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Thriller & Horror / Liar Game
« il: 19 Ottobre, 2012, 10:11:34 am »
A novembre uscirà per j-pop questo manga che io reputo uno dei migliori in assoluto ed è anche quello che attendevo maggiormente nelle pubblicazioni di quest'anno
un pò di trama dall'anteprima di j-pop
Liar Game ha per protagonista una giovane studentessa universitaria, Nao Kanzaki, una ragazza tanto onesta e dal cuore puro da risultare ingenua, che si ritrova inaspettatamente coinvolta in un gioco di soldi e bugie chiamato Liar Game. Come? Semplice. Le è arrivata a casa per posta una scatola contenente cento milioni di yen (poco più di un milione di euro, per la cronaca…) aprendo la quale ha formalmente dichiarato di voler partecipare al gioco. Come recita il biglietto all’interno della scatola a questo punto non ci si può ritirare dal gioco, quelle banconote sono vere e rappresentano il denaro disponibile per il primo turno del Liar Game.
Ma di cosa si tratta? Ciascun giocatore gareggia per impossessarsi del denaro del suo avversario secondo una modalità di gioco uno contro uno: durante i trenta giorni di durata del round i due concorrenti possono mettere in atto ogni sotterfugio per impadronirsi del denaro della controparte; il surplus rispetto ai cento milioni di partenza costituirà il premio, le perdite invece saranno il debito da rifondere all’organizzazione. Nao precipita così nel tormento. L’idea di poter contrarre un debito addirittura di cento milioni di yen la angustia, mentre l’altra faccia della medaglia non sembra stuzzicarla. Orfana di madre e con un padre malato terminale di tumore, la giovane non sa come comportarsi e con chi potersi confidare fino a quando le arriva la lettera del LGT Office che le comunica il nome del suo avversario...
Se Death Note aveva colpito per le atmosfere cupe e le sfide mentali tra i protagonisti sviluppate entro una cornice soprannaturale popolata da quaderni della morte e Shinigami, Liar Game si dimostra altrettanto stimolante quanto a suspense e sollecitazioni intellettuali mantenendo però un’ambientazione assolutamente realistica e ordinaria, calata nella quotidianità di persone che finiscono per rappresentare diverse tipologie di esseri umani: punti di forza e debolezze di ciascuno di loro emergono in modo prorompente dinanzi a una sfida che diventa una vera e propria lotta per la sopravvivenza in cui “l’uomo è un lupo per l’uomo”, in cui avidità e inganno la fanno da padrone.
Questa sorta di stato di natura assume tanto più spessore grazie alla capacità da parte di Kaitani di tratteggiare la psicologia dei personaggi, di sondare la profondità del loro animo tracciando le motivazioni e le modalità d’azione di ciascuno in modo coerente ma allo stesso tempo imprevedibile, di svilupparne a fondo le potenzialità facendoli crescere round dopo round, sfida dopo sfida. L’autore riesce così non solo a dare credibilità e pathos al suo racconto ma, supportato anche da un disegno piuttosto semplice che si dimostra però decisamente efficace ed espressivo, raggiunge un ottimo equilibrio tra intreccio e profondità dei protagonisti restituendoci un’opera di assoluto valore.
un pò di trama dall'anteprima di j-pop
Liar Game ha per protagonista una giovane studentessa universitaria, Nao Kanzaki, una ragazza tanto onesta e dal cuore puro da risultare ingenua, che si ritrova inaspettatamente coinvolta in un gioco di soldi e bugie chiamato Liar Game. Come? Semplice. Le è arrivata a casa per posta una scatola contenente cento milioni di yen (poco più di un milione di euro, per la cronaca…) aprendo la quale ha formalmente dichiarato di voler partecipare al gioco. Come recita il biglietto all’interno della scatola a questo punto non ci si può ritirare dal gioco, quelle banconote sono vere e rappresentano il denaro disponibile per il primo turno del Liar Game.
Ma di cosa si tratta? Ciascun giocatore gareggia per impossessarsi del denaro del suo avversario secondo una modalità di gioco uno contro uno: durante i trenta giorni di durata del round i due concorrenti possono mettere in atto ogni sotterfugio per impadronirsi del denaro della controparte; il surplus rispetto ai cento milioni di partenza costituirà il premio, le perdite invece saranno il debito da rifondere all’organizzazione. Nao precipita così nel tormento. L’idea di poter contrarre un debito addirittura di cento milioni di yen la angustia, mentre l’altra faccia della medaglia non sembra stuzzicarla. Orfana di madre e con un padre malato terminale di tumore, la giovane non sa come comportarsi e con chi potersi confidare fino a quando le arriva la lettera del LGT Office che le comunica il nome del suo avversario...
Se Death Note aveva colpito per le atmosfere cupe e le sfide mentali tra i protagonisti sviluppate entro una cornice soprannaturale popolata da quaderni della morte e Shinigami, Liar Game si dimostra altrettanto stimolante quanto a suspense e sollecitazioni intellettuali mantenendo però un’ambientazione assolutamente realistica e ordinaria, calata nella quotidianità di persone che finiscono per rappresentare diverse tipologie di esseri umani: punti di forza e debolezze di ciascuno di loro emergono in modo prorompente dinanzi a una sfida che diventa una vera e propria lotta per la sopravvivenza in cui “l’uomo è un lupo per l’uomo”, in cui avidità e inganno la fanno da padrone.
Questa sorta di stato di natura assume tanto più spessore grazie alla capacità da parte di Kaitani di tratteggiare la psicologia dei personaggi, di sondare la profondità del loro animo tracciando le motivazioni e le modalità d’azione di ciascuno in modo coerente ma allo stesso tempo imprevedibile, di svilupparne a fondo le potenzialità facendoli crescere round dopo round, sfida dopo sfida. L’autore riesce così non solo a dare credibilità e pathos al suo racconto ma, supportato anche da un disegno piuttosto semplice che si dimostra però decisamente efficace ed espressivo, raggiunge un ottimo equilibrio tra intreccio e profondità dei protagonisti restituendoci un’opera di assoluto valore.