Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa

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Topics - genesis

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Anime&Manga / le donne degli anime
« il: 18 Febbraio, 2014, 20:00:23 pm »
Come vedete bene non è nella sezione delle fan art.... quindi niente occhi *zitto questa è una discussione semi seria (perchè con certi elementi è impossibile che sia seria :ya: ) sulle eroine degli anime e dei manga, perchè alle ragazze del forum non piacciono se non in determinati casi e perchè piacciono agli uomini.

quindi venite tutti a difendere le vostre idee.... mi pare superfluo dirlo.... ma toni civili e niente immagini fuori dal contesto *zitto

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Quelli della Terza Casa / Il dizionario della Terza casa
« il: 27 Settembre, 2013, 15:22:27 pm »
L'accademia della crusca li snobba, i coniatori di neologismi non li prendono neanche in considerazione, i vari zingarelli non si abbassano a questo livello, ma noi nel nostro piccolo abbiamo creato nuovi neologismi che qui di seguito verranno elencati e a cui cercheremo di dare un significato che sia compatibile con l'italiano corrente :XD:

partiamo da alcuni neologismi di uso più o meno comune

Cicciofobia Paura di tutto ciò che è grasso

Capellirossifobia Paura di tutti coloro che hanno i capelli rossi

Cio modo ormai comune di salutare che in parte ha sostituito il "ciao"

Boa e Cilicio saluto per tutti coloro che frequentano la zona della nientology durante l'orario serale, nato da alcuni fraintendimenti, qui di seguito ben spiegati
Spoiler
Guai a voi a inventarvi neologismi e nuovi saluti quando nei paraggi c' è LU RE perchè potrebbe travisare un' innocuo "ciricio" nel ben più temuto cilicio... oggetto tanto caro ed immancabile accessorio per masochisti e segretari del club della cultura... e se si parla di sado e maso un bel boa piumato vien da sè  :XD: e da qui il saluto ufficiale dei componenti dell' host club della cultura, ben presto dilagato in tutta la Nientology :ya: per ricordare a tutti che la Cultura è una cosa seria!
dunque... Boa e cilicio a tutti quanti!!  :XD:
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Occhi modo di dire per non parlare in modo diretto del seno femminile, del quale molti utenti, in particolar modo quelli di sesso maschile, sono attratti, fondando quindi un Clan; il quale è diffusore di sacre immagini altresì vietate alla maggior parte degli utenti normali

Cultura simpatico modo di definire tutto un genere molto apprezzato dalle fanciulle in cui i protagonisti maschili si denudano per il piacere degli occhi di queste e di tutti coloro a cui piace vederli. Di solito questo genere impensierisce molto gli appartenenti al sesso maschile che prediligono molto gli occhi

Tartazombie le tartarughe della nostra povera pedro_or_tiz passate a miglior vita senza colpa alcuna, sono state seppellite in giardino,ed a suo comando queste risorgono a nuova vita per conquistare il mondo. Attenzione a non farle arrabbiare potrebbero mordervi e i morsi degli zombi, siano essi semplici tartarughe, non sono salutari

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Sondaggi / Hentai!!!!!
« il: 29 Agosto, 2013, 14:52:39 pm »
Ed ecco che ne apre un'altro vi starete dicendo... ed infatti eccomi tornata ai miei sondaggi semiseri... molto poco seri a dir il vero :ya: ma andiamo con ordine...

Gentili signori e signore del forum al grido di Hentai ditemi chi è secondo voi il più pervertito degli anime e manga :yea:

un solo voto per eleggere colui che potrebbe essere presidente onorario... probabilmente ricoverato per orte anemia causata da vari sanguinamenti :ya: del famoso Club degli Occhi.

stavolta non mi dilungo molto a presentarvi i vari personaggi, mi pare che più o meno sono tutti abbastanza famosi, ma come al solito se volete votare un personaggio che non c'è nell'elenco chiedete ed aggiungo :ok:

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SCHEDA DI JANE DI ATAVAKA
    Nome:Jane
    Rango: Luogotenente degli inferi
    Nazionalità: Scozzese
    Specializzazione: Illusione
    Bonus Specializzazione:  aumenta i malus di 3 di tutte le illusioni non speciali che causano malus all'avversario ad attacco, difesa, o entrambe
Statistiche
  • Ab. combattiva 93
  • Difesa 97
  • Cosmo 161
  • Stamina 140
Spiegazione statistiche:
Spoiler
Totale: 491
Base:
Atk: 35
difesa: 15
cosmo: 90
stamina: 110
Nazionalità:Europa +5def+5def (luogotenente)
Surplice: Atavaka:atk +5 def +10 stm+5 +50 def
Grado:luogotentene +20atk +35csm +15stm
Missioni:
MISSIONE SPECTRE 23 LIVELLO D1: +2 atk +1 def +3 csm
MISSIONE SPECTRE 26 LIVELLO D1: +2 atk +1 def +3 csm
MISSIONE SPECTRE 29 LIVELLO D2: +3  def +3 csm
MISSIONE SPECTRE 32 LIVELLO D1: +3 atk + 3 csm
MISSIONE SPECTRE 35 LIVELLO D2: +2 atk +1 def + 2stm +1 csm
MISSIONE SPECTRE 37 LIVELLO D3: +3 atk +2 csm +1stm
MISSIONE SPECTRE 40 LIVELLO D3: +3 atk +3 csm
MISSIONE SPECTRE 52 LIVELLO C1: +5atk +5csm
Master:
EVENT SAINT DISSIPARE LA VENDETTA OSCURA:+3 atk
MISSIONE SAINT 51 LIVELLO D3:+2atk

MISSIONE SPECTRE 41 LIVELLO D3: +2 atk
Eventi:
EVENT- LA LIBERAZIONE DEL POTERE OSCURO +2 atk +4 def +4 csm +2 stm
EVENT- LE FIAMME DELL'EROSIONE E L'ULTIMA DEA: +4 Atk, +2 Def. +6 Csm
Spettacolo al Campo dei Fiori +3 predisposizione
Punti Affinità:
2 punto con Gorgarr
Spoiler
-bonus +5 ad atk delle tecniche non speciali per un turno, se entrambi i giocatori attaccano lo stesso nemico
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5 punti  con Nefas
Spoiler
-bonus +5 ad atk delle tecniche non speciali per un turno, se entrambi i giocatori attaccano lo stesso nemico
[close]
1 Punto Astorias
Spoiler
Nessun effetto
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1 punto con Alucard
Spoiler
Nessun effetto
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2 punti con Blood
Spoiler
-bonus +5 ad atk delle tecniche non speciali per un turno, se entrambi i giocatori attaccano lo stesso nemico
[close]
2 punti  con Anyol
Spoiler
-bonus +5 ad atk delle tecniche non speciali per un turno, se entrambi i giocatori attaccano lo stesso nemico
[close]
Malus alla surplice:
Bonus:  Bonus Centro di Addestramento: +3 Stm
Bonus centro addestramento elementale: +3 csm

[close]

Surplice

Armatura: +50 def
Bonus alle statistiche: atk +5 def +10 stm+5
Elemento: Oscurità

Attivazione- La verità demonica
Stm 1 cosmo 1
#Lo spectre con le sue parole persuade  il proprio avversario facendo credergli che il suo credo sia quello giusto, e proiettando l’avversario in un mondo illusorio. Il bonus è valido per qualsiasi illusione usata nel turno#
Punti: 17 livello C
Livello D: malus +3
Livello C: malus +5
Livello B: malus +7
Livello A: malus +10

Attivazione- Demone dalla 100 mani
Stm 1 cosmo 1
#Le molteplici mani della surplice dello spectre, potenziano l’efficacia delle mosse offensiva e difensive. Il bonus è valido solo per le tecniche speciali dello spectre#
Livello D: atk+5
Livello C: atk+5 e +5 def
Livello B: atk+10 e +5 def
Livello A: atk+10 e +10 def

Attivazione Speciale Illusione Offensiva – Anime Morte Liberate
Stm 5 cosmo 6 mantenimento 2
# Lo spectre genera una potente illusione, dove il suo avversario rivede tutte le persone che ha sconfitto, aggrapparsi al suo corpo impedendone i movimenti. Causa un malus di  4 all'attacco e 8 alla difesa. Se si è specializzati in illusione questa tecnica ottiene un ulteriore malus di 3 a una delle due statistiche

Speciale- Scudo delle Anime
Stm 9 cosmo 10 def +65
#Lo spectre aumenta il suo cosmo per richiamare le anime imprigionate nel suo corpo, per poi utilizzarle  come scudo per difendersi dagli attacchi degli avversari. Se si è specializzati in manipolazione del cosmo questa tecnica ha un bonus di +5 def#

Attivazione Speciale Elementare – Divoratore di Anime
Stm 4 cosmo 10
#Lo spectre utilizza il suo cosmo oscuro per divorare le anime dei suo avversari sconfitti. Per ogni anima assorbita lo spectre aumenta il proprio potere di +5 atk e +5 def. Gli avversari che hanno subito questo effetto non possono essere resuscitati finché lo spectre non viene sconfitto. In caso di scontro singolo questa attivazione potenzia il valore di atk di +10 in questo caso il bonus non può essere usato per potenziare le tecniche speciali.  Per usufruire dei bonus,  l’attivazione deve essere usata per ogni turno#

Speciale- Mille lance Demoniache
Stm 10 cosmo 11  atk: +70
# Lo spectre aumenta l'intensità del suo cosmo e genera delle lance con le mani della sua surplice che poi scaglia a raffica sul proprio avversario senza lasciargli scampo. Questa tecnica anche se parata infligge un danno di 10 alla stamina#

Speciale– Maten Muhōrin
stm 1 csm 12 atk: +80
#Questa è la tecnica massima dello spectre. Atavaka utilizza le anime da lui imprigionate per confinare il nemico in una dimensione alternativa e privarlo dei 5 sensi che vengono sostituiti dalla sensazione di dolore eterno. Questa tecnica può essere usata solo se si ha la stamina al 20% del totale#


Attivazione - Bruciare il cosmo II
Bruciando il proprio cosmo si riescono a compiere gesta incredibili. Lo Spectre può utilizzare questa attivazione per potenziare di 15 una qualsiasi tecnica speciale spendendo 15 unità di cosmo. Se la sua Stm al momento dell'utilizzo è inferiore al 50% del totale il bonus sarà di 20 con un costo di 20 Csm, mentre se inferiore al 25% il bonus sarà di 25 ma con una spesa di 25 Csm.


Attivazione di Recupero - Sete di sangue:

Gli Spectre detestano non portare a termine il loro obbiettivo che è sempre la sconfitta del nemico.Il loro spirito indomabile ritrova loro le energie per continuare la lotta.Se il valore di stm è inferiore a 15 una volta a combattimento lo spectre recupera 10 cosmo e 10 stm. [/color]

Tecniche

TECNICHE LUOGOTENENTE
Spoiler
ILLUSIONE

Illusione inibitoria- Vista Sfuocata
Stm 4 cosmo 5 atk: +40
#L'avversario colpito da questa tecnica ha un improvviso bruciore agli occhi che gli impedisce di guardare verso il nemico se non per fugaci momenti. Se la tecnica colpisce con successo l'avversario non sarà in grado di attaccare al meglio con tecniche a distanza subendo un malus di -15 ad ognuno di questi attacci, questo malus è potenziabile con qualsiasi bonus che potenzi le normali Illusioni offensive e difensive. Utilizzabile solo da specializzati in illusioni.#

Attivazione di Recupero- Illusioni tangibili
#Le illusioni create sono talemente veritiere da risultabili persino tangibili al tatto mentre l'illusionista scompare dalla vista del nemico fondendosi con l'illusione stessa. Se il giocatore non ha dovuto compiere difese in questo turno recupera 10 csm. Massimo una volta a combattimento.Utilizzabile solamente da specializzati in illusioni.#

Illusione di campo- Palude stagnante
Stm 2 cosmo 6  - resistenza 100 stm
#Una palude si forma nel campo di combattimento crescendo esponenzialmente di dimensioni bloccando i movimenti degli avversari.L'illusione da un malus di 8 all'attacco e 8 alla difesa a tutti gi avversari. Massimo una volta a combattimento. Solo per specializzati in illusioni.#

Illusione Offensiva- Guerrieri decaduti
Stm 3 cosmo 6 mantenimento 3 cosmo
#L'avversaio avverte diversi cosmi provenienti dal terreno quando una moltitudine di nemici si riversa contro di lui uscendo dalla terra ghermendoli alle gambe. L'illusione da un malus di 6 ad attacco e 6 alla difesa.Se specializzato in illusioni si potranno aggiungere 3 punti malus ad attacco o difesa.#
 
Illusione Difensiva- Moltiplicazione nemica
Stm 4 cosmo 4 mantenimento 2 cosmo
#I nemici per l'avversario non sembrano mai avere fine, infatti appaiono sul campo di battaglia nuovi avversari che danno l'apparente visione di una inferiorità numerica costringendo alla difesa chi subisce tale illusione. L'illusione da un malus di 8 ad attacco e 5 alla difesa.#
 
Illusione Offensiva- Natura ostile
Stm 2 cosmo 5 mantenimento 2 cosmo
#L'ambiente intorno all'avversario muta di forma continuamente creando creature dalle più svariate dimensioni che appaiono improvvisamente intorno all'avversario distraendolo dalla lotta. L'illusione da un malus di 3 in difesa e 7 attacco.#

Illusione Difensiva- Eccessiva foga
Stm 2 cosmo 5 mantenimento 2 cosmo
#L'avversario viene colto da una strana sensazione, come se quello che stesse facendo fosse una corsa contro il tempo che in quel momento sta perdendo. L'illusione da un malus di 7 in difesa e 3 attacco.#


FORZA
Attacco a Distanza- Spaccaterreno
Stm 7 cosmo 5 atk: +50
#Con un pugno ben assestato l'utilizzatore devasta il campo di battaglia cercando di far sprofondare in un crepaccio il nemico.#

VELOCITA'
Difesa personale- Movimento veloce
Stm 5 cosmo 4 def: +45
#Con la propria energia cosmica e un corpo scattante è possibile evitare qualsiasi attacco scattando in una direzione.#

CONTRATTACCO
Difesa personale- Difesa con presa
Stm 5 cosmo 6 def: +50
#Il combattente blocca l'attacco avversario afferrandolo per poi colpirlo in diversi punti prima di rilasciare la presa. Causa un malus di -7 alla prossima tecnica a distanza dell'avversario nel caso ci si difenda con successo.Se specializzato in controattacco diventa Difesa di Squadra.#

 
Attacco ravvicinato- Finto sbilanciamento
Stm 5 cosmo 5 atk: +50
#.Il combattente riesce a studiare non solo il corpo dell'avversario ma anche la sua psiche. Quando lo ritiene adatto lancia un innoqua offensiva ritardata da un falso sbilanciamento che porta l'avversario a credersi in posizione favorevole. Se colpito con successo da uno specializzato in controattacco il prossimo attacco dello specializzato contro di lui ottiene un bonus di +5atk.#

TECNICA COMUNE
Difesa personale- Difesa Aerea
Stm 3 def: +20
#Con un balzo si tenta di evitare l'attacco avversario limitando i danni con una difesa a braccia incrociate.#
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TECNICHE INFERNALI
Spoiler
Illusione
Illusione di campo- Gelo perfido
Stm 2 cosmo 4  - resistenza 65 stm
#Il gelo circonda il campo di battaglia, i movimenti si fanno molto più lenti mentre ghiaccia le parti non coperte dalle armature.L'illusione da un malus di 6 all'attacco e 6 alla difesa a tutti gi avversari. Massimo una volta a combattimento. Solo per specializzati in illusioni.#

Attivazione Base- Eccessiva prudenza
Stm 3 cosmo 2     costo mantenimento 1 stm
#L'avversario viene colto da una strana sensazione, la vista si sfuoca e si rende necessaria molta prudenza per via del vantaggio nemico. L'avversario che subisce un illusione offensiva o difensiva subisce un malus che lo costringe a spendere 2 punti cosmo in più ad ogni costo che abbia il cosmo come spesa (unica o insieme alla stm) per difendersi (con tecniche speciali o normali) poichè pensa che l'emissione normale non sia del tutto sufficiente.Utilizzabile solo da specializzati in illusione. I 2 punti cosmo che da l'illusione non possono essere mai potenziati da alcuna attivazione ne da qualsiasi altra cosa.#

Illusione inibitoria- Egoismo
Stm 3 cosmo 3 atk: +25
#L'avversario viene per un attimo circondato dal cosmo dell'utilizzatore il quale aumenta notevolmente l'egoismo insito in ogni persona. Se la tecnica colpisce con successo l'avversario non sarà in grado di difendere al meglio i propri compagni subendo un malus di -10 ad ogni difesa di squadra, potenziabile con qualsiasi bonus che potenzi le normali Illusioni offensive e difensive. Utilizzabile solo da specializzati in illusioni.#

Illusione Offensiva- Perdita degli affetti
Stm 1 cosmo 4     costo mantenimento 2 cosmo
#Con una terribile illusione l'utilizzatore mostra nel campo di combattimento tutti gli amici dell'avversario trucidati ed esanimi al terreno. L'illusione da un malus di 4 all'attacco e 4 alla difesa. Se specializzati in illusioni si potranno distribuire a 2 punti malus in più ad attacco o difesa.#

Illusione Difensiva- Strane pulsazioni
Stm 1 cosmo 2     costo mantenimento 1 cosmo
#L'avversario subisce un attacco di ipertensione che lo porta a sentire in maniera acuta e ripetitiva il battito del suo cuore e lo scorrere del sangue nelle sue vene.Da quindi colpa all'eccessiva tensione in battaglia ma nonostante ciò l'illusione gli procura un malus di 3 alla difesa e 3 all'attacco.#

Illusione Difensiva- Campo dissestato
Stm 1 cosmo 3     costo mantenimento 1 cosmo
#Il campo di battaglia diviene per la vittima particolarmente insidioso, diverse parti presentano dissestamente o parti pesantemente incidentate rallentandone l'azione. L'illusione da un malus di 3 alla difesa e 4 all'attacco.#

Illusione Offensiva- Visioni spettrali
Stm 1 cosmo 3     costo mantenimento 1 cosmo
#Visioni di fantasmi e spettri malefici infestano il campo di battaglia rendendo difficile alla vittima concentrarsi sull'obbiettivo . L'illusione da un malus di 2 alla difesa e 5 all'attacco.#

Forza

Attacco ravvicinato- Testata
Stm 4 cosmo 3 atk: +32
#Con un attacco a sorpresa si colpisce l'avverario con una testata fragorosa.#

manipolazione

Attacco Ravvicinato- Pugno luminoso
stm 2 cosmo 5 atk: +32
#Il cosmo adorna il braccio del guerriero che attacca l'avversario con un potente pugno. Il colpo è così carico di cosmo che dopo l'esecuzione è possibile vederne una scia.#

Velocità

Difesa personale- Passo laterale
Stm 3 cosmo 4 def: +32
#Un passo rapido all'ultimo secondo per evitare l'attacco avversario.#

Psicocinesi

Attacco a Distanza- Taglio psionico
Stm 3 cosmo 4 atk: +35
#Un colpo di taglio fende l'aria proprio difronte al petto nemico causando una ferita diagonale lungo tutto il torace nel caso il colpo superi la difesa.#

Contrattacco
Difesa personale- Difesa ragionata
Stm 4 cosmo 3 def: +30
#La riflessione circa le movenze e gli attacchi del nemico porta l'utilizzatore a mantenere la concentrazione analizzando ogni dettaglio del paesaggio circostante riuscendo quindi ad utilizzarlo a proprio favore. Causa un malus di -4 alla prossima tecnica a distanza dell'avversario nel caso ci si difenda con successo.Se specializzato in controattacco diventa Difesa di Squadra.#

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PADRONANZA DELLA SPECIALIZZAZIONE

ILLUSIONE

Livello E :Nessun effetto
Livello D :Per ogni illusione non speciale subita dall'avversario avversario esso dovrà spendere 2 csm a turno nella fase difensiva
Livello C : le illusioni inibitorie aumentano il loro valore di attacco di +10, ed ogni illusione riduce il proprio mantenimento di 2 csm. Il mantenimento non può essere zero, il minimo di mantenimento è sempre 1 altrimenti illusione decade
Livello B : la stamina delle illusioni di campo aumenta 100 punti per ogni illusione a cui gli avversari sono soggetti, e le illusioni di campo possono essere usati un'altra volta
Livello A : l'arte suprema dell'illusione permette di trarre in inganno i propri nemici, per 2 turni le statistiche di atk e def sono invertite
Livello S :Accesso all'abilità trascendentale

Punti padronanza: 23
Livello padronanza attuale: C

CONTRATTACCO

Livello E :Nessun effetto
Livello D : Oltre ai malus alle statistiche dovuti a una tecnica di questa specializzazione gli avversari subiranno un ulteriore danno di 4 alla stamina
Livello C :Ogni tipo di tecnica di attacco di questa specializzazione che colpirà l'avversario, esso subirà un malus aggiuntivo di 2 al suo primo utilizzo degli attacchi di questa specializzazione.
Livello B :L'effetto dell'attivazione Contrattacco Avanzato aumenta di +5 atk. Inoltre se e si colpisce o si difende con successo con una tecnica di questa specializzazione, l'avversario non potrà usare nel prossimo turno, le stesse tecniche che ha usato nel suo ultimo turno.

Punti padronanza: 12
Livello padronanza attuale: D

ELEMENTO OSCURITA'

Stile Difensivo

Livello E: nessun effetto
Livello D Muro oscuro Csm1 Stm1: Ogni attivazione non speciale che potenzia l'attacco diminuisce il suo effetto di -3
Livello C Inversione Oscura Csm 2 Stm 2: Anche se una difesa contro una tecnica non speciale non ha successo, gli eventuali danni diretti e danni aggiuntivi, sono subiti dall'avversario.  Questo effetto è valido per tre volte.
Livello B Ombra oscura Csm 3 Stm 2: Se la difesa di una tecnica non speciale ha successo, l'avversario subirà un malus pari alla meta del costo in stamina e cosmo, della tecnica che ha usato per attaccare. Questo effetto è utilizzabile solo tre volte a combattimento.
Livello A Maledizione oscura Csm3 Stm3: Questa attivazione ha effetto dopo la sconfitta dell'utilizzatore. Quando l'utilizzatore è sconfitto, con una tecnica non speciale, l'avversario che l’ha sconfitto subisce la maledizione dell’oscurità, tutte le tecniche della stessa specializzazione, che è stata usata per sconfiggere l'utilizzatore di quest’attivazione, raddoppiano i propri costi di utilizzo fino a fine scontro.



Punti Elemento: 19
Livello D

PREDISPOSIZIONE
Potere delle Stelle
Livello D: +2 ad Attacco e Difesa delle tecniche speciali
Livello C: +4 ad Attacco e Difesa delle tecniche speciali
Livello B: +8 ad Attacco e Difesa delle tecniche speciali
Livello A: La prima tecnica speciale che il personaggio adopera in ogni combattimento è difficile da analizzare.Una tecnica difficile da analizzare non subisce le comuni penalità al secondo uso per essere già stata utilizzata durante quel combattimento.
Ulteriori utilizzi successivi al secondo soffriranno tutte le normali penalità, così come le tecniche speciali dopo la prima.

Punti predisposizione:12
Livello predisposizione attuale: C

50
FanFic / Il lato oscuro dell'amore
« il: 08 Agosto, 2013, 20:01:55 pm »
Fanfiction presentata per il contest Myth birth
Vista la lunghezza lo dividerò in più post
di Leonardo Scalia, altrimenti noto come Gorgarr della Chimera
per la Terza Casa

Nota dell’autore: desidero dedicare questo racconto a mia moglie, la sola musa che qualunque scrittore potrebbe mai desiderare, e della cui fantasia mi sono innamorato perdutamente. Non importa quanto io lo neghi…sono l’uomo più fortunato del mondo.

Cap.1
Spoiler
Avreste avuro i vostri problemi a comprendere se fosse bruma o nebbia quella che copriva la periferia londinese in quell’uggioso pomeriggio del 1846…Londra non era certo nota per le sue giornate di sole, ma ultimamente con l’aggiunta di tutto il fumo emesso da quelle carcasse scoppiettanti che andavano in giro per le strade le cose erano notevolmente peggiorate…progresso, bah! Norman non ne sentiva proprio il bisogno, e pensava che tutti gli entusiasti degli sviluppi recentemente intrapresi dalla tecnologia fossero un branco di idioti. Lui, dal canto suo, aveva altro a cui pensare…aveva deciso. Erano settimane che ci pensava, ma ormai aveva deciso…glielo avrebbe detto. Gwen lo aspettava a casa, ed era ormai qualche tempo che manifestava segni di inquietudine…probabilmente aveva immaginato qualcosa. Si, per forza…era una ragazza intelligente, e non poteva non aver capito, almeno in parte. Il loro matrimonio non era andato molto bene…li avevano avvertiti…erano giovani, forse troppo…ma l’amore che provavano era travolgente, e quindi non avevano ascoltato altro che il cuore. Norman avrebbe voluto che fossero stati più avveduti, ma si sa…con i se e con i ma non si fa la storia. Dopo il matrimonio erano iniziati i litigi…la vita quotidiana aveva preteso molto da loro, e si erano scoperti diversi nelle tante piccole cose che la compongono. Troppo diversi. Norman si era sorpreso a desiderare che a lavoro lo trattenessero un po’ di più, onde ritardare l’inevitabile ritorno a casa. E giorno dopo giorno, era sempre peggio. Era sposato con Gwen da sei mesi, eppure sembrava un’eternità. Non ce la faceva più, proprio non ce la faceva più. Gwen lo immaginava, ma non gli avrebbe mai suggerito QUEL passo…lo amava dopotutto, e non sarebbe mai arrivata a desiderare il suo male. Probabilmente, tirar fuori il discorso non sarebbe stato piacevole…l’avrebbe spaventata, ma…Norman non poteva più vivere in quel modo, era una tortura. Nessuno avrebbe saputo niente…ne avrebbero parlato a casa, da soli e…lui sarebbe andato via. Sarebbe partito, si sarebbe dileguato…sarebbe scomparso in qualche posto tanto remoto da impedire che LORO lo trovassero. Tutto, pur di non costringere sé stesso e Gwen ad una coesistenza forzata che ormai era divenuta del tutto sgradevole. Mentre rimestava questi pensieri più uggiosi della giornata londinese, Norman si trovò improvvisamente dinanzi alla porta di casa. Era giunto il momento. Era inutile rimandare ulteriormente. Doveva farlo. Prese dunque il coraggio a due mani, ed entrò.
Gwen stava rassettando la cucina. Era silenziosa, in lei c’era ormai poco della ragazza sorridente e solare che aveva sposato…quel matrimonio aveva esatto un prezzo pesante anche da lei, sembrava averle tolto ogni gioia…ma a differenza di Norman, lei sembrava averlo ormai accettato. Probabilmente pensava che se quello sarebbe stato il suo destino, era inutile ribellarsi…e poi si sarebbe sicuramente trovata in buona compagnia.
Norman tolse il cappello e sfilò la sciarpa, entrando in cucina senza tanti convenevoli. Non si prese nemmeno la briga di salutare…temeva che se avesse tirato le cose per le lunghe sia pure di poco il coraggio che era riuscito faticosamente a raggranellare sarebbe svanito nel nulla. “Gwen…dobbiamo parlare!”, esordì trafelato.
Gwen sollevò lo sguardo senza perdere nulla di quell’espressione vagamente amara che la contraddistingueva ultimamente…sulle prime, non disse nulla. Sapeva benissimo di cosa volesse parlare suo marito.
“Gwen…io non ce la faccio più. E’ troppo. Ti amo, ma…evidentemente non eravamo pronti. Non va, lo sappiamo entrambi. Non va e non andrà meglio nei prossimi tempi.”
Con l’aria di chi ascolta dopo essersi appena svegliata da un lungo sonno, Gwen rimase del tutto inespressiva, e rispose con voce afona “No, non va. Lo so bene che non va. E allora? Ormai è fatta…”
Norman, palesemente indispettito dalla reazione della moglie, proseguì concitato “Tu non capisci…io non ce la faccio più. Non ha funzionato, è inutile far finta del contrario…”
Il tono di Gwen non cambiò “Si, e allora? Cosa vorresti fare, andartene? AH!!!”
Il volto della ragazza non cambiò espressione nemmeno durante quella manifestazione di scherno…Norman non riusciva quasi a credere che la moglie fosse tanto rassegnata ed indifferente…sembrava quasi che la cosa non le interessasse più. Ma questo ai suoi occhi era una beffa anche nei confronti dell’amore che avevano vissuto…tutto, ma non l’indifferenza. Le parole che seguirono furono forse più astiose di quanto lo stesso Norman avrebbe desiderato: “Si…si! Me ne vado! Non ne posso più e me ne vado. Ti restituisco la tua libertà, e mi riprendo la mia…stai tranquilla, non sentirai più parlare di me. Tu potrai raccontare che quello scellerato di tuo marito è fuggito dileguandosi nel nulla, e non ti faranno niente…”
La risposta di Gwen fu stizzosa, ma questo non si sarebbe desunto dalla sua espressione, che rimase impassibile… “Non mi faranno niente…? E’ solo a questo che pensi? Certo che non mi faranno niente…in fondo sei stato TU a volertene andare! Ed alla vergogna non ci pensi?? Mio marito fugge via dopo appena alcuni mesi di matrimonio…che razza di moglie vuoi che pensino che sia??? Mi coprirò di ludibrio solo perché TU volevi indietro la TUA libertà. Ah, ma questa non la passerai liscia…ormai hai deciso, ma questo lo avevo già capito. Almeno però…voglio che tu abbia la tua punizione!!”
Non appena smise di parlare, si udì un bussare concitato alla porta. Norman si sentì prendere dallo sconforto…erano LORO. Ma come poteva essere? A meno che…ma certo. Non c’era altra spiegazione. Era stata LEI a chiamarli. Ma era assurdo, perché mai fare una cosa del genere? Queste considerazioni si avvicendavano furiosamente nella mente di Norman, che era ormai terrorizato e confuso…eppure, la risposta di Gwen lo aveva messo in guardia. Sua moglie non avrebbe mai ragionato in quel modo, non era da lei…non le apparteneva affatto. Sembrava quasi un’altra persona…oppure sembrava…possibile che fosse già accaduto? Possibile che il Contratto avesse già avuto la meglio? Sembrava impossibile, ma evidentemente era così…
Mentre tutto ciò minacciava di portare Norman alla follia, il bussare sempre più concitato si tradusse in uno schianto…la porta era di solido legno di quercia, ma era ben misero ostacolo per gli agenti dell’EPU. “Ente Protezione Unioni”…una sigla dal sapore burocratico, apparentemente innocua…eppure egli ultimi 20 anni era divenuta lo spauracchio dell’intera Inghilterra. Nessuno sapeva da dove fossero saltati fuori…l’Ente era stato costituito per un decreto regio che nessuno aveva saputo spiegare…sulla carta, esso si proponeva di perorare i diritti dei coniugi in caso di maltrattamenti o abbandono del tetto coniugale. Un’iniziativa progressista che aveva fatto indignare i più…la regina sembrava aver messo le mani fra le mura di casa dei propri sudditi, e questo era inconcepibile…ma nessuno poteva prevedere la reale portata di quanto sarebbe realmente accaduto. L’EPU sembrava misteriosamente a conoscenza dei più oscuri segreti dei cittadini inglesi, a livelli che nemmeno la tanto decantata Scotland Yard avrebbe mai potuto immaginare…e faceva piombare i propri agenti nelle case di chiunque fosse anche solo sospettato di porre in essere comportamenti che mettevano in pericolo la sacralità del matrimonio. Ma vi era di più…i loro interventi venivano di solito portati con una ferocia ed una brutalità che apparivano ingiustificabili anche nel migliore dei casi…si sentiva parlare di uomini e donne sottratti alle loro case senza preavviso o processo che non facevano più ritorno, o anche di misteriose scomparse precedute da vaghe testimonianze di grida e rumori di violenza…non era possibile saperne di più, in quanto fatalmente non vi erano mai testimoni, e chi presenziava a questi episodi negava tutto nascondendosi dietro a storielle inventate sul momento, a volte decisamente poco credibili…quanto alla corona, sembrava avallare questo stato di cose, e persino chi era sorpreso a parlarne in pubblico era minacciato di arresto. Il timore di tali “interventi” era ormai divenuto tale da impedire fisicamente che chiunque parlasse male del proprio stesso matrimonio, e molte coppie finivano per non sposarsi affatto per il timore che “l’Unione” incuteva…le cerimonie nuziali avevano assunto toni macabri da quanto l’EPU aveva disposto una modifica della procedura secondo cui il contratto matrimoniale dovesse essere firmato con una stilla di sangue…e si diceva talvolta i matrimoni vidimati in questo modo inducessero strani comportamenti nei coniugi, sui quali giravano i racconti più disparati.
Si diceva però anche che questo strano “sortilegio” impiegasse anni a stabilizzare la propria influenza…nessuna coppia giovane pareva essersene preoccupata, e così era stato anche per Norman e Gwen, a cui la strana procedura sembrò ben poca cosa a fronte della possibilità di una vita insieme.

Norman avrebbe desiderato essere stato più prudente…nel matrimonio ormai non vi era più nulla di candido o naturale, e questo era chiaro a tutti…ma l’amore aveva velato i suoi occhi, ed ormai era tardi. Il Contratto aveva avuto la meglio su Gwen…a quanto pare le voci erano veritiere…e gli agenti dell’EPU erano alla sua porta. Il battente infranto aveva ceduto il passo a due figuri ricoperti da un mantello nero, entrambi recanti un cappello a tuba ed una sciarpa che ne ricopriva il volto, proprio come tutti li avevano sempre visti o descritti. Uno dei due, con voce soffocata, esclamò “Norman Templeton…deve venire con noi.”
Norman a quelle parole venne preso dal panico. Il suo primo pensieto fu quello di fuggire…sapeva benissimo che non era possibile ragionare con quegli zeloti…ma nessuno aveva mai parlato di casi in cui i soggetti designati (non era possibile parlare apertamente di “vittime”) fossero riusciti a sfuggire alla sorte che era stata scelta per loro. Tuttavia, Norman con un guizzo tentò di guadagnare la finestra, dopo aver gettato uno sguardo pieno di rimpianto verso Gwen…appena si mosse, uno degli agenti fu su di lui, e Norman avvertì chiaramente la stretta di una mano ricoperta di metallo chiudersi sul suo polso…era una stretta che non lasciava scampo. Norman ebbe la sensazione che nemmeno un tiro di otto cavalli avrebbe potuto sfuggire a quella trappola mortale camuffata da mano inguantata…d’altro canto, era ormai superstizione comune che gli agenti dell’EPU avessero qualcosa di soprannaturale. Un moto di disperazione si impadronì del ragazzo, il quale di fronte all’ineluttabilità della propria cattura prese a divincolarsi con quanta foga aveva in corpo…era inutile e lo sapeva, si sentiva come una volpe presa in trappola, ma…all’improvviso avvertì una strana sensazione alla bocca dello stomaco…una sensazione di calore aliena quanto piacevole…d’istinto, divincolò il braccio, e fu il primo a sorprendersi nel vedere il proprio polso liberarsi dalla presa dell’agente che andò a schiantarsi goffamente e rumorosamente sul pavimento. Il mantello che lo ricopriva si spostò, rivelando quella che aveva tutta l’aria di una scintillante armatura metallica…cosa significava? Norman concluse che non fosse quello il momento di pensarci…rapidamente, guadagnò la finestra, senza nemmeno riflettere su ciò che aveva appena fatto…la infranse, e prese a correre a perdifiato nel tramonto brumoso fra i vicoli di Stratford…
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Cap.2
Spoiler
A Norman sembrava di correre da quando era nato. Gli sembrava che correre fosse ciò che lo definiva…che fosse tutto ciò che avrebbe mai fatto. La fuga dalla propria casa gli sembrava un evento lontano nel tempo…che fossero trascorsi anni, anziché meno di un’ora, come in realtà era. Non c’era da stupirsi, in fondo…da quando si era dato alla macchia, gli uomini dell’EPU non avevano mai perso la presa su di lui…ogni volta che aveva la sensazione di poter tirare il fiato c’era sempre il loro vociare che proveniva da un punto imprecisato non più distante del vicolo accanto…sembravano segugi. Non che avesse mai pensato di aver raggiunto rifugio sicuro, quello no…ma aveva la sensazione che se si fosse fermato per qualcosa di più di quei pochi secondi che riusciva a rubacchiare qua e là gli sarebbero stati immediatamente addosso. Ed ad ogni passo le gambe gli dolevano sempre di più…non sarebbe riuscito a sfuggire a lungo alla cattura, questo lo sapeva, ma aveva comunque intenzione di vendere cara la pelle, e quindi fin quando le gambe lo avrebbero retto lui avrebbe continuato a correre. Già, proprio così!
Mentre ripeteva dentro di sé questa determinazione come un mantra, il giovane stava per giungere alla fine del vicolo che aveva imbucato, laddove esso incrociava una stradina un po’ più larga…da dietro l’angolo, ecco sbucare i due uomini dell’EPU…lo avevano preceduto, e gli stavano tagliando la fuga. Norman si voltò di scatto, e si lanciò nella direzione opposta, ma scorse in quel momento altre figure ammantate imboccare il vicolo dal capo opposto…imprecando a denti stretti, il giovane concluse che i due agenti che erano incaricati del suo arresto avevano in qualche modo chiamato rinforzi. La salvezza si presentò ai suoi occhi con l’aspetto di una traversa laterale…poco più di un bugigattolo, in realtà, ma era quanto bastava per sfuggire alla cattura. Correndo a perdifiato verso l’ignoto, Norman in pochi attimi sbucò in quella che sembrava una delle strade principali del quartiere. Degli agenti non sembrava esservi traccia…il giovane dubitava di essere riuscito a seminarli con così poco, e sospettava una trappola…si fece dunque guardingo, quasi si attendesse di vederli sbucare da ogni ombra che riusciva a scorgere…ma dei suoi inseguitori nemmeno il più pallido sentore. Norman non era preparato a questa eventualità, e rimase per un attimo spaesato pensando al da farsi…in quel frangente, un’elegante carrozza trainata da quattro cavalli finemente bardati si approssimò alla sua posizione, per fermarsi proprio dinanzi a lui, mentre il cocchiere tirava con delicatezza le redini. La portiera si aprì, e da essa sbucò un gentiluomo dagli abiti raffinati e finemente abbinati…le sue movenze erano cadenzate, e perfettamente in tono con il suo aspetto ben curato. Egli recava nella sua mano un calice di una bevanda non meglio riconoscibile, ma Norman suppose si trattasse di champagne…dall’interno della carrozza si udivano risolini deliziosamente femminili…evidentemente il gentiluomo in questione sapeva come spendere proficuamente il denaro che sicuramente non gli mancava. Solo dopo aver osservato tutto questo il giovane si soffermò sul volto di colui che apparentemente lo stava fissando con aria sorniona…i suoi lineamenti erano…oscenamente belli. Questo era il primo termine che attraversò la sua mente. Il volto del figuro infatti era piacente, ma non si limitava a questo…essi erano perfetti. Sembravano rappresentare ogni possibile canone di bellezza maschile appartenente ad ogni possibile epoca…tutti insieme. Come ciò fosse possibile…Norman non avrebbe saputo dirlo. Ma di sicuro pensava che quel tipo di bellezza avesse qualcosa…di sbagliato. Di orribilmente osceno, di alieno…che semplicemente essa non appartenesse a questo mondo, e che non dovesse essere contemplata da occhio umano vivente in qualunque mondo avesse un senso. In ogni caso, gli sembrò di conoscere quel volto…l’uomo non proferiva verbo, limitandosi a rimanere in piedi dinanzi a lui con espressione falsamente distratta…ciò gli lasciava il trempo di esplorare i recessi della sua memoria, alla ricerca del particolare che gli avesse richiamato alla mente l’identità di quell’uomo. D’un tratto, il ricordo inondò la coscienza di Norman come un’epifania…certo che lo conosceva. Non vi era probabilmente volto più noto in tutta Londra, compresi quelli della famiglia reale. La sua immagine aveva invaso i dagherrotipi di tutti i giornali ormai da tempo…il suo nome era Lars Von Liebe, ed era la mente pensante e l’anfitrione a capo dell’EPU. Di fatto, si sapeva che l’organizzazione derivasse da un suo progetto personale, e che esso ammaliò tanto la regina che lei stessa si occupò personalmente della sua realizzazione. Come avesse fatto ad ottenere quel tipo di udienza reale…quali metodi di persuasione avesse impiegato per far sì che la sua prece venisse accolta con tanto fervore…questo era un mistero per chiunque. Ma non lo era di certo la sua identità, che era divenuta pubblica con una rapidità insospettata…chiunque conosceva il suo nome, e sapeva del suo legame con l’EPU…tuttavia, la sua notorietà si arrestava lì. Il suo nome lasciava presumere origini tedesche, ma non vi erano certezze nemmeno in tal senso. Sembrava quasi che Lars Von Liebe avesse iniziato ad esistere il giorno della sua udienza reale…che ciò che fosse stato o avesse fatto in precedenza fosse privo di importanza. Egli ERA l’EPU, e tanto bastava agli occhi del popolo inglese che guardava alla sua persona con riverenza e timore. Ed in quel momento si trovava lì, di fronte a Norman…probabilmente non per caso, in quanto l’eventualità che si fosse trattato di un fatto casuale non aveva il minimo senso, Se anche fosse passato di lì per caso, perché fermarsi? Perché scendere dalla carrozza, e rimirarlo in quel modo? Norman era quanto mai confuso, ma non ebbe tempo di continuare a riflettere, in quanto Von Liebe prese improvvisamente la parola…la sua voce all’udito del giovane sembrava un misto di miele in forma sonora e del ronzio delle api che lo avevano prodotto…
“E così…saresti tu. Onestamente mi sarei aspettato qualcosa di meglio…voglio dire…sei così…fragile…”
Quelle parole sembravano prive della più elementare forma di senso, proprio come la vita di Norman nelle ultime due ore. Ciò che accadde dopo, invece, era prevedibile…ma questo non consolò affatto Norman. Dal vicolo dal quale egli era sbucato, gli agenti dell’EPU eruttavano come lava da un vulcano…ma quanti erano a corrergli dietro? Norman pensava che fossero soltanto tre o quattro, ma dopo qualche attimo si trovò circondato da almeno una dozzina di figure ammantate di nero e da una foresta di cappelli a tuba…apparentemente non c’era via di scampo. Con aria annoiata, Von Liebe rimirò il liquido ambrato contenuto nel suo bicchiere, e poi mormorò agli agenti sopravvenuti “Se l’avessi sospettato, non sarei nemmeno uscito di casa, ma che volete farci…sono curioso per natura. Suvvia, sbrighiamo questa faccenda in fretta…uccidetelo, e che non se ne parli più.”
L’ultima parte del discorso non era affatto sorprendente. Norman aveva già messo in conto il fatto che non sarebbe uscito vivo dalla sua disavventura. Alle ultime parole di Von Liebe, i figuri dall’aria inferocita presero ad avvicinarsi minacciosamente…Norman si voltava nervosamente  destra e a sinistra, in cerca di una possibile via di scampo…ma non ve ne erano. Von Liebe sorseggiò pigramente un po’ della sua bevanda, sorridendo sotto i baffi con l’espressione di colui che intende divertirsi ad osservare un topolino tentare di sfuggire ad una trappola mortale…Norman non seppe cosa stesse tentando di fare. A distanza di tempo, non ne ebbe alcuna memoria. Di puro istinto, egli spiccò un balzo felino che lo portò a scavalcare con un sol passo l’intera carrozza e buona parte della strada su cui essa si trovava, per poi atterrare dalla parte opposta e lanciarsi in una fuga disperata in uno dei vicoli antistanti. All’occhio di chi osservava, si sarebbe detto che avesse spiccato il volo. Von Liebe non si scompose…ancora rimirando la propria bevanda, che agitava nel calice che maneggiava, mormorò “Però…notevole! Forse tutto sommato è valsa la pena di uscire nella bruma di questa schifosa città maleodorante…coraggio, prendetelo e fatelo a pezzi. Potrebbe anche uscirne uno spettacolo degno, dopotutto…”
A quelle parole, la torma di figuri ammantati si scagliò all’inseguimento…alcuni di essi si produssero in balzi non dissimili da quello di Norman, anche se non altrettanto prodigiosi, e dai mantelli svolazzanti al vento era possibile distinguere bagliori metallici o clangori inusitati. Von Liebe  risalì pigramente in carrozza, la quale poco dopo si allontanò lungo la strada.
Norman nel frattempo pensava di dover cadere svenuto e privo di forze da un momento all’altro…ma misteriosamente ciò non accadeva. Correva ormai da ore ed ore, ed anche un atleta olimpionico avrebbe dovuto ormai segnare il passo da un pezzo…senza poi contare le prodezze nelle quali si era prodotto, per le quali non c’era addestramento che potesse bastare. Da quando era fuggito di casa, comunque, quella sensazione alla bocca dello stomaco non l’aveva mai abbandonato, e sembrava quasi che traesse energia proprio da là. Di cosa si trattasse…non avrebbe proprio saputo dirlo. Ma era reale, su questo non c’erano dubbi. Il giovane decise di prendere ancora una volta coraggio, e voltarsi a controllare i propri inseguitori…in apparenza, almeno per il momento li aveva seminati…il viottolo che stava percorrendo era deserto. Ma a proposito…dove diavolo si trovava? Impossibile a dirsi…i vicoli di Stratford al tramonto sembravano tutti uguali, e inoltre non si può dire che egli avesse prestato una particolare attenzione alla direzione che prendeva. Decise che il momento fosse propizio per riposare un poco…non che ne sentisse realmente il bisogno, per quanto la cosa fosse strana…ma pensava comunque che risparmiare le energie laddove possibile fosse una tattica che successivamente avrebbe potuto anche pagare. Il luogo dove si era fermato non aveva nulla che potesse dirsi di rilievo…probabilmente non lo avrebbe mai ritrovato in futuro se avesse deciso di cercarlo di nuovo, per quanto tempo o impegno ci avesse profuso…le pareti delle palazzine londinesi si alzavano rette ed oscure accanto a lui, ed al suolo il vento portava via alcuni vecchi fogli di giornale…in lontananza era possibile udire un miagolio sommesso…
…ad un passo da lui si trovava una botola a persiane, una di quelle che di solito fungono da ingresso stradale a magazzini sotterranei o scantinati…Londra ne era piena, e Norman non la notò nemmeno…o forse sarebbe meglio dire che non l’avrebbe notata, se essa all’improvviso non si fosse spalancata e non ne fosse sbucata la figura di un vecchio ciencioso, sporco, puzzolente e male in arnese che guardò il ragazzo in cagnesco e poi esclamò brutalmente “Ehi, bellimbusto…lo so che stai cercando di farti ammazzare con tanto impegno, ma perché non mi fai un favore e non vieni a nasconderti qua sotto? Chi lo sa, magari potresti anche campare fino a domani…”
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Cap.3
Spoiler
Norman era spaesato…quel vecchiaccio sembrava sapere esattamente chi egli fosse e cosa gli stesse accadendo. Ma come? La cosa non era certo di dominio pubblico, per quel che ne sapeva…eppure…beh, forse non era il caso di andare tanto per il sottile. Era un fuggiasco, e quello strano personaggio dinoccolato gli stava offrendo un rifugio. Forse non sarebbe bastato a sfuggire agli scagnozzi di Von Liebe, ma quanto meno gli avrebbe fatto guadagnare un po’ di tempo, e gli avrebbe dato modo di pensare alla sua prossima mossa…cosa che fino a quel momento non aveva proprio avuto modo di fare. Con atteggiamento guardingo, dunque, raggiunse il vecchio all’ingresso dello scantinato, guardandosi intorno e camminando inavvertitamente in punta di piedi. Il vecchio comunque non pareva curarsi molto di essere furtivo, dato che all’improvviso tuonò “Diamoci una mossa!! Pensi di essere in vacanza? Non abbiamo tutto il giorno qui…non mi far perdere la pazienza, signorina!!”. Quelle parole, pronunciate non senza una certa rabbia, fecero sobbalzare Norman, che si affrettò all’imboccatura della botola, svanendo al suo interno. Senza aggiungere altro, il vecchio lo seguì, chiudendo con cura le persiane dietro di sé.

Lo scantinato appariva buio e maleodorante, pieno di oggetti accatastati che era molto difficile distinguere nell’oscurità. L’ambiente aveva tutta l’aria di un pertugio nel quale nessuno si era infilato da molto, moltissimo tempo…tuttavia il vecchio pareva a suo agio là dentro, e pur essendo affetto da una grossolana zoppia vi si muoveva con una certa facilità, indice del fatto che almeno lui era avvezzo a girarvi in mezzo. “Coraggio, seguimi”, disse “dobbiamo parlare”.
Man mano che procedevano, Norman ebbe sempre maggiori difficoltà a distinguere i propri piedi da tutto il resto, ma il vecchio pareva prendere baldanza, tanto che alla fine il ragazzo fece fatica a stargli dietro, complice anche il timore di inciampare in qualcosa e far franare tutto il magazzino. Alla fine, i due si inoltrarono in un corridoio, al termine del quale si scorgeva una luce stentorea…quando vi giunsero, l’ambiente nel quale fuoriuscirono sembrava contrastare violentemente con quello dal quale provenivano. Esso era dominato da un enorme braciere fiammeggiante che occupava un’intera parete ed illuminava l’intera stanza a giorno…essa appariva enorme, e Norman non potè fare a meno di chiedersi come potesse esistere una struttura del genere nei sotterranei di Londra…tuttavia, quella città riservava parecchie sorprese, e chi vi è nato e vi trascorre una vita è avvezzo anche al bizzarro, quindi alla fine la fase dello stupore durò ben poco. La stanza sembrava una sorta di grosso magazzino di lavoro, disseminata com’era di attrezzi di ogni genere, grosse vasche d’acqua…incudini, enormi come non ne aveva mai viste, fra le quali ne risaltava una adorna di fregi dorati e…no, non era un magazzino. Quella era una fucina. La cosa ovviamente si faceva sempre più stramba, dato che una fucina aveva bisogno di un comignolo per lo scarico dei fumi, specie una grossa come quella…e poi di uscite all’aria aperta, vie di approvvigionamento dei materiali…tutte cose di cui non vi era traccia. L’ambiente era completamente chiuso. Assurdo, eppure…non vi era traccia di scorie nell’aria, e sembrava che non mancasse nulla. Quel vecchio inoltre sembrava perfettamente a suo agio all’interno di quella struttura, ed appariva divertito all’espressione di stupore di Norman…forse non lo avrebbe ammesso, ma il ragazzo pensò che probabilmente non aveva mai avuto occasione di fare sfoggio di quel posto, e che ne fosse ragionevolmente orgoglioso…il che, ovviamente, non aveva alcun senso…ma ormai le cose sensate erano rimaste a casa sua, insieme a Gwen. Norman aveva un posto ben saldo nel mondo dell’assurdo, e ormai l’aveva accettato. Il vecchio lo scosse…”Non restartene là imbambolato”, lo apostrofò… “abbiamo parecchie cose di cui parlare io e te. Vediamo un po’…si, si, si può fare. Ho visto di peggio…”
Norman, un poco stralunato, chiese in modo distratto “Ma…non sono sicuro di capire, sir...chi siete voi? Sembrate conoscermi, o almeno sapere chi sono…mentre io non so nulla di voi. E questo luogo dove mi avete condotto…cos’è? Dove mi…dove ci troviamo…?”
“Dove ti sembra che ci troviamo, bellimbusto? Nella mia fucina, dove altrimenti?”
“N-non capisco” balbettò Norman “…cosa ci fa una fucina sotto Londra? E perché mi avete portato qui??”
“Oh padre di tutti…è veramente tonto…ascoltami bene, testa quadra: ti ho portato qui perché questo posto per te è sicuro, e dobbiamo parlare…e poi chi ti ha detto che siamo sotto Londra?”
Quest’ultima affermazione, condita con un sorrisetto sardonico, confuse ulteriormente Norman, nella mente del quale ormai rimaneva solo una domanda a cui diede prontamente voce “Chi…chi siete voi…?”
“Io?” rispose il vecchio sornione “…beh, mi chiamano in molti modi. Non potresti mai immaginare quanti nomi mi hanno dato nel corso degli anni…dei secoli, in realtà…”
“Secoli???” trasecolò Norman, che iniziava a pensare di avere di fronte qualcuno a cui gli anni avevano giocato un brutto scherzo “…ma quanti anni avete?”
“Non è buona educazione chiedere ad un vecchio quanti anni ha” berciò il vecchio “…potrebbe non desiderare ricordarlo. E poi…bah, non me lo ricordo più. Ho perso il conto tanto di quel tempo fa che ora non ho voglia di mettermi a fare calcoli. Quanto al mio nome…beh, credo che potresti chiamarmi Haephestus…Efesto, per i babbuini come te!”
Probabilmente la mente di Norman stava iniziando a segnare il passo…troppi dati da immagazzinare e processare tutti insieme. Quell’ultima rivelazione ebbe un effetto inatteso…un moto di ilarità si impadronì del giovane, che sbottò letteralmente a ridere in faccia a quello strano vecchio…
“Efesto? Si, come no…per via della fucina? Ah beh, ma allora se al posto della fucina ci fosse stato un laboratorio di pittura con una copia della Gioconda voi sareste stato Leonardo da Vinci? Ahahah…questa è la migliore della giornata…ahah…vi ringrazio di vero cuore…oggi siete stato il primo a risollevarmi il morale…”
Il vecchio evidentemente non aveva preso bene la reazione del giovane, e lo guardò in tralice…tuttavia, non disse una parola. Si limitò a girare le spalle, muovere qualche passo e montare sulla pedana che sosteneva l’incudine più grande, quella istoriata che sembrava un’opera d’arte già di suo…con un gesto misurato, poi, il vecchio sollevò il mazzuolo che aveva trovato appoggiato all’incudine…esso sembrava scintillare di luce propria…e lo calò sull’incudine stessa. Ne seguì un boato assordante…come se mille, un milione di fabbri avessero pestato sulla propria incudine nello stesso momento. Le scintille che si sollevarono illuminarono l’intero ambiente a giorno, fino ad un soffitto che Norman trovò molto più alto di quanto sembrasse in precedenza. L’incudine iniziò a riverberare di luce propria…il pezzo di ferro che aveva ricevuto il colpo, inizialmente nascosto alla vista, venne sollevato dal vecchio sopra la propria testa, e dinanzi agli occhi increduli del giovane prese forma apparentemente da solo, in risposta alle energie promanate dal mazzuolo e dall’incudine…sino a solidificarsi in una statuetta rappresentante un unicorno rampante, di fattura squisita e finemente rifinita. Il vecchio poi scese alla pedana, e si avvicinò ad un attonito Norman che non riusciva a spiccicare verbo. Gli porse la statuetta, ed egli la prese d’istinto…ma perse poi la presa, in quanto pensava che essa fosse quanto meno incandescente. Così non era…il metallo era freddo, come se fosse stato forgiato e battuto da decenni…peccato che Norman avesse assistito all’intera operazione pochi istanti prima…il ragazzo si sentì mancare…
“Adesso mi credi, testa di legno?” soggiunse semplicemente il vecchio…

“Io…voi…non ci posso credere. NO…ci credo, ci credo…dunque voi…voi siete…ma non è possibile! Eppure voi…non capisco!”
Queste, con buona approssimazione, erano le parole che Norman fu in grado di scucire quando si riebbe…e dal canto suo si stupi di riuscire ad essere tanto eloquente. Colui che si era rivelato come Efesto lo squadrava con aria di sufficienza, ed anche se non lo dava a vedere godeva un poco del suo stupore. Comprese però che di quel passo non sarebbero giunti da nessuna parte. Il giovane era ignaro di molte…troppe cose. Non c’era tempo di combattere la sua ignoranza con mezzi mondani. Egli dunque pose una mano sul suo capo, e con fare paterno mormorò “Ora calmati. Apri la tua mente, ed ascolta, ragazzo mio…c’è molto che devi sapere…”

Non vennero proferite parole, ma nella mente di Norman sembrò aprirsi un mondo intero. La vera storia del mondo si dipanò in pochi istanti dinanzi ai suoi occhi...una storia nella quale le divinità del mito non avevano mai cessato di esercitare la propria presa sul destino degli uomini, ma avevano semplicemente deciso di farlo in un modo maggiormente discreto, più tramite i propri agenti che in prima persona…un mondo in cui molti dei grandi uomini della storia divennero tali esercitando il potere delle stelle con il beneplacito degli stessi dei.
Quando il giovane tornò ad aprire gli occhi, ebbe l’impressione di non conoscere più il mondo in cui era nato e cresciuto…di fatto, pensò, non l’aveva mai conosciuto davvero. Si domandò più e più volte come fosse possibile che lui stesso e buona parte dell’umanità trascorressero la propria esistenza nella totale e completa ignoranza della natura delle cose che li circondavano…e l’unica risposta che seppe darsi fu che spesso gli uomini vedono ciò che desiderano vedere, che la loro mente respinge automaticamente ciò che reputa illogico, misterioso o inspiegabile, tentando di incasellare questi fenomeni all’interno di categorie note e tangibili in modo da poterli gestire…già, perché la mente umana non accetta facilmente l’esistenza di elementi che sfuggono all’umano controllo, ed in particolar modo di quelli che invece controllano e manipolano le esistenze solo apparentemente libere dei mortali. La realtà, comunque, sembrava star nel mezzo, almeno secondo quanto la visione indotta da Efesto aveva mostrato a Norman…proprio come nei miti greci e nordici, le divinità mostravano spesso caratteristiche sin troppo umane, e nel corso dei secoli era accaduto svariate volte che i mortali stessi avessero sfidato la loro autorità…
“Ti starai chiedendo come sia possibile, ragazzo mio…” esordì Efesto, rompendo il silenzio quasi in risposta alla domanda che Norman non aveva ancora formulato neppure a sé stesso… “beh, dipende tutto dal cosmo…il cosmo è il potere delle stelle, che si rivela in ciascuno di noi in varia forma e misura…tutti ne hanno uno, più o meno sviluppato e più o meno cosciente…il più delle volte non ne sono consapevoli. In alcuni rari casi, però, il cosmo si risveglia nell’anima di qualche fortunato mortale, e se egli apprende come farne buon uso, esso ne farà una leggenda”
Norman ascoltava assorto, come un bimbo che segue una favola appassionante…la sua parte razionale non sapeva ancora se credere o meno a quanto stava udendo, ma da qualche parte dentro di sé era certo del fatto che credere a quella storia fantastica era l’unica e sola scelta possibile. Efesto proseguì… “Il risveglio del cosmo è un fatto molto raro in questi tempi…ci sono epoche nella storia in cui ciò accade più spesso, ma oggi…beh, è un fatto del tutto eccezionale. Ecco perché sei tanto speciale per l’EPU, ragazzo mio…perché è ciò che ti è appena accaduto. Il cosmo si è appena risvegliato dentro di te.”
Nella mente di Norman ora le cose si stavano facendo molto più confuse. Accettare l’esistenza degli dei ed il fatto di essere in presenza di uno di loro era un conto, ma cosa aveva a che fare l’EPU con tutto questo? Per non parlare di lui stesso…cosmo? In lui?? Per come la vedeva, la cosa era del tutto assurda…Norman si riteneva in tipo del tutto ordinario, e non esitò a dar voce alla sua perplessità… “Efesto…se è così che posso chiamarti…ci deve essere un errore. Io…io non ho proprio niente di speciale…perché mai questo…cosmo…dovrebbe risvegliarsi in me? Non ha senso…”
“Davvero, ragazzo? Sei ancora più zuccone di quel che pensavo…eppure ero sicuro che a quest’ora te ne fossi già accorto. Sai bene che agli agenti dell’EPU non si sfugge…eppure tu cosa hai fatto?”
“Io…sono fuggito…!” rispose Norman, prendendo solo adesso coscienza di ciò che era realmente accaduto. D’un tratto si rese conto di tutte le cose incredibili che aveva compiuto nelle ultime ore…quando quell’agente lo aveva abbrancato, a casa, aveva avuto la sensazione che nemmeno un trattore sarebbe mai riuscito a rompere quella presa…eppure lui lo aveva fatto con una certa facilità, anche se non aveva saputo spiegarsi come…e poi, quelle ore di corsa ininterrotta…chi gli aveva mai dato tutta quella resistenza? Non si poteva certamente definire come un tipo atletico, e comunque anche un fondista avrebbe avuto seri problemi a tenere quei ritmi…infine, il numero che aveva sfoderato dal cappello dinanzi alla carrozza di Von Liebe…quello poi…non aveva mai visto nessuno fare una cosa simile, nemmeno in un circo! E durante tutto quel tempo, quella strana sensazione alla bocca dello stomaco non lo aveva mai abbandonato…che quello fosse…?
“Il cosmo!” esclamò con decisione Efesto. “Lo hai appena intravisto…esso si è risvegliato da poco in te…eppure ti ha già dato modo di fare cose straordinarie. Sappi, ragazzo mio, che bruciando il proprio cosmo non vi sono obiettivi irraggiungibili…”
Norman era ancora molto confuso, e tentò di esprimere almeno parte dei dubbi che gli affollavano la mente… “Ma…io ora cosa dovrei fare? Voglio dire…questo cosmo…come si usa? E per cosa dovrei usarlo…? Perché…perché proprio io?”
A quell’ultima domanda, Efesto sorrise, tornando ad assumere almeno per un momento quell’espressione paterna e rassicurante di poco prima… “Mi aspettavo questa domanda, ragazzo. Anzi, mi chiedevo quando l’avresti formulata. Quasi tutti i prescelti dal destino prima o poi se la pongono. E’ una domanda difficile…una di quelle a cui gli stessi dei non sanno dare risposta. A volte siamo sopravvalutati…la verità è che su questo argomento non ne so più di un semplice mortale come te. Nessuno sa perché un prescelto sia un prescelto…il potere delle stelle travalica il nostro, e di esso siamo una semplice espressione. Tu hai risvegliato il cosmo dentro di te…certo, poteva anche capitare a qualcun altro. Ma il caso…le circostanze…il destino…chiamalo come vuoi…tutto questo ha deciso che fossi tu a dover gestire questa responsabilità. Nessuno ti costringerà a farlo, sia chiaro…ma come ti ho detto, il risveglio di un cosmo è cosa ben rara in questa epoca, e pertanto tende ad attirare attenzioni inopportune…ivi compresa quella di colui che conosci come Lars Von Liebe…”
Quel nome ebbe su Norman lo stesso effetto di una scarica elettrica… “Von Liebe?? Cosa c’entra lui con tutto questo??” esclamò concitato…
“Cosa c’entra? Ah, che pazienza che ci vuole con voi ragazzini…prova a pensare a Von Liebe alla luce di tutto ciò che hai appena appreso…vedrai che gli eventi che pensavi di conoscere ti appariranno sotto una luce del tutto nuova…”
Norman provò a riflettere…gli scagnozzi dell’EPU avevano sempre avuto un qualcosa di inspiegabile, e molti avevano fatto riferimento al soprannaturale al loro riguardo…cosa che Norman aveva sempre attribuito ad una buona dose di fantasia e superstizione…ma adesso…adesso la cosa non sembrava più tanto impossibile. Quanto allo stesso Von Liebe…la sua ascesa misteriosa aveva sempre avuto lati oscuri che nessuno sapeva spiegarsi, destando dubbi che venivano sussurrati ed immediatamente repressi…bisognava ammettere che un intervento divino in questo particolare evento avrebbe fugato più di una perplessità. A Norman, comunque, continuava a sfuggire il senso generale della faccenda…perché mai gli dei si sarebbero dovuti interessare allo stato dei matrimoni inglesi? A pensarci in questo modo, la cosa sembrava anche piuttosto risibile…
“Non capisco, Efesto…cosa c’entra Von Liebe con voi dei? E perché mai una divinità dovrebbe desiderare l’esistenza di una cosa come l’EPU?”
Efesto sbuffo, e trasse un profondo sospiro “…forse ho preteso troppo…tutto questo per te è ancora una novità, ma se fosse la tua realtrà quotidiana da millenni, come per me, la cosa ti sembrerebbe lampante…vediamo di arrivarci per gradi…rifletti. Che cosa fa realmente l’EPU?”
“Preserva i matrimoni…ad ogni costo…” mormorò Norman in modo piuttosto meccanico…
“E che cos’è il matrimonio, se lo consideriamo nella sua forma più pura?” seguitò Efesto…
“E’ un’unione per la vita…la sublimazione dell’amore…” rispose Norman, senza comprendere dove si andasse a parare…
“Bene”, disse Efesto “ora sappi questo: una divinità può anche essere dimenticata, ma rappresenta sempre qualcosa di immanente che caratterizza l’esistenza dei mortali. Se quell’aspetto acquista importanza, quella divinità se ne serve per creare una propria base di potere. A molti dei questo non interessa…lo fanno solamente quando hanno un secondo fine da perseguire. Il potere per il potere interessa solo a pochi, e solo saltuariamente. In base a ciò che tu stesso hai detto, il matrimonio è la sublimazione dell’amore…di conseguenza, se qualche divinità deve trarre beneficio dalla preservazione cieca del matrimonio, essa dovrebbe anche trarre un qualche tipo di potere dall’amore. Cosa ti fa venire in mente tutto questo?”
Ancora una volta, Norman seguiva il ragionamento di Efesto, ma non era ben sicuro di cosa dire…quando aprì bocca, però, un nome si fece strada d’istinto… “…Eros…” sussurrò…
Efesto annuì, in segno di approvazione… “Proprio così…Eros. Il mio figliastro. E’ lui che ha creato l’EPU. Sta cercando di creare una propria base di potere in questa epoca. E’ arrabbiato, e credo che stia cercando vendetta su di me. Non riesce a trovarmi…finchè sono nella mia fucina non ci riuscirà mai. Quindi sta cercando di allargare la propria influenza…aumentare i propri poteri con ogni mezzo. Non gli servirà a nulla, ma in compenso sta rovinando la vita di molti mortali. Ad altri della mia famiglia la cosa non sarebbe interessata, ma…beh, io per motivi miei sono legato alla vostra specie più di altri…”
“Aspetta”, lo interruppe Norman… “aspetta un attimo…Eros è una divinità, come te…se ho capito bene, io sono praticamente insignificante ai suoi occhi…eppure tu ci hai tenuto a nascondermi qui con te…dicevi che non deve trovarmi…perché? D’accordo, il cosmo si è risvegliato in me…qualunque cosa ciò significhi…ma perché dovrebbe essere tanto interessato a me da rivoltare l’intera Londra per cercarmi?”
“Vedo che non ascolti…oppure non capisci. In entrambi i casi, sei un testone…ma questo già lo sapevamo”, rispose Efesto. “Ti ho già detto che in questa epoca il risveglio di un cosmo è un fatto eccezionale. Eros pensava di avere vita facile…che nessuno avrebbe avuto modo o conoscenza per ostacolarlo…ma tu sei un elemento estraneo ai suoi piani. Eros non crede che tu sappia abbastanza da trarre potere dal tuo dono, ma dato che a causa del tuo matrimonio fallito è entrato in contatto con te, ha dato ordine ai suoi seguaci di ucciderti…tanto per eliminare ogni rischio.”
Norman era sconcertato…sapeva che gli agenti dell’EPU avevano ormai ordine di ucciderlo, ma non immaginava che la motivazione potesse essere questa… “Continuo a non capire…non ha senso…” bofonchiò “anche se ho questo…cosmo…che si è risvegliato dentro di me…so a malapena di cosa si tratta…non ho alcun potere…lui è una divinità…che minaccia potrei mai costituire per lui??”
Efesto scosse il capo… “eh, forse non dovrei dirtelo, ragazzo mio…forse vado contro il mio stesso interesse, ma…ti rivelerò un segreto. Vedi…in realtà io e te non siamo poi così diversi. Le divinità hanno un cosmo enorme ed estremamente potente, ma…nella sostanza, questo cosmo non è dissimile da quello che tu o qualunque altro mortale potreste sviluppare, se aveste abbastanza coscienza e volontà da farlo. In passato, ai tempi del mito, questo accadde diverse volte…alcuni mortali giunsero a sfidare gli stessi dei, disponendo di un cosmo simile al loro, e le divinità vacillarono…per questa ragione, esse decisero di mantenere l’umanità nell’oscurantismo, facendole credere che gli dei fossero distanti da loro quanto loro lo sono da una formica. In verità, tale distanza esiste, ma può essere superata. E’ di questo che ha paura Eros…ha paura che un mortale il cui cosmo riesca a risvegliarsi anche in un’era che non è propizia, come questa, possa espanderlo tanto da arrivare a minacciarlo. Certo, è una cosa difficile, ma non impossibile…per questo sta tentando di farti uccidere adesso, quando non sei nemmeno consapevole di cosa sei o di cosa potresti divenire in grado di fare…”
Norman a quel punto si sentì perso. Un dio lo stava cercando, allo scopo di ucciderlo. Un DIO. Cosa mai poteva fare? Nel bene e nel male, egli era soltanto un uomo…ed Eros (che era reale, non un personaggio dei miti greci) desiderava ucciderlo. Bella divinità dell’amore!! Il ragazzo aveva la sensazione che ci sarebbe stato molto di inusitato da scoprire su quelle divinità, avendone il tempo…ma che il tempo a quel punto fosse proprio ciò di cui scarseggiava di più.
“Non ti invidio, ragazzo” , soggiunse Efesto… “essere oggetto delle intemperanze del figlio di mia moglie non è cosa da augurare al prossimo. Peraltro, non posso nemmeno scendere in campo apertamente per cercare di fermarlo…un conflitto fra divinità è proprio quello di cui la tua città non ha bisogno adesso. Però queste restrizioni non si applicano a te…tu potresti cercare di fermarlo!”
“IO?????” esclamò Norman, esterrefatto ed anche un po’ terrorizzato… “ma cosa potrei mai fare io da solo? Sei impazzito per caso? Sono fortunato ad essere ancora vivo…”
“Già, è vero…” disse Efesto “sei stato fortunato. Inoltre per addestrarti come si conviene in modo che tu possa impensierire lui e quei fanatici dei suoi seguaci ci vorrebbero mesi…o più probabilmente anni. E nel frattempo, nel migliore dei casi, lui allargherebbe la sua influenza sul tuo mondo più di quanto sarebbe auspicabile. No, credo che dovremo ricorrere a metodi più diretti…”
Efesto si volse, e tornò alla sua incudine dove raccattò da terra il suo mazzuolo…mentre tornava ad avvicinarsi, Norman non potè fare a meno di notare che anche il mazzuolo sembrava essere d’oro finissimo, e recava punzonature che componevano versi in una lingua che assomigliava al greco antico…
“La procedura non è delle più consone”, esordì il vecchio dio “ma non è poi così inusuale che una divinità conceda il suo favore ad un mortale di suo gradimento. Tu manchi di addestramento, ragazzo mio… il tuo cosmo è appena nato, e ne sei in gran parte inconsapevole. Questo strumento sopperirà alle tue mancanze. Brandiscilo…ed alla bisogna, laddove ogni cosa sembrerà persa, usalo per picchiare sulla statuetta che prima ho forgiato per te. Quando lo farai, avrai la mia benedizione.”
Norman spostò lo sguardo sulla sopraffina statuetta di unicorno che era ancora fra le sue mani, e poi prese il mazzuolo che Efesto gli stava porgendo…esso era caldo al tocco, e non sembrava affatto pesante come il suo aspetto e la sua mole sembravano suggerire…immediatamente, il ragazzo si sentì corroborato…il mazzuolo sembrava scintillare di luce propria, e nelle sue membra sembrava scorrere una forza che a stento egli credeva possibile. D’un tratto, Norman ebbe la sensazione che non ci fosse nulla che non avrebbe potuto fare finchè quello strumento era nelle sue mani…e fu istintivamente consapevole che nessun mortale aveva mai brandito quello che era senza alcun dubbio un leggendario manufatto dei tempi del mito. Quella sensazione inebriante infuse in lui nuovo coraggio…si potrebbe obiettare che non è vero coraggio quello che deriva dalla consapevolezza di essere quasi invincibile, ma…di fatto, il ragazzo in quel momento sentiva di non temere più nulla. No, nemmeno una divinità…quest’ultima considerazione gli infuse qualche timore, in quanto a dispetto dell’ebbrezza che provava sentiva d’istinto di essere ben lungi dai livelli di potenza di quelle entità arcane che gli uomini chiamavano dei…e quindi sentiva di peccare un poco di spavalderia…ma non poteva essere biasimato, in quanto l’ondata di potere che provava era appannaggio di pochi nella storia dell’uomo.
“Va bene” disse alla fine il giovane… “non ho desiderato io di essere invischiato in questa storia e…penso ancora che sia più grande di me. Ma ormai credo di non poterne più uscire. Vuoi dunque che io sia la tua arma contro Eros? Ebbene lo farò…in verità, non desideravo altro che dare una lezione a quei pazzi dell’EPU da parecchio tempo…hanno rovinato la vita a sin troppa gente, fra cui me stesso. Ho un’unica domanda…voglio farla finita prima possibile, quindi…dove troverò Eros?”
Efesto osservava la reazione del ragazzo con una certa preoccupazione. Brandire il mazzuolo aveva completamente cambiato il suo atteggiamento…non aveva più timori reverenziali nei confronti del divino, e questo sarebbe stato la sua rovina. Lo sapeva. Sapeva di star giocando con lui un gioco molto pericoloso, ed immaginava che per il ragazzo le cose si sarebbero presto messe molto male. Una piccola parte di lui se ne dispiacque. Ma se voleva raggiungere i propri scopi, questo era ciò che andava fatto, e sin dai tempi del mito nessuna divinità aveva mai concesso un potere superiore ad un mortale se non per soddisfare le proprie mire. Cosa c’era quindi di diverso?
“Trovare gli agenti dell’EPU non sarà difficile, ragazzo” disse infine… “in fondo, sono loro che stanno cercando te, e quando uscirai di qui non sarà difficile per loro trovarti…ciò che ti ho dato li guiderà come una fiamma nella notte. Quanto ad Eros…beh, lui verrà di conseguenza. In fondo lo hai già conosciuto…”
“Lo ho già…?” ripetè meccanicamente Norman… “chi…chi è? Chi è Eros? Dimmelo…”
“Non lo immagini?” rispose Efesto… “Eppure sai benissimo che ha compiuto imprese inspiegabili…e che il suo aspetto non appartiene a questo mondo. Quando ha deciso di incarnarsi in questa era, lo ha fatto nella terra che voi chiamate Germania…ed il suo nome mortale è Lars von Liebe”.
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Iscrizione Spectre / iscrizione gen
« il: 06 Agosto, 2013, 18:26:20 pm »
buonasera a voi miei spiriti affini nella tortura posso unirmi a voi con la surplice "dark dryad" dato che iruka, colui che per primo aveva adocchiato la surplice è passato ad un'altra?

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FanFic / La nascita del primo saint dello scorpione
« il: 06 Agosto, 2013, 17:23:58 pm »
storia presentata fuori concorso da FishNoJura nel contest Myth birth

Adydos, era mitologica, quando gli dei risplendevano in cielo e negli inni del popolo della sabbia. In una notte nella quale la volta celeste stava per mutar d'angolo, un uomo in sella ad un veloce e possente cavallo s'apprestava a raggiungere il tempio della città.
Alle sue spalle un manipolo di uomini, quegli uomini che aveva seminato ma non ucciso per incapacità. La mezza parte di una centuria era all'inseguimento di quest'uomo a cavallo che riuscì a raggiungere il tempio di Horo.
Ai piedi della scalinata egli si buttò prostrato in mano una lampada capace di portar doni ed essenze, nel lato un pittoglifo raffigurante un re.

Fuggiasco: - Vi prego Jinn, mostrate la vostra lealtà al mitico patto, mostrate la vostra forza ed uccidete chi mi insegue.

Pochi attimi di silenzio e poi le urla degli assalitori alle spalle di colui che oramai non prestava più attenzione. I suoi occhi erano chiusi ed il suo cuore scalpitava per uscire dal petto. Uno di coloro che sceso da cavallo stava per giustiziare con la sua scimitarra il capo del fuggiasco si vide accogliere già in una terra diversa, arsa dal fuoco e brulicante di demoni. Era l'inferno di colui che riceve la morte da un Jinn.
Fu allora che al fianco dell'invocatore si palesò un uomo di giovane età, ricoperto da un trappo blu cobalto con bracciali d'oro simili a catene avvolte sulle braccia. Le mani lunghe erano incoronate da unghie rosso rubino tremendamente lunghe.

ragazzo: - Invocatore, il tuo desio è esaudito, io Serekht ucciderò chi ti offende.
Fuggiasco: - Grazie nobile Jinn, altissimo Serekht, io, Quasim ti imploro di accettare la mia offerta...

Fu in quel momento che il fuggiasco si mostrò come un mercenario armato di spada e pugnale, questi s'avventò all'unisono con altri 10 sui briganti contro il ragazzo. Serekht guardò la scena immobile, come se fosse lontano chilometri da lui. La noncuranza fece rabbrividire coloro che non l'assalirono.

Serekth: - Non comprendo il tuo folle gesto, morto che urla.

Un attimo ed undici colpi assestati nel petto di ognuno di loro fece bruciare i cuori ed ardere i corpi dall'interno. Tutti caddero per terra in preda a dolori lancinanti e muti.
I rimanenti banditi lo fissarono con terrore prima di scappare e disperdersi nell'ombra che la notte riserva ai malfattori.
Serekth camminò di pochi passi per comprendere il folle gesto degli assalitori quando riconobbe nei panni del loro capitano un monile, una collana raffigurante il diadema del celebrante Pharoh.
Compreso l'arcano mistero il giovane si voltò e rientrato nel tempio raggiunse il cuore dell'edificio dove uno scrigno dorato mostrava la sua solennità. Appena Serekth inginocchiandosi ne pretese il possesso questo s'aprì rivelando un'armatura d'oro raffigurante uno scorpione. Alzando gli occhi bruciò il suo cuore facendolo invadere dal fuoco che egli stesso poteva generare, le sue mani affusolate ora mostravano unghie letali e taglienti come lame.

Un attimo e dal tempio ne uscì il primo tra i saint dello scorpione, pronto a realizzare la sua prima missione.

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Anime&Manga / Anime Autunno 2013
« il: 29 Luglio, 2013, 18:31:24 pm »
Siamo appena agli inizi della stagione estiva e già spuntano le prime chart della stagione autunnale.... vediamo un po' se anche questa è ricca di anime interessanti o sarà un fiasco come quella primaverile
Spoiler
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chart Autunno 2013

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15 studenti vengono rinchiusi in una scuola molto speciale, dove graduarsi significa avere successo nella vita reale, ma non è così facile uscire da lì.
La scuola è comandata da un orsetto particolare chiamato Monokuma, che espone le regole agli studenti: se questi vogliono lasciare la scuola devono uccidere un loro compagno, se però il killer viene scoperto verrà giustiziato e gli altri potranno andarsene, se non viene scoperto saranno gli altri ad essere uccisi ed il killer potrà uscire.
Un gioco sadico e mortale che mette in discussioni i principi con i quali siamo cresciuti e che la società ci insegna a rispettare.

Opening
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Ending
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Shojo / Brothers Conflict
« il: 04 Luglio, 2013, 20:38:20 pm »
La giovane Ema è la sola figlia di un avventuriero che si sta per risposare, solo che la nuova famiglia conta ben 11 fratelli e per non recare disturbo alla nuova coppia la ragazza decide di andare a vivere con loro.
Già di per se la cosa è abbastanza problematica, ma se ci si aggiunge che i fratelli sono uno più bello dell'altro sicuramente ne verranno fuori di storie interessanti :XD: :XD:
ecco un po' la carta dei fratelli, giusto per non perdersi :ya:
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Opening
Spoiler
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Ending
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Anime&Manga / Il Vostro mercatino
« il: 11 Giugno, 2013, 16:46:08 pm »
Dopo le Vostre richieste apro questo topic dove ognuno può mettere la lista di quello che vuole vendere.

Le eventuali trattative si dovranno svolgere tassativamente solo tramite mail

Cerchiamo di rispettare questa regola prima che mi obblighiate a chiudere il tutto mi raccomando *plego

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Sondaggi / l'uomo da sposare
« il: 09 Giugno, 2013, 15:26:56 pm »
Buongiorno e buonasera signorine e perchè no signori, benvenuti all'agenzia matrimoniale :yea: :XD:
Quale personaggio degli anime manga vorreste vedere trasportato nella realtà e perchè no, magari uscirci per un appuntamento ::)
Tanto personaggi così sono solo di fantasia, non esistono nella realtà... quindi cari signori e signore sognare non costa niente :yea: lasciate libero spazio alla vostra fantasia e nn preoccupatevi di niente :yea: :yea:
dato che qui veramente non saprei da chi cominciare :uhm: ne metto alcuni che ho visto nei belli hanno avuto apprezzamenti :uhm: il resto al solito dite ed io aggiungo :yea:

58
Sondaggi / La Donna con gli attributi
« il: 08 Giugno, 2013, 23:03:33 pm »
Dopo la fiera delle donne inutili, cerchiamo di capire invece quali donne hanno gli attributi e ti fanno dire "sì lei è una donna di cui essere orgogliose"
Passo a presentarvi quelle che per adesso mi sono venute in mente
Koko da Jorgumand

è una trafficante d'armi, non sarà una combattente, ma è un capo che non lascia indietro un suo sottoposto, e allo stesso tempo non perdona chi osa sfidarla e mettersi contro di lei, o fare del male ai suoi. non la vedrete mai aver paura, lei non ha paura delle armi, ci gioca da quando era piccola, e sorriderà sempre per una promessa ad una sua guardia
Valmet da jorgumand

unica sopravvisuta di una pattuglia dei marines, ora è una delle guardie del corpo più fidate di koko. Il suo corpo lo dona solo alla sua datrice di lavoro, l'unico che c'ha provato è volta via per qualche metro da un suo calcio :XD: è un'esperta dell'uso dei coltelli, è riuscita ad espugnare un'intera sede di un trafficante d'armi spinta dalla vendetta
Chiquita sempre da jormungand

guardia del corpo personale del fratello di Koko, sa usare coltelli o pistole indifferentemente, è efficace e non si lascia sorprendere da niente, ne si fa scrupoli di nessun genere, è il suo lavoro e lo fa egregiamente
shiki kara no kyoukai

prima affetta da doppia personalità adesso questo "disturbo" è passato, ma il suo dono è amplificato, è capace di vedere le linee della morte delle persone e di qualsiasi essere vivente di qualunque genere.
Violate di Behemont

finalmente una donna in saint seyia che si fa rispettare e non risulti patetita :yea: :yea:
Rina Inverse

Maga estremamente potente nella magia nera ed elementale della terra e del fuoco, inoltre è una dei pochi esseri viventi a padroneggiare le magie del Caos. Ha un carattere di tutto rispetto, mai contraddirla o potresti finire sbruciacchiati... è furba e non si fa remore ad usare anche trucchetti vili pur di vincere quando è a rischio la sua vita e quella dei suoi amici, oppure se c'è da risparmiare :XD:
Ymir

donna intelligente e furba capace di ragionare a sangue freddo anche nelle situazioni più pericolose.
Canaan & Alphard

le ho messe insieme perchè immagini belle erano solo in coppia LOL
la prima bionda è una killer che riesce a distinguere i colori delle persone e riesce anche ad avere riflessi più veloci rispetto alla media umana per via di una mutazione nei suoi occhi. Alphard la mora è un'ex-soldatessa che però si è data al terrorismo, è abbastanza cattivella, non ha problemi ha sacrificare subordinati e perfino un suo braccio per non farsi catturare
Revy (Black Lagoon)

Una sadica pistolera cinese che fa fuori quasi da sola una nave di neo nazisti a sangue freddo.
Un mito :yea:
Roberta

Dempre da Black Lagoon.
Non fatevi ingannare dall'aspetto innocuo, questa cameriera è tutto tranne quello che sembra.
Nonostante sia umana riesce a compiere azioni fuori dal comune, non la butti giù nemmeno se l'ammazzi.
Quando poi andrà fuori di testa del tutto uscirà il suo lato più sadico e bastardo
Saeko

ok lei non ha solo gli attributi, le piace proprio combattere e squarciare gli zombi, è un po' troppo legata al protagonista.. .ma solo per riuscire a tenersi sotto controllo, prima di uccidere tutti e tutto

per adesso ho messo queste naturalmente se ne conoscete altre dite pure :ok:

59
Sondaggi / Tiro a segno
« il: 31 Maggio, 2013, 10:18:42 am »
Dopo il manicomio e il ristorante apre il tiro al segno LOL
allora avete tre palle da tirare a chi non sopportate prendete bene la mira e lanciate :yea:

non ho voglia di scrivere tutti adesso ditemi chi volete come bersaglio e lo aggiungo LOL altrimenti finisce come l'altro sondaggio che non riuscivo a smettere di aggiungere nomi :XD:

60
Sondaggi / apre il manicomio
« il: 18 Maggio, 2013, 23:16:49 pm »
Benvenuti a tutti nel manicomio della terza casa :yea:
matti, affetti da personalità multipla, maniaci assassini? non c'è problema qui vi vogliamo tutti :yea: riuscirete ad esprimere tutta la vostra mania nel modo che preferite e sopratutto nessuno vi fermerà mai :XD:

ma chi di voi sarà il matto più matto? diamo il via alle votazioni :XD:

presentiamo i primi ospiti e primi candidati
Il dott. Stein da Soul Eater
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il qui presente dottore è un insegnante con una certa propensione al dissezionamento di persone/animali/armi possibilmente vivi, inoltre girando la sua rotella in testa può temporaneamente apparire una sua seconda personalità completamente matta
Akashi da Kuroko no basuke
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capitano della squadra di basket della teikou ha al suo attivo solo vittorie e la sua regola è che la ragione è solo di chi vince, io vinco quindi ho sempre ragione.... inoltre nel manga stiamo scoprendo nuovi lati del suo carattere
Saga
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su ho scelto un immagine piccolina giusto così, non credo che abbia bisogno di presentazioni no? *plego
Saga78
ok qui non metto l'immagine, ma non potevo esimermi dal non nominarlo :XD:
parlare con lui equivale a parlare con minimo 2 persone, il dolce angioletto e il maligno diavoletto, ma al suo interno troviamo molte altre personalità :XD: cercate i suoi post e capirete *zitto
Barbablù da fate/zero
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leggermente fissato con la sua Giovanna d'arco, ma no per questo meno sadico e matto, gli piace uccidere, e lo vuole fare nel modo più crudele che sia possibile, insieme al suo master (perchè stiamo parlando di un servant di fate/zero) sono una coppia di assassini completamente partiti di testa
Ukyo da Amnesia
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affetto da doppia personalità, una dolce e gentile (da diabete :ehm: ) l'altra sadica e matta, che purtroppo per tutti coloro che hanno guardato amnesia non è riuscita nel suo intento
Zaraki da Bleach
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cioè con una faccia così potevo non inserirlo? *plego e infatti eccolo a voi
comandante dell'undicesima brigata di Bleach, gli piace combattere, combattere e combattere :yea: vuole gente forte e non gli importa del resto
Natsuki/Sastuki da Uta no prince sama
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come avrete intuito anche qui abbiamo una doppia personalità, questa si attiva quando si tolgono gli occhiali ed appare satsuki, tutto l'opposto del calmo e puccioso (ma non fatelo cucinare *zitto ) natsuki,violento e facilmente irritabile

prego adesso votate :yea:
e ricordate che il manicomio è sempre aperto per i nuovi ospiti, se avete nuove "candidature" non esitate a dirlo, sarò felice di accogliere nuove persone :XD:
ed ecco che arriva un nuovo paziente :XD: direttamente da Death Note, Light yagami
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ragazzo gentile ed intelligente all'apparenza, ma con molte manie di grnadezza... si definisce il dio del nuovo mondo, creato da lui :XD: direi che è in buona compagni qui dentro :ya:
Hisoka da hunterXhunter
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abbiamo un hunter professionista, un membro del Ragno e un amico di una famiglia di assassini che prova piacere ad uccidere ed "alevare" le sue prede... e la faccetta simpatica che ho messo la dice tutta :XD:
Yuno gasai d amirai nikki
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la "dolce yandere" che promette eterno amore, finchè morte non vi separi... sopratutto la tua :XD: ed anche in quel caso non è detto che lei si separi da te :ninja:
Lucy da Elfen LIed
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dolce ed un po' infantile oppure sadica assassina? quale delle due preferite? sono entrambe presenti e vedrete che vi faranno buona compagnia :yea:
Yogi da Karneval
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un bambinone che ha paura degli aghi e dei dottori, ma la sua "allergia" vi farà ricredere molto presto del suo vero io :sisi: se non state attenti finirete distrutti dalle sue spine

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