roba nel cervello.. :XD:

Tankobon 2 del manga classico: "come potete immaginare, l'anima di wolf è morta! E' stata fatta a pezzi..."
Tankobon 4: "il mio colpo distrugge lo spirito oltre al corpo! Hyoga, strapperò tutti i tuoi nervi!"
                  "Che c'è, Hyoga? Per il potentissimo shock provocato dal Genmaken i tuoi nervi sono completamente distrutti?"
                  "Tutti i tuoi nervi, persino quelli della punta delle dita, sono rovinati completamente... ormai non hai più neanche la forza sufficiente a uccidere una formica..."

Ti riporto queste affermazioni di Ikki prese dal manga solo per mostrarti che il Genmaken è una tecnica che può agire sul sistema nervoso, poi ovviamente dipende anche dalla resistenza di chi ne è vittima ;)

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Un capitolo che mi ha coinvolto meno dei precedenti, ma è un buon capitolo :ok:

Death Toll perde l'armatura. Ma perché? Che senso ha farlo? Boh...

Beh, ha un senso come minimo equivalente all'utilità di un'armatura d'oro.
Senza di essa DT è in condizione nettamente svantaggiata. Ma poi, hai visto com'è attorcigliato su sé stesso a fine capitolo? Per fortuna in ND, le armature sono ancora considerate degli oggetti di metallo. Secondo me sarebbe stata una boiata galattica vedere il corpo di DT in quelle condizioni, ancora con l'armatura addosso :XD:
E questo punto si può collegare a quando scrivi la tua impressione sulla variante del Cosmic Marionation:

Cosmic Marionation Variation. Questa tecnica mi puzza di presa per i fondelli lontano un chilometro. Nel vedere questa tecnica non ho potuto fare a meno di immaginarmi il Kuru che dice "Uff. Non ho voglia di inventare una tecnica nuova, ma se uso il Cosmic Marionation poi tutti mi si lamentano che Death Toll ha già visto la tecnica e non dovrebbe funzionare. Sai che faccio? Gliene invento una fondamentalmente identica ma gli cambio nome! Sono un genio :D !"
E no, non provateci neppure a portarmi l'esempio di Ryuseiken/Suiseiken. Almeno con quelli s'è inventato la storia della "centinaia di colpi concentrati in un punto solo". Con Vermeer manco quello. Il C.M. è una tecnica che ti torce il corpo. Il C.M.V. è una tecnica che ti torce il corpo mettendoti in posizioni da balletto. Sono la stessa dannatissima tecnica.

Il C.M. non toglie l'armatura, il C.M.V. sì. Ovviamente si tratta di una variante della stessa tecnica, sempre il Cosmic Marionation è. Comunque, secondo me prendere la questione della tecnica già vista come un dogma imprescindibile che, se non si rispetta, si cade in errore, significa non tenere conto del fatto che la stessa storia di Saint Seiya non prende questa regola come assoluta. Ci possono essere più fattori in gioco.
Ad esempio: nel meikai, quando Kanon rimane senza armatura d'oro, si crea una condizione per cui quella regola della tecnica già vista non ha più rilevanza.
I saint non sono dei robottini che appena vedono una tecnica fanno "informazioni tecnica offensiva raccolte, elaborazione dati difesa e contrattacco completata" :XD:
Quindi, io non valuto questo capitolo in maniera così rigida, su questo punto :sisi:
E poi, Gilga... devi prendere ad esempio il ryuseiken che si concentra in un punto e diventa suiseiken LOL

Death Toll e il tradimento. "Ho considerato davvero di tradire Athena". E così va in vacca una parte sostanziale di quella che credevamo essere la caratterizzazione di Death Toll. Quindi lui non è un Saint di Athena che cerca di ingannare i suoi nemici fingendo tradimenti, è davvero una bandieruola.

Mah, io non ho mai pensato che Death Toll fosse una banderuola per finta :ya: altrimenti non sarebbe rimasto così indifferente quando Shun e Tenma gli hanno detto di Atena in pericolo e del Pope e di Cardinale traditori, né avrebbe dato una risposta così vaga a Kaiser quando quest'ultimo gli ha chiesto "allora non sei un traditore?".
Le parole di DT in questo capitolo, rispecchiano esattamente quello che io mi ero immaginato: DT era indeciso se tradire o no, ma poi aver conosciuto Suikyo e, successivamente Vermeer, lo ha spinto a rimanere nel suo ruolo di gold saint :sisi:

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Spoiler Next Dimension / Re: Next Dimension capitolo 66
« il: 14 Gennaio, 2014, 17:24:34 pm »
Che Death Toll muoia ora o in breve tempo io non credo, Vermeer è stato fermato da Ikki.
Comunque, che shock vederlo in piazza LOL
Inquietante questa nuova tecnica di Griffon :ya: è un bel capitolo nella sua particolarità :)

perchè la quarta bolgia è riservata ai maghi e agli indovini... secondo quanto dice vermeer invece è riservata a coloro che danno "fourbes stratagèmes", più assimilabili ai consiglieri fraudolenti puniti, invece, nell'ottava bolgia

Penso che abbia scelto così perché gli interessava di più che la pena inferta fosse proprio quella, il collo torto a 180 gradi ;)

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Ciò che volevo intendere è: fino a che punto si spingerebbero per i propri ideali le persone contrarie alla sperimentazione?

PS: Ti ringrazio per questa lunga discussione, che io trovo molto interessante :D

Aaaah ok, se è questo che volevi intendere allora sono decisamente d'accordo con te :)

Grazie a te, anche per me è stato interessantissimo confrontarmi con te su questi argomenti! :ok:

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Che bisogna ringraziare la sperimentazione animale se esistono le iniezioni di insulina, e se quella persona può usufruire dell'insulina.
Ripeto: gli scienziati non fanno gli esperimenti per cattiveria e sadismo, ma attualmente non esiste altro modo alternativo per sperimentare senza utilizzare le cavie animali.
L'alternativa sarebbe utilizzare direttamente l'uomo.
Tu, personalmente, ti presteresti per fare da cavia umana?

Se una persona a te cara fosse in pericolo di vita (mi auguro di no), non vorresti che ottenesse le migliori cure possibili?

Nel momento in cui si trova l'alternativa, sono più che favorevole a fermare la sperimentazione animale.

Capisco il tuo punto di vista, ma quindi? Nessuno può esprimersi contro la sperimentazione sugli animali?
Il tuo punto di vista è del tutto comprensibile, ma io a volte capisco anche il punto di vista di chi protesta.
Ovviamente io non mi presterei mai come cavia umana, e ovviamente mi preoccuperei se una persona a cui voglio bene stesse male :)
Ma ritengo anche che sia legittimo protestare, anche se quella sperimentazione ha portato dei vantaggi all'uomo.

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Se una persona è contraria alla sperimentazione sugli animali, dovrebbe essere anche contraria ai vaccini e derivati, quindi dovrebbe rifiutarli.

Se ipotizziamo che questa persona, per colpa non sua, sia diabetica e per non morire dopo una certa agonia, sia obbligata a farsi le iniezioni di insulina, tu pretendi da lei che abbia la coerenza di rifutare categoricamente l'insulina?
Io no, e la rispetterei ugualmente. Trovo assurdo e impietoso pretendere da qualcuno che si lasci morire, per giunta in maniera dolorosa. A prescindere dalle sue opinioni, che è libero di avere.
E poi, se questa persona crede nella lotta (nei limiti di ciò che è legittimo fare) a quella sperimentazione e quindi vuole fare qualcosa per spingere la società a farne a meno, non è forse un controsenso da parte sua lasciarsi morire? Se muore non potrebbe più dare il suo contributo alla società.
Come la mettiamo? LOL

Ora devo prendermi io le responsabilità delle scelte fatte dall'uomo milleni fa?
Non sono incoerente, dico semplicemente che l'uomo si è complicato la vita.

Io però non ti "attacco" su questo, perché più o meno abbiamo espresso lo stesso concetto, e noi due non abbiamo alcuna colpa su come si sia sviluppata la società.

Non è questione di responsabilità. Ora ti faccio un esempio per farti capire cosa intendo dire.
A tutti noi in questo mondo, in un modo o nell'altro, succede di esprimere la volontà che la vita sia diversa da com'è, di lamentarci della vita. Capita a tutti prima o poi. Eppure, tranne in situazioni estreme non rinunciamo alla vita, siamo sempre qui, tiriamo sempre avanti, e in questo non siamo coerenti: predichiamo bene e razzoliamo male, come dici tu.
Dovremmo per questo pretendere che tutti quanti si suicidino in massa?
Puoi farlo se vuoi, ma nessuno ti starà a sentire.

Riguardo a quando mi chiedi se io sia coerente nel dire quella cosa sulla società, ti rispondo che io vedo certi problemi, ma mi limito a prenderne atto e ad accettarne l'esistenza, senza volerli necessariamente eliminare.

Non generalizzo, parlo di quelli che fanno irruzione nei laboratori minacciando di far saltare anni e anni di ricerche.
Ci sono animalisti che lottano in altri modi, senza proteste, senza irruzioni, senza fare raccolte firme, ecc.?

Ci sono animalisti che attuano proteste senza violenza e raccolta di firme e petizioni, sempre senza violenza. Entrambe due cose legittime, direi.
Non tutti arrivano a fare le irruzioni e ad agire con prepotenza.

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1) A dire il vero ho detto di rispettare le scelte, ma nel momento in cui parli di sperimentazione animale è ovvio che nascono dei contrasti.
Tra l'altro i "cattivi" che sperimentano sugli animali hanno affermato che ora come ora non vi è altro modo per eseguire i propri protocolli, a meno che non si sperimenta direttamente sugli umani.
Sai chi sperimentava sugli umani? Hitler.

Tra l'altro se gli animalisti riuscissero a liberare tutte le varie cavie, queste prolificherebbero a dismisura e si arriverebbe al punto di doverle stermiare per evitare contagi di malattie.
E ti assicuro che in città grandi spesso fanno delle derattizzazioni.

2) Fai la predica a me?
Facciamo un esempio unilaterale, e vero, di rispetto.
Se invito un vegetariano a mangiare a casa mia, io mi adatto e creo un piatto vegetariano per il mio ospite.
Se sono invitato a mangiare a casa di un vegetariano, io mi devo adattare alle sue abitudini.

Rispetto reciproco? Non mi pare  :ehm:

3) A dire il vero non sto cercando di correggerti. Tra l'altro tu hai detto che la società si è sviluppata in modo tumorale, e tu stesso vivi ed usufruisci di questa società.

4) Al posto che protestare in modo incivile e distruttivo, gli animalisti potrebbero agire in modo costruttivo per cercare l'alternativa agli animali.

1 - Sulla sperimentazione animale io ho già detto la mia. Non posso dire di apprezzarla, ma non mi ci oppongo, perché alla mia età ormai mi sono già fatto un'opinione di come vanno le cose nell'umanità in generale. Sono consapevole di cosa l'umanità vuole e di cosa bisogna necessariamente fare per ottenere quello che vuole.
A parte questo, se una persona ti parla, come hai detto tu, di un tema come questo, io al massimo dico che non sono per niente d'accordo con le cose che dice, o che a mio avviso dicono cose senza senso o errate, o cose che non è possibile mettere in pratica, e do le mie ragioni e i miei pareri. E' sempre inutile far nascere o assecondare contrasti guidati dalla rabbia, non produce nulla.

2 - No, ti faccio presente che sono state create determinate regole di civiltà.
Se l'onnivoro, ospite in casa d'altri, ha la pretesa di rifiutare alimenti che non siano carne, ha forse rispetto di chi lo ospita?
Nella mia famiglia non avremmo nemmeno le capacità e le conoscenze per preparare la carne ad un ospite, anche se volessimo farlo :XD: quindi? Come la mettiamo?
Sai quanti onnivori abbiamo avuto noi, vegetariani, ospiti in casa nostra? Eppure non solo non si sono mai lamentati, ma ci hanno anche fatto i complimenti per il cibo preparato. La mancanza di rispetto che tu dici esserci non c'è mai stata. :uhm:
Persone che odiano allo stesso tempo TUTTA la verdura, TUTTI gli ortaggi, TUTTA la frutta, TUTTI i legumi e TUTTI i cereali, e che dalla mattina alla sera non fanno altro che mangiare SOLO E UNICAMENTE prodotti animali, non ce ne sono ancora capitate (e i gusti sono gusti, però personalmente io temerei fortemente per la salute di una persona del genere). Generalmente un onnivoro, per definizione, ha una dieta alimentare dotata di una certa varietà.
Quando noi siamo ospiti in casa d'altri, è vero che ci preparano qualcosa che non abbia la carne, ma per il resto non abbiamo mai la pretesa di dire loro cosa prepararci di preciso, decidono loro cosa mettere sui nostri piatti. E' una normale regola, quando c'è un ospite che va in casa d'altri, non siamo mica noi ad imporre a loro quali piatti preparare. Generalmente, una casa di onnivori non tiene in dispensa solo e unicamente carne, altrimenti non si chiamerebbero onnivori. Quindi non c'è nessun problema, da parte loro, a preparare piatti che non abbiano la carne, piatti che tra l'altro preparano anche per sé stessi, anche quando non hanno ospiti.
E se proprio sul piano alimentare si è totalmente agli antipodi, compatibilità zero (cosa comunque un po' difficile), non si è mica obbligati a mangiare insieme. Se i presupposti per farlo non ci sono, non vedo comunque perché sia impossibile avere rispetto reciproco ugualmente :così:

3 - ma io non ho esternato pretese di perfezionismo nei confronti di nessuno. Sei tu che richiedi ai VVA impeccabile (e surreale) coerenza, che nemmeno tu possiedi in altre cose. Sto quotando una tua frase ora:
Citazione
la società si è evoluta in modo "errato" perché il "potere" è prevalso sull'istinto, e la società si è basata sulla ricchezza.
Le armi e i tesori hanno reso tutto più cruento, poi la voglia di far prevalere la propria cultura, e specialmente la religione (qualsiasi religione), che ha peggiorato la situazione.
Ti ritieni coerente, nelle azioni, a quello che hai scritto qui?
Nel caso la risposta sia no, perché pretendi dagli altri una coerenza che tu non hai?

4 - questo non legittima noi ad essere altrettanto distruttivi e incivili. E poi continui a generalizzare. Che tu abbia visto tanti animalisti comportarsi incivilmente, significa forse che TUTTI gli animalisti, magari pure in quanto tali, hanno quel tipo di comportamento?

Quindi, per allacciarmi anche al discorso di marcuz, è ovvio che una persona sostanzialmente onnivora non abbia problemi ad offire al proprio ospite piatti vegetariani (io stesso ho un amico che non mangia carne e non ho mai avuto problemi ad invitarlo a cena). Diverso è il discorso per un vegano che difficilmente riesce ad offrirti a casa sua un pasto a base di carne. A parte che sinceramente la riterrei cattiva educazione al posto dell'invitato poiché si mangerebbero a tavola piatti diversi. Io preferirei di gran lunga mangiare con loro ciò che mangiano loro, mi sembra più corretto e consono ai canoni dell'educazione.

Su questo punto ti rinvio alla risposta che ho dato a Marcuz.
Una persona onnivora non ha problemi ad offrire piatti vegetariani tanto quanto non ha problemi a mangiare piatti senza carne.
Anche perché, come giustamente tu dici, quando si invita qualcuno a mangiare, di solito si condividono le pietanze preparate.
Se il problema è quello che secondo voi, a un onnivoro non è possibile evitare di comprendere sistematicamente la carne fra i propri piatti sul piano nutrizionale, io vi rispondo: qualsiasi medico e nutrizionista NON VEG competente vi dirà che una dieta alimentare, anche onnivora, dev'essere basata principalmente su alimenti vegetali, e non il contrario. Un onnivoro non va incontro a nessun problema nutrizionale anche senza mangiare la carne tutti i giorni. I nostri nonni e bisnonni non lo facevano.

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Il discorso è diverso per i vegani, poiché per loro tutti gli onnivori sono assassini.

Io conosco anche vegani, tra cui anche in famiglia, che non la pensano affatto così, e che non imporrebbero mai a nessuno la loro dieta ;)
Quindi, di quei vegani esaltati e rabbiosi ho anch'io una cattiva opinione, però vi posso testimoniare che non sono tutti così ;)

Quando si parla di una determinata categoria di persone, come "vegani" e come anche "onnivori" e quant'altro, un errore in cui rischiano di incorrere entrambe le parti è quello del pregiudizio.
Siamo tutti individui che si distinguono, e così, per quanti ce ne possano essere, non tutti i vegani hanno quella logica da piano di sterminio dei cattivoni diversi da loro, ve lo posso assicurare :)

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L'argomento è vasto e complesso, quindi mangia ciò che ti pare e pensala come vuoi.
Rispetterò al 100% un animalista/vegetariano/vegano solo nel momento in cui questo rinuncerà ai vaccini (anche a quelli per i propri animali), alle cure, ai propri comodi, alla tecnologia, e si lascerà morire senza voler essere curato.
Perché è facile predicare bene e razzolare male.
E' bello protestare per l'inquinamento, per poi utilizzare la macchina o i mezzi pubblici (anche questi inquinano).
E' facile difendere tutti gli animali, quando poi compri, comodamente al supermercato, frutta e verdura trattate con pesticidi (anche i parassiti sono animali) ed insetticidi.
E' bello mangiare prodotti vegetariani, quando le fabbriche che li producono inquinano l'ambiente.
E' delizioso gustare prodotti vegetali esteri (che non possono crescere nelle nostre zone), quando il loro semplice trasporto è fonte di inquinamento.
E' giusto andare contro la sperimentazione animale, quando poi ti imbottisci di farmaci per curarti e ti fai i vaccini.
E' bello avere un cane/gatto, specialmente se esistono collari antipulci, vaccini, cure mediche, cibo in scatola (???).
E' bello farsi un bel viaggetto in Africa, quando si può usufruire del vaccino anti-malaria.

1 - non ho bisogno del tuo benestare per compiere le mie scelte. Io rispetto la tua posizione, ma mi piacerebbe che tu rispettassi la mia;

2 - le persone vanno sempre rispettate, anche se quelle persone, e magari anche a ragione, non ci piacciono nelle azioni o nel modo di pensare. E' una regola civile di convivenza, che non ho inventato io. Se tu non li rispetti porgi a loro il manico del coltello, e cadi in torto;

3 - è facile anche ergersi a voler correggere gli altri, mentre invece è molto più difficile correggere sé stessi.
Tu hai detto che la società si è evoluta in peggio perché si è basata sulla ricchezza. Anche tu sicuramente disponi direttamente o indirettamente di denaro con il quale ti permetti di avere un certo stile di vita relativamente agiato, e sicuramente hai anche la proprietà di qualcosa. Allora, se dici che sussiste questo problema, cosa aspetti a liberarti di tutti i tuoi averi e farti nullatenente, in modo da avere la coerenza di non assecondare più questa società fatta di ricchezza?
Che forse io non dovrei rispettarti al 100% perché tu non fai una cosa del genere? :)

4 - quando un individuo vede in determinati aspetti intrinsechi alla società dei problemi che vuol tentare di arginare o contrastare, per essere coerente deve sottrarsi alla società e morire? O tutto o niente? Nessuna via di mezzo, altrimenti automaticamente si predica bene e si razzola male? Non credi che questa sia una logica di perfezionismo simile a quella di tanti vegan pieni di rabbia?

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Certo che può reggere il confronto, in quanto l'uomo doveva procurarsi da mangiare.
E per il modo per magiare era uccidere le prede, quindi cacciare, e mangiare frutta e verdura.

Ma che l'uomo abbia avuto la necessità di farlo non significa che abbia intrapreso l'iniziativa di cacciare o di raccogliere la frutta per impulso incosciente e innato. L'uomo si distingue nell'essere in grado di scegliere cosa fare e cosa non fare, un animale predatore invece caccia la preda senza rifletterci, lo fa perché è nella sua natura e basta. Ma l'uomo è un animale che compie delle scelte in maniera cosciente, e che a seconda delle possibilità che gli offre l'ambiente, può scegliere coscientemente i mezzi precisi con cui soddisfare l'istinto della fame.

In ogni caso il tuo concetto di induzione alla caccia è applicabile per gli animali.
Gli orsi, ad esempio, si sono adatti ai loro ambienti: l'orso americano vive di salmoni e altre prede, l'orso polare vive mangiando foche, pesci, e animali polari (sicuramente non avrà idea di cosa possa essere il miele).

Certo, hai ragione, ma per gli animali avviene in misura minore rispetto al caso dell'uomo.
Perché l'uomo ha un lato mentale più pronunciato, ed è una forma di vita assai meno in simbiosi con la natura del pianeta. Mentre nel caso degli animali c'è già un grande equilibrio fra la loro natura e il loro habitat naturale. Quindi l'ambiente, pur influendo su entrambi, in condizioni di norma influisce maggiormente sull'uomo.

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La caccia è un'istinto naturale dell'uomo perché doveva nutrirsi, come ha l'istinto di bere acqua per dissetarsi.

Istinto naturale significa impulso innato, e nell'uomo l'atto di procurarsi da bere e da mangiare, sia esso raccolta, agricoltura o caccia, non è un impulso innato.
L'instinto naturale dell'uomo consiste nella fame e nella sete, non nei sistemi con cui queste due necessità vengono soddisfatte.
Il sistema della caccia è stato indotto, nell'uomo, dalle condizioni ambientali, così come il largo consumo di pesce in paesi come l'Islanda, il Giappone o l'Alaska è stato indotto dalle caratteristiche ambientali.
Lo stesso vale per gli alimenti vegetali ovviamente, li abbiamo consumati nei tempi e nei luoghi in cui ne abbiamo avuto la possibilità.
Gli altri animali sono molto diversi da noi, il paragone non regge.

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Tu hai affermato che non è vero che l'uomo è nato onnivoro/carnivoro, e io ti ho dato la spiegazione.

E a dirla tutta, se si accetta l'idea dell'evoluzione dell'uomo sarebbe anche un controsenso dire che la caccia sia una nostra caratteristica innata anziché indotta.

Le guerre sono nate come "istinto animale", infatti quelle primitive consistevano nella conquista di un determinato territorio per sottomettere un altro gruppo rivale (cosa che avviene normalmente in natura).

C'è però chi osserva che agli inizi inizi, noi fossimo organizzati in società matrilineari scarsamente predisposte all'intraprendere guerre e prevalentemente pacifiche (e che abbiamo proteso sempre più verso le guerre solo gradualmente, nel corso dell'evoluzione). A sostegno di tale teoria si portano anche argomentazioni piuttosto condivisibili. Vedasi ad esempio gli studi relativi ai bonobo, i quali sono scimmie antropomorfe a noi imparentate.
Quindi io, in un certo qual modo sono ancora più convinto di te che l'umanità si sia evoluta in maniera "tumorale".

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si sta estremizzando e generalizzando un argomento importante e delicato.

Sapete che c'è? Questa è la prova di quanto noi esseri umani siamo diversi dagli animali,

Posso capire che tu percepisca dell'estremismo in quello che ho detto, ma d'altra parte è impossibile non sbilanciarsi, il mondo stesso ci impedisce di farlo. Bisogna per forza compiere delle selezioni e delle scelte di pensiero, anche solo per puro pragmatismo verso la realtà se vuoi.
Grazie per il +1, che ricambio LOL in effetti è vero, gli animali sono più semplici, sono spontanei, il loro istinto li guida sul da farsi, mentre noi nelle nostre scelte "ci guardiamo allo specchio" mille e più volte.
Sul tuo punto di vista, non hai detto una cosa molto distante da quella che dico io, hai solo usato espressioni e sfumature diverse e ti sei mantenuto un po' più "tiepido" :)

So bene che alla fine queste discussioni si concludono con un nulla di fatto, ma considerando che dell'argomento vegetarismo in questo forum non avevo mai parlato, e che è un argomento che mi tocca particolarmente, ho avuto voglia di scrivere le mie opinioni in merito :sisi:

Avete nominato i "riscaldamenti". Anche in sto caso mi sembra che l'uomo esageri un po' a volere servirsene.
Conosco gente che d'inverno vuol stare a casa propria in cannottiera e vuole una temperatura di 27 gradi. Ma non è troppo?! In certi casi manco serve accenderli...
A 17-18 gradi non si sta così male. D'inverno, anche a casa propria ci si dovrebbe un po' coprire.
D'estate invece se entro in certe case mi dovrei portare dietro la sciarpetta.
Io i riscaldamenti li accendo poco e nulla e d'estate niente aria condizionata (potrei capire solo per un paio di settimane se si schiatta di caldo)
D'estate un minimo è normale sudare, d'inverno, come ho già detto prima, ci si copre.

Io comunque, abituata a fare a meno di questo "confort" mi son anche sentita male in luoghi dove han il riscaldamento esagerato, boccheggiavo.
E d'estate sento il pizzicore alla gola  *err

Questione "mezzo". Anche qui, la macchina io la uso se un minimo necessaria. C'è la bici, ci son i mezzi pubblici e ci son, non dimentichiamolo, le nostre gambe. Ci fa bene usarle.

Quotone Manuela, :+1: per te.

Per quel che riguarda la "natura" dell'uomo, abbiamo la prova che l'uomo è onnivoro, o almeno che è predatore.
Quali sono le prove? I graffiti degli uomini preistorici, la dentatura dei loro scheletri e il loro stile di vita.
L'uomo preistorico per sopravvivere viveva di frutta e verdura ma specialmente di piccola caccia,
Che ti piaccia o meno questa è la storia dello sviluppo dell'uomo, che agiva con l'istinto di sopravvivere e riprodursi, come qualsiasi animale predatore, ma con un'arma in più: la "coscienza/curiosità/ragione".
Tra l'altro, attualmente esistono ancora comunità che vivono fuori dalla società moderna, come se fossero primitivi, e sappiamo che vivono di caccia.
L'essere vegetarino/vegano lo vedo più come una scelta di vita, ai livelli della castità delle figure religiose (evitiamo di parlare dei finti casti, preti pedofili ecc.), la scelta degli eremiti di trascorrere la vita in meditazione/preghiera e solitudine, ecc.

E' opinione generalmente riconosciuta che l'uomo primitivo sia diventato cacciatore, e non che la caccia fosse qualcosa di innato in lui.
E io non ho mai detto qualcosa di diverso da questo ;)
Al giorno d'oggi, il vegetarismo non mi pare proprio significhi castità o privazione, è una dieta inventata dall'essere umano come tutte le altre. I termini "onnivoro", "carnivoro", ecc. non sono esplicativi in tal senso, la dieta dell'essere umano è molto diversa da quella che può avere un qualsiasi altro animale.
Che poi si possa finire per considerare queste diete alla stregua di religioni (compresa quella onnivora ;) ) è un altro paio di maniche.

Comunque avere 10 gradi alle 5 di mattina....a Gennaio!
Non è normale!C'è qualcosa che non va.
Dovremmo essere a 0 gradi...anche meno.

Vero :ya:

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I primati con cui siamo imparentati mangiano soprattutto frutta e insetti (termiti, gli scimpanzè si ingegnano usando dei bastoncini nei termitai e le tirano fuori) raramenti piccoli uccelli e rettili.
Il consumo di insetti è scarso in occidente non nel resto del mondo (Cina +India+Giappone e sud est asiatico +parte dell'Africa siamo a circa 3 miliardi su 7) semmai è il modello occidentale ad essere ristretto a piccole zone.

Tu stai menzionando il "modello occidentale" (che poi cosa significa? L'alimentazione negli USA? La dieta mediterranea? L'alimentazione messicana? L'alimentazione in nord-europa? L'alimentazione in Africa?), ma io ho detto che il consumo di insetti è scarso in confronto a tutte le altre cose che mangiamo. Sarebbe assolutamente improprio definire l'essere umano un insettivoro. La cucina giapponese è basata soprattutto sul pesce, la cucina indiana fa largo uso di latticini, di spezie, di riso, di tè. I cinesi poi mangiano di tutto, gli insetti sono solo una piccola parte di tutto quello che mangiano.
Ipotizza pure che allo stadio primitivo noi ci cibassimo soprattutto di insetti, può anche darsi, ma allo stadio attuale siamo onnivori, basta aprire gli occhiucci e vedere cosa mangiamo.

Mah psciologico forse per te, io non conosco nessuno che prenda psicofarmaci, ansiolitici e simili.
Comodità come elettricità in tutte le case, riscaldamento istruzione a me paiono grossi miglioramenti :boh:
Anche qui, ho una scala di lavori molto diversa LOL LOL LOL
Ma tu hai mai visto la gente morta per il lavoro in miniera? Hai mai visto la gente nei polmoni d'acciaio?
Io continuo a non rimpiangere quei tempi.

Tieniti pure i valori che vuoi avere, nessuno te li vuole togliere.
Abbiamo vissuto per millenni senza impianti di elettricità e di riscaldamento e senza scuole. Io non ho nulla contro queste cose, figurati ^^ ma osservo semplicemente che ci siamo autocreati delle esigenze in più, che prima non avevamo, diventando più fragili.
Il fatto che tu non conosci nessuno non significa che non ce ne siano molti. Le tue conoscenze non sono un modello demografico adeguatamente rappresentativo.
E tu sei mai stato in contatto con persone in preda alla depressione o a problemi similari?
Non rimpiangerli, ma può anche darsi che con l'attuale crisi occidentale, in futuro quei tempi torneranno.
E sono tempi che io continuo a considerare un male minore rispetto a quelli odierni.

A me pare già abbastanza misantropo, insomma sperare di non essere mai esistiti non mi pare una cosa molto ottimistica o di autostima.

Chi ha parlato di "sperare"? Non ho mai messo di mezzo la speranza, la mia era un'osservazione di natura analitica, punto e basta.
Misantropia, ottimismo, autostima, cose che non mi interessano, io preferisco la lucidità mentale.

Il nostro genere non porta più sofferenza di tanti altri ci limitiamo a sopravvivere modificando l'ambiente come più ci conviene e capita di sfruttare altre specie per scopo alimentare.

E' la tua opinione.

Tu stesso hai detto di consumare latte e uova quindi saprai che le mucche da latte non vivono nella bambagia e anche le galline in batteria non se la passano bene. :boh:

Appunto. Mucche e galline vengono decisamente maltrattate, e nelle altre specie animali non vedo atti paragonabili.
Io non compio la scelta vegana perché nelle mie condizioni sarebbe una scelta troppo impegnativa per me, non me la sento. Mi accontento di comprendere nell'alimentazione latticini (spesso) e uova (sporadicamente), ma questo non significa che io farei gli applausi vedendo i trattamenti che ricevono mucche e galline, significa solo che per come sono fatto non mi sento di sostenere l'impegno di delinearmi una dieta vegana, quindi mi accontento.

Credi che altre specie non facciano soffrire? Lo Yersinia pestis che può colpire quasi tutti i mammiferi non fa soffrire? Qualsiasi predatore non fa soffrire?

Frena, io non ho mai detto che altre specie non fanno soffrire, ho detto che noi siamo quella che provoca e si autoprovoca più dolore su questo pianeta. Mi pare diverso.

L'uomo è l'unico animale che uccide con l'anestesia :boh: è l'unico animale che prova a curare le altre specie ( ma la veterinaria chi l'avrà inventata?) e che prova a porre rimedio ai suoi errori, non capisco perchè parlarne male.

In quanti casi usa l'anestesia quando uccide? Perché da come lo dici tu sembra che lo faccia di routine.
Inoltre, se in certi casi usa l'anestesia significa che noi di nostro, al contrario di altre specie, non siamo capaci di morire bene.
La veterinaria, probabilmente è anche animata dalle migliori intenzioni, però se molti animali oggi ne hanno bisogno la responsabilità è in larga parte anche dello stesso uomo. E non è che prima gli animali si mettessero a piangere perché non c'era nessuno che li curava. La veterinaria poi non cancella le altre cose che l'uomo fa.
Per quanto tenti di porre rimedio ai propri errori, il susseguirsi di "errori" da parte sua è illimitato, interminabile, errori su errori, che creano altri errori e rimedi che fanno nascere nuovi errori, avanti e poi da capo, e così all'infinito.
No, no, non ne sto parlando male e non è questa la mia intenzione, lo sto semplicemente analizzando.

Esiste l'impulso sessuale che è istintivo legato solo alle stimolazioni ormonali, è la ragione che ferma le persone normali dal compiere qualsiasi cosa pur di soddisfare i propri istinti.

L'impulso sessuale non è un elemento isolato a sé stante e non è nemmeno legato solo alle stimolazioni ormonali, la nostra mente ha un ruolo determinante nel nostro piacere sessuale. Una donna non gode granché se le passano per la testa pensieri che le impediscono di rilassarsi. L'impulso sessuale si intreccia alla nostra personalità ed è plasmato da quest'ultima. E sono la personalità e i tratti caratteriali che sviluppiamo nella crescita a farci compiere certe azioni, e la personalità e i tratti caratteriali sono dotati anche di personali meccanismi di ragionamento, di una propria ragione, quindi non necessariamente è la ragione a fermarci, a seconda dei tratti caratteriali di una persona può essere perfino una forma di ragione a spingerla a compiere certi atti, siamo capaci di diventare dei fuorilegge anche arrivandoci per mezzo di meccanismi mentali di natura razionale, per quanto illeciti o illegittimi. C'è modo e modo di usare la ragione, che pure si intreccia con altri lati della nostra personalità. Quello che ci può fermare è il controllo di noi stessi e lo sviluppare un rispetto verso la libertà altrui che vada al di sopra di un proprio egoismo o di una propria pretesa.

Vabbè i bambini cattivi li ho conosciuti tutti io, comunque capita di vederli a te mai mai?

Ma certo che mi è capitato, so anche però che non tutti lo fanno, e questo dimostra che ci sono in gioco gli imprinting.

Semplicemente ci si evolve, per me non c'è differenza concettuale tra provare a colpire una lucertola con un bastone o usare un fucile

Sì, ma nessuno dei due è un atto di natura innata o istintiva.

Ah per inciso la prova che siamo cacciatori naturali è avere gli occhi centrali. Tipici di chi preda e deve concentrarsi su un obiettivo a differenza di chi è predato e deve sfruttare un'ampia vista laterale per difendersi.

Eppure la storia dice che siamo diventati cacciatori solo ad un certo punto. Torno a dire che mi pare veramente strano voler stabilire cosa è naturale e cosa no per noi esseri umani, che siamo così diversi dagli altri animali, così tanto distanti dalla spontaneità della natura.

Secondo me paragonare l'Olocausto ad un macello o un allevamento intensivo rimane offensivo per chi ha subito un vero Olocausto ( e posso essere tutto tranne che sionista)

Ma tu conosci il significato etimologico del termine "olocausto"? Sai che questo termine significa "sacrificio"?
Secondo me non è offensivo, anche perché per me esseri umani e animali rimarranno sempre di pari dignità.

Un animale non ha il concetto di tortura, un animale nato in allevamento non ha autocoscienza per rendersi contto di essere allevato ed ignora cosa sia la vita allo stato brado. Per lui quella è la sua vita "normale" sofferenza compresa.

Con questo vorresti dire che un animale prova piacere nel soffrire?
Gli animali non hanno il concetto di tortura, ma non hanno nemmeno il concetto di normalità, sai? Se soffrono soffrono, punto e basta.

Il concetto di tortura è del tutto umano e deriva da una violazione dell'etica, di cui gli animali sono privi e da una violazione dei diritti umani, diritti che non esistono in natura ma sono conseguenza del patto sociale e di cui gli animali non possono godere.

Se è per questo tutti i concetti sono di matrice umana, quindi? La sofferenza è qualcosa che va al di là della violazione di un'etica, a meno che non si goda nel soffrire. Se vieni sottoposto ad una tortura che ti porta in uno stato di agonia, quella tua agonia e sofferenza è provocata prima di ogni altra cosa dalla tortura in sé, non dalla violazione dell'etica.

Al massimo è la nostra sviluppata empatia a farci giudicare inutile la violenza gratuita inflitta ad un animale, empatia che non può mai essere ricambiata se volete fare la prova lasciate un bambino in mezzo a una decina di verri affamati.

Succede che esseri umani vengano mangiati da animali, ma continuano a non sembrarmi avvenimenti paragonabili al trattamento che noi riserviamo loro negli allevamenti e nei macelli, trattamento che tra l'altro gli animali, per loro natura, non avrebbero mai la possibilità di ricambiare nei nostri confronti.

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