Saint Seiya GS - Il Forum della Terza Casa - Indice

Episode G - Volume 10




Volume 10 originale Akita shonen/  18 agosto 2006
Volume 19 Planet manga
 
Capitolo 38: Colui che sceglie il suo Dio
Nel Tartaro, il popolo dei Titani gioisce del ritorno di Crono ricordando che quando i Titani furono esiliati, lo furono anche loro. Questo esercito é stato esiliato insieme alle proprie famiglie e nel Tartaro essi rimangono come non morti per l'eternità. Iperione e Ceo ne ammirano la fedeltà millenaria promettendo loro un mondo di luce. I due sono però spiati da Ponto che afferma che tutto appartiene alla sua sovrana, una divinità femminile che si trova dentro un cascata d'acqua e che dice che sono millenni che si trova li, umiliata e circondata da morte; Ponto però osserva che la parola morte mal so addice alla genitrice primordiale della vita. La divinità risponde che presto i Saint la libereranno dalle tenebre. A Gravena, Aiolia lancia il Lightning Bolt, apparentemente senza successo. Affermando che le particelle d'acqua attorno a Camus sono cariche d'odio, lancia l'Auge Hydor, colpo che non sembra recare danni, invece il titano spiega che il suo colpo é penetrato nel corpo di Camus, prendendo il controllo della sua corrente sanguigna! Il sangue di Camus sgorga copioso e Oceano sta per lasciare il campo, quando si accorge che il varco é stato chiuso dal Freezing Coffin! Stupito, Ocenao si ritrova a sua volta immobilizzato e Camus spiega che il suo sangue, che ha ricoperto il dio, ha fatto da catalizzatore. Camus congiunge le mani e ricordando che gli uomini a volte posso perdere la fede ma sanno lottare per riconquistarla, scaglia l'Aurora Excution. Oceano non riporta però danni e ammette che senza la sua Soma, sarebbe in fin di vita. Affermando che gli umani in fondo non meritano disprezzo e per essere sconfitti i Titani dovranno dare il massimo, Oceano  abbandona il campo teletrasportandosi.
 
Capitolo 39: Colui che ghermisce le anime
Annunciato da un vento nero Oceanno torna al Labyrinthos riportando il frammento della spada di Crio e Giapeto gli rimprovera la ritirata davanti a un mortale, ma lui asserisce che il piano non é uccidere Aiolia ma attirarli nel Tartaro. Pare infatti che il piano dei titani sia quello di far scontrare nuovamente Crono con Aiolia per far emergere i ricordi del dio. I soldati dei titani sono anche impazienti di assalire il Santuario ma Crio afferma che il varco é chiuso dal Freezing Coffin. A Gravena, Aiolia e Camus confrontano i propri caratteri, focoso per il primo e glaciale per il secondo. Camus però ammira Aiolia e gli consiglia di farai curare le ferite. Sopraggiunge anche Lythos e Aiolia la rimprovera considerando la zona pericolosa; poco dopo, da un varco dimensionale emerge Giapeto che rapisce Lythos, sfidando Aiolia a salvarla. Furioso, Aiolia afferma che aprirá kl varco del Freezing Coffin e chiede a Camus di richiudere il portale subito dopo il suo passaggio. Camus risponde che la situazione ca ponderata e che non è giusto che vada da solo e Aiolia ricorda le parole di Aiolos di difendere i propri cari come Atena stessa. Camus risponde che questo vale anche per gli altri cavalieri nei suoi confronti. Nel Tartaro, i soldati vengono investiti da una violenta scarica elettrica. Aiolia fa il suo ingresso nel Tartaro!
 

 
Volume 20 Planet manga
 
Capitolo 40: L'uomo di ferro foriero di morte
I soldati dei Titani vengono fulminati da Aiolia alla velocità della luce. Inermi, i soldati si chiedono se Aiolia sia davvero umano.
 
Capitolo 41: L'uomo delle dolci fragranze
Nel labyrinthos, Ceo e Iperione avvertono l'arrivo del cosmo di Aiolia. Indossando una maschera, Iperione si avvia ad affrontarlo. Il titano si presenta sul campo di battaglia con una mostruosa spada nera ricoperta di lettere greche, rincuorando i soldati che stavano lottando all'ultimo sangue, senza speranza. Iperione respinge con forza Aiolia, ricordandogli che ora è lui che sta proteggendo la sua gente e chiedendo chi sarebbe nel torto in quella situazione. Il titano scaglia quindi il Gurthang Vortex. Ammirati, i soldati dei titani si inchinano a Iperione che dice loro di non temere i cavalieri, perché anche loro hanno diritto a lottare per un mondo migliore. In quel mentre un fulmine sta per colpire Iperione che lo para: è stato Aiolia che ricorda a tutti che anche Lythos è in pericolo. Iperione conclude che poiché entrambe le parti hanno forti motivazioni lo scontro è inevitabile e Aiolia si offre di mediare per la convivenza dei Titani e della loro gente sulla Terra, suscitando stupore, ma Iperione rifiuta giudicando le parole del Leone infantili. Il titano aggiunge poi anche che mentre nessun titano esita, avendo devozione e rispetto, lui non possiede tali virtù. Aiolia reagisce e continua la lotta, dicendo che se anche non ha tali virtù conosce bene il terrore: quello di perdere una persona cara. Iperione ribatte che anche il popolo dei Titani conosce quel sentimento: sono stati privati del diritto i vivere umanamente, quindi si ritira. I soldati si avventano sul malconcio Leone d'Oro, ma davanti a loro compare un tappeto di rose bianche: camminando su di esse, Aphrodite dei Pesci afferma che presto le tingerà del rosso del loro sangue.
 
Capitolo 42: Colui che apre la via della vittoria
Un profumato tappeto di rose si stende davanti ai soldati, ma ciò che risalta maggiormente è la bellezza del cavaliere dei Pesci, il cui cosmo brilla luminoso. 
 

Incupitosi però, Aphrodite usa una tecnica che unisce i rami spinosi come delle lame, facendo strage di nemici, tingendo le rose di rosso del sangue. Aiolia invoca pietà per gli inermi, ma Pesci lo colpisce leggermente ad una guancia con una delle sue rose; Aphrodite rimprove Aiolia di essere troppo pietoso in guerra e rivela che è stato inviato dal Sacerdote proprio al portale per porvi un tappeto di rose per trappola, ma l'intervento del Leone ha rovinato il progetto. Aiolia si difende sostenendo che la vita della sola Lythos è stato un motivo sufficiente, ma la teoria non fa presa sul compagno. In quel momento appare il gigante Ferro Cremisi, che si prende gioco di Aphrodite. Armato di un'enorme mazza chiodata detta "Mazza di Rubino" che disintegra i corpi, il gigante riduce i soldati del suo stesso esercito in polvere ma i Saint sono incolumi, protetti dalle piante del cavaliere dei Pesci.

Stavolta è Aphrodite a prendersi gioco di lui per aver solo ucciso i propri compagni e dichiara che solo la bellezza possiede il cosmo più potente. Incredulo, il gigante lo colpisce con la sua Mazza, ma il colpo viene fermato con una sola rosa nera, contro cui l'arma va in pezzi! Pesci libera quindi Aiolia, che si accorge che il compagno gli ha donato il proprio cosmo per curarlo. Poiché Aiolia rifiuta di ritirarsi, Pesci lo incita a proseguire, e dice che distruggerà ferro Cremisi. Ancora il gigante prova a colpire Aphrodite, ma stavolta il colpo è fermato da un mazzo di rose rosse: il custode della decima casa svela quindi che il loro profumo e le loro spine sono mortali!

Recensione a cura di @Seby85

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